OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TURISTICO DELLE PROVINCE DI VENEZIA, ROVIGO, TREVISO E VICENZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TURISTICO DELLE PROVINCE DI VENEZIA, ROVIGO, TREVISO E VICENZA"

Transcript

1 L.R. n. 8/2003 Bando Esercizio Finanziario 2004 Misura 1 Creazione di Osservatori, Banche Dati e Centri Studi di Distretto OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TURISTICO DELLE PROVINCE DI VENEZIA, ROVIGO, TREVISO E VICENZA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO

2 1. Finalità e utilità per gli operatori Il Patto per lo sviluppo del Distretto Turistico delle Province di Venezia, Rovigo, Treviso e Vicenza riconosciuto dalla Regione Veneto (DGR n. 1766/2004) pone esplicitamente tra i propri obiettivi la realizzazione di un Osservatorio del Distretto Turistico al fine di governare un fenomeno complesso e trasversale come quello del turismo in tutte le sue articolazioni, tenuta sempre presente la forte incidenza strutturale che lo stesso ha nel territorio e in tutto il tessuto produttivo dell area presa in considerazione. Il Progetto Esecutivo dell Osservatorio individua, tra le finalità dell iniziativa, le seguenti priorità: 1. identificare, analizzare e valutare in termini economici con riferimento all area d interesse dell Osservatorio sia la domanda che la filiera turistica, con le proprie caratteristiche e dinamiche; 2. fornire ai soggetti che operano nel Distretto gli strumenti per la creazione di prodotti innovativi e per l integrazione con i prodotti tradizionali, in risposta all evoluzione della domanda e dell offerta (p.e. itinerari fluviali, percorsi enogastronomici, integrazione balneare-culturale, ecc.); 3. collegare e coordinare le informazioni in un unico sistema di analisi e di osservazione del turismo in quanto sistema produttivo all interno del distretto, rendendole disponibili in modo sistematico ai diversi soggetti che vi operano; 4. dare agli operatori uno strumento operativo attraverso il quale - interpretare la loro attività nel contesto della destinazione e delle dinamiche più generali - rafforzare il loro ruolo di soggetti attivi nella filiera turistica e dunque contribuire ad individuare e a rendere operative condizioni e modalità:

3 a) per un migliore e maggiore utilizzo della capacità produttiva non solo nei periodi di alta stagione, ma anche nella prospettiva di un allungamento della stagione stessa; b) per integrare la propria offerta con quella del territorio e quindi potenziare e allargare la capacità di penetrazione nei diversi mercati di domanda; c) per potenziare le iniziative di innalzamento degli standard di qualità aziendali, anche in rapporto con il territorio; d) per operare sinergicamente sul rapporto qualità-prezzo della destinazione, oltre che della singola componente di offerta; e) per un utilizzo più coordinato delle iniziative di promozione e comunicazione, in un ottica di destinazione, oltre che di singola attività.

4 2. Le priorità La scheda che segue riassume gli ambiti ritenuti prioritari identificando sia le fasi di elaborazione che potranno essere sviluppate nel breve periodo sia quelle successive. ambito priorità fasi successive fonti 1. domanda analisi dei flussi turistici a livello nazionale, regionale, distrettuale e provinciale: arrivi e presenze, origine della domanda, descrizione dei profili del turista 2. imprese - identificazione nel territorio delle imprese turistiche e valutazione della produzione turistica in attività non rivolte esclusivamente ai turisti; - movimentazione delle imprese (fatturato, analisi dell entrata ed uscita dal mercato, numero, dimensione, ecc.), tassi di ricettività e di turisticità, indici di utilizzazione degli esercizi ricettivi, nell ottica di analizzare la situazione reale dell offerta e quella potenziale. analisi del fenomeno dell escursionismo, approfondimenti su profili, motivazioni e altri aspetti non indagati agevolazioni del credito per investimenti immobiliari e per la conduzione dell azienda, finanziamenti di progetti a singole aziende o ad aggregazioni Approfondimenti su aspetti non indagati Regione (SIRT), Province, Ufficio Italiano Cambi, ecc. Camere di Commercio, Associazioni di categoria, Regione, ecc. 3. filiere del turismo e loro integrazion e selezione e articolazione territoriale delle imprese per filiera: culturale enogastronomia produzioni tipiche ed artigianali fluviale ed endolagunare altre individuazione possibili sinergie Camere di commercio e altri

