Stagione estiva Meglio delle previsioni grazie alla clientela italiana e al bel tempo

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1 Supplemento n. 1 al n. 291/2009 de Il Trentino ANNO IV - n SETTEMBRE 2009 Stagione estiva Meglio delle previsioni grazie alla clientela italiana e al bel tempo L estate turistica 2009 aveva alimentato parecchie preoccupazioni. L andamento delle prenotazioni registrate nelle precedenti edizioni di Monitur agli inizi di giugno per l intera estate e successivamente a fine luglio per agosto e settembre non era stato incoraggiante. Gli stessi umori espressi dagli operatori interpellati nel corso di questa estate erano prevalentemente improntati ad aspettative pessimistiche. 27,9% Siamo ormai prossimi al termine della stagione estiva Secondo la Sua esperienza personale e professionale, quale è la Sua valutazione complessiva? 0,4% 4,6% 0,8% 11,5% 55,0% Ottima Buona Discreta Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente A chiusura della stagione estiva queste preoccupazioni si sono rivelate in larga parte infondate. Nei giorni dal 21 settembre al 28 settembre è stata lanciata un edizione di Monitur che ha interessato tutti gli ambiti turistici del Trentino ad eccezione del Garda, dove la stagione è ancor in corso e per questa ragione l ambito sarà oggetto di uno specifico Monitur nel mese di ottobre. Le risposte pervenute in questa edizione di Monitur per una valutazione dell estate turistica in montagna sono state 263. Iniziamo da una valutazione sintetica complessiva. I due terzi degli intervistati che hanno risposto reputano buona o ottima la stagione turistica estiva ormai conclusa. Un ulteriore 28% la reputa discreta. Le valutazioni negative o scarsamente soddisfacenti risultano estremamente contenute e inferiori al 5%. Questi dati assumono un significato particolare se confrontati con le analoghe valutazioni espresse a conclusione della stagione estiva In quella edizione di Monitur circa un quarto degli operatori intervistati aveva valutato poco o per nulla soddisfacente l estate E solo un terzo la valutava buona o ottima (quindi circa la metà rispetto alla percentuale registrata per l estate 2009). In definitiva l andamento stagionale dell estate 2009 è reputato nettamente migliore dell estate 2008, che a sua volta in termini di arrivi e presenze presentava degli incrementi rispetto alla precedente estate Le valutazioni più positive, con valori superiori al dato medio, sono espresse da Val di Fassa e Val di Fiemme; dalla Rendena e dall Altopiano della Paganella (con Andalo, Molveno, Fai), dal Primiero. Ugualmente positive le valutazioni che vengono dalla Val di Sole e dagli Altipiani Trentini, anche se in entrambi i casi mancano gli acuti (nessun operatore dà un giudizio ottimo, ma di contro nessun operatore esprime un giudizio di scarsa o nulla soddisfazione). Il traino positivo dell estate in tutti gli ambiti turistici montani sembrerebbe essere stato il mese di agosto. Solo un 4% di operatori intervistati reputa agosto poco soddisfacente (mentre lo scorso anno le valutazioni negative erano cinque volte superori). Quasi tre operatori su quattro reputano l andamento del mese di agosto buono o ottimo, con percentuali addirittura superiori negli ambiti di Fiemme e Fassa, nell Altopiano della Paganella e nello stesso Primiero. In Rendena si riscontra la percentuale più elevata di valutazioni ottime assegnate al Come valuta, a consuntivo, l andamento e la ricaduta economica del flusso turistico di agosto nella Sua struttura o località? 0,0% 4,2% 0,8% Ottimo 15,3% Buono 21,4% Discreto 58,4% Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente MONITUR settembre

