n settembre 2013

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1 n settembre 2013 GP ITA LIA A ndato in archivio il GP dominato da Vettel, alla Ferrari cominciano i piani per il rilancio 2014 a cominciare dal ritorno dell ex Raikkonen TORNA A CASA KIMI

2 Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 L editoriale KIMI O NICO? SCELTA DIFFICILE Tutti gli articoli e le immagini contenuti nel Magazine Italiaracing sono da intendersi a riproduzione riservata ai sensi dell'art. 7 R.D. 18 maggio 1942 n.1369 Direttore responsabile: Massimo Costa (info@italiaracing.net) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Dario Sala Tecnica: Paolo D Alessio Produzione: Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Photo Pellegrini MorAle Non deve essere stato facile per Stefano Domenicali e il suo staff, nonché per il presidente Luca di Montezemolo, capire chi potrebbe essere il pilota ideale da affiancare a Fernando Alonso. Considerando ormai sul piede di partenza Felipe Massa, da tempo si vociferava di Nico Hulkenberg e anche di Paul Di Resta. Ma era il tedesco ad avere visto aumentare le proprie azioni per via dell ingresso in Sauber e quindi del rapporto con i motori Ferrari. A Maranello hanno imparato a conoscere ancora meglio Hulkenberg, i tecnici ne hanno tessuto le lodi. Poi, improvvisamente, è sbucata dal nulla l impensabile opportunità di riabbracciare Kimi Raikkonen. Qualcosa che nessuno poteva immaginare, ma nello sport è sempre bene ricordare quel titolo di un film di James Bond del lontano 1983: mai dire mai. Tutte le strade portano in Finlandia, Alonso non sembra gradire troppo quello che per lui può rappresentare uno smacco: far tornare il pilota che lui aveva sostituito nel 2010 per ritrovare la via della vittoria. Che ancora si sta cercando. E proprio per questo viene richiamato il soldato Kimi? Un segnale che Alonso ha fallito? Non esageriamo. Di sicuro, se così sarà, mai dare nulla per scontato in F.1, la Ferrari avrà una coppia di piloti eccezionale. Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, Bologna Tel Fax info@inpagina-bo.it 2

3 Il graffio di Baffi

4 FORMULA 1 GP ITALIA LO SCATTO DI RAIKKONEN Mercoledì la Ferrari dovrebbe annunciare il pilota che affiancherà Alonso e il primo della lista è il finlandese. Qualche speranza la nutre anche Hulkenberg mentre non sembra vi siano chance per Massa e Bianchi 4

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7 Massimo Costa Chi alla Ferrari? Raikkonen 75% Hulkenberg 20% Massa - 4% Bianchi 1% Dopo aver cincischiato per diverse settimane affermando che la cosa principale era concentrarsi sulle prestazioni in pista e non sui piloti del futuro, la Ferrari a sorpresa ha fatto sapere che mercoledì 11 settembre annuncerà chi correrà al fianco di Fernando Alonso. Dunque, ora ha fretta. Il candidato numero uno è Kimi Raikkonen. La notizia è spuntata fuori, inattesa come le fragole in dicembre, il 31 luglio scorso grazie al quotidiano tedesco Bild. Il 2 agosto si è registrata anche una smentita della Ferrari per quanto riguardava le trattative con Raikkonen, che ormai si dava per certo alla Red Bull. Ma il finlandese era già stato scartato da Christian Horner che aveva deciso di puntare su Daniel Ricciardo già da diverse settimane, cioè quando l australiano è stato chiamato a Silverstone per provare la Red Bull in occasione dei test Pirelli. Era metà luglio. E dunque, nei giorni seguenti è partito il dialogo con la Ferrari. A Monza, le voci sull arrivo di Raikkonen si sono intensificate e c è chi afferma che il contratto è stato firmato lo scorso 15 agosto. A questo si dovrebbe il nervosismo evidenziato a Spa e a Monza di Fernando Alonso che mal gradirebbe l arrivo di Raikkonen, campione mondiale con la Ferrari nel 2007 e lasciato libero a fine 2009 nonostante avesse ancora un anno di contratto. Che la Ferrari ha correttamente pagato al pilota finlandese. Raikkonen era stato mandato via proprio per far posto ad Alonso, ora col suo eventuale ritorno sembra quasi che la Ferrari voglia lanciare questo messaggio: per vincere dobbiamo ricorrere a Raikkonen. E questo è sicuramente un grande smacco per lo spagnolo. Molti sono comunque i punti interrogativi che possono nascere sull arrivo di Raikkonen. Che certamente è cambiato, maturato, rispetto al precedente periodo vissuto a Maranello. Ma rimane pur sempre un personaggio poco incline al dialogo con gli uomini del team e poco propenso alle pubbliche relazioni. Non per niente la Lotus, in questi ultimi due anni, lo ha dispensato da questo tipo di attività. Raikkonen è uno spirito libero e come tale deve essere lasciato se si vuole che renda al massimo. La prima alternativa a Raikkonen è Nico Hulkenberg. Il tedesco è un piede pesantissimo, nelle formule minori ha vinto di tutto (F.BMW, F.3 europea, GP2, portando al successo la Germania in A1 GP), con la Williams è entrato in F.1 nel 2010 ed ha segnato una pole a San Paolo, ma nel mondiale vi è rimasto un solo anno subendo l umiliazione di rimanere a piedi nel Entrato in Force India come tester, è tornato alle gare lo scorso anno ottenendo ottimi risultati, poi il passaggio alla Sauber fino al miracoloso terzo tempo in prova sabato a Monza e il quinto in gara. Un piede pesante, insomma. Giovane, simpatico, anche un bel ragazzo il ché non guasta mai per le pubbliche relazioni. Ma in Ferrari il rischio non piace tanto, la porta ai giovani la si è aperta con Felipe Massa per ovvi motivi essendo Jean Todt coinvolto (il manager è il figlio Nicolas) e poi stop. Hulkenberg sarebbe sicuramente una bella scommessa che difficilmente verrebbe persa. Ma anche il ritorno di Raikkonen è certamente accattivante. C è poi la terza opzione, la conferma di Massa. Ma a sentire l aria che tira, non sembrano esserci più possibilità per il brasiliano. Del resto la Ferrari è stata fin troppo benevola nei suoi confronti. E un peccato che non venga tirato minimamente in ballo Jules Bianchi, parte della FDA. Ma del resto, se non si ritiene ancora pronto Hulkenberg, è difficile che poi venga promosso il pur bravo francese ora alla Marussia. Non resta che aspettare allora e azzardiamo qualche percentuale: Raikkonen 75%, Hulkenberg 20%, Massa 4%, Bianchi 1% 7

8 FORMULA 1 GP ITALIA La bellissima partenza dei due ferraristi 8 IL REALISMO

9 Nonostante l ennesima gran gara e il secondo posto, lo spagnolo, spazzate vie le polemiche, si sta rendendo conto che recuperare il terreno perduto nei confronti di Vettel è sempre più difficile mentre Domenicali si aggrappa alla non sempre perfetta affidabilità della Red Bull, emersa anche domenica DI ALONSO 9

10 FORMULA 1 GP ITALIA 10 di Massimo Costa Questa volta si è trattenuto, non gli è scappato che per vincere avrebbe dovuto guidare la macchina finita davanti a lui in classifica. Travolto dall entusiasmo dei tifosi (?) ferraristi che hanno fischiato Sebastian Vettel sul podio, tanto da far esclamare a Mark Webber Il pubblico si è comportato scorrettamente, ma sono affari loro, Fernando Alonso ha sentito l abbraccio della folla e si è sentito in pace con se stesso. Non rifiutando però una uscita polemica: Forse i tifosi non leggono i giornali. Sembra Mourinho, Alonso, sceso in guerra col mondo intero per tenere alto il livello di guardia. Dopo la non felice qualifica che lo ha visto piazzarsi al quinto posto, con relative polemiche per la ormai famosa frase rivolta al muretto box reo di avere sbagliato la strategia, Alonso è scattato bene superando in pochi metri Nico Hulkenberg. Ha poi duellato con Webber che ha superato abilmente all esterno della Roggia: E stato un azzardo, ma con Webber che è uno corretto certe cose si possono tentare, ha spiegato Alonso. Una volta raggiunto Massa, ottimamente secondo dopo un avvio che da tempo non si vedeva, il box Ferrari ha chiesto al brasiliano di farsi da parte. Dopo di che, davanti ad Alonso non rimaneva che l imprendibile Sebastian Vettel. Per cercare di modificare qualcosa, d accordo con il box, ha deciso di ritardare il più possibile il cambio gomme per avere pneumatici freschi nel finale, quattro tornate dopo il tedesco. Non è servito. La Ferrari è costretta a tentare scelte da disperati, come in qualifica, ed è giusto provarle tutte quando si combatte con una vettura e un pilota al momento più forti. Adesso Vettel è 53 punti avanti e anche Alonso ora inizia a vederla dura con sette gare ancora da disputare: C è un grande distacco e non siamo abbastanza veloci per vincere tante gare di fila, come necessiterebbe. Dobbiamo sperare in qualche disavventura di Vettel e in un po di fortuna. Il team principal Ferrari non si discosta dalla linea, ma non molla: C è sempre la classifica costruttori e ora siamo tornati secondi superando la Mercedes. Poi guarda alle sette prossime tappe, tutte lontane dall Europa: Sarà fondamentale l affidabilità e a Monza abbiamo visto che la Red Bull ha avuto problemi col cambio. Come vedete, tutto può sempre accadere. Massa aveva la solita faccina rabbuiata, consapevole però di avere fatto, questa volta, una bella corsa. Era secondo e poteva puntare sicuramente al podio se la sua gara non fosse stata sacrificata ad Alonso. Il quarto posto finale non lo soddisfa in pieno, ma ha portato punti pesanti alla causa Ferrari e questo è quel che conta. Un po come in Red Bull con Webber Che però a fine anno lascerà la F.1 per la nuova avventura Porsche nel mondiale endurance mentre Massa dove finirà?

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13 NDIBILE Una pole ammazza avversari, una vittoria mai messa in discussione. Per Vettel un altro dominio che lo ha proiettato a più 53 punti su Alonso 13

14 FORMULA 1 GP ITALIA Massimo Costa Ha raggiunto Fernando Alonso nel totale delle vittorie ottenute in carriera: 32. Con 113 GP disputati contro i 208 dello spagnolo, che non deve averla mandata giù tanto bene, Sebastian Vettel adesso ha davanti a sè Ayrton Senna, con 41 successi e terzo in questa graduatoria. Il magico brasiliano lo precede anche nella classifica pole, 65 contro 40, e Vettel è il terzo di tutti i tempi. L olimpo attende il tedesco avviato sempre più alla conquista del quarto campionato del mondo consecutivo. Sono 53 i punti di vantaggio su Alonso. Praticamente, Vettel potrebbe concedersi il lusso di ritirarsi nei prossimi due Gran Premi e se anche lo spagnolo della Ferrari li vincesse, Vettel rimarrebbe al comando con un pur poco rassicurante più 3. A Monza, il tre voltre iridato ha vissuto un fine settimana in solitaria. Pole schiacciante, vittoria mai messa in dubbio. Una passeggiata, si fa per dire, fatta a modo suo. Spingendo sempre tanto da beccarsi la solita ramanzina del proprio muretto box: Seb rallenta un po. Ma c era un motivo. Vettel alla prima staccata aveva spiattellato l anteriore destra e temeva di dover modificare la strategia, improntata su una sola sosta: Anche se la macchina tremava tutta per via di quel pneumatico spiattellato, ho spinto come un matto perché se avessi dovuto fare un pit-stop aggiuntivo necessitavo di un buon margine sugli altri. Spa e Monza dovevano essere due piste non propriamente ottimali per la Red Bull-Renault, ma Vettel è uno che sa fare la differenza interpretando sempre al meglio gli interventi aerodinamici del progettista Adrian 14

15 Newey. Cosa che, per esempio, a Mark Webber proprio non riesce. A Monza la Red Bull ha presentato un musetto diverso che è servito per permettere ai propri piloti di percorrere con maggiore grip la Parabolica. Piccole cose certo, ma che quando vengono messe in pratica da un certo Vettel, finiscono per pesare parecchio sulla concorrenza. Un problema però, alle Red Bull è capitato durante il GP ed ha interessato il cambio. Sulla vettura di Webber si è abbassata la pressione dell olio, nonostante fossero stati cambiati gli anelli di tenuta perché la noia era emersa già il venerdì. Per sicurezza, Webber doveva cambiare prima dell arrivo a limitatore e anche a Vettel è stato chiesto di agire in questa maniera. Insomma, se anche in queste condizioni critiche la Red Bull domina, Christian Horner può stare sereno. Vettel ha poi fatto sorridere, col suo solito umorismo, quando lo hanno informato che Alonso si lamentava perché la luce posteriore era accesa nonostante non piovesse: Davvero ti sei lamentato via radio col tuo box per quella luce?, ha chiesto quasi incredulo Vettel al rivale della Ferrari. Stavo andando in fuga, non ti deve avere disturbato troppo, ha concluso col ghigno del campione. Per quanto riguarda Webber, si è fatto bruciare da Felipe Massa al via, poi passato solo grazie alla strategia del pitstop, ed ha subìto un gran sorpasso da Alonso alla Roggia. Non è sull australiano che Vettel deve sperare per sottrarre punti allo spagnolo. Come dice il proverbio? Chi fa da sé fa per tre 15