5 4. il fattore umano analisi della situazione attuale e delle prospettive future in termini di: formazione occupazione Finanziamenti per la formazione e attivazione di corsi 5. turismo e individuazione ed ampliamento set ambiente elaborazione di un primo set indicatori di indicatori di pressione turistica sul territorio 6. le aree e gli Aree e immobili immobili destinati al comparto turistico-ricettivo; pianificazione prevista nei singoli PRG; concessioni edilizie; movimento del mercato immobiliare 7. la P.A. Leggi, regolamenti e interventi progettuali degli attori pubblici (viabilità e infrastrutture, sicurezza e ordine pubblico, sanità, ambiente e territorio, incentivi economici, ecc. Camere di Commercio, Enti bilaterali, Province, Regione, ecc. Varie In primis Comuni Dalla UE ai Comuni

6 3. Le caratteristiche dell Osservatorio Le caratteristiche alle quali dovrà ispirarsi l attività dell Osservatorio quando sarà a regime, e alle quali si dovrà fare riferimento per le fasi di analisi e di avvio nel compiere ogni scelta tra le diverse opzioni che si presentino, possono essere così riassunte. 1. Tempestività: le elaborazioni dell Osservatorio saranno effettuate in modo tale da fornire una rappresentazione fedele della situazione reale del settore Turistico e il più possibile prossima ad essa dal punto di vista temporale. 2. Credibilità: informazioni e scenari delineati dalle attività dell Osservatorio dovranno essere caratterizzati da rispondenza a situazioni e specificità territoriali. 3. Rilevanza: i risultati forniti dall Osservatorio dovranno essere orientati all effettiva utilità degli stessi per gli operatori pubblici e privati, sia nell orizzonte a breve che in quello di medio-lungo periodo. 4. Rigorosità: dati, informazioni ed elaborazioni prodotti dall Osservatorio dovranno rispondere a criteri metodologici e scientifici condivisi, e saranno verificati dal Comitato d indirizzo. 5. Coerenza e complementarità con altri Osservatori (es. SIRT, osservatori provinciali, ISNART, ecc). 6. Sistematicità: elaborazioni che consentano di mettere a punto un sistema di monitoraggio. 7. Accessibilità e diffusione dei risultati: i dati saranno resi disponibili agli operatori nella modalità ritenuta più accessibile (web) e in occasione della loro pubblicazione periodica ne sarà data comunicazione attraverso opportune iniziative di comunicazione.

7 4. Le fasi Il piano di lavoro, da completarsi entro luglio 2007, prevede le seguenti fasi: Step 1 Analisi dettagliata dei fabbisogni e individuazione delle priorità Step 2 Censimento delle banche dati esistenti Precondizione per la creazione della banca dati dell Osservatorio è il censimento delle banche dati esistenti relativamente ai fattori indicati, nonché l analisi delle caratteristiche dei loro database dal punto di vista del contenuto dell informazione rilevata, della frequenza di aggiornamento, dell architettura del sistema. Step 3 Individuazione delle banche dati di interesse per l Osservatorio e dei rispettivi referenti per il Progetto Step 4 Definizione dell architettura del Sistema Informativo dell Osservatorio Step 5 Definizione delle modalità di trasmissione dell informazione al SI dell Osservatorio da parte dei soggetti gestori delle altre banche dati (connessione diretta oppure invio flusso dati secondo tracciati standard) Step 6 Definizione delle modalità di ricerca e aggiornamento delle informazioni non direttamente reperibili presso altre banche dati Step 7 Definizione dell output del SI dell Osservatorio, delle attività di elaborazione/analisi dei dati, della comunicazione dei risultati Step 8 Redazione del Protocollo Operativo condiviso da tutti i soggetti sottoscrittori del Progetto e dai soggetti gestori delle altre banche dati (limitatamente al flusso delle informazioni) Step 9 Implementazione del SI dell Osservatorio fase di test Step 10 Avvio della gestione ordinaria del SI su un insieme limitato di ambiti ritenuti prioritari (cfr. step 1) Step 11 Estensione graduale degli ambiti di riferimento

