Municipio Roma XVI. Piano Sociale di Zona. Aggiornamento Dicembre Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Municipio Roma XVI. Piano Sociale di Zona. Aggiornamento Dicembre Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona"

Transcript

1 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona Aggiornamento Dicembre Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

2 Piano Sociale di Zona Dicembre 2003 Gruppo di redazione del piano: Claudia Cinti, M. L. Capitta, Rosalba Costa, Marta Barra,, Tiziana Granata, Carla Bolognini I dati relativi ai Servizi Scolastici del Municipio Roma XVI sono stati forniti da: Anna Cerroni I dati relativi alla programmazione finanziaria sono stati forniti da: Marina Primi I dati relativi al Servizio Sociale del Municipio Roma XVI sono stati forniti da: Maria Laura Capitta, Marta Barra, Rosalba Costa, Carla Bolognini. 2 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

3 PREMESSA. Il piano, per gli attori che sono stati coinvolti, per i progetti che sono stati presentati, per i primi passi che sono stati effettuati, si pone un duplice obiettivo. Da. una parte rispondere ad un esigenza certa, standard di effettuare prestazioni sociali, simili a quelle tradizionalmente offerte, eliminando le liste di attesa, estendendo e rimodulando gli interventi. Dall altro si sforza di offrire risposte diverse, non standard, a bisogni però ormai consolidati. In questo quadro, ad esempio, va la risposta ad una esigenza di porre attenzione ai malati di Alzheimer offrendo un sollievo alla famiglia e contemporaneamente rinominando e dando un significato diverso, e più rispondente alle reali esigenze, all assistenza agli anziani, coinvolgendo e integrando le strutture sanitarie e, per ultimo ma non ultimo, contribuendo di fatto a ridurre gli anziani serviti da servizi standard, da assistenza domiciliare. 3 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

4 segue PREMESSA In questo quadro le azioni sono diverse. Per un aspetto possono rivolgersi a soggetti, che non si occupano tradizionalmente di sociale puntando ad avere come risorse non solo quelle derivanti dall amministrazione comunale, dal fondo sociale regionale o da altri soggetti istituzionali. L obiettivo è il coinvolgimento dell Università in progetti che vedano presenti, oltre a soggetti impegnati nel sociale, anche altre figure (sindacali, imprenditoriali, datoriali), per cercare di dare risposte, anche locali, a problemi occupazionali. Questo in un quadro di azioni che puntano a svolgere sia un azione di prevenzione, sia a costituire servizi che abbiano dimensione sovramunicipale, che è la nuova frontiera di servizi. Perché è questo l altro aspetto importante, in cui la prima fase dell applicazione della legge 328/2000 può essere uno strumento utile, un terreno nuovo di sperimentazione. In questa direzione vanno i due progetti, che si occupano di unità di strada e di Alzheimer, da istituirsi pensando a poli che interessino più Municipi e che diano una risposta intermedia a quella data a bisogni estremi dall Assessorato e ad un altra più legata al territorio e all esperienza dei Municipi. Il Presidente Fabio Bellini 4 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

5 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona L IDEA PROGETTUALE DEL MUNICIPIO ROMA XVI 5 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

6 .. L IDEA PROGETTUALE DEL MUNICIPIO La legge 328/2000 rappresenta lo strumento di possibile riforma del welfare locale, ossia del sistema di protezione sociale del Municipio, nell ambito del piano comunale. Per perseguire questo obiettivo occorre avere a mente i dati essenziali del nostro territorio, i dati dei servizi in essere del Municipio o del Comune, e occorre ragionare sulle risposte alle problematicità dell offerta in essere, avere una nuova logica di intervento più unitaria e forse ancor di più sull insieme delle politiche attive da avviare. La logica ispiratrice della legge, dunque, ci fornisce strumenti per agire in modo diverso nel campo dei servizi sociali e ci aiuta ad uscire dalla logica assistenziale, cioè di assistenza tout-court per persone svantaggiate, per utilizzare invece le politiche sociali come punto di vista essenziale, chiave di lettura della realtà e strumento in grado di orientare le politiche del Municipio. Uscire dalla marginalità, rafforzando l ispirazione solidaristica e l attenzione agli ultimi, è l obiettivo delle politiche sociali nell ottica della riforma, come lo è l estensione della rete di protezione sociale a favore di tutti gli altri cittadini. Innanzitutto occorre distinguere tra la spesa e l azione pubblica, ossia tra gli interventi per anziani, minori, disabili, di contrasto della povertà e relativi alle responsabilità familiari e l insieme delle politiche attive che il Municipio e le altre Istituzioni pubbliche, nell ambito delle proprie funzioni, possono e devono articolare in una ottica di integrazione perché ciascuno faccia la propria parte, così come recita il Piano nazionale per gli interventi ed i servizi sociali. Solo questo doppio canale può soddisfare la necessità di promuovere interventi che non solo riducano o eliminino le condizioni di disabilità, bisogno e disagio, ma che puntino soprattutto a prevenirle. 6 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

7 .. L IDEA PROGETTUALE DEL MUNICIPIO Per questo nel lavoro di queste settimane, che è solo l avvio di un lavoro più lungo, abbiamo distinto in modo forse anche netto, ma metodologicamente chiaro, la parte degli interventi volti alla spesa, derivanti dagli interventi in essere e dalle criticità evidenziate area per area, dalle azioni pubbliche ovvero dalle politiche attive che il Municipio può mettere in campo coinvolgendo il maggior numero di interlocutori e di relazioni possibili in una visione larga del welfare locale. Questo deve portare a lavorare sia per progetti e iniziative del Municipio, che rispondano alle esigenze manifestate, sia a lavorare per mettere in rete, a sistema, esperienze attive sul territorio, che qualora non fossero recepite, risulterebbero inesistenti e di scarsa utilità per la comprensione e la pesatura dei bisogni reali dei cittadini, come ad esempio la rete formale dei centri della Caritas o la rete di assistenza della Deputazione ebraica, dell Agesci o le reti informali costituite dalle forze del volontariato impegnate ad esempio con persone Senza fissa dimora (Sfd). Questo è utile ad uno scopo di comprensione, di rivelamento dei bisogni. Infatti, una serie di soggetti possono essere in grado di cogliere aspetti che il Municipio non riesce a leggere. In questo lavoro, sono coinvolgibili, oltre alle realtà già indicate, le istituzioni scolastiche o i medici di base. Ma non c è una comunicazione solo unidirezionale. C è necessità anche di far sapere meglio quello che viene fatto, l insieme dei servizi esistenti, avendo l obiettivo di dotarsi di una vera Carta dei servizi che permetta di stabilire un patto, su questo e sugli altri settori di attività del Municipio, con i cittadini che qui abitano. Ma occorre anche lavorare per coinvolgere i soggetti sindacali, imprenditoriali, dell associazionismo culturale, sportivo, i dirigenti scolastici in un lavoro pianificato di interventi al fine di definire politiche attive che stabiliscano il ruolo di governance del Municipio. 7 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

8 L IDEA PROGETTUALE DEL MUNICIPIO Il percorso di confronto e concertazione si è concretizzato nei tavoli di co-progettazione che in questo periodo hanno avuto luogo nella stessa sede del Municipio. I protagonisti sociali chiamati in causa nella preparazione del Piano hanno avuto l occasione, in questa sede, di operare sia un azione di verifica sui servizi finora prestati che quella di ideare i nuovi servizi in coerenza con le esigenze manifestatesi. Il potenziamento dei servizi già attivi, come l assistenza domiciliare ad anziani e disabili, insieme ai servizi di sostegno alle famiglie e di prevenzione dei disagi hanno costituito il nucleo di interesse maggiore mentre i servizi cosiddetti di prossimità e di creazione di strutture leggere e polivalenti sono nei fatti da sperimentare, in questi tre anni, introducendo alcuni accorgimenti tecnico-giuridici, come protocolli di intesa locali ed accordi di programma con le forze produttive o con istituzioni ed organismi pubblici, che formeranno la cornice strutturata di regole entro i cui ambiti si dovrà operare. Attraverso la concertazione, intesa come struttura contrattuale avanzata ed innovativa (si pensi alla creazione di consorzi/fondazioni con centri studi, fondazioni bancarie e non-profit, operatori privati e pubblici) è possibile lo sviluppo delle vere potenzialità del Municipio e delle risorse presenti sul territorio, in cui l amministrazione svolga una funzione di supervisione, in termini di regolazione e monitoraggio. Le azioni di sistema debbono soprattutto riguardare la verifica della logica sociale delle politiche cittadine con l attivazione di momenti di pianificazione urbana integrata (interazione del piano regolatore sociale con i piani urbanistici, per gli alloggi, formativi ed occupazionali, per la tutela dell ambiente, per i trasporti e le mobilità, etc). Solamente una visione larga del sistema del welfare, solo la volontà di cogliere l opportunità che la legge 8 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

