La finanza pubblica italiana Rapporto 2011 a cura di Maria Cecilia Guerra e Alberto Zanardi
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1 Società editrice il Mulino con il patrocinio di Società italiana di Siep economia pubblica e il finanziamento di La finanza pubblica italiana Rapporto 2011 a cura di Maria Cecilia Guerra e Alberto Zanardi Roma 9 giugno 2011 Il sistema fiscale in attesa di riforme Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra Roma, 9 giugno 2011
2 Dalla riduzione della pressione fiscale alla riforma fiscale Riforma fiscale per favorire lavoratori, imprese e famiglie MA nell assoluto rispetto di uno stringente vincolo di bilancio, che ne richiede la copertura integrale COME? -Riduzione dell erosione (agevolazioni) -Riduzione dell evasione Fra il dire e il fare: l erosione C era una volta l Irpef Imposta generale e progressiva (23%-43%) Ora: cedolarizzazione aliquote e regimi diversi per singole categorie di reddito 1)I redditi fondiari 2)La detassazione dei contratti di produttività 3)Regime dei contribuenti minimi
3 C era una volta l Irpef 1) I redditi fondiari: - immobili ad uso abitativo dati in locazione (cedolare secca 19 21%) - Immobili non locati fuori Irpef dal 2014: in Imu mld di base imponibile (10% di quella non da lav. dip e pensioni) Perché? - Trattare i redditi fondiari come i redditi finanziari? - Fare emergere l evasione? Effetti distributivi: a favore dei soggetti con più alta aliquota. A regime: detrazioni più alte e Isee più basso per redditi da immobili non locati. C era una volta l Irpef 2) La detassazione dei contratti di produttività Rinnovi e circolari interpretative: un quadro complessivamente confuso e non coerente con la finalità principale. Limite reddituale per godere dell agevolazione elevato a euro Retribuzione agevolabile elevata a 6000 euro Agevolazione: tassazione al 10% sostitutiva di irpef (anche addizionali) Cosa è agevolabile: lavoro notturno e straordinari (intero compenso: importo ordinario e maggiorazione); lavoro organizzato su turni (se diurno, la sola indennità o maggiorazione di turno). Condizione: che le somme siano erogate in attuazione di accordi o di contratti collettivi territoriali o aziendali
4 C era una volta l Irpef La detassazione dei contratti di produttività Legame con l aumento della produttività? È sufficiente che l incremento di produttività sia attestato da parte del datore di lavoro, nel Cud del lavoratore. Non è nemmeno necessario che gli incrementi di produttività siano connessi a innovazioni o determinino un aumento della produzione rispetto al passato. Rischio di collusione Casualità dell onere di imposta Effetti distributivi: detrazioni più alte e Isee più basso C era una volta l Irpef 3) Regime dei contribuenti minimi che pagano un imposta sostitutiva di Irpef e di Irap del 20% Problema: nel 2009, a solo due anni dall introduzione dell opzione, erano già soggetti, con una crescita del 23,8% rispetto all anno precedente
5 C era una volta l Irpef Erosione Altri esempi: esclusione dalla tassazione Irpef per un triennio del 90% dei compensi percepiti per attività di ricerca da parte di soggetti che abbiano svolto attività di ricerca o docenza all estero, per almeno un biennio. (temporanea, estesa fino al 2017) detassazione, all 80% per le donne e al 70% per i maschi, dei redditi di impresa, lavoro autonomo e dipendente di laureati dell Unione europea, al di sotto dei 40 anni, che abbiano avuto la residenza in Italia per almeno due anni e che abbiano svolto un periodo di lavoro o di studio all estero. L agevolazione, valida fino al 2013 C era una volta l Irpef Le misure permanenti dovrebbero contribuire a disegnare un modello impositivo ispirato a ben precisi requisiti di equità ed efficienza: ma quale è il modello di Irpef verso cui si sta tendendo? Le misure temporanee (gli incentivi) dovrebbero servire a modificare comportamenti ma: - mancano adeguate giustificazioni ex ante delle politiche adottate, il cui costo è a volte elevato - Mancano valutazioni ex-post, che verifichino l efficacia dell incentivo e la sua opportunità, confrontando i risultati e i costi sostenuti.