8 5. I dati necessari e i soggetti coinvolti E necessario per raggiungere gli obiettivi indicati secondo le priorità definite accedere a dati verosimilmente già censiti da differenti Enti della P.A per altre finalità e con aggregazioni non necessariamente coincidenti con quelle dell Osservatorio. Come precisato nelle priorità, si tratta di compiere un rilevante sforzo di verifica e collegamento/coordinamento in un unico sistema di analisi e di osservazione del turismo in quanto sistema produttivo all interno del Distretto. Con riferimento al breve periodo i soggetti direttamente interessati sono: - le Province (dati su arrivi, presenze, esercizi ricettivi, posti letto, ) - le Camere di Commercio (Registro Imprese) Altri soggetti potranno essere individuati nell ambito della fase di Censimento delle banche dati esistenti (Step 2). Per quanto riguarda il turismo internazionale (profilo dei turisti, spesa e comportamenti d acquisto, giudizi sulla vacanza), ad esempio, si prevede di acquisire dall Indagine sul turismo internazionale condotta dall Ufficio Italiano dei Cambi, la banca dati per le quattro province del distretto. Per quanto riguarda le imprese turistiche, già Infocamere provvede all elaborazione articolata per provincia e aggregata per la Regione Veneto dei dati provenienti dai Registri Imprese delle Camere di Commercio (Rapporto annuale sull evoluzione della struttura produttiva regionale). In quest analisi tuttavia le attività economiche analizzate sono: Commercio, Servizi, Manifatturiero, Altre attività industriali, Costruzioni, Agricoltura e Pesca; le imprese turistiche quali alberghi e ristoranti vengono considerate nel dettaglio delle imprese di Servizi, ma ad oggi non esiste una sotto-aggregazione che valuti la filiera turistica in senso proprio. A tal proposito si farà riferimento alla definizione e articolazione di impresa turistica secondo la normativa esistente (Legge n. 135 del 29/03/2001 riforma sulla legislazione nazionale del turismo ; DPCM del 13 settembre 2002 Recepimento dell accordo tra lo Stato, le Regioni e le province autonome sui principi per l armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico ) e secondo le tabelle di raccordo con la classificazione

9 ATECO2002, recentemente messe a punto ai fini dell elaborazione del Conto Satellite del Turismo per l Italia (ISTAT-Dipartimento Turismo- CISET-UIC). In particolare la legge definisce: a) impresa turistica come quella che esercita attività economiche organizzate per la produzione, la commercializzazione, l intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli stabilimenti balneari, di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali concorrenti alla formazione dell offerta turistica. b) professione turistica come quella che organizza e fornisce servizi di promozione dell'attività turistica, nonchè servizi di assistenza, accoglienza, accompagnamento e guida dei turisti. Per ulteriori dettagli si vedano i due prospetti allegati.

