ASL CITTA DI MILANO DIPARTIMENTO ASSI - SERVIZIO DIPENDENZE COORDINAMENTO ATTIVITA DI PREVENZIONE SPECIFICA

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1 ASL CITTA DI MILANO DIPARTIMENTO ASSI - SERVIZIO DIPENDENZE COORDINAMENTO ATTIVITA DI PREVENZIONE SPECIFICA RICERCA SU ALCOL E DROGHE NELLA POPOLAZIONE DI STUDENTI DI AUTOSCUOLE DELLA CITTA DI MILANO GENNAIO 24 INTRODUZIONE Dal costante lavoro di prevenzione primaria che la Asl Città di Milano sta portando avanti in molteplici ambiti di intervento (le scuole, le autoscuole, gli oratori, i gruppi Scout, le associazioni sportive) si desume quotidianamente quanto il fenomeno di consumo di alcol e di sostanze stupefacenti sul territorio milanese sia in rapida e continua evoluzione. All interno del Coordinamento Attività di Prevenzione Specifica delle Alcol-Tossicodipendenze e Patologie Correlate è pertanto nata l esigenza di aggiornare i dati, già emersi dalla ricerca del 22, al fine di cogliere e monitorare tali repentini mutamenti. Per facilitare il confronto, sono stati indicati, per ciascuna domanda i dati della precedente edizione che presentano uno scostamento rispetto a quelli attuali. Il quadro che ne emerge presenta in alcuni casi delle variazioni considerevoli, per altri aspetti, invece, non si osservano cambiamenti degni di nota. IL QUESTIONARIO Il titolo del questionario è Indagine sugli atteggiamenti riguardo all uso e alla diffusione di fumo, alcol e sostanze stupefacenti. Il fascicolo contiene 42 domande a risposta chiusa (con l opzione aperta altro dove previsto) delle quali 9 riguardano informazioni sul soggetto (sesso, età, nazionalità, stato civile, famiglia, titolo di studio, occupazione, reddito, zona di residenza); 2 domande riguardano il tempo libero; 6 riguardano il fumo di sigarette, 6 domande riguardano l alcol; 6 i farmaci; 7 domande riguardano le droghe, 6 le opinioni e gli atteggiamenti. In appendice è riportato il testo integrale del questionario. Le varie parti del questionario verranno esposte e spiegate nel corso della descrizione dei risultati. Il questionario è anonimo. I questionari sono stati somministrati nel periodo novembre 23 febbraio 24, in occasione delle lezioni di teoria presso le autoscuole contattate, previo accordo con i rispettivi titolari. Sono stati considerati inseribili nella ricerca i questionari compilati da ragazzi e ragazze nati fra il 1979 e il 1986; di questi sono risultati validi (ovvero compilati in modo completo e leggibile) 352

2 questionari. Sono stati esclusi dalla ricerca i questionari incompleti e difficilmente leggibili, fuori età e quelli dei cittadini stranieri. IL CAMPIONE Il campione è stato selezionato fra gli studenti di 43 autoscuole milanesi che avevano precedentemente collaborato con il Coordinamento Attività di Prevenzione Specifica. La scelta delle autoscuole è derivata dall intento di utilizzare un campione più eterogeneo rispetto alla popolazione scolastica, che generalmente è quella che viene interpellata per questo genere di ricerche. In questo modo, infatti, si pensava di poter contattare anche i giovani che, per una ragione o per l altra, non frequentano la scuola, mentre frequentano i corsi teorici per il conseguimento della patente di guida. E qui di seguito riportata la descrizione dettagliata del campione. L anno di nascita più rappresentato all interno del campione è il 1986, dato prevedibile poiché indica gli attuali diciottenni. Età Il campione è così distribuito rispetto al sesso e rispetto alla variabile lavoratore/studente: il 49,7% è costituito da maschi e il 5,3% da femmine; il 65,6% è rappresentato da studenti e il 27,6% da lavoratori. 5% 5% maschi femmine 66% 7% 28% lavoratori studenti altro La maggioranza dei soggetti (88,6%) risiede nella città di Milano.

