PROGRAMMA TEACCH. Simonetta Panerai
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- Pasquale Bertini
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1 PROGRAMMA TEACCH Simonetta Panerai
2 CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA NELL INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO CAMBIAMENTO DI APPROCCIO RELATIVO ALLA CURA
3 Ciò ha permesso di evidenziare: l importanza di un ambiente di apprendimento strutturato (Schopler e Reichler, 1971) l utilità delle tecniche operanti di apprendimento (Lovaas et al., 1966) Fattori che incidono sulla prognosi: Elevato QI Presenza di linguaggio Intervento ri-abilitativo precoce il ruolo dei genitori come parte integrante del processo ri-abilitativo
4 L approccio alla persona con DI deve essere globale seguire l individuo da quando è bambino fino a quando diventa adulto cambiando obiettivi e metodologie, ma soprattutto tenendo presente lo sviluppo sempre maggiore di autonomia e inserimento sociale Precoce: primi anni/mesi di vita Comprensivo: persona e ambiente di vita Estensivo: prospettiva longitudinale Flessibile: adattato a caratteristiche individuali, fase del ciclo di vita, livello funzionale
5 TEACCH Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children Prima di essere un programma educativo è un programma politico
6 Il programma è stato ideato e progettato da E. Schopler negli anni 60, nella Carolina del Nord, finanziato dal governo americano, per verificare se i genitori di bambini con autismo fossero la causa del disturbo. Dagli anni 70 è ufficialmente adottato e finanziato dallo stato. TEACCH: è stato pioniere nel riconoscere i genitori come collaboratori principali (Schopler, 1971) ha stabilito che l autismo è un problema di sviluppo di origine neurobiologica e non un disturbo emotivo (Schopler, Rutter e Chess, 1979) ha dimostrato che un approccio educativo ottimale deve essere un approccio strutturato, che sfrutti i punti di forza del bambino e utilizzi le informazioni visive (Mesibov, Schopler e Hearsey, 1994; Schopler, 2000)
7 TEACCH CONTINUITA DI SERVIZI SPECIFICI PER TUTTO L ARCO DELLA VITA * CENTRI DI DIAGNOSTICA * CENTRI DI AIUTO ALLE FAMIGLIE * CLASSI SPECIALI NELLE SCUOLE * FOYER E LUOGHI DI LAVORO * FORMAZIONE Globalità, continuità orizzontale e verticale
8 Il programma TEACCH è considerato all avanguardia nell intervento educativo per i disturbi dello spettro autistico; compare: - nella Encyclopedia of Special Education (Reynolds e Fletcher-Janzen, 2000) - nel volume su Diagnosi, Eziologia e Trattamento che accompagna il DSM IV-TR
9 PRINCIPI GUIDA Finalità: migliorare l adattamento sviluppo del miglior grado possibile di autonomia Come: Teoria cognitivo-comportamentale Le due expertise: operatore generalista e famiglia Valutazione in funzione di una corretta diagnosi e del trattamento individualizzato Programma educativo individualizzato Insegnamento strutturato Aumento delle abilità
10 COLLABORAZIONE CON I GENITORI Genitori apprendisti Genitori insegnanti Mutuo supporto genitori-operatori Genitori ed operatori avvocati sociali dei bambini Genitori formatori OPERATORE GENERALISTA Conoscenza teorica Assessment Adattamento ambientale Educazione strutturata Metodi e tecniche di intervento VALUTAZIONE IN FUNZIONE DEL PEI CARS PEP-R e PEP 3 AAPEP e TTAP (Teacch Transition Assessment Profile) AUMENTO DELLE ABILITA A partire dalle abilità in emergenza (area di sviluppo prossimale) Non astratti compiti di sviluppo, ma abilità funzionali INSEGNAMENTO STRUTTURATO TEORIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Analisi funzionale del comportamento Metafora dell iceberg Tecniche comportamentali
11 INSEGNAMENTO STRUTTURATO Organizzazione fisica - Principio di concordanza luogo-attività: aree visivamente chiare spazi delimitati per le specifiche attività spazi collocati in modo da evitare distrazioni spazi fra loro vicini, per facilitare gli spostamenti -Area di transizione contenente lo schema giornaliero - Individualizzazione
12 INSEGNAMENTO STRUTTURATO
13 Organizzazione ambientale di una classe per bambini con autismo Scaffale 1 Scaffale 2 Attività indipendenti Angolo delle Attività di apprendimento Armadi s c a f f a l e Scaffale ARMADI Angolo del tempo libero organizzato 1 Angolo del tempo Libero 2 TAVOLO PER LA MERENDA Parete mobile
14 AI AA Lavoro di gruppo da usare Tempo libero
15 Schemi visivi: Schemi visivi e flessibilità Introdurre una varietà di attività e dei cambiamenti Introdurre scelte se possibile Schema senza scelta Schemi con possibilità di scelta Vantaggio: possibilità di scegliere Svantaggio: opzioni limitate
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19 INSEGNAMENTO STRUTTURATO
20 Sistema di lavoro Risponde alla domanda: Quanto? Fornisce al bambino tre importanti informazioni: - il tipo di compito che deve svolgere - la quantità di lavoro da effettuare - il momento in cui sono finite le attività da svolgere
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23 SISTEMA DI COMUNICAZIONE
24 TIPI DI ATTIVITA
25 Esempi di attività per bambini (da Micheli e Zacchini, Verso l autonomia, ED. Vannini, 2001)
26 Esempi di attività per adolescenti/adulti (da Micheli e Zacchini, Verso l autonomia, ED. Vannini, 2001)
27 UTILIZZA L ESPERIENZA DEI GENITORI PENSACI: ANCHE LORO DIVENTERANNO GRANDI STRUTTURA: NON PUOI FARNE A MENO 1 M. = 1000 MM. INSEGNA A PICCOLI PASSI NON SCEGLIERE IL LIVELLO PIU ALTO, MA IL LIVELLO INDIPENDENTE DUE SANNO PIU DI UNO: LAVORO DI GRUPPO RICOMPENSA!!!
28 PER APPROFONDIRE Schopler E., Lansing M., Waters L. (1983). Attività didattiche per autistici. Masson, Milano, Schopler E., Reichler R.J., Lansing M. (1980). Strategie educative nell'autismo. Masson, Milano, Watson L.R., Lord C., Schaffer B., Schopler E. La comunicazione spontanea nell'autismo (secondo il metodo Teacch) Erickson, Trento, Schopler E., Mesibov G.B., (1995) Apprendimento e cognizione nell'autismo. McGraw-Hill, Milano, 1998 Micheli,E., Zacchini M. (2001). Verso l autonomia. Vannini editore.
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