Servizi a Tutela del Credito V Rapporto

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1 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto (Anno 2014) CENTRO STUDI UNIREC in collaborazione con maggio 2015

2 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Annuale (Anno 2014) CENTRO STUDI UNIREC Maggio 2015

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4 Indice Prefazione e Ringraziamenti 4 Società che hanno conferito i dati 5 Introduzione 6 Lo scenario 6 Gli effetti 6 I volumi 7 I risultati 7 Dinamiche ed Economics 8 1. Sintesi dello scenario socio-economico in Italia nel Anno 2014: Breve quadro d insieme Credito Sofferenze bancarie Credito andamento Imprese L incasso dei crediti Famiglie Tasso di disoccupazione La Ricchezza delle famiglie Italiane Reddito e consumi delle famiglie Prodotto Interno Lordo Clima di fiducia Il comparto della Tutela del Credito in Italia Quadro d insieme: Operatori, fatturato complessivo e ricavi della sola attività di recupero crediti per conto terzi Premessa Imprese operanti nel settore della Tutela del Credito (codice Ateco ) Fatturato complessivo Ricavi per la sola attività di recupero crediti per conto terzi Mercato Unirec: Trend e Performance di recupero Crediti affidati e crediti recuperati Pratiche Importi Ticket medio Crediti affidati e recuperati suddivisi per Regione Analisi di dettaglio Incidenza dei settori economici Tipologia debitore Tipologia attività di recupero Sviluppo ed andamento economico delle Imprese Associate ad Unirec Quadro d insieme: Operatori, fatturato complessivo e ricavi della sola attività di recupero crediti per conto terzi Distribuzione delle Imprese Associate ad Unirec per forma giuridica Distribuzione delle Imprese Associate Unirec per area geografica Fatturato complessivo (recupero crediti e altri servizi) Ricavi per la sola attività di recupero crediti in conto terzi Ricavi da recupero crediti per dimensione aziendale Addetti dedicati al recupero crediti La Formazione per gli addetti al recupero Trend economico delle Imprese Associate Unirec Provvigione media corrisposta alle Imprese associate Unirec Aspettative per il Le Imprese Associate Unirec nel Clima di fiducia delle Imprese Associate Unirec 75 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

5 PREFAZIONE E RINGRAZIAMENTI Siamo lieti di presentare il V Rapporto sui Servizi a Tutela del Credito - Anno , realizzato dal Centro Studi di UNIREC, l Associazione Nazionale delle Imprese a Tutela del Credito. Dal Rapporto si desume un quadro d insieme del settore Gestione, Tutela e Recupero Crediti per conto Terzi, e dei risultati di un attività sempre più strategica per il sistema finanziario italiano, e vitale per la tenuta economica e sociale del nostro Paese. Desideriamo ringraziare le Imprese associate che hanno conferito i propri dati, permettendo la realizzazione di questo studio. Ringraziamo il Segretario ed il Personale della Segreteria UNIREC e tutte le persone che hanno collaborato volontariamente alla redazione di questo rapporto, e in particolare, Cristina, Rachel e Valentina. Ringraziamo anche il vice Presidente Marcello Grimaldi, i consiglieri Gaetano Bianco, Mariano Bucciarelli, Marco Pasini e Daniele Rizzetto, il Coordinatore Nazionale delle Macroregioni Virgilio Castri, ed i Quadri direttivi che hanno contribuito alla buona riuscita di questo lavoro. Inoltre, doverosi e particolari ringraziamenti sono dovuti al Presidente Gianni Amprino anche per la passione, la saggezza e l equilibrio con cui ha guidato l Associazione nell ultimo triennio. Infine, un grande in Bocca al Lupo al nuovo Consiglio Direttivo ed in particolare al neo Presidente. Claudio Iovino Consigliere Unirec Responsabile Centro Studi 4 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

6 SOCIETÀ CHE HANNO CONFERITO I DATI A.C.M. CONSULTING SRL, ABBREVIA SRL, ADVANCING TRADE SPA, AGECREDIT SRL, AGENZIA AFI SRL, ALFA RECUPERO CREDITI SRL, ARCOBALENO MANAGEMENT SRL, ARES SRL, ARGO GE.RE.CRE. SRL, ASC SRL, ASSICOM SPA, BETA PROFESSIONAL CONSULTING SRL, C.B.I. CREDIT BASE INTERNATIONAL SRL, C.R. RECUPERO CREDITI SRL, C.R. SERVICE SRL, CALL&CTION SRL, CE.S.E.C. SRL, CENTRALE ATTIVITA FINANZIARIE SPA, CERTA CREDITA SRL, CIEFFE GESTIONE CREDITI SRL, CITY RECUPERO CREDITI SRL, CNR CREDIT SRL, COLLECTION PROJECT SERVICE SRL, COMP.GEST. SRL, CONSULFIN SRL, CONSULGEST ITALIA SRL, CONSULT SERVICE COMPANY SRL, CONSULTING CREDIT SRL, COSMOREC SRL, CREARCI SRL, CREDEN SPA, CREDIGER SRL, CREDIREC ITALIA SRL, CREDIRES SRL, CREDIT CONSULTING SRL, CREDIT SERVICE&COMPANY SPA, CREDIT2CASH SPA, CREDITECH SPA, CREDITGEST SRL, CRIBIS TELESERVICE SRL, CROMA SRL, CSS SPA, D.G. di Dore Giacomo & C. SAS, DATAFIN SRL, DB MEC SRL, DUE EFFE SRL, E.N.I. A RL - Esazione Nazionale Italiana, ECR SPA, EFFEPI CREDIT SRL, ESACONSULT SRL, EURO EXECUTIVE SRL, EURO LEGAL SERVICE SRL, EUROCOLLECTION SRL, EUROPA FACTOR SPA, EUROSERVICE SRL, EUROSTUDIO SAS, F.G. GROUP SRL, F.P. CREDIT SNC DI PARRETTI NICOLA & FROSINI MASSIMO, FIDES SPA, FINARC SRL, FINEOS SRL, Finint Revalue S.p.A., FIRE SPA, FIREC SRL, FREE CAR SRL, G.B. PARTNER SRL A SOCIO UNICO, GANDOLFI SAS, GE.O.S. SAS, GE.RE.C ITALIA SRL, GE.RI. GESTIONE RISCHI SRL, GE.RI.C.O. SRL, GENAFIN SRL, GEXTRA SRL, GI. & BI. MULTISERVICE SRL, GIANNELLA SAVINO SAS, GIO.DA SRLS, GISERVICE SRL, GLS SRL, GUBER SPA, HAMILTON SRL, HOIST ITALIA SRL, I.NA.GE.C. SRL, I.R.S. SRL, IEN SAS, INFO.REC. SRL, INTELLCREDIT SPA, INTERMED CREDIT SRL, INTRUM JUSTITIA SPA, ITALIAN CREDIT SRL, ITALY RECOVER SRL, KEY PEOPLE SRL, KREOS SRL, LINK FINANZIARIA SPA, MAGIREK SRL, MARAN CREDIT SOLUTION SPA, MCM SERVICES SAS, MG STUDIO PROFESSIONALE SRL, MIFIDO SRL, MIRO' S.R.L. NATIONAL SERVICE SAS, NATIONALCREDIT.IT SRL, NCP SRL, NEW CREDIT SOLUTIONS SRL, NEW ORVE SAS NIVI CREDIT SRL, OMNIAREC SRL, ONE SRL, ORMCA SRL, OSIRC SPA, PEGASO SERVIZI SAS, PHOENIX ITALIA SRL, PHONIKA SRL, PREMIER SRL, PRIMEFIN SRL, R.C. COLLECTION SRL, RASKA SERVICE SRL, RBS RETAIL BANKING SRL, REAL CREDIT SAS, RECREDIT SERVICE SRL, RECREFIN SERVICE SRL, RECUS SPA, RELEASE SRL, RINALDO VAIRA - STUDIO EUROPEO GESTIONE INSOLUTI SRL, RS SERVIZI SRL, S.I.R. SAS, SARDA RECUPERI SRL, SC CREDITH SRL, SE.TE.L. SERVIZI SRL, SERCOM SRL, SERFIN 97 SRL, SERVICE CREDIT SRL, SERVICE LINES SRL, SI COLLECTION SPA, SICUR CREDIT SRL, SIGGER CONSULTING SRL, SO.CA. SERVICE SRL, SOREC SRL, SORIT SPA, ST.ING. SPA, STAR CREDIT SRL, STUDIO BONDI SRL, STUDIO CO.GE.FIN. SRL, STUDIO LUZZI & Associati SRL, STUDIO PTF SRL, STUDIO SPADINI SRL, STUDIO UNO SAS, SUD CREDIT SRL, SYSTEM HOUSE SRL, TEAM COMPANY SRL, TEAM SRL, TELKOM SPA, TESEO SRL, TOTAL COLLECTION SRL, TRANSCOM WORLDWIDE SPA, UEN SRL, UNO SERVIZI SRL, VIREC MANAGEMENT SRL, WINSERVICE SNC, WORK CREDIT. Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

