PanelCODE. La rimozione della soglia di cambio minima con l Euro. Si attendono effetti negativi per la maggior parte delle imprese ticinesi.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PanelCODE. La rimozione della soglia di cambio minima con l Euro. Si attendono effetti negativi per la maggior parte delle imprese ticinesi."

Transcript

1 PanelCODE congiuntura cantonale L abbandono del tasso minimo di cambio. Il punto di vista dell imprenditoria ticinese Inchiesta extra dell Istituto ricerche economiche (IRE) Sintesi Dalle analisi svolte, emerge una situazione di difficoltà delle imprese ticinesi a seguito della forte svalutazione della moneta europea. I settori maggiormente colpiti dell industria e dei trasporti non sembrano in grado di procedere ad una generale riduzione dei costi dei fornitori e procederanno nei prossimi mesi a ottimizzazioni dei propri processi produttivi. Il settore del commercio, anch esso molto colpito, sembra tuttavia in grado di assorbire maggiormente lo shock tramite una probabile riduzione dei costi di fornitura. In generale, si attende quindi una diminuzione dei prezzi praticati dalle imprese. La struttura economica ticinese dovrebbe reagire in maniera simile alla struttura nazionale, con l eccezione di alcuni settori. L effetto aggregato sul PIL cantonale sarà importante, producendo una stagnazione se non una flessione dell attività economica. La disoccupazione dovrebbe invece aumentare di 0.1 p.p. nel primo trimestre 2015 e di 0.22 p.p. nel secondo rispetto alle precedenti stime, come conseguenza della variazione del tasso di cambio. La rimozione della soglia di cambio minima con l Euro. Il 6 settembre 2011 la Banca Nazionale Svizzera (BNS) aveva comunicato di voler intraprendere interventi di politica monetaria per limitare il rafforzamento del franco verso l euro ad una soglia massima di 1.20 franchi/euro, con l obiettivo dichiarato di intervenire per evitare il rischio di deflazione. Il 15 gennaio 2015, tale misura viene invece a sorpresa rimossa, accendendo forti dibattiti all interno del mondo produttivo elvetico. Il presente studio vuole fornire una istantanea sulle principali reazioni e aspettative del tessuto economico ticinese, integrando alcune analisi quantitative che raccontano gli effetti passati che la variazione del tasso di cambio con i paesi dell Eurozona ha prodotto per alcuni settori. Questi settori potrebbero essere in futuro quelli ancora più colpiti dagli effetti della rivalutazione monetaria. Si attendono effetti negativi per la maggior parte delle imprese ticinesi. Dal 16 di gennaio al 28 di febbraio abbiamo condotto una inchiesta con le aziende appartenenti al PanelCODE, per valutare gli impatti correnti e le loro aspettative in funzione del nuovo corso di cambio. Fig. 1 Effetto sull attività aziendale dell abbandono della soglia minima di cambio Impressum Responsabile e redattore: Davide Arioldi davide.arioldi@usi.ch I dati dell indagine qualitativa sono elaborazioni delle risposte fornite all IRE dai membri del panel di imprese ticinesi PanelCODE. Fonti statistiche, dati relativi alla Svizzera e al Cantone Ticino: UFS, USTAT, BAK Basel Economics, SECO. Per ulteriori informazioni: Davide Arioldi e mail: davide.arioldi@usi.ch tel: fax: Corrispondenza: Istituto di Ricerche Economiche IRE progetto PanelCODE CP 4361 Via Maderno 24 CH 6904 Lugano tel: fax: e mail: info@panelcode.ch

