Il modello di Harrod- Domar è un modello aggregato di crescita allo. scopo di determinare l andamento che deve avere la produzione del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il modello di Harrod- Domar è un modello aggregato di crescita allo. scopo di determinare l andamento che deve avere la produzione del"

Transcript

1 Il problema della crescita La nostra conoscenza si basa su modelli. I modelli non sono la realtà. Non sono una sua copia. I modelli sono, come scrisse Nicholas Kaldor, dei fatti stilizzati, della rappresentazioni della realtà che mettono in luce gli elementi fondamentali d'mun certo fenomenocon le loro relazioni. I modelli possono essere di due tipi. I modelli funzionali e i modelli econometrici. Funzionali sono i modelli che mettono in luce le relazioni fondamentali. Ciò è stato spiegato con esemplare chiarezza da Antonio Gramsci. "Modello è lo schema tipico di un determinato fenomeno, di una determinata legge. Il succedersi in modo uniforme dei fatti permette di fissarne le leggi, di tracciarne gli schemi" Il modello di Harrod- Domar è un modello aggregato di crescita allo scopo di determinare l andamento che deve avere la produzione del reddito perché la crescita di un sistema economico (composto di un solo settore, chiuso e senza finanza pubblica e moneta) continui indefinitamente in equilibrio. Seguendo la formulazione di Harrod, chiamiamo: Y il reddito prodotto Y a il reddito atteso dagli imprenditori in un dato tempo

2 I l investimento S il risparmio s la propensione media e marginale al risparmio K la dotazione di capitale v K/Y il coefficiente di capitale Gg il saggio di crescita garantito del reddito Gn il tasso naturale di crescita del reddito Inoltre, gli investimenti, fatti in un determinato momento, si aggiungono alla dotazione di capitale preesistente e l equilibrio richiede che la dotazione di capitale sia quella che in ogni momento consente di ottenere una produzione eguale alla domanda Dato il coefficiente di capitale v, ossia il rapporto tra incremento di capitale e incremento unitario di reddito prodotto, supposto costante, tale condizione è espressa da: Kt = vyt (3)

3 Perché il sistema cresca in equilibrio è necessario che l aumento della sua capacità produttiva eguagli l aumento della domanda effettiva. L aumento della capacità produttiva dipende dalle decisioni di investimento degli imprenditori. Essi, secondo il principio dell acceleratore, decideranno l ammontare degli investimenti in base alle variazioni attese del reddito. Abbiamo quindi: It= v (Ya t+1-yt) (4) In condizioni di crescita risulterà Ya t+1>yt Mentre, perché le aspettative degli imprenditori si realizzino e, quindi, si abbia una crescita in equilibrio è necessario che la domanda effettiva Y nel tempo t+ 1 corrisponderà a quella prevista, vale a dire che: Ya t+1=yt+1 (5) In base alla quale, possiamo scrivere la (4) nella forma:

4 It = v(y t+1-yt) (6) In modo più specifico, Gg è chiamato tasso di crescita garantito, proprio perché garantisce che il livello degli investimenti sia quello in virtù del quale la maggior produzione eguaglia la maggiore domanda attesa ma perché ciò avvenga, come si è detto, occorre che le previsioni in base alle quali gli imprenditori decidono l ammontare dell investimento siano corrette, ossia che le loro attese si realizzino Data l incertezza delle aspettative, ciò non è affatto sicuro; se le attese non si realizzano, il sistema tenderà a crescere a un tasso effettivo diverso da quello garantito e quindi in disequilibrio. Questo disequilibrio, secondo Harrod, se non intervengono misure di politica economica o altri fattori esogeni correttivi, si aggraverà nel tempo in un processo cumulativo. Infatti, se gli imprenditori sono troppo ottimisti e programmano investimenti che inducono una domanda superiore alla quantità di beni che la capacità produttiva del sistema, dato v, è in grado di offrire vi sarà sovrautilizzazione della capacità e stimolo a nuovi investimenti che aggraveranno la situazione di squilibrio, provocando tensioni inflazionistiche. Al contrario, se gli imprenditori sono pessimisti, investiranno di meno di quanto sarebbe necessario per avere l equilibrio tra D e O

5 l investimento determinerà un aumento della domanda inferiore a quello che la capacità produttiva potrebbe soddisfare, vi sarà capacità inutilizzata e gli investitori ridurranno ulteriormente i loro programmi provocando la depressione dell economia Ammettendo che il sistema cresca a un tasso effettivo pari a Gg, ossia in equilibrio tra D e O di prodotti, occorre definire le condizioni alle quali tale crescita assicura la piena occupazione Se nel tempo t, esisteva piena occupazione, il tasso al quale il sistema potrà continuare a crescere dipenderà da fenomeni che non appaiono nelle equazioni, viste precedentemente, che descrivono il sistema Essi sono: l andamento demografico e il progresso tecnico, o meglio più specificamente, il tasso di aumento della popolazione attiva (d) e il tasso di aumento della produttività del lavoro (λ) Harrod definisce tasso di crescita naturale, Gn = D + λ il tasso di crescita funzione di quelle due variabili