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17 LA MISSIONE DI RICCIARDO Marco Cortesi La prova di Daniel Ricciardo a Monza deve aver parecchio rinsaldato le convinzioni della Red Bull per quanto riguarda la scelta dell'australiano come compagno di Sebastian Vettel nel Sempre veloce, ha dimostrato soprattutto di essere competitivo da subito, sin dal primo giro in cui ha cercato il tempo in qualifica. In aggiunta, anche in gara non ha avuto la minima sbavatura. Da quando, pochi giorni dopo il Gran Premio del Belgio gli hanno comunicato la "promozione", ha iniziato quel periodo di grazia che da sempre segue un annuncio del genere, uno di quei momenti di cui l'automobilismo si nutre. Per Ricciardo, la sfida 2014 è però già iniziata. Dovrà andar forte e da subito. Tanto più perché pare che il suo contratto preveda una serie di obiettivi a raffronto con Vettel che, se non saranno raggiunti, potrebbero portare guai. Per lui si tratterà della prima stagione con un top-team e non si potrà concedere il lusso di un anno di apprendistato come accaduto con HRT e Toro Rosso. Sia per la provenienza e per la conoscenza che hanno di lui i suoi "clienti", sia per la proverbiale concorrenza del junior program degli austriaci. Già da ora, Ricciardo vuole prendere più contatto possibile con la nuova squadra, anche perché sa che grazie allo stravolgimento delle regole in programma il prossimo anno, l'adattamento sarà fondamentale. Furbo, Daniel, ma soprattutto estremamente professionale. Vuoi mettere la soddisfazione di battere Vettel al primo tentativo? Un sogno, ma non tanto irrealizzabile. Anche il tedesco sa di avere a che fare non solo con un avversario pericoloso, ma con uno che viene dalla stessa famiglia. Non per altro, proprio dove aveva messo il suo nome nella storia con la vittoria del 2008, ha ricordato a tutti perché ha vinto tre mondiali, tanto da prendersi una ramanzina dell'altro mondo. "Sebastian, non serve che tu vada così forte." Forse non serve alla Red Bull, ma a lui, sicuramente sì. Chi ha orecchie per intendere Ha portato in zona punti la Toro Rosso, ma la sua mente è ormai rivolta a quello che vivrà il prossimo anno quando sarà in Red Bull al fianco di Vettel e non potrà permettersi mai un momento di relax 17

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19 COSTRETTI A INSEGUIRE Coinvolti in due incidenti diversi nel corso del primo giro, i piloti Lotus Raikkonen e Grosjean dopo una pessima qualifica hanno disputato una corsa tutta in rimonta e solo il franco-svizzero ha terminato in zona punti chiudendo con un comunque deludente ottavo posto. Scopriamo perché Marco Cortesi Credi che sia contento della mia gara? Sono arrivato undicesimo!" Così Kimi Raikkonen ha risposto ai complimenti dell'intervistatore di turno al termine del Gran Premio di Monza. Kimi-style a parte, la Lotus è arrivata su un tracciato su cui sapeva di essere inferiore e se n'è andata con qualche rimpianto. Entrambi i piloti erano ragionevolmente veloci nelle libere. Provata da Romain Grosjean anche la soluzione a passo lungo, realizzata alterando la geometria delle sospensioni, le prestazioni non sembravano male. Poi, la strana scelta di tornare indietro schierando due vetture "tradizionali" in qualifica, col risultato che tutto è andato a rotoli, quasi al livello del 2012, e sia Raikkonen sia Grosjean non sono entrati nel Q3 finale. In gara poi, le cose sono nuovamente cambiate. Che la E21 sia veloce in particolare sul passo era noto. Dopo il ritiro di Spa, Raikkonen ha proposto una prestazione "delle sue" risultando per ampi tratti il pilota più veloce in pista. Sfortunatamente, un contatto con Sergio Perez alla staccata della prima curva, lo ha costretto a una visita immediata ai box, una sosta in più rispetto agli altri quindi, che gli ha impedito di prendere punti: undicesimo al via, undicesimo al traguardo. Ottavo invece Grosjean, colpito alla Roggia da Paul Di Resta nel corso del primo giro. Una tornata iniziale decisamente da dimenticare per la Lotus. Ora, nel team di Eric Boullier, si guarda al futuro. "Siamo rinfrancati dal fatto che quest'anno non correremo più su circuiti con questa configurazione", ha spiegato Alan Permane, e intanto grazie al nuovo sponsor del Dubai si è già iniziato a pensare al Un anno che sarà, probabilmente, senza Raikkonen 19

20 FORMULA 1 GP ITALIA HAMILTON SI SGRIDA L inglese ha perso punti preziosi per via di un errore in qualifica del quale si attribuisce tutte le colpe e per la Mercedes è stato un fine settimana sottotono con Rosberg soltanto sesto e mai incisivo 20

21 Marco Cortesi Gara davvero anonima per la Mercedes in Italia. Curioso (o no?) il fatto che le due squadre che più hanno investito nel doppio DRS passivo, Lotus e Mercedes, si siano trovate in crisi su un circuito velocissimo come Monza, anche se per motivi diversi. In realtà, più che la velocità di punta, a penalizzare i tedeschi è stata la qualifica. Problemi al KERS hanno infatti messo fuori Nico Rosberg nelle libere 3, ed il tedesco ha pagato lo scotto con un sesto posto in qualifica, perdendo poi tempo alle spalle di Nico Hulkenberg in gara, conclusa sesto. Non certo quello che si augurava. Per quanto riguarda Lewis Hamilton, l'inglese si è preso tutte le colpe della cattiva prestazione del sabato, anche se sin dalle prime libere era apparso nervoso e poco a suo agio. Così, anche complice un danno al fondo rime,diato in un'escursione, si è trovato fuori dal Q3. E, pur considerando il "blocco" di Adrian Sutil, semplicemente non ce n'era. La domenica, Hamilton invece ha messo a segno una prova eccellente, per molti versi specchio di quella di Raikkonen. Fermato all'inizio da una foratura lenta (della quale, a causa della radio, non si era reso nemmeno conto) ha recuperato sorpasso dopo sorpasso, battaglia dopo battaglia. Considerata la prestazione in gara, l'hamilton-pole delle ultime uscite sarebbe sicuramente stato un avversario degno di Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Ho corso alla cieca, ha poi spiegato Hamilton, la radio non funzionava e dunque non sapevo quello che accadeva attorno a me, quando si fermavano gli altri, le strategie. Mi sono limitato a conservare il più possibile le gomme. Peccato però, essere partito così indietro perché avevo un bel passo ed è stato frustrante terminare nono. Ma è solo colpa mia, sono molto arrabbiato per avere rovinato la qualifica (passeggiata nella ghiaia alla Parabolica in Q2 e fondo danneggiato, ndr) ed era impossibile poter recuperare un risultato importante in gara. 21

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23 L INCREDIBILE HULKENBERG Il terzo tempo ottenuto con la Sauber dal pilota tedesco è stato qualcosa di inimmaginabile, ma confermato dal grande quinto posto ottenuto in gara 23

24 FORMULA 1 GP ITALIA Massimo Costa Ma come è possibile che la Sauber-Ferrari, nel corso della stagione entrata soltanto tre volte nella Q3, abbia colto il terzo tempo assoluto, la seconda fila, piazzandosi addirittura davanti alle due Ferrari? Cosa ci faceva quel team quasi in bancarotta in mezzo a due potenze economiche come Red Bull e Ferrari? Merito di un assetto indovinato, ma soprattutto di un Nico Hulkenberg spaziale che come già capitò a Sebastian Vettel con la Toro Rosso nel 2008 (col bagnato però) ha saputo interpretare la pista monzese al meglio con una monoposto solitamente inferiore. Hulkenberg sorridendo ha ammesso: Non so come sia stato possibile, ma è successo. Ogni tanto la F.1 può offrire questi importanti messaggi che i top team dovrebbero cogliere al volo. Vettel passò diretto alla Red Bull, Hulkenberg è tra i papabili della Ferrari, ma verrà sicuramente superato da Kimi Raikkonen, come spiegato nelle prime pagine del magazine. Il terzo tempo di Hulkenberg non è stato un fuoco di paglia. Il tedesco ha tenuto un gran passo gara e pure venendo immediatamente superato dalle due Ferrari, nel tratto partenza-prima variante, ha subito chiuso la porta a tutti ed ha terminato la corsa al quinto posto. Il suo miglior risultato 2013 era stata una ottava posizione a Sepang, poi tre decimi posti a Shanghai, Silverstone e Nurburgring. Il weekend spettacolare di Hulkenberg ha evidenziato una volta di più la debolezza del rookie Esteban Gutierrez, lontano anni luce dal compagno e mai a punti nel corso del campionato. Hulkenberg festeggia la terza piazza dsel sabato assieme al poleman Vettel sotto gli occhi di Matteo Bonciani delegato Fia per i media 24

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26 FORMULA 1 GP ITALIA McLAREN A LIMITATORE TROPPO PRESTO 26 Al via ho fatto slittare la frizione e ho perso qualche posizione. Il primo stint è stato divertente, ma quando sono arrivato dietro a Ricciardo non c'è stato modo di passarlo, anche perché non abbiamo indovinato la spaziatura delle marce. Arrivavo a limitatore troppo presto, specialmente quando il carico di benzina è calato, e questo ha reso il compito di passarci più facile per i nostri avversari oltre a renderci impossibile lo sfruttamento del DRS. In più, a circa 15 giri dalla fine ho spiattellato pesantemente la mia anteriore destra, e le vibrazioni erano talmente forti che quasi non vedevo più la pista JENSON BUTTON

27 E' stato un pomeriggio deludente, penso avremmo meritato di più. Al via sono stato tamponato e ho dovuto tagliare la chicane, poi in gara andavo forte e ho preso Ricciardo. La mia macchina era più veloce della sua nel complesso, ma ci mancava velocità sul dritto e non sono riuscito a passarlo. Un problema al pit-stop ha permesso a Jenson di passarmi, e da lì in poi sono rimasto bloccato dietro a un trenino di vetture che, con una velocità di punta così bassa, non sono riuscito a superare in alcun modo SERGIO PEREZ 27

28 FORMULA 1 GP ITALIA WILLIAMS LA VELOCITÀ NON C È Ho fatto una brutta gara fin dal via, visto che ho perso un paio di posizioni che poi è stato difficile recuperare. La macchina aveva davvero poco da dare, ma almeno con la strategia abbiamo migliorato anche se non è stato abbastanza per recuperare posizioni. E' stato un weekend deludente PASTOR MALDONADO 28

29 Ho mantenuto la mia posizione al via, ma dopo i primi giri non avevo il passo per lottare con nessuna delle vetture che mi precedevano, semplicemente non ne avevamo abbastanza. Riuscire a stare sulla strategia a una sosta è stato positivo, ma anche la maggior parte dei nostri rivali ce l'ha fatta VALTTERI BOTTAS 29

30 FORMULA 1 GP ITALIA FORCE INDIA UNA DOMENICA BESTIALE 30 E' stata una gara davvero dura, e alla fine ci siamo dovuti ritirare per un problema ai freni. Ho fatto il massimo, e non credo avremmo potuto ottenere di più perché sono stato al limite per tutta la gara. Il pit-stop è stato buono, ma il team mi ha dovuto trattenere per far passare Maldonado, fatto che ha permesso a Gutierrez di sorpassarmi. L'ho poi ripassato in pista, ma in seguito sono arrivati alle mie spalle Kimi e Lewis con gomme più fresche, e non ho potuto fare nulla per arginarli ADRIAN SUTIL

31 E' stato un fine settimana da dimenticare, a partire dal problema ai freni di sabato e finito con il ritiro in gara. La frenata anticipata delle vetture davanti a me mi ha preso in controtempo, probabilmente hanno reagito a qualche problema davanti a loro, ma io non ce l'ho fatta e ho bloccato le anteriori, colpendo Grosjean. Peccato, ma era troppo tardi per poterlo evitare PAUL DI RESTA 31

32 FORMULA 1 GP ITALIA CATERHAM MISSIONE COMPIUTA 32 Dopo una buona partenza ho spinto forte per restare con Bottas e ce l'ho fatta fino al primo pit-stop. Dal secondo stint in poi, però, lui è stato troppo veloce e quindi non ho potuto fare altro che guidare e seguire la strategia concordata con il team. La cosa importante è stato avere il passo per controllare senza problemi la strategia a una sola sosta delle Marussia, visto che arrivare davanti a loro era comunque l'obiettivo primario per conquistare il decimo posto in campionato CHARLES PIC

33 Dopo tante belle partenze devo ammettere che questa non è stata delle migliori, ma ho comunque passato subito le Marussia e avevo già preso Charles quando siamo rientrati per il primo pit-stop. La macchina era perfetta con le gomme hard e ho preso facilmente vantaggio sulle vetture alle spalle, ma alla seconda sosta c'è stato un problema. Il team mi ha chiesto di rientrare, ma ci deve essere stato un errore di comunicazione e quando sono entrato in pit-lane non erano pronti. Abbiamo perso molto tempo e Bianchi ci ha passato, ma sono riuscito a riprendermi la posizione facilmente GIEDO VAN DER GARDE 33

34 FORMULA 1 GP ITALIA MARUSSIA PERSO IL DUELLO CON CATERHAM 34 Ho fatto una bella partenza mettendo dietro entrambe le Catheram, ma loro erano più veloci ed entro la fine del primo giro mi hanno passato. Dopo il pit-stop, ho avuto qualche problema di bilanciamento e ho perso altro terreno. Siamo ripassati davanti alle Caterham facendo una sosta in meno di loro e per un po' ho tenuto alle spalle Van der Garde, ma alla fine ho dovuto cedere. Monza è una pista che amo, mi dispiace non aver potuto disputare la gara che speravo JULES BIANCHI

35 Un'altra gara dura che ha sottolineato i problemi di bilanciamento che abbiamo avuto per tutto il fine settimana. Non avevamo il passo per lottare con i nostri avversari, ma almeno il mio è stato identico a quello del mio compagno. Siamo stati vicinissimi per i primi 25 giri, ma non appena mi avvicinavo per provare a passarlo perdevo carico e metri preziosi. Ho quindi badato a seguire Jules per il resto della gara, anche se non è stato facile nella fase di bandiere blu più difficile della stagione MAX CHILTON 35

