Extradomestici: indagine qualitativa II semestre 2005

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1 Consumi Indagini speciali News Panel Consumi Extradomestici: indagine qualitativa II semestre 2005 N. 2 Lug-Dic 2005 Introduzione Obiettivi e metodologia Il quadro generale Ismea, in collaborazione con AcNielsen, ha realizzato un indagine annuale a cadenza semestrale sulle abitudini degli italiani relativamente al consumo di pasti fuori dalle mura domestiche, che fa seguito alla ricerca effettuata nel corso del 2004 con identica finalità e metodologia. Ancora una volta, l obiettivo principale di questa analisi è mettere sotto la lente d ingrandimento il comportamento d acquisto delle famiglie italiane nel 2005, cercando di disegnare il profilo del consumatore e cogliere, nella loro globalità, le dinamiche dei consumi extradomestici di prodotti alimentari. L indagine analitica su questo importante indicatore economico che i consumi rappresentano, assume una valenza peculiare dal momento che i pasti fuori casa hanno acquisito negli ultimi anni sempre maggiore importanza, soprattutto se valutati rispetto alla spesa alimentare complessiva. Le ragioni del cambiamento vanno cercate nella struttura settoriale dell occupazione, nella maggiore partecipazione delle donne alla vita lavorativa e anche nel significato culturale assunto dal pasto fuori casa. I risultati di questa ricerca, dunque, consentono di delineare un quadro delle condizioni di vita degli italiani in termini di spesa, stile di vita, abitudini di consumo. La metodologia seguita in questa indagine, è quella della rilevazione basata sul Telepanel. Ogni famiglia del campione è stata dotata di un personal computer espressamente concepito per uso domestico e, nel weekend del 14 e 15 gennaio 2006, ogni componente del nucleo familiare ha risposto ad alcune domande sui consumi alimentari fuori casa. I questionari compilati sono stati poi spediti per via telematica alla società di rilevazione, che ha provveduto ad elaborare i dati relativi al secondo semestre del Il campione dell indagine è formato da famiglie italiane, rappresentative di un universo di individui con oltre 14 anni di età. Affinché i consumi possano essere rilevatori della qualità della vita degli italiani, il campione monitorato è stato inoltre stratificato in base a variabili socio-demografiche, territoriali e reddituali. Negli ultimi anni la società italiana ha subito sostanziali cambiamenti e i consumi alimentari extradomestici hanno assunto, sul totale dei consumi alimentari, un importanza crescente. Tale boom del fuori casa è imputabile al cambiamento del tessuto sociale e demografico della nostra società. Secondo un indagine della FIPE (Federazione Italiana Pubblici esercizi), appena dieci anni fa la ripartizione della spesa delle famiglie tra consumo alimentare in casa e fuori casa era rispettivamente del 74,2% e del 25,8%, oggi, le quote si attestano sul 69,1% e sul 30,9%. Nel decennio appena trascorso i consumi alimentari fuori casa hanno fatto registrare un incremento del 31%. E tutto fa pensare che questa crescita proseguirà, anche se a ritmi meno sostenuti a causa dell avversa congiuntura economica attuale. Secondo un indagine Istat, il mercato dei consumi alimentari extradomestici è salito nel 2005, a miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto al 2004, quando furono spesi miliardi. Crescono del 2,5% i consumi nei ristoranti e pizzerie ( mld), del 2,5% nei bar ( mld) e del 3% nelle mense (6.334 mld). La previsione, secondo la società di rilevazione AcNielsen, è che il trend di crescita porti questi consumi a miliardi nel 2008, il 12,2% in più rispetto al I principali risultati dell indagine Ismea Il 2005 nel complesso Secondo l indagine Ismea-Nielsen, il trend di crescita degli italiani che consumano prodotti alimentari fuori casa, registrato tra il 1 e il 2 semestre 2004, sembra essersi consolidato nel corso del Infatti, in questa ultima rilevazione, da luglio a dicembre 2005, risulta che il 74% degli individui di età superiore ai 14 anni ha consumato almeno un pasto fuori casa, con una leggera flessione dell 1% rispetto al