3 Agli intervistati è stato inoltre chiesto con chi ha abitato negli ultimi 12 mesi: vive con n.ass % da solo 5 1,4 solo con figli 1,3 coniuge/convivente 6 1,7 coniuge + figli 2,6 genitori 32 91,7 genitori + figli 13 3,7 IL TEMPO LIBERO Tempo libero settimanale (dom. 1) E stato chiesto al campione di indicare i luoghi nei quali trascorre il tempo libero durante la settimana. Era possibile dare più di una risposta. La strada, il parco e la piazza, ovvero i luoghi di passaggio, sono i più frequentati durante la settimana (43,8%). Luoghi di consumo quali i centri commerciali, le pizzerie e i ristoranti e i cinema e i teatri sono rispettivamente indicati dal 15,6%, 16,3% e 18,2% del campione. Una parte consistente dei giovani sceglie di trascorrere il proprio tempo libero infrasettimanale nei luoghi classici del divertimento: il 16,3% nelle sale giochi/bar/pub; il 15,9% in discoteca. Altre forme di aggregazione, come l associazionismo ed il centro sociale, sono realtà poco presenti all interno del nostro campione (oratorio 5,6%, scout 1,2%, centri sociali 1,5%). Il tempo dedicato all attività sportiva durante la settimana è rilevante (21,5%). Quanto tempo libero infrasettimanale (dal lunedì al venerdì) passa nei luoghi sotto elencati? altro strada/ parco/ piazza cinema/teatro centri commerciali oratorio pizzeria/ ristorante scout discoteca associazioni sportive sala giochi/ bar/ pub centri sociali per nulla poco molto Sono stati indicati solo i dati relativi alla voce molto

4 cfr. ricerca 22: rispetto al 22 è diminuito il tempo trascorso nelle sale giochi/bar/pub (da 2,3% a 16,3%) e nelle pizzerie/ristoranti (da 31,7% a 16,3%). Tempo libero nel fine settimana (dom. 11) Per il fine settimana si osservano due soli scostamenti rispetto alle frequenze di risposta per il tempo libero infrasettimanale: raddoppiano le percentuali di coloro che frequentano le discoteche (31,2%) e le sale giochi/bar/pub (38,6%); aumenta il numero di persone che scelgono i luoghi di consumo (centri commerciali 17,5%, pizzerie/ristoranti 24,9%, cinema/teatro 22,2%). Questi dati sembrano descrivere la tipica serata fuori con gli amici, dove spesso si va prima a cena e poi in un locale. Quanto tempo libero passa durante il week-end (sabato e domenica) nei luoghi sotto elencati? altro 27 strada/ parco/ piazza 149 cinema/teatro 75 centri commerciali 59 oratorio 15 pizzeria/ ristorante 84 scout 6 discoteca 16 associazioni sportive 39 sala giochi/ bar/ pub 13 centri sociali per nulla poco molto Sono stati indicati solo i dati relativi alla voce molto cfr. ricerca 22: rispetto al 22 è diminuito il tempo trascorso nei luoghi di consumo: centri commerciali (da 24,4% a 17,5%) e pizzerie/ristoranti (da 31,7% a 24,9%).

5 IL FUMO DI SIGARETTA Il nostro campione è prevalentemente formato da fumatori (91,3%). Per quanto riguarda la quantità di sigarette fumate negli ultimi 3 giorni, osserviamo che la maggioranza dei soggetti fuma da 1 a 5 sigarette (28,8%) o da 6 a 1 sigarette al giorno (24,6%). Risultano anche pittusto elevati i dati relativi a coloro che fumano da 11 a 19 sigarette (13,6%) o un pacchetto i più al giorno (11%). I soggetti che fumano in minor quantità rappresentano invece la minoranza del nostro campione: il 7,3% dei soggetti fuma meno di una sigaretta al giorno e il 7,9% meno di una sigaretta alla settimana. n. ass. % mai 13 6,8 meno di una sigaretta alla settimana 15 7,9 meno di una sigaretta al giorno 14 7,3 da 1 a 5 sigarette al giorno 55 28,8 da 6 a 1 sigarette al giorno 47 24,6 da 11 a 19 sigarette al giorno 26 13,6 un pacchetto o più al giorno 21 11, cfr. ricerca 22: nella ricerca del 22 il campione era equamente suddiviso in fumatori e nonfumatori. Risultano quindi notevolmente aumentati coloro che fumano da 1 a 5 (nel 22 11,4%) e da 6 a 1 (nel 22 14,5%) sigarette al giorno. Sono anche notevolemente cresciuti coloro che fumano un pacchetto o più al giorno (nel 22 3,%).