36 FORMULA 1 GP ITALIA L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 8 SETTEMBRE Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) - 53 giri in Fernando Alonso (Ferrari F138) - 5"4 3 - Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) - 6"3 4 - Felipe Massa (Ferrari F138) - 9"3 5 - Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) - 10"3 6 - Nico Rosberg (Mercedes W04) - 10"9 7 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 32"3 8 - Romain Grosjean (Lotus E21-Renault) - 33"1 9 - Lewis Hamilton (Mercedes W04) - 33" Jenson Button (McLaren MP4-28-Mercedes) - 38" Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) - 38" Sergio Perez (McLaren MP4-28-Mercedes) - 39" Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) - 40" Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) - 49" Valtteri Bottas (Williams FW35-Renault) - 56" Adrian Sutil (Force India VJM06-Mercedes) - 1 giro 17 - Charles Pic (Caterham CT03-Renault) - 1 giro 18 - Giedo Van der Garde (Caterham CT03-Renault) - 1 giro 19 - Jules Bianchi (Force India VJM06-Mercedes) - 1 giro 20 - Max Chilton (Marussia MR02-Cosworth) - 1 giro Giro più veloce: Lewis Hamilton - 1'25"849 Ritirati 38 giro - Jean-Eric Vergne 1 giro - Paul Di Resta IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2013 Australia 17/03/2013 Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) 58 giri in 1.30'03"225 Malesia 24/03/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 56 giri in 1.38'56"681 Cina 14/04/2013 Fernando Alonso (Ferrari F138) 56 giri in 1.36'26"945 Bahrain 21/04/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 57 giri in 1.36'00"498 Spagna 12/05/2013 Fernando Alonso (Ferrari F138) 66 giri in 1.39'16"596 Monaco 26/05/2013 Nico Rosberg (Mercedes W04) 78 giri in 2.17'52"056 Canada 9/06/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 70 giri in 1.32'09"143 Gran Bretagna 30/06/2013 Nico Rosberg (Mercedes W04) 52 giri in 1.32'59"456 Germania 7/07/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 60 giri in 1.41'14"711 Ungheria 28/07/2013 Lewis Hamilton (Mercedes W04) 70 giri in 1.42'29"445 Belgio 25/08/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 44 giri in Italia 8/09/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 53 giri in

37 CLASSIFICA PILOTI 1 Sebastian Vettel RBR-Renault Fernando Alonso Ferrari Lewis Hamilton Mercedes Kimi Raikkonen Lotus-Renault Mark Webber RBR-Renault Nico Rosberg Mercedes Felipe Massa Ferrari 79 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 57 9 Jenson Button McLaren-Mercedes Paul di Resta Force India-Mercedes Adrian Sutil Force India-Mercedes Sergio Perez McLaren-Mercedes Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari Pastor Maldonado Williams-Renault 1 17 Valtteri Bottas Williams-Renault 0 18 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 0 19 Jules Bianchi Marussia-Cosworth 0 20 Charles Pic Caterham-Renault 0 21 Giedo van der Garde Caterham-Renault 0 22 Max Chilton Marussia-Cosworth 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI 1 Red Bull Racing-Renault Ferrari Mercedes Lotus-Renault McLaren-Mercedes 66 6 Force India-Mercedes 61 7 Toro Rosso-Ferrari 31 8 Sauber-Ferrari 17 9 Williams-Renault 1 10 Marussia-Cosworth 0 11 Caterham-Renault 0 37

38 FORMULA 1 ENZO FERRARI 3. PUNTATA INDIMENTICABILE DRAKE Foto, disegni e testi di Paolo D Alessio Prosegue la storia del grande e indimenticabile Enzo Ferrari. Nelle precedenti puntate abbiamo raccontato gli inizi della sua grande avventura, simpatici aneddoti, e le prime vetture che hanno partecipato al mondiale F.1. Ci eravamo fermati al 1958, ora riprendiamo il discorso portandolo alla conclusione spiegandovi quelle che sono state le migliori vetture costruite a Maranello sotto la diretta osservazione del Drake 38

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40 FORMULA 1 ENZO FERRARI 3. PUNTATA FERRARI 156 F1 Nel 1960 anche Ferrari è costretta a capitolare e passare al vituperato propulsore posteriore. Gli effetti di questa decisione si fanno sentire solo nel 1961, quando la Ferrari torna prepotentemente ai vertici grazie alla 156 F1. Una monoposto, tutto sommato, tradizionale, ma dotata di un aerodinamica veramente innovativa. La Ferrari del 1961 si distingue da tutte le altre vetture del lotto per via di una 'insolita presa d'aria sdoppiata a bocca di squalo. Come spesso capita nella storia del Cavallino, però, il vero punto di forza della 156 F1 è rappresentato dal nuovo 6 cilindri, progettato dall ingegner Carlo Chiti. I 200 CV erogati da questo propulsore di soli 1500 cc rappresentano un valore eccezionale per l epoca e consentono ai piloti del Cavallino di dominare la stagione 61. Che per la cronaca si conclude nel peggiore dei modi a Monza, durante la disputa del Gran Premio d Italia. Nella gara vinta dall americano Phill Hill, perdono la vita il compagno di squadra Von Trips ed una una dozzina di spettatori, in seguito ad un drammatico incidente nelle fasi iniziali di gara FERRARI 158 F1 Nel 1964 la Ferrari spezza il predominio degli assemblatori inglesi, riportando a Maranello il titolo iridato. Merito di John Surtees, l unico pilota ad essersi laureato campione del mondo sulle due e le quattro ruote e della 158 F1, un altra pietra miliare nell evoluzione tecnica delle rosse da Gran Premio. Per la prima volta nella sua storia, la scuderia modenese rinuncia al classico telaio tubolare, optando per una struttura portante monoscocca, di derivazione aeronautica. Di qui l'appellativo "aero" affibbiato alla prima versione della 158 F1. Altra caratteristica vincente della 158, la sua grande versatilità. Il primo modello della serie debutta nel 1963, in occasione del Gran Premio di Italia, ed è ancora equipaggiato col vecchio 6 cilindri della 156 F1. Sulla versione definitiva del 1964 però il numero dei cilindri sale 8, per arrivare a 12 nella fase finale del campionato quando, sulla solita scocca, viene montato un inedito V 12 di 180 di 1.500cc FERRARI 312 T Debbono passare undici, lunghissimi, anni, prima ritrovare una Ferrari ai vertici della Formula 1. Il titolo iridato ritorna infatti a Maranello solo nel 1975, grazie a Niki Lauda, prototipo del pilota moderno, tutto calcolo e strategia. E naturalmente alla 312 T, una delle migliori Ferrari da Gran Premio di tutti i tempi. Come si evince dalla lettera "T", l'elemento caratterizzante della monoposto progettata dall ingegner Mauro Forghieri è il nuovo cambio trasversale, che consente di accentrare i pesi e ridurre le masse sospese. Ma non è solo l innovativo cambio a riportare alla vittoria la Ferrari. Le monoposto del Cavallino dispongono infatti del migliore motore in circolazione, il potente 12 cilindri boxer, di una innovativa veste aerodinamica e di una distribuzione dei pesi e delle masse radianti, che anticipa di alcuni anni le vetture ad effetto suolo. Nel 1975, al volante della 312T Niki Lauda si aggiudica il titolo iridato, vincendo 5 Gran Premi, mentre il compagno di squadra s impone a Monza, nel GP d Italia. 1976/77 - FERRARI 312 T2 Il periodo d oro della Ferrari prosegue nel biennio 1976/77, con due titoli mondiali costruttori ed un campionato piloti. Nel 1976 Niki Lauda e la Ferrari potrebbero bissare il doppio successo del 75 se un drammatico incidente sul circuito del Nurburgring non costringesse l austriaco a disertare alcune gare, regalando il titolo all inglese James Hunt. Lauda si rifà però nel 1977, conquistando il secondo iride della sua carriera e consentendo nuovamente alla Ferrari di primeggiare nella graduatoria riservata ai costruttori. Va comunque ricordato che, a differenza della 312 T, la T2 del biennio 1976/77 è una vettura meno competitiva e decisamente meno esasperata rispetto alla rivoluzionaria Lotus 78, la monoposto inglese che introduce l effetto suolo in F.1. La Ferrari può comunque sempre contare su una grande affidabilità, che consente alla coppia Lauda-Reutemann di andare quasi sempre a punti, mentre gli avversari per il titolo sono spesso costretti a segnare il passo. Al pilota austriaco bastano così tre sole affermazioni Sud Africa, Germania ed Olanda), ed una serie di piazzamenti in zona punti per laurearsi nuovamente campione del mondo FERRARI 312 T4 Così come alla fine degli anni 50 Enzo Ferrari si era dovuto arrendere al motore posteriore, nel 1979 deve capitolare di fronte alla superiorità tecnica delle wingcar, le vetture ad effetto suolo. La 312 T4, prima Ferrari della nuova tipologia e dominatrice della stagione 1979, è come una wing-car a metà. Una via di mezzo tra le macchine convenzionali e le cosiddette vetture-ala. Il largo motore boxer, che equipaggia le Ferrari di F.1 fin dal 1970, impedisce infatti la costruzione degli ampi condotti Venturi laterali che, insieme alle minigonne, generano l'effetto suolo. Poco importa però. In un periodo di transizione la Ferrari riesce ugualmente a primeggiare in virtù di un motore potente ed elastico ed, ancora una volta, di una proverbiale affi- 40

41 FERRARI 156 F : FERRARI 158 F FERRARI 312 T 1976/77 - FERRARI 312 T FERRARI 312 T4 dabilità. A fine stagione, con sei vittorie all attivo, la Scuderia di Maranello si aggiudica il titolo mondiale costruttori, mentre nella graduatoria riservata ai piloti Jody Scheckter precede il compagno di squadra Gilles Villeneuve FERRARI 126 C2 Nel 1982 la Ferrari sembra destinata a ripetere l exploit del 1979, con la conquista di ambedue i titoli mondiali in palio, ma un destino avverso ridimensiona drammaticamente le sue ambizioni. Gilles Villeneuve perisce infatti tragicamente nelle prove del Gran Premio del Belgio, mentre Didier Pironi è costretto ad abbandonare le competizioni in seguito ad un pauroso incidente alla vigilia del Gran Premio di Germania. La Scuderia di Maranello deve così accontentarsi del mondiale costruttori, che è ben poca cosa rispetto al potenziale tecnico espresso della 126 C2. Il titolo conquistato nel 1982 ha comunque un valore del tutto particolare: la Ferrari è la prima monoposto spinta da un motore turbo ad aggiudicarsi un campionato mondiale nella storia della F.1, ma anche la prima rossa costruita attorno ad un inedito telaio monoscocca in materiali compositi. Questa eccezionale vettura diventa per giunta affidabilissima nella seconda parte della stagione, in seguito all adozione dell'emulsystem, un dispositivo che, iniettando micro particelle d acqua all interno delle camere di scoppio del motore, consente di abbassare la temperatura di esercizio del propulsore turbo, riducendo drasticamente i pericoli di rottura FERRARI 126 C3 La stagione 83 ripropone l'esito del campionato La Ferrari potrebbe puntare ad ambedue i titoli in palio, ma deve nuovamente accontentarsi del mondiale costruttori, dopo avere dominato la parte centrale della stagione. Due i modelli schierati in pista da Maranello: la 126 C2/B derivata dal modello 82 (prima ad Imola ed in Canada) e l innovativa 126 C3, vincitrice dei Gran Premi di Germania e di Olanda con Renè Arnoux. Quest ultima rappresenta un passo fondamentale nell evoluzione tecnica della rosse da Gran Premio. Si tratta infatti della prima Ferrari ad adottare un telaio in materiali compositi (kevlar e fibra di carbonio), decisamente più leggero e rigido delle strutture portanti tradizionali. Non bastano comunque queste caratteristiche positive, abbinate ad un motore come sempre affidabile, per battere la Renault, che dispone di parecchi cavalli in più. E soprattutto la Brabham- BMW di Nelson Piquet, che nel finale di stagione, utilizzando un carburante non propriamente regolamentare FERRARI 126 C3 41

42 42 GP2 GARE A MONZA

43 LEIMER SCOMPAGINA IL COPIONE Alla fine la resistenza di Coletti è crollata davanti ad altri due zeri in classifica generale lasciando il passo a Leimer che si è imposto nella prima corsa, e a Bird. In difficoltà anche Nasr 43

44 GP2 GARE A MONZA Ancora zero punti per Coletti Marco Cortesi Il campione della GP2 Series 2012, all'inizio dell'anno non aveva avuto dubbi: "Leimer, Bird, Calado", aveva scommesso Davide Valsecchi mettendo insieme i suoi favoriti per la nuova stagione. Dopo le prime gare, sembrava una previsione completamente sbagliata, con i tre piloti citati rimasti vittime di problemi e toccate, anche tra loro. In un certo senso, dopo Spa, dove Sam Bird e James Calado avevano già dato una svolta, Monza ha continuato a riportare le cose sui binari delle previsioni della vigilia. In gara 1 in Brianza, Fabio Leimer è riuscito a tornare alla vittoria, conquistando la leadership in campionato. La domenica, lo svizzero ha mostrato di poter sconfiggere il "demone delle gare 2" con un sesto posto conquistato con tranquillità, ma impreziosito dai due punti per il giro più veloce, cercati ed ottenuti con determinazione. Ora, conduce con 159 punti, sei in più di Bird, mentre i precedenti nomi di vertice della classifica, Stefano Coletti e Felipe Nasr, si trovano 23 e 29 lunghezze più indietro. Il monegasco, oltre che veloce e magistrale nella prima parte della stagione a capitalizzare gli avvenimenti in pista, ha incontrato l ennesima battuta d'arresto. In gara 1, ha pagato caro l'ingresso in corsia box troppo veloce, vedendosi rifilare un drive-through prima di chiudere la propria avventura con un guasto al cambio. La seconda corsa l'ha poi visto protagonista di una bella rimonta, anche se il balzo dalla decima fila alla tredicesima piazza, ottimo in termini di qualità, non ha portato punti alla sua campana. E diventano ora sette gli zero in casella consecutivi! 44 Ghirelli ha colto un ottimo decimo posto in gara 1