9 L IDEA PROGETTUALE DEL MUNICIPIO offre di mettere mano ad una riforma del sistema locale, permette il coinvolgimento di tanti soggetti, che soggetti, che si occupano di attività culturali, sportive, religiose, sindacali, di associazioni di impresa, categoriali, degli organismi del volontariato. Lavorare sull integrazione dei servizi e del sistema è l obiettivo che la legge pone. Innanzitutto, con la Usl, con il distretto territoriale e con i Dipartimenti. E su questo punto il nostro Municipio, con altre realtà, è co-partecipe in un progetto Equal dell Unione europea. Ma l ottica dell integrazione va applicata anche agli altri attori sociali, ad altri soggetti, come ad esempio l Università Roma Tre, Farmacap e ARPA e alle altre politiche. Tra gli interlocutori privilegiati, per il ruolo che hanno sul nostro territorio vanno menzionate l Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini e l Istituto di ricerca scientifica Spallanzani. Dal lavoro di queste settimane sono scaturiti cinque assi di lavoro su cui impiantare il sistema di welfare locale e che ci vedranno ancora attivi in laboratori territoriali su: politiche urbanistiche, abitative, degli interventi per la fruibilità; politiche della formazione e del lavoro; politiche per il tempo di vita; politiche per la vita di relazione; politiche per la sicurezza, l ambiente, la salute. I laboratori saranno la prosecuzione di una progettazione partecipata avviata in questa fase. Molti soggetti sono stati coinvolti, per alcuni anche importanti ciò non è avvenuto. Non mancherà modo nei prossimi mesi di rendere più larga, come è indispensabile fare, la rete dei rapporti solamente avviati in decine di incontri e decine di ore di lavoro. Un lavoro non completo, come detto, ma che costituisce un modo sperimentale di costruzione dello strumento di piano. 9 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

10 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona GLI ATTI DEL MUNICIPIO 10 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

11 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: Memoria di Giunta Il Comune di Roma intende, recependo il dettato delle leggi e decreti attuativi emanati, costruire il Piano di Zona cittadino quale strumento per la programmazione triennale del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Ai Comuni e dunque ai Municipi è assegnata la titolarità delle funzioni di programmazione e realizzazione del sistema integrato, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati presenti nella comunità locale. Consci che le stesse opportunità di benessere di cui dispone la città sono profondamente differenziante nelle diverse aree del territorio romano ed all interno del nostro stesso Municipio, è necessario costruire un sistema di welfare locale nelle sue articolazioni decentrate ed interdipendenti, ovvero azioni di sistema in grado di armonizzare e razionalizzare l intera gamma di risorse disponibili nonché potenziali. Occorre anche ripensare /progettare le diverse azioni di protezione sociale operando un profondo cambiamento culturale, e non solo organizzativo, in collaborazione anche con i distretti quali struttura cerniera tra le prestazioni sanitarie e sociali strettamente dette e favorendo nuovi meccanismi di interazione tra i soggetti della rete integrata. E necessario che il nostro Municipio, attraverso un azione di regia tesa a promuovere le risorse della collettività locale, coordini i programmi e le attività degli enti che operano nel territorio, sviluppando collegamenti operativi tra i servizi ed intese con le aziende, con gli organismi del privato sociale e volontariato, unità produttive, istituti scientifici, cittadini singoli o associati etc., ed adotti strumenti per il controllo di gestione e la valutazione per garantire ai cittadini stessi i diritti di partecipazione e di controllo di qualità dei servizi. E ovvio che siamo in presenza di un programma di riforma vasto. Pertanto, esso deve poter contare su un assetto organizzativo ampio ed articolato presso il Municipio.. /.. 11 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

12 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: Memoria di Giunta Allo scopo di governare il sistema è necessario ipotizzare una serie di organismi sia di natura politica che tecnico-amministrativa in grado di presidiare il percorso di costruzione/implementazione del piano del Municipio (concertazione, co-progettazione, elaborazione, attuazione, governance, valutazione). Gli strumenti politici/amministrativi da adottare debbono, conseguentemente, avere la capacità di percepire la trasformazione e di verificare la stabilità ed il mutamento all interno di un processo di ricostruzione molto delicato de tessuto connettivo delle realtà locale. La Giunta intende, per le ragioni espresse, promuovere tutte le azioni necessarie alla costruzione del Piano di Zona del Municipio quale strumento di programmazione triennale del sistema integrato dei servizi e degli interventi che costituirà parte integrante del Piano di Zona cittadino. In particolare, per concordare analisi e priorità strategiche, raccogliere esigenze e contributi del territorio, istituisce un Tavolo Sociale, presieduto dal Presidente del Municipio Roma XVI e composto da rappresentanti del distretto socio-sanitario, Istituzioni scolastiche, terzo settore, I.p.a.b., Tribunale, Associazioni di utenti, singoli cittadini, unità produttive, Istituti di cultura, sport. etc.. Per predisporre e seguire in corso d opera l attuazione e l aggiornamento del Piano nonché per compiti di traduzione operativa delle risultanze politiche emerse del lavoro di concertazione, è necessario istituire un Ufficio di Piano del Municipio composto da tecnici delle unità organizzazioni, integrati eventualmente anche da soggetti esterni. L obiettivo da raggiungere insieme a tutte le parti sociali, che saranno man mano individuate e che comporranno il Tavolo Sociale, consiste nella messa a punto di linee temporali di governo della nostra parte di città in ottica pianificatrice. Conseguentemente, l elaborazione del Piano deve essere accompagnato nel percorso di approvazione e diffuso per raggiungere gli abitanti, coinvolgere i partners sociali e per attivare la ricerca di risorse finanziarie ed umane sui progetti che verranno indicati. Roma, 21 febbraio Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

13 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: Risoluzione del Consiglio MUNICIPIO ROMA XVI - SEDUTA DEL RISOLUZIONE N.2/2002 La Legge 328/2000 assegna ai Comuni la titolarità delle funzioni che riguardano gli interventi sociali svolti a livello locale. Il DL 229/99 Razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale attribuisce un ruolo-chiave ai distretti quale struttura cerniera tra le prestazioni sanitarie e le azioni di protezione sociale. Ambedue le leggi, la cui realizzazione richiede un profondo cambiamento culturale e non solo organizzativo, prevedono che i Comuni singoli o associati, programmino e realizzino un sistema integrato di interventi e servizi sociali, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati presenti nella comunità locale. Gli strumenti principali per l attuazione del sistema sono il Piano Sociale Nazionale, i Piani Sociali Regionali ed i Piani di Zona, da adottare in ambiti territoriali coincidenti con i Distretti sanitari, attraverso Accordi di programma ai sensi della normativa vigente. Con il DPR 3 maggio 2001 è stato emanato il Piano Sociale Nazionale per il triennio 2001/2003. I Comuni sono chiamati a realizzare tutto questo non da soli, ma attraverso un azione di regia tesa a promuovere le risorse della collettività locale, coordinare i programmi e le attività degli enti che operano nel territorio, sviluppare collegamenti operativi tra i servizi ed intese con le aziende sanitarie, adottare strumenti per il controllo di gestione e la valutazione, garantendo ai cittadini i diritti di partecipazione al controllo di qualità dei servizi. Il Comune di Roma intende costruire il Piano Regolatore Sociale di Roma ed il Piano di Zona cittadino. Gli obiettivi saranno identificati con il coinvolgimento dei diversi attori sociali, alle aziende e delle imprese sociali pubbliche e private, delle organizzazioni sindacali e dei singoli cittadini. Le priorità di intervento saranno selezionate attraverso un processo di pianificazione negoziata su diversi livelli territoriali. Le stesse opportunità di benessere di cui dispone la città sono profondamente differenziate nelle diverse aree del territorio romano e all interno dei medesimi Municipi. Pertanto nel nostro Municipio si procederà, prioritariamente, ad una attenta analisi del territorio e delle risorse sociali per acquisire e disporre di chiavi di lettura adeguate per la corresponsione dei mutamenti che caratterizzano la realtà territoriale.. /.. 13 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

14 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: Risoluzione del Consiglio Contestualmente per una corretta interpretazione dei nuovi bisogni sarà necessario, soprattutto, individuare indicatori locali in grado di produrre dispositivi nel tempo funzionali a generare risposte dinamiche. Il Municipio Roma XVI, quindi, concorrerà con il proprio piano alla formulazione del Piano più generale. Un programma di riforma così vasto deve poter contare su un assetto organizzativo ampio ed articolato. Sono stati ipotizzati a livello centrale e dei Municipi una serie di organismi sia di natura politica che tecnico-amministrativa per presidiare il percorso di costruzione/implementazione del Piano (concertazione, coprogettazione, elaborazione, attuazione, governance, valutazione). In particolare, nel rispetto delle autonome decisioni del Municipio e della strumentazione tecnica di cui dobbiamo dotarci, sono prevedibili almeno le seguenti modalità organizzative: tavolo della concertazione del Municipio, luogo di concertazione e decisione sul piano politico-istituzionale con i diversi livelli istituzionali e i soggetti sociali su scale locale per il varo del Piano di zona municipale e le successive attività di gestione; gruppo di piano, composto da tecnici delle unità organizzative, eventualmente integrati da esperti esterni con compiti di traduzione operativa (programmazione, gestione e monitoraggio) delle risultanze politiche emerse dal lavoro di concertazione; laboratori locali di coprogettazione: spazi di confronto e proposta su specifiche aree di intervento previste dal Piano di Zona, composti da operatori pubblici e da soggetti del Terzo Settore. IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO RISOLVE di promuovere tutte le azioni positive necessarie alla costruzione del Piano di Zona del Municipio XVI quale strumento di programmazione triennale del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, che costituirà parte integrante del Piano di Zona cittadino. 14 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