10 PROSPETTO 1 : IMPRESA TURISTICA SOTTO L ASPETTO LEGISLATIVO 1) attività ricettive ed attività di gestione di strutture e di complessi con destinazione a vario titolo turistico-ricettiva, con annessi servizi turistici ed attività complementari: - alberghi e residenze turistico alberghiere/residences; - case ed appartamenti per vacanze (multiproprietà); - campeggi e villaggi turistici ; - altre strutture ricettive definite dalle leggi regionali (esempio: attività ricettive finalizzate alla fruizione di segmenti particolari della domanda e/o alla valorizzazione di specifiche caratteristiche o risorse economiche e/o naturali dell'area). 2) Attività, indirizzate prevalentemente ai non residenti, finalizzate all'uso del tempo libero, al benessere della persona, all'arricchimento culturale, all'informazione, la promozione e la comunicazione turistica (esempio i parchi a tema e le imprese di gestione di strutture convegnistiche e congressuali, nonchè di organizzazione di iniziative e manifestazioni di medesimo oggetto). 3) Attività correlate con la balneazione, la fruizione turistica di arenili e di aree demaniali diverse e il turismo nautico: - imprese di gestione di stabilimenti balneari (attrezzati per la balneazione, l'elioterapia e per altre forme di benessere della persona) ; - imprese di gestione di strutture per il turismo nautico (attrezzate per l'ormeggio o sosta delle imbarcazioni da diporto stazionanti per periodi fissi o in transito); - imprese di cabotaggio turistico e di noleggio nautico. 4a) Attività di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo. 4b) Imprese che esercitano attività locali e territoriali di noleggio, di assistenza e di accoglienza ai turisti. 5) Attività organizzate per la gestione di infrastrutture e di esercizi ed attività operanti, per fini esclusivamente o prevalentemente turistici, nei: - servizi ;

11 - trasporti e nella mobilità delle persone ; - applicazione di tecnologie innovative ; - valorizzazione e fruizione delle tradizioni locali, delle risorse economiche, di quelle naturali (ivi compreso il termalismo) e delle specialità artistiche ed artigianali del territorio. Esempi: - attività di trasporto passeggeri con mezzi e/o infrastrutture ; - attività di noleggio di mezzi atti a permettere la mobilità dei passeggeri ; - attività di indirizzo sportivo-ricreativo ad alta valenza turistica (ad esempio i campi da golf) e turistico-escursionistico (ad esempio aree, sentieri e percorsi naturalistici) ; - esercizi di somministrazione di cui alla legge 25 agosto 1991, n. 287, facenti parte dei sistemi turistici locali e concorrenti alla formazione dell'offerta turistica, con esclusione comunque delle mense e spacci aziendali. - sono altresì imprese turistiche di montagna anche le attività svolte per l'esercizio di impianti a fune, di innevamento programmato e di gestione delle piste da sci sia per la discesa che per il fondo come strumento a sostegno dell'imprenditorialità turistica della montagna intesa nel suo complesso. 6) Altre attività individuate autonomamente dalle diverse regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. 7) Altre attività svolte non esclusivamente in forma di impresa, consistenti in prestazioni di servizi indirizzati specificamente alla valorizzazione delle tradizioni, delle emergenze culturali e naturalistiche, dei prodotti e delle potenzialità socio-economiche del territorio ed a particolari segmenti di utenza turistica: - turismo equestre ; - pesca-turismo ; - ittiturismo ; - turismo escursionistico ; - turismo eno-gastronomico ; - diving ; - turismo giovanile ; - turismo sociale, ecc.