45 Prima vittoria di Quaife-Hobbs, primo in gara 2 Sam Bird e salito al secondo posto in campionato 45

46 GP2 GARE A MONZA COLETTI E NASR CACCIATI INDIETRO Risultato in fotocopia per Nasr, tradito dal cambio nella prima corsa e autore di una grande rimonta la domenica, oltre che vincitore del duello con Coletti. I due hanno molto potenziale per poter risolvere i guai nei due appuntamenti che mancano al termine della serie, anche se, per quanto riguarda il brasiliano, pesa a confronto dei rivali l'assenza di una casella con il numero 1 in tabellino: a questo punto dell'anno, la ricerca del primo successo sembra poter essere più un peso che una motivazione. Infine, Calado, ultimo del trio citato in apertura. Riuscito a debuttare nelle libere al volante della Force India in F.1, l'inglese della Racing Steps Foundation ha terminato con due sesti posti, il secondo dei quali ottenuto dopo aver sbagliato clamorosamente la partenza. Anche lui sarà in cerca di qualche luce nella notte di Singapore e di Abu Dhabi. La seconda gara ha proposto al vertice un ottimo Adrian Quaife-Hobbs che con la monoposto del team Hilmer ha saputo tenersi dietro tutti gli altri grazie ad una buona partenza. Una bella soddisfazione per il campione Auto GP 2012 che nel corso della stagione ne ha vissute di tutti i colori, tanto da arrivare a cambiare team lasciando la MP Motorsport. Sul podio anche un ritrovato Alexander Rossi e Julian Leal, felice per un risultato che aspettava da tanto tempo. 46

47 Canamasas in difficoltà (Photo Pellegrini) L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 7 SETTEMBRE Fabio Leimer - Racing Engineering - 30 giri 2 - Sam Bird - Russian Time - 0" Tom Dillmann - Russian Time - 6" Stephane Richelmi Dams - 9" Julian Leal - Racing Engineering - 15" James Calado ART - 18" Adrian Quaife Hobbs Hilmer - 24" Alexander Rossi Caterham - 30" Sergio Canamasas Caterham - 40" Vittorio Ghirelli Lazarus - 44" Daniel De Jong - MP Motorsport - 46" Johnny Cecotto Arden - 47" Jon Lancaster Hilmer - 47" Rio Haryanto Addax - 48" Sergio Campana Trident - 50" Rene Binder Lazarus - 1'02" Daniel Abt ART - 1 giro 18 - Dani Clos - MP Motorsport - 1 giro Giro più veloce: Sam Bird 1'32"749 Ritirati 25 giro - Stefano Coletti 19 giro - Felipe Nasr 17 giro - Marcus Ericsson 12 giro - Jolyon Palmer 5 giro - Jake Rosenzweig 2 giro - Simon Trummer 2 giro - Mitch Evans 0 giri - Nathanael Berthon L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 8 SETTEMBRE Adrian Quaife Hobbs Hilmer - 21 giri 2 - Alexander Rossi Caterham - 1" Julian Leal - Racing Engineering - 4" Sam Bird - Russian Time - 5" Tom Dillmann - Russian Time - 8" Fabio Leimer - Racing Engineering - 12" Rio Haryanto Addax - 14" Johnny Cecotto Arden - 17" Dani Clos - MP Motorsport - 17" Jolyon Palmer Carlin - 23" Sergio Canamasas Caterham - 25" Felipe Nasr - Carlin - 26" Stefano Coletti Rapax - 26" Rene Binder Lazarus - 28" Mitch Evans Arden - 28" Simon Trummer Rapax - 29" Jon Lancaster Hilmer - 29" Jake Rosenzweig Addax - 36" Daniel De Jong - MP Motorsport - 43" Vittorio Ghirelli Lazarus - 47" Nathanael Berthon Trident - 50" Daniel Abt ART - 72" Marcus Ericsson Dams - 1 giro 24 - Sergio Campana Trident - 1 giro 25 - Stephane Richelmi Dams - 1 giro 26 - James Calado ART - 2 giri Giro più veloce: Fabio Leimer 1'32"749 Il campionato 1. Leimer 159; 2. Bird 153; 3. Coletti 135; 4. Nasr 130; 5. Calado 119; 6.Dillmann 84; 7.Richelmi 83; 8.Ericsson 82; 9.Palmer 68; 10.Lancaster 65. Con Trident ha debuttato Campana 47

48 48 GP3 GARE A MONZA

49 IRROMPE KVYAT Dopo la vittoria di Spa, il russo anche in Italia ha fatto valere il proprio talento risultando il match winner del fine settimana. Con una prova al termine, Regalia deve ora seriamente preoccuparsi del giovane del programma Red Bull. Ancora male gli italiani, relegati fuori dalla zona punti 49

50 GP3 GARE A MONZA Marco Cortesi Irrompe Daniil Kvyat a Monza. Il russo, già protagonista di ottime prove sul circuito brianzolo con la F.Renault, ha messo a segno un weekend da incorniciare, che l'ha portato a diventare il nuovo favorito del campionato e un pericolo costante per il leader Facundo Regalia. Dopo aver dominato la qualifica e la prima corsa, Kvyat ha terminato secondo in gara 2. Oltre che veloce, si è rivelato prudente, aspettando l'errore di Lewis Williamson prima di disturbare, senza prendere rischi inutili, il leader Jack Harvey. E se alla fine, nella gara 2 della domenica è stato l'inglese a trionfare, Kvyat è uscito dal weekend come match-winner. Solo 11 i punti da recuperare nei confronti di Regalia, rispettivamente terzo e quarto nelle due corse. Ad Abu Dhabi il russo arriverà con un gran slancio, e se riuscisse a replicare i risultati di Spa e Monza, potrebbe trasformare il rivale argentino in un bersaglio facile. DALY ED ELLINAS VITTIME SAINZ SEMPRE SFORTUNATO Weekend da dimenticare per Conor Daly e Tio Ellinas, vittime di contatti al via di gara 1. In particolare, clamorosa è stata la sfortuna del cipriota, centrato alla prima staccata dal compagno di squadra Dino Zamparelli, e finito contro Carlos Sainz. Per lo spagnolo una nuova prestazione di grande rilievo, anche se la disdetta iniziale ha reso per lui le cose estremamente difficili. Un altro "botto" notevole è da segnalare per quanto riguarda la manche domenicale, quando, in pole grazie all'ottavo posto di gara 1, Patric Niederhauser è rimasto fermo sullo schieramento, prima di venir centrato dallo svizzero Alex Fontana, al secondo brutto incidente in due trasferte: un peccato per il team Jenzer, una nuova opportunità per Kvyat. TROPPE SCORRETTEZZE MA LA SERIE CRESCE BENE A contorno dei risultati puri e semplici, al primo passaggio in Italia della rinnovata GP3 sono emersi tutti i lati positivi di una serie sempre più apprezzata da piloti e addetti ai lavori, anche della categoria superiore. Certo, molto talento, ma anche molte scorrettezze e qualche difformità nell'applicazione delle sanzioni. In molti casi, lo "spingere" l'avversario sull'erba è sembrato un avvenimento troppo normale. La corsa ad essere la migliore tra le categorie propedeutiche, in un futuro sempre più votato all'efficacia nella scala verso la F.1, dovrà comprendere necessariamente, oltre all'impegno tecnico, anche la dedizione al "miglioramento sportivo". Sempre sfortunato Sainz Vincitore di gara 2, Jack Harvey Regalia rimane leader della GP3, ma ora deve guardarsi da Kvyat 50

51 IL CAOS AL VIA DI GARA 2 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 7 SETTEMBRE Daniil Kvyat - MW Arden - 17 giri 2 - Nick Yelloly Carlin - 5" Facundo Regalia ART - 8" Lewis Williamson Bamboo - 8" Alexander Sims Carlin - 10" Kevin Korjus - Koiranen GP - 12" Jack Harvey ART - 13" Patric Niederhauser Jenzer - 23" Carlos Sainz - MW Arden - 28" Patrick Kujala - Koiranen GP - 30" Giovanni Venturini Trident - 30" Melville McKee Bamboo - 31" Jimmy Ericsson - Status GP - 32" Emanuele Zonzini Trident - 33" David Fumanelli Trident - 34" Aaro Vainio - Koiranen GP - 42" Samin Gomez Jenzer - 1'10" Carmen Jordà Bamboo - 1'40"461 Tra i protagonisti, Nick Yelloly Prosegue l'anno nero di David Fumanelli La Parabolica non concede sconti, ecco Sims che sta per insabbiarsi (Photo Pellegrini) Giro più veloce: Daniil Kvyat - 1'38"359 Ritirati 5 giro - Luis Sa Silva 3 giro - Alex Fontana 2 giro - Robert Visoiu 2 giro - Conor Daly 1 giro - Tio Ellinas 1 giro - Dino Zamparelli 1 giro - Josh Webster L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 8 SETTEMBRE Jack Harvey ART - 17 giri 2 - Daniil Kvyat - MW Arden - 0" Lewis Williamson Bamboo - 1" Facundo Regalia ART - 3" Kevin Korjus - Koiranen GP - 4" Alexander Sims Carlin - 5" Melville McKee Bamboo - 6" Conor Daly ART - 7" Carlos Saiz - MW Arden - 8" Robert Visoiu - MW Arden - 13" Tio Ellinas Manor - 13" Patrick Kujala - Koiranen GP - 17" Aaro Vainio - Koiranen GP - 17" Emanuele Zonzini Trident - 21" Samin Gomez Jenzer - 38" Josh Webster - Status GP - 42" Carmen Jordà Bamboo - 49" David Fumanelli Trident - 1' Luis Sa Silva Carlin - 1 giro 20 - Adderley Fong - Status GP - 2 giro Giro più veloce: Conor Daly - 1'38"237 Ritirati 3 giro - Nick Yelloly 3 giro - Jimmy Eriksson 1 giro - Ryan Cullen 1 giro - Patric Niederhauser 1 giro - Giovanni Venturini 1 giro - Alex Fontana Il campionato 1.Regalia 138; 2.Kvyat 131; 3.Korjus 107; 4.Daly 104; 5.Harvey 96; 6.Ellinas 95; 7.Yelloly 86; 8.Vainio 75; 9.Sainz 66; 10.Sims 57 51

52 F.3 OPEN IL PUNTO IL RIFUGI 52

53 O TRICOLORE In un annata che vede pochi piloti italiani nei campionati internazionali, una eccezione è rappresentata dalla serie organizzata dalla spagnola GTSport dove troviamo esperti e rookie, ma soprattutto dove le nostre squadre la fanno da padrone Stuvik conduce il campionato e tiene in alto la RP Motorsport 53

54 F.3 OPEN IL PUNTO Antonio Caruccio Di italiani nel mondo del motorsport ce ne sono sempre meno. Soprattutto di giovani, nei campionati propedeutici come ad esempio la Formula 3. Per fortuna, ancora un piccolo bacino è rappresentato dalla European Formula 3 Open, che seppur non vede nessun alfiere tricolore in lotta per il titolo, come invece avvenuto in passato, presenta alcune interessanti nuove leve. Nel 2011, David Fumanelli lottò con il ticinese Alex Fontana per la conquista del titolo sino all ultima gara, mentre la scorsa stagione la corona è finita nelle mani di Niccolò Schirò. Quest anno per trovare il primo pilota tricolore in classifica bisogna scendere sino alla nona posizione dove c è Mario Marasca, che ha raccolto nei sei, degli otto round previsti per il 2013, 32 punti. Per intenderci, il leader di campionato è il thailandese Sandy Stuvik a quota 202. Alle spalle del diciannovenne laziale c è la compagna in seno al team BVM, Vicky Piria, che di punti ne ha raccolti 29. Per lei almeno la soddisfazione di aver saggiato il podio nella gara di Le Castellet, salvo poi venire penalizzata... Se per Marasca e la Piria l attenuante è in parte la mancanza di test invernali svolti dato che la squadra di Giuseppe Mazzotti è partita un po in ritardo coi programmi, va d altresì fatto notare che entrambi hanno una buona esperienza avendo alle spalle rispettivamente un anno di Formula 3 Italia ed uno di GP3. In classifica compare anche Mattia Vita, presente solo nei primi tre round del campionato con il team Top-F3. A Spa DAV Racing ha riportato alle corse Maisano GUARDATE CHE BOTTO A SPA Binomio tutto italiano quello tra BVM e Marasca 54