7 INTRODUZIONE Il V Rapporto Unirec sui Servizi a Tutela del Credito anno 2014 permette di avere contezza del contesto in cui hanno lavorato le Imprese del settore, potendo esaminare ed approfondire: lo scenario macroeconomico che ha caratterizzato il 2014; la situazione complessiva delle Famiglie e delle Imprese italiane; i volumi ed i valori del settore gestione, tutela e recupero crediti per conto terzi ; le dinamiche produttive e quelle economiche del comparto. LO SCENARIO Il Rapporto evidenzia come, anche nel 2014, la crisi ha colpito sia il Sistema imprenditoriale, sia le Famiglie ed il mondo del lavoro in genere. Infatti, dagli indicatori macro-economici si rileva che: è proseguita la contrazione di erogazione di prestiti bancari, soprattutto alle Imprese, seppur in misura minore rispetto ai periodi precedenti, e con tenui segnali positivi verso la fine dell anno; n Aziende hanno chiuso i battenti (3,5% in meno rispetto alle del 2013, ma in aumento del 12,7% le società di capitale). il tasso di disoccupazione a livello nazionale ha raggiunto il record del 13,2%, con picchi oltre il 21% nell area Sud ed Isole e del 43% per i giovani con meno di 25 anni; GLI EFFETTI In tale contesto: si è acuita la fragilità delle Famiglie e delle Imprese, che hanno visto peggiorare la loro capacità di onorare gli impegni assunti e di rimborsare i prestiti contratti; si sono intensificate le strumentalizzazioni inerenti talune tipologie d attività; si sono di conseguenza accentuati gli accertamenti delle Autorities; si è reso necessario aumentare ancor più gli investimenti in formazione ed in processi; Tutto questo in un mercato, come quello del recupero crediti, regolato pressoché esclusivamente da corrispettivi success-fee (sovente stabiliti unilateramente dalla committenza e non negoziabili), ha reso oltremodo difficoltoso per le Imprese del comparto il conseguimento di performance di recupero sufficienti a generare ricavi adeguati a coprire i costi e remunerare gli investimenti; oltre che, ovviamente, a soddisfare le attese della committenza. D altronde le Imprese di recupero sono state chiamate a conformarsi con questo nuovo scenario e hanno dovuto effettuare investimenti tesi alla creazione di maggior valore in termini di formazione, sistemi e strumenti, nonchè di maggior garanzia di Compliance per perseguire il soddisfacimento degli obiettivi richiesti. 6 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

8 IVOLUMI Nel 2014, le Imprese associate ad Unirec, per ognuno dei 248 giorni lavorativi, hanno ricevuto in gestione n pratiche per oltre 226 milioni di euro. Infatti, l ammontare complessivo dei crediti scaduti e non pagati affidati ad Unirec per il recupero - che rappresenta l 85% del Mercato -, nel 2014 è aumentato a n. 40,6 milioni di posizioni (con un incremento del 4% rispetto al 2013, pari 1,7 milioni di pratiche in più), per complessivi 56,2 miliardi di euro (7,6 miliardi in più rispetto al 2013, pari a +16%), di cui: 40,5 miliardi di euro dal settore Bancario/Finanziario/Leasing pari al 72% del totale, ovvero 17,2 milioni di pratiche pari al 43% del totale (nel 2013 erano 29,1 miliardi di euro pari al 60% del totale -, per 17,5 milioni di pratiche pari al 45% del totale ), relativi a rate di prestiti, rate per acquisto di beni di largo consumo, rate di mutui, scoperti di conti bancari, carte di credito revolving e canoni di leasing; 12,8 miliardi di euro dal settore Utility/TLC - pari al 23% del totale - ovvero 19,1 milioni di pratiche pari al 47% del totale - (nel 2013 erano 17,9 miliardi di euro pari al 37% del totale - per 19,1 milioni di pratiche, pari al 49% del totale), riguardanti bollette insolute per servizi di prima necessità quali: luce, acqua, gas e telefono; 2,9 miliardi di euro per crediti della PP. AA, Commerciali e Assicurazioni pari al 5% del totale - ovvero 4,2 milioni di pratiche pari al 10% del totale (nel 2013 erano 1,5 miliardi di euro, - pari al 3% del totale - per 2,3 milioni di pratiche, pari al 6% del totale). I RISULTATI Il tasso medio di recupero 1, proseguendo il trend negativo iniziato nel 2007, ha accusato un ulteriore calo di 2,40 punti (-12% sul 2013), scendendo dal 19,6% al 17,2%. Dal 2007 è diminuito di 14,1 punti, riducendosi complessivamente di quasi il 50%. In tale contesto in cui, come si può facilmente intuire, è risultato più complesso e soprattutto più costoso recuperare i crediti per conto terzi, le 205 Imprese associate ad Unirec, districandosi tra normative sempre più stringenti, hanno comunque dato lavoro ad oltre addetti (circa in più del 2013), riuscendo a risolvere positivamente, ed in via extra giudiziale, una pratica ogni due gestite (circa il 42% del totale). In termini d importo, in 12 mesi sono stati recuperati quasi 10 miliardi di euro. Tali risultati, frutto di impegno, professionalità ed investimenti, confermano l importanza strategica di questa attività per l economia del Paese e per la tenuta del Sistema Italia. 1 Rapporto tra crediti recuperati e crediti affidati per il recupero 7