15 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: Direttiva del Presidente Direttiva del Presidente del Municipio Roma XVI n. 2 del 6/5/2002 Ai sensi dell art.109 comma 1 del T.U. n.267 del 18.VIII.00; Ai sensi dell art.7 della Deliberazione n.26 del 12.I.2001 Regolamento sull ordinamento degli uffici circoscrizionali ; Vista la Deliberazione n.10 dell 8.II.99 Regolamento del Decentramento Amministrativo ; Vista la Memoria di Giunta del Municipio Roma XVI del 21 febbraio 2002 relativa al Piano di zona del Municipio ; Vista la Risoluzione del Consiglio del Municipio Roma XVI n.2 del 19 marzo 2002 relativa al Piano Sociale di Zona, parte integrante del Piano Regolatore Sociale cittadino, quale strumento di programmazione triennale del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Considerato che il Piano di Zona è tra gli obiettivi prioritari del programma del Presidente si ritiene necessario individuare un componente dell Ufficio di Staff del Presidente che collabori alle attività connesse all elaborazione e alla realizzazione del suddetto Piano; Il PRESIDENTE DEL MUNICIPIO ROMA XVI EMANA la seguente direttiva: il Direttore del Municipio Roma XVI, entro il 7 maggio 2002, deve compiere gli atti di propria competenza per provvedere all istituzione, utilizzando risorse e/o personale di più unità organizzative, di un Ufficio per l elaborazione e la realizzazione del Piano di zona del Municipio. F.to Il Presidente Fabio Bellini 15 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

16 GLI ATTI DEL MUNICIPIO: D.D. Aggiornamento composizione Ufficio di Piano MUNICIPIO ROMA XVI - D.D del 25 novembre Premesso che con determinazione dirigenziale n. 597 del è stato istituito l Ufficio del PianoSociale di Zona; - Che, con determinazione dirigenziale n. 667 del , si è provveduto ad integrare la composizione di detto Ufficio; - Che trasferimenti di personale ed utili approfondimenti delle questioni trattate fanno ritenere utile ed opportuno attuare un aggiornamento della composizione di tale struttura; - Che, occorre, pertanto, procedere in tal senso; - tanto premesso, DETERMINA per imotivi espressi in narrativa ed in coerenza con gli obiettivi programmatici del Municipio, di aggiornare la composizione dell Ufficio del Piano Sociale di Zona, che viene pertanto ad essere costituito con le seguenti risorse professionali: cat. D5 - CINTI Claudia cat. D3 - CAPITTA Maria Laura cat. D3 - CERRONI Celeste Anna cat. D3 - PULCINI Lucia cat. D3 - RAVA Patrizia cat. D1 - BARRA Marta cat. D1 - BOLOGNINI Carla cat. D1 - COSTA Rosaria cat. D1 - GRANATA Tiziana cat. C3 - SANTORO Carmela Solvana cat. C2 - FRASCHERELLI Ugo cat. C2 - MANCINI Alessandra cat. C2 - PANZADORO Alessandra La funzione di coordinamento operativo dell Ufficio è assolta da cat. D5 Cinti Claudia. Il presente provvedimento non comporta impegni di spesa. F.to IL DIRETTORE (dr. M. Menichini) 16 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

17 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona SCELTE STRATEGICHE E PRIORITARIE 17 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

18 SCELTE STRATEGICHE E PRIORITARIE: Obiettivi di priorità sociale Il Piano di Zona del Municipio Roma XVI fa propri gli obiettivi di priorità sociale del Piano nazionale individuando le seguenti linee di azione: Sostegno delle responsabilità familiari e delle capacità genitoriali Sostegno dei diritti dei minori Contrasto della povertà Sviluppo dei servizi di domiciliarità Sostegno delle persone non autosufficienti Prevenzione delle dipendenze Azioni di integrazione degli immigrati 18 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

19 SCELTE STRATEGICHE E PRIORITARIE: Integrazione di strategie, interventi e servizi Un integrazione che abbia il suo fulcro nei cittadini e nelle famiglie. Organizzazione unitaria degli accessi Presa in carico del nucleo familiare come tale Metodi tesi a ricomporre bisogni e interventi rispetto alle famiglie e al territorio Uso sinergico delle risorse strutturali e operative Servizi alla persona Forme di monitoraggio della tenuta dei servizi Individuazione del responsabile del caso 19 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

20 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO 20 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

21 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: demografici generali Roma XVI Classi età oltre Totale Femmine Maschi Totale Dati 2000 Fonte ISTAT Ufficio Censimenti oltre classi di età Tasso di mortalità x 1000 abitanti anno 2000: 9,3 Tasso di natalità x 1000 abitanti anno 2000: 9,1 Incidenza stranieri residenti su popolazione Roma XVI anno 1999: 5,2% Dati Roma - fonte ISTAT 21 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

22 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: dipendenza Popolazione anziani Anziani Roma XVI % su totale Roma XVI Anziani Roma L incidenza percentuale delle persone over 65 di Roma XVI sul totale della popolazione del Municipio (21,3%) è notevolmente superiore all incidenza delle persone anziane di Roma su tutta Roma che è pari al 18,5%. % su totale Roma ,3% ,6% ,5% ,8% ,5% ,8% ,4% ,0% oltre ,6% ,3% Totale ,3% ,5% Popolazione minori Minori Roma XVI % su totale Roma XVI Minori Roma % su totale Roma ,0% ,2% ,0% ,2% ,6% ,1% ,8% ,4% Totale ,3% ,9% Roma XVI Roma Minori ,8% Anziani ,0% Totale ,4% La due fasce di età terminali del ciclo della vita costituiscono il 37% dell intera popolazione del Municipio. Nella valutazione dei pesi specifici delle due componenti dell indice si intravede un incremento esponenziale delle categorie meno protette e lontane dai cicli produttivi Indice di dipendenza 22 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

23 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: famiglie Rapporto % famiglie per tipologie dati di Roma Single 24,7% Coppie con figli 41,7% Coppie senza figli 17,6% Padri con figli 2,5% Madri con figli 7,6% Altro 5,9% TOTALE 100,0% Fonte: Ufficio Censimento Comune di Roma L incremento delle famiglie monoparentali è in media equilibrata con il dato di Roma, mentre l incidenza del dato relativo alle donne anziane sole e alle madri sole con figli evidenzia un dato demografico da monitorare con particolari indicatori qualitativi e quantitativi atti a rilevarne la dinamicità del fenomeno. Roma XVI Roma Numero medio componenti per famiglia 2,6 2,7 1 componente 25,7% 24,7% 5 componenti e più 6,8% 7,8% Nucleo senza membri isolati 60,5% 62,3% Nucleo con membri isolati 7,5% 7,3% Fonte: Ufficio Censimento Comune di Roma dati Stato civile Municipio Roma XVI Roma Maschi Femmine Totale v.a. v.a. v.a. celibe/nubile ,1% ,9% ,6% 41,8% coniugato/a ,6% ,4% ,0% 48,7% divorziato/a ,1% ,9% ,2% 2,0% vedovo/a ,0% ,0% ,2% 7,4% totale ,2% ,8% ,0% 100% Fonte: Istat Ufficio Censimento Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

24 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: ricchezza Roma XVI Roma Incremento % abitazioni ,68 13,71 Abitazioni occupate Abitazioni occupate Superficie media mq. 85,8 86,7 Num. stanze per abitazione 3,9 4,0 Num. occupanti per abitazione 2,6 2,7 Mq. per occupante 32,8 32,3 % abitazioni occupate in proprietà 62,4% 59,4% % abitazioni occupate in affitto 31,8% 35,1% Fonte: Ufficio Censimento Comune di Roma Rendite catastali (Lit./000 al mq) Zone Valore medio Porta Portese M onteverde Vecchio M onteverde N uovo Portuense II C a sa letto-n ocetta Pisana Bravetta Consorzio Casal Lumbroso Massimina Cons. Diamante Fonte: Cresm e Dipendenza economica Dipendenza economica Rapporto % tra popolazione < 14 anni e > 65 anni e popolazione compresa tra 14 e 65 anni Roma XVI Roma ,8 39, ,2 40, ,6 40,9 46,0 44,0 42,0 40,0 38,0 36,0 Roma XVI Roma Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

25 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: imprese Roma Roma XVI XVI Roma su Roma Artigiane % % 4,8% Commerciale % % 4,7% Produzione e servizi % % 3,7% TOTALE % % 4,4% Fonte Infocamere - dicembre 2001 Produzione e Servizi 23% Dati al dicembre 2001 Fonte Infocamere Artigiane 33% I dati relativi alle imprese del Municipio Roma XVI sono in linea rispetto ai dati diffusi nella Relazione Previsionale e Programmatica che identifica il terziario quale settore trainante dell economia romana (65% del valore aggiunto) Tasso di attività Totale Maschi Femmine * Municipio Roma XVI 44,0% 55,1% 34,2% ** Roma 49,3% Lazio 47,8% Italia 48,2% * dati ISTAT 1991 ** dato ISTAT 2000 Commerciali 44% Il dato del Municipio Roma XVI letto con l indice della dipendenza aggiornato evidenzia un tendenziale calo della popolazione attiva, come si può anche verificare dalla curva demografica che accentua il tendenziale incremento della popolazione over Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

26 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: diseconomie Tasso di disoccupazione Roma (2000) 11,1 % di cui giovanile (15-24) 42,4 % Fonte OPER su dati ISTAT INFLUENZE SUL TEMA DELLA LEGALITA' aumento persone anziane 2% problema lavoro 7% abusivismo 7% traffico 29% società multietnica 18% inquinamento atmosferico ed acustico 15% microcriminalità 7% tossicodipendenza 2% immigrazione extracomunitaria 2% disagio giovanile 6% aumento reati verso donne e minori 5% TOTALE 100% Fonte Monitoring Rome Corpo P.M. PERCEZIONE DELLE CAUSE DEI REATI microcriminalità (scippi, truffe, borseggi) 49% presenza nomadi (minori inadempienti con l'obbigo scolastico ed impiegati in attività criminose) 14% inforestiamento 11% prostituzione 9% aumento fasce deboli 9% tossicodipendenze 8% TOTALE 100% Fonte Monitoring Rome Corpo P.M. 26 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

