Le professioni della comunicazione Una ricerca e la preparazione di un Libro bianco. Milano, maggio 2016

Transcript

1 Le professioni della comunicazione Una ricerca e la preparazione di un Libro bianco Milano, maggio 2016

2 Le professioni della comunicazione: una galassia senza mappa I mondi professionali della comunicazione assorbono alte percentuali di neolaureati in varie aree disciplinari. Tali percentuali divengono altissime nel caso delle discipline umanistiche. Manca tuttavia una rilevazione sistematica, attendibile e aggiornata delle competenze e delle figure professionali richieste dai mondi del lavoro legati alla comunicazione. Almed, L Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo dell Università Cattolica, ha avviato una simile rilevazione con l obiettivo di dotarsi di strumenti di progettazione dei propri Master Universitari, e al contempo fornire un indispensabile strumento di orientamento agli studenti orientati verso questo settore professionale.

3 Una ricerca e un Libro Bianco sulle professioni della comunicazione A tal fine Almed ha avviato la realizzazione di un Libro bianco sulle professioni della comunicazione con cadenza annuale. L uscita del primo Libro Bianco avverrà nel settembre 2016 Sono resi al momento disponibili i primi dati della ricerca sulla cui base è costruito il libro bianco, con due focus: sul mondo digital e su quello della produzione televisiva. La ricerca stata effettuata mediante interviste a un campione di professionisti della comunicazione in particolare nei settori dell editoria cartacea, digitale e televisiva, delle agenzie di comunicazione e direttori comunicazione di grandi aziende. La ricerca ha ricevuto il sostegno di Assolombarda (Commissione Editoria), Ferpi, Assocom, e di altre associazioni del settore.

4 Gli highlights della ricerca / 1 L universo professionale della comunicazione appare un universo al tempo stesso molecolarizzato e interconnesso: coesistono al suo interno realtà molto differenti ma crescono i livelli di relazione tra mondi nel passato lontani Per esempio: il mondo della organizzazione culturale adopera sempre più gli strumenti del digital e ragiona in termine di branding e rebranding (di territori, aziende, istituzioni culturali). O ancora: i mondi dell entertainment, del digital e quelli della comunicazione di impresa cercano nuove e creative forme di relazione, che vadano anche oltre i «branded content»

5 Gli highlights della ricerca / 2 Si tratta di un universo che viaggia a velocità differenti ma compresenti e cooperanti. Da un lato il digital preme l accelleratore dell innovazione, della creatività tecnologica e della comunicazione veloce. Dall altro lato il mondo delle media relation e quello dell organizzazione di eventi chiede esperienze vissute e reti interpersonali, spostando il ritmo verso una comunicazione lenta e meditata. In questo universo divengono dunque vincenti i ruoli e le figure che sono capaci di interconnettere (sul piano «spaziale») e di sincronizzare (sul piano «temporale») aree e attività differenti

6 Gli highlights della ricerca / 3 Ai giovani laureati sono richiesti «profili tondi», e in particolare: Una solida preparazione di base, sia di contenuti che di metodo di ragionamento Una forte capacità relazionale che permetta di lavorare in squadre coese Una conoscenza già acquisita dei mondi professionali verso cui si dirigono Un ottima conoscenza della lingua inglese Un coinvolgimento personale appassionato e una disponibilità all autoformazione continua Uno spirito critico e innovativo che permetta di guardare sempre oltre l esistente Una buona capacità di public speaking e di pitching Il superamento di una diffidenza umanistica verso il mondo della tecnica e del data crunching

7 1/ L evoluzione delle professioni nella comunicazione digitale d impresa OssCom 4 maggio 2016

8 Il disegno della ricerca Analisi continuativa del settore della comunicazione Primo step (2015): le sfide del digitale Focus: la filiera complessiva 10 interviste Secondo step (2016): le trasformazioni professionali negli attori della filiera Focus: le agenzie creative e le aziende 12 interviste Riorganizzazione di un settore storico della filiera della comunicazione Ricadute aziendali in termini di organizzazione del personale e di gestione della comunicazione