6 Perché il sistema continui a crescere stabilmente, assicurando la piena occupazione, è necessario che si verifichi l eguaglianza Gg = Gn, ossia che esistano sia le condizioni che assicurano l equilibrio tra O e D di beni sia quelle che assicurano l equilibrio tra tra O e D di lavoro. E evidente, infatti, che se, ad esempio, il tasso di crescita effettivo fosse Gg Gn, le aspettative degli imprenditori sarebbero confermate ma la crescita del prodotto si accompagnerebbe a quella della disoccupazione. Tra le variabili dalle quali dipende il primo tasso (s,v) e quelle esogene rispetto al sistema, dalle quali dipende il secondo (d, λ) non esiste nessuna relazione e, quindi, nulla assicura che il sistema possa crescere a un tasso effettivo eguale sia a quello garantito che a quello naturale. Ciò potrebbe avvenire, come pensava Marx, solo per caso La diseguaglianza tra Gg e Gn determina, analogamente a quanto si è vistpo nel caso di una crescita a un tasso diverso da Gg, un processo cumulativo di depressione o espansione che allontana sempre di più il sentiero di crescita da quello di

7 crescita stabile Il modello di Harrod, presenta, quindi un sistema economico che manca di un meccanismo interno di regolazione, in grado di garantire la crescita in equilibrio di piena occupazione Si può affermare che nella letteratura sulla crescita degli anni 50 e 60 il principale obiettivo dei diversi programmi di ricerca è quello di dare risposta al problema lasciato aperto da Harrod, trovando le condizioni perché il sistema, nel suo percorso di crescita, possa raggiungere l equilibrio Le principali strade seguite a questo scopo sono due: la prima parte dai fondamenti keynesiani del modello di Harrod e Domar, la seconda li abbandona, adottando presupposti e metodologie di tipo neoclassico

8 Nei modelli di ispirazione keynesiana l attenzione si concentra sulla propensione al risparmio, dal valore del quale dipende l ammontare degli investimenti (Kaldor, 1971) Indichiamo con: S il risparmio, P i profitti, W i salari. Ammettiamo che sia i capitalisti che i lavoratori salariati risparmino parte del loro reddito. Chiamiamo sc la propensione al risparmio dei primi e sw quella dei secondi e supponiamo che sia sc sw Il risparmio totale sarà dato da S= ScP +SwW 16 Da cui, dividendo ambo i membri per Y, otteniamo:

9 s= S/Y = scp/y+ sww/y Questa espressione ci dice che la propensione al risparmio dell economia è una media ponderata delle propensioni al risparmio dei capitalisti e dei lavoratori con pesi dati dalle rispettive quote distributive Come già messo in evidenza, il sistema potrà crescere in equilibrio di piena occupazione per Gg=GN Se Gg Gn, la crescita si accompagna alla disoccupazione, ma, in tal caso il salario diminuirà o crescerà meno del profitto, la quota dei profitti sul reddito nazionale P/Y aumenterà e, di conseguenza, aumenterà la propensione media al risparmio s. Dato v, Gg aumenterà

10 17 Esiste, dunque un meccanismo che tende ad eguagliare Gg e Gn e quindi ad assicurare la crescita in equilibrio In modo più specifico, esistono sempre la distribuzione del reddito tra profitti e salari e un saggio di profitto che permettono al sistema di crescere in equilibrio In questo modo il problema della crescita si collega a quello della distribuzione del reddito nazionale ( come per gli economisti classici) 18

11 Il modello neoclassico di Solow Il modello di Solow si basa sulla funzione di produzione Y= f (K, L) per la quale la quantità prodotta dal sistema viene ottenuta da diverse combinazioni dei due fattori della produzione, capitale e lavoro tra loro perfettamente sostituibili ( questo dipende dalla tecnica produttiva che l imprenditore sceglie). La funzione ha due fondamentali proprietà : 1) Se i due fattori variano nella stessa proporzione, anche la produzione varia in quella proporzione (rendimenti di scala costanti); 2) Se aumenta la quantità di un fattore, restando invariata quella dell altro, tale aumento determina incrementi sempre minori della produzione (rendimenti di scala decrescenti) Infine, in una situazione di equilibrio, le remunerazioni del lavoro e del

12 capitale sono pari ai rendimenti marginali dei due fattori Formalizzando, indichiamo con: L= la forza lavoro occupata n= il saggio di crescita della forza lavoro y=k/l la produttività media del lavoro k=k/l il rapporto capitale-lavoro Il modello è aggregato, ossia come quello di Harrod-Domar composto di un solo settore. Il punto di partenza è costituito dalla funzione di produzione Y=F(K, L) (1) Si suppone che esistano rendimenti di scala costanti e produttività marginale decrescente

13 Moltiplicando per uno stesso valore positivo α la quantità di entrambi i fattori impiegati, la produzione cresce dello stesso valore. Ponendo α = 1/L La (1) si può scrivere nella forma: Y/L= F(K/L, L/L)= K/L (2) funzione aggregata e quindi: y=f (K) (3) funzione in termini di produttività Questo significa che aumentando l intensità capitalistica della tecnica adottata, la produttività media del lavoro cresce in misura decrescente Nel modello di Solow, si suppone che l investimento non

14 dipenda, come per Keynes, dalle attese e dai mutevoli stati d animo dei capitalisti, ma dall ammontare di risparmi disponibili e il tasso di crescita effettivo sia sempre eguale a Gg, in quanto la concorrenza assicura l equilibrio tra offerta e domanda dei prodotti Resta aperto il problema della eguaglianza tra Gg e Gn. A differenza dei Keynesiani, che per risolverlo, partivano dalla propensione al risparmio s, la variabile rilevante per Solow è il coefficiente di capitale v. Questo non è costante, come per Harrod e Domar, ma varia al variare delle combinazioni tra tecnica produttiva che l imprenditore sceglie. Supposto assente il progresso tecnico si può scrivere:

