Global Rank: fro papalarita e qualita dei siti Web

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1 Global Rank: fro papalarita e qualita dei siti Web di Stefano Federici, Simone Borsci, Maria Laura Mele e Gianluca Stamerra Riassunto Con il progredire del Web nascono nuovi bisogni dei navigalori connessi sia alia quantitil. e reperibililil. delle informazioni che alia crescenle necessilil. di garanzie della qualitil. delle slesse e dell'interazioni dell'ulenle con Ie tecnologie. L'alluale modello di ordinamenlo dell'informazione dei motori di ricerca, centralo su una Web Popularity (WP) quantitativa, obbliga l'ulenle ad un adauamento cognitivo complesso dovulq ai limiti di questa imposlazione "elerodirella", che Irasporta dalle lecnologie alia realtil. il fenomeno del "rich-gel-ritcher". Molti sludi in lellemlura mostrano!'esigenza di implememare gli alluali modelli di Web Rank allmverso!'introduzione di algoritmi in grado di valutare la qualitil. delle pagine e delle informazioni in esse contenute in senso qualitativo, facilitando l'adallamento cognitivo aha tecnologia da parte dell'utente. Parole chiave: distribuzione del Rank, link popularity, qualitil. dei sistemi. Summary Through the Web communication development, new users' needs are rising related 10 the amount of information and its findability, and also in relation 10 the increasing necessity to ensure quality for user-technology interaction. The current model of information ranking by search engines is based on quantitative Web Popularity (WP) and it binds the user 10 a cognitive adaptation based on an "heterodirected" rank-system restrictions which transposes the "rich-get-richer" effect from technologies 10 reality. Several wolks in literature show the need 10 implement the current Web-ranking models through the introduction of algorithms, which are able to evaluate the quality of pages and the information they contain on a qualitative level easing users' cognitive adaptation 10 the technology. Keywordv: rank distribution, link popularity, system quality. Psicolech,n.l,2008 7

2 Introduzione Lo sviluppo della Rete Internet e oggi una realta consolidata a livello mondiale, sebbene debba ancora risolvere Ie questioni inerenti il digital divide; sviluppo che eentrato in una nuova fase, quella cioe cent rata sulla relazione tra utente e tecnologia. Ogni tecnologia edescrivibile come un amplificatore che in se trasporta regole, vincoli e possibilita di conoscenza e che costringe il soggetto-utente che intende utilizzare tali strumenti, ad un adattamento cognitivo e culturale. La Web site Popularity (WP) eemersa intorno agli anni '90 come indice quantitativo, in risposta all 'esigenza dei motori di ricerca di mettere ordine all'infonnazione presente nella Rete ed organizzarla in "c1assifiche" che rispondessero aile query degli utenti (Cho, Roy, 2004). Tali c1assifiche esprimono in gradi di val ore, rank, la popolarita di un sito Web. PopolaritQ equi inteso come "ampio consenso popolare". 11 consenso e rilevato dal numero di volte in cui un sito Web evisitato. Tale impostazione, utile agli inizi dello sviluppo della tecnologia Web, via via ha assunto un implicito significato qualitativo, di qualita di contenuto e accessibilita del sito, che potrebbe essere accettabile solo nel momento in cui Ie c1assifiche contenessero, nelloro calcolo algoritmico, fattori connessi alia qualita strutturale del sito e della sua informazione, cosa che non avviene negli attuali ordinamenti dell'infonnazione dei motori di ricerca. Pertanto, quel consenso su cui emisurata la popolarita di un sito ha ben poco a che fare con un esplicito assenso degli utenti su contenenti e qualita del sito c1iccato!navigato. Tuttavia, illivello di WP veicola implicitamente un consenso di qualita per un semplice meccanismo percettivo, indotto dalla tecnologia stessa, fondato su una comune legge di mercato: I'oggetto piil venduto e I'oggetto migliore. Che in questo caso si traduce in: I'oggetto piil c1iccato ei'oggetto migliore. Infatti, i motori di ricerca ordinano i risultati di una query secondo una sequenza gerarchica, dall'alto verso il basso, partendo dal sito che possiede il maggior livello di rank in poi. Sicche, il primo risultato proposto e percepito dagli utenti anche come quello qualitativamente migliore, che meglio cioe risponde alia richiesta inserita dall'utente nel motore di ricerca. Si ediffusa cosi I'idea che i motori di ricerca e Ie liste di ranking siano strutturate per offrire il piil rapidamente possibile il prodotto migliore rispetto alia query inserita. Tale effetto, prod otto da una certa "consonanza cognitiva", per cui il primo posto in c1assifica di un sito che possiede il massimo grado di rank induce a inferire che esso possieda anche la migliore qualita rispetto al contenuto del sito medesimo (Ia risposta ha incontrato la do- 8