9 La filiera della comunicazione digitale Aziende (prodotti e servizi) Agenzie creative Agenzie media Ufficio Stampa Media spazi editoriali Media spazi ADV Concessionaria FILIERA PAID Audience FILIERA EARNED

10 Il riassetto complessivo del comparto Aziende New media company: produzione di contenuti. Riappropriazione di alcuni comparti con supporto di agenzie soprattutto per le grandi aziende e con ricadute in termini occupazionali: Sito Social media Ufficio stampa/digital PR SEM e SEO Analytics CRM Pianificazione media E-commerce/retail. Il digitale non più solo come un luogo dove occorre essere presenti ma fonte di revenue (es. e-commerce).

11 Il riassetto complessivo del comparto Agenzie creative Non più solo creatività paid ma anche attività earned. Approccio crossmediale e non più solo integrato. Ampliamento delle attività con gestione diretta anche della produzione digital (foto, video, sviluppo) attraverso unit o agenzie interne dedicate: stile produttivo leggero e internalizzato. Tecnologia parte integrante della creatività. Monitoraggio dei risultati. Figura del creativo con conoscenza dei trend e delle tecnologie. Non più solo coppia creativa art + copy.

12 L ecosistema delle professioni digitali Digital Marketing Manager Digital Account & Project manager Digital Copy (Transmedia) Editor Digital Planner Digital PR Digital Researcher/Analyst Digital Sales Digital Strategist Search Engine Marketing (SEM) Specialist Search Engine Optimization (SEO) Specialist Social Media Manager e Community Manager E-commerce e On-line Store Manager Programmatic Buying Specialist Mobile Specialist Reputation Manager

13 L ecosistema delle professioni: le figure più ricercate (Digital) Account & Project Manager diventa centrale l acquisizione di competenze tecniche e progettuali Ruolo di guida del cliente e dello sviluppo delle proposte anche creative (Digital) Planner competenza di pianificazione sia offline/online; attitudine strategica e consulenziale; aggiornamento sulle nuove modalità di pianificazione (Programmatic Buying) Parallelamente alla capacità di gestire le piattaforme tecnologiche è richiesta la capacità di essere un consulente strategico per il cliente

14 L ecosistema delle professioni: le principali figure e la loro evoluzione (Digital) Researcher/Analyst si specializza nella gestione di metriche e dati propri del mondo digitale (traffico Internet, Big Data, Crm, Social Media Data) Ruolo anche di supporto alla creatività Digital strategist idea la strategia della campagna nell agenzia in ottica transmediale e multicanale Creatività, conoscenza degli strumenti, idea dello sviluppo di business.

15 La centralità della formazione universitaria La formazione universitaria dovrebbe includere Competenze di comunicazione e marketing. Comprensione delle dinamiche economiche e di business anche per i profili umanistici. Conoscenza della filiera della comunicazione, dei suoi operatori e delle professioni al fine di ottimizzare l ingresso nel mondo del lavoro. Utilizzo degli strumenti analitici (esempio Excel) e di presentazione (esempio Power Point). Comprensione delle logiche e dei linguaggi di funzionamento degli strumenti digitali con conoscenze tecniche di base anche per i profili umanistici (es. HTML e coding). Conoscenza avanzata dell inglese. Integrare la didattica e la valutazione frontale con momenti di lavoro a gruppi.

16 La centralità della formazione universitaria Altre conoscenze e competenze auspicabili durante il percorso formativo universitario: Conoscenza degli sviluppi tecnici, del funzionamento delle piattaforme e delle analitiche di performance, ad esempio Google Analytics, Facebook Insight. Capacità di sviluppare un pensiero e un attitudine strategica per intraprendere azioni consapevoli dei vincoli e dell opportunità dei contesti. Competenze analitiche sia in una logica di acquisizione ed elaborazione dei dati sia per la loro lettura e interpretazione in chiave strategica. Anche per profili umanistici si chiede la conoscenze delle basi di matematica, statistica e ingegneria gestionale.