9 DINAMICHE ED ECONOMICS Per garantire professionalità e buone prassi, a sostegno di un approccio etico e sostenibile - ovvero un attività di recupero crediti mirata a trovare soluzioni stragiudiziali, conciliative ed equilibrate, soprattutto a tutela del debitore -, nel 2014 le Imprese associate ad Unirec si sono fatte carico, finanziato ed erogato oltre ore di formazione, ai propri addetti: in media circa 21 ore per ogni addetto, il 23,6% in più rispetto alle 17 ore medie del Infine, oltre agli investimenti e ai già citati maggiori costi di formazione e di recupero sono da tenere in consideraione i costi relativi ai servizi complementari 2. Tali servizi, richiesti dalla Committenza e la cui erogazione è, quindi, vincolante per acquisire e preservare le commesse -, pur essendo essenziali per conseguire i livelli di performance attesi, solitamente non vengono remunerati, assottigliando in tal modo la già esigua redditività delle Società di Recupero Crediti. Per contro: la provvigione media è diminuita dell 1,9%, dal 5,90% del 2013 al 5,79%; i ricavi per recupero crediti stimati per il 2014 sono cresciuti appena dello 0,3% a 573 milioni (erano 571 milioni quelli del 2013 incrementatisi del 3,6% sull anno precedente); gli utili hanno subito un ulteriore erosione del 5%; le società di capitale che hanno chiuso l esercizio in perdita sono aumentate da n. 28 a n.30. Roma, 14 maggio 2015 Claudio Iovino Consigliere Unirec Responsabile Centro Studi 2 Abbinamento incassi, contabilizzazione sui sistemi contabili delle Committenti, gestione e versamento di valori, gestione effetti cambiari, supporto agli Agenti sul territorio, raccolta informazioni aggiuntive sul debitore, rintracci, etc 8 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

10 Sintesi dello scenario socio-economico in Italia nel 2014 capitolo 1

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12 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL ANNO 2014: BREVE QUADRO D INSIEME Nel fatto salvo qualche debole segnale positivo riscontrato verso fine anno, è persistita una sfavorevole situazione generale, in cui tutti gli indicatori economici hanno registrato andamenti negativi. Il PIL (Prodotto Interno Lordo) rilevato dall Istat -0,4% sull anno precedente, è risultato in calo per il terzo anno consecutivo; nel quarto trimestre si è registrato il livello più basso da 15 anni; Il tasso di disoccupazione, dopo il 12,1% del 2013, ha toccato la punta record del 12,7%, dato mai raggiunto fin dal 1977; I consumi, ivi compresi quelli alimentari e di primaria necessità, hanno subito un ulteriore calo, che sembra testimoniare il peggioramento della capacità di spesa delle famiglie per il minor reddito disponibile. Solo nel quarto trimestre dell anno l Istat ha rilevato una lieve ripresa, con un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% su base annua; Il tasso medio d inflazione rilevato dall Istat si è attestato a +0,2%, con alcuni beni di primaria importanza, quali quelli alimentari, e per la pulizia della casa e della persona, che hanno varcato la soglia della deflazione, scendendo a -0,2%; Nel settore del Credito, anche a seguito di interventi mirati della Banca Centrale per favorire la ripresa, si è registrata una maggiore liquidità ed un ulteriore diminuzione del costo del denaro; tuttavia, il Sistema Bancario che, a seguito della recessione, ha visto crescere ulteriormente le proprie sofferenze (184 miliardi di euro quelle lorde a dicembre 2014), ha in parte preferito investire in titoli di stato, il cui rendimento è risultato più conveniente rispetto alle erogazioni di prestiti, continuando a mantenere un atteggiamento prudente verso la clientela Famiglia e riflessivo verso le Imprese, in particolar modo verso quelle di dimensione più contenuta. 1.2 CREDITO - SOFFERENZE BANCARIE Nel 2014, le sofferenze bancarie lorde sono aumentate di 27,9 miliardi di euro (+17,9%) passando da 155,8 miliardi di euro registrati a dicembre 2013 a 183,7 miliardi di euro rilevati dall ABI a fine dicembre Dal Rapporto mensile ABI 3, si rileva che la relazione sofferenze lorde/impieghi, a dicembre 2014 è aumentata del 18,5%, passando dall 8,1% dell anno precedente al 9,6%; a fine 2007, lo stesso indice era pari al 2,8%. Detto rapporto, se raffrontato al periodo pre-crisi del 2007, per il segmento Imprese risulta essere aumentato di 4,5 volte; mentre per il segmento Famiglie l aumento è stato di 2,4 volte; e più precisamente: 16,2% per le Imprese; era del 13,3% un anno prima e del 3,6% a fine 2007; 6,9% per le Famiglie consumatrici; era del 6,3% a fine 2013 e del 2,9% a fine Rapporto mensile ABI febbraio 2015 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

13 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 1: Sofferenze bancarie lorde ( /mld) dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d Italia. 12,0% Fig. 2: Tasso di ingresso a sofferenza (Variazioni %) 10,0% 8,0% TOTALE ECONOMIA 6,0% IMPRESE 4,0% 2,0% FAMIGLIE CONSUMATRICI 0,0% I T '00 III T I T '00 '01 III T '01 I T '02 III T '02 I T '03 III T I T '03 '04 III T I T '04 '05 III T I T '05 '06 Fonte: Banca d Italia; segnalazioni di vigilanza e Centrale rischi III T I T '06 '07 III T '07 I T '08 III T I T '08 '09 III T '09 I T '10 III T '10 I T '11 III T '11 I T '12 III T '12 I T '13 III T I T III T '13 '14 '14 12 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