3 manda), non fa che produrre un processo circolare e vizioso, per cui cio che si presenta pill facilmente raggiungibile in uno spazio virtu ale, perche phi popolare, otterra sempre maggiore popolarita, perche probabilisticamente phi c1iccato dagli utenti (Cho, Roy, Adams, 2005; Fortunato, Flamini, Menczer, Vespignani, 2006). Tale probabilita, inoltre, sara pill elevata per quei siti gia popolari, in quanto si presentano primi nell'ordine sequenziale della list a dei risultati, influendo sulle scelte degli utenti e sulla fruizione dell'informazione. La qualita, cosi, diviene un mero prodotto tecnologico che informa e forma la realta dell'utente, influenzandolo nel giudizio di quei prodotti che egli sceglie, mentre diviene un mezzo del processo indotto dal prod otto tecnologico stesso. La sovrapposizione fra Ie rnisure di Web popularity e di /illk popularity L'ordinamento dell'informazione in Internet da parte dei motori di ricerca si basa, come sottolineano Brin e Page (1998) fondatori ed ideatori di Google, sui calcolo della link popularity (LP), ovvero sui numero di inbound ed outbound 0 external link che uniscono i vari siti della Rete. Maggiore eil numero di link che conducono ad un sito Internet, piil alta e la posizione di quel sito nel motore di ricerca. Sebbene sia noto che esistano nell'algoritmo di Google altre specifiche che determinano il posizionamento, come il fattore di dumping, ovvero il valore attribuito nel rank ad una singola pagina e il traffico del sito, einnegabile che attualmente la WP eprevalentemente determinata dalla LP e che si sia diffuso I'assunto che la popolarita e la qual ita siano direttamente correlate attraverso il numero di link (Pandey et ai., 2005). Se, per esempio, inseriamo nei motori di ricerca secondo Nielsen (2006) piil utilizzati, Coogle.com, Yahoo.com e Msn.com Ie parole chiave link popularity e Web site popularity (di questo risultano sinonimi Website popularity, Web popularity e popularity), si ottiene una quasi totale coincidenza dei primi 10 risultati (vedi Tabella I). II rank di popolarita ecertamente un criterio ritenuto dai motori di ricerca utilissimo per dare ordine all'informazione presente nella Rete e offrire con efficacia ed efficienza risposte adeguate aile query degli utenti (Page et ai., 1999). Tuttavia, questo criterio di ordinamento, funzionale ai search engine, dell'informazione Internet, rischia di essere travisato quando I'utente presuppone che il sito Web piu alto in c1assifica, sia anche quello che conduca ad informazioni qualitativamente migliori di altre presenti nella Rete. 9

4 Tabella 1: Risultati ottenuti inserendo Ie query link popularity e Web site popularity in 3 motori di ricerca. M!Xorr iii rima. ~u!tlu 101m JIC1 WP Risultlu wtlh JIC1 LP Primi SERP" 9/10 Google.com _000 16_ ~ fill li'i'o\l' "'10 Y:lhOO.COID JJOO.~ fra li'i'o\l' 8/10 Msn.com asllocilli!:u! fill li'i'o\l'.. SERP. Search Engine hwhs Pagt. (pagim dci mll1ul1 dellllolor di nefta) Per poter pari are di WP in termini qllalitativi, il rank dovrebbe essere elaborato anche in base ai giudizi degli utenti rispetto al sito navigato, indice assolutamente non rilevato dalla WP. Per meglio comprendere la distinzione tra un indice solo quantitativo e un indice anche qualitativo, possiamo esemplificare riferendoci all'indice dell'impact factor, prodotto dalla Thomson Scientific ( scientific.thomson.comlindex.html), che e un val ore assegnato ad ogni articolo del Citation Indexes, cioe la raccolta di riviste scientifiche intemazionali e dei relativi articoli, che rappresenta il numero di articoli (isibi source) che fanno riferimento ad esso (Garfield, 1955; 1961). Trattandosi del risultato del rapporto fra il numero di citazioni ricevllte in un certo anno da lavori pubblicati su una specifica rivista nei due anni precedenti e il numero di articoli che sono stati pubblicati su quella rivista nello stesso periodo di tempo, I'impactfactor esprime, in un valore quantitativo, I'impatto della rivista nel mondo scientifico, ossia quanto una rivista eletta e citata. In questo caso il valore quantitativo di popolarita scientifica della rivista indica un pari grado di qualita della medesima (almeno per la comunita scientifica che si riconosce nel Citation Indexes). Pertanto, nell'indice di "popolarita" espresso dall'impact factor viene indicato il riutilizzo da parte degli utenti di quel prod otto indicizzato, che costituisce una garanzia di qual ita esterna al sistema di ordinamento dell'informazione (Ia Thomson Scientific). Diversamente, la WP prodotta dai motori di ricerca non tiene conto delle valutazioni degli utenti rispetto al contenuto del 10