2 2 semestre 04 ma con un incremento di pari entità rispetto al 1 semestre 05. Rispetto al primo semestre dell anno, in quasi tutte le occasioni di consumo considerate è risultato in lieve flessione il numero di consumatori. Fa eccezione solo la colazione, per la quale la percentuale di consumatori si è portata al 46% del totale, a fronte del 45% nel periodo gennaio-giugno Il 39% ha consumato almeno un pranzo funzionale fuori casa (41% nel semestre precedente, 39% nello stesso semestre del 2004). Scende al 40% la percentuale di consumatori che si è concessa almeno un pranzo conviviale fuori casa nel secondo semestre 2005 (nei semestri precedenti le percentuali erano rispettivamente del 44% e 41%). Il 28% dei rispondenti si è recato fuori per uno spuntino /merenda /aperitivo /dopocena, mentre il pasto principale, quello che gli italiani preferiscono tra tutte le occasioni di consumo extradomestico rimane la cena: ben il 57% si è recato al ristorante o in pizzeria per cenare fuori, la stessa percentuale riscontrata nel semestre corrispondente del Figura 1 I consumatori di pasti fuori casa nel % 73% 74% 68% 59% 57% 57% 38% 45% 45% 46% 39% 41% 44% 41% 39% 40% 34% 33% 24% 28% 33% 28% 49% Pasti fuori casa Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Merenda/Spuntino Cena I sem La colazione è l occasione di consumo che vede il maggior numero di consumatori medio-alti (17% nel secondo semestre 2005), ovvero di quegli individui che hanno dichiarato di effettuare la colazione fuori casa almeno una volta la settimana. La più bassa percentuale di alto-consumatori si ha invece per il pranzo conviviale (3%). Lo spuntino/merenda/aperitivo/dopocena è invece l occasione di consumo meno frequente: 2 consumatori su 3 dichiarano, infatti, di non avere mai consumato uno spuntino extra-domestico. Relativamente alla cena, infine, sebbene sia alto il numero di individui che dichiara di avere cenato fuori almeno una volta nel semestre di riferimento, si ha la più alta percentuale di consumatori medio-bassi (quasi la metà degli intervistati), ovvero di coloro che cenano fuori meno di una volta la settimana. Figura 2 La frequenza di consumo per singola occasione

3 Non consumatori Consumatori medio basso Consumatori medio alto 100% % % 40% 20% % I sem I sem I sem I sem I sem I sem I sem I sem I sem I sem Colazione Pranzo funz. Pranzo conv. Merenda Cena I risultati dell indagine nel dettaglio La colazione Nel secondo semestre 2005 sono 22 milioni 908mila (46% dell universo) gli individui che hanno consumato almeno una volta la prima colazione al di fuori delle mura domestiche. La percentuale risulta leggermente in crescita rispetto ai semestri precedenti. Luoghi di consumo della colazione Di questi, il 17% ha fatto colazione fuori almeno una volta la settimana, il 3,9% tutti i giorni (era il 3,4% nel semestre precedente). Il consumatore tipo di colazioni extradomestiche non è cambiato rispetto ai semestri precedenti, e risulta essere un uomo del Nord-Ovest oppure del Sud, tra i 25 e i 44 anni, con licenza di scuola media inferiore e lavoratore dipendente. Rispetto al periodo precedente, è aumentata la percentuale di consumatori del Sud, mentre è diminuita quella del Nord-Est. In calo i consumatori di colazioni extradomestiche al di sotto dei 24 anni, in aumento gli ultra-55enni e i pensionati. Tabella 1 Profilo del consumatore di colazioni fuori casa Area geografica I sem Livello istruzione I sem Nord Ovest 27% 28% 28% 28% No titolo/licenza elem 17% 17% 16% 17% Nord Est+Emilia 19% 19% 20% 19% Licenza media inferiore 40% 42% 42% 41% Centro+Sardegna 25% 25% 24% 24% Diploma media sup. 34% 32% 33% 33% Sud+Sicilia 29% 28% 28% 29% Laeurea 9% 9% 9% 9% Classi di età Condizione prof. 14/17 anni 5% 4% 5% 4% Lavoratore autonomo 14% 15% 14% 15% 18/24 anni 10% 11% 11% 10% Lavoratore dipendente 23% 22% 23% 23% 25/34 anni 22% 21% 23% 23% Operaio 19% 18% 19% 18% 35/44 anni 22% 22% 22% 21% Casalinga 9% 10% 12% 11% 45/54 anni 17% 16% 17% 17% Pensionato 16% 16% 12% 15% 55/64 anni 11% 12% 10% 11% In cerca di lavoro 6% 6% 6% 6% 65 e oltre 13% 15% 12% 14% Altro 13% 13% 14% 12% Fonte: Ismea Il luogo più frequentato per la prima colazione è ancora una volta il bar, dove nel secondo semestre 2005 si è svolto l 85% delle occasioni di consumo (l 82% nel semestre precedente). In lieve crescita rispetto al 2004 il ricorso alla pasticceria, in calo la pizzeria. Il bar è il luogo preferito di consumo della colazione dei 25-34enni del centro. Mentre in