12 PROSPETTO 2 : ATTIVITA ECONOMICHE CARATTERISTICHE O CONNESSE AL TURISMO, IN ATECO2002, CON L ESCLUSIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE DA INTERMEDIARI FINANZIARI, ASSICURAZIONI E DA OPERATORI PUBBLICI 5020 Manutenzione e riparazione di autoveicoli Riparazioni meccaniche di autoveicoli ; Riparazione di carrozzerie di autoveicoli ; Riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli ; Riparazione e sostituzione di pneumatici ; Altre attività di manutenzione e di soccorso stradale Commercio, manutenzione e riparazione di motocicli, accessori e pezzi di ricambio Commercio all ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori ; Commercio all ingr osso e al dettaglio di pezzi di ricambio per motocicli e ciclomotori ; Riparazione di motocicli e ciclomotori. 551 Alberghi 552 Campeggi ed altri alloggi per brevi soggiorni 5521 Ostelli della gioventù e rifugi di montagna ; 5522 Campeggi ed aree attrezzate per roulottes ; 5523 Altri tipi di alloggio. 553 Ristoranti 554 Bar 6010 Trasporti ferroviari 602 Altri trasporti terrestri 6021 Altri trasporti terrestri, regolari, di passeggeri ; 6022 Trasporti con taxi ; 6023 Altri trasporti terrestri di passeggeri ; 6024 Trasporto di merci su strada Trasporti marittimi e costieri 612 Trasporti per vie d acqua interne (compresi i trasporti lagunari) 62 Trasporti aerei ; 6210 Trasporti aerei di linea ; 6220 Trasporti aerei non di linea ; 6230 Trasporti spaziali. 632 Altre attività connesse ai trasporti 6321 Altre attività connesse ai trasporti terrestri ; 6322 Altre attività connesse ai trasporti per via d acqua ; 6323 Altre attività connesse ai trasporti aerei ; 6330 Attività delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici, attiv. di assistenza turistica Attività delle agenzie di viaggio e turismo e dei Tour operator ;

13 63302 Attività delle guide e degli accompagnatori turistici Attività immobiliari in conto proprio 7011 Valorizzazione e promozione immobiliare; 7012 Compravendita di beni immobili Locazione di beni immobili 703 Attività immobiliari per conto terzi 7031 Agenzie di mediazione immobiliare; 7032 Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi Noleggio di autovetture 7120 Noleggio di altri mezzi di trasporto 7121 Noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri ; 7122 Noleggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali ; 7123 Noleggio di mezzi di trasporto aerei Noleggio di beni per uso personale e domestico Noleggio di biancheria da tavola, da letto, da bagno e di articoli di vestiario ; Noleggio di articoli sportivi ; Noleggio di videocassette, cd, dvd contenenti audiovisivi o videogame ; Noleggio di altri beni per uso personale e domestico nca Attività inerenti alla fotografia Studi fotografici ; Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa ; Attività di aerofotografia Servizi di reprografia (riproduzione di testi e documenti) e traduzioni Videoscrittura, stenografia e fotocopiatura ; Traduzioni e interpretariato ; Richiesta certificati e disbrigo pratiche ; Distribuzione materiale propagandistico, compilazione e gestione di indirizzi ed elenchi ; 7487 Altri servizi alle imprese Imprese ed enti di gestione settoriale ; Agenzie di recupero crediti ; Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste ; Servizi di gestione di pubblici mercati e pese pubbliche ; Design e stiling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioiellerie, mobili e altri beni ; Organizzazione di fiere, esposizioni, convegni ; Attività di logistica aziendale, esterna e dei flussi di ritorno ; Altre attività di servizi alle imprese nca ; 9213 Gestione di sale di proiezione cinematografiche 923 Altre attività dello spettacolo 9231 Creazioni e interpretazioni artistiche e letterarie ; 9232 Gestione di teatri, sale da concerto e altre sale di spettacolo e attività connesse ; 9233 Attività riguardanti i parchi di divertimento ; 9234 Altre attività di intrattenimento e di spettacolo. 925 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali 9251 Attività di biblioteche e archivi ;

14 9252 Attività dei musei e del patrimonio culturale ; 9253 Gestione degli orti botanici, dei parchi naturali e del patrimonio naturale. 926 Attività sportive ; 9261 Gestione di stadi ed altri impianti sportivi ; 9262 Altre attività sportive Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco ; 9272 Altre attività ricreative Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali ; Sale giochi e biliardi ; Altre attività ricreative nca Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico ; Servizi di centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali) ; Stabilimenti idropinici ed idrotermali.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 18 dicembre 2013 51 19

bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 18 dicembre 2013 51 19 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 18 dicembre 2013 51 19 13_51_1_DPR_234_1_TESTO Decreto del Presidente della Regione 9 dicembre 2013, n. 0234/Pres. Regolamento recante