5 sito, limitandosi a computare il numero dei link e la quantita di traffico accumulata da un sito. Certo, entrambi i rank potrebbero subire un effetto di circolarita viziosa. Einfatti noto che la popolarita eun processo cumulativo, che segue il Mathew Effect, individuato da Merton (1968; 1988) per spiegare il successo delle produzioni scientifiche, secondo cui gli scienziati che raggiungono dei successi nei primi anni di carriera hanno in seguito molta phi facilita a pubblicare e dunque costruiscono piu facilmente una credibilita che determina il successo delle proprie teorie, a parita di ogni altro fattore. Ma, a differenza della WP, I'impact factor econseguenza di una popolarita partecipativa e intenzionale. Ovviamente, nella comunita scientifica epossibi Ie parlare di infonnazione monopolizzata dalle grandi scuole di pensiero. Tllttavia, il grado di consapevolezza del fenomeno e assai pill ampio di quello che invece sembra sfuggire agli lltenti nell'automatismo di un semplice click. I principi di ordinamento dei motori di ricerca conducono all'impossibilita per siti non popolari di emergere nella Rete. Cosi come viene descritto da Cho e collaboratori (2005) descrivendo il fenomeno del rich-getricher, per cui la popolarita delle pagine tende ad aumentare, mentre Ie pagine nuove 0 non popolari diminuiscono nella possibilita di essere II isibil. Alcuni stlldi empirici sembrano contrastare, perc., una visione del tutto passiva dell'lltente, complice inconsapevole del fenomeno indotto del rich-get-richer. Un recente studio di Fortunato e collaboratori (2006) ha dimostrato che esiste un comportamento adattivo degli utenti che, nell'utilizzo della Rete, mitigano I'incidenza della popolarita come fattore di ricerca ed ordinamento. Infatti, gli utenti nei motori di ricerca tenderebbero ad espandere la rice rca anche ai siti meno popolari generando una ridistribuzione del traffico. Inoltre, all'aumentare dei collegamenti, Ie pagine phi popolari raggiungono una certa satllrazione di WP e, indipendentemente dall'aumento dei link entranti, tali pagine non espandono la loro visibilita. Questi effetti di mitigazione e saturazione dipenderebbero dallivello di interesse dell 'utente rispetto ad un argomento che, una volta visitato i siti phi popolari, ampliera la sua ricerca orientandosi su siti meno popolari, ridistribuendo cosi il traffico Internet. Seevero, perc., che soggetti particolannente esperti riescano ad ampliare I'informazione cercata, allargando la navigazione ai siti meno popolari, Ie barriere interattive bloccano gli utenti meno esperti impedendogli di ampliare la ricerca e di ridistribuire il traffico. Per cui, se da un lato II

6 I'effetto della WP quantitativa e mitigato dal comportamento di utenti e sperti che, avendo sviluppato un adattamento ai limiti dell'ordinamento delle Search Engine Results Page (SERP), accedendo anche ad informazioni divergenti, periferiche e qualitativamente migliori, questo mantiene il suo effetto fuorviante nei non-esperti. Le possibilita di accesso alia Rete restano ineguali e tendono ad ampliare il digital devide. La Rete obbliga, come ogni tecnologia, ad un adattamento dell'utente, ma tale processo potrebbe essere notevolmente semplificato da una maggiore accortezza nell'organizzazione dell'accesso all'infonnazione, modificando gli algoritmi di ranking, introducendovi aspetti qualitativi nella WP. Un indice di qualita, inserito nel calcolo algoritmico dei motori di ricerca, potrebbe generare una ricerca piil orientata aile esigenze degli utenti, che non impedirebbe I'ordinamento dei risultati, pur permettendo a tutti gli utenti, indipendentemente dal livello di competenza tecnologica, di accedere piil facilmente ad infonnazioni qualitativamente migliori. Un primo aspetto qllalitativo che potrebbe essere introdotto nella WP e quello dell'accessibilita di un sito che, seppure non ci dice ancora nulla sulla qualita dei contenuti, tuttavia ci permette di verificare il primo fondamentale livello di accesso all'informazione: la capacita di garantire, nella misura piil ampia possibile, che Ie informazioni siano disponibili aile persone, indipendentemente dalla presenza 0 meno di disabilita, di qualsiasi natura esse siano (Berners-Lee, 1999). Un indice di popolarita che tenesse conto di cio gia garantirebbe un accesso universale, diminuendo il carico cognitivo legato alia navigazione e di conseguenza una piil facile frllizione dei contenuti. Gia con questo primo passo si supererebbe la sovrapposizione tra WP e LP. Corne superare la sovrapposizione tra \VP e LP? Molti studi a livello intemazionale hanno dimostrato che Ie c1assifiche di rank tendono a: I. non modificare la distribuzione dei siti Web nel tempo, suggerendo I'idea che la WP quantitativa sia una proprieta universale di Internet (Krashakov, Teslyuk, Shchur, 2006); 2. mantenere Ie posizioni dei siti phi popolari, incrementando il divario con i siti meno popolari (Cho et ai., 2005). 12

