I.C. R. Paribeni Mentana (Rm)
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- Rachele Pandolfi
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1 I.C. R. Paribeni Mentana (Rm) A.P.E.F. Associazione Professionale Europea Formazione Maria Teresa Sigari 1
2 Maria Teresa Sigari 2
3 Il metodo rientra i programmi applicativi di educazione cognitiva e si situa nella corrente della Pedagogia della mediazione E una forma strutturata di intervento applicabile in tutte le fasce di età Lo scopo di tale metodo è quello di facilitare la gestione mentale del compito offrendo allo studente la strategia di decodifica del messaggio La caratteristica del metodo è la distinzione fondamentale tra percezione e evocazione Maria Teresa Sigari 3 3
4 Il Metodo GM Il metodo della Gestione Mentale (GM) come strategia didattica per arginare il problema dell abbandono scolastico, della dispersione il presupposto è Eseguire alcuni gesti mentali per ottenere successo nell apprendimento scolastico Maria Teresa Sigari 4 4
5 Attenzione Riflessione Memorizzazione Gesti Mentali Comprensione Immaginazione che si articolano all interno di due FAMIGLIE MENTALI ( presupposti fondamentali dell apprendimento) Visiva Auditiva Maria Teresa Sigari 5 5
6 Pedagogia dell attenzione I criteri da seguire per essere attento osservare ed ascoltare evocare mentalmente la realtà percettiva per farla riemergere nella mente (oggetto o spiegazione orale) Maria Teresa Sigari 6 6
7 Riflessione La riflessione va oltre la rievocazione, prevede l applicazione di una regola o di un principio acquisito precedentemente ad una situazione problematica per risolverla Maria Teresa Sigari 7 7
8 Gesto mentale della riflessione Si attua mediante la percezione di dati o eventi la rievocazione mentale della percezione il recupero mentale delle regole o dei principi (ripetere mentalmente regole o principi) l applicazione delle regole o dei principi alla situazione problematica Maria Teresa Sigari 8 8
9 Memorizzazione La memoria in senso pedagogico significa collocare le conoscenze apprese in una prospettiva futura Maria Teresa Sigari 9 9
10 Immaginazione L aspetto pedagogico sta nel fatto che lo studente deve essere orientato alla rievocazione delle percezioni aggiungendovi l elemento personale di stima e di valutazione Maria Teresa Sigari 10 10
11 Rapporto tra attenzione e comprensione Fasi della lezione Prima Fase approccio conversazionale attraverso il dialogo pedagogico per avviare il progetto di apprendimento Seconda Fase presentazione dell informazione secondo vari codici: auditivo e visivo Terza Fase evocazione attraverso cui l informazione diventa immagine mentale secondo il proprio stile di apprendimento Quarta Fase verifica del processo con lo studente Maria Teresa Sigari 11 11
12 Apprendimento Insegnante Compito Alunno il punto di vista del cane (R. Feuerstein) Maria Teresa Sigari 12
13 La mediazione Insegnante/Mediatore (criteri della mediazione) Alunno (funzioni cognitive) Compito (carta cognitiva) Maria Teresa Sigari 13
14 Scopo del Metodo Feuerstein è individuare le risorse che il soggetto possiede insegnargli ad usarle potenziarle Maria Teresa Sigari 14
15 Criteri di mediazione Intenzionalità e reciprocità il mediatore agisce con l intenzione di.. Trascendenza intenzionalmente il mediatore va al di là dell interazione prossimale per creare nuovi sistemi di bisogno nel soggetto mediato Mediazione del significato Mediazione del significato ricerca del significato della conoscenza Maria Teresa Sigari 15
16 Criteri di mediazione Il mediatore trasmette in modo forte e chiaro l intenzione (voglio che tu lo veda voglio che ascolti ) per creare reciprocità (desiderio di reagire al processo dell interazione) Maria Teresa Sigari 16
17 La mediazione della trascendenza E l aspetto dell esperienza che va oltre il qui ed ora vale a dire oltre l obiettivo primario o le abilità immediate e si riferisce al modo in cui ciò che si è appreso può essere proiettato nello spazio e nel tempo Maria Teresa Sigari 17
18 Mediazione del significato Riguarda l aspetto motivazionale perché? a che scopo? Il mediatore orienta l alunno sui concetti importanti per l apprendimento stimola a ricercare il perché della conoscenza Maria Teresa Sigari 18
19 Mediazione del sentimento di competenza Deriva dalla capacità del mediatore di far riflettere l alunno sulle sue capacità di aiutarlo ad interpretarle Maria Teresa Sigari 19
20 Mediazione del sentimento di competenza Attraverso la mediazione l alunno deve diventare protagonista del proprio fare deve agire con la consapevolezza di essere competente Maria Teresa Sigari 20
21 Mediazione della difficoltà della prova La capacità di affrontare compiti nuovi è legata al sentimento di competenza L insegnante media la capacità di adattarsi ai cambiamenti incita ad affrontare la sfida del nuovo e del complesso Maria Teresa Sigari 21