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone Individuare e accedere alla normativa attività. Gestire il sistema delle

Dettagli

Ateco 2002 Ateco 2007 Dizione Ateco 2007

Ateco 2002 Ateco 2007 Dizione Ateco 2007 Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli 50.1 45.1 Commercio di autoveicoli 50.20.5 45.20.9 autolavaggio e altre attività di manutenzione 50.3 45.31.0 commercio all'ingrosso

Dettagli

Descrizione NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

Descrizione NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE Codice Attività N Descrizione NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 77 ATTIVITÀ DI NOLEGGIO E LEASING OPERATIVO 77.1 NOLEGGIO DI AUTOVEICOLI 77.11 Noleggio di autovetture ed autoveicoli

Dettagli

Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero

Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Programma di Attività 2011-2015 2015 ROBERTO N. RAJATA 12 maggio 2011 Introduzione Il turismo nella Regione Lazio è profondamente mutato nel corso degli

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2

Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Applicazione del Modello di Gestione sostenibile della Destinazione turistica Area di verifica AUTOVALUTAZIONE Elenco Domande per area tematica NECSTOUR

Dettagli

PROGRAMMAZIONE di DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI CLASSE TERZA - Indirizzo TURISTICO

PROGRAMMAZIONE di DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI CLASSE TERZA - Indirizzo TURISTICO PROGRAMMAZIONE di DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI CLASSE TERZA - Indirizzo TURISTICO Modulo 1 Categorie di viaggiatori. Tipologie di turismo; i prodotti e i servizi. Il turismo nel tempo: turismi di ieri

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2002

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2002 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2002 Recepimento dell'accordo fra lo Stato, le regioni e le province autonome sui principi per l'armonizzazione, la valorizzazione e lo

Dettagli

Formulario Allegato all Operazione

Formulario Allegato all Operazione Guida alla compilazione del formulario Operazione Scadenza del 26/03/2009 azione 1 Per i soggetti interessati si è provveduto a realizzare la presente guida per una corretta compilazione dei singoli campi

Dettagli

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036

Dettagli

Centro Servizi del Distretto

Centro Servizi del Distretto Centro Servizi del Distretto Idea progettuale Progetto integrato per il rilancio e lo sviluppo del Distretto dell Abbigliamento Valle del Liri Il Centro Servizi del Distretto Idea progettuale 1 Premessa

Dettagli

Ateco 2002 Ateco 2007 Dizione Ateco 2007

Ateco 2002 Ateco 2007 Dizione Ateco 2007 Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli 50.1 45.1 Commercio di autoveicoli 50.20.5 45.20.9 autolavaggio e altre attività di manutenzione 50.3 45.31.0 commercio all'ingrosso

Dettagli

NELLAVOROSIFA SPAZIOLA SEMPLIFICAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI IL DECRETO "SEMPLIFICA ITALIA" vitantonio lippolis[1] CONSULENTE

NELLAVOROSIFA SPAZIOLA SEMPLIFICAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI IL DECRETO SEMPLIFICA ITALIA vitantonio lippolis[1] CONSULENTE IL CONSULENTE Pubblicazione Ufficiale del Consiglio provinciale dell'ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma 8 NELLAVOROSIFA SPAZIOLA SEMPLIFICAZIONE DEGLI vitantonio lippolis[1] ADEMPIMENTI IL DECRETO

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

I nuovi Istituti Professionali

I nuovi Istituti Professionali I nuovi Istituti Professionali Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti professionali ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla

Dettagli

INDICE. Parte Prima DIRITTO PUBBLICO DEL TURISMO

INDICE. Parte Prima DIRITTO PUBBLICO DEL TURISMO INDICE Abbreviazioni........................................... Introduzione............................................ p. XIII» XXI Parte Prima DIRITTO PUBBLICO DEL TURISMO Capitolo Primo Le fonti................................................»