7 Tali studi, tesi ad implementare 0 modificare Ie metodiche di ranking, si basano su diverse riconcettualizzazioni della popolarita. Cho et at. (2005) hanno proposto una visione della WP come una qual i ta delle pagine derivata da un modello ipotetico dell'utente. Questa impostazione pennetterebbe di superare il fenomeno definito rich-get-richer. Cho propone una funzione di ranking denominata pagequality, da integrare nell'algoritmo del rank, introducendo il fattore "qualita della pagina" derivato dal modello utente, nella computazione delle c1assifiche di popolarita. Sebbene interessante, tale sollizione risliita esterna ai motori di ricerca e vincolata ai limiti del modello dell'utente. La necessita attuale e invece quella di individuare un procedimento di valutazione integrabile nelle tecniche di c1assificazione dei siti Web. Nie et at. (2005) hanno proposto di integrare la WP con la qualita dei link che hanno un cosi grande peso nell'attuale ranking dei siti. Tale impostazione propone un modello di object ranking, denominato PopRank (popularity rank), che compllti in maniera diversificata i link di ogni singola pagina trattandoli come oggetti, permettendo una diversificazione delle c1assifiche di popolarita attraverso un diverso peso dei link. Anche questa soluzione, pur essendo valida, non fomisce un indice della qualita che si possa considerare universale e dunque applicabile in ogni tipo di c1assificazione dei siti Web. Piil recentemente Yen (2007) propone di integrare la WP con il design delle pagine. In quest'ottica la WP e determinata delle possibilita di accesso al sito, 0 reperibilita di accesso, intesa come il grado di facilita con cui una pagina puo essere trovata attraverso altre pagine e link. Tale impostazione sostiene un punto di vista vincolato alia popolarita quantitativa, per cui I'accessibilita, qui intesa come reperibilita, ein stretta relazione con il numero di hyperlink. In questo senso potremmo definirla un'accessibilita quantitativa. Questo approccio e utile per creare strutture Web calibrate, in cui Ie pagine con i contenuti piu importanti dovrebbero essere quelle piu linkate, in modo da creare una connessione fra popolarita e Ie pagine con Ie infonnazioni phi rilevanti. Questo modello, sebbene utile per costmire strlltture Web facilmente raggiungibili e calibrate, non riesce tuttavia a superare la logica quantitativa e rimane legato a fattori di analisi del design, senza prendere in considerazione I'accessibilita nel suo significato phi profondo, cioe come superamento delle barriere e garanzia per Ie persone con disabilita di percepire, comprendere, navigare e interagire con il Web e offr"ire ad esso un loro contributo ( La WP estata rivista anche come un indice calcolabile automaticamente attraverso la relazione fra aspetti qualitativi interni ed esterni al sito. Tale impostazione formulata da Signore (2005) muove dalla definizione ISO J3