2 25,6% A Suo avviso, come si sta rivelando quest ultima parte della stagione estiva, in particolare per quanto riguarda l andamento del mese di settembre? 4,2% 5,3% 17,6% Peggiore dell anno scorso 47,3% Sostanzialmente uguale all anno scorso Leggermente migliore dell anno scorso Nettamente migliore dell anno scorso mese di agosto (un quarto del totale operatori, peraltro accompagnata da un uguale percentuale di valutazioni improntate ad un giudizio di discreto). Positive anche le valutazioni sul mese di settembre, soprattutto se confrontate con gli analoghi giudizi espressi nello stesso periodo Circa un terzo di operatori (più del doppio rispetto allo scorso anno) reputa l andamento turistico di settembre migliore dell anno precedente. Meno di un quinto (la metà rispetto allo scorso anno) sono invece coloro che lo reputano peggiore dello scorso anno. Particolarmente positive sono le valutazioni espresse su settembre dagli operatori della Val di Fassa e della Rendena e soprattutto, a coronare un andamento particolarmente brillante del mese di agosto, dagli operatori dell Altopiano della Paganella. Primiero, Fiemme e Val di Sole presentano invece una situazione che pare non discostarsi né in positivo né in negativo da quella registrata lo scorso anno. Mentre gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna evidenziano nelle loro testimonianze una realtà più dicotomizzata, con operatori che vanno molto meglio dello scorso anno e altri che invece reputano il settembre 2009 peggiore del Ma cosa intendono gli operatori nell esprimere una valutazione positiva dell estate turistica 2009? Monitur non fa riferimento ad arrivi e presenze. Quando un operatore scrive che la stagione estiva è stata ottima, migliore degli ultimi dieci anni ; o un altro evidenzia che ai primi di agosto mi veniva da piangere. Oggi posso dire di aver fatto il miglior agosto di sempre, è evidente che ci si riferisce non solo al numero dei pernottamenti, ma anche agli incassi. Tuttavia l estate 2009 più di altre stagioni, forse complice il timore della crisi, ha spinto più di un operatore ad abbassare inopinatamente i prezzi nel timore di non riuscire ad attrarre clientela, sicché non sempre la quantità garantita dal maggior numero di pernottamenti ha significato anche incrementi di fatturato e del margine operativo. 13,0% 3,8% Più di un operatore evidenzia che la crisi si è comunque avvertita, da un lato con permanenze più brevi e dall altro con spese più contenute. E questo è testimoniato tanto nelle aree forti come ad esempio a Madonna di Campiglio, dove qualcuno sottolinea l ottimo incremento di pernottamenti ma nel contempo un preoccupante calo dei prezzi (un altro operatore più crudamente scrive che dei colleghi hanno sbragato i prezzi ), che nelle aree meno forti (dal Vanoi ad esempio un operatore commenta: tanta gente ma meno consumazioni sia al bar che a tavola ), che negli alberghi di città ( abbiamo registrato un +13% di presenze e un -7% di fatturato, segnala un albergatore di Trento). Una contrazione della spesa da parte dei turisti è stata quindi avvertita, ma non in tutti gli ambiti in ugual misura ed è lecito ritenere che chi esprime un giudizio di soddisfazione sull estate appena trascorsa lo faccia anche in riferimento al proprio incremento di fatturato, a quanto rimane nel cassetto. In sintesi si potrebbe affermare, usando l espressione di un interlocutore, che la crisi c è ma stagione ottima. Nella valutazione data dagli operatori intervistati c è accordo nel riconoscere che il Trentino turistico estivo ha saputo sopportare bene il peso della crisi economico finanziaria internazionale. Più convinti di questa affermazione sono gli operatori della Val di Fassa e Fiemme (che su questa come su altre domande sembrano muoversi all unisono) e gli operatori dell Altopiano della Paganella, oltre a quelli della Rendena: quattro ambiti che nel contempo esprimono anche le percentuali più elevate di valutazioni positive sull andamento dell estate appena trascorsa. Solo il 17% di intervistati totali ha avvertito l effetto della crisi (nessuno peraltro afferma di averlo avvertito in modo pesante), con percentuali più elevate in Val di Sole e Primiero, che sono i due ambiti, come si dirà, che denunciano un calo di turisti italiani e stranieri con percentuali superiori agli altri ambiti. L andamento positivo dell estate è individuato principalmente in due fattori. 18,7% Quale è stato l andamento che ha maggiormente caratterizzato l estate turistica trentina? 12,2% 40,1% 12,2% Soprattutto il calo della clientela italiana Soprattutto il calo della clientela straniera Soprattutto un incremento della clientela italiana Soprattutto un incremento della clientela straniera Un calo sia della clientela straniera che di quella italiana 2 MONITUR settembre 2009