Dettagli

Formazione Lavoratori, Preposti e Dirigenti

Formazione Lavoratori, Preposti e Dirigenti EcoGeo S.r.l. Formazione - Sicurezza Formazione Lavoratori, Preposti e Dirigenti Accordo del 21 dicembre 2011 Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le provincie autonome di Trento

Dettagli

Corso di formazione per RSPP Datore di lavoro - Aggiornamento quinquennale -

Corso di formazione per RSPP Datore di lavoro - Aggiornamento quinquennale - Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Celll.393.943.81.57 Centro di formazione Iscritta Albo Operatori Accreditati Servizi di Formazione n. 164 Riferimenti

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005

AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 ALLEGATO 2 AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 Beneficiari Enti locali, soggetti pubblici, società o fondazioni immobiliari a prevalente capitale pubblico che

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

CONOSCENZE DISCIPLINA (Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva) CONOSCENZE (V ANNO) ABILITA /CAPACITA (V ANNO) COMPETENZE

CONOSCENZE DISCIPLINA (Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva) CONOSCENZE (V ANNO) ABILITA /CAPACITA (V ANNO) COMPETENZE Articolazione: Accoglienza Turistica - V ANNO Discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Storia Riferimenti:. LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO. 2. ATTI CONVEGNO

Dettagli

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

Nuove regole per la territorialità dei servizi. Dott. Paola Sivori Strada Borghetti Cavo e Associati paola.sivori@sbcassociati.it

Nuove regole per la territorialità dei servizi. Dott. Paola Sivori Strada Borghetti Cavo e Associati paola.sivori@sbcassociati.it Nuove regole per la territorialità dei servizi Dott. Paola Sivori Strada Borghetti Cavo e Associati paola.sivori@sbcassociati.it NORMATIVA COMUNITARIA direttiva 2008/8/CE: territorialitàdei servizi; intrastat

Dettagli

CITTA' di TERMINI IMERESE

CITTA' di TERMINI IMERESE CITTA' di TERMINI IMERESE Secondo Settore: Territorio, Ambiente e Attività Produttive S.U.A.P. CARTA DELLA QUALITA DEI SERVIZI Sportello unificato per la ricettivita turistica: ESERCIZI DI AFFITTACAMERE

Dettagli

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A.

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. Al fine di facilitare la scelta dell indirizzo di studi e le eventuali opzioni, il nostro Istituto ha predisposto il seguente prospetto che,

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROTOCOLLO D INTESA TRA L ASSESSORE competente in materia di TURISMO per la PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, Michele Dallapiccola e l ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ED IMPRESE TURISTICHE

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

Glossario delle Aree di Studio (*)

Glossario delle Aree di Studio (*) Glossario delle Aree di Studio (*) Glossario Aree di studio Istituti Tecnici AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei

Dettagli

I nuovi Istituti Tecnici

I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296

Dettagli

Accreditamento: I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti

Accreditamento: I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti Accreditamento: I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti Raffaele Fabrizio Direzione Sanità e politiche sociali Regione Emilia-Romagna a. REQUISITI vigenti (DGR 1378/1999):

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale

Dettagli

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio

Dettagli

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del direttore AREA Contabile-amministrativa AREA Promocommercializzazione AREA Studi, Innovazione e Statistica ALLEGATO

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti

Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti Allegato 2 Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti A. L impresa e i suoi protagonisti * Presentazione dell impresa (forma e composizione societaria, oggetto sociale, breve

Dettagli

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2014-2019 STRATEGIA 5.8 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL'ACQUISIZIONE DI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI

Dettagli

I Sessione Fruizione turistica del Piemonte. Il turismo delle seconde case: un fenomeno di rilievo per il Piemonte

I Sessione Fruizione turistica del Piemonte. Il turismo delle seconde case: un fenomeno di rilievo per il Piemonte I Sessione Fruizione turistica del Piemonte Il turismo delle seconde case: un fenomeno di rilievo per il Piemonte Elena Di Raco Responsabile delle ricerche ISNART Piemonte e Turismo Il turismo: risorsa