4 pasticceria si recano prevalentemente giovani donne abitanti in piccoli centri del Nord- Est, laureate e lavoratrici autonome. Figura 3 Dove si consuma la colazione 82% 85% I sem % 12% 5% 2% 6% 4% 3% 3% 2% 3% 3% 3% 11% 12% Bar/Snack bar Pasticceria Pizzeria Ristorante Self Service Tavola calda Mensa azien./scolast. Altro I prodotti consumati a colazione Cornetto, caffè o cappuccino costituiscono la colazione tipica degli italiani, anche se le preferenze verso questi prodotti sono in lieve flessione rispetto al primo semestre del Il 77% degli intervistati ha dichiarato, infatti, di aver consumato cornetti o brioche, accompagnati per il 52% dal caffè e per il 44% dal cappuccino. Seguono i succhi/spremute (19%) e i tramezzini (9%). Da annoverare, invece, la crescente preferenza dimostrata verso il consumo di gelati, latte e cioccolata e acqua minerale. Gli ultra-55enni consumano meno volentieri la colazione a base di cornetti e brioche, ai quali sostituiscono più volentieri dolci di pasticceria, sandwich e tramezzini, gelati, yogurt e frutta. Merendine e snack, così come pizza e focacce sono invece preferite dagli adolescenti fino a 17 anni. Figura 4 Cosa si consuma a colazione

5 82% 77% 53% 52% 48% 44% 17% 14% 11% 9% 9% 12% 9% 8% 8% 9% 6% 4% 5% 6% 6% 5% 4% 5% 5% 3% 5% 5% 2% 2% Brioche\cornetti Cappuccino Succhi, spremute Tramezzini, panini Pizza a taglio, rosticceria Pasticceria Gelati Bibite fresche Latte/cioccolata Acqua minerale I sem Yogurt Merendine Tisane/the Frutta/macedonia Il pranzo funzionale I luoghi di consumo del pranzo funzionale Sono 19 milioni 266mila gli individui che hanno consumato almeno una volta un pranzo funzionale fuori casa, ossia legato ad impegni quotidiani di lavoro o di studio, nel corso del secondo semestre Si tratta del 39% dell universo di riferimento, la percentuale era del 41% nel corso del semestre precedente. Il 14,4% degli individui intervistati ha dichiarato di avere consumato un pranzo funzionale fuori casa almeno una volta la settimana nel periodo di riferimento. Di questi, il 4,6% lo ha fatto regolarmente nei giorni lavorativi (ossia cinque volte la settimana). Il consumatore tipo del pranzo funzionale extradomestico è di sesso maschile, abita nel Nord-Ovest, ha un età compresa tra i 25 e i 44 anni, un diploma di scuola media inferiore ed è prevalentemente un lavoratore dipendente. Rispetto al passato, sono aumentati i consumatori di pranzi funzionali nel Nord-Ovest, quelli tra i 25 e i 34 anni e quelli con licenza di scuola media superiore e laurea, così come sono aumentati i lavoratori autonomi, i lavoratori dipendenti e i pensionati. In calo invece gli abitanti del Sud, i 14-24enni e gli ultra-55enni, quelli con licenza elementare, le casalinghe ei disoccupati. Tabella 2 Profilo del consumatore del pranzo funzionale fuori casa Area geografica I sem Livello istruzione I sem Nord Ovest 32% 34% 33% 34% No titolo/licenza elem 16% 16% 16% 13% Nord Est+Emilia 20% 21% 22% 21% Licenza media inferiore 36% 36% 40% 40% Centro+Sardegna 22% 20% 21% 21% Diploma media sup. 37% 37% 34% 35% Sud+Sicilia 26% 25% 25% 24% Laeurea 12% 12% 10% 12% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 4% 4% 4% 3% Lavoratore autonomo 15% 15% 15% 16% 18/24 anni 10% 10% 12% 11% Lavoratore dipendente 27% 27% 24% 27% 25/34 anni 22% 21% 23% 24% Operaio 17% 17% 18% 18% 35/44 anni 21% 21% 21% 21% Casalinga 7% 7% 9% 7% 45/54 anni 17% 17% 16% 17% Pensionato 15% 15% 14% 15% 55/64 anni 12% 12% 11% 10% In cerca di lavoro 6% 6% 6% 5% 65 e oltre 13% 15% 14% 13% Altro 13% 13% 14% 12% Fonte: Ismea Rispetto al semestre precedente, ristoranti e mense aziendali e scolastiche hanno acquisito importanza, come luoghi deputati al consumo del pranzo funzionale, a scapito degli altri. Ma il luogo di consumo preferito rimane il bar, dove si reca più di un italiano su quattro, di coloro che consumano il pranzo funzionale fuori dalle mura domestiche. In particolare, il bar è frequentato soprattutto da donne 18-34enni laureate, abitanti in