8 9126 di qualita d'uso: capacita del prodotto software di essere compreso, appreso, usato e gradito dall'utente quando usato in determinate condizioni. Le scale di valutazione dei siti Web si baserebbero su cinque dimensioni: accuratezza, presentazione, contenuto, navigazione e interazione. Zeng e Pannanto (2003) ritengono che si possa verificare I'esistenza di una correlazione fra WP ed accessibilita, intesa questa come la capacita di garantire, nella misura put ampia possibile, che Ie infonnazioni siano disponibili aile persone, indipendentemente dalla presenza 0 meno di disabilita, di qualsiasi natura esse siano (Berners-Lee, 1999). Questi autori utilizzano per I'analisi dell'accessibilita un algoritmo denominato Wabscore (Web isibilita barrier score) in grado di misurare il numero di barriere presenti nelle pagine Web, la cui formulazione ela seguente: p: pagine lolali del silo Web; v: violazioni lolali della pagina; nv: numero di violazioni; Nv: numero di violazioni potenziali; Wv: peso della violazione in maniera inversamente proporzionale al WCGA; Np: numero di pagine analizzale in IotaIe. Zeng mostra, attraverso prove sperimentali su un campione rappresentativo di 108 siti Web riguardanti il tema della salute, come attraverso I'analisi dei dati del rank e dell'accessibilita del campione, si evidenzi una correlazione importante fra: qualita, accessibilita e WP. I risultati dimostrano che esiste una correlazione fra la popolarita di un sito e la sua accessibilita, riscontrabile solamente nelle c1assifiche di alcuni motori di ricerca, dando prova della possibilita di introdurre il fattore dell'accessibilita nel calcolo del rank. Questi stlldi testimoniano la necessita, opportunita e possibilita di un superamento dell'attuale impostazione del WP che, pur mantenendo la sua primaria funzione di organizzazione dell'informazione, ordini qualitativamente i SERP. La popolarita puo essere ripensata come un indice che offra realmente all'lltente la possibilita di ricevere informazioni anche sulla qual ita delle infonnazioni reperibili nella Rete ed utili alia sua ricerca; e questo gia garantendo I'accessibilita delle pagine Web, ovvero dall'assenza di barriere all'infonnazione in esse contenuta. Se un sito e popolare, dunque, deve poter essere accessibile alia maggioranza della /4

9 popolazione Internet. Accessibile deve poter allora corrispondere a "popolare". criterio d'ordine della WP. Introduzione del criterio di accessibilita nella classifica rnondiale di siti \Veb universitari AI fine di verificare empiricamente se I'introduzione di un criterio di valutazione dell'accessibilita di un sito modifichi la sua posizione in un ordinamento basato esclusivamente su di un criterio quantitativo di Web site popularity si e proceduto nell'applicazione del WabScore di Zeng e Pannanto (2003) nel Webometrics Ranking (WR) of World Universities ( iniziativa condotta dal Cybermetrics Lab, un gmppo di ricerca del Centro de informacion y 00 cumentacion, parte del National Research Council spagnolo. II Cybermetries Lab e finalizzato all'analisi quantitativa di contenuti Internet e Web. II WR e una c1assificazione mondiale di siti Web universitari che c1assifica ciascun sito sommando diversi indici di c1assifiche separate basate principalmente su fattori quantitativi e inbound ed outbound link. Abbiamo scelto il WR per due ragioni: la prima, perche esso si presenta come una c1assificazione di siti basata su un calcolo del rank secondo i criteri utilizzati dai motori di ricerca; la seconda ragione e che esso intende superare un ordinamento non basato solo sui risultati della ricerca, cosi come avviene nei search engines, ma come c1assificazione che, attraverso I'integrazione di altri indicatori, sappia riflettere la qualita globale dei siti delle istituzioni universitarie mondiali presenti nel Web. Pertanto, il nostro esperimento mirava a verificare se i criteri di qualita utilizzati per I'ordinamento dei siti universitari operata dal WR correlassero con illivello di accessibilita dei medesimi. Proprieta rnetriche del \VR II WR e costruito su una sommatoria di quattro c1assifiche separate ( size (S): numero di pagine recuperate a partire da quattro motori di ricerca (Coogle, Yahoo, Live Search e Exalead); per ciascun motore, i risultati sono log-nonnalizzati ad I del valore piil alto. Poi, per ciascun dominio, sono stati esclusi i risultati massimi e minimi /5

10 e ad Og111 lslltuto e stato assegnato un rank, in accordo con la somma combinata; visibility (V): il numero totale di link unici ricevuti dall'esterno (inlinks) possono essere ricavati con sicurezza da un sito attraverso Yahoo Search, Live Search ed Exalead. Per ciascun motore, i risultati sono log-nonnalizzati ad I del val ore piil alto e quindi combinati per generare il rank; rich files (R): dopo la valutazione della loro pertinenza ad attivita accademiche e di pubblicazione e in considerazione al volume dei diversi fonnati di files, e stato selezionato quanto segue: Adobe Acrobat (.pdf), Adobe PostScript (.ps), Microsoft Word (.doc) e Microsoft Powerpoint (.ppt). questi dati sono stati estratti usando Coogle e unendo i risultati per ciascun tipo di file dopo la lognonnalizzazione nel modo gut descritto; scholar (Sc): Coogle Scholar offre il numero di articoli e citazioni per ciascun dominio accademico. Questi risultati, a part ire dal database Scholar, presentano docllmenti, reports e altri articoli accademici. Le quattro c1assifiche vanno a fonnare una scala globale, il WR, che da luogo all'ordinamento nella classifica secondo la fonnula segllente: V: Visibility rank; S Size rank; R: Rich file rank; Sc: Google scholar rank. WR ~ (4'V}+ (2'S) + R + Sc L'impostazione del WR evidenzia come il fattore visibilita, sebbene abbia un peso notevole nella sommatoria, non sia detenninante nell'ordinamento, diversamente da cio che avviene nei motori di ricerca. II WR intenderebbe offrire cosi un'infonnazione qualitativamente esaustiva agli utenti, ritenendo di superare i vincoli di una c1assifica basata soltanto sui WP. Metodologia di analisi e risultati Sulla base della c1assifica proposta dal Webometric dei primi 3000 siti delle universitft mondiali, estata operata una divisione in 20 c1assi di 150 /6

