Che cos è il T.E.A.C.C.H?
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- Fabrizio Spano
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1 Che cos è il T.E.A.C.C.H? TREATMENT AND EDUCATION OF AUTISTIC AND RELATED COMMUNICATION HANDICAPPED CHILDREN Nato nel 1978 in Nord Carolina ( USA ) PROGRAMMA di STATO per bambini e adulti con autismo
2 Il T.E.A.C.C.H.è stato concepito per : Offrire SERVIZI estesi ( dall infanzia alla vecchiaia) Permettere la RICERCA e la FORMAZIONE Proporre Interventi Specializzati nei 3 settori della vita del bambino: la casa, la scuola e la comunità sociale Realizzare valutazioni diagnostiche precise Guidare i genitori per migliorare l adattamento in famiglia e in casa
3 Il T.E.A.C.C.H. a scuola e in comunità Viene proposta un educazione speciale in molte classi delle scuole pubbliche Gruppi di genitori organizzati in ogni centro regionale gestiscono le relazioni con la comunità I centri sono localizzati nelle diverse città universitarie dello Stato ( Carolina del Nord ) La sede centrale è a CHAPEL HILL
4 Strumenti diagnostici e valutativi per realizzare il PROGRAMMA TEACCH: C.A.R.S. ( CHILDHOOD AUTISM RATING SCALE ):scala di valutazione dell autismo infantile.l edizione del 1988 è stata realizzata da Eric SCHOPLER,Robert J.REICHLER, Barbara ROCHENRENNER P.E.P. R ( Psychoeducational Profile Revise ) per la valutazione e la programmazione d intervento individualizzato per bambini con autismo) di Eric Schopler et A.A.P.E.P. :Profilo psicoeducativo per ADOLESCENTI e ADULTI
5 P.E.P. R=profilo psicoeducativo revisato E uno strumento per la valutazione e la programmazione d intervento individualizzato per bambini autistici e con disturbo generalizzato dello sviluppo Consente,quindi, di valutare se una determinata capacità è: raggiunta non riuscita o emergente Le capacità indagate sono: Relazioni e affettività;gioco e interesse per i materiali;modalità sensoriali, LINGUAGGIO. Ma soprattutto :IMITAZIONE-PERCEZIONE-MOTRICITA FINE MOTRICITA GLOBALE COORDINAZIONE OCULO MANUALE Aspetto COGNITIVO Aspetto VERBALE
6 Gli items della CARS sono stabiliti in base a: 5 principali sistemi di diagnostica:kanner,creak,rutter,n.s.a.c., DSM III-R Una ricerca con 1500 bambini 15 items (relazioni,imitazione,emozioni,corporeità,uso oggetti,adattamento,risposte visive,uditive,sensorialità,pauraansietà,cv,cnv,livello di attività, livello intellettivo,impressione generale)
7 IL PROGRAMMA TEACCH= continuità di servizi, orizzontale e verticale CONTINUITA ORIZZONTALE :predisporre per il bambino un aiuto coerente in tutti gli ambiti di vita: nella scuola( con progetti educativi mirati e per una integrazione progressiva ); a casa ( come aiuto domiciliare per una migliore interazione) ; nella comunità ( come aiuto alla famiglia in un contesto sociale allargato ); CONTINUITA VERTICALE : la persona con autismo ha bisogno di un intervento mirato in ogni momento della sua vita, per cui ha diritto ad un intervento mirato in ogni momento della sua vita. Per questo occorrono dei Centri Specializzati per ogni età : dalla prima infanzia, all età scolare e all età adulta, in modo che la persona con autismo possa usufruire di SERVIZI SPECIFICI durante tutte le fasi della sua vita.
8 I PRINCIPI DEL PROGRAMMA T.E.A.C.C.H.: ADATTAMENTO DELL AMBIENTE AIUTARE IL BAMBINO ATTRAVERSO I GENITORI Per un buon PROGETTO occorrono una buona DIAGNOSI e una buona VALUTAZIONE STRATEGIE SPECIFICHE ADATTE AL BAMBINO LA FORMAZIONE dei PROFESSIONISTI che si dedicano all autismo riguarda una loro specializzazione ampia, che ingloba tutti gli aspetti della vita della persona con autismo. Nel favorire i processi di generalizzazione del bambino, l operatore lavora col bambino in contesti che favoriscono la comunicazione. APPROCCIO COGNITIVO :programma specifico per ogni soggetto basato sulle capacità emergenti ( e non sulle difficoltà) in modo a favorirne al massimo l AUTONOMIA.