27 DATI DI SFONDO AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO: periferie BRAVETTA Assi viari insufficienti e inadeguati per il traffico veicolare Insufficienza di marciapiedi, piazze e percorsi pedonali e assenza di parcheggi di pertinenza per i servizi locali Desertificazione dei luoghi di istruzione pubblica connessa anche allla presenza del residence Roma MASSIMINA Emergenze ambientali per la presenza della discarica, delle cave e della raffineria Assenza della stazione ferroviaria che impedisce la fruizione della linea del ferro Rete viaria sovraccaricata dal traffico pesante derivante dai servizi metropolitani citati 27 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

28 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI DEL MUNICIPIO 28 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

29 IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI DEL MUNICIPIO: introduzione La tipologia degli interventi sociali evidenzia che il Municipio Roma XVI ha nel tempo realizzato servizi alle persone caratterizzati da elementi di innovazione e flessibilità, ampliando la gamma di prestazioni a disposizione dei cittadini e rendendo progressivamente più agevole il loro accesso. Questa tradizione si è distinta attraverso forme positive di sperimentazione congiunta tra Servizio Sociale Territoriale e Terzo Settore, che ha portato all attivazione dei primi centri di socializzazione per persone anziane, alla realizzazione di servizi innovativi come il centro di residenzialità temporanea per persone anziane e il servizio di emergenza per disabili. Per questo motivo le schede evidenzieranno in modo sintetico il sistema di offerta mettendo in rilievo aspetti positivi ed elementi di criticità della situazione attuale. I dati evidenziati nella parte generale e nel sistema di offerta attuale costituiranno la base da cui partire per una migliore e reale definizione del piano. 29 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

30 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona RESPONSABILITA FAMILIARI 30 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

31 RESPONSABILITA FAMILIARI: Il sistema dell offerta Roma XVI Roma Numero medio componenti per famiglia 2,6 2,7 1 componente 25,7% 24,7% 5 componenti e più 6,8% 7,8% Nucleo senza membri isolati 60,5% 62,3% Nucleo con membri isolati 7,5% 7,3% Fonte: Ufficio Censimento Comune di Roma Il sistema dell offerta della famiglia si è configurato come intervento indiretto. La nuova legge imporrà il tema delle pari opportunità tra uomo e donna nell ambito familiare. Recentemente si è istituito un Centro per la mediazione familiare, che si caratterizza come un offerta qualitativamente superiore. Famiglie coinvolte da interventi sui minori dati 2002 Nuceli familiari ex Delibera 154/97 (euro ,16) n. 153 Int. Economici ex ENAOLI (euro ,44) n. 57 Int. Economici a favore di neomadri* n. 24 *gravano su altri Enti Sportello della mediazione familiare (di nuova istituzione) Via Paola Falconieri n. 38 Contributo della provincia di Roma di circa euro 31 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

32 RESPONSABILITA FAMILIARE: il sistema dell offerta p Progetto Sostegno alla criticità del ciclo vitale - So.Cri.- è destinato, alle famiglie, agli adolescenti, ai giovani, agli anziani, a a tutte le persone che avvertono l esigenza di avere uno spazio di ascolto dove condividere i momenti critici del ciclo vitale e trovare sostegno. Il progetto, finanziato dalla Legge 285/97, è stato affidato alla cooperativa Apriti Sesamo che da Giugno 2003 opera presso i locali del Servizio Sociale del Municipio Roma XVI. Il Servizio è aperto al pubblico dal lunedì al mercoledì dalle ed il martedì e giovedì p Centro di integrazione attraverso il gioco e mediazione culturale con spazi per gli incontri protetti tra minori e famiglie: è destinato a bambini/e e ragazzi/e tra i 3 e 15 anni e alle loro famiglie, si propone di offrire un sostegno alla genitorialità attraverso laboratori educativi che favoriscano la socializzazione, la crescita dei rapporti significativi con gli adulti l educazione alla cittadinanza. Il progetto finanziato con i fondi della Legge 285/97 è stato affidato alla Cooperativa Ruota Libera che dal svolge la propria attività presso i locali della scuola Fabrizio De Andrè sita in Via Fabiola n Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

33 RESPONSABILITA FAMILIARE: il sistema dell offerta p Servizio di Mediazione Familiare: rivolto ai genitori separati o in via di separazione o di divorzio, che vivendo difficoltà relazionali, desiderano ritrovare una collaborazione nel loro interesse e in quello dei loro figli, al fine di continuare ad essere buoni genitori. Il servizio è finanziato con i fondi messi a disposizione dalla Provincia. Il servizio è aperto il Lunedì mattina dalle ore presso i locali del Servizio Sociale di Via Paola Falconieri n Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

34 RESPONSABILITA FAMILIARI: Criticità Presa in carico dei singoli membri della famiglia e non del solo nucleo Scarso sostegno della genitorialità Legami labili tra le fonti educative: famiglia-scuola-reti di solidarietà Scarso sostegno a chi si prende cura delle fragilità, anche temporanee, nelle famiglie estese e in quelle mononucleari 34 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

35 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA 35 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

36 DIRITTI DELL INFANZIA E ADOLESCENZA: Il sistema dell offerta Incremento popolazione Roma 0-4 anni : + 9% Fonte Ufficio Censimento Comune di Roma Settore Nidi e Scuole interventi economici sui minori - Servizio Sociale Nidi pubblici Scuola Materna* (dati 2002) ,61 Istruzione elementare* Nuclei familiari ex delibera 154/ ,16 Scuola Media* Interventi economici ex ENAOLI ,44 Refezione scolastica* Minori in carico al SiSMIF ,01 Attività parascolastiche* quota parte del Municipio Roma XVI 36 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

37 DIRITTI DELL INFANZIA E ADOLESCENZA: Il sistema dell offerta Minori inseriti in CASE FAMIGLIA dati 2002 Minori assisiti dati 2002 n. minori in strutture semiresidenziali (semiconvitto) 8 Minori assistiti da SAISH 33 minori in affidamento eterofamiliari 13 ex delibera 154/ minori inseriti per decreto Tribunale Minori 33 ex ENAOLI 57 altri casi 13 minori in carico SiSMIF 34 Case Famiglia operanti nel territorio B.R. Fanfani madri con bambini 0-6 anni Via del Casaletto, 400 B.R. Fanfani adolescenti fino a 18 anni Via del Casaletto, 400 Bice Porcu minori e adolescenti Via del Casaletto, 400 Il Girotondo (Coop. S. Saturnino) minori 0-6 anni Via del Casaletto, 400 Ronconi-Pennesi Villino La Palma adolescenti fino a 18 anni Via P.M. Martinez, 8 Ronconi-Pennesi Buganvillea madri con bambini 0-6 anni Via P.M. Martinez, 8 Aurora (Figli del Crocifisso) madri con bambini 0-6 anni Via Maria Lorenza Longo, 8 Casa Piccole Apostole Sociali minori Via Ambrogio Traversari, 21 Figlie del Crocifisso servizio di autonomia Circ. Gianicolense, 125 Figlie del Crocifisso adolescenti donne Circ. Gianicolense, 125 Focolare Cvasa Nostra ragazze madri adolescenti Via del Vascello, 21 Associazione Reffo minori Via V. Putti, 4 S. Giovanni Eudes gestanti e nuclei madre bambino Via S. Giovanni Eudes, 95 Adozioni e affidamenti Sono state effettuate nel 2002 con personale tecnico integrato con operatori della ASL n. 52 indagini per idoneità alla adozione e n. affidamenti pre-adottivi. Inoltre sono state ricevute nel 2002 n.22 coppie e 10 single per il servizio di informazioni e orientamento alle adozioni(g.o.a.), aperto il primo venerdì di ogni mese, previa telefonata al Servizio Minori del Municipio Roma XVI. 37 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

38 DIRITTI DELL INFANZIA E ADOLESCENZA: Il sistema dell offerta Tasso di scolarità Scuola Materna 3-5 anni Scuola dell'obbligo 6-13 anni Scuola Superiore e Università anni Municipio Roma XVI 50,6 96,5 41,0 Roma 53,3 97,6 37, domanda offerta % domanda offerta % domanda offerta % Asili nido % % % Scuola dell'infanzia % % % La popolazione infantile (0-5 anni) rilevata nel 2000 risulta pari a circa bambini di cui solo (iscritti) e 358 (in lista d attesa) per una percentuale pari al 20% del totale. I bambini in età pre-scolare che, per varie ragioni, non sono inseriti nelle strutture pubbliche (nidi e materne) risultano essere il maggior numero pari all 80%. Si evince l esigenza di attivare politiche tendenti al potenziamento delle strutture scolastiche non necessariamente legate alla spesa per investimenti, ma all individuazione di soluzioni finanziabili anche attraverso strumenti di spesa corrente. Asili nido 0-3 anni Bambini iscritti 540 Bambini iscritti stranieri 32 Bambini iscritti disabili 6 Ultima lista attesa 208 Tate a domicilio 7 Bambini iscritti "Progetto Ponte" 23 Scuola dell'infanzia 3-5 anni Bambini iscritti Bambini iscritti stranieri 56 Bambini iscritti disabili 24 Ultima lista attesa 150 Scuole statali Scuola materna statale Scuola elementare Scuola media dati Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