6 L ALCOL Frequenza nei 3 giorni (dom. 21 dom 23) Descriveremo la tabella prendendo in considerazione le singole bevande. Per quanto riguarda la birra, il 13,6% dei casi (35 soggetti) afferma di non averla bevuta nell ultimo mese. Tra coloro che hanno consumato birra il 26,1% (67 soggetti) sceglie l opzione almeno 1 volta al mese, il 23,3% (6 soggetti) 2-3 volte al mese, il 26,8% (69 soggetti) 1-3 volte alla settimana ed infine soltanto il 1,1% (26 soggetti) del campione sceglie la risposta 4 volte o più alla settimana. Tra coloro che consumano vino, prevale la fascia di consumo 1 volta al mese (33,6% - 79 soggetti), seguita dalla fascia 2-3 volte al mese (24,7% - 58 soggetti). Per quanto riguarda le altre bevande, i soggetti indicano prevalentemente di consumarle da 1 a 3 volte al mese, mentre soltanto una minoranza sceglie la categoria 4 o più volta alla settimana. Per i superalcolici abbiamo il 19,2% (47 soggetti) che non ne ha consumati, il 3,2% (74 soggetti) che lo ha fatto almeno 1 volta al mese ed il 29% (71 soggetti) che li ha consumati 2-3 volte al mese. Risultano invece molto pochi quelli che ne fanno uso 4 o più volte alla settimana (2,9% - 7 soggetti). Analogamente il 13,6% del campione (36 soggetti) dice di non aver bevuto aperitivi, il 29,5% (78 soggetti) che lo ha fatto almeno 1 volta al mese ed il 31,4% (83 soggetti) che li ha consumati 2-3 volte al mese; soltanto il 4,9% (13 soggetti) indica la categoria 4 o più volte alla settimana. Infine i cocktails non sono bevuti dal 13,2% (37 soggetti) del campione, sono invece consumati dal 27,4% (77 soggetti) con una frequenza di almeno 1 volta al mese, dal 3,6% (86 soggetti) con una frequenza di 2-3 volte al mese e soltanto dal 5,3% (15 soggetti) 4 o più volte alla settimana mai almeno 1 volta al mese 2-3 volte al mese 1-3 volte alla settimana 4 o più volte alla settimana 1 birra vino superalcolici aperitivi alcolici cocktails

7 In generale, possiamo dire che non c è una grande differenza tra le diverse bevande: i più consumati sono i cocktails (69,4% del campione totale soggetti), seguiti dagli aperitivi (64,8% del campione totale soggetti), dalla birra (63% del campione totale soggetti), dal vino (57,7% del campione totale - 23 soggetti) ed infine dai superalcolici (56,3% del campione totale soggetti): cocktails aperitivi alcolici birra vino superalcolici È interessante rilevare quanto il consumo di alcune bevande sia significativamente diverso tra maschi e femmine. Il numero di maschi che bevono più di 1-3 volte alla settimana o 4 o più volte alla settimana, vino, birra e superalcolici è superiore a quella delle femmine. Per quanto riguarda invece il consumo di aperitivi alcolici e di cocktails si rileva una differenza significativa soltanto rispetto alla frequenza 4 o più volte alla settimana. 1-3 volte alla sett. 4 o più volte alla sett. maschi femmine maschi femmine vino birra superalcolici aperitivi alcolici cocktails cfr. ricerca 22: è aumentata la frequenza di assunzione degli aperitivi alcolici (nel 22 53,8%), soprattutto nelle donne (nel 22 più di 6 volte al mese: maschi 45, femmine 25).