11 siti, in base aile posizioni determinate dal WR. Come campione rappresentativo per ogni c1asse estato selezionato: il sito posizionato nel valore medio, qllello sopra e qllello sotto una deviazione standard della c1asse. II campione, rappresentativo della c1assifica globale, lltilizzato nell'analisi e stato dunqlle composto da 60 siti Web (vedi Tabella 4). L'accessibilita e stata misllrata, cosi come proposto da Zeng e Pannanto (2003), lltilizzando Bobby 5.0 come crawler per identificare Ie violazioni aile WeGA 1.0., da cui si sono ottenllti i dati necessari al calcolo del WabScore per ogni sito Web universitario dei 60 selezionati. L'analisi dell'indice WabScore, che va da 0 (pienamente accessibile) a I (massima inaccessibilita), ha evidenziato che il campione era composto da siti non pienamente accessibili, con una media di 0,35 punti di inaccessibilita che indica la presenza di 35 barriere reali 0 potenziali su 100 (StdV"O, I0). L'analisi delle correlazioni non ha evidenziato alclln val ore significativo del WabScore ne con il WR, ne con ciascllna delle qllattro c1assifiche che costitlliscono gli addendi della sommatoria del WR. Chiaramente, tutti gli elementi delle 4 c1assifiche che costitlliscono il WR e 10 stesso WR sono correlati fra loro (vedi Tabella 2). Tabella 2: CO/Telazione per ranghi di Spermanfra ifattori Size rank (S), Vivibilita rank (V), Richfile rank (R), Google scholar rank (Sc), Webometric rank (WR) e WabScore. w, S 1,000,11:01'.764,6119, V,so I 1,000,674,621,927',1J5 R,764',67P 1,000,719,533'.160 S<.6119.(il],n9 1,000,S03,060 WR,909,927'.BH,B01 1,000,101 WabScou,ID,13>,160,060,107 1,000,.. Ne conseglle che il Webometrics RankingofWorld Universities, sebbene offra una c1assificazione basata Sll piu fattori di valutazione rispetto a quella offerta dai motori di ricerca, manca di un fattore determinante, qllel- /7

12 10 dell'accessibilita, che dovrebbe assumere un molo rilevante in una c1assitka che indicizza siti di enti che promllovono in massimo grado contemlti educativi, favorendo un accesso senza barriere agli utenti. Successivamente, abbiamo ipotizzato che, se avessimo inserito il fattore accessibilita nella scala globale del WR, avremmo potuto modificare I'ordinamento delle posizioni dei siti delle singole llniversita in base alia loro accessibilita. Si edunque proceduto trasfonnando it WabScore in modo da inserire anche I'accessibilita del sito tra gli addendi della sommatoria del WR. L'accessibilita, come affermato da Zeng e Parmanto (2003) deve essere correlata alia WP, che nel calcolo del WR eassimilabile alia c1assifica V (visibility rank). Abbiamo quindi deciso di creare un Accessibility Rank (AR), ottenendo cosi it numero di posizioni, approssimato per eccesso, di cui deve scendere un sito nella c1assifica V in ragione dei suoi punti di inaccessibilita, secondo la seguente formula: V: Visibility rank. V WabScore = AR La formula ci permette di ottenere un fattore che agisce direttamente sui rank V ed indirettamente sulla WR, come proposto nella seguente modifica della sommatoria denominata GlobalRank (GR): GR: GlobalRank; V: Visibility rank; S Size rank; AR: AccessibililyRank; R: Rich file rank; Sc: Google scholar rank. GR ~ (4'(V+AR))+ (2'S) + R + Sc Con un WabScore pari a zero, la posizione del sito resta invariata sia nel rank V sia nella c1assifica generale WR, poiche il sito Web e pienamente accessibile. Con WabScore pari ad I, che eqllivale al I()()O/(I di inaccessibilitft, il sito Web scende del doppio del suo valore nel rank V, influenzando indirettamente I'ordinamento WR. 11 GR rappresenta la variazione, in base all'accessibilita, dell'ordinamento della c1assifica WR rispettando Ie correlazioni con i fattori (vedi Tabella 3) che danno luogo alia sommatoria: /8