39 DIRITTI DELL INFANZIA E ADOLESCENZA: Il sistema dell offerta Asili Nido n. 10 "Aquilone" Via Antelminelli "Cocco e drilli" Via del Casaletto "Folletti" Via dei Damasceni "La freccia azzurra" P.zza Ceresi "La gabbianella" Via Durante "La gabbianella" P.zza Merolli "Il bruco e la mela" c/o Ospedale Forlanini "Lo scarabocchio" Via dei Lampugnani "Morgana la rana" Colli Portuensi "Parco flora" Via D'Avarna Scuole dell'infanzia n.17 Comunale Statali I. Artom 121 Circ. Didat. F. Cesana A. Celli 24 Circ. Didat. F. Crispi F. Crispi 195 Circ. Didat. E. Loi D' Aronco 103 Circ. Didat. I. Pizzetti Franceschi 121 Circ. Didat. Rio de Janeiro C Forlanini 68 Circ. Didat. R.Sanzio V. H. Girolami Ist. Comparato Via Vanni Lola di Stefano G. Oberdan Buon Pastore e sez ponte 24/36 mesi Plessi scolastici n. 15 Circoli Didattici n. 8 Istituto Comprensivo Via Vanni 103 C. D. Plesso I. Pizzetti I. C. Plesso Ildebrando della Giovanna 121 Circolo Didattico Rio de Janeiro 24 Circolo Didattico F. Crispi 121 C. D. Plesso F. Cesana 62 Circolo Didattico G. Franceschi 139 Circolo Didattico Via A. Crivelli 62 C. D. Plesso G. Oberdan 139 C. D. Plesso C. Forlanini 68 Circolo Didattico V.H. Girolami 195 Circolo Didattico Buon Pastore 68 C. D. Plesso R. Sanzio 195 C. D. Plesso E. Loi 103 Circolo Didattico A. Celli 39 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

40 DIRITTI DELL INFANZIA E ADOLESCENZA: Il sistema dell offerta 1/2 Scuole Medie n. 12 SMS "L.go A Oriani" Sede centrale: L.go Oriani 1 Succursale: Viale di Villa Pamphili 7 Succursale: Via Bezzi 22 Ist. Comprensivo " Via Vanni" Sede centrale: Via Vanni 5 Succursale: Via I. della Giovanna SMS " A. Crivelli" Sede centrale: Via Crivelli 24 Succursale: Via Val Tellina 50 SMS "Fabrizio de Andrè" Sede centrale: Via Fabiola 15 Succursale: Via della Nocetta 100 SMS "Villoresi" Sede centrale: Via della Pisana 327 Succursale: Via Longhena 98 SMS G. "Morandi" Sede centrale: Via d'avarna 9 SMS "R. Persichetti" non funzionante Istituti istruzione superiore n. 8 Liceo Ginnasio L. Manara Liceo Ginnasio E. Montale Liceo Scientifico M. Malpighi Liceo Scientifico G. B. Morgagni Istituto Tecnico Industriale G. Ferraris Istituto Tecnico Industriale A. Volta Istituto Tecnico Commerciale C. Ceccherelli Istituto Tecnico Geometri Villa Pamphili ( Medici del Vascello - Darwin) Via B. Bricci, 4 Via Bravetta, 545 Via Silvestri, 301 Via Fonteiana, 125 V.le di Villa Pamphilj, 71 Via Bravetta, 381 Via Bravetta, 395 Via Fonteiana, Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

41 DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: il sistema dell offerta Laboratori interculturali integrati: il progetto finanziato dalla Fondazione B.N.C. per l anno scolastico 2002/2003, ha avuto lo scopo di promuovere il confronto ed il dialogo tra culture diverse presenti sul territorio, attraverso l'apertura di laboratoriteatrali, musicali e scenografici, presso tre scuole elementari e medie del Municipio Roma XVI. Centro estivo interculturale: in continuità con il progetto dei laboratori interculturali, nel mese di Luglio 2003 si è realizzato un Centro estivo interculturale presso la Scuola Media Statale F. De Andrè (ex L. Giorgeri) plesso via della Nocetta, finanziato dalla Provincia di Roma. Centro di integrazione attraverso il gioco: destinato a bambini/e e ragazzi/e dai 3 ai 15 anni e a minori stranieri, vuole offrire un sostegno alla genitorialità attraverso laboratori educativi, che favoriscano la socializzazione, la valorizzazione delle abilità e delle risorse individuali e di gruppo, l educazione alla cittadinanza e il rapporto di conoscenza ed integrazione del territorio. Il progetto, finanziato con i fondi della Legge 285/97, è stato affidato nel luglio 2003 alla Coop. 'Ruotalibera e le attività si svolgono presso i locali della scuola media statale F. De Andrè - Via Fabiola, 15 Giocare sul serio: ampliamento del centro di integrazione attraverso il gioco, privilegiando le attività con i minori adolescenti. 41 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

42 DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: il sistema dell offerta (segue) Casa delle bambine e dei bambini: destinato alle bambine e ai bambini da 12 mesi a 3 anni, vuole fornire una struttura che accolga giornalmente i bambini con il coinvolgimento e la partecipazione dei genitori per la realizzazione di relazioni significative e per attivare un servizio di supporto alla genitorialità (di prossimo affidamento); Giocare giocando: destinato a bambini/e e ragazzi/e dal 3 ai 14 anni, vuole offrire nei mesi estivi attività di socializzazione e di partecipazione attiva alla vita del territorio del Municipio (di prossimo affidamento). Adolescenza educativa territoriale: destinato a preadolescenti ed adolescenti, fornisce uno spazio che possa essere luogo di riferimento sia per gli incontri tra i pari che per la realizzazione di relazioni significative con gli adulti. Il progetto, finanziato con i fondi della Legge 285/97, è stato affidato nell agosto 2003 alla Coop. 'Al Parco. Prevede attività che si svolgono presso i luoghi di aggregazione privilegiati dagli adolescenti, per farli poi confluire in un centro diurno presso la scuola Media Statale Fleming (plesso Via Vanni) ed in altri luoghi significativi del quartiere. 42 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

43 DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: il sistema dell offerta (segue) Centro per l informazione e l orientamento all accoglienza dei minori nel territorio della Provincia di Roma: Il servizio, gestito dall Associazione Opera Ronconi - Pennesi onlus, nato da un progetto co - finanziato dalla Provincia di Roma e dal Municipio Roma XVI, vuole essere un punto di raccordo e di coordinamento quotidiano per le strutture di accoglienza dei minori tra 12 e 18 anni. Offre alle istituzioni e agli operatori sociali gli indirizzi, i telefoni e tutte le informazioni utili sulla disponibilità di posti e sulla tipologia delle strutture di accoglienza. Svolge, inoltre, una funzione di osservatorio, di raccolta ed elaborazione dati sul numero, l'età, la nazionalità, il motivo della richiesta di accoglienza e le caratteristiche sociali del minore.il servizio di call - center è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle e fornisce un elenco aggiornato delle strutture disponibili e delle loro caratteristiche dettagliate, con l'obiettivo di offrire risposte adeguate ad ogni specifica domanda. 43 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

44 DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: il sistema dell offerta (segue) S.I.S.Mi.D.: Il servizio è destinato a minori border-line, minori con problemi psicopatologici e psichiatrici, minori soggetti alla Giustizia Minorile e portatori di disagi psicologici individuali e/o da contesto familiare, sociale e culturale. Prevede l accoglienza delle loro problematiche e la promozione dell agio attraverso un intervento interdisciplinare e la promozione di una rete di sostegno attiva che coinvolga il territorio. Il progetto, di prossimo affidamento, sarà finanziato con i fondi della Legge 328/2000. Tirocini di formazione lavoro: rivolto ad adolescenti e giovani adulti, di età compresa tra i 15 ed i 23 anni, con disagio sociale, anche sottoposti a provvedimento dell Autorità Giudiziaria. Prevede, con modulazioni diversificate in base alle esigenze del tirocinante, l Accompagnamento da parte di operatori della Cooperativa SS. Pietro e Paolo patroni di Roma negli inserimenti nel mondo del lavoro. Il progetto è finanziato con fondi della Legge 285/97. Centro Interculturale Il gioco del mondo : è uno spazio per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni che attraverso attività laboratoriali di teatro, musica, narrazione, espressività, si propone di favorire lo scambio e la socializzazione tra culture diverse. Il centro finanziato con i fondi della Legge 285/97, su progetto dell Ufficio Speciale Immigrazione, è gestito dall Arci Solidarietà Lazio. Ubicato in Via Longhena n Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

45 DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: il sistema dell offerta (segue) doposcuola informatici per studenti con ritardo cognitivo: è rivolto a ragazzi/e tra i 9 e 16 anni, studenti con ritardo cognitivo e normodotati con l obiettivo di sostenere l apprendimento ed il rafforzamento delle competenze relazionali attraverso il mezzo informatico nonché favorire i processi di socializzazione e di integrazione. Il progetto è finanziato con fondi della Provincia di Roma e dal Municipio Roma XVI. educazione alla salute e alla sessualità consapevole nelle case-famiglia: è destinato a ragazze e ragazzi dai dodici ai diciotto anni, ospitati in case-famiglia e strutture di accoglienza del territorio del Municipio Roma XVI con l obiettivo sostenere il processo di riconoscimento ed individuazione dell identità psicosessuale fornendo gli strumenti che promuovano e affinino la capacità critica sulle tematiche sessuali Il Progetto è finanziato con fondi della Provincia di Roma e dal Municipio Roma XVI. 45 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