55 Fioravanti, Kartista Italiaracing 2012, con i tecnici del team Corbetta Davenia, da pilota a team manager del DAV Racing, spiega i segreti di Spa a Nieto Il rookie Fioravanti Positivo il rientro di Menchini NELLA COPA L ESPERTO MENCHINI E IL DEB FIORAVANTI Leggermente migliore la situazione nella classe Copa, quella riservata alle Dallara F308. Tommaso Menchini è infatti terzo nella graduatoria e matematicamente ancora in lotta per la conquista del titolo che lo scorso anno fu di Kevin Giovesi. Menchini, tornato alle gare dopo un 2012 sabbatico, divide il box della Corbetta Competizioni con Damiano Fioravanti e Lorenzo Paggi. Quest ultimo era assente in Belgio, speranzoso di poter prendere parte alla gara di casa a Monza, mentre Fioravanti paga lo scotto dell inesperienza arrivando direttamente dal kart ad una monoposto, come quella di Formula 3, decisamente complicata e sofisticata. RP UNA CERTEZZA DAV IL FUTURO I piloti però, vanno e vengono in un campionato, e chi costruisce l ossatura e l anima di una serie sono le squadre. Da questo punto di vista per fortuna il nostro paese non manca certo di esponenti. Detto di Corbetta e BVM, la prima compagine campione nel 2011 e l altra all esordio, vanno segnalati i team RP Motorsport e DAV Racing. La squadra di Fabio Pampado e Nicky Rocca è da sempre stata al via della F.3 Open, addirittura da quando ancora la serie era denominata campionato spagnolo, e i frutti di questa esperienza sono dimostrati dal fatto che, in tutte le stagioni abbiano lottato per il titolo. Quasi insolitamente però, la prima affermazione è arrivata solo con Schirò lo scorso anno, e questa stagione ci stanno riprovando con Stuvik e Santiago Urrutia. DAV Racing invece, rappresenta una novità, non solo per la questione sportiva, ma anche economico-sociale del contesto italiano. Una bella storia, quella che vede un azienda giovane, al secondo anno di attività, guidata da un ventenne, Matteo Davenia che sino a quest inverno era impegnato come pilota, ed ora invece ne è diventato il team manager. Un azienda stabile e vincente, che nel 2012 si è aggiudicato con Giovesi la classe Copa, e che quest anno ha portato al debutto in Formula 3 Nicolas Pohler e Gerardo Nieto. In più, proprio a Spa è arrivata una terza sorella nel box, la nuova F312 che per l occasione è stata condotta da Brandon Maisano. La prossima gara sarà quella di casa per tutti gli italiani, quella di Monza il 6 ottobre, e chissà che magari il tricolore non possa tornare a suonare e sventolare sul podio. 55

56 ONE ALPS GARE AL MUGELLO 56

57 MAN SHOW Fuoco ha segnato la pole e vinto le due corse in Toscana vincendo anche la resistenza dei piloti Eurocup tornati nella categoria. E adesso è a un solo punto dal poter festeggiare il titolo 57

58 ALPS GARE AL MUGELLO Massimo Costa Si era arrivati al Mugello con addosso tutta la tensione accumulata, in un mese e oltre di pausa, nell appuntamento di fine luglio a Misano. In Romagna, Antonio Fuoco e Bruno Bonifacio avevano dato vita a un gran spettacolo in gara 1, ma nella seconda corsa era arrivato il contatto che li aveva eliminati. Il brasiliano aveva in un certo senso riaperto il campionato e Fuoco non era poi tanto certo di poter avviarsi in tranquillità verso la conquista del titolo. E poi c era anche quel Luca Ghiotto sempre attento e pronto a prendersi le vittorie più inattese. Ma al Mugello, non c è stata storia. Fuoco è arrivato più agguerrito che mai e non ha conosciuto che il numero 1 della prima posizione. Primo in qualifica, primo in gara 1, primo in gara 2. E ancora, sempre più primo in campionato dove per 1 solo punto non si è laureato campione domenica scorsa. Un rullo compressore insomma, e il suo dominio acquisisce ancora più prestigio perché avvenuto, oltre che su una pista particolarmente difficile, davanti ai protagonisti dell Eurocup, tornati nell ALPS in questa occasione. C era infatti Pierre Gasly, secondo nell europeo, poi Nyck De Vries che è stato la costante spina nel fianco di Fuoco occupando sempre la seconda posizione. Poi, si erano aggiunti William Vermont e Guilherme Silva. Ma il giovane calabrese del team Prema non se ne è dato pena. Ha reagito alla sua maniera, mettendoseli dietro. GHIOTTO SPERA IL PRIMATO PREMA A tenere aperto il campionato è stato non Bonifacio, come era logico attendersi, che ha vissuto il peggior fine settimana della stagione ALPS, appena decimo e settimo e clamorosamente uscito dal discorso titolo, ma Ghiotto. Buon terzo in gara 1, ma lontano dal duo Fuoco-De Vries, il veneto sabato sera era salito al secondo posto nella classifica generale. Ma in gara 2 non è riuscito ad essere incisivo rimanendo invischiato in quinta posizione, quel tanto che è bastato per non chiudere il discorso campionato. Dicevamo di Bonifacio. Non pareva il pilota combattivo visto a Monza e a Misano, quasi rassegnato a cedere il passo, ma non aveva in mano la macchina veloce che sperava. E sui lunghi rettifili del Mugello nulla ha potuto. Di conseguenza, si arriverà alla tappa finale di Imola del 5-6 ottobre in totale tranquillità. Ghiotto è consapevole che sarà impossibile per lui non tanto vincere le due corse, ma vedere Fuoco non ottenere neanche un punto. Il divario tra i due contendenti è infatti di 49 punti e in ballo ve ne sono 50. Chi festeggia è la Prema che andrà a chiudere la stagione con una tripletta nella classifica piloti mentre a Imola potrebbe addirittura completare qualcosa di irripetibile: aver vinto tutte le corse ALPS Ghiotto è l unico che può contendere il titolo a Fuoco, ma sarà dura Bonifacio è uscito dal discorso titolo Un terzo posto in gara 2 per Gasly 58

59 Due ottimi secondi posti per De Vries Capitanio ha terminato a punti gara 2 dopo l'incidente di gara 1 Un terzo posto in gara 2 per Gasly 59

60 ALPS GARE AL MUGELLO DE VRIES SI RISCATTA GHORPADE SORPRENDE E gli altri? Al Mugello a tenere vive in qualche maniera qualifica e gare ci ha pensato De Vries. Ed è stata una sorpresa perché l olandese del team Koiranen sta vivendo una stagione europea deludente, sotto le aspettative, con colpe difficili da interpretare, sicuramente da dividere tra la squadra forse distratta dal debutto in GP3 e il pilota. De Vries ha comunque messo pepe a Fuoco che non ha potuto concedersi alcuna distrazione, anche se gli è rimasto sempre a un secondo di distacco. Ci si attendeva molto da Gasly del Tech 1, ma in gara 1 è franato per mancanza di grip, nella seconda ha concluso terzo, ma lontano dalla coppia di testa. Non male William Vermont, quarto e sesto con la vettura ARTA, un pilota che ti porta sempre al traguardo e nelle posizioni di alta classifica, la macchina. E mancato al vertice Egor Orudzhev e anche Kevin Joerg non è riuscito a dare il meglio come in altre occasioni. Ha invece sorpreso Parth Ghorpade della BVM, brillante quinto in gara 1 e poi nono in gara 2. Dario Capitanio poteva fare bene, ma nel corso del 1 giro di gara 1 è stato urtato da Joerg e spedito pericolosamente contro le barriere. Nella seconda corsa ha terminato decimo. Positivo il weekend di Vermont. Sasahara continua a crescere e a stupire 60

61 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 SABATO 7 SETTEMBRE Antonio Fuoco - Prema - 16 giri 28'32" Nyck De Vries - Koiranen - 1" Luca Ghiotto - Prema - 5" William Vermont - ARTA - 14" Parth Ghorpade - BVM - 16" Guilherme Silva - Interwetten - 18" Egor Orudzhev - Tech 1-18" Kevin Joerg - Jenzer - 20" Ukyo Sasahara - Euronova - 21" Bruno Bonifacio - Prema - 21" Pierre Gasly - Tech 1-22" Gregor Ramsay - Euronova - 23" Simon Gachet - ARTA - 30" Denis Korneev - Jenzer - 31" Hans Villemi - Koiranen - 33" Andrea Baiguera - Brixia - 45" Pietro Peccenini - TS Corse - 57" Nikita Zlobin - Koiranen - 58" Konstantin - Tereshchenko - Interwetten - 1'00"762 ** 20 - Aleksander Bosak - Koiranen - 1'01" Javier Amado - Euronova - 1'03" Daniele Cazzaniga - Viola - 1'03" Andrew Tang - Jenzer - 1'03" Alejandro Abogado - Interwetten - 1'11" Simon Evstigneev - Koiranen - 2'02" Luke Chudleigh - Tech 1-9 giri ** Penalizzato di 25" Giro più veloce: Antonio Fuoco 1'46"225 Ritirati 11 giro - Dzhon Simonyan 11 giro - Francisco Mora 0 giri - Dario Capitanio L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 8 SETTEMBRE Antonio Fuoco - Prema - 16 giri 28'24" Nyck De Vries - Koiranen - 0" Pierre Gasly - Tech 1-4" Kevin Joerg - Jenzer - 12" Luca Ghiotto - Prema - 13" William Vermont - ARTA - 18" Bruno Bonifacio - Prema - 18" Ukyo Sasahara - Euronova - 29" Parth Ghorpade - BVM - 33" Dario Capitanio - BVM - 33" Simon Gachet - ARTA - 33" Konstantin Tereshchenko - Interwetten - 35" Hans Villemi - Koiranen - 35" Gregor Ramsay - Euronova - 36" Denis Korneev - Jenzer - 37" Javier Amado - Euronova - 1'00" Aleksander Bosak - Koiranen - 1'01" Nikita Zlobin - Koiranen - 1'03" Pietro Peccenini - TS Corse - 1'08" Francisco Mora - Interwetten - 1'28"559 Giro più veloce: Antonio Fuoco 1'45"718 Ritirati 11 giro - Alejandro Abogado 11 giro - Andrew Tang 6 giro - Dzhon Simonyan 3 giro - Semen Evstigneev 2 giro - Egor Orudzhev 2 giro - Guilherme Silva 2 giro - Daniele Cazzaniga 1 giro - Andrea Baiguera 1 giro - Luke Chudleigh Il campionato 1.Fuoco 209; 2.Ghiotto 160; 3.Bonifacio 145; 4.Joerg 80; 5.Gasly 72; 6.De Vries 68; 7.Vermont 61; 8.Villemi 52; 9.Orudzhev 50; 10.Silva

62 TARGA PORSCHE GARE AL MUGELLO 62 ALESSANDRI PUNGE RODA

63 Gare ricche di colpi di scena hanno segnato la ripresa della Targa Tricolore Porsche al Mugello, dopo la pausa d'agosto. Nella GT3 Cup sui saliscendi toscani Pierluigi Alessandri (Antonelli Motorsport) conquista un'importante seconda vittoria stagionale che gli permette di avvicinarsi con decisione a Davide Roda (Ebimotors) nella lotta per il titolo a due weekend dalla fine della stagione. Roda si rifà nella GT Open Cup in coppia con Vito Postiglione, con cui centra il terzo successo dell'anno, allungando nella graduatoria generale del campionato endurance organizzato da Italia Motorsport. Alessandri e Roda in lotta nella GT3 Cup 63

64 TARGA PORSCHE GARE AL MUGELLO GT3 CUP TUTTO È RIAPERTO Seconda vittoria stagionale al Mugello per Pierluigi Alessandri (Antonelli Motorsport) che, bissando il successo nella prova inaugurale di Vallelunga, riapre il campionato GT3 Cup che si giocherà fino all'ultima prova con Davide Roda (Ebimotors), leader della classifica da cui, ora, è staccato di appena un punto. Il romagnolo ha corso senza sbavature, mettendo a valore la battuta d'arresto del comasco, giunto solo ottavo dopo un fuoripista al 5 giro all'arrabbiata, facendolo retrocedere nelle retrovie. Il podio è stato completato da Paolo Venerosi, in formissima sul circuito di casa, e Massimo Giondi che hanno completato la trionfale tripletta dell'antonelli Motorsport. Giondi avrebbe potuto forse puntare a qualcosa in più, ma ha dovuto pagare dazio per il contatto che alla Luco ha messo fuori causa Livio Selva (Krypton Motorsport). I commissari sportivi hanno, così, sanzionato il forlivese con un drive-through che lo ha tagliato fuori dalla lotta per il successo assoluto, ma lo hanno caricato per una rimonta straordinaria, impreziosita dal giro più veloce. Che la gara sarebbe stata straordinariamente spettacolare lo si era capito fin dal semaforo verde con Alessandri e Roda, che duellano in testa al gruppo, mentre lo scatenato Giondi guadagnava terreno. Al 5 passaggio l'errore di Roda, fa rifiatare brevemente Alessandri che, presto, si ritrova braccato dal compagno di squadra. Al 9 giro, l'ingresso in pit lane di Giondi per scontare la penalità, che lascia il via libera ad Alessandri, impeccabile nella gestione gara, al pari di Venerosi giunto a gestire con sicurezza la seconda posizione. Spettacolare anche la lotta in GT3 r09, dove Marco Foresio (Vago Racing) e Massimo Valentini (Escape Engineering), quarto e quinto assoluti si sono sfidati senza risparmiarsi. Il duello si è concluso all'ultimo giro con Foresio che trova il sorpasso alla Scarperia. Buona sesta piazza per il giovanissimo debuttante Filippo Italo Bellini (Petri Corse). Arrivo di Postiglione-Roda Partenza con Roda in testa Un fuoripista rallistico di Hinchcliffe 64