13 Tabella 3: Analisi della correlaziolle per ranghi di Spermall fra Size rank (S), Visibility rank (V), Richfile rank (R), Google scholar rank (Sc), AR, WabScore e l'ordinamento secondo il GR. V R S, AR W~bStor~ GR S 1,000,80 I 0,']~~,~89,156,113,SHo V,SOl' 1,000,6H,621',91.'i',IH,946 R, ,000.n9.6.'i4,160,:s~Oo Sc,619 t,621 0,n9 t 1,000,599 0,060,181 AR,756,935 0,654, ,000,431,901 0 WabScoft.113,135.1~0,060,432 1,000,160 GR,894',946",8~Oo,187',907'.160 1, corr.i.""o" nrn,f.cu,va a) 1" II fattore accessibilita introdotto con AR nella c1assifica GR risulta correi are sia con il WabScore che con gli altri addendi della sommatoria WR, dimostrando cosi di rispettare anche Ie proprieta di calcolo dell'ordinamento WR (vedi Tabella 4). Dccorre inoltre notare che il Wabscore, come gia nella precedente analisi rispetto al WR (vedi Tabella 2), non correia con il GR. Questo conferma che la formula del GR, pesando I'accessibilita tramite il rank AR, non snatura completamente la precedente c1assifica del WR, correlando con Ie diverse scale di questo, pur approfondendo illivello di misurazione delle caratteristiche dei siti. Questioni aperte II nostro studio lascia ancora aperti alcuni aspetti che dovrebbero essere affrontati dal futuro sviluppo di algoritmi di ranking: I'integrazione di formule di misurazione del fattore accessibilita, come il nostro GR, negli algoritmi di ranking dei motori di ricerca, tra I'altro c'e da considerare che I'adozione di un algoritmo di ranking dei siti da parte dei principali motori di ricerca che introducesse il fattore accessibilita spingerebbe gli sviluppatori di siti a prendere in maggiore considerazione Ie standard roules della W3C per favorire la visibilita del proprio sito; /9

14 I'accessibilita esoltanto la principale porta d'accesso ai contenuti di un sito Web, il passo ulteriore necessario a garantire una c1assifica in grado di fornire utili informazioni sulla qualita del sito dovra elaborare formule in grado di dare indicazioni anche sulla qualit a dei contenuti stessi; infine, sarebbe auspicabile che ulteriori sviluppi di ranking dei siti prendessero in considerazione anche I'usabilita delle interfacce Web, per fornire indicazioni sulla qualita dell'interazione utentetecnologia. Conclusioni L'analisi che abbiamo condotto sui rapporto fra WP e qualita in Internet mostra come I'attuale impostazione algoritmica dei motori di ricerca centrata sui calcolo della LP, non sia in grado di rispondere aile nuove esigenze degli utenti che sperimentano un processo di costante adattamento alia tecnologia Internet. La necessita di avere un indice di popolarita che sia in grado di informare sulla qualita dell'infonnazione eun emergenza dovllta a qllesto adattamento. L'idea che il comportamento e Ie strategie di ricerca dell'utente emergano come un fattore contrastivo dei limiti strutturali delle impostazioni di ranking dei motori di ricerca e sllggestiva e sembra confermare I'idea che la tecnologia, in quanto amplificatrice dell'agire umano, permetta alia specie di evolvere sviluppando nuovi comportamenti adattivi in sistemi complessi. Tale adattamento riproduce tuttavia nella realta il fenomeno del rich-get-richer, contrastabile solo con I'introduzione di indici qualitativi, come il WabScore, che consentono un riordinamento delle c1assifiche di rank. La modifica da noi proposta del Webometrics Ranking ofworld Universities dimostra come la connessione fra il concetto di WP e quello di accessibilita possa ristmtturare gli ordinamenti dell'informazione, senza modificare Ie proprietft e gli obiettivi delle c1assificazioni. La diffllsione e la promozione dell'accessibilita passa attraverso 10 sviluppo della relazione fra questa e la qualita delle strutture Web. Tale legame pennette non solo di contrastare il digital divide, ma anche di ridurre il carico cognitivo semplificando Ie strategie di reperimento dell'infonnazione, divenendo cosi un mezzo che estende e promuove I'adattamento cognitivo aile tecnologie da parte dell'lltente. 20