3 16,8% Il turismo estivo trentino 2009 sembrerebbe avere sopportato meglio di tanti altri comparti il peso di questa situazione. Lei è d accordo con questa opinione? 0,0% 3,4% 51,5% 28,2% Sì, il Trentino turistico estivo ha retto bene l urto della crisi internazionale Sì, il Trentino turistico estivo ha retto abbastanza bene, ma i problemi non sono mancati No, la crisi c è stata e si è fatta sentire nell estate 2009 No, la crisi è stata molto pesante nel Trentino turistico estivo 2009 Il primo fattore è ravvisato nell aumento della clientela italiana. Le previsioni di un incremento del turismo di prossimità sembrerebbero quindi confermate dalle testimonianze rese a Monitur da parte di questi operatori, anche se non mancano percentuali significative (circa un quarto di intervistati) che denunciano un calo di turisti italiani. Il calo sembrerebbe più accentuato della media in Primiero e Val di Sole (qui gli operatori in misura più elevata della media evidenziano anche un calo della clientela straniera). Il secondo fattore, sempre stando a queste testimonianze e ancora più importante del primo, risiederebbe nelle particolari condizioni meteo mediamente favorevoli registrate nel corso dell estate, in particolare dall inizio di agosto e durate ben oltre l inizio di settembre. Più della metà assegna al fattore meteo l elemento principale che ha contribuito a superare indenni questo momento di crisi (con percentuali pari a due terzi o addirittura tre quarti per gli operatori della Val di Fassa, Rendena, Paganella). Il meteo, stando a queste testimonianze, sarebbe stato molto più importante della qualità dell offerta e dei prezzi ritenuti sostanzialmente competitivi del Trentino, indicati da circa un quarto di intervistati come fattore principale in grado di contrastare la crisi. Le testimonianze su questo punto sono unanimi: le sorprendenti condizioni meteo hanno mascherato la crisi in atto ; è assolutamente probabile che se non ci fosse stata un estate così calda adesso ci staremmo leccando le ferite con una perdita del 25-30% di presenze ; è stato solo il gran caldo delle città che ci ha dato una mano ; l importante è stato il caldo ecc.. Il meteo appare più importante di tutto, della politica turistica e degli investimenti promozionali. Assolutamente più importante, nella valutazione degli operatori intervistati, rispetto al particolare sforzo di comunicazione e campagne pubblicitarie messi in campo dalle diverse ApT e da Trentino Spa per fronteggiare la crisi paventata. Soltanto il 3% 55,0% individua quest ultimo elemento come capace di indurre apprezzabili risultati nella capacità del Trentino estivo 2009 di fronteggiare la crisi. E una valutazione presumibilmente troppo severa ma che rispecchia le convinzioni di questi operatori, e che al tempo stesso evidenzia forse un insufficiente conoscenza degli sforzi straordinari che sono stati fatti in comunicazione e pubblicità per contrastare un temuto periodo di crisi. Addirittura un quinto di intervistati (la percentuale più elevata tra tutti gli aspetti sottoposti alla valutazione degli interlocutori) ritiene che proprio un insufficiente comunicazione e campagne pubblicitarie inadeguate rappresentino il principale elemento di debolezza evidenziato nell estate appena trascorsa per fronteggiare positivamente la crisi in atto. Si tratta di una percentuale di risposte superiore a quella riferita ad altri limiti, spesso sottolineati per evidenziare elementi di debolezza del sistema trentino, come la rigidità del sistema di accoglienza (soprattutto in termini di periodi e durata della vacanza, quando sempre più numerose sono le richieste di permanenze più brevi), oppure l incapacità di offrire proposte integrate con un offerta adeguata