65 Venerosi-Baccani Partenza GT Open Cup GT OPEN CUP POSTIGIONE-RODA VEDONO IL TITOLO In GT Open Cup terza vittoria stagionale per Vito Postiglione-Davide Roda (Ebimotors), frutto di una prova impeccabile e importantissima in chiave campionato. Nella graduatoria generale i vincitori allungano su Alessandro Baccani-Paolo Venerosi (Antonelli Motorsport), secondi anche in questo weekend del Mugello, confermandosi i più diretti avversari della fortissima coppia della Ebimotors. Completano il podio assoluto Fabio Babini-Marco Foresio (GDL Racing) che hanno recuperato nelle battute finali l'incertezza commessa da Foresio nelle primissime battute di gara, quando nella bagarre aveva perso diverse posizioni alla Biondetti. Al via il più lesto è Postiglione che imprime subito un ritmo indiavolato, con il bravo Alessandro Lovato (in coppia con Alessandro Caneva sulla vettura della Krypton Motorsport che, dalla seconda posizione, fa il diavolo a quattro dopo aver sfilato, tra gli altri, Foresio. Il passo di Postiglione, però, è insostenibile e alla conclusione del proprio stint, al limite della chiusura della finestra della sosta obbligatoria, cede il volante a Roda con più di 30 secondi di vantaggio che il comasco, negli ultimi venti minuti di gara, amministra con grande oculatezza. Alle spalle del vincitore, si accende una bella battaglia a distanza tra Baccani e Babini, con quest'ultimo autore di una serie impressionanti di giri veloci, cui il toscano replica senza troppi timori reverenziali. Alle loro spalle, tiene bene il ritmo anche Caneva che, fatto dopo il cambio con Lovato, conferma la quarta pizza. Scintille anche nella GT3 Cup- A, che vive della sfida tra il giovane Giacomo Spezzapria (ZRS Motorsport) e gli esperti Nicola Bravetti-Gianluigi Piccioli che, alla fine, prevalgono regalando il secondo successo della giornata alla scuderia Ebimotors. L'ORDINE DI ARRIVO GT3 CUP DOMENICA 8 SETTEMBRE Pierluigi Alessandri, 16 giri in 31' alla media di km/h (1. classe GT3 r013) 2. Venerosi a Giondi a Foresio (1. classe GT3 r09) a Valentini a Bellini a 1' Selva a 1 giro 8. Roda a 3 giri Giro più veloce: il 3. di Massimo Giondi 1'55 778, alla media di 163,087 km/h Ritirato 6 giro Sala Classifica del campionato GT3 Cup dopo cinque gare GT3 r013: 1. Davide Roda 65 punti; 2. Alessandri 64; 3. Sala 53; 4. Selva 35; 5. Giondi 28; 6. Venerosi 23; 7. Larini 15; 8 Alessandria 12; 9. Fantini 11; 10. Bellini 10; 11. Proietti 9; 12. Spiridonov, Pan 8; GT3 r09: 1. Massimo Valentini 88 punti; 2. Foresio 82; 3. Di Leo 12 GT3 r07: 1 Enrico Martini 44 punti; GT3 Cup-A: 1. Carlo Scanzi 67 punti; 2. Spezzapria 16 L'ORDINE DI ARRIVO GT OPEN CUP DOMENICA 8 SETTEMBRE Vito Postiglione-Davide Roda, 25 giri in 50' alla media di km/h (1. classe GT3 r013) 2. Baccani-Venerosi a Babini-Foresio a Caneva-Lovato a 1' Bravetti-Piccioli (1. classe GT3 Cup-A) a 1' Spezzapria a 1' Alessandri-Macori a 1 giro 8. Barbieri-Zamuner a 1 giro 9, Lucherini-Tenchini a 1 giro 10. L.Pastorelli-N.Pastorelli a 4 giri 11 Besana-Minetti a 8 giri. Giro più veloce: il 20. di Fabio Babini 1'18 891, alla media di 163,741 km/h Ritirato 4 giro Sala-Petrini Non partito Caldarella-Bosio Classifica del campionato GT Open Cup dopo cinque gare Classe GT2 r1: 1. Luigi Lucchini 22 punti; 2. Broggian-Ghezzi 16 Classe r013: 1. Vito Postiglione e Davide Roda 78 punti; 2. Baccani-Venerosi 45; 3. Alessandri-Macori 42; 4. L.Pastorelli-N.Pastorelli 39; 5. Sala-Petrini 32; 6 Caneva-Lovato e Babini-Foresio 28; 8. Fulgenzi-Torta 25; 9. Passuti-Proietti 21; 10. Apicella-Spiridonov 15; 11. Besana-Minetti 13; 12. Scanzi-Selva 13. Cassarà e Lucherini 8; 14. Tenchini 6; 15. Bosio-Caldarella 4; 16. Alessandria-Pigionanti 3; Classe GT3 r09: 1. Fabio Babini e Marco Foresio 65 punti; 2. Minetti-Besana 15; Classe GT3 Cup-A: 1. Stefano Barbieri 69 punti; 2. Bravetti 66; 3. Zamuner 47; 4. Piccioli 46; 5.Bosio-Caldarella 42; 6. Mosconi 24; 7. Scanzi 22; 8. Spezzapria 15. Cayman Cup: 1. Domenico Zonin 22 punti 65

66 66 WTCC GARE A SONOMA

67 Nonostante i 51 anni suonati, il Cinghio è tornato alla vittoria proprio nel giorno in cui la Casa giapponese e la JAS hanno potuto festeggiare l iride costruttori. Molto vicino al mondiale piloti, invece, il francese Muller che nel 2014 sarà alla Citroen L HONDA TARQUINI 67

68 WTCC GARE A SONOMA Tarquini primo sui saliscendi di Sonoma in gara 2 davanti a Bennani Dario Sala La trasferta nordamericana del WTCC ha consegnato agli archivi una serie di fatti che hanno cominciato a delineare i contorni del mondiale Il primo verdetto assoluto e incontrovertibile è la conquista del Mondiale Costruttori da parte della Honda. Poi è arrivata la prima meritata vittoria di Tom Chilton e quella altrettanto bella di Gabriele Tarquini. Sul fronte della classifica piloti, Yvan Muller ormai è realmente vicinissimo a conquistare il suo quarto titolo piloti visto l'enorme vantaggio di cui gode. HONDA CAMPIONE MA LA REGINA È LA CRUZ Tiago Monteiro con un ottimo secondo posto in gara uno e poi Tarquini con la splendida vittoria in gara due (che gli è valsa il secondo posto in classifica), hanno consegnato alla Honda il titolo costruttori Un risultato che certifica una volta di più l'ottimo lavoro fatto dalla JAS nel costruire una macchina capace di raggiungere la vetta in tempi brevi e della Honda che in questa avventura ci ha creduto e ci sta dando dentro per far evolvere il suo motore. La Civic è una macchina che ha ancora ampi margini di crescita, ma indubbiamente una vettura che ha saputo bruciare le tappe tanto che alla sua prima stagione ha ottenuto vittorie di tappa e la coppa finale. Un titolo costruttori che andrà nelle bacheche di Tokyo, ma che non deve illudere. La classifica non tiene conto della Chevrolet Cruze. Vettura che non ha l'appoggio della Casa e che, per regolamento, non acquisisce punti per nessun costruttore. La vera regina del 2013, a conti fatti, è ancora lei. La Civic sarà la protagonista del futuro perché nasce con basi altamente professionali e di livello assoluto. Con il cambio di regolamenti del 2014 è probabile che sarà lei a prendersi lo scettro visto che avrà una casa alle spalle e la giusta esperienza da mettere in campo. I complimenti in ogni caso le sono dovuti perché nel WTCC al primo anno non ha mai vinto nessuno. CHILTON FINALMENTE ORA SI DEVE CONFERMARE Lo scorso anno con la Ford non impressionò un granché. Quest'anno si può dire lo stesso nonostante disponesse della stessa macchina di Muller. Dopo i primi bei piazzamenti, Chilton si era un po' perso tanto che era rimasto fra i pochi a non essere riuscito a vincere nonostante guidasse la Cruze. Adesso il tutto è stato messo alle spalle. A Sonoma, l'inglese ha dapprima realizzato una bella pole position che poi ha convertito in vittoria. Veloce preciso e senza com- 68

69 Muller sempre più vicino al titolo piloti mettere errori nonostante la pressione di Monteiro, il fratello del Max impegnato in F.1 con la Marussia si è finalmente tolto un peso e lo ha fatto decisamente bene. Adesso però, arriva il difficile e cioè la conferma di quanto si è fatto. E' la parte più impegnativa, ma necessaria se si aspira a diventare campioni. E quando guidi la Cruze della RML tutti si aspettano che la vittoria sia sempre un opzione possibile nei weekend di gara, non un evento raro. MULLER È A UN PASSO DALL ENNESIMO TITOLO Fosse arrivato terzo in gara due, adesso avrebbe già il suo quarto alloro sul casco. Muller dovrà invece aspettare ancora un po' prima di essere certificato campione 2013 e dedicarsi anima e corpo alla Citroen. In California l'alsaziano è sembrato rinunciatario, in realtà, su un circuito che espone ai rischi, ha badato solamente ad amministrare il vantaggio in classifica e raccogliere il massimo possibile. La festa è solo rimandata e magari la si farà in casa della Honda. Ci sono ancora 165 punti da distribuire e il francese ne ha 144 di vantaggio. I conti sono presto fatti. Il francese avrebbe potuto laurearsi campione in California anche perchè la FIA gli ha tolto di mezzo l'avversario che fino alla vigilia della gara era in seconda posizione in campionato. Michel Nykjaer è stato costretto a partire dal fondo in quanto il suo sedile era 2 cm fuori dalla posizione prevista dal regolamento. Nulla a che fare con le prestazioni, ma una questione di sicurezza. E da questo punto di vista la FIA ci va pesante. E' risaputo. Qualcuno ha invocato una multa pesante anziché la cancellazione dei tempi ottenuti in qualifica. Il nordico avrebbe potuto partire dalla sua posizione e forse tenere aperto un po' di più il campionato. Ma questa è solo teoria. L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 8 SETTEMBRE Tom Chilton Chevrolet Cruze RML 13 giri in Tiago Monteiro Honda Civic Honda Jas 2"161 3 Yvan Muller Chevrolet Cruze RML 6"534 4 Alex MacDowall Chevrolet Cruze Bamboo James Nash Chevrolet Cruze Bamboo Gabriele Tarquini Honda Civic Honda Jas Tom Coronel - BMW 320 TC - ROAL - 18"530 8 Rob Huff Seat Leon Munnich Marc Basseng Seat Leon Munnich 22" Stefano D'Aste BMW 320 TC PB Pepe Oriola Chevrolet Cruze Tuenti Tom Boardman - Seat Leon - STR - 26" Michel Nykjaer Chevrolet Cruze Nika Hugo Valente Seat Leon Campos James Thompson - Lada Granta - Lada - 40" Fernando Monje Seat Leon - Campos 41" Fredy Barth - Bmw 320 TC - Engstler - 41" Charles Ng BMW 320 TC Engstler Franz Engstler BMW 320 TC Engstler Mehdi Bennani - BMW 320 TC Proteam 42" Mikhail Kozlovskiy - Lada Granta - Lada - 43" Norbert Michelisz Honda Civic Zengo René Munnich Seat Leon Munnich 1'08"203 Ritirati 8 giro - Darryl O'Young Giro più veloce: Tiago Monteiro L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 8 SETTEMBRE Gabriele Tarquini Honda Civic Honda Jas 13 giri Mehdi Bennani - BMW 320 TC Proteam 2"434 3 Norbert Michelisz Honda Civic Zengo 4"099 4 Yvan Muller Chevrolet Cruze RML 4" Tiago Monteiro Honda Civic Honda Jas 4"941 6 Tom Coronel - BMW 320 TC - ROAL - 7"735 7 Fredy Barth - Bmw 320 TC - Engstler - 14"165 8 James Nash Chevrolet Cruze Bamboo 17"865 9 Marc Basseng Seat Leon Munnich 18" Stefano D'Aste BMW 320 TC PB 19" Tom Chilton Chevrolet Cruze RML 20" Darryl O'Young - Bmw 320 TC - ROAL - 22" Alex MacDowall Chevrolet Cruze Bamboo 24" Hugo Valente Seat Leon Campos 24" Fernando Monje Seat Leon - Campos 31" James Thompson - Lada Granta - Lada - 31" Michel Nykjaer Chevrolet Cruze Nika Mikhail Kozlovskiy - Lada Granta - Lada - 47" René Munnich Seat Leon Munnich 47" Rob Huff Seat Leon Munnich 1 giro 21 Pepe Oriola Chevrolet Cruze Tuenti 3 giri 22 - Tom Boardman - Seat Leon - STR - 4 giri Ritirati 6 giro - Charles Ng 2 giro - Franz Engstler Giro più veloce: Norbert Michelisz Il campionato 1. Muller 343; 2. Tarquini 199; 3. Nykjaer 180; 4. Nash 160; 5. Chilton 160; 6. Huff 143; 7. Oriola 127; 8 Michelisz 126; 9. Coronel 114; 10. Monteiro Chilton vittorioso in gara 1 seguito da Monteiro 69

70 TURISMO PAOLO E WALTER MELONI Walter e Paolo Meloni 70

71 SEI FORTE PAPÀLa famiglia sammarinese è da anni un punto di riferimento unico nel panorama delle gare del CITE, per la simpatia che trasmette, per la professionalità della loro storica squadra W&D e per i risultati positivi che padre e figlio sanno ottenere ad ogni weekend agonistico 71

72 TURISMO PAOLO E WALTER MELONI 72 Stefano Semeraro Photo 4 Sei forte papà. Paolo Meloni elogia Walter e viceversa. Padre e figlio, sono i protagonisti di questa stagione del campionato italiano Turismo Endurance. Compagni di squadra e rivali in pista, dove lottano per il primato con due differenti equipaggi. Paolo assieme al più che navigato Alessandro Bernasconi, Walter insieme a Matteo Ferraresi (accoppiata tutta sammarinese). Ma il primo successo targato 2013 lo hanno ottenuto insieme, nel primo appuntamento di Vallelunga. Quella dello scorso aprile è stata una vittoria senza precedenti per la famiglia Meloni. Poi, entrambi hanno preso strade differenti, con due diversi compagni di squadra e Walter ha potuto festeggiare un altro successo a Magione. Prima di arrivare a Imola, quando le BMW della W&D hanno messo a segno una doppietta in gara 2 e centrato un successo a testa nelle due corse. Adesso Walter Meloni lotta per il primato della Super Production. In classifica deve recuperare i 24 punti che lo separano dai campioni 2012 Busnelli-Moccia. Un impresa tutt altro che impossibile, dal momento che all appello mancano ancora quattro gare. Tre anni fa, a conquistare il titolo c era riuscito Paolo, dopo un finale rocambolesco, sempre nel segno di una tradizione di famiglia. WALTER HA 70 ANNI MA NON SI FERMA Walter, a 70 anni, non ci pensa nemmeno ad appendere il casco al chiodo. Vetture moderne e autostoriche: ogni occasione è buona per vederlo in azione. Nell 87 ha fondato il team con cui lui stesso, Bernasconi, Francesco Iorio (e tanti altri) hanno per anni dominato nel CIVT. Walter ha corso nei rally, in pista nelle ruote coperte, in monoposto. Il periodo d oro della F.Abarth e poi quello della F.2000, quando aveva la denominazione di Trofeo Fisa e tra i protagonisti c era anche Marilena Meloni, l altra figlia di Walter, è ormai lontano. Ma in casa W&D sembra che il tempo non sia mai passato. Walter è rimasto quel ragazzino scanzonato che sapeva dare del filo da torcere ai suoi avversari e le BMW nella caratteristica livrea bianco-azzurra continuano a fare parte del folclore del paddock del Turismo tricolore. Anche Paolo, che ha corso in F.Renault e F.3, di chilometri ne ha macinati nel frattempo. In famiglia si parla sempre e comunque di corse e la favola di un giovane imprenditore che ha puntato tutto sulla propria passione continua a vivere.