46 DIRITTI DEI MINORI: Criticità Liste di attesa negli asili nido e nelle scuole materne Strutture scolastiche insufficienti e inadeguate Luoghi scolastici poco duttili per usi polivalenti Personale AEC insufficiente e/o distribuito in maniera disomogenea Mancanza di mediatori culturali per facilitare la piena integrazione bambini stranieri Assenza di spazi aggregativi per giovani e di spazi ludici Centri ricreativi estivi insufficienti 46 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

47 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona PERSONE DISABILI 47 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

48 PERSONE DISABILI: Il sistema dell offerta Servizi per persone disabili Assistenza tramite centro semi-residenziale 260 n. disabili assistiti da SAISH 190 di cui minori 33 n. disabili assistiti da SAISH Integrativo 9 Assistenza Scolastica (AEC) 77 Persone disabili - assistenza economia n. disabili assistiti in forma indiretta con fondi Regione 5 n. disabili assistiti L. 162/98 rimborso spese operatore 7 Spesa per persone disabili ,80 assistenza tramite centro semi-residenziale ,39 disabili assistiti dal SAISH ,21 Assistenza scolastica (AEC) ,20 Il centro di semiresidenzialità ha previsto un servizio di pronto intervento e un servizio di sollievo per i familiari che si prendono cura della persona disabile. Tale servizio è a domanda e permette ai familiari di essere aiutati o sostituiti in alcune ore della giornata. 48 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

49 PERSONE DISABILI: il sistema dell offerta sostegno alle famiglie con minori disabili: destinato alle famiglie con minori disabili, con l intento di tutelare e sostenere il rischio di isolamento, attraverso la socializzazione delle famiglie utilizzando l informazione, l orientamento e le risorse esistenti. Inoltre si favorirà il sostegno e l attivazione di reti formali ed informali di supporto dando ampio spazio alla sensibilizzazione della popolazione ai problemi inerenti la disabilità. Il progetto, finanziato con i fondi della Legge 285/97, è affidato da aprile 2003 alla Coop. 'Agorà. Sostegno alle famiglie con disabili gravi:il servizio ha l obiettivo di sostenere e dare sollievo alla famiglia nei compiti di assistenza e cura, attraverso l assistenza domiciliare e servizi di sollievo come: partecipazione degli utente ai centri diurni, attività di socializzazione e di accompagno legati a servizi di prossimità. Il progetto, finanziato dalla Legge 328/00, è in via di affidamento e partirà all inizio del Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

50 PERSONE DISABILI: il sistema dell offerta (segue) Percorsi di educazione all autonomia sociale: il servizio si rivolge agli adolescenti con ritardo mentale lieve e attraverso iniziative di tipo ricreativo e culturale, sperimentano l autonomia quotidiana come ad esempio orientarsi nella città e fruire dei servizi pubblici. Il servizio, finanziato con i Fondi messi a disposizione dal Dipartimento V del Comune di Roma, è stato affidato alla Coop. Percorsi Zebrati che ha iniziato questa attività nel settembre Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

51 PERSONE DISABILI : Criticità Offerta di residenzialità non adeguata Liste di attesa: causa la crescente domanda di assistenza domiciliare Mancanza di strutture di affioramento Percorribilità di strade, marciapiedi, piazze, uffici e servizi Scarsa accessibilità ai servizi e difficoltà di mobilità per le persone ipodotate (visivo, uditivo, etc.) 51 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

52 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona PERSONE ANZIANE 52 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

53 PERSONE ANZIANE: Il sistema dell offerta incremento popolazione Roma 65-oltre Spesa per servizi alle persone anziane : +26,9% Fonte Ufficio Censimento Comune di Roma Centri sociali (di cui euro a carico del Municpio) Contributi retta ospiti Case di riposo non comunali Centri sociali per anziani: Servizio Residenzialità temporanea Bel Respiro Via Vitellia, 104 Centro diurno anziani fragili Incis Pisana Via Longhena, 98 Soggiorni anziani (estivi e invernali) Donna Olimpia Via Fonteiana, 172 Contributi economici anziani poveri Malagrotta Via Aurelia, 1464 SAISA Capasso Via dei Capasso snc Romano Guerra Via Romano Guerra snc, L incremento della popolazione anziana ha comportato per riflesso un maggiore attenzione ai bisogni di socialità. Per contrastare la tendenza alla emarginazione sono stati istituiti, dunque, centri diurni e un innovativo servizio residenziale temporaneo. Servizi per persone anziane n. anziani assistiti con servizi residenziali temporanei n. Centro diurno anziani fragili n. anziani assistiti da Centro diurno anziani fragili n. anziani assistiti dal SAISA n. Centri sociali n. Iscritti Centri sociali n. anziani assistiti delibera 154/97 53 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

54 PERSONE ANZIANE: il sistema delle offerte Centro Diurno Anziani Fragili: il servizio ha carattere semi-residenziale e si configura come luogo di accoglienza e socializzazione per le persone anziane con problemi di fragilità e di parziale autosufficienza. E finalizzato al recupero e/o mantenimento delle residue capacità psico-fisiche dell anziano nonché ad un concreto sostegno alle loro famiglie. I Centri attualmente sono due: Parco Pallino, ubicato in Via Baldassarre Longhena n. 98,finanziato con i fondi del bilancio Comunale assegnati al Municipio Roma XVI; l altro è in Via Pietro Cartoni n. 3, finanziato con i Fondi messi a disposizione dal Dipartimento V del Comune di Roma. Centro di Residenzialità Temporanea: il servizio è rivolto agli anziani del territorio anche se non inseriti in alcun programma di assistenza che sono temporaneamente sprovvisti di alloggio; dimessi dall ospedale, ma non in grado di gestire autonomamente il quotidiano o per necessità di intensità particolare di assistenza. La permanenza presso la struttura è di max 20 giorni e, oltre alle prestazioni relative alla residenzialità, prevede interventi di servizio Sociale professionale e di sostegno psicologico per la soluzione del problema individuale. Il servizio, finanziato con i fondi del bilancio Comunale assegnati al Municipio Roma XVI, è affidato alla Coop. Nuova Socialità. È ubicato in Via Bravetta n Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

55 PERSONE ANZIANE: il sistema delle offerte (segue) Assistenza domiciliare: si articola in diversi progetti con finalità e fondi diversificati, come di seguito elencati: p Assistenza domiciliare SAISA, il servizio si articola in interventi domiciliari, con l obiettivo di mantenere la persona anziana nel suo ambiente familiare, attraverso la cura ed il sostegno all anziano e alla sua famiglia. Il Servizio, finanziato con i fondi di bilancio Comunale assegnati al Municipio, è affidato alla Cooperativa Nuova Socialità. p Potenziamento servizio SAISA: il Dipartimento V del Comune di Roma ha messo a disposizione del Municipio Roma XVI, nell anno 2003, dei fondi per l abbattimento della lista d attesa, relative alle numerose richieste di assistenza domiciliare. p Emergenza Estate: Servizio di assistenza domiciliare finalizzato ad assistere persone anziane che si trovano maggiormente in difficoltà nei mesi estivi.finanziato ogni anno con i fondi messi a disposizione dal Dipartimento V del Comune di Roma per ogni Municipio. Viene affidato per il Municipio XVI alla Coop. Nuova Socialità. 55 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

56 PERSONE ANZIANE: il sistema delle offerte (segue) p Assistenza Domiciliare INPDAP: il servizio è offerto ad anziani ex dipendenti pubblici, in base ad una convenzione con il Dipartimento V del Comune di Roma ed il loro Ente Previdenziale. pil servizio è stato affidato alla Cooperativa Nuova Socialità. p Servizio di Dimissioni Protette: il servizio, integrato con la U-ASL RM/D, è destinato alle persone anziane, che in fase di dimissione dall Ospedale, non hanno ancora la piena autonomia per gestire la vita quotidiana e necessitano di interventi intensivi di assistenza domiciliare. Il servizio è finanziato con i fondi messi a disposizione dal Dipartimento V del Comune di Roma. p Servizio di Assistenza Domiciliare Alzheimer: destinato ad anziani con diagnosi accertata di demenza degenerativa dalla fase lieve alla medio/grave, ed alle loro famiglie. Ha l obiettivo di mantenere e recuperare le capacità residue dell anziano nel suo ambiente familiare, fornendo servizi di assistenza e di prossimità. Il servizio, finanziato con i fondi messi a disposizione dalla Legge 328/00, è in via di affidamento e potrà iniziare nel Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

57 PERSONE ANZIANE: il sistema delle offerte (segue) Servizio sperimentale integrato a favore dei Malati di Alzheimer e delle loro famiglie: è un Centro per il sostegno ai malati di Alzheimer ed alle loro famiglie. Offre servizi di ascolto ed orientamento; gruppi di sostegno e di mutuo-aiuto ed auto-aiuto; incontri di informazione e di formazione; il centro ha anche l obiettivo di formare volontari nonché pubblicare opuscoli informativi sulla malattia. Il centro, finanziato con i fondi messi a disposizione dalla Provincia di Roma, è ubicato presso il Centro Anziani Bel Respiro Via Vitellia n.104. Il servizio è stato affidato nel 2003 alla Coop. Nuova Socialità. Shiatsu per centri anziani: è destinato agli anziani iscritti ai Centri Sociali per Anziani, con l obiettivo di sostenere gli anziani nel ripristinare un corretto rapporto con il proprio corpo e di alleggerire le condizioni di disagio psico-fisico. Il progetto è finanziato con fondi della provincia di Roma e del Municipio Roma XVI. 57 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

58 PERSONE ANZIANE: Criticità Liste di attesa per l assistenza domiciliare Scarsi percorsi per facilitare l accesso alle prestazioni sanitarie Mancanze di strutture intermedie per facilitare il servizio di de-ospedalizzazione Offerte di servizi territoriali di prossimità Carenti occasioni di comunicazione tra giovani e anziani 58 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