6 grandi città del Nord-Ovest e del Centro, lavoratrici autonome e laureate. Il ristorante è preferito da uomini ultra-65enni abitanti in centri medio-piccoli del Sud con un basso livello di istruzione e pensionati. L enoteca-wine bar (categoria che rientra nella voce altri della figura 5), è apprezzata soprattutto da giovani uomini abitanti in grandi città del centro, laureati e lavoratori autonomi. Figura 5 Dove si consuma il pranzo funzionale 22% 27% 25% 24% 29% 27% 19% 14% 14% 12% 16% 15% 15% 11% 12%12% 9% 17% Ristorante Pizzeria Bar\Snack bar Trattoria\osteria Self Service Mensa azien./scolast. Tavola calda Fast food Altro I sem I cibi consumati nel pranzo funzionale Secondo le elaborazioni Ismea dei dati Nielsen, il pranzo funzionale è un pasto piuttosto destrutturato: appena il 37% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di consumare in questa occasione un pasto completo, composto da primo, secondo, contorno e frutta. Il 30% si accontenta di un panino o un tramezzino, il 20% di un primo piatto e il 14% di un secondo accompagnato da un contorno. Il 31% sceglie invece la pizza. Altissima la percentuale di coloro che bevono acqua minerale (74%). Appena il 20% beve del vino, il 16% birra e il 19% bevande analcoliche. Il 28% degli italiani chiude il pasto con un caffè. Il pasto completo è consumato prevalentemente dalla stessa tipologia di individui che hanno dichiarato di recarsi al ristorante per il pranzo funzionale (uomini anziani, del Sud). Il panino/tramezzino è preferito, invece, da studenti fino a 17 anni. Consumano prevalentemente un primo piatto uomini e donne laureati, di età compresa tra i 25 e i 34 anni e abitanti nei piccoli centri delle regioni centrali. Prediligono il secondo più contorno uomini e donne settentrionali, tra i 55 e i 64 anni, laureati e lavoratori dipendenti. Le giovani donne del Nord, laureate e lavoratrici dipendenti, invece, mantengono la linea consumando solo un insalata mista o un insalata greca. Figura 6 I cibi consumati nel pranzo funzionale

7 74% Cibi Bevande 37% 31% 30% 28% 20% 14% 20% 19% 16% 9% 7% 4% 2% 4% Pranzo completo Pizza Panino/tramezzino Primo piatto Secondo+contorno Insalata mista Insalatona/insalata greca Acqua minerale Vino Bibite analc. Birra Secchi/spremute Amaro/liquore Altro Il pranzo conviviale Si stimano in 19 milioni 713mila le persone che hanno consumato almeno una volta un pranzo conviviale, quindi non legato ad occasioni di lavoro o di studio, al di fuori delle mura domestiche nel corso del secondo semestre A differenza del pranzo funzionale, quello non legato a motivi di lavoro o di studio ha una frequenza minore, infatti appena il 3,2% degli intervistati lo ha consumato regolarmente almeno una volta la settimana, molto più spesso (nel 24% dei casi) questa occasione si presenta raramente, ovvero meno di una volta ogni due mesi. Il consumatore tipo del pranzo conviviale è un uomo residente nel Nord-Ovest, tra i 25 e i 44 anni di età, con una licenza di scuola media inferiore, lavoratore dipendente. Rispetto ai semestri precedenti sono diminuiti i consumatori del Centro, quelli tra i 14 e i 24 anni e gli ultra 65enni. Sono aumentati, invece, i consumatori del Nord-Est e del Sud, e quelli con diploma di scuola media superiore. Tabella 3 Profilo del consumatore del pranzo conviviale fuori casa Area geografica I sem Livello istruzione I sem Nord Ovest 31% 31% 31% 31% No titolo/licenza elem 17% 20% 20% 18% Nord Est+Emilia 25% 24% 22% 23% Licenza media inferiore 37% 38% 40% 39% Centro+Sardegna 20% 21% 21% 20% Diploma media sup. 34% 32% 31% 33% Sud+Sicilia 24% 24% 25% 26% Laeurea 11% 10% 10% 10% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 4% 4% 4% 3% Lavoratore autonomo 14% 13% 14% 14% 18/24 anni 8% 9% 9% 8% Lavoratore dipendente 25% 23% 23% 24% 25/34 anni 19% 19% 20% 21% Operaio 15% 16% 16% 16% 35/44 anni 20% 20% 20% 20% Casalinga 12% 12% 13% 13% 45/54 anni 16% 16% 17% 18% Pensionato 19% 20% 18% 18% 55/64 anni 15% 14% 13% 14% In cerca di lavoro 5% 6% 5% 6% 65 e oltre 18% 18% 18% 17% Altro 10% 10% 12% 9% Fonte: Ismea I luoghi di consumo del pranzo conviviale Come già osservato nel corso delle indagini precedenti, anche nel secondo semestre 2005 il luogo preferito dai consumatori per il pranzo conviviale è il ristorante, scelto dal 65% del campione. Questa tipologia di esercizio inoltre, rispetto alla prima parte dell anno, ha guadagnato terreno a scapito di tutti gli altri luoghi di consumo. La pizzeria, infatti, è stata scelta dal 45% degli intervistati, la percentuale era del 51% nel semestre precedente. Il 23% del campione si è recato in trattoria per il pranzo conviviale, il 5% in un ristorante etnico e appena il 2% in un wine bar.