14 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Da una suddivisione delle sofferenze bancarie 2014 (n.1,2 milioni per 180 miliardi) riportate dal Bollettino statistico di Banca d Italia 4, si rileva che il 61,7% del numero si riferisce a prestiti d importo compreso tra 250 e euro, ovvero a complessivi 6,4 miliardi, pari al 3,6% del totale; al contrario, il 4,3% del numero delle sofferenze rappresenta il 68,5% degli importi totali ( 120 miliardi) e si riferisce a prestiti d importo superiore a euro. Lo 0,04% del numero rappresenta il 13% degli importi totali delle sofferenze, pari a 23,4 miliardi. Questi dati sembrerebbero testimoniare che i problemi che sottendono le sofferenze bancarie sono di natura molto differente tra loro, infatti: numericamente, la maggior parte (61,7%) sembra riferirsi a piccole insolvenze facilmente riconducibili a Famiglie e/o piccole Imprese, che complessivamente si attestano appena a 6,4 miliardi, ovvero il 3,6% del totale; al contrario, una minima parte del numero, cioè lo 0,43%, pesa per il 35,5% sul totale delle sofferenze, ovvero 63,4 miliardi sui 180 miliardi di euro totali, e si riferisce a prestiti singolarmente superiori ad 5 milioni, facilmente riconducibili ad aziende di medie/grandi dimensioni. Fig. 3: Sofferenze per classi di grandezza - (% sul numero totale di Sofferenze) -5,00% 5,00% 15,00% 25,00% 35,00% 45,00% 55,00% 65,00% da 250 a ,65% Fasce di prestiti (in euro) da a da a da a da a da a da a da a da a oltre ,47% 7,50% 9,31% 3,73% 1,97% 1,41% 0,53% 0,39% 0,04% Fonte: Bollettino statistico IV trimestre 2014 Banca d Italia, Centrale rischi 4 Bollettino statistico IV trimestre 2014 Banca d Italia Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

15 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 4: Indici di erogazione del credito al Settore privato non finanziario (%) -5,0% 5,0% 15,0% 25,0% 35,0% 45,0% 55,0% 65,0% da 250 a ,6% da a ,4% Fasce di prestiti in euro da a da a da a da a da a da a ,9% 10,5% 8,1% 8,5% 13,4% 11,2% da a ,5% oltre ,99% Fonte: Bollettino statistico IV trimestre 2014 Banca d Italia, Centrale rischi In quattro Regioni si concentra circa il 50% del numero delle sofferenze bancarie totali. Infatti, le Regioni dove si registra il maggior numero di sofferenze sono Lombardia: n pari al 15,3% del totale; Lazio: n pari al 11,3% del totale; Sicilia: n , pari all 11% del totale; Campania: n per al 10,3% del totale. La riclassificazione per ammontare delle sofferenze, conferma al primo posto la Lombardia: 37,8 miliardi, pari al 21% del totale, seguita dal Lazio: 23,4 miliardi, pari al 13% del totale, e a pari merito dal Veneto e dall Emilia Romagna entrambe con 16,2 miliardi, pari al 9% del totale. 14 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

16 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 5: Sofferenze per localizzazione clientela 2014 (% sul numero totale di Sofferenze) Lombardia Lazio Sicilia Campania Emilia-Romagna Piemonte Veneto Toscana Puglia Calabria Marche Sardegna Abruzzo Liguria Umbria Friuli-Venezia Giulia Basilicata Trentino-Alto Adige Valle d' Aosta 3,6% 2,8% 2,7% 2,5% 2,3% 1,7% 1,5% 0,9% 0,8% 0,5% 0,1% 7,4% 6,7% 6,4% 6,4% 6,0% 11% 10,3% 11,3% 15,3% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% Fonte: Bollettino statistico IV trimestre 2014 Banca d Italia, Centrale rischi Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

17 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 6: Sofferenze per localizzazione della clientela - (% sull importo totale delle Sofferenze) Valle d'aosta Molise Basilicata Trentino Alto Adige Friuli-Venezia Giulia Sardegna Calabria Liguria Umbria Abruzzo Marche Puglia Sicilia Piemonte Campania Toscana Emilia-Romagna Veneto Lazio Lombardia 0% 0% 1% 1% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 4% 4% 6% 6% 6% 8% 9% 9% 13% 21% 0% 5% 10% 15% 20% Fonte: Bollettino statistico IV trimestre 2014 Banca d Italia, Centrale rischi 16 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

18 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL CREDITO - ANDAMENTO Dal Bollettino Economico della Banca D Italia 5, si rileva che nel 2014, seppur in misura minore rispetto ai periodi precedenti, è proseguita la contrazione dei prestiti bancari. I prestiti alle Famiglie, sebbene si siano decisamente ridimensionati rispetto al periodo pre-crisi, hanno comunque registrato una contenuta ripresa rispetto all anno precedente; i mutui sono aumentati mediamente di circa il 10%, mentre il credito al consumo è aumentato di circa il 2,5%. Fig. 7: Indici di erogazione del credito al Settore privato non finanziario in Italia (Variazioni %) 8% 7% 6% PRESTITI ALLE FAMIGLIE 5% 4% 3% 2% MUTUI 1% 0% -1% gen-10 apr-10 lug-10 ott-10 gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 apr-14 lug-14-2% -3% -4% -5% -6% TOTALE ECONOMIA -7% -8% Fonte: Banca d Italia e Istat 5 Bollettino economico Numero 1 Gennaio 2015 Banca d Italia Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

19 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL IMPRESE Da un elaborazione della Camera di Commercio di Milano - su dati del Registro delle Imprese - si rileva che queste ultime, che nel 2013 ammontavano a circa 5,3 milioni e davano lavoro a circa 16 milioni di addetti, nel 2014 sono diminuite di circa unità, pari allo 0,7% del totale, ed hanno visto ridursi gli addetti dell 1,2% (circa persone in meno). Da notare che la struttura imprenditoriale italiana, è basata su un tessuto formato per circa l 80% da Imprese individuali e società di persone. Fig. 8: Numero di Imprese attive in Italia ( ) Società di capitale* Imprese individuali Società di persone Fonte: Rapporto Cerved PMI 2014 Il Rapporto Cerved PMI , conferma che l Italia è il Paese che vanta il maggior numero di microimprese e PMI nell Unione Europea. Si noti infatti che il 95% del totale delle società di capitale non finanziarie, pari a n , è composto da micro o piccole Imprese. 6 Rapporto Cerved PMI 2014 *Incluse Imprese che non hanno depositato alcun bilancio o che non producono bilanci 18 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