8 La maggior parte dei soggetti dichiara inoltre di non essersi mai ubriacato negli ultimi 3 giorni (73,5%), il 18% una volta al mese o meno, il 7,9% 2-3 volte al mese o meno e soltanto un soggetto (,3%) dichiara di essersi ubriacato 1-3 volta alla settimana ed uno (,3%) 4 o più volte alla settimana. Denaro speso ed età di inizio (dom. 22 dom.18) Sono state poste altre due domande per meglio indagare il consumo di bevande alcoliche all interno del campione: la prima riguarda la quantità di denaro speso per ciascuna bevanda, la seconda l età del primo consumo di alcolici. Per quanto riguarda i soldi spesi negli ultimi 3 giorni la risposta indicata dalla maggioranza degli intervistati sono fino a 5, seguita da fino a 25 e nulla nulla fino a 25 fino a 5 fino a 1 fino a 15 più di 15 Per quanto riguarda l età di inizio del consumo si può notare, per il vino e la birra, un picco intorno ai 14 anni e per le altre bevande intorno ai 16 anni: birra 19,2% - 55 soggetti a 14 anni; vino 17,3% - 49 soggetti a 14 anni; superalcolici 28,1% - 77 soggetti a 16 anni; aperitivi alcolici 28,9% - 79 soggetti a 16 anni; cocktails 28% - 79 soggetti a 16 anni. Un esame particolareggiato evidenzia alcune specificità: il vino e la birra sono le due bevande che presentano frequenze significative già a partire dai 1 anni, mentre le altre bevande presentano valori più elevati intorno ai anni (vedi grafico).

9 birra vino superalcolici aperitivi cocktail cfr. ricerca 22: sono aumentati i soldi spesi negli utlimi 3 giorni per le sostanze alcoliche: nel 22 soltanto un numero molto esiguo spendeva fino a 5. È inoltre aumentata l età di inizio del consumo di birra e vino: nel 22 si regitrava un picco massimo introno ai 16 anni (rispettivamente 16,5% e 14%). Motivi per consumare alcol (dom.19) Tra le opzioni date dal questionario quella più scelta è stata il divertimento (75,4% soggetti) seguita dalla sete e gusto (71,8% soggetti) e dal piacere di bere (64,9% - 25 soggetti). Non è da trascurare quel 24,5% (77 soggetti) di persone che ha dichiarato di bere per ubriacarsi per aumentare le sue capacità per ubriacarsi per non rimanere esluso/a dal gruppo non aveva niente da fare per sentirsi più a suo agio con gli altri per dimenticare i problemi per affrontare una prova difficile per provare sensazioni diverse per divertirsi per rilassarsi per il piacere di bere per sete/gusto per soddisfare la voglia di bere cfr. ricerca 22: nella ricerca di quest anno sono state inserite nuove categorie di risposta che nella precedente versione erano state segnalate dai soggetti nella seziona altro, quali per soddisfare la voglia di bere, per il piacere di bere, per sete/gusto. Questo cambiamento è risultato adeguato in quanto le tre motivazioni sono state indicate da un alta percentuale di soggetti.

10 I FARMACI La maggior parte dei rispondenti al questionario afferma di non aver mai usato medicinali come sedativi o tranquillanti (85,2%, 3 soggetti); soltanto il 14,8% (52 soggetti) dichiara di averlo fatto almeno una volta nella vita. Fra questi il 52% (26 soggetti) afferma di essersi procurato tali medicinali solo dietro prescrizione medica, il 32% (16 soggetti) solo senza prescrizione medica ed il 16% (8 soggetti) in entrambi i modi. in entrambi i modi 16% solo dietro prescrizione medica 52% solo senza prescrizione medica 32% La maggior parte di coloro che si sono procurati tali sostanze senza prescrizione medica non indica le modalità con cui ha trovato i medicinali ( altro modo 5%, 13 soggetti), il 19,2% (5 soggetti) dichiara invece di averli presi da un conoscente e il 3,8% (8 soggetti) di averli comprati in farmacia senza prescrizione medica. da un conoscente 19% in altro modo 5% in farmacia senza prescrizione medica 31% Soltanto 14 soggetti hanno indicato la frequenza con cui hanno fatto uso di sedativi o tranquillanti senza prescrizione medica negli ultimi 3 giorni. Fra questi 7 soggetti dichiarano di non averlo mai fatto, 4 soggetti di averlo fatto 1 volta al mese o meno e 3 soggetti 2-3 volte al mese o meno.