2 2 Dalla figura 1, osserviamo come il 75% delle aziende si attenda un effetto negativo dal rafforzamento attuale del tasso di cambio (34% molto negativo e 41% leggermente negativo). A livello settoriale, si attendono impatti particolarmente negativi per il settore dell industria e dei trasporti mentre il settore del commercio dovrebbe subire un impatto inferiore (ma comunque negativo) rispetto a questi due settori. Nell immediato, le aziende interrogate si aspettano un impatto sugli ordini e commesse attuali più limitato (figura 2). Anche in questo caso il settore industriale presenta i risultati maggiormente negativi, insieme al settore del commercio; il 67% e il 64% delle aziende operanti nei rispettivi settori si aspettano una riduzione degli ordini e commesse attuali, maggiormente marcata per il settore industriale. Fig. 2 Influenza della variazione del tasso di cambio sugli ordini e commesse attuali L apprezzamento del franco ha creato pressioni sul lato dei fatturati non solo per le società che vendono direttamente all estero. Un numero elevato di imprese operanti sul territorio nazionale ha riferito di clientela Svizzera che richiedeva sconti per commesse già effettuate al fine di uniformare il prezzo praticato a quello applicato dai principali competitors europei. Queste pressioni sui prezzi di vendita delle merci o dei servizi producono una riduzione più o meno elevata dei margini che, in alcuni casi, intaccano il livello di utile aziendale, portando a delle perdite. Queste variazioni, sono quindi nell immediato assorbite dalle aziende con un tentativo di riduzione dei centri di spesa, al fine di recuperare la competitività dei prezzi dei propri prodotti sui mercati nei quali operano. Il nuovo aggiustamento del prezzo (e quindi la riduzione dei costi) dipende ovviamente dall elasticità della domanda del bene e impatta in maniera diversa tra i vari settori e i beni prodotti. Possiamo osservare (figura 3) che il 43% delle imprese operanti in Ticino ha previsto una riduzione dei costi mediante un miglioramento dell efficienza dei processi interni e non tramite esternalizzazioni del processo (o di parte del processo) produttivo (4%). Questa soluzione (miglioramento dei processi interni) dovrebbe limitare le ricadute negative sul lato occupazionale (comunque presenti) rispetto a soluzioni di tipo delocalizzativo, aumentando la produttività aziendale. Emerge inoltre come la maggioranza delle società residenti in Ticino (il 54%) abbia deciso per il momento di non procedere a modifiche dei propri processi di produzione. Fig. 3 Come verranno modificati i processi di produzione aziendale per far fronte al nuovo valore del tasso di cambio? 3