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO L Automobile Club Cuneo è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro e a base associativa facente parte della Federazione ACI, ed è ricompreso,

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Distretti agricoli in Regione Lombardia

Distretti agricoli in Regione Lombardia Distretti agricoli in Regione Lombardia Attività dei distretti (finalità, ruolo, opportunità), meccanismo di accreditamento in Regione Lombardia Roberto Daffonchio Distretti agricoli Distretti rurali >

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

2. L offerta Formativa

2. L offerta Formativa INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti Le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 02-04-2001 (punto N. 35. ) Delibera N.349 del 02-04-2001

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 02-04-2001 (punto N. 35. ) Delibera N.349 del 02-04-2001 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 02-04-2001 (punto N. 35. ) Delibera N.349 del 02-04-2001 Proponente SUSANNA CENNI DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Pubblicita

Dettagli

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014 Asse 1 - Ricerca ed innovazione Le azioni previste in questo asse riguardano lo sviluppo di temi di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo,

Dettagli

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Descrizione sintetica delle attività da svolgere Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance

Dettagli

Allegato 1 Manifestazione di interesse

Allegato 1 Manifestazione di interesse Allegato 1 Manifestazione di interesse OSTELLI DELLA GIOVENTU INVITO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A MANIFESTARE IL PROPRIO INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ADEGUAMENTO AL REGOLAMENTO REGIONALE

Dettagli

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità) Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ Art. 1 (Finalità) 1. La presente legge disciplina le procedure di individuazione e di riconoscimento dei Distretti Agroalimentare

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra L ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (INAIL) per le Marche nella persona del Direttore Regionale Dr. Sandro Passamonti e IL COMITATO PARITETICO REGIONALE

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

I servizi proposti saranno suddivisi nelle seguenti aree tematiche e raggruppati per tipologia di offerta:

I servizi proposti saranno suddivisi nelle seguenti aree tematiche e raggruppati per tipologia di offerta: SCOPRI LA VALTELLINA AUTUNNO 2013 Le offerte commerciali proposte dagli operatori privati (non verranno prese in esame proposte provenienti da agenzie viaggi e da Consorzi) dovranno presentare le seguenti

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Servizi generici B2B. Le circostanze rilevanti

Servizi generici B2B. Le circostanze rilevanti Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 373 16.12.2014 Servizi generici B2B Le circostanze rilevanti Categoria: IVA Sottocategoria: Territorialità Per l applicazione delle regole di

Dettagli

Departure: Sicilia Uneso

Departure: Sicilia Uneso Departure: Sicilia Uneso Azione di co-marketingcon i vettori aerei per la promozione del SUD EST di Sicilia il Distretto Turistico Tematico del SUD EST - Accessibilità fisica al territorio - Accessibilità

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani) ALLEGATO 5 TITOLO DEL PROGETTO: Giovani Energie Alternative Garanzia Giovani ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL

1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL 1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005 DELIBERAZIONE N. 39/ 15 Oggetto: Attuazione degli interventi finalizzati alla definizione del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS). L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

Osservatorio Nazionale. sull Agriturismo

Osservatorio Nazionale. sull Agriturismo Osservatorio Nazionale dell Agriturismo sull Agriturismo art. 13 Legge 20 febbraio 2006, n. 96 FINALITA, COMPOSIZIONE ED ATTIVITA 2 L attività dell come definito dall art. 13 della Legge 20 febbraio 2006,

Dettagli

Qualificazione dell'offerta ricettiva

Qualificazione dell'offerta ricettiva CONVEGNO NAZIONALE Piemonte, un'emozione da Vivere per Tutti Novara, 22 Giugno 2011 Qualificazione dell'offerta ricettiva Maurizio Baldini Viaggiare senza limiti I numeri del Turismo in Piemonte 180.000

Dettagli

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo

Dettagli

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING 17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum

Dettagli