22 Mediazione dell appartenenza Si tratta di mediare l elaborazione della propria identità personale tenendo conto che gli alunni devono sentirsi appartenenti alla loro famiglia devono percepirsi anche come facenti parte di un gruppo, di una comunità più ampia Maria Teresa Sigari 22
23 Apprendimento per esperienza diretta Comportamentismo adattamento dell organismo all ambiente Maria Teresa Sigari 23
24 Apprendimento mediato Gli stimoli di cui il soggetto fa esperienza sono trasformati dal mediatore Maria Teresa Sigari 24
25 Le domande di processo Nella mediazione diretta assumono un ruolo centrale le domande Maria Teresa Sigari 25
26 Fare domande è importante per stimolare, attivare il processo di pensiero degli alunni Ascoltare è altrettanto importante per accedere ai meandri del processo Maria Teresa Sigari 26
27 Una Esperienza di Apprendimento Mediato (EAM) genera una serie di domande Per superare il blocco dell ansia Prenditi il tempo che occorre Per frenare l impulsività Per stimolare l uso delle strategie alternative Per sviluppare il pensiero riflessivo Puoi chiarire i passaggi che hai fatto? In quale altro modo potresti risolvere il problema? Quali conseguenzepuoi prevedere? Maria Teresa Sigari 27
28 Risposte sbagliate Deve diventare un occasione per imparare L insegnante accetta qualunque risposta, nella misura in cui è possibile e reagisce nei modi più opportuni verifica se l alunno è in grado di spiegare come è arrivato alla risposta evidenzia le parti corrette e quelle sbagliate incoraggia l alunno a pensarci meglio Maria Teresa Sigari 28
29 Le abitudini mentali L abitudine è un comportamento che si manifesta spontaneamente, dunque non ha più bisogno di stimoli e perpetuerà il comportamento Maria Teresa Sigari 29
30 Le abitudini mentali Le abitudini mentali come esercitazioni per acquisire dimestichezza nell utilizzo dei gesti mentali (A. de la Garanderie) Maria Teresa Sigari 30
31 Le abitudini mentali Sono modi di agire efficacemente quando ci si comporta in modo intelligente Alcuni esempi Persistere Perseverare nel compito Gestire l impulsività Attingere alle esperienze passate Pensare prima di agire Trasferire le conoscenze (generalizzazione) Maria Teresa Sigari 31
32 Le abitudini mentali Non devono diventare una ripetizione mnemonica L obiettivo della formazione delle abitudini è produrre motivazione intrinseca Maria Teresa Sigari 32
33 Esempi Stabilire le regole della classe L insegnante fissa poche e semplici regole condivise con gli alunni Transfer Gli alunni fissano altre regole dopo aver compreso il significato di regola Maria Teresa Sigari 33
34 Esempi Stabilire i tempi del lavoro L insegnante fissa i tempi di svolgimento dei compiti Transfer Gli alunni indicano loro stessi i tempi necessari allo svolgimento dei compiti Maria Teresa Sigari 34
35 Transfer E il trasferimento che si attua con un azione voluta, cosciente e logica Il transfer è composto da tre stadi decontestualizzazione generalizzazione ricontestualizzazione Maria Teresa Sigari 35
36 Insight La parola chiave in questa evoluzione è INSIGHT La consapevolezza interiore dei propri processi mentali Maria Teresa Sigari 36
37 Insight Il mediatore accerta che il soggetto in apprendimento non solo ha imparato la procedura, ma ha imparato anche quando utilizzarla e perché utilizzarla Maria Teresa Sigari 37
38 Generalizzazione Generalizzare il concetto di indizio, parola chiave, dato (quando ho un problema devo cercare indizi, dati, ) Fare esempi in cui la soluzione è facilitata dall indizio utile (bridging) Iniziare con esempi vicino al concreto e poi via via elevare il livello di astrazione Maria Teresa Sigari 38
39 Generalizzazione Lo studente non riesce a generalizzare perché è legato alle procedure fornite dall insegnante (A. de la Garanderie) Maria Teresa Sigari 39
40 La lezione mediata Apprendimento spontaneo Apprendimento mediato Dipende dalle circostanze, rimane passivo di fronte all esperienza Non viene esplicitato il senso dell esperienza Non individua principi e regole generalizzabili Non crea le condizioni per un apprendimento permanente Intenzionalità e reciprocità del mediatore definiscono l esperienza Dà un significato all esperienza vissuta con la mediazione del significato Trae regole generalizzabili e impara ad usarle Mette in relazione l esperienza vissuta con le precedenti Maria Teresa Sigari 40
41 Maria Teresa Sigari 41
42 Le funzioni cognitive carenti nella fase di INPUT Le funzioni cognitive sono definite come le condizioni in cui si attuano le operazioni mentali (Feuerstein et altri, 2008, pag 178) 1) Percezione sfuocata e superficiale 2) Mancanza di orientamento temporale e spaziale 3) Incapacità di conservazione delle costanti 4) Mancanza del bisogno di precisione e accuratezza nella raccolta dei dati 5) Incapacità di usare simultaneamente due o più fonti di informazione Maria Teresa Sigari 42
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