8 Il ristorante italiano è sicuramente il preferito dalla fascia di età degli over-45, in particolare i lavoratori autonomi o i pensionati, con livello di istruzione alto, residenti in piccoli centri. La pizzeria è preferita dalle donne, soprattutto nelle fasce di età più giovani, residenti nei grandi centri delle regioni nord-occidentali, con licenza di scuola media inferiore, in cerca di occupazione o studentesse. Anche l enoteca-wine bar ha i suoi estimatori: sono in prevalenza uomini tra i 25 e i 34 anni, residenti in grandi città del Nord-Ovest o del Centro, laureati e lavoratori autonomi. Figura 7 Dove si consuma il pranzo conviviale 65% 55% 51% 45% 31% 23% 8% 5% 2% 2% Ristorante Pizzeria Trattoria\osteria Ristorante etnico Enoteca\Wine bar I sem. 05 II sem 05 I cibi consumati nel pranzo conviviale Nelle occasioni conviviali solitamente si ha più tempo a disposizione, è per questo che il 63% degli intervistati ha dichiarato di concedersi in queste occasioni un pasto completo. La percentuale è appena del 37% nei pranzi funzionali. Valida alternativa al pasto completo è la pizza, scelta dal 38% del campione (31% nel pranzo funzionale). Appena l 11% consuma solo un secondo accompagnato da contorno, e solo l 8% ordina prevalentemente un primo piatto. Relativamente alle bevande, tre italiani su quattro, al momento di sedersi al ristorante o in pizzeria, ordinano una bottiglia di acqua minerale. Molti meno quelli che bevono del vino (42%), o della birra (22%), percentuali comunque superiori rispetto al pranzo funzionale. Un individuo su tre termina il pasto con il caffè, solo il 6% vi accompagna anche un amaro. Rispetto agli uomini, che prediligono un pasto più o meno completo, le donne scelgono le altre alternative, ovvero la pizza, il primo piatto, il secondo con contorno oppure le insalate, ma si concedono più volentieri un dolce. Rispetto alle fasce di età, il pasto completo è appannaggio degli ultra 55enni, il primo piatto delle 14-17enni, il secondo con contorno dei 25-34enni e la pizza dei giovani fino a 24 anni. Le altre fasce di età si dividono equamente tra le varie alternative. Nel Nord-Ovest i consumatori ordinano più volentieri un secondo con contorno o una pizza, nel Nord-Est preferiscono un pasto completo, così come nel Centro, dove si sceglie spesso anche la pizza. Nel Sud, invece, risiede la percentuale più alta di individui che, anche durante i pranzi conviviali, si accontenta di un panino o un tramezzino. Figura 8 I cibi consumati nel pranzo conviviale

9 73% 63% 38% 42% 34% 22% 19% 11% 8% 5% 4% 3% 9% 6% Pranzo completo Pizza Secondo+contorno Primo piatto Panino/tramezzino Insalata mista Insalatona/insalata greca Acqua minerale Vino Birra Bibite analc. Altro Amaro/liquore Lo spuntino, merenda, aperitivo, dopocena I luoghi di consumo dello spuntino, merenda, aperitivo, dopocena Nel secondo semestre 2005, poco meno di 14 milioni di individui hanno consumato, almeno una volta, lo spuntino, l aperitivo o il dopocena al di fuori delle mura domestiche. Si tratta del 28% dell universo di riferimento. Tra il primo e il secondo semestre dell anno sono diminuiti coloro che hanno consumato uno spuntino/aperitivo/dopocena fuori casa solo raramente (dal 18% al 15%) e sono aumentati coloro che ne hanno approfittato più volte nel corso della stessa settimana. I consumatori più assidui dello spuntino fuori casa sono gli abitanti del Nord-Ovest e quelli del Sud. Di solito sono individui tra i 25 e i 34 anni, lavoratori dipendenti con licenza di scuola media inferiore. Rispetto alle indagini precedenti sono ulteriormente aumentati i consumatori del Nord-Ovest, i 18-34enni e i lavoratori dipendenti. Sono diminuiti invece i consumatori del Centro-Sud, gli ultra-55enni, gli operai e le casalinghe. Tabella 4 Profilo del consumatore dello spuntino fuori casa Area geografica I sem Livello istruzione I sem Nord Ovest 29% 33% 30% 34% No titolo/licenza elem 14% 14% 15% 12% Nord Est+Emilia 17% 19% 17% 17% Licenza media inferiore 41% 40% 42% 42% Centro+Sardegna 25% 21% 22% 20% Diploma media sup. 34% 35% 32% 35% Sud+Sicilia 30% 27% 30% 29% Laeurea 11% 11% 11% 11% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 7% 5% 6% 5% Lavoratore autonomo 13% 15% 13% 13% 18/24 anni 13% 13% 13% 15% Lavoratore dipendente 22% 23% 22% 24% 25/34 anni 27% 28% 25% 27% Operaio 18% 17% 18% 17% 35/44 anni 21% 20% 21% 21% Casalinga 11% 9% 11% 9% 45/54 anni 13% 14% 14% 14% Pensionato 12% 12% 13% 13% 55/64 anni 9% 9% 9% 8% In cerca di lavoro 7% 7% 7% 7% 65 e oltre 10% 11% 13% 11% Altro 18% 17% 17% 17% Fonte: Ismea Il bar è senza dubbio il luogo preferito per il consumo o comunque l acquisto dello snack per lo spuntino, la merenda, l aperitivo o il dopocena con il 71% delle preferenze accordate nel secondo semestre Tipologia di esercizio che ha guadagnato punti a scapito di molte altre, tra queste, la pizzeria a taglio, passata dal 25% al 16% e la pasticceria (dall 11% al 10%). Ha guadagnato terreno, invece, l enoteca/wine bar, luogo di incontro molto apprezzato soprattutto da individui che hanno in prevalenza un età tra i 25 e i 34 anni sono laureati, lavoratori dipendenti o in