3 3 Una variazione delle strutture produttive aziendali sarà perciò facilmente osservabile nei prossimi mesi e interesserà a livello aggregato una impresa su due. Anche in questo caso, emerge come il settore industriale, più esposto alla competizione diretta rispetto ad altri settori, abbia una necessità maggiore di procedere a ristrutturazioni del processo produttivo. Ci attendiamo quindi decrementi occupazionali maggiori in questo settore, in virtù di una maggiore propensione alla esternalizzazione e riduzione dei costi interni rispetto agli altri settori (segnalate rispettivamente dal 13% e 60% delle imprese industriali monitorate). Fig. 4 Come verranno modificati i prezzi dei prodotti/servizi delle aziende operanti in Ticino nei prossimi mesi? Un ultima dimensione di analisi riguarda il livello dei prezzi praticati dalle imprese (figura 4). In questo caso osserviamo che la maggior parte delle imprese contattate (64%) ha intenzione di procedere a una riduzione dei prezzi dei propri prodotti o servizi. E importante notare che questa proporzione (64%) è maggiore rispetto alla percentuale di aziende che ha segnalato di voler procedere a una ristrutturazione dei processi produttivi (il 46%). Questa differenza positiva ci suggerisce che le variazioni negative sul livello delle entrate verranno assorbite in maniera maggiore da una riduzione degli utili aziendali oppure che le strutture produttive (forniture) di alcuni settori risultano ormai già fortemente integrate a livello internazionale permettendo di scaricare una diminuzione dei costi sui propri fornitori. Queste ultime considerazioni sembrano particolarmente valide per i settori del commercio e delle costruzioni, dove il numero delle aziende che prevede una riduzione dei prezzi è decisamente maggiore rispetto al numero di aziende che segnala la volontà di intraprendere processi di efficientamento produttivo. Per il settore dei trasporti e dell industria, notiamo invece un comportamento diverso: una buona parte di queste imprese (33% delle imprese di trasporto e 13% delle imprese industriali) prevedono un aumento dei prezzi praticati. Il settore industriale, pur evidenziando una elevata propensione a modificare le proprie strutture per ridurre i costi, non scaricherà completamente questi benefici sul livello dei prezzi praticati. Una spiegazione possibile per questo comportamento risiede nella presenza di una quota elevata di costi fissi per unità di prodotto, che richiede una riduzione più che proporzionale del livello di costi variabili o anche sottolinea la presenza di situazioni pregresse di difficoltà, acuitesi con la fine della politica di svalutazione monetaria. Il parere del direttore della Camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dei servizi del cantone Ticino, Luca Albertoni. 1. Alla luce delle informazioni attuali, come valuta l impatto del nuovo corso di cambio sul tessuto produttivo ticinese? L impatto non è diverso da quello riscontrato nel resto della Svizzera, cioè molto differente a dipendenza dei prodotti e dei mercati sui cui operano le aziende: per alcune l effetto è stato forte e immediato, per altre invece è stato attenuato da diversi fattori, come ad esempio il fatto di lavorare principalmente in dollari. Ritengo che fra sei mesi circa inizieremo a poter fare qualche considerazione di tipo generale. 2. Come stanno reagendo e, secondo il suo punto di vista, dovrebbero reagire le imprese per cercare di limitare gli effetti negativi del nuovo tasso di cambio? Non vi sono miracoli né mille misure possibili. Il contenimento dei costi è ovviamente una priorità, accompagnato dal lavoro che viene comunque svolto per migliorare costantemente prodotti e produttività e cercare sbocchi alternativi su altri mercati e con altri partner commerciali. Per evidenti motivi, l intervento sui costi è quello più immediato, anche se comunque delicato, soprattutto se deve andare a toccare il personale e quindi il capitale umano e quello di know how ad esso legato. 3. Cosa potrebbero fare le istituzioni pubbliche e le associazioni di imprese per permettere alle aziende di recuperare reddittività? Anche allo Stato non si possono chiedere miracoli. Sono contrario a programmi di tipo congiunturale, costosi e a mio avviso poco efficaci. Ma certamente si può esigere che lo Stato (inteso sia come Confederazione che come cantone) faciliti il fare impresa, togliendo e/o evitando lacci, lacciuoli, tasse e imposte che pongono problemi in termini di competitività. Questa è una battaglia che le associazioni conducono da sempre. Nello specifico, il nostro ruolo è anche di sostenere le aziende affinché esse prendano le decisioni strategiche necessarie nel rispetto delle regole vigenti. Inoltre, promuoviamo direttamente e a nostre spese numerose iniziative volte ad aprire nuove occasioni di business o a consolidare quelle esistenti, con un occhio di riguardo anche alla formazione continua, essenziale per mantenere e migliorare il livello di preparazione del personale. 3