20 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL Fig. 9: Numero di Società di capitale per dimensione ( ) Micro Piccole Medie Grandi Fonte: Rapporto Cerved PMI 2014 Dall Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure d impresa 7 di Cerved, si rileva che nel 2014, pur rimanendo su valori elevati, si è arrestato il trend delle chiusure aziendali (fallimenti, procedure concorsuali e liquidazioni volontarie); infatti, le aziende che hanno cessato l attività sono diminuite a n circa, in calo del 3,5% rispetto alle del In questo contesto, vi è tuttavia da rilevare che il dato relativo ai fallimenti, benché con un trend altalenante, è aumentato del 10,7%; i fallimenti del 2014 risultano più che raddoppiati rispetto ai rilevati nel 2008, agli inizi della crisi. 7 Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure d impresa Febbraio 2015 #22 Cerved Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

21 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 10: Andamento dei fallimenti: numero fallimenti per trimestre solare T T 3 T 4 T 1 T 2 T 3 T 4 T 1 T 2 T 3 T 4 T 1 T 2 T 3 T 4 T 1 T 2 T 3 T 4 T Fonte: Cerved, Febbraio ,0% Fig. 11: Andamento dei fallimenti (Variazione % su anno precedente) 25,0% 20,0% 21,9% 25,0% 19,6% 15,0% 10,0% 8,3% 12,9% 10,7% 5,0% 3,1% 0,0% Fonte: Cerved, Febbraio Più di tre quarti dei fallimenti registrati nel 2014 hanno riguardato società di capitale: n società hanno presentato istanza di fallimento, in aumento del 12,7% rispetto al Più contenuto l aumento osservato tra le società di persone (+2,4%) e tra quelle organizzate in altre forme giuridiche (+7,8%). 20 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

22 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 12: Fallimenti per forma giuridica nel 2014 (Variazione % su 2013) 14% 12,7% 12% 10% 8% 7,8% 6% 4% 2% 0% 2,4% Società di persone Altre forme Società di Capitale Fonte: Cerved, Febbraio 2015 #21 Fig. 13: Andamento delle insolvenze (Variazione % su anno precedente) Spagna 14% -27% Portogallo -10% -23% Germania -8% -6% Regno Unito -15% -5% Francia +3% +1% Grecia +10% +3% Italia +12% +10% Fonte: La Repubblica Nel periodo il CAGR (tasso di crescita annuale composto) del numero dei fallimenti in Italia è dell 11%. Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

23 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 14: Numero dei fallimenti in Italia CAGR 2009/2014: 11% * previsione * Fonte: Bloomberg, Euler Hermes 1.5 L INCASSO DEI CREDITI In un ranking stilato da Euler Hermes 8 relativo a ritardi nei pagamenti, rischi d insolvenza e tortuosità delle procedure legali, nel 2014 l Italia si posiziona al 27 posto su 44 Paesi analizzati; l Italia, con un punteggio pari a 53 9, si classifica, tra gli altri, dopo Spagna, Portogallo, Grecia, Romania e Turchia Euler Hermes: Economic-Outlook-International-Debt-Collection-1213-dec14 9 Il Colletion Complexity Index di Euler Hermes è un indicatore numerico da 0 (meno problematico) a 100 (più problematico) che consente di suddividere in quattro fasce i Paesi oggetto del monitoraggio Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

24 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig.15: Collection Complexity Index Svezia Germania Austria Svizzera Spagna Belgio Netherlands Nuova Zelanda Irlanda Finlandia Norvegia Francia UK Portogallo Giappone Grecia Danimarca Romania Canada Hong Kong Singapore Australia Istraele Chile USA Turchia Italia Polonia Ungheria Brasile Repubblica Ceca India Marocco Colombia Tailandia Argentia Slovacchia Messico Indonesia Malesia Cina Russia UAE Arabia Saudita Fonte: Euler Hermes Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

25 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL FAMIGLIE Nel 2014 i disoccupati sono ammontati a oltre unità. Dai dati diffusi dall Istat, si rileva che a dicembre 2014 il tasso di disoccupazione nazionale si è attestato al 12,7%, tornando ai valori di inizio anno, dopo aver messo a segno costanti aumenti che l hanno visto raggiungere la punta record del 13,2% a novembre; a dicembre, invece, ha messo a segno un calo di 0,5 punti riportandosi sul medesimo valore di dicembre Fig. 16: Tasso di Disoccupazione totale (%) 13,4% 13,2% 13,0% 12,8% 12,6% 12,4% 12,6% 12,7% 12,5% 12,5% 12,4% 12,5% 12,4% 12,8% 12,7% 12,9% 13,0% 13,2% 12,7% 12,6% 12,2% 12,0% D 2013 G 2014 F 2014 M 2014 A 2014 M 2014 G 2014 L 2014 A 2014 S 2014 O 2014 N 2014 D 2014 G 2015 Fonte: Istat Permane molto negativo - benché in miglioramento nell ultimo periodo dell anno il dato riguardante la disoccupazione giovanile; infatti, il tasso di disoccupazione relativo alla fascia d età fino a 24 anni, nel 2014 si è attestato mediamente intorno al 43% circa. 24 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

26 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 17: Tasso di Disoccupazione giovanile (15-24 anni) (%) 45,0% 44,0% 43,0% 42,0% 41,0% 40,0% 39,0% 38,0% 37,0% 36,0% 35,0% 34,0% Fonte: Istat 41,5% 43,2% 2013 Gen 2013 Feb 2013 Mar 2013 Apr 2013 Mag 2013 Giu 2013 Lug 2013 Ago 2013 Set 2013 Ott 2013 Nov 2013 Dic 2014 Gen 2014 Feb 2014 Mar 2014 Apr 2014 Mag 42,9% Altrettanto negativo è il dato relativo all area geografica Sud-Isole che, con un tasso di disoccupazione del 21,2%, risulta maggiore più di una volta e mezza del 12,7% di quello nazionale e più del doppio rispetto al 9,1% dell area geografica Nord. Il record del numero di disoccupati è detenuto dalla Campania con n unità. Fig. 18: Tasso di Disoccupazione per Area Geografica (%) 41,2% 2014 Giu 2014 Lug 2014 Ago 2014 Set 2014 Ott 2014 Nov 2014 Dic 2015 Gen 25% SUD + ISOLE 21,2% 20% 15% ITALIA 12,7% 10% 5% 0% I T '11 II T '11 III T '11 IV T '11 I T '12 II T '12 III T '12 IV T '12 I T '13 II T '13 III T '13 IV T '13 NORD 9,1% I T '14 II T '14 CENTRO 12,2% III T '14 IV T '14 Fonte: Istat NORD CENTRO SUD + ISOLE ITALIA Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