15 V*=s/n dove s è la propensione media e marginale al risparmio e n = tasso di crescita della popolazione lavorativa 22 Ciò significa che, l eguaglianza tra Gg e Gn viene assicurata essendo v* uguale al rapporto tra il propensione al risparmio e tasso di crescita della popolazione lavorativa Perché il sistema presenti effettivamente un rapporto incrementale tra capitale e prodotto del valore di v* è necessario che venga adottata una tecnica appropriata ciò è sempre possibile, dato che le combinazioni tra capitale e lavoro varieranno al variare dei prezzi dei due fattori, pari ai loro rendimenti marginali, ossia del saggio di interesse e

16 del salario Se si ha Gg Gn perché gli investimenti sono eccessivi e il capitale cresce relativamente al lavoro più di quanto assicura l eguaglianza tra i due tassi, il saggio di interesse diminuirà rispetto al salario, gli imprenditori avranno convenienza a passare a tecniche che impiegano più capitale e meno lavoro di conseguenza, dato il rendimento decrescente del capitale, v aumenterà e Gg ( che è uguale a s/v) diminuirà. Se, invece, si ha Gn Gg, l abbondanza di lavoro porterà ad una diminuzione dei salari e renderà conveniente tecniche che impiegano un minore stock di capitale con il conseguente aumento del suo rendimento marginale, la diminuzione di v e

17 l aumento di Gg La differenza fondamentale tra i modelli ispirati al paradigma keynesiano e quello di Solow sta nel diverso modo in cui vengono trattate le decisioni degli imprenditori e il funzionamento del mercato Per Harrod-Domar, sono le attese e le motivazioni degli imprenditori capitalisti ciò che determina domanda effettiva e occupazione e, poiché le loro previsioni possono essere errate, la crescita tenderà a presentare squilibri. Inoltre, ha avuto, almeno per un certo periodo, una notevole influenza sulle teorie e le politiche di sviluppo egli metteva al centro dell attenzione il risparmio e

18 l accumulazione del capitale, identificando in questi la forza determinante della crescita. Esso forniva una spiegazione delle cause della crescita e apriva la strada a politiche di sviluppo economico Infatti, nell impostazione neoclassica, si sposta l attenzione dalle cause della crescita ai meccanismi di mercato che assicurano l equilibrio Nella prima formulazione del modello di Solow, in cui è assente il progresso tecnico, l unica grandezza dalla quale dipende la crescita del prodotto è l aumento della popolazione, una variabile esogena al sistema l accumulazione perde quella centralità che aveva avuto per

19 la spiegazione dello sviluppo fino dall opera di Smith, in quanto un aumento dell investimento aumenterà la produzione in un dato momento, ma non il suo tasso di crescita quindi, data l ipotesi dei rendimenti decrescenti dei fattori, aumentando la dotazione di capitale, il suo contributo marginale alla produzione tende a diminuire Un ulteriore e importante sviluppo del modello di Solow si ha in un suo saggio successivo (Solow, 1957), basato su indagini empiriche, svolte da lui e da altri economisti su serie storiche relative alla crescita del prodotto nazionale negli Stati Uniti nel lungo periodo, le quali dimostravano che la crescita era solo parzialmente spiegata dall aumento dei tradizionali fattori

20 produttivi vi era dunque, quello che venne chiamato fattore residuo che venne identificato nel progresso tecnico. Ad esso si attribuiva la quota maggiore della crescita Tenendo conto di questo fattore, la funzione della produzione assume la forma: Y=f (K,L, λ) in cui λ è il progresso tecnico. Esso consente di produrre di più con le stesse quantità di lavoro e di capitale e, quindi, sposta la funzione della produzione verso l alto Come la crescita demografica, anche il progresso tecnico è una variabile esogena: esso non dipende dalle variabili del

21 sistema, ma è frutto di invenzioni e scoperte disponibili per gli imprenditori che vogliono adottarle L ipotei dei rendimenti decrescenti e la possibilità per tutti di godere dei frutti del progresso tecnico, sono le condizioni sulle quali si basa una tesi derivata dai modelli neoclassici che è stata oggetto di diversi studi teorici e empirici: la tesi della convergenza dei tassi di crescita Convergenza dei tassi di crescita se il tasso di rendimento del capitale diminuisce al crescere dello stock accumulato, anche il tasso di crescita di un economia tenderà a diminuire fino ad azzerarsi di conseguenza, se consideriamo, a un dato momento del

22 tempo, paesi con diversi livelli di reddito pro capite, i rispettivi tassi di crescita tenderanno a convergere e la differenza dei loro redditi pro capite scomparirà con l introduzione del progresso tecnico si avrà lo stesso effetto visto che le innovazioni tecnologiche si diffonderanno nei vari paesi a un tasso uniforme

La teoria neoclassica della crescita economica

La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita economica La teoria neoclassica della crescita sostiene che la crescita economica è causata da: aumento della quantità di lavoro L utilizzata (crescita della popolazione)

Dettagli

L economia di lungo periodo 1 a p.