4 4 I prodotti esportati potenzialmente più colpiti dalla rivalutazione monetaria. Nella seconda parte della nostra analisi, abbiamo voluto indagare gli effetti che hanno avuto negli anni passati le variazioni dei tassi di cambio per le esportazioni svizzere e i settori economici ticinesi. Nella tabella 1 è possibile osservare l elasticità delle esportazioni elvetiche (prodotti del settore secondario) alle variazioni dei tassi di cambio nominali di mercato (per esempio, un apprezzamento di un punto percentuale del franco svizzero produce una diminuzione di punti percentuali delle esportazioni di calzature). I settori più colpiti appartengono ad attività classicamente definite a basso valore aggiunto che caratterizzano in maniera minore le esportazioni elvetiche, concentrate invece nei settori ad alto valore aggiunto (chimico farmaceutico, macchinari di precisione, ecc.). I settori maggiormente interessati da una variazione del tasso di cambio sono i settori che producono calzature, bevande, arredamento e mobilio, ceramiche, porcellane e terrecotte, manufatti tessili e prodotti minerali non metallici. Dimostrano inoltre una certa sensibilità alla variazione dei tassi di cambio anche altri settori come le industrie di produzione alimentare, di vetro e oggetti di vetro, di articoli di materie plastiche non specifici, di prodotti in metallo (esclusi macchinari e impianti), di stampa e pubblicazioni. Notiamo come non compaiano in questi elenchi i prodotti tipici Swiss made ad alto valore aggiunto ovvero i farmaceutici e gli orologi e macchine di precisione. Per questi settori, l elasticità della domanda al prezzo e la struttura produttiva sembrano in grado di assorbire gran parte dello shock derivante dall apprezzamento valutario. Considerato anche questo contesto, le stime di recessione per il 2015 appaiono forse esagerate, anche se un forte rallentamento dell attività economica nel breve periodo risulta inevitabile. I settori economici ticinesi con la più alta sensibilità al tasso di cambio Chf/Eur. Nella seconda tabella possiamo osservare i settori economici ticinesi che hanno avuto il maggiore impatto negativo negli anni passati in seguito alla rivalutazione della valuta elvetica rispetto alle valute della zona Euro (per esempio, contestualmente ad un incremento di 1 p.p. del tasso di cambio si è osservata una diminuzione del Tab. 1 L elasticità delle esportazioni elvetiche alla variazione del tasso di cambio nominale Fabbricazione di calzature, esclusa la gomma vulcanizzata o stampata o scarpe di plastica *** 313. Industrie di produzione di bevande ** 332. Fabbricazione di mobili e arredi, non composti principalmente di metallo *** 361. Fabbricazione di ceramiche, porcellane e terracotte * 369. Fabbricazione di altri prodotti minerali non metallici * 321. Industrie tessili * Risultati delle stime da un modello di trade gravitazionale per il settore secondario, periodo Stime IRE su dati UN-COMTRADE, * p<0.05, ** p<0.01, *** p<0.001 Tab. 2 I settori economici in Ticino che hanno presentato una variazione negativa dei propri tassi di crescita all apprezzarsi del Franco nei confronti delle valute dell Eurozona. SETTORE SECONDARIO B. MANIFATTURIERO ** B.1 GENERI DI CONSUMO ** B.1.1 Prodotti alimentari, bevande *** B.1.3 Legno, carta, stampe * B Carta e prodotti di stampa * B.2 PRODOTTI CHIMICI, FARMACEUTICI E MAT. PLASTICHE B.2.3 Gomma, plastica, vetro, cemento * B Vetro, ceramica, calcestruzzo, cemento * B.3 BENI STRUMENTALI B.3.1 Industria metallurgica * B Produzione di metallo * B Prodotti in metallo * B.3.4 Industria meccanica ** B.3.5 Produzione veicoli * SETTORE TERZIARIO E.1 ATTIVITA' DEI GARAGISTI 0.504*** F.1 TRASPORTI 0.6* H. INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE * H.1 EDITORIA 0.339* Sensibilità del tasso di crescita dei settori economici ticinesi alla variazione del tasso di cambio Chf/Eur. Stime IRE su dati BAKBasel , * p<0.05, ** p<0.01, *** p<0.001

5 3 5 valore aggiunto dell industria metallurgica di 0.49 p.p., non considerando tuttavia la particolare struttura di produzione e possibili altri fattori esogeni correlati con l andamento del cambio). Impatti particolarmente negativi sono stati registrati dal settore della produzione di veicoli e dal collegato settore delle opere di ingegneria meccanica, seguito dal settore food & beverage e dal settore dei trasporti, che potrebbero registrare anche nel 2015 cali importanti nei propri fatturati. I restanti settori ticinesi del secondario che hanno registrato un impatto negativo sui propri tassi di crescita del valore aggiunto sono poi indicativamente gli stessi che su scala nazionale hanno presentato una certa sensibilità delle esportazioni alle variazioni del tasso nominale di cambio (ad esclusione del settore tessile). Secondo i dati forniti da BakBasel, emerge quindi indirettamente una dinamica ticinese simile alla realtà nazionale, con l esclusione di alcuni settori. Con riferimento al settore terziario, osserviamo invece effetti particolarmente negativi per le attività dei garagisti, i trasporti e l editoria. L effetto aggregato sull economia ticinese potrebbe quindi essere importante, a causa principalmente dell effetto negativo registrato per il settore manifatturiero (che produce una quota rilevante del valore aggiunto cantonale), e porterà a un forte rallentamento dell economia ticinese, producendo una stagnazione se non anche una flessione del PIL cantonale. L impatto dell indebolimento dell Euro sul tasso di disoccupazione cantonale. In seguito alla modifica della politica monetaria della Banca Centrale Svizzera, è stato necessario procedere alla revisione delle stime sulla disoccupazione IRE PanelCODE effettuate in gennaio e pubblicate in febbraio. Le nuove stime includono l effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio con l Euro in seguito all abbandono della soglia minima valutaria. Rispetto alle stime precedenti, le nuove previsioni sulla disoccupazione stimano un aumento del tasso di disoccupazione (dovuto alla recente congiuntura) Fig. 5 Le previsioni sulla disoccupazione ticinese, revisione di marzo 2015 a seguito del nuovo corso di cambio Chf/Eur. Tab. 3 L impatto del nuovo corso di cambio sulle stime della disoccupazione in Ticino Trimestri Tasso di disoccupazione Ticino (SECO) Previsone della Previsone della disoccupazione disoccupazione stime gennaio 2015 stime marzo 2015* Differenza rispetto alle precedenti stime 2014: % 2014: % 2014: % 3.78% 2014: % 4.50% 2015: % 4.64% 0.10 p.p. 2015: % 3.85% 0.22 p.p. * Stima IRE PanelCODE della disoccupazione in Ticino, aggiornata con le nuove fluttuazioni del tasso di cambio