73 IL CAPITOLO 2013 DA VIVERE IN APNEA Le vetture di padre e figlio in lotta a Imola Il nuovo capitolo è quello che quest anno ha visto Walter e Paolo Meloni iniziare con la vittoria ed il terzo posto ottenuti sul circuito romano, che aveva dato il via alla stagione nel modo più entusiasmante. Assieme a Matteo, Walter Meloni ha poi conquistato un secondo posto ad Adria e la vittoria di Magione al termine di un weekend di alti e bassi, inevitabilmente condizionato in gara 2 dall incidente innescato da un testacoda della Leon di Massimiliano Tresoldi. Al Mugello, debutto da dimenticare per la coppia Bernasconi-Paolo Meloni, rallentati in qualifica da un problema di pescaggio della benzina, poi da un incidente in gara 1 e infine da un inconveniente elettrico che non ha loro consentito di prendere il via di gara 2. Tutto ciò mentre Walter e Matteo, che nelle due sessioni di prove avevano rispettivamente ottenuto il secondo e terzo tempo, tornavano sul podio agguantando sempre in gara 1 un secondo posto. Quella di Imola, dopo la pausa estiva, è storia recente. Bernasconi è finito fuori nelle libere danneggiando la vettura. Né lui né Paolo sono riusciti a completare un solo giro in qualifica, ma in gara 1 si sono lanciati in una scatenata rimonta che, anche grazie al fatto di non dovere scontare alcuna penalità in tempo, li portava a centrare il loro primo successo e poi un secondo posto alle spalle dei loro compagni di squadra. A Misano, tra meno di due settimane, la resa dei conti. Quindi il grande finale di Monza a inizio ottobre. A sinistra, Walter Meloni. Sopra, il figlio Paolo si prepara a una nuova sfida 73

74 V8 SUPERCARS IL PUNTO COMANDA L 74

75 INCERTEZZA La serie australiana sta vivendo una stagione estremamente combattuta e alla vigilia delle tappe di durata rimane il punto interrogativo su chi porterà a casa la corona del campione Silvano Taormina Il weekend di Winton ha sancito la fine della fase invernale della stagione 2013 V8 Supercars, una delle più aperte e combattute degli ultimi anni. Se dopo le prime prove sembrava profilarsi un netto dominio da parte del Triple Eight Engineering, ancora una volta sugli scudi con i topdriver Jamie Whincup e Craig Lowndes, nelle ultime gare sono riemerse prepotentemente le due Falcon ufficiali di Will Davison e Mark Winterbottom che si sono imposte rispettivamente a Townsville e Winton. Questi successi, insieme ad altri piazzamenti a podio, hanno permesso ai due alfieri della Ford di risalire la classifica e proiettarsi in scia al leader Whincup. Davison e Whincup si danno battaglia 75

76 V8 SUPERCARS IL PUNTO IN NOVE PER IL TITOLO OCCHIO AGLI OUTSIDER La lotta per il vertice però non coinvolge solo i piloti ufficiali di Holden e Ford ma si estende anche ad alcuni outsider molto validi. Al momento sono ancora in nove a nutrire qualche speranza di conquista del titolo e nelle prossime gare di durata le carte in tavola potrebbero rimescolarsi. Le due Commodore del Brad Jones Racing, molto competitive sin dai primi appuntamenti stagionali, non rappresentano più una sorpresa. Coulthard e Bright, pur non salendo sul gradino più alto del podio da Austin, calcano costantemente le prime posizioni ricoprendo il ruolo di primi inseguitori. Tra loro si è inserito il ritrovato Courtney che a Winton ha riassaporato il gusto della vittoria al pari del suo team-mate Tander, a sua volta vittorioso a Townsville. Continuano a stupire i rookie McLaughlin e Moster, entrambi a segno a Ipswich e autori di una progressione costante dall'inizio della stagione nonostante competano per team di secondo livello. Così le formazioni per le prove di durata IL SUCCESSO NISSAN LE DIFFICOLTÀ MERCEDES La stagione 2013 passerà alla storia per aver visto interrompere il duopolio targato Holden-Ford, i due marchi che animano il V8 Supercars Championship sin dal In occasione di gara 1 a Winton, la Nissan ha rotto il ghiaccio conquistando una doppietta con James Moffat e Michael Caruso. Un successo frutto non della casualità, ma di un meticoloso lavoro di sviluppo da parte del Kelly Racing che ha permesso alle nuove Altima di avvicinarsi di gara in gara alle zone alte della classifica. I prossimi appuntamenti ci diranno se si è trattato solo di un exploit o se il potenziale delle berline giapponesi è reale. Diversamente continuano ad arrancare le Mercedes dell'erebus Motorsport che, al pari delle Nissan, hanno debuttato ad inizio stagione. Complice il ritardo con il quale è stato messo in piedi il programma, le E63 AMG non riescono ad emergere dai bassifondi della classifica. Il sesto posto conquistato ad Hidden Valley da Tim Slade è il miglior risultato consegui- 76 Triple Eight Engineering (Holden Commodore) Whincup-Dumbrell, Ekstrom-Priaulx, Lowndes-Luff Holden Racing Team (Holden Commodore) Tander-Percat, Courtney-Murphy, Ingall-Briscoe Ford Performance Racing (Ford Falcon) Winterbottom-Richard, W. Davison-Owen, A. Davison- McIntyre, Reynolds-Canto Kelly Racing (Nissan Altima) R. Kelly-Reindler, T. Kelly-Russel, Moffat-Douglas, Caruso-Gaunt Brad Jones Racing (Holden Commodore) Coulthard-Youlden, Bright-Jones, Wall-Pither Dick Johnson Racing (Ford Performance Racing) Mostert-Wood, Blanchard-Walsh Garry Rogers Motorsport (Holden Commodore) McLaughlin-Perkins, Premat-Ritter Erebus Motorsport (Mercedes E63 AMG) Holdsworth-Baird, Engel-Johnson, Slade-Thompson Tekno Autosport (Holden Commodore) Webb-Lieb, Van Gisbergen-Bleekemolen D'Alberto Racing (Holden Commodore) D'Alberto-Reid Lucas Dumbrell Motorsport (Holden Commodore) Pye-Morris, Fiore-Halliday

77 La classifica piloti 1. Jamie Whincup Will Davison Mark Winterbottom Craig Lowndes Fabian Coulthard James Courtney Jason Bright Shane van Gisbergen Garth Tander Scott McLaughlin Jonathon Webb David Reynolds 1222 La partenza di gara 1 a Ipswich Moffat e Caruso Coulthard e Courtney to finora insieme ad altri due piazzamenti in top-ten. Sempre in tema di debutti, è importante ricordare che la Volvo ha annunciato il proprio ingresso nella serie a partire dal 2014 dopo aver stretto una partnership con il Garry Rogers Motorsport. E ORA SPAZIO ALLE GARE ENDURANCE Con l'arrivo della primavera australe è tempo delle classiche gare di durata. Si comincerà con la Sandown 500 a Melbourne per poi proseguire con la Bathurst 1000 a Mount Panorama e infine con la Gold Coast 600 a Surfers Paradise. La novità del 2013 è l'introduzione della Pirtek Enduro Cup, il trofeo che premierà l'equipaggio che conquisterà il maggior numero di punti nell'arco dei tre appuntamenti. A differenza degli anni passati non ci saranno le guest-star internazionali provenienti dai principali serie europee e americane ma solamente i protagonisti degli altri campionati australiani. Triple Eight Engineering si affiderà ancora una volta agli esperti Paul Dumbrell e Warren Luff, già con la squadra nell'ultimo biennio, chiamati a coadiuvare rispettivamente Whincup e Lowndes. Per la sola gara di Bathurst la compagine diretta da Ian Harrison schiererà anche una terza Commodore per la coppia tutta europea formata da Andy Priaulx e Matias Ekstrom. Anche il Ford Performance Racing punterà sull'esperienza affiancando Greg Murphy e Steve Owen ai titolari Will Davison e Winterbottom. Gli altri ospiti europei saranno Marc Lieb e Jeroen Bleekemolen, al via tra le fila del Tekno Autosport insieme a Webb e Van Gisbergen. Non mancherà Ryan Briscoe, quest'anno al fianco di Ingall sulla terza Commodore del team HRT che proporrà anche gli equipaggi Courtney-Murphy e Tander-Percat, questi ultimi vincitori due anni fa a Bathurst. Saranno della partita anche i neozelandesi Matt Hallyday e Jonny Reid così come Dale Wood e Craig Baird, gli attuali leader della V8 Dunlop Series e della Porsche Carrera Cup Australia. 77

78 NASCAR GARA A RICHMOND EDWARDS GRAZIATO DALLA PACE-CAR Si chiude con Carl Edwards al comando la regular season della NASCAR Sprint Cup Series Il pilota di Jack Roush ha conquistato la vittoria nel round di Richmond, l'ultimo prima dell'apertura della Chase For The Cup. Emerso nel finale come l'uomo da battere, Edwards ha avuto però bisogno di un aiuto quando, a causa del traffico, si è fatto passare a poche tornate dalla conclusione da Ryan Newman, in lotta per una posizione ai playoff. La mano gli è arrivata da Clint Bowyer, che con un testacoda ha portato in pista la pace-car: all'uscita dai box, Edwards è emerso nuovamente da leader. Aggiungendo al danno la beffa, Newman si è trovato anche alle spalle di Kurt Busch, perdendo la possibilità di lottare per il titolo a vantaggio di Martin Truex, compagno di Bowyer. Da dimenticare, i sospetti di dolo nei confronti di quest'ultimo che, per com'è andato il finale, avrebbe forse dovuto avere una sfera di cristallo. Per un Newman (comprensibilmente) frustrato, un Jimmie Johnson che, e sembra incredibile considerato il suo vantaggio in testa alla classifica fino a luglio, è finito secondo "ai punti", rallentato da un guaio elettrico e mandato a muro da una foratura. Con il secondo posto sul traguardo, a Kurt Busch è riuscito il "miracolo" di portare un team di piccolo calibro come il Furniture Row Racing all'ottavo posto in classifica, mentre dietro a Newman, Jamie McMurray ha confermato un certo progresso in casa Ganassi. Sesto Matt Kenseth che, in virtù delle numerose vittorie, è stato elevato al primo posto nel posizionamento di partenza dei playoff. Oltre a Truex, si sono "salvati" Joey Logano, grazie ad un gran finale, e Kasey Kahne. Fuori invece Brad Keselowski, campione in carica, e Jeff Gordon. 78

79 L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 7 SETTEMBRE Carl Edwards (Ford) Roush giri 2 - Kurt Busch (Chevy) - Furniture Row Ryan Newman (Chevy) Stewart/Haas Jamie McMurray (Chevy) Ganassi Paul Menard (Chevy) Childress Matt Kenseth (Toyota) Gibbs Martin Truex Jr. (Toyota) Waltrip Jeff Gordon (Chevy) Hendrick Mark Martin (Toyota) Waltrip Ricky Stenhouse Jr. (Ford) Roush Kevin Harvick (Chevy) Childress Greg Biffle (Ford) Roush Dale Earnhardt Jr. (Chevy) Hendrick Kasey Kahne (Chevy) Hendrick AJ Allmendinger (Chevy) Phoenix Juan Pablo Montoya (Chevy) Ganassi Brad Keselowski (Ford) Penske Jeff Burton (Chevy) Childress Kyle Busch (Toyota) Gibbs Aric Almirola (Ford) Petty Denny Hamlin (Toyota) Gibbs Joey Logano (Ford) Penske David Gilliland (Ford) - Front Row Brian Vickers (Toyota) Waltrip Clint Bowyer (Toyota) Waltrip Casey Mears (Ford) Germain Marcos Ambrose (Ford) Petty Travis Kvapil (Toyota) - BK Racing David Ragan (Ford) - Front Row Danica Patrick (Chevy) Stewart/Haas Dave Blaney (Chevy) Baldwin David Reutimann (Toyota) - BK Racing Tony Raines (Chevy) Circle Sport Landon Cassill (Chevrolet) Childress Ryan Truex (Chevy) Phoenix J J Yeley (Chevy) Baldwin Ken Schrader (Ford) FAS Lane David Stremme (Toyota) Swan Joe Nemechek (Toyota) Nemco Jimmie Johnson (Chevy) Hendrick Josh Wise (Ford) - Front Row Reed Sorenson (Ford) Leavine Michael McDowell (Ford) Curb - 76 Il campionato finale (regular season) 1. Edwards 842; 2. Johnson 841; 3. Bowyer, 829; 4. Harvick 828; 5. Kyle Busch 811. La Chase For The Cup 1. Kenseth 2015; 2. Johnson, Kyle Busch 2012; 4. Harvick, Edwards 2006; 6. Logano, Biffle 2003; 8. Bowyer, Earnhardt, Kurt Busch, Kahne, Truex A sinistra, il testacoda di Bowyer che ha portato in pista la pace-car salvifica per Edwards che ha così pututo festeggiare in testa alla fine delle regular season 79