9 QUALI sono le caratteristiche dell AUTISMO? : ANOMALIA GRAVE della comunicazione verbale (assenza di linguaggio o linguaggio oscuro o parole articolate in 3 persona, spesso in maniera ecolalica ) GRAVE ALTERAZIONE della reciprocità sociale; REPERTORIO COMPORTAMENTALE RISTRETTO con povertà di fantasia, stereotipie, povertà d interessi,eccessiva insistenza a fare le stesse attività ( a causa dell IPERSELETTIVITA )- Michele Zappella LE PERSONE CON AUTISMO SONO PENSATORI PER IMMAGINI ( Temple Grandin ) PER CUI HANNO BISOGNO di un APPROCCIO COMUNICATIVO AUMENTATIVO( Theo Peeters )
10 L AERC di Michele Zappella : attivazione emotiva a reciprocità corporea ATTIVAZIONE: creare un aumento quantitativo di stimoli specifici,creando in tal modo una instabilità del sistema nervoso e poi esponendolo a una situazione per lui nuova e quindi ridirezionarlo ( forte intensità emotiva )..divertendosi insieme..fino a far emergere le prime forme di contatto..e poi di reciprocità VARIAZIONI NEL TONO DELLA VOCE INCONTRO DEGLI SGUARDI CONTATTO CORPOREO Dall INTERSOGGETTIVITA PRIMARIA al GIOCO SIMBOLICO e poi. INTERAZIONE A 2 ( madre bambino) il cui prototipo è il BABYTALK ( come ripristino dell intersoggettività primaria, con modalità frontali..e RAPPORTO MEDIATO DA OGGETTI ( giochi,materiale,spazio), con il bambino seduto tra i 2 genitori, come ripristino dell intersoggettività secondaria,con MODALITA LATERALI Dall HOLDING che coinvolge tutta la FAMIGLIA al COINVOLGIMENTO MASSIMO DI TUTTA LA FAMIGLIA in un processo di ristrutturazione dei processi di comunicazione
11 Le modalità del trattamento A.E.R.C. : Colloquio coi genitori e valutazione delle loro capacità col figlio Ridefinizione in positivo Modulazione della voce per catturare l attenzione del bimbo Attivare il bimbo Attivare i genitori Attendere,osservare,cogliere l inatteso Variare le modalità di relazione Favorire l attenzione congiunta e la reciprocità Sviluppo dell immaginazione e delle capacità simboliche Introdurre nuove possibilità d azione
12 Possibilità d azione integrabili nell AERC: Uso del PORTAGE in modo alternativo Utilizzo adeguato e motivato di alcuni aspetti del psicoeducativi del TEACCH: il calendario della giornata; momenti di lavoro strutturato al tavolino: I GIOCHI per l autonomia e uso delle scatole come unità di apprendimento ( Micheli ) STORIE SOCIALI Interventi per lo sviluppo della relazione (simulate), ( Gutstein ) ACTIVITY FOR FUN RUOLO ATTIVO DEI GENITORI Comunicare ( anche con IMMAGINI: C.A.A. ) in contesti naturali
13 IL PROGRAMMA RESPIRO a Pordenone: OBIETTIVI : - DARE RESPIRO ALLA FAMIGLIA ( per ritemprarla in modo da tenere il figlio proficuamente con sé ) e DARE delle occasioni per sé alla persona con autismo; -WEEK END = momento di apprendimento di comportamenti adeguati, di piccole autonomie, di regole sociali ABBINAMENTO NATURALE del PROGRAMMA RESPIRO ad un PROGRAMMA EDUCATIVO per il raggiungimento dell AUTONOMIA PERSONALE ( Howlin ) I bambini, aiutati dagli operatori, imparano attraverso SCHEMI VISIVI a realizzare le attività della quotidianità;con intervalli ricreativi; Così accrescono l autostima e il senso di contare qualcosa.