10 cerca di occupazione e abitano nel Centro-Nord. Figura 9 Dove si consuma lo spuntino/merenda/aperitivo/dopocena 66% 71% 25% 24% 16% 11% 10% 9% 8% 7% 5% 4% 6% 4% 6% 3% 5% 15% I prodotti consumati nello spuntino, merenda, aperitivo, dopocena Bar\Snack bar Pizzeria\pizza a taglio Pasticceria Enoteca\Wine bar Fast food Ristorante italiano Tavola calda Trattoria\osteria Altro I sem. 05 II sem 05 Contrariamente alle aspettative che vedrebbero il gelato come prodotto preferito da consumarsi nel periodo estivo, nel secondo semestre 2005 va agli snack salati il primato di cibo maggiormente consumato nello spuntino. Seguono appunto il gelato, il trancio di pizza e il panino. Relativamente alle fasce di età, lo snack salato è appannaggio delle fasce di età fino a 34 anni, mentre il gelato è preferito dagli adolescenti, oppure dagli anziani. Tra le bevande, prevale ancora una volta l acqua minerale, seguita dalle bibite analcoliche e dal caffè. Il vino è scelto da appena il 10% degli intervistati, e tale percentuale è apparsa in flessione rispetto al primo semestre del 2005, quando era dell 11%. Il vino è appannaggio delle fasce di età più alte, ma si osserva un picco anche tra i 25-34enni, frequentatori, come si è detto, dei wine bar. E apprezzato soprattutto nel Nord-Est, poco richiesto al Sud. Lo ordinano soprattutto i lavoratori autonomi o dipendenti, con livello di istruzione alto. I più giovani, fino ai 17 anni, preferiscono le bevande analcoliche, dopo si avvicinano anche alla birra oppure ad altre bevande alcoliche, tipo aperitivi e cocktail. Figura 10 Cibi consumati durante lo spuntino

11 37% 33% 28% 31% 29% 26% 26% 23% 14% 15% 17% 12% 9% 7% 8% 8% 4% 3% 3% 5% Snack salati Gelato Pizza al trancio\focaccia Panino\sandwich Dolci di pasticceria Brioches\cornetti Prodotti di rosticceria Snack dolci Yogurt Biscotti I sem. 05 II sem 05 Figura 11 Bevande consumate durante lo spuntino 47% 36% 34% 29% 29% 28% 22% 19% 20% 19% 14% 12% 14% 10% 11% 5% 6% 4% Acqua minerale Bibite analcoliche Caffe' Birra Succhi\spremute Altre bibite alcoliche Vino Te' o altra bevanda calda Altro bevuto I sem. 05 II sem 05 La cena Sono 28 milioni 196mila gli individui che hanno consumato almeno una volta la cena al di fuori delle mura domestiche nel corso del secondo semestre 2005, pari al 57% dell universo di riferimento. L 8% di questi ha cenato fuori almeno una volta a settimana nel semestre di riferimento, mentre il 27% degli intervistati lo ha fatto raramente, ovvero meno di una volta ogni due mesi. Nel complesso la metà dei consumatori non cena fuori più spesso di una volta ogni due settimane. Il profilo del consumatore tipo delle cene fuori casa è un individuo di età compresa tra 25 e 44 anni prevalentemente residente al Nord-Ovest o nel Meridione. Generalmente ha una licenza di scuola media inferiore ed è un lavoratore dipendente. Rispetto al semestre precedente, sono aumentati i consumatori di cene fuori abitanti nel Sud, i lavoratori autonomi e dipendenti, e gli individui di età compresa tra 25 e 34