59 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona CONTRASTO ALL ESCLUSIONE, ALLA POVERTA E ALLE DIPENDENZE 59 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

60 CONTRASTO ALL ESCLUSIONE, POVERTA E DIPENDENZE: il sistema di offerta Servizi per adulti dati 2002 adulti assistiti - interventi economici 120 bonus sanitario 27 ex delibera 163/98 canone locazione 46 ex delibera 278/97 affetti da AIDS 43 Il servizio sociale ha seguito nel 2002 l inserimento di 35 cittadini indigenti in centri di accoglienza e mense sociali e inoltre ha fornito a 150 persone informazione, orientamento e intervento di sostegno al reperimento di opportunità lavorative e abitative Spesa per servizi per adulti ex delibera 154/ bonus sanitario ex delibera 163/98 canone locazione ex delibera 278/97 affetti da AIDS Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

61 CONTRASTO ALL ESCLUSIONE, POVERTA E DIPENDENZE: Le problematicità Indice di povertà Roma XVI 23,0% Roma 40,0% Dato sintetico CONSIEL L indice di povertà evidenziato risulta essere ampiamente (-17%) sotto la media cittadina, attestando la situazione economica della popolazione del Municipio Roma XVI all interno di una fascia medio-alta di benessere diffuso. E, tuttavia, necessario decodificare il dato poiché, apparentemente, non considera le fasce di povertà indotta e gli eventi insediativi conseguenti alle politiche internazionali di accoglienza. In particolare sono da evidenziare le seguenti situazioni: Residence Roma Circa 500 nuclei familiari (4.000 persone) con composizione mista, ex sfrattati, ex detenuti, rom italiani, invalidi espulsi dalle famiglie di origine. Si prevede la dismissione della struttura entro l anno Comunità Rom Bellosguardo Dall agosto 2001 si è insediata una comunità Rom di origine rumena (circa 150 persone) la cui attività prevalente è l esecuzione di musica etnica, assistiti da organismi del privato sociale e del mondo del volontariato per i bisogni primari e dal Municipio per gli interventi strutturali. Parco Ghetanaccio Sito nei pressi della Stazione Trastevere frequentato prevalentemente da gruppi di Sfd di nazionalità straniera e italiana e alcuni ex tossicodipendenti. C è un intervento del volontariato ed è in corso un intervento di bonifica degli spazi e progettazione di arredo urbano da parte del Municipio. 61 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

62 CONTRASTO ALLA POVERTA : il sistema dell offerta Servizio di Segretariato: è uno sportello di accoglienza per i cittadini del Municipio Roma XVI, per una ri- lettura della domanda espressa ed un più facile orientamento verso i servizi del territorio. È in via sperimentale, per la costruzione di supporti tecnici e per quelli informatici. Oltre il giardino: il Servizio è destinato ai soggetti svantaggiati esclusi dal mondo del lavoro, al fine di promuovere situazioni disagio e di inclusione. Sono previsti progetti di inserimento lavorativo nel territorio nonché monitoraggio e verifica. 62 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

63 CONTRASTO ALL ESCLUSIONE, POVERTA E DIPENDENZE: Criticità Interventi di prevenzione: - individuazione di situazioni familiari a rischio - interventi mirati a: creazione di opportunità di formazione; drop-out: ripresa attività di apprendimento e di conclusione; borse lavoro ri-progettazione di sé per le persone over 50 laboratori di avviamento al lavoro artigianato integrazione socio-lavorativa per persone fragili bonifica territoriale sviluppo sistema cooperativistico finalizzato alla creazione di opportunità a persone che vivono situazioni marginali 63 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

64 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona GESTIONE E VALUTAZIONE DEL PIANO 64 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

65 LA VALUTAZIONE E IL CONTROLLO DEL PIANO L applicazione della legge comporta una complessità tale da implicare un processo di valutazione continuo che verifichi: il rispetto delle priorità nella continuità degli assi la coerenza con gli obiettivi strategici la relazione tra le parti del piano La metodologia Effettuare un monitoraggio qualitativo e quantitativo delle fasi progettuali finalizzato a produrre un sistema di reporting periodico che utilizzi un indicatore sintetico e che consideri, principalmente, il giudizio dell utente. Produrre schede di base, schede di progress e schede di sintesi destinate ai diversi livelli decisionali (operativo, direzionale e strategico) Istituire un tavolo permanente con funzioni consultive a presidio del processo di valutazione. Questo gruppo di lavoro si riunisce periodicamente ed elabora contributi tecnico-scientifici e metodologici compatibili, utilizzando i report forniti dal soggetto monitor. 65 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

66 LA VALUTAZIONE E IL CONTROLLO DEL PIANO PIANO PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVO CONSOLIDAMENTO o CORRETTIVI VALUTAZIONE INTERMEDIA MONITORAGGIO FASI / STANDARD QUALITA PRIORITA STRATEGICHE OBIETTIVI COERENZA RELAZIONE TRA LE PARTI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO STRATEGICO PERFORMANCE DEI PROGETTI 66 Municipio Roma XVI Piano Sociale di Zona

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016 ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune

Dettagli

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI 50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante

Dettagli

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63 Indice Per un welfare condiviso su infanzia e adolescenza... 9 di Anna Maria Dapporto Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di quelle educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per

Dettagli

Dipendenze: una sfida continua

Dipendenze: una sfida continua 15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato

Dettagli

Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione

Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile

Dettagli

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI

Dettagli

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011 Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 Programma Attuativo 2011 Assessorato Politiche

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Perché un agenzia per la casa? Obiettivo di mandato: un piano straordinario contro il disagio abitativo da realizzarsi con la collaborazione di tutte

Dettagli

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare

Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare Piacenza 6 novembre 2009 1 RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI L.R. 2/2003 norme per

Dettagli

Coordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti:

Coordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti: La Regione Campania definisce quali Ambiti Territoriali le ripartizioni del territorio regionale coincidenti con i distretti sanitari o loro multipli purché rientranti nella medesima ASL, e li determina,

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 Nome Progetto BAMBINI E NUOVE CULTURE Mission (finalità del Progetto) Il progetto

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se LINEE DI INDIRIZZO PER L ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL ART.19 DELLA LEGGE 328/2000 E ALL

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di

Dettagli

IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE

IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE Gloria Tognetti & Barbara Pagni Coordinamento Gestionale e Pedagogico Zonale del Valdarno Inferiore La Conferenza, in raccordo agli indirizzi

Dettagli

COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00)

COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) La "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", è una norma che rientra tra la più ampia riforma dello

Dettagli

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ANNO 1861 (al 31.12) 1901 (al 31.12) 1951 (al 31.12) 1971 (al 31.12) 1981 (al 31.12) 1991 (al

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo

5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo 5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo IL PARTENARIATO Capofila: 14 partner: IC Sorelle Agazzi IC Scialoia IC Confalonieri LA RETE

Dettagli

PROGETTO DI PROSSIMITÀ. Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del But

PROGETTO DI PROSSIMITÀ. Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del But PROGETTO DI PROSSIMITÀ Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del But Panificio Cooperativo Alto But, Paluzza 03/02/2016 PROGETTO DI PROSSIMITÀ Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del

Dettagli

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Novembre 2008 PSSR e altri strumenti di programmazione regionali Piano Attuativo

Dettagli

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ 11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi

Dettagli

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore Regolamento per la determinazione per l anno 2015 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota di cui all articolo 39, comma 2, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato

Dettagli

SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE UOC

SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE UOC COMUNE DI SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE UOC Ufficio Distrettuale di Piano Accreditamenti Sostegno Genitorialità Infanzia e Adolescenza Centro per la Famiglia L attività svolta dalla UOC Ufficio Distrettuale

Dettagli

Oggetto: Dimensionamento Scolastico a.s. 2014/2015 Approvazione Linee guida

Oggetto: Dimensionamento Scolastico a.s. 2014/2015 Approvazione Linee guida IL VICEPRESIDENTE ASSESSORE FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITÀ Ai Componenti della Conferenza Regionale Permanente per l Istruzione Prot n 1475 del 7/8/2013 Oggetto: Dimensionamento Scolastico a.s.

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 23 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 23 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675 Proposte di sperimentazione: A - Nucleo residenziale a bassa intensità assistenziale (BIA) - presso le strutture RSA Grassi Landi di Villetta S. Romano, B - Progetto

Dettagli

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it

Dettagli

ISTITUTO STATALE AUGUSTO MONTI PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

ISTITUTO STATALE AUGUSTO MONTI PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 1. TITOLO DEL PROGETTO NATI PER LEGGERE: DA 0 ANNI IN POI (Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti) 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Istituto: ISTITUTO

Dettagli

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

P.E.I Progetto educativo di Istituto. Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità

Dettagli

Regione Lombardia finanzia lo sport!