27 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 In cinque regioni dell area Sud e Isole, con un tasso medio di circa il 22%, si concentrano n disoccupati, pari ad oltre il 43% del totale Italia; più precisamente: Campania n , Sicilia n ; Puglia n , Calabria n , Sardegna n La Lombardia, con disoccupati, detiene il secondo posto a livello nazionale per numero totale di disoccupati, ma ha un tasso di disoccupazione dell 8%, inferiore di tre volte a quello delle regioni dell area Sud e Isole. Campania Lombardia Sicilia Lazio Puglia Piemonte Emilia-Romagna Toscana Veneto Calabria Sardegna Liguria Marche Abruzzo Umbria Friuli-Venezia Giulia Basilicata Trentino Alto Adige Molise Provincia Autonoma Trento Provincia Autonoma Bolzano Valle d'aosta Fig. 19: Anno Disoccupati a livello regionale (n./000) Fonte: Istat 26 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

28 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Calabria Sicilia Campania Puglia Sardegna Molise Basilicata Abruzzo Lazio Umbria Piemonte Liguria Toscana Marche Valle d'aosta Emilia-Romagna Lombardia Friuli-Venezia Giulia Veneto Provincia Autonoma Trento Trentino Alto Adige Provincia Autonoma Bolzano Fonte: Istat Fig. 20: Anno Tasso di Disoccupazione regionale (%) 6% 4% 13% 13% 11% 11% 11% 10% 10% 9% 8% 8% 8% 7% 7% 15% 15% 19% 23% 22% 22% 21% 0% 5% 10% 15% 20% 25% LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE Le famiglie italiane sembrano diventate meno ricche; la loro ricchezza netta - cioè la somma di attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.) e attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti personali, ecc.) -, nel 2013 è infatti diminuita dell 1,4% a miliardi, ovvero di 123 miliardi circa in meno rispetto all anno precedente. Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

29 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 21: La ricchezza delle famiglie italiane ( /mld) RICCHEZZA NETTA ATTIVITA' FINANZIARIE FINANZIARIE ABITAZIONI I ATTIVITA' REALI PASSIVITA' Fonte: Banca d Italia Fig. 22: La ricchezza delle famiglie italiane a prezzi correnti ( /mld Prezzi al 2013*) /2013: -8% RICCHEZZA NETTA Fonte: Banca d Italia (*valori calcolati utilizzando il deflatore dei consumi della contabilità nazionale) 28 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

30 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL REDDITO E CONSUMI DELLE FAMIGLIE Dopo un trend costantemente in discesa iniziato nel , il reddito disponibile delle famiglie consumatrici 10 in valori correnti, nel terzo trimestre 2014 è aumentato dell 1,8% rispetto al trimestre precedente e dell 1,4% rispetto a pari periodo del Grazie alla stabilità dell andamento dei prezzi, il potere d acquisto delle famiglie è aumentato dell 1,9% rispetto al trimestre precedente e dell 1,5% rispetto a pari periodo del 2013; rimane comunque molto lontano dai valori pre-crisi. 290 Fig. 23: Potere d'acquisto delle famiglie italiane ( /mld) I T '08 II T '08 III T '08 IV T I T '08 '09 II T '09 III T '09 IV T I T '09 '10 II T '10 III T '10 IV T I T '10 '11 II T '11 III T '11 IV T I T '11 '12 II T '12 III T '12 IV T I T '12 '13 II T '13 III T '13 IV T I T '13 '14 II T III T '14 '14 Fonte: Istat Anche la spesa per i consumi finali rilevata dall Istat, è risultata stagnante per tutto l anno mentre ha dato qualche segno di ripresa alla fine del Valore della spesa delle famiglie per l insieme di beni e servizi acquisiti per il soddisfacimento dei propri bisogni individuali Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

31 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 Fig. 24: Spesa per consumi finali delle famiglie italiane ( /mld) I T '08 II T '08 III T '08 IV T I T '08 '09 II T '09 III T '09 IV T I T '09 '10 II T '10 III T '10 IV T I T '10 '11 II T '11 III T '11 IV T I T '11 '12 II T '12 III T '12 IV T I T '12 '13 II T '13 III T '13 IV T I T '13 '14 II T III T '14 '14 Fonte: Istat Nell ultimo anno, inoltre, il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6%, in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-0,2 punti percentuali), che al terzo trimestre del 2013 (-0,4 punti percentuali). Fig. 25: Investimenti fissi (acquisto di abitazioni) lordi delle famiglie italiane ( /mld) !I T '08 II T '08 III T '08!IV T '08!I T '09 II T '09 III T '09!IV T '09!I T '10 II T '10 III T '10!IV T '10!I T '11 II T '11 III T '11!IV T '11!I T '12 II T '12 III T '12!IV T '12!I T '13 II T '13 III T '13!IV T '13!I T '14 II T '14 III T '14 Fonte: Istat Dal rapporto Il reddito disponibile delle famiglie nelle regioni italiane 11, pubblicato dall Istat a Febbraio 2014 su dati relativi al 2012, si rileva che il reddito disponibile in valori correnti diminuisce, rispetto all'anno precedente, in tutte le regioni italiane. 11 Il reddito disponibile delle famiglie nelle regioni italiane 3 Febbraio Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

32 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL 2014 L Istat ha rilevato che il reddito monetario disponibile per abitante, nelle aree Nord- Est e Nord-Ovest è pari a circa euro; nell area Centro a euro e nel Mezzogiorno a euro. La graduatoria regionale del reddito disponibile per abitante ( euro il valore medio nazionale) vede al primo posto la Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, vicina ai euro, e all ultimo posto la Campania, con poco meno di euro. Fig. 26: Reddito disponibile delle famiglie per regione Graduatoria 2012 ( /000) 22,4 22,0 21,6 21,2 20,8 20,4 20,0 19,6 19,2 18,8 18,4 18,0 17,6 17, ,8 16,4 16,0 15,6 15,2 14,8 14,4 14,0 13,6 13,2 12,8 12,4 12,0 Camp Sic Cal 12,7 12,9 12,3 13,9 13,6 14,7 15,1 15,3 17,9 18,8 18,9 18,5 Pug Bas Sard Mol Abr Umbria Marche Lazio 19,4 19,6 19,6 19,9 Tosc Trento Ven Lig 21,0 20,7 20,4 Pie Friuli Lom Emilia 21,8 22,4 Valle d. T. Alto Adige Fonte: Istat-Reddito Disponibile delle famiglie Italiane 3 Febbraio 2014 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

33 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL Prodotto Interno Lordo Nel 2014, il Prodotto Interno Lordo italiano è risultato in calo per il terzo anno consecutivo, ed è diminuito in media dello 0,4 % rispetto all anno precedente. Fig. 27: PIL (Variazione % sul trimestre anno precedente) 1,00 0,50 0,00-0,50-1,00 0,4-1,0-1,4-0,8-0,1-0,3-0,5-0,5-1,50-2,00-2,50-3,00-2,3-3,1-3,1-2,7-2,6-2,0-3,50 III T 11 IV T 11 I T 12 II T 12 III T 12 IV T 12 I T 13 II T 13 III T 13 IV T 13 I T 14 II T 14 III T 14 IV T 14 Fonte: Istat 32 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