alle esigenze della clientela. Non sorprende allora come qualcuno opportunamente sottolinei la necessità di lavorare per mettere al riparo, nei limiti del possibile, l estate turistica trentina da una meteodipendenza che la condiziona ancora troppo, riuscendo ad intervenire in modo efficace su aspetti cruciali come: la qualità dell accoglienza e di strutture e servizi; prezzi praticati; offerte integrate; promocommercializzazione adeguata. In una parola sull ampio spettro dell offerta turistica, in modo - come rileva un altro operatore di Campiglio - da non suonare la solita musica, estate e inverno, che se va bene è merito delle condizioni meteo e del Brenta e se va male è colpa di tutti noi. Quali sono stati gli elementi che hanno consentito di avere apprezzabili risultati in merito alla capacità del Trentino estivo di sopportare la crisi? 2,3% 24,4% 2,7% 1,9% 13,7% Qualità dell offerta e prezzi sostanzialmente competitivi Flessibilità nell accoglienza (periodi, durata ) Campagne pubblicitarie efficaci ed informazioni adeguate Animazione e servizi (wellness, enogastronomia, impianti, manifestazioni ) Condizioni meteorologiche mediamente favorevoli MONITUR settembre

4 35,9% Quali sono stati gli elementi che hanno che hanno costituito debolezze, incapacità di reagire in modo positivo in merito alla capacità del Trentino estivo di sopportare la crisi? Qualità dell offerta e prezzi non 7,6% competitivi 7,6% 18,7% 10,7% 19,5% Il punto di vista degli operatori Rigidità del sistema di accoglienza (periodi, durata ) Pubblicità ed informazioni inadeguate, particolarmente in ragione della crisi in atto Incapacità di offrire proposte integrate con un offerta adeguata alle esigenze della clientela Condizioni meteorologiche sfavorevoli Come sempre, anche questo Monitur lasciava agli intervistati la possibilità di esprimere considerazioni riguardanti l argomento del sondaggio. Un centinaio di operatori hanno colto quest occasione formulando considerazioni aperte assai interessanti che andiamo a sintetizzare. Il bel tempo, ma anche molto di più Anzitutto c è da registrare come una consistente parte dei rispondenti affermi che l estate trentina 2009 è stata una stagione positiva, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli. Un numero non indifferente, poi, parla di un agosto che ha consentito apprezzabili recuperi dopo la difficile partenza della stagione. Giugno e luglio, come spesso accade, faticano a partire Complessivamente, dunque, circa la metà dei partecipanti al Monitur è del parere che l andamento estivo 2009 non soltanto sia stato positivo o comunque accettabile, ma che tutto ciò sia dovuto essenzialmente alle condizioni meteorologiche. E certo una delle variabili positive, quella del bel Archivio S. Turismo (Tomaselli) tempo, del caldo insopportabile nelle città e non c è dubbio che ne sia favorita la fresca vacanza alpina o sui laghi. Altre variabili e motivazioni, a condizionare la vacanza trentina, però, non mancano, si pensi al fattore avventura, ai nuovi o rinnovati stimoli in merito a sport, cultura, gastronomia, socializzazione. Essi stanno sconfiggendo lo storico pericolo costituito dalla presunta noia e dalla fatica in montagna. Si aggiungano poi i nuovi servizi e le opportunità legate al benessere, al recupero psicofisico, agli eventi quali spettacoli, arte, musica. Certo la dipendenza dal fattore meteorologia è ancora molto elevata e come ogni destinazione turistica anche il Trentino dovrà reagire garantendo, nei limiti del possibile, un piacevole soggiorno con opportunità, stimoli e divertimento anche con il brutto tempo. Non pochi affermano come continui la contrazione della durata media della permanenza degli ospiti. Quel che aggrava questa tendenza è, secondo altri, anche la diminuzione della propensione alla spesa, che ovviamente riduce i fatturati. Fototeca Trentino SpA E una storia assai conosciuta e si può dire che da sempre la propensione a spendere viene data per calante. Crisi o non crisi, la contrazione della spesa giornaliera del turista dipende anche dalla democratizzazione