12 anni. I luoghi di consumo della cena Tabella 5 Profilo del consumatore della cena fuori casa Area geografica I sem Livello istruzione I sem Nord Ovest 28% 30% 30% 29% No titolo/licenza elem 18% 20% 18% 17% Nord Est+Emilia 24% 21% 21% 21% Licenza media inferiore 40% 40% 42% 41% Centro+Sardegna 22% 22% 22% 22% Diploma media sup. 32% 31% 32% 33% Sud+Sicilia 26% 27% 27% 28% Laeurea 10% 9% 9% 9% Classi di età Condizione professionale 14/17 anni 5% 5% 5% 4% Lavoratore autonomo 13% 14% 13% 14% 18/24 anni 11% 11% 11% 11% Lavoratore dipendente 21% 21% 21% 22% 25/34 anni 23% 22% 22% 22% Operaio 18% 17% 17% 16% 35/44 anni 20% 21% 20% 21% Casalinga 12% 13% 14% 13% 45/54 anni 17% 16% 17% 17% Pensionato 15% 15% 15% 16% 55/64 anni 11% 11% 12% 12% In cerca di lavoro 7% 6% 7% 6% 65 e oltre 13% 15% 14% 14% Altro 13% 14% 14% 13% Fonte: Ismea Se per il pranzo funzionale il luogo di incontro preferito è il bar, e per quello conviviale il ristorante, per la cena le preferenze vanno alla pizzeria. Il 76% degli individui intervistati ha espresso, infatti, la propria preferenza in tal senso, contro un 75% del semestre precedente. Il ristorante si aggiudica, a una certa distanza, la seconda posizione (49% contro il 45% del primo semestre 2005). La trattoria-osteria è al terzo posto con il 18% delle preferenze, in calo rispetto al passato. Con percentuali irrilevanti, seguono il fast food, lo snack bar, la tavola calda, il self service e il wine bar. Il wine-bar, nuova formula di ristorazione che sta riscuotendo crescente successo, è di moda tra i 25-34enni, laureati, residenti nelle grandi città del Centro e del Nord-Ovest, lavoratori dipendenti o autonomi. Figura 12 Dove si consuma la cena 75% 76% 45% 49% 27% 18 % 12 % 5% 4% 4% 2% 4% 3% 1% 2% 2% 1% 6% Pizzeria Ristorante italiano Trattoria\osteria Fast food Bar\Snack bar Tavola calda Self Service Enoteca\Wine bar Altro I sem. 05 II sem 05 I cibi consumati a cena Dal momento che la pizzeria è il luogo più gettonato per la cena extradomestica, ne segue che la pizza è in assoluto il piatto preferito dagli italiani che cenano fuori casa. Questa, infatti, non solo raccoglie il 71% delle preferenze, ma distanzia di molto le altre pietanze servite a cena. A prediligere la pizza sono soprattutto i più giovani, in particolare studenti, residenti nel Centro-Sud. Il 38% degli intervistati si è concesso a volte un pasto completo a cena. Sono soprattutto uomini tra i 45 e i 64 anni, settentrionali, con un elevato livello di istruzione e lavoratori autonomi. Le altre alternative, che prevedono solo un primo o