15 Tabella 4: clavsifica Global Rank e nuovo ordinamento con l'introduzione del fattorear. """', OnIN I I hltp:/lwww.msu.odu 64 0_ N~ WebSile Size Visibility Richfile S, WR GR hllpjlwww.buffalo.odu '" III ' hltp:llwww.maine.edu J hltp:/lwww.uab.es " ~ hup:!!ww",.rdg.ac.uk 442.l2li 4'" 600 "' J494 J hll :Ilww",. il-nn 2'" <6, <1, '"40 '6",, hltp:/lwww.utsa.edu 531 '" hllpjlwww.mcw.edu '" 4"'" hn ww",.f r ham. 121<; 1< <;246 <;<; hn :Ilww",.bill.ac.il H J lj lj hltpjlwww.iitb.ac.in lj , hn w"'. \', 5 R4' I 41!ill.! hn :!!ww",.iisc.ernel.in hltp:llwww.stcvens.edu hlto:/lwww.clvu.edu ' hltpjlwww.weber.edu 10(" " "'" S03 95' " " hllpjlwww.uniandes.odu.cq , l.! hup://ww",.nuhsc.cd Il 1627!.ill 15JO hn -/ ww",.i"lk.a.in lfi2 5Jj) 9ill I ill " 2J " hn :!! nra. I lIl '1147 IIH99 " 25 " " " hn '",",.arti '0 4'50 1UI6 I2UIII WIOO hlm:!! IIOR 223H H I2HII6 "" hllpjlwww.simmons.edu '" "''' lt 25 hu - www nii ala-.a 11 2 I"'" 2,122 I....l.l.!lli!. 1J2J2 2R hn :/lwww.lcsc.edll JllI " Jl Jl hlldjlwww.uhb.fr 'I. II hup:11w w"'.unh'-lille2.fr UIllJ 196R 15, II 'I. hnp:!! sslc.edll.cn , J J4 JR hn :/lwww.llliss.il "'" hltpjiwww.bridgeport.edu )6 '" hn -/ ww"'., <; R64 llui04 J7 J7 hltpjlwww.nsu.edu Jj) 41 hup:!!ww",.a rlcen ler.cd u JII 4J J9 J9 hit :/lwww.ceu.es 294' 180' I"'" /

16 0_ N,w WebSite Size Visibility Richfile S, WR GR Qnloo OnIN hllpjlwww.hamk.fi "., '7<" not '" '" 41.u hllpj/lw ww. dgcwood. du 2612 I SlI9 2611, UI 'Ii hllp:{/ hr ,19S UII4 IJS6 IS6lI1l ' J 42 hl! :liwww.ubu.ac.lh HI S0 UII hllpjlwww.savonia-amk.fi hllpjlwww.uca.edu.ar ' h" :liwww.dusitae.l h 2821 "'".. 2JJ ' 20Rn ! hllp:llwww. nmh M.rn u, {)6S!.2.!.,HIOI 1!..!i1l hlt ",",w.m im.r "i40 "'IK "'J h" :{fwww.xznu.edu.cn "., 219S4 '5660! 49 hllpi(fwww,.ill!.l !ill 2IJOO ~ ;.. 0, x.fr a 46 hnp:!!ww",.n jusl.edu.cn lull 24, ,HIOI h" :liwww.s.edu JJJII "7'> 56'" '64119 a a hnp:!!ww",.iflkai.a c. ip, SIH9,1,115 2,1, a,:; hllp:/lwww. miem.edu.ru WII '''''0 SIl95 2H9J 2, J1I SS 53 hit :f/ '''' HIJJ JJJ UI,. 2 hllp:/lwww.hehau.edu.cn HilS JOO2 24J ill!!!l 277S hlt R.11 I hltp:llwww.rdc.ab.ca a 60 h ltp:!! skaen.fr '640,H S 1S h" :liwww.aull S sono stall marcall I SIll coo hanno modlficalo la 10m poslziooo nspctlo al fallore acccsslblhtl. AR. Bibliografia Bemers-Lee T., FischeUi M. (1999), Weaving the Web: Origins and Future ofthe World Wide Web, Orion Business, Britain. Brin S., Page L. (1998), "The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine", Computer Networks, 30: Cho J., Roy S. (2004), "Impact of Search Engines on Page Popularity", International World Wide Web Conference, Proceedings of the 13th international conference on World Wide Web: ACM. Cho J., Roy S., Adams R.E. (2005), "Page Quality: In Search ofan Unbiased Web Ranking", SIGMOD, Fortunato S., Flamini A., Menczer F., Vespignani A. (2006), "Topical interests and the mitigation of search engine bias", PNAS, 103(34): Garofalakis J., Kappos P., Mourloukos D. (1999), "Web site optimization using page popularity", IEEE Internet Computing, Garfield E. (1955), "Citation Indexes for Science: A New Dimension in Documentation through Association of Ideas", Science, 122(3159): Garlield E. (1961), "Science Citation Index", Science Citation Index, 80( I): V-XVI. 22

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