14 L organizzazione del Programma RESPIRO : Il ragazzo viene per 2 giorni,alcune volte l anno I genitori lo accompagnano e poi vengono a riprenderlo e conoscono ciò che ha fatto Per l AUTONOMIA: Menù delle Scelte, STEP per lavarsi o fare da mangiare,lista della spesa visiva,percorsi colorati per terra,cartelli di orientamento,spazi attrezzati interni ed esterni,l orto Progetti individualizzati, LABORATORI Uscite programmate
15 La comunicazione aumentativa alternativa: Si sceglie il tipo di immagine adatto Ci si gioca col bambino Si abbina con oggetti Si gioca allo scambio Si abbina con azioni Ci si costruisce una combinazione soggetto + azione Si abbina a una parola Si costruisce la frase
16 Nel CENTRO DI PORTA GENOVA si cerca di realizzare la combinazione per il massimo di autonomia tra: ATTIVAZIONE EMOTIVA A RECIPROCITA CORPOREA Progettazione individualizzata sulla base del PEP-R e dell osservazione Costante interazione con la famiglia Integrazione con i migliori aspetti del TEACCH,Portage,Comunicazione aumentativa,storie sociali, Attività per lo sviluppo della Teoria della Mente Espressività della persona con ArteTerapia e MusicoTerapia Collegamento con altri Servizi : ATTIVITA IN ACQUA settimanale di 36 bambini da tutta la provincia alla PISCINA 2 Giugno con istruttori specializzati Attività esterne guidate per adolescenti con autismo e ASPERGER VERSO UNA ORGANIZZAZIONE DI SERVIZI PER l AUTISMO
17 Il CENTRO riabilitativo diurno per l autismo di PORTA GENOVA della ASL 5 alla Spezia : Un luogo, nel verde,dove realizzare progetti riabilitativi individualizzati Uno spazio in cui ogni bambino si muove secondo momenti scanditi dal calendario giornaliero
18 Nel Centro riabilitativo di Porta Genova,ogni bimbo: Ogni bambino è seguito da un educatore secondo un progetto FLESSIBILE elaborato sulla base del PEP-R e sull osservazione A seconda del livello di competenza, segue una successione di attività da fare in spazi diversi
19 OBIETTIVO : il massimo di AUTONOMIA Il bambino piccolo,con la guida dell educatore, prende la foto dal suo calendario e va alla ricerca dell oggetto corrispondente,per fare quell attività
20 Verso l autonomia: Il bambino più grande segue le fasi del calendario SCRITTE step by step Prende sempre la prima in alto e va nello spazio relativo all attività
21 PSICODIAGNOSTICA: la valutazione in entrata e periodica viene fatta con : ABC ( Autistic Behavior Checklist ) CARS ( Childhood Autistic Rating Scale ) VINELAND In via di preparazione: ADOS-R Prossimamente: ADI-R Scala LEITHER - R
22 Il Centro sta attuando un piano di ricerca con: l UNIVERSITA DI GENOVA : PROF.ssa Alda SCOPESI CATTEDRA DI PSICOLOGIA DELL HANDICAP Prof.ssa Mirella ZANOBINI Prima fase: Novembre 2003, CONGRESSO INTERNAZIONALE DI LISBONA,
23 LINEE GUIDA di Gray per scrivere una storia sociale : 1 ) SCRIVERE UNA STORIA SOCIALE DALLA PROSPETTIVA DEL BAMBINO CON AUTISMO 2) UTILIZZARE UNA COMBINAZIONE DI FRASI DESCRITTIVE,PROSPETTICHE E DIRETTIVE. Le frasi descrittive descrivono cosa fanno le persone in una determinata situazione, perché lo stanno facendo, quando e dove l evento si svolgerà e chi sarà coinvolto. Le frasi prospettiche descrivono i pensieri e i sentimenti di altri individui. Queste frasi possono essere correlate alle conseguenze perché descrivono come può reagire un altro individuo quando la persona con autismo manifesta il comportamento. Le frasi direttive stabiliscono gli scopi della storia enunciando le risposte che il bambino dovrebbe fornire nel corso di una situazione. 3) UTILIZZARE LA SEGUENTE PROPORZIONE : UNA FRASE DIRETTIVA OGNI DUE / CINQUE FRASI DESCRITTIVE E / O PROSPETTICHE.
24 Finalità delle storie sociali ( una storia sociale è una breve storia scritta in un formato specifico per il bambino che descrive una situazione sociale, una persona, un abilità, un evento o un concetto in termini di guide rilevanti e risposte sociali adeguate ). GLI OBIETTIVI DELLE STORIE SOCIALI sono: Insegnare ai bambini con autismo a gestire il loro comportamento durante una situazione sociale Stabilire una routine o una regola che il bambino potrà poi applicare alla situazione sociale Può permettere a un bambino autistico di ricevere regole che controllano il comportamento sociale in modo da massimizzare la probabilità che il bambino trarrà beneficio dalle istruzioni.
25 ADOS e ADI-R di Lord Rutter et ADOS =Autism Diagnostic Observation Schedule: Metodo standardizzato di valutazione con osservazione diretta di comportamente specificamente elicitati dal terapeuta ADI = Autism Diagnostic InterviewRevised: PROTOCOLLO di domande con opzioni di risposte che vengono poi valutate dal terapeuta nel loro insieme
26 VINELAND :Adaptive Behavior Scales di SparrowBalla -Cicchetti Queste SCALE valutano l autonomia personale e la responsabilità sociale delle persone dalla nascita fino all età adulta. Sono utilizzabili con soggetti normodotati o con disabilità. Ogni versione misura i livelli di sviluppo,da 0 a 18 anni,del comportamento adattivo in 4 scale: COMUNICAZIONE ABILITA QUOTIDIANE SOCIALIZZAZIONE ABILITA MOTORIE; La scala ABILITA MOTORIE è utilizzabile per soggetti normodotati entro i 6 anni o per soggetti con età superiore con deficit motorio.
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