13 solo un secondo con contorno, sono preferite soprattutto dalle donne. Il dolce, che a pranzo è appannaggio delle signore, a cena viene di solito scelto da entrambi. L acqua minerale è la bevanda più consumata nelle cene fuori casa, essendo ordinata più spesso dal 65% dei rispondenti. La pizza, alimento principe delle cene italiane fuori casa, è più spesso accompagnata dalla birra (36%), che dal vino (32%). Sia vino, sia birra sono ordinati più frequentemente dagli uomini; le donne preferiscono l acqua minerale o le bevande analcoliche. La birra è appannaggio delle fasce di età tra i 25 e i 54 anni e viene più spesso consumata al Sud. Il vino è scelto dai 55-64enni prevalentemente nel Nord- Ovest. Il pasto viene infine concluso dal caffè solo da poco più di un individuo su quattro, ed è richiesto più dagli uomini (30%) che dalle donne (26%). Figura 13 Cibi consumati a cena 71% 65% 38% 36% 32% 28% 23% 14% 9% 6% 5% 4% 5% 13% 9% 5% 2% Pizza Pranzo completo Secondo+contorno Primo piatto Panino/tramezzino Insalata mista Insalatona/insalata greca Prodotti rosticceria Dolce/dessert Acqua minerale Birra Vino Bibite analc. Altro Amaro/liquore Secchi/spremute La spesa media per i pasti fuori casa Una delle notizie positive emerse da questa indagine sulle abitudini di consumo extradomestico degli italiani, è che nel secondo semestre 2005 il costo medio dei pasti effettuati fuori dalle mura di casa è risultato quasi sempre inferiore rispetto allo stesso periodo del Per la colazione ad esempio, si sono spesi in media 2,07 euro, a fronte di 2,27 euro del primo semestre La spesa per la colazione extradomestica è diminuita soprattutto nel Centro (-44 centesimi di euro sullo stesso periodo dell anno precedente) e nel Nord-Ovest (-30 centesimi). E rimasta sostanzialmente invariata nelle altre aree. La colazione meno cara si può consumare nel Centro-Sud, dove costa in media 1,99 euro. La più cara è invece quella del Nord-Est con 2,29 euro. Relativamente al pranzo funzionale, nel secondo semestre 2005 la spesa media è stata di 9,60 euro, erano 13,46 euro nel primo semestre La spesa per il pranzo funzionale extradomestico è diminuita soprattutto nel Settentrione (-2,70 euro sui primi sei mesi del 2004). Il pranzo funzionale più conveniente si può consumare nel Nord-Ovest, dove costa in media 9,24 euro. Il più caro è invece quella del Sud con 10 euro. Il pranzo conviviale, come osservato, è composto spesso da un pasto completo e più frequentemente accompagnato dal vino, quindi risulta più caro del fugace panino che si consuma per il pranzo funzionale. Il costo medio è comunque diminuito nei confronti dell anno precedente, passando da una media di 22,08 euro del 2004 a 21,30 euro del La spesa per il pranzo conviviale extradomestico è diminuita soprattutto nel Centro (-3,13 euro sui primi sei mesi del 2004), mentre, in controtendenza, è aumentata di quasi 2 euro nel Nord-Est. Il pranzo conviviale meno caro si può

14 consumare nel Sud, dove costa in media 20,87 euro. Il più caro è invece quella del Nord-Est con 21,96 euro. Per lo spuntino/merenda/aperitivo/dopocena, si sono spesi in media nel secondo semestre ,69 euro. Questa è l unica occasione di consumo extradomestico il cui prezzo risulta in crescita rispetto all anno precedente. Nel primo semestre del 2004, infatti, la spesa media era stata di 5,03 euro. La spesa per lo spuntino è aumentata soprattutto nel Nord-Est (+1,70 euro sullo stesso periodo dell anno precedente). Conviene consumare uno spuntino/aperitivo/dopocena nel Nord-Ovest o nel Meridione, dove costa in media 5,53 euro. Meno conveniente invece al Centro con 6,09 euro. Il costo medio di una cena fuori casa, infine, è stato nel secondo semestre 2005 di 19,16 euro, in linea con lo stesso periodo del Poche le variazioni a livello regionale tra un periodo e l altro. Per spendere di meno bisogna in questo caso recarsi al Sud, dove una cena extradomestica costa circa 17,22 euro. Si spende un po di più nel Nord-Est con una media di 20,11 euro. Figura 14 Spesa media per i pasti fuori casa (Euro) 22,08 21,3 19,14 19,16 13,46 9,6 5,03 5,69 2,27 2,07 Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Aperitivo/dopocena Cena II sem 04 II sem 05 La spesa totale per i pasti fuori casa nel secondo semestre 2005 La flessione della spesa media per singola occasione di consumo e il contemporaneo calo della percentuale di consumatori di pasti fuori casa (dal 75% del secondo semestre 2004 al 74% del secondo semestre 2005) ha comportato come conseguenza una contrazione della spesa complessiva per i pasti fuori casa. Questa è passata infatti dai 16,7 miliardi di euro del secondo semestre 2004, ai 15,08 dello stesso periodo del La spesa complessiva è aumentata solo per due occasioni di consumo: per la colazione è passata da 1,37 a 1,54 miliardi di euro poiché, nonostante la flessione della spesa media, tra i due periodi si è osservata una crescita del numero di consumatori. Per lo spuntino/merenda/aperitivo/dopocena è passata da 1,12 a 1,31 miliardi di euro poiché, a parità di consumatori, questa è l unica occasione di consumo extradomestico il cui costo medio è aumentato tra il 2004 e il In calo è risultata la spesa complessiva per il pranzo funzionale (da 5,77 a 5,49 miliardi di euro), per quello conviviale (da 3,43 a 2,53 miliardi di euro) e per la cena (da 4,97 a 4,22 miliardi di euro). Figura 15 Spesa totale per tipologia di consumo di pasti fuori casa (Mln euro)

15 Totale Colazione Pranzo funzionale Pranzo conviviale Spuntino/aperitivo Cena II sem 04 II sem 05 Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) Redazione e analisi: Letizia Fini (+39)

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