6 6 pari a 0.10 punti percentuali per il primo trimestre 2015 e a 0.22 punti percentuali per il secondo trimestre A parità di altri fattori, il nuovo corso di cambio potrebbe portare ad un aumento di circa 350 disoccupati entro la fine del secondo trimestre Le misure intraprese dalla confederazione (indennità per lavoro ridotto) e una futura ripresa economica in Europa potrebbero modificare positivamente tali stime; effetti peggiorativi si manifesterebbero invece in caso di un rallentamento inatteso della crescita mondiale o di un peggioramento delle condizioni quadro elvetiche. Conclusioni. L abbandono dell ancoraggio alla valuta europea da parte della Banca Centrale Svizzera sancisce la fine di una politica di sussidi alla struttura economica elvetica. La decisone di terminare una fase di svalutazione monetaria è stata sicuramente facilitata dal rinvigorimento del mercato e della valuta statunitense che, ricordiamo, rappresenta un importante mercato di sbocco per i prodotti elvetici anche se i volumi complessivi sono ancora ben lontani rispetto al livello di scambi con l area europea. Il segnale dato dalla BNS alla realtà imprenditoriale Svizzera è stato molto importante: non vogliamo supportare una politica competitiva basata sulla svalutazione monetaria; i vostri prodotti e le vostre strutture produttive dovranno essere in grado di sopportare gli effetti derivanti dall apprezzamento strutturale della valuta elvetica, derivante in buona parte da una bilancia commerciale e dei pagamenti che presenta, in termini relativi sul PIL, gli attivi più elevati a livello mondiale. La decisone della BNS potrà essere discussa, valutata positivamente o negativamente ma, senza ombra di dubbio, costituisce una chiara indicazione di politica economica che il mondo politico e imprenditoriale deve cogliere. Le risposte che dovranno essere date non potranno quindi essere di natura congiunturale, se non per periodi limitati, ma strutturali. Le aziende dovranno procedere ad aumentare la propria reddittività interna, differenziando i propri mercati e integrando ancor di più a livello mondiale le proprie strutture produttive, al fine di minimizzare i rischi derivanti dal cambio differenziando anche la localizzazione dei propri centri di costo. La risposta al rafforzamento del franco non è quindi scontata; richiede di attuare una maggiore apertura del tessuto economico produttivo in contrapposizione invece ad un istinto naturale di chiusura. Anche se Il secondo tipo di approccio sembra presentare, o per lo meno preservare, i migliori effetti nel breve periodo, si rivela pericoloso e inefficace in un ottica di lungo periodo, in quanto la competizione mondiale e le interazioni tra gli altri paesi impediscono di considerare qualsiasi nazione come un isola a se stante, in grado di definire e raggiungere autarchicamente i propri obiettivi di politica economica. Il mondo politico dovrebbe avere il coraggio di riconoscere questa situazione, comprendendo che le misure da attuare sono di carattere strutturale e non congiunturale. Bisognerà favorire un recupero della produttività economica delle aziende cercando di diminuire gli altri centri di costo aziendali, quali i costi dell energia, delle spese di ricerca e sviluppo, i costi nascosti derivanti da burocrazia, processi autorizzativi e non da ultimo ottimizzare eventualmente il carico fiscale. Bisognerà favorire gli investimenti in nuovi impianti in grado di far recuperare redditività alle imprese e favorire la creazione di network che siano in grado di ridurre i costi delle aziende, gestire l uscita dal mercato delle imprese meno produttive, che non sono in grado di sopportare gli effetti del rafforzamento della valuta, accompagnando nel contempo lo spostamento del capitale umano verso profili qualitativamente più elevati e verso i settori che presentano i vantaggi competitivi in ambito internazionale. Non comprendere che questi eventi sono, nel bene o nel male, difficilmente evitabili porterà a una allocazione inefficiente delle risorse, con ripercussioni negative sul livello di benessere sociale, acutizzando ulteriormente le situazioni di disagio.