L economia di lungo periodo 1 a p. L economia di lungo periodo 1 a p. La crescita: I modelli di Harrod e Domar; Il modello di Solow. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari

Dettagli

4.a MODELLI KEYNESIANI AGGREGATI

4.a MODELLI KEYNESIANI AGGREGATI 4.a MODELLI KEYNESIANI AGGREGATI A modelli aggregati: cosa succede quando aumenta la capacità produttiva? Ipotesi: - un solo bene, sia di consumo che di investimento (evita la questione dei prezzi relativi

Dettagli

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA CAPITOLO 1 LA FUZIOE DI PRODUZIOE E LA CRESCITA ECOOMICA 11 La funzione di produzione Data una funzione di produzione in cui la quantità prodotta () dipende dalla quantità di capitale () e di lavoro ()

Dettagli

Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow

Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow Lezione 9 La crescita economica il modello di Solow 1 La questione della crescita non è altro che un nuovo abito per un annosa questione, che occupa da sempre chiunque si interessi all economia: il presente

Dettagli

Alessandro Scopelliti.

Alessandro Scopelliti. Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it Il tasso di crescita ed il tasso di disoccupazione negli USA dal 1970 ad oggi Nel grafico precedente sono state riportate le variazioni del Pil e della

Dettagli

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 11

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 11 Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2016-2017 Corso di Macroeconomia Lezione 11 1 Come si misura il tenore di vita Ci spostiamo dallo studio

Dettagli

Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946)

Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946) Il modello di Harrod (1939) e Domar (1946) Modello pensato per spiegare come far aumentare la produzione in una situazione di sotto-utilizzo della capacità produttiva. Ingrediente fondamentale per lo sviluppo

Dettagli

La crescita economica

La crescita economica La crescita economica Il percorso La crescita economica Il modello di Solow Costruzione Equilibrio di stato stazionario Il risparmio e la regola aurea La crescita della popolazione Obiettivi della teoria

Dettagli

C.d) Equilibri multipli

C.d) Equilibri multipli C.d) Equilibri multipli o L evidenza empirica sui processi di convergenza nei livelli di produttività tra le regioni europee suggerisce l esistenza di Club di convergenza, ovvero di gruppi di regioni che

Dettagli

Il modello di Solow. Il modello di Solow. Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 Il modello di Solow A.A Stefano Usai

Il modello di Solow. Il modello di Solow. Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 Il modello di Solow A.A Stefano Usai Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 4 A.A 2007-2008 Stefano Usai La principale novità del modello di Solow rispetto a quello di Harrod-Domar è l enfasi sul concetto di rendimenti decrescenti

Dettagli

Il modello AD-AS. Modello semplice

Il modello AD-AS. Modello semplice Il modello AD-AS Modello semplice Introduciamo i prezzi Fino ad ora abbiamo ipotizzato che i prezzi fossero dati e costanti. Si trattava di una ipotesi semplificatrice che poteva valere nel breve periodo.

Dettagli

MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO

MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW ANALISI DI LUNGO PERIODO La Produzione Aggregata dipende: Breve periodo: dalla domanda (capitale, lavoro, tecnologia sono dati) Lungo periodo: da capitale, lavoro, tecnologia

Dettagli

Convergenza non condizionata

Convergenza non condizionata Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 5 La convergenza nelle dinamiche di crescita A.A 2007-2008 Stefano Usai Convergenza non L ipotesi di convergenza non e basata sull assunzione che

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione

Dettagli

Se il progresso tecnico non è lo stesso in tutti i paesi le conclusioni non valgono.

Se il progresso tecnico non è lo stesso in tutti i paesi le conclusioni non valgono. Convergenza Il modello neoclassico prevede due tipi di convergenza: convergenza condizionata: è la convergenza nei livelli di reddito per addetto ed è condizionata dalla propensione al risparmio s del

Dettagli

Progresso tecnologico e crescita

Progresso tecnologico e crescita Lezione 14 (BAG cap. 13) Progresso tecnologico e crescita Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Progresso tecnologico e tasso di crescita Il progresso tecnologico può manifestarsi

Dettagli

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW

IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW IL MODELLO DI CRESCITA DI SOLOW C. SARDONI Indice 1. Introduzione 1 2. La funzione di produzione well-behaved 1 3. La dinamica: il modello di solow 3 4. Il progresso tecnico 6 Appendice A. La distribuzione

Dettagli

MACROECONOMIA - Approfondimenti

MACROECONOMIA - Approfondimenti MACROECONOMIA - Approfondimenti Oggetto d indagine: La macroeconomia studia i fenomeni economici e il comportamento degli agenti economici aggregati a differenza della microeconomia che studia invece fenomeni

Dettagli

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Saveria Capellari a.a. 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

Dettagli

L economia politica si suddivide in due branche principali

L economia politica si suddivide in due branche principali L economia politica si suddivide in due branche principali Microeconomia: si occupa del comportamento dei singoli mercati e dei singoli operatori/soggetti economici. Macroeconomia: studia il funzionamento

Dettagli

Capitolo 8. La crescita economica, II. Capitolo 8: La crescita economica, II 1

Capitolo 8. La crescita economica, II. Capitolo 8: La crescita economica, II 1 Capitolo 8 La crescita economica, II 1 Il percorso La crescita economica II Il progresso tecnologico nel modello di Solow. Le politiche economiche che favoriscono la crescita. Evidenza empirica: confrontiamo

Dettagli

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 12 Universita di apoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico 2016-2017 Corso di Macroeconomia Lezione 12 1 Interazioni tra produzione e capitale Il capitale determina

Dettagli

Economia dello sviluppo. Oggetto teoria/modelli di crescita. Rostow: Approccio storicistico e approccio keynesiano

Economia dello sviluppo. Oggetto teoria/modelli di crescita. Rostow: Approccio storicistico e approccio keynesiano Economia dello sviluppo anna.montini@unibo.it Parte II Approccio storicistico e approccio keynesiano Approccio storicistico e meccanicistico: Estensione teoria economica convenzionale (sviluppo come modernizzazione)