17 Le competenze dei nuovi professionisti: le soft skill Oltre al set di competenze e conoscenze offerte dai circuiti della formazione, per i giovani professionisti risultano premianti le seguenti qualità e attitudini personali: Curiosità verso le tematiche della comunicazione, le innovazioni, gli scenari, i prodotti. Uso curioso e semi-professionale degli strumenti di comunicazione digitale (apertura e gestione di pagine Facebook, scrittura di blog, conoscenze di HTML). Attitudine all auto formazione continua, che prevede un costante sforzo di aggiornamento. Capacità di organizzazione in autonomia e indipendenza. Competenze di public speaking.

18 Il ruolo delle aziende nella formazione universitaria Affiancamento nella didattica per presentazioni aziendali, laboratori e coinvolgimento di studenti in project work. Scouting: individuare i migliori talenti. Competenze specialistiche. Sguardo sul mondo del lavoro. In particolare all interno dei Master Lezioni frontali Presentazioni di case history Tirocini formativi Flessibilità del piano di studi Costante aggiornamento delle competenze Scouting: individuare i nuovi talenti

19 2/ Le professioni della produzione. Le sfide del digitale e della convergenza Ce.R.T.A. Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi 4 maggio 2016

20 Il disegno della ricerca Un monitoraggio continuativo sulle professioni televisive Primo step (2015): le sfide del digitale 14 interviste, in particolare ai broadcaster Secondo step (2016): il mondo della produzione audiovisiva 20 interviste, tra HR e case di produzione Un settore in trasformazione Ad alto tasso di internazionalizzazione Potenziale motore di sviluppo creativo e di impiego

21 Le sfide del digitale e le risposte delle professioni tv Competenza estesa e fluida Conoscenza diffusa, necessità di specializzazione Capacità di relazione con il resto della filiera Prospettiva internazionale Capacità di muoversi in contesti editoriali multinazionali (sempre più importanti nel contesto italiano) Nuovi linguaggi e stili di produzione Gestire in modo differenziato produzioni high budget e low-cost Transmedialità e gestione coordinata del contenuto e dei brand Versatilità e reattività Flessibilità: molte professioni e competenze in un unico professionista

22 Produzione tv: professioni e skill Ricorso a modelli internazionali sempre più frequente Nella fiction, lo showrunner Nell intrattenimento/factual, il creative producer Diverse specificità professionali Mestieri e qualifiche legate ai generi e sotto-generi Percorsi professionali distinti nelle realtà produttive piccole (indipendenti) e nei grandi gruppi internazionali Coesistenza di skill anche molto differenti nello stesso professionista Competenza creativa/editoriale Competenza manageriale, gestionale e tecnologica Spazi aperti per figure «di raccordo» e intermediari Tra case di produzione e broadcaster Tra «autori», concessionarie e inserzionisti

23 Nuove tendenze nella produzione tv Branded Entertainment Sinergia «sensata»: il brand è in funzione dell entertainment Caduta delle barriere rispetto al mondo pubblicitario Dai compartimenti stagni a una duplice sensibilità, editoriale e commerciale Digital Entertainment Centralità dell esperienza televisiva Inevitabilità della presenza di contenuti digitali «ancillari» Dalla specializzazione digital a una competenza trasversale e diffusa

24 Evoluzioni e prospettive Un mercato televisivo molto dinamico Il settore della produzione televisiva (di intrattenimento e di fiction) è particolarmente mobile e in espansione Una creatività «con i piedi per terra» La capacità ideativa e autoriale deve essere rafforzata da skill tecniche e gestionali più ampie Una moltiplicazione di opportunità Le professioni classiche si ridefiniscono e riposizionano, creando collaborazioni e sovrapposizioni inedite: creative producer, curatore, branded content developer, film/videomaker, digital content manager,