34 SINTESI DELLO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA NEL Clima di Fiducia Nel 2014, soprattutto verso la fine dell anno e benché con un trend altalenante, il clima di fiducia sia delle Imprese che delle Famiglie ha registrato segnali positivi. Fig. 28: Clima di fiducia Imprese apr 2010 giu 2010 Fonte: Istat Fonte: Istat Fonte: Istat ago 2010 ott 2010 dic 2010 feb 2011 apr 2011 giu 2011 ago 2011 ott 2011 dic 2011 feb 2012 apr 2012 giu 2012 Fig.29: Clima di fiducia dei consumatori ago 2012 ott 2012 dic 2012 feb 2013 apr 2013 giu 2013 ago 2013 ott 2013 dic 2013 feb 2014 apr 2014 giu 2014 ago 2014 ott 2014 dic 2014 apr 2010 giu 2010 ago 2010 ott 2010 dic 2010 feb 2011 apr 2011 giu 2011 ago 2011 ott 2011 dic 2011 feb 2012 apr 2012 giu 2012 ago 2012 ott 2012 dic 2012 feb 2013 apr 2013 giu 2013 ago 2103 ott 2013 dic 2013 feb 2014 apr 2014 giu 2014 ago 2104 ott 2014 dic 2014 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

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36 Il comparto della Tutela del Credito in Italia capitolo 2

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38 IL COMPARTO DELLA TUTELA DEL CREDITO IN ITALIA 2.1 QUADRO D INSIEME: OPERATORI, FATTURATO COMPLESSIVO E RICAVI DELLA SOLA ATTIVITÀ DI RECUPERO CREDITI PER CONTO TERZI PREMESSA Nel presente studio, al fine di fornire una visione più mirata del comparto, sono stati suddivisi i dati della produzione tra: - fatturato, che è la somma di tutti i proventi delle Imprese analizzate, e comprende gli introiti anche per servizi accessori al recupero crediti nel tempo sviluppatisi; - ricavi, che sono i proventi rivenienti dalla sola attività storica di recupero crediti per conto terzi. Ciò premesso, il quadro d insieme mette in luce un comparto particolarmente frazionato, popolato da un elevato numero di operatori di medie e piccole dimensioni, che convivono con un numero limitato di realtà di dimensione più strutturata. Nel , il 2% circa degli operatori (n. 26 su n ) deteneva il 67,4% del fatturato complessivo del comparto ( 634 mln di euro su 941 mln). La medesima proporzione si riscontra anche per i ricavi per la sola attività di recupero crediti per conto terzi, dove meno del 2% degli operatori detiene il 62% del totale ( 478 mln di euro su 775 mln) IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE DELLA TUTELA DEL CREDITO (CODICE ATECO ) Nel 2014 sono state rilevate presso la CCIAA n Imprese attive nel comparto del Tutela del Credito (codice Ateco ); ovvero, n. 83 unità in meno rispetto alle n rilevate nel 2013, con una diminuzione del 5,9%. Il maggior numero di operatori è rappresentato dalle n. 631 Srl (48% del totale), che nel 2014 sono diminuite di n. 7 unità. Seguono le Ditte Individuali con n. 445, pari al 34% del totale, diminuite di n. 34 unità (-7%), e le Sas con n. 164 Imprese pari al 12% del totale (diminuite di n. 23 unità, pari a -12%). La diminuzione percentuale maggiore, tuttavia, l hanno registrata le Società per Azioni (che rappresentano comunque meno del 2% del totale), che sono diminuite di n. 11 unità da n. 37 a n. 26, pari a -30% rispetto all anno precedente. Tab. 1: Distribuzione delle Imprese con Codice Ateco per forma giuridica (n.) 2011 Δ 2012 Δ 2013 Δ 2014 Δ SpA Srl Sas Snc Ditte Individuali Cons.zi, Coop., altro Tot. Imprese Fonte: Camera di Commercio ed elaborazione dati Centro Studi Unirec 12 Alla redazione del presente rapporto i bilanci 2014 non sono ancora tutti disponibili Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

39 IL COMPARTO DELLA TUTELA DEL CREDITO IN ITALIA FATTURATO COMPLESSIVO 13 Dai bilanci delle Imprese attive in Italia nel comparto della Tutela del Credito (CODICE ATECO ), anche a seguito dell incorporazione nelle controllanti di società captive, si rileva un fatturato complessivo in calo dell 8%, a 941 milioni di euro, dai milioni di euro del 2012 (cfr. tab. 2 pagina seguente). Seppur con dinamiche diverse - e risentendo di una differente composizione dimensionale delle Imprese associate -, anche il fatturato complessivo lordo delle Imprese Unirec, nel 2013 registra un calo del 6% circa, diminuendo da 785 milioni di euro a 734 milioni di euro (-51 milioni). Il fatturato delle Imprese non-unirec e delle captive è ammontato a complessivi 207 milioni (circa 22%) del totale del comparto. Le Imprese associate ad Unirec rappresentano l 85% del libero mercato : 734 milioni su 864 milioni totali. Per il 2014, sulla scorta dei dati di bilancio di un campione rappresentativo di Imprese associate, è stato stimato un fatturato complessivo di 965 milioni di euro, con un incremento del 2,5% sull anno precedente. Tab. 2: Fatturato complessivo delle Imprese con Codice Ateco ( /mln) 2011 % % 2012 % % Δ% 2013 % % Δ% 2014 Δ% Unirec ,5 Altri non Unirec n.d n.d Tot. Libero Mercato n.d n.d Società Captive n.d n.d Tot. complessivo ,5 Fonte: Bilanci Aziendali ed elaborazione dati Centro Studi Unirec 13 Comprende: ricavi per recupero crediti per conto terzi e ricavi per altre attività collaterali (Informazioni commerciali, acquisto crediti, etc.) 14 Alla data della redazione del Rapporto, i bilanci del 2014 non sono ancora disponibili 38 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