Dettagli

Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo

Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo Indice 1 Mercato del lavoro 1 2 Il modello AD - AS 3 3 Produzione, inflazione e moneta 7 4 Crescita 9 1 Mercato del lavoro Esercizio 1. Si consideri

Dettagli

Funzione di Produzione e Misura della Produttività

Funzione di Produzione e Misura della Produttività Funzione di Produzione e Misura della Produttività Quesito Nell ambito delle proprietà di una funzione di produzione, illustrare differenze e collegamenti fra produttività marginale dei fattori e rendimenti

Dettagli

ESERCITAZIONI MACROECONOMIA 2

ESERCITAZIONI MACROECONOMIA 2 ESERCITZIOI MCROECOOMI 2 CPITOLO 0 Crescita: i fatti principali ) Spiegate cosa si intende per convergenza nella teoria della crescita e mostrate il grafico con cui si rappresenta. 2) Spiegate le regioni

Dettagli

3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO

3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO 3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO A Mercantilisti e fisiocratici ( 600, 700) Mercantilisti ( 600): la ricchezza viene dalla valuta, ossia dall esportazione (predatoria)

Dettagli

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A

Dettagli

La crescita economica, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 8: La crescita economica, II 1

La crescita economica, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 8: La crescita economica, II 1 La crescita economica, II 1 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza del lavoro La funzione di produzione del modello di Solow: F(K,L) Può essere generalizzata per tenere conto della

Dettagli

Capitolo 26. Le politiche di crescita e di sviluppo

Capitolo 26. Le politiche di crescita e di sviluppo Capitolo 26 Le politiche di crescita e di sviluppo Il modello classico di Lewis Il modello è costituito da quattro elementi: L economia è di tipo dualistico, vi sono due settori distinti nel sistema economico:

Dettagli

Macroeconomia. Luca Deidda. UNISS, CRENoS DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS DiSEA) 1 / 13

Macroeconomia. Luca Deidda. UNISS, CRENoS DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS DiSEA) 1 / 13 Macroeconomia Lezione n. 10 Crescita economica: 1) Regola aurea, 2) Concetto di convergenza condizionata, 3) Popolazione, 4) Motore di ricerca di lungo periodo: Progresso tecnologico Luca Deidda UNISS,

Dettagli

Krugman et al., L ESSENZIALE DI ECONOMIA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2007

Krugman et al., L ESSENZIALE DI ECONOMIA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2007 1 Attenzione! Il profitto per unità di prodotto può variare perché 1. a parità di costo (per unità di prodotto) varia il prezzo (per unità di prodotto) Ci si muove LUNGO la curva OA Oppure perchè 2. a

Dettagli

Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia

Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia IV^ Conferenza AEEE Italia Trento, Muse 3 giugno 2017 Workshop matematica-statistica Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia 1. Rappresentazioni grafiche 2. Calcoli 3. Potente è la

Dettagli

Il modello a fattori specifici

Il modello a fattori specifici Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 3 (b) Fattori specifici e distribuzione del reddito Slide 3- Cosa succede all allocazione del lavoro e alla distribuzione del reddito quando il prezzo del

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2015-2016 IL MODELLO SOLOW COMPLETO ED IL RESIDUO DI SOLOW DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO p.montalbano@dte.uniroma1.it 1 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza

Dettagli

Modello IS-LM. I due mercati rilevanti sono:

Modello IS-LM. I due mercati rilevanti sono: 17-5-2017 Modello IS-LM Sintetizza il funzionamento del sistema economico rappresentato da due variabili chiave Y, il livello del PIL o del reddito, ed r, tasso di interesse. Ipotesi iniziali: I prezzi

Dettagli

Crescita e ciclo nell'economia italiana contemporanea

Crescita e ciclo nell'economia italiana contemporanea Crescita e ciclo nell'economia italiana contemporanea Ferruccio Marzano B 381732 CASAEDCTRICE UNIVERSITÀ LA SAPIENZA 2011 Indice Introduzione 11 Obiettivo del lavoro '"---- 11 "Collocazione" analitica

Dettagli

Capitolo 9 La produzione

Capitolo 9 La produzione Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le risorse che le imprese usano per produrre beni e servizi sono dette fattori produttivi o input I beni e i servizi realizzati dalle imprese sono definiti semplicemente

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 2 Fattori produttivi e commercio internazionale Krugman-Obstfeld, cap. 4 Copyright

Dettagli

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 9 La produzione LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output Tra gli

Dettagli

Produzione. Giancarlo Gozzi. Marzo Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna

Produzione. Giancarlo Gozzi. Marzo Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Produzione Giancarlo Gozzi Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Marzo 2017 Sommario Produzione: breve e lungo periodo Tecnologia Analisi di breve periodo: curve di produttività Curva

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 24 del Libro di Testo) Anno PIL reale

Dettagli

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05.