del costume turistico. Oggi, dopo la crisi degli anni 70, dopo la fine degli euforici anni 80, in piena congiuntura planetaria negativa non si può immaginare una situazione economico-sociale totalmente positiva ed il Trentino turistico sta sopportando complessivamente bene una situazione di portata decisamente epocale. Le prenotazioni, quando non sono in calo, sono in ritardo, afferma più d un intervistato, fenomeno sempre presente sottotraccia ma accentuato dalla crisi, che certo non accelera i flussi turistici verso il Trentino, anche se quest ultimo sembra soffrire assai meno di altre aree o soggetti del sistema economico... Può per certi versi apparire normale, ormai, la prenotazione last minute, visto il rapido cambiamento dei costumi di consumo, l infedeltà 4 MONITUR settembre 2009

5 a marche, destinazioni, attività, ma resta la comprensibile gravità del problema. La crisi internazionale, poi, aggrava ed evidenzia ulteriormente queste dinamiche e questi trend. Si può anche aggiungere qualche voce che denuncia la carenza di servizi agli ospiti nei periodi di testa e di coda della stagione estiva. A tal proposito si può citare una interessante dichiarazione di un operatore: Se lavorano tre mesi i rifugi in quota, perché a Campiglio si lavora solo in agosto?. Una riflessione in merito certo si impone. Quello della carenza dei servizi e l esigenza di allungare la stagione rappresentano un insieme di dinamiche negative ben conosciuto agli addetti ai lavori, ma anche ai turisti, non di facile soluzione. Ma si tratta forse soprattutto di volontà, di politica e di strategia aziendale. E di lungimiranza, oltre che di amore per il territorio. Un certo numero di rispondenti è sensibile al tema della pubblicità, soprattutto a quella televisiva, che viene giudicata come la più efficace. Si auspica da parte di alcuni un approccio più emozionale e non manca chi pensa all autunno come stagione da promuovere maggiormente in Trentino. Archivio S. Turismo (Finadri) Pubblica Amministrazione, sia la ragionevole gestione della stessa, che obiettivamente andrebbe maggiormente controllata nei suoi eccessi, sia al rialzo, nei periodi di punta, con deleteri effetti di immagine, sia in termini di ribasso, con peggioramento dell immagine, del livello dei servizi, della tipologia di clientela. Tuttavia non è pensabile una antistorica authority pubblica che imponga prezzi e livelli. L area delle critiche comprende riferimenti ad una politica turistica trentina ritenuta da alcuni non incisiva, alla mancanza di consapevolezza in merito all identità territoriale, nonché all opera ed al raccordo con soggetti quali la Trentino SpA, che non farebbe sistema, e le ApT di ambito. Informazioni, pubblicità, promozione degli eventi sono talvolta giudicate insufficienti per qualcuno. Magari, si afferma, si pensa in grande ma si dimenticano le cose piccole, importanti per il turista. Difficoltà sono indicate per il reperimento di personale nelle aziende dell ospitalità che, afferma un intervistato, è più difficile da trovare dello stesso turista! Proporre la vacanza estiva in montagna - afferma un intervistato non è facile. Ma è soltanto un soggetto rispondente, in questo Monitur, ad affermare questa classica difficoltà: che sia giunto finalmente il momento per un definitivo cambio di rotta? Ci auguriamo di sì, la montagna trentina, del resto, con la sua offerta ambientale, strutturale e di servizio, se lo meriterebbe ed i segnali in questo senso non mancano. [gb, mf] I prezzi, concordano numerosi operatori, sono troppo alti in agosto, salvo crollare in alcune aziende, spesso a quattro stelle, in determinati periodi. Tra propensione e capacità di spesa in calo da un lato e diminuzione dei prezzi da parte di alcuni dall altro, il pericolo implicito ed esplicito è quello della diminuzione della qualità dell offerta. E un tema assai complesso, oltre che importante, poiché implica l utilizzo sia della leva prezzo, squisitamente di competenza privata imprenditoriale, e non certo appannaggio della Archivio S. Turismo (Finadri) MONITUR settembre