80 INTERNATIONAL RALLY CUP VALLI CUNEESI FONTAN VOLATA 80

81 A VINCENTE 81

82 INTERNATIONAL RALLY CUP VALLI CUNEESI Guido Rancati Dite voi. Incolonnato sotto la pedana, Felice Re cerca e non trova le parole per dire quello che sta provando e allora è il suo sguardo a esprimere la sua enorme delusione. In testa fin dai primissime metri della sfida sull asfalto cuneese, il comasco ha perso il duello con Corrado Fontana nell ultimo passaggio sugli undicimila e settecentocinquanta metri della Montemale. E la cosa non può non bruciargli. Si vince si perde, ma perdere così, sussurra parlando più a sé stesso che a chi gli sta intorno e cerca di capire come e perché il penultimo atto stagionale dell International Rally Cup s è concluso con un colpo di scena difficile da prevedere. Primo con sette secondi e sei, aveva affrontato l ultimo round convinto che gli sarebbe bastato non addormentarsi per essere certo di occupare il gradino più alto del podio. E non s era addormentato: aveva peggiorato di appena un secondo il suo miglior tempo, ma era comunque stato sotto gli otto minuti, un muro che il suo ultimo avversario non aveva infranto né al mattino, né nel primo pomeriggio. A due passi da lui, l autore della volata vincente stringe mani e riceve pacche sulle spalle. Conferma che a farlo vincere è stata la decisione di usare quattro gomme più morbide: Con pneumatici uguali a lui, ero stato più lento due volte su due e allora ci siamo detti che se si voleva provare a vincere la gara avremmo dovuto inventarci qualcosa. Scelta felice, la sua. Anche per metterlo nella condizione mentale di osare l inosabile. Di gettare, come di diceva una volta, il cuore oltre l ostacolo. Di rischiare qualcosa. Il comasco con la Ford Focus sorride, quello con la Citroen C4 mastica amaro e Manuel Sossella prende atto che il fine settimana gli ha regalato più delusioni che gioie. In debito di cavalleria, per un po è riuscito a infilarsi fra i due con le vuerrecì di ieri l altro. Ma alla fine, complice anche un problema a una pinza dei freni, s è trovato fuori dai giochi per l oro e per l argento. Nella corsa al titolo, l aritmetica gli concede ancora qualche chances, ma non si illude: Per vincerlo ancora una volta osserva lucido dovrebbero verificarsi una serie di combinazioni poco probabili. Comunque, Bassano è la mia gara di casa e ovviamente ci proverò. 82

83 L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 7 SETTEMBRE Fontana-Agnese (Ford Focus Wrc) in 1.17' Re-Bariani (Citroen C4 Wrc) a Sossella-Nicola (Ford Fiesta RS Wrc) a Hotz-Ravasi (Peugeot 207 Super2000) a 3' Albertini-Scattolin (Peugeot 207 Super2000) a 4' Althaus-Ioset (Peugeot 207 Super2000) a 4' Fontana-Mometti (Ford Focus Wrc) a 4' Beltrami-Sala (Citroen C4 Wrc) a 5' Pettenuzzo-Tirone (Ford Focus Wrc) a 5' Belli-Turati (Citroen Xsara Wrc) a 6'

84 INTERNATIONAL RALLY CUP VALLI CUNEESI HA PERSO UNA BATTAGLIA, NON PERDERÀ LA GUERRA Ha perso il confronto con Gregoire Hotz, ma s è confermato quarta forza della serie. Diciamo che alla fine è andata comunque bene, fa Stefano Albertini (sotto) a bocce ferme. Dopo aver onestamente ammesso che a convincerlo a sotterrare l ascia di guerra prima del gong finale è stato un suo errore: Mi ero girato nell ultimo passaggio sulla Madonna del Colletto e i secondi persi non mi lasciavano più nessuna possibilità di andare ad acchiappare lo svizzero. Per il valsabbino, il bicchiere resta comunque mezzo pieno: il piazzamento lo tiene (teoricamente, molto teoricamente) ancora in corsa per il titolo assoluto e il kappaò di Stefano Capelli lo avvicina ulteriormente al primo posto finale fra le Super

85 CRUGNOLA FESTEGGIA IN R3 Fa in fretta a ipotecare il primo posto in R3, ma per far festa, Andrea Crugnola (sopra) aspetta che la classifica diventi ufficiale a tutti gli effetti. In questa stagione - osserva ho imparato che non basta neppure salire sulla pedana per avere la certezza di aver vinto. Vero, ma nel cuneese niente e nessuno gli toglie quello che s è meritato. Undicesimo assoluto, ha chiuso con un buon margine su Rudy Michelini e Giò di Palma. COGNI SI DIVERTE PENSANDO AL MONTE-CARLO Ventinovesimo assoluto e secondo in R2B. Ma soprattutto ancora primo nella sfida con Peloso. Gabriele Cogni può cominciare a preparare i bagagli: a Bassano gli basterà scendere dalla pedana per avere l assoluta certezza che da qui a qualche mese sarà al via del Monte-Carlo con una 208. Forse dice avrei potuto provare con più convinzione a vincere la classe, ma per una volta ho pensato che fosse più giusto divertirmi un po con il freno a mano e fare divertire anche gli appassionati a bordo strada. Papà Gianni, una vita in prima linea a raccontare le gesta di piloti e copiloti, non pare essere molto d accordo e tuttavia è difficile dar torto al ragazzo. Senza scomodare De Coubertin e il suo discutibilissimo motto, vincere non è tutto. Provare e far provare brividi di piacere è sempre e comunque assai importante. GIGI FONTANA, IL MOSTRO DELLA NOTTE Il suo quarto tempo nel secondo passaggio della Brondello brilla più dell oro. Veterano di mille battaglie, Gigi Fontana lancia l acuto nel tratto forse più brigoso del rally, di notte e sul bagnato. Con il buio spiega mi trovavo bene anche da giovane e allora. E allora si dimentica per un po dei numeri stampati sulla sua carta d identità e chiude la prova nella scia di Felice Re, di Manule Sossella e di suo figlio Corrado. CONTINUANO I PASTICCI DEI TEMPI IMPOSTI Andrea Del Ponte si trova davanti un capriolo e nel tentativo di evitarlo sbatte. La suo Clio resta immobile dietro a una curva cieca, in un tratto veloce della quarta prova speciale. Il veneto e il suo copilota si danno da fare per avvertire quelli che seguono dell ostacolo e sia Alessio Santini, sia Massimo Lombardi passano senza tanti problemi. Cosa convinca Del Ponte a bloccare Paolo Tuo non è chiaro, ma il ligure non può far altro che fermarsi e la piesse viene sospesa. Chiamati ad assegnare un tempo a coloro che non l hanno percorsa, i commissari sportivi seguono un ragionamento fin troppo arzigogolato: a coloro stoppati strada facendo assegnano quello (alto) realizzato dall elvetico Axel Rietschin e agli altri, per gradire, affibbiano altri quindici secondi supplementari. Massimo Nardi, presidente del collegio, spiega di aver tenuto conto delle condizioni meteo che erano peggiorate. Ma non convince 85

86 PRODUZIONE ANTEPRIMA FRANCOFORTE GERMANIA U 86

87 BER ALLES 87

88 PRODUZIONE ANTEPRIMA FRANCOFORTE 88 Il più importante salone dell automobile, quello di Francoforte, apre questa settimana i battenti: dal 10 per gli operatori, dal 14 per il pubblico. Si tiene presso il Trade Fair Ground in Ludwig-Erhard-Anlage 1, nel quartiere fieristico della città tedesca, su una superficie grande come più di 33 campi di calcio! Dagli anni settanta si alterna con il salone di Parigi subito dopo le vacanze estive, un anno la Francia, un anno la Germania. Il nome ufficiale in tedesco è Internationale Automobil-Ausstellung, riassunto in IAA. La prima fiera automobilistica in Germania si svolse a Berlino nel lontano 1897 e presso un albergo il Bristol. Così come i saloni americani, ricordiamo al Waldorf quello di New York. All epoca l auto dove ancora affermarsi come mezzo di trasporto popolare. Cosa che avvenne in Europa e in Germania nel 1939 grazie al Maggiolino della Volkswagen. L ultima edizione del Salone di Francoforte, quella del 2011 ha visto la presenza di ben 12 mila giornalisti provenienti da 97 Paesi e 940 mila visitatori. Ma sui visitatori ci sono saloni che vengono dal pubblico maggiormente frequentati. E l edizione di quest anno va sotto anche come numero di vere novità perché la parte del leone la fanno i restyling e le versioni speciali anche di modelli supersportive come quelli di Ferrari e Lamborghini che hanno portato la Speciale e Squadra Corse. La prima una evoluzione spinta della 458 sia nel motore sia nell aerodinamica, l altra una versione speciale della vettura che corre nel SuperTrofeo che mette sul cofano motore un alettone che triplica il carico aerodinamico. Ma come si è scritto sono tantissimi i restyling e le serie speciali: ricordiamo la serie a tiratura limitata in soli 299 esemplari dell Abarth 595 con 180 cavalli; il restyling dell Alfa Giulietta con nuovo motore diesel da 150 cavalli e nuovo sistema di iniezione; sempre i restyling di Audi A8, Bentley Continental V8, Dacia Duster, Lancia Delta, Opel Insignia, Land Rover Discovery, Peugeot 3008 e Peugeot 5008, Porsche Panamera (nuovo diesel da 300 cavalli monoturbo), Renault Megane, Skoda Yeti, Subaru Outback, Volvo tutta la gamma. Vere novità entro l anno nelle concessionarie sono la Peugeot 308 e la Hyundai i10. Più in là arriverà l Audi A3 cabriolet e la Mercedes GLA. La Peugeot è eccezionale perché pesa poco, è tra le più compatte della sua categoria (Audi A3, Alfa Giulietta, VW Golf ) ma dentro è molto spaziosa e offre il bagagliaio più grande. Inoltre a vedere i dati di consumi ed emissioni è la migliore con valori di soli 95 g/km di co2. La i10 si presenta un po più grande e con un nuovo motore sempre a 3 cilindri che dovrebbe avere una erogazione meno seghettata. La Mercedes GLA deriva dalla Classe A, sembra molto bassa di meccanica (bisogna vedere quella con il pacchetto off road come sarà) come lunghezza è simile alle concorrenti ma dentro è piccola. E non per niente ha pure il bagagliaio più piccolo della rivali. In più Mercedes ha mantenuto la stessa plancia della berlina, per cui sembra in tutto di essere su una più modesta Classe A. Per quanto riguarda le concept si segnala la Captus di Citroen che prefigura un auto che verrà l anno prossimo di sicura originalità; la seconda generazione della Ford S-Max; la Jaguar C-X17 che nasconde l ambizioso progetto di scendere dal 2014 nel segmento delle media con crossover, berline e... moduli costruttivi in alluminio come tradizione del Gruppo; Infiniti Q30 è una segmento C ma non arriverà sul mercato prima di due anni; Lexus Lf-Nx anticipa forme e dimensioni del suv compatto che verrà; Smart FourJoy è la 4 posti e ora si sa anche quanto sarà lunga, 349 cm, arriverà il prossimo anno. Audi Quattro, Volvo Concept Coupé e Opel Monza sono segnali importanti per una marcata attenzione al concetto coupé che già questi costruttori avevano esplorato sul finire degli anni settanta/ottanta. All'epoca erano rivoluzionarie (trazione quattro per Audi; costruzione artigianale per Volvo con Bertone; strumentazione digitale per Monza...) ma soprattutto erano arrivate dopo un periodo triste, quello della crisi petrolifera, per vivere un momento splendido e ricco, i magici anni ottanta. Ecco c'è da augurarsi che la storia si possa ripetere. Lexus Lf-Nx Citroen Cactus

89 DA SAPERE Data settembre giornate dedicate agli addetti ai lavori apertura al pubblico Orari : 9,00 19,00 ogni giorno Infinity Q30 Concept Prezzo biglietto d ingresso : addetti ai lavori 45,00 sabato e domenica: 15,00 feriali 13,00 (dopo le ore 15,00 8,00) Esclusivamente on line si può acquistare un biglietto regalo per 2 giorni consecutivi utilizzabile solo dal a 18,00 (più 2,50 per spese di prenotazione anticipata, per ordine non per biglietto) Bambini sotto ai 7 anni: ingresso gratuito indirizzo : Trade fair grounds Ludwig-Erhard-Anlage 1 D Frankfurt /Main Catalogo ufficiale : in inglese e in tedesco 26,00 Acquistabile on line oppure all interno del Salone Come raggiungerlo: in aereo E' il modo più veloce. E anche meno costoso. Ci sono voli da tutti i principali aeroporti. Si ricorda il low cost da Bergamo della Ryanair. in auto E' il modo migliore per fare turismo. Conviene fare la Svizzera, Basilea e poi seguire per Francoforte. Da Milano circa 700 chilometri. Opel Monza Concept 89

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