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05. ESAME DI ECONOMIA POLITICA II DEL 7 LUGLIO 2015 sintesi delle soluzioni DOMANDA AX Che cosa si intende per moltiplicatore della domanda nazionale? Il moltiplicatore della domanda nazionale misura la risposta

Dettagli

Capitolo 8 La crescita economica, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 8: La crescita economica, II 1

Capitolo 8 La crescita economica, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 8: La crescita economica, II 1 Capitolo 8 La crescita economica, II 1 C è qualche provvedimento che il governo indiano possa prendere per far crescere l economia dell India come quella dell Indonesia o dell Egitto? E se non c è, che

Dettagli

Sintesi Modello del moltiplicatore

Sintesi Modello del moltiplicatore Sintesi Modello del moltiplicatore Spostamenti della DA La Da si sposta, tra l altro, a causa di: maggiore/minore incertezza che determina variazione nei consumi delle famiglie e mutamento delle aspettative

Dettagli

Domande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica

Domande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica Domande ed Esercizi Corso di Istituzioni di Economia Politica Simone D Alessandro Ottobre 2009 Indice 1 Teoria del Consumatore 1 1.1 Esercizi.............................. 1 2 Teoria della Produzione 3

Dettagli

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO 1 Argomenti studiati nel corso di Economia Politica Introduzione e funzionamento dell economia nel lungo periodo o Il modello macroeconomico (capp. 1-3) o Moneta e

Dettagli

Capitolo 6. La produzione. A.A Microeconomia - Cap. 6-1

Capitolo 6. La produzione. A.A Microeconomia - Cap. 6-1 Capitolo 6 La produzione A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 6-1 Il comportamento dell'impresa Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento dell'impresa: 1. Tecnologia di produzione 2. I

Dettagli

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Attività di tutoring per il corso di Economia Politica CdL Giurisprudenza Appunti su I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1 2 OBIETTIVO: Fornire uno schema concettuale per analizzare

Dettagli

Capitolo 1 La macroeconomia come scienza. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 1: La macroeconomia come scienza 1

Capitolo 1 La macroeconomia come scienza. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 1: La macroeconomia come scienza 1 Capitolo 1 La macroeconomia come scienza 1 Il percorso L oggetto di studio della macroeconomia: Quali sono i problemi importanti? I modelli macroeconomici: Che cosa sono Come si usano A che cosa servono

Dettagli

1.2.3 Lacrescitauniforme La regola d oro dell accumulazione del capitale e l inefficienzadinamica

1.2.3 Lacrescitauniforme La regola d oro dell accumulazione del capitale e l inefficienzadinamica INDICE Presentazione dell edizione italiana... Premessa... Prefazione... vii xxi xxiii Introduzione.... 1 I.1 L importanzadellacrescita... 1 I.2 Fatti stilizzati riguardanti la crescita economica...........

Dettagli

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 9 La produzione. Robert H. Frank Microeconomia - 4 a Edizione Copyright The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 9 La produzione Dopo la teoria del (la scelta razionale del) consumatore OGGI INIZIAMO LA SECONDA (E CENTRALE) PARTE DEL CORSO: TEORIA DELLA PRODUZIONE E DELLA STRUTTURA DEI MERCATI LA PRODUZIONE

Dettagli

Sommario. Produzione. Perché si studia il comportamento delle imprese? La teoria dell impresa

Sommario. Produzione. Perché si studia il comportamento delle imprese? La teoria dell impresa Sommario Produzione Funzione di produzione con un solo fattore produttivo Produzione con due fattori produttivi Rendimenti di scala Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore

Dettagli

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Il debito pubblico Definizione Perché si rapporta il debito pubblico con il PIL? L interpretazione ricardiana del debito pubblico Il debito pubblico italiano Da cosa dipende

Dettagli

Esercizi per prendere maggiore confidenza con gli argomenti del corso

Esercizi per prendere maggiore confidenza con gli argomenti del corso Corso di ECONOMIA POLITICA L-36 (canale A-L) anno accademico 2016-2017 Esercizi per prendere maggiore confidenza con gli argomenti del corso 1) Supponete che la funzione di domanda di un determinato bene

Dettagli

Economia Politica II H-Z Lezione 5

Economia Politica II H-Z Lezione 5 Economia Politica II H-Z Lezione 5 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 Capitolo VI. Il mercato del lavoro 2 1.1. Occupazione, disoccupazione e partecipazione Forza lavoro:

Dettagli

Perché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione

Perché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione Produzione Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore comprensione delle decisioni fatte dai produttori e come queste contribuiscano a determinare la curva di offerta La

Dettagli

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO Qual è attualmente il principale problema economico degli Stati Uniti? Quali sono le cause del deficit di bilancio degli Stati Uniti? Fate un confronto tra la performance

Dettagli

La produzione. (R. Frank, Capitolo 9)

La produzione. (R. Frank, Capitolo 9) La produzione (R. Frank, Capitolo 9) LA PRODUZIONE Le imprese utilizzano i fattori produttivi (input) per produrre beni e servizi (output) La produzione trasforma un insieme di input in un insieme di output

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 7 Teoria dell impresa Lezione 7: Teoria dell impresa Slide 1 Il concetto di funzione di produzione Il processo di produzione Combinazione di fattori produttivi (input)

Dettagli

Occupazione e disoccupazione

Occupazione e disoccupazione Lezione 20 1 Occupazione e disoccupazione L occupazione ha una fortissima importanza sociale, e pone molti problemi di rilevazione. In questa lezione vediamo come la definizione di occupazione fa emergere

Dettagli

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE IL MODELLO BASE DELLE FLUTTUAZIONI ECONOMICHE Gli economisti usano il modello della Domanda e Offerta Aggregata per spiegare le fluttuazioni di breve

Dettagli

Il modello neoclassico

Il modello neoclassico Risultati Il modello neoclassico Il commercio internazionale segue i VC a specializzazione non è completa Confermato empiricamente Confermato empiricamente integrazione commerciale è vantaggiosa per entrambi