Regione Lombardia finanzia lo sport! La Newsletter di UPEL Bandi e finanziamenti europei A cura di Unione Provinciale Enti Locali Newsletter n. 1 22 gennaio 2016 http://www.upel.va.it Regione Lombardia finanzia lo sport! E' stato pubblicato

Dettagli

Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco

Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco Gino Passarini Responsabile Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Bologna, 20 novembre 2013 traccia della presentazione 1. Bambini

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE 2016-2018 Progettazione operativa IV Fase: Formazione PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE Raggruppamento Temporaneo di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

AUTONOMIA SCOLASTICA. Dal D.Lgs 275del 1999 alla L.107del 2015

AUTONOMIA SCOLASTICA. Dal D.Lgs 275del 1999 alla L.107del 2015 AUTONOMIA SCOLASTICA Dal D.Lgs 275del 1999 alla L.107del 2015 IL MODELLO DI STATO E L AUTONOMIA SCOLASTICA L AUTONOMIA ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E STATA CONFERITA TRAMITE LART. 21 DELLA LEGGE 59/97

Dettagli

SPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio)

SPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio) F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Corso Vercelli 55/E - 28100 Novara 0321-3703582 (ufficio) 0321-3703557 (ufficio)

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Il progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016

Il progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Un azione per realizzare in Liguria una scuola di qualità che formi cittadini con le nuove competenze richieste dal mondo

Dettagli

Il profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED)

Il profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED) Il profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED) Il pedagogista è un professionista ai sensi del comma 2 art.1 legge 04 del 14-01-2013, Disposizioni in materia di professioni non organizzate

Dettagli

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle Entrate

Dettagli

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud Dadaa Ghezo Ambito N17 Centro Astalli Sud PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud SERVIZIO CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI SENZA FISSA DIMORA

Dettagli

Una questione complicata

Una questione complicata Una questione complicata mettere in ordine Documenti MIUR MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0000035.07-01-2016 OGGETTO: Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione

Dettagli

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Novembre 2014 INDICE della MAPPA INDICATORI 1 Contesto... 2 1.1 Popolazione scolastica... 2 1.2 Territorio e capitale sociale... 3 1.3 Risorse economiche

Dettagli

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC)

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC) SCHEDE AMBITI DI COPROGETTAZIONE relative alla procedura aperta di istruttoria pubblica finalizzata all individuazione di soggetti del Terzo Settore disponibili alla coprogettazione e alla gestione in

Dettagli

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,

Dettagli

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE STRUTTURA GENERALE DEI CORSI DI LAUREA E SISTEMA DEI "CREDITI" In base alla riforma universitaria (D.M. 3.11.99 n. 09) l impegno dello studente (frequenza dei corsi

Dettagli

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale]

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale] Comune di CONVENZIONE TRA il Ministero della Pubblica Istruzione nel seguito detto "MPI" qui rappresentato dall Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell autonomia Scolastica (ex IRRE) - Gestione Commissariale

Dettagli

Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano

Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Tavola Rotonda Autismo 1 dicembre 2014 Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Milano, 1 dicembre 2014 Progettualità a sostegno della famiglia e suoi componenti

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra la

PROTOCOLLO D INTESA. tra la PROTOCOLLO D INTESA tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,

Dettagli

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, 16-17 GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE IL CONTESTO DIOCESANO 914.382 abitanti 101.245 stranieri residenti: 11,1% della popolazione 48,7% donne e 23,4% minori 381 parrocchie,

Dettagli

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:

Dettagli

Proposta di riorganizzazione della Direzione Generale delle Politiche Sociali

Proposta di riorganizzazione della Direzione Generale delle Politiche Sociali ASSESSORADU DE S'IGIENE E SANIDADE E DE S'ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITÀ E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Proposta di riorganizzazione della Direzione Generale delle Politiche Sociali

Dettagli

Assistenza ai processi zonali di co-progettazione

Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Fondo Sociale Europeo Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili 1

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

Scheda per la redazione del Progetto

Scheda per la redazione del Progetto ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani

Dettagli

Istituzione della figura professionale del mediatore familiare. ART. 1. (Princìpi).

Istituzione della figura professionale del mediatore familiare. ART. 1. (Princìpi). Istituzione della figura professionale del mediatore familiare ART. 1. (Princìpi). 1. Lo Stato, in attuazione di quanto disposto dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione, tutela la famiglia e la coppia

Dettagli

Contenuti informativi e processo produttivo

Contenuti informativi e processo produttivo Verso il censimento continuo delle Istituzioni pubbliche Contenuti informativi e processo produttivo Manlio Calzaroni Istat - Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici Roma,

Dettagli

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale tra i Comuni di San Mauro Torinese - Gassino Torinese - Castiglione Torinese San Raffaele Cimena - Sciolze - Rivalba Cinzano Approvato con Deliberazione del

Dettagli

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza

Dettagli

08/03/2006. Franco Febbraro Presidente della Rete Territoriale

08/03/2006. Franco Febbraro Presidente della Rete Territoriale 1 ASSETTO DELLA RETE LA RETE TERRITORIALE DEL MUNICIPIO ROMA XIII SI E GIURIDICAMENTE COSTITUITA NEL MESE DI OTTOBRE DEL 2001 CON ATTO SOTTOSCRITTO PRESSO LO STUDIO DEL NOTAIO CARPARELLI IN ROMA PER PROMUOVERE

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016 Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI CGUIDETTI@IRSONLINE.IT MILANO 31 MAGGIO 2016 CHE COS È IRS E COSA FA IRS È un istituto di ricerca privato, costituito

Dettagli

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza L.R. 21 marzo 2007, n. 12. Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza (B.U. 28 marzo 2007, n. 7) Art. 1. (Principi) 1. La Regione

Dettagli

Comune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia

Comune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia POLIZIA PROVINCIALE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Pubblichiamo volentieri a conferma del ruolo multiforme che può assumere oggi la Polizia Provinciale nel contesto dei grandi temi sociali e giuridici,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del 59096 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 novembre 2016, n. 1757 Approvazione schema di Protocollo d intesa tra Regione Puglia, Ministero dello Sviluppo Economico e ICE- Agenzia per lo sviluppo di

Dettagli

Il ruolo dei Garanti per l infanzia e l adolescenza. Le prospettive nazionali e regionali.

Il ruolo dei Garanti per l infanzia e l adolescenza. Le prospettive nazionali e regionali. Il ruolo dei Garanti per l infanzia e l adolescenza. Le prospettive nazionali e regionali. ROMA 1 GIUGNO 2011 Italo Tanoni Ombudsman Regione Marche http://www.ombudsman.marche.it Ruolo e funzioni del Garante

Dettagli

Le dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG

Le dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE : Workshop OPPORTUNITA E SINERGIE CON GLI UFFICI DELLE REGIONI ITALIANE A BRUXELLES Comitato delle Regioni - 7 th Dicembre 2011, 15.30 Le dimensioni internazionali delle

Dettagli

Boldrini Rossella.

Boldrini Rossella. CURRICULUM VITAE E UROPASS INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Cittadinanza Data di nascita Sesso Boldrini Rossella r.boldrini@usl11.tos.it italiana F /SETTORE PROFESSIONALE

Dettagli

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,

Dettagli

Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport. Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015

Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport. Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015 Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015 Premessa Il progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo sport, è il luogo ideale in

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed

Dettagli

Il cuore dell Italia che fa impresa

Il cuore dell Italia che fa impresa Il cuore dell Italia che fa impresa Promozione sociale attraverso l impresa I valori comuni Le imprese, in particolare le piccole imprese e l artigianato, costituiscono da sempre il più importante patrimonio

Dettagli

PIANO DI ZONA TRIENNIO

PIANO DI ZONA TRIENNIO PIANO DI ZONA TRIENNIO 2012 2014 ANNUALITÀ 2012 SALVATAGGIO Progetto a termine scadenza maggio 2012 PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 1. Titolo del progetto 1 SALVATAGGIO 3 2. Nuovo progetto - No

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ELIANA BIANCHI Nazionalità italiana Data di nascita 08/12/1971 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Da gennaio

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL IBERAZIONE N. 44/13 31.10.2007 Oggetto: Fondo per la non autosufficienza: sostegno alle persone anziane che si avvalgono dell aiuto di un assistente familiare (LR 2/2007 art. 34 comma 4 lettere b) ed f)

Dettagli

C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO

C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO Art.1 Finalità Il Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle

Dettagli

Com. N. 39 COMUNE Allegato 1 Venezia,

Com. N. 39 COMUNE Allegato 1 Venezia, ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIROLAMO Venezia, Cannaregio 3022/A, CAP 30121 Tel. 041 717336 fax 041 721789 e mail VEIC84200T@istruzione.it VEIC84200T@pec.istruzione.it Codice Scuola VEIC84200T VENEZIA Com.

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA. Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città

SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA. Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città Teatro Margherita di Bari 18 marzo 2013 Bergamo: nodo di un sistema urbano

Dettagli

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011 ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Soggetti e funzioni della programmazione sociale

Soggetti e funzioni della programmazione sociale Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00 con il cofinanziamento della in collaborazione con Il Comune di Pordenone - Assessorato alle Pari Opportunità Lara La Rete Rosa Delle Pari Opportunita Consigliera di Parità Provincia di Pordenone Conciliazione

Dettagli

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo

Dettagli

Visioni per Vercelli 2020

Visioni per Vercelli 2020 Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE CONSIGLIO DI QUARTIERE 2 CAMPO DI MARTE Il Dirigente P.O. Nicoletta Fabbri

COMUNE DI FIRENZE CONSIGLIO DI QUARTIERE 2 CAMPO DI MARTE Il Dirigente P.O. Nicoletta Fabbri L Estensore Maurizio Polvanesi Sindaco Vice Sindaco e Assessore allo Sviluppo Economico e turismo Assessore allo Sport Assessore Università e Ricerca Assessore alla Cultura Assessore all Istruzione Assessore

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ) PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Comune di Lamezia Terme (CZ) Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità

Dettagli

Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA

Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Salute e invecchiamento attivo in Emilia-Romagna. Il ruolo della sorveglianza PASSI d'argento Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Bologna, 3 luglio

Dettagli