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Rete regionale di contatti della BNS Rapporto sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionale svizzera

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Incontro ABT con i politici ticinesi

Incontro ABT con i politici ticinesi 1 Incontro ABT con i politici ticinesi C. Genasci, Membro della Direzione generale Vezia, 15 febbraio 2007 2006 in generale 2 Congiuntura! PIL (crescita reale 2006) Mondo: +5% (tasso di crescita superiore

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Comitato per la qualificazione della spesa pubblica Comitato per lo sviluppo provinciale Sandro Trento Enrico Zaninotto Quadro internazionale: 2010 migliore, ma

Dettagli

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO 8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati

Dettagli

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta

Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta 1. I mercati dei beni in economia aperta Economia aperta applicata a mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le imprese

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 2014 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 2014 1. Genova Evoluzione delle compravendite Numero di compravendite Numero di compravendite Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Novembre 1 G E N O V A NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A OTTOBRE 1 1.. Evoluzione delle compravendite Settore

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per

Dettagli

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e transazioni internazionali La domanda di attività denominate in valuta estera L equilibrio nel mercato valutario Tassi

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri per il terzo trimestre 2013 hanno confermato alcuni

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO 2. Chimica e farmaceutica STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Indagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione

Indagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione Indagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione Roma, 13 ottobre 2015 Focus internazionalizzazione Nei primi mesi del 2015 si rafforzano i primi segnali positivi per l economia italiana,

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015) IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine

Dettagli

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma)

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) 4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) ANDAMENTI 1 SEMESTRE 2009 PREVISIONI 1I SEMESTRE 2009 COMUNICATO STAMPA L Osservatorio

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE

I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE I BILANCI CERVED: FONTE DI INFORMAZIONI SUL MERCATO E STRUMENTO DI GESTIONE Il Benchmarking sui bilanci è un fondamentale supporto alla gestione dell azienda Cerved ha appena pubblicato i dati di bilancio

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO

OSSERVATORIO ECONOMICO Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 2016

ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 2016 ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 216 Il primo trimestre 216 evidenzia segnali confortanti sia sul mercato domestico che su quello estero. L industria italiana delle tecnologie per la lavorazione

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi. Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.

Dettagli

UD 6.2. Misurare il costo della vita

UD 6.2. Misurare il costo della vita UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 9 maggio 2014 marzo 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A marzo 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio-marzo

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

Sempre meno auto private

Sempre meno auto private Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007 Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese

Internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 3 Marzo 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO 1. Servizi finanziari e assicurativi STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

Effetti sulla distribuzione del reddito

Effetti sulla distribuzione del reddito Sanna-Randaccio Lezione 17 Frammentazione della produzione a livello internazionale e commercio di beni intermedi Cosa è la frammentazione della produzione (offshore outsourcing) Cosa indicano i dati Perché

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 7 ottobre 2005 La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 L Istat presenta i principali risultati delle rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo intra-muros 1 (R&S) in Italia, riferiti alle imprese,

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti: Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non

Dettagli

Una finestra sull economia A cura di Bruno Mascitelli

Una finestra sull economia A cura di Bruno Mascitelli Una finestra sull economia A cura di Bruno Mascitelli Aggiornamento sui rapporti commerciali fra Italia ed Australia Cambiamenti nei rapporti commerciali dell Australia con l Italia, 2003-2004 I dati appena

Dettagli