Dettagli

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA PROF. ANNAMARIA VARIATO A.A. 2009 2010 SOTTOPERIODO III QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE APPROFONDIMENTI SULLA TEORIA DELL INVESTIMENTO Nel modello di Jorgenson (1963) i coefficienti

Dettagli

IS verticale. orizzontale. verticale

IS verticale. orizzontale. verticale Grafico Pol. Fiscale Pol. Monetaria Keynesiani - I insensibili ad i - Trappola della liquidità IS verticale LM orizzontale Efficacia piena Non efficace Monetaristi - L insensibile ad i LM verticale Non

Dettagli

Esercizi integrativi, corso di Macroeconomia, A.A (a cura della dott.ssa Chiara Conti)

Esercizi integrativi, corso di Macroeconomia, A.A (a cura della dott.ssa Chiara Conti) Esercizi integrativi, corso di Macroeconomia, A.A. 2016-17 (a cura della dott.ssa Chiara Conti) Esercizio 1 [mercato dei beni] Si consideri un economia chiusa caratterizzata dalle seguenti equazioni: =

Dettagli

Alessandro Scopelliti.

Alessandro Scopelliti. Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it L offerta aggregata La curva di offerta aggregata descrive gli effetti della produzione sul livello dei prezzi. E derivata dal comportamento di salari

Dettagli

Plusvalore, occupazione, sfruttamento della forza lavoro

Plusvalore, occupazione, sfruttamento della forza lavoro CAPITOLO IX Plusvalore, occupazione, sfruttamento della forza lavoro 48. Rappresentazioni matematiche della relazione tra massa e saggio del plusvalore. In questo paragrafo vengono esposte le formule matematiche

Dettagli

inputs) in risultati (prodotti vendibili sul mercato, beni intermedi, inquinamento genericamente indicati come outputs).

inputs) in risultati (prodotti vendibili sul mercato, beni intermedi, inquinamento genericamente indicati come outputs). Capitolo 9 a produzione pagina 1 CAPITOO 9 A PRODUZIONE Cos è un processo produttivo? È un processo che trasforma i fattori produttivi (materie prime, macchine, ore di lavoro umano, progettazione genericamente

Dettagli

Mercato concorrenziale

Mercato concorrenziale Mercato concorrenziale Francesca Stro olini Francesca Stro olini (Institute) 1 / 24 Mercato concorrenziale In un mercato perfettamente concorrenziale le decisioni di consumo di tutti i consumatori e le

Dettagli

Blanchard, Macroeconom ia Una prospettiva europea, I l Mulino Crescita: i fatti principali

Blanchard, Macroeconom ia Una prospettiva europea, I l Mulino Crescita: i fatti principali Capitolo XI. Crescita: i fatti principali 1. Come si misura il tenore di vita Ci spostiamo dallo studio delle determinanti della produzione nel breve e nel medio periodo, quando dominano le fluttuazioni,

Dettagli

Il modello IS/LM e la politica economica

Il modello IS/LM e la politica economica Corso di Economia Politica prof. S. Papa Il modello IS/LM e la politica economica Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Due usi dei modelli macroeconomici: economia politica e politica economica

Dettagli

Lezione 14 Produzione e tecnologia LIBRO VECCHIO: Fino a pag. 107 inclusa

Lezione 14 Produzione e tecnologia LIBRO VECCHIO: Fino a pag. 107 inclusa Lezione 14 Produzione e tecnologia LIBRO VECCHIO: Fino a pag. 107 inclusa La microeconomia La microeconomia studia il comportamento di: singole imprese (profitti, costi, produttività, produzione, ecc );

Dettagli

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33)

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) 614 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33) Fluttuazioni Cicliche Modello di domanda e offerta aggregate Utilizzato per spiegare fluttuazioni cicliche Breve periodo, dove non vige dicotomia

Dettagli

Capitolo 1: La macroeconomia come scienza. homepage: https://sites.google.com/site/minnitianto77/teaching/macroeconomia

Capitolo 1: La macroeconomia come scienza. homepage: https://sites.google.com/site/minnitianto77/teaching/macroeconomia Antonio Minniti Professore Associato Dipartimento di Scienze Economiche Università degli Studi di Bologna Piazza Scaravilli 2 40126 Bologna tel: +39 051 2098486 e-mail: antonio.minniti@unibo.it homepage:

Dettagli

Macroeconomia Avanzata La contabilità della crescita. Pasquale Tridico Università di Roma Tre

Macroeconomia Avanzata La contabilità della crescita. Pasquale Tridico Università di Roma Tre Macroeconomia Avanzata La contabilità della crescita Pasquale Tridico Università di Roma Tre tridico@uniroma3.it I fatti stilizzati di Kaldor Produttività L = K/L K/Y = r = W/Y = Non convergenza Altro

Dettagli

LA CURVA DI PHILLIPS

LA CURVA DI PHILLIPS 1 LA CURVA DI PHILLIPS INFLAZIONE, INFLAZIONE ATTESA E DISOCCUPAZIONE L equazione dell offerta aggregata può essere riscritta come una relazione tra livello effettivo dei prezzi, livello atteso dei prezzi

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia determinato in larga misura dalla domanda La spesa effettiva

Dettagli

Sommario. Prefazione xv L autore xxiv

Sommario. Prefazione xv L autore xxiv Sommario Prefazione xv L autore xxiv Parte 1 Concetti di base 1 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 Che cos è la macroeconomia? 4 1.2 Gli strumenti della macroeconomia 7 1.3 Una panoramica del libro

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1.

ESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) Part I ESERCIZI SVOLTI (RELATIVI AL 1 MODULO) 1. Esercizio: Ripasso IS LM 1.1. Domande: Se 4G > O aumento spesa pubblica usando IS LM: - come

Dettagli

Sviluppo, stagnazione e convergenza

Sviluppo, stagnazione e convergenza CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 Sviluppo, stagnazione e convergenza DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it e U. Triulzi 2009 Sviluppo e stagnazione Mentre nel periodo classico

Dettagli

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA. Prof. Massimo Arnone

ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA. Prof. Massimo Arnone ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA Prof. Massimo Arnone massimo.arnone@uniroma1.it Anno Accademico 2017-2018 ARGOMENTI Teorie della domanda di moneta che spiegano come

Dettagli

Riepilogo Romer (1986)

Riepilogo Romer (1986) Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 8 Storia, Aspettative e Sviluppo A.A 2007-2008 Stefano Usai Riepilogo Romer (1986) Sostituendo nella funzione di produzione a E(t) la sua espressione

Dettagli

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10)

Dettagli

Crescita e politica economica

Crescita e politica economica 4 Crescita e politica economica Problemi teorici 1. La crescita endogena è una crescita che si autoalimenta; si ritiene che possa realizzarsi grazie a politiche che influiscono sul tasso di risparmio di

Dettagli

Il bastone da hockey e la trappola malthusiana

Il bastone da hockey e la trappola malthusiana Il bastone da hockey e la trappola malthusiana Quale meccanismo condannò l umanità a stare sulla parte piatta del bastone di hockey per secoli e come fu che l umanità ne usci Premessa Per vivere l uomo

Dettagli

Capitolo VII. Il mercato del lavoro

Capitolo VII. Il mercato del lavoro Capitolo VII. Il mercato del lavoro 1 In questa lezione parleremo di: Mercato del lavoro in Italia Disoccupazione Determinazione dei salari e dei prezzi Equilibrio del mercato del lavoro e tasso naturale

Dettagli

Il mercato del lavoro nel modello WS-PS

Il mercato del lavoro nel modello WS-PS Corso di Politica Economica Esercitazione n. 5 21 aprile 2016 Il mercato del lavoro nel modello WS-PS Dott. Walter Paternesi Meloni walter.paternesi@uniroma3.it INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO in età

Dettagli

Consumo e Risparmio. studieremo quali sono le determinanti del consumo (e quindi del risparmio)

Consumo e Risparmio. studieremo quali sono le determinanti del consumo (e quindi del risparmio) Consumo e Risparmio In questa lezione: studieremo quali sono le determinanti del consumo (e quindi del risparmio) analizzeremo cosa dicono i fatti empirici studiamo l equilibrio di un economia chiusa nella

Dettagli

SCUOLE di Pensiero Fisiocrazia Produzione Agricola SCUOLA CLASSICA Lavoro. CATEGORIE specifiche. PARAMETRI di Valutazione

SCUOLE di Pensiero Fisiocrazia Produzione Agricola SCUOLA CLASSICA Lavoro. CATEGORIE specifiche. PARAMETRI di Valutazione P.A.S. Percorsi Abilitanti Speciali 2014 Facoltà di Giurisprudenza Ettore Peyron - Lezione N 1 A del 24-4-2014 CATEGORIE fondamentali della MACROECONOMIA 1 PARAMETRI e CATEGORIE specifiche di Valutazione

Dettagli

L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO

L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO Economia Politica Appunti delle lezioni Raffaele Paci testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 24, Zanichelli Cap 18 I mercati dei fattori di produzione L ECONOMIA DEI MERCATI DEL LAVORO

Dettagli

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA OLTRE IL MODELLO SOLOW. DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO

CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA OLTRE IL MODELLO SOLOW. DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 OLTRE IL MODELLO SOLOW DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO p.montalbano@dte.uniroma1.it 1 La crescita: dalla teoria alla prassi La crescita bilanciata Nello stato stazionario

Dettagli

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice i-x_1-179_imbriani_07.qxp 20-04-2007 11:10 Pagina V 3 CAPITOLO 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 L oggetto della macroeconomia 5 1.2 Dalla microeconomia alla macroeconomia 6 1.3 La produzione e la

Dettagli

Lezione Introduzione

Lezione Introduzione Lezione 19 1 Introduzione In questa lezione vediamo il modello di allocazione della spesa. Questo modello spiega la relazione tra le diverse componenti del PIL. In particolare mostra come, nel lungo periodo,

Dettagli

Elenco dei simboli più comunemente usati in economia politica

Elenco dei simboli più comunemente usati in economia politica Elenco dei simboli più comunemente usati in economia politica Simboli matematici m Coefficiente angolare di una retta generica Misura la pendenza della retta; se ha segno positivo la retta è crescente,

Dettagli

Crescita economica, produttività e tenore di vita

Crescita economica, produttività e tenore di vita Crescita economica, produttività e tenore di vita Introduzione Negli ultimi due secoli ci sono stati ingenti cambiamenti nel benessere della popolazione i fattori alla base del tenore di vita di una nazione

Dettagli

a) Calcolate i valori di stato stazionario del capitale, del prodotto e del consumo per

a) Calcolate i valori di stato stazionario del capitale, del prodotto e del consumo per ESERCITAZIOE 6 - LA TEORIA DELLA CRESCITA ESERCIZIO Considerate un economia descritta dai seguenti dati: ( LE) s. δ. g.3 a) Calcolate i valori di stato stazionario del capitale, del prodotto e del consumo

Dettagli