6 Ci sarà tre volte l Irpef Attuazione del federalismo Non solo autonomia di influenzare «al margine» il volume delle proprie risorse, principalmente attraverso la facoltà di variare le aliquote del prelievo. Ma anche, nel caso dell Irpef, ampi gradi di libertà nel definire l articolazione del prelievo Ci sarà tre volte l Irpef Irpef nazionale Irpef regionale Irpef comunale Scaglioni Base Variazione Base Variazione Aliquote % 1,9% -1,9 +0,5% 0-0,8% soglia esente oltre % 1,9% -1,9 +2,1% 0-0,8% 0-0,8% Detrazioni Detrazioni per incapienti carichi di famiglia sociali incentivo altre affitti 4 figli carichi di famiglia sociali carichi di famiglia
7 Il contrasto all evasione 1)Continuità nella filosofia dell approccio al fenomeno 2) Solo alcuni provvedimenti rappresentano di fatto una retromarcia rispetto all atteggiamento più bonario tenuto nel primo anno di governo. Continuità Tentativo di conciliare salvaguardia del gettito fiscale con la volontà di non «disturbare» le categorie dei lavoratori autonomi e delle piccole-medie imprese 1) Strumenti di accertamento rivolti genericamente a tutti i contribuenti piuttosto che a singole categorie (meno studi di settore e più accertamento sintetico: redditometro) 2) Attenzione ai grandi evasori (grandi imprese, evasori totali, vip) 3) Coinvolgimento di soggetti terzi (non l Amministrazione in prima fila) es. inquilini per affitti, es. enti territoriali
8 La retromarcia 1) Era stato soppresso l obbligo di allegare alla dichiarazione Iva gli elenchi clienti/fornitori. - Reintrodotto per i rapporti con soggetti collocati in paradisi fiscali - Obbligo di comunicare telematicamente all Agenzia delle entrate le operazioni rilevanti, ai fini dell Iva, di importo pari o superiore a euro «circoscrivere gli adempimenti ad una ristretta platea dei titolari di partita Iva, escludendo in specie milioni di soggetti di minori dimensioni per i quali gli oneri connessi all adempimento dell obbligo in questione appaiono non proporzionati alla pur importante finalità della disposizione». 2) Ripristinato nella misura della norma prima soppressa, il limite per l uso del contante di euro. La retromarcia 3) Era stato soppresso l obbligo di comunicazione preventiva per compensare crediti di imposta superiori ai euro, (frodi Iva: detrazione dell imposta da parte dell acquirente, pure a fronte di un Iva non versata dal venditore). - La possibilità di compensare i crediti Iva per somme superiori a è ora ammessa solo a seguito della presentazione della dichiarazione annuale Iva. - Richiesto il visto di conformità per le compensazioni superiori a euro. (riduzione dei crediti d imposta utilizzati in compensazione nel 2010 rispetto al 2009 di ben 6,6 miliardi di euro). 4) Sanzioni amministrative per riscossione di tributi, in epoca successiva a quella dovuta: prima ridotte del 50% con l intento di favorire la definizione dell attività di accertamento in corso. Ma riduzione della deterrenza all evasione Ora nuovamente elevate.
9 Risorse per riforma fiscale 1) L erosione aumenta 2) Il gettito atteso dal contrasto all evasione, è stato spesso indicato come mezzo di copertura per provvedimenti: 37 miliardi complessivi nei principali provvedimenti adottati dell ultimo biennio (dal d.l. 61 dell aprile 2008, al d.l. 78 del 2010). E le imprese prova di riforma? 1)Una, nessuna, centomila Irap 2)Il regime di attrazione Europea 3) La nuova patrimoniale municipale
10 Una, nessuna, centomila Irap Le regioni (quali?) possono eliminare l Irap! Fiscalità di vantaggio? Decreto legge 78/2010, Regioni del Sud possono modificare le aliquote Irap fino ad azzerarle e disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni nei riguardi delle nuove iniziative produttive. Autonomia finanziaria alle regioni? Il d.lgs. per il federalismo regionale prevede, a partire dal 2013, la possibilità per tutte le regioni a statuto ordinario di ridurre, fino ad azzerare, l aliquota Irap. Ma non si può alzarla? Non si può decidere il mix? Intanto Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, già hanno autonomia molto ampia in materia fiscalità di vantaggio alla rovescia? Le regioni più ricche potranno abbassare l Irap e fare concorrenza fiscale a quelle più povere? I sogni e la realtà I sogni: il regime di attrazione europea (imprese residenti in altri Stati della Ue, che intraprendono in Italia nuove attività economiche, possono applicare, in alternativa alla normativa tributaria italiana, e per un periodo di tre anni, la normativa tributaria vigente in uno qualsiasi degli Stati membri.(anche ai propri dipendenti e collaboratori). La realtà: la sostituzione dell Ici con l Imu che grava anche (come l Ici) sui beni strumentali e la cui aliquota (7,6 ) potrebbe essere spesso più elevata di quella attuale relativa all Ici (mediamente il 6,4 ).
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