40 IL COMPARTO DELLA TUTELA DEL CREDITO IN ITALIA RICAVI PER LA SOLA ATTIVITÀ DI RECUPERO CREDITI PER CONTO TERZI Nel 2013, i ricavi complessivi delle Imprese attive in Italia nel comparto della Tutela del Credito (CODICE ATECO ), derivanti dalla sola attività di recupero crediti per conto terzi 15 (sia operanti sul libero mercato che sul mercato captive), pari all 82% circa del fatturato totale del comparto, sono rimasti sostanzialmente sui medesimi valori: 776 milioni di euro, contro i 784 milioni di euro precedenti (-1%). I ricavi per la sola attività di recupero crediti per conto terzi delle Imprese Associate Unirec, anche in virtù delle maggiori masse gestite, hanno registrato un aumento contenuto nel 4%, passando da 551 milioni di euro dell anno precedente a 571 milioni di euro. Per il 2014, sulla scorta dei dati di bilancio di un campione rappresentativo di Imprese associate sono attesi ricavi stabili intorno a complessivi 778 milioni di euro. Tab. 3: Ricavi derivanti dalla sola attività di Recupero Crediti delle Imprese con Codice Ateco ( /mln) 2011 % % 2012 % % Δ% 2013 % % Δ% 2014 Δ% Unirec ,3 Altri non Unirec n.d. n.d. Tot. Libero Mercato n.d. n.d. Società Captive n.d. n.d. Tot. complessivo ,3 Fonte: Bilanci Aziendali ed elaborazione dati Centro Studi Unirec 15 Sono stati esclusi i ricavi per servizi collaterali quali: informazioni commerciali, acquisto crediti, re-marketing, etc.,..) Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

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42 Mercato Unirec: Trend e Performance di recupero capitolo 3

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44 MERCATO UNIREC: TREND E PERFORMANCE DI RECUPERO 3.1 CREDITI AFFIDATI E CREDITI RECUPERATI PRATICHE Nel 2014, le Imprese associate Unirec hanno gestito n. 40 milioni circa di pratiche, ovvero n.1,7 milioni in più rispetto al 2013, con un incremento del 4%. Il numero totale di pratiche recuperate ha invece subito una flessione dell 1%, passando da 17,030 milioni nel 2013 a n. 16,817 milioni (n. 213 mila in meno); da rilevare che nel 2013 il numero di pratiche recuperate aveva registrato una crescita dell 11% rispetto all anno precedente. Le performance 16 di recupero si sono attestate intorno al 41%, registrando una flessione del 5,5%, ovvero 41,4% contro il 43,8% del Dal 2010, anno in cui è iniziato il trend decrescente, le performance di recupero per pratiche affidate sono diminuite di circa 12 punti, pari a -22,3%. Anno Tab. 4: Crediti affidati e recuperati numero di pratiche (n./000) Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec Affidate Recuperate Performance n. Δ Δ% n. Δ Δ% n. Δ Δ% , , ,8-0,3 1, ,4-2,4-5, Fig. 30: Trend delle pratiche affidate e recuperate (n./000) e performance (%) 4% 12% 6% % 14% % % 53,3% 52,1% ,0% ,1% 43,8% 41,4% 80% 70% 60% 50% 40% % 2% % 11% 1% 30% % n. Pratiche affidate n. Pratiche recuperate Performance (%) 10% Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec 16 Rapporto tra numero di pratiche recuperate e numero di pratiche affidate per il recupero Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

45 MERCATO UNIREC: TREND E PERFORMANCE DI RECUPERO IMPORTI Nel 2014, i crediti affidati per il recupero alle Imprese associate ad Unirec sono aumentati di 7,6 miliardi a quota 56,2 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto ai 48,6 miliardi di euro del Nel perdurare di un contesto generale negativo e a fronte di ticket più elevati ( quello medio 2014, +11%) - sovente espressione di crediti con aging maggiore -, le performance 17 hanno registrato un ulteriore riduzione; infatti, il tasso medio di recupero è diminuito di ulteriori 2,4 punti (pari a - 12%), dal 19,6% del 2013 al 17,2% del Il totale dei crediti recuperati si è comunque attestato a circa 9,7 miliardi di euro, con un incremento del 2% circa sui 9,5 miliardi dell anno precedente. Da rilevare che negli ultimi sette anni: gli importi affidati sono quasi quadruplicati passando da 15,2 miliardi a 56,2 miliardi; gli importi recuperati sono più che raddoppiati passando da 4,7 miliardi a 9,7 miliardi; le performance medie sono diminuite di quasi il 50%, passando dal 31,3% al 17,2%. Tab. 5: Crediti affidati recuperati importi ( /mln) Anno Affidati Recuperati Performance n. Δ Δ% n. Δ Δ% n. Δ Δ% % % 21,5-2,6-11% % % 19,6-1,9-9% % % 17,2-2,4-12% Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec Fig. 31: Trend degli importi affidati e di quelli recuperati ( /mln) e performance (%) 16% 60% % % 14% % % ,3% 28,6% 28% % 43% 6% % ,3% 26,1% 24,1% 21,5% 19,6% 17,2% 1% 13% 2% 2,7% 1,7% Importi Affidati Importi Recuperati Performance (%) 30% 20% 10% 0% Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec 17 Rapporto tra importi recuperati ed importi affidati per il recupero 44 Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio 2015

46 MERCATO UNIREC: TREND E PERFORMANCE DI RECUPERO TICKET MEDIO Il ticket medio dei crediti affidati per il recupero, nel 2014 si è attestato ad 1.385, con un incremento dell 11% rispetto ai del Tab. 6: Ticket medio affidato ( ) Δ Δ% Δ Δ% Δ Δ% Δ Δ% Ticket medio Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec Fig. 32: Trend dell importo medio affidato - n. pratiche ed importi affidati (scala di sinistra: numero di pratiche e importi; scala di destra: ticket medio) ticket medio importi affidati n. pratiche affidate Fonte: Imprese Associate Unirec, elaborazione dati Centro Studi Unirec CREDITI AFFIDATI E RECUPERATI SUDDIVISI PER REGIONE Nel 2014, come per l anno precedente, il 49% dei crediti affidati per il recupero (sia per numero di pratiche che per importi), si è concentrato in quattro regioni: Sicilia (14% delle pratiche e 14% degli importi), Campania (12% delle pratiche e 11% degli importi), Lombardia (12% delle pratiche e 15% degli importi) e Lazio (11% delle pratiche e 9% degli importi). Diverse dinamiche registrano invece le performance medie delle pratiche recuperate di queste quattro regioni dove, a quelle sopra media del Lazio (45,1%, ovvero +3,7 punti) e della Lombardia (41,7%, ovvero +0,3 punti), si contrappongono quelle sotto la media della Sicilia (40,3%, ovvero 1,1 punti) e soprattutto della Campania (37,9%, ovvero -3,5 punti). Differente andamento si rileva per gli importi recuperati; infatti, il Lazio e la Lombardia confermano performance superiori alla media rispettivamente di 3 e di 1,6 punti percentuali; la Sicilia invece, a fronte di una performance inferiore alla media per numero di pratiche recuperate, per gli importi registra una performance di 0,5 punti superiori alla media. Maglia nera la Campania, la cui performance media del 14,2% è inferiore di 3 punti di quella media nazionale. Servizi a Tutela del Credito V Rapporto Maggio

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