11 LE SOSTANZE PSICOATTIVE La sezione che segue riguarda la conoscenza ed il consumo di sostanze psicoattive. Nell elenco sottoposto agli intervistati sono stati inseriti anche due item civetta (creep e rentospin) che ci aiutano a capire con quanta attenzione e con quale grado di attendibilità è stato compilato il questionario. In questa edizione sono stati inoltre aggiunti gli inalanti e le smart drugs, sostanze stupefacenti di recente diffusione nel mercato, al fine di comprenderne il consumo tra la popolazione giovanile. Conoscenza (dom. 3 dom. 31) Per testare le informazioni in possesso degli intervistati a proposito delle sostanze è stato chiesto di indicare la loro conoscenza di una lista di sostanze psicoattive e di persone che cosumano tali sostanze. Per quanto riguarda gli item civetta i risultati mostrano che il 54% del campione (183 soggetti) indica di non conoscere la sostanza creep ed il 65,7% (224 soggetti) il rentospin, inoltre il 93,1% (317 soggetti) dei rispondenti al questionario afferma di non conoscere persone che fanno uso di creep ed il 95,9% (327 soggetti) di rentospin. La differenza percentuale fra le due sostanze può essere spiegata con l'assonanza che il termine creep ha con trip, nome gergale per indicare l'lsd, che in alcuni casi può essere stata confusiva. Dall analisi delle frequenze dell opzione non conosco emerge un livello di conoscenza piuttosto adeguato delle sostanze stupefacenti; permangono delle percentuali rilevanti di non conoscenza rispetto a smart drugs (47,1%), ketamnia (41,6%), metadone (32,2%), inalanti (15,2%), popper (16,9%) e lsd (13,3%). La diffusione delle smart drugs, della ketamina e degli inalanti risulta infatti piuttosto recente. Nell analizzare le risposte di coloro che hanno dichiarato di conoscere le sostanze in elenco, si è deciso di leggere i dati a partire dalla percezione di ogni singola sostanza: marijuana/hashish: è la sostanza più conosciuta (99,1%); nella percezione degli intervistati è una droga nel 84,8% dei casi (295 soggetti) e la maggior parte dei soggetti (83,9% soggetti) conosce qualcuno che ne fa uso; cocaina e ecstasy: sono molto conosciute (cocaina 98,8%, ecsatsy 98%) e sono considerate droga dalla maggior parte del campione (cocaina 93,1% soggetti, ecstasy 91,7% soggetti), inoltre un numero consitente di soggetti indica di conoscere persone che ne fanno uso (cocaina 53,5% soggetti, ecstasy 44,8% soggetti);

12 eroina/oppiacei: la quasi totalità del campione li conosce (97,7%) e li inquadra come droga (91% soggetti) ma soltanto una percentuale minore indica di conoscere persone che li consumano (23,4% - 81 soggetti); amfetamine: in questo caso colpisce che il 15,4% (53 soggetti) dei soggetti pur conoscendola non la ritiene una droga; soltanto il 25% (86 soggetti) indica di conoscere persone che la utilizzano; funghi allucinogeni: anche in questo caso è da notare che il 13,9% (48 soggetti) non li ritenga una droga; crack e lsd: sono riconosciute come droga rispettivamente dall 82,9% (287 soggetti) e dal 79,2% (274 soggetti) del campione e il 17,2% (59 soggetti) e il 27,6% (95 soggetti) conosce qualcuno che ne fa uso; inalanti: è significativo che il 27,2% (93 soggetti) dei rispondenti al questionario non consideri questa sostanza una droga; popper: risulta essere una sostanza meno conosciuta ma il 39,9% (137 soggetti) dei soggetti indica di conoscere qualcuno che ne fa uso; metadone: si rileva un basso tasso di conoscenza di questa sostanza, anche rispetto ad altre persone che possono farne uso (6,7% - 23 soggetti) ma è significativo che il 18,3% (63 soggetti) non la consideri una droga; ketamina e smart drugs: sono sostanze poco conosciute anche rispetto ad altre persone che ne fanno uso (ketamina 89,9% - 38 soggetti, smart drugs 9,6% - 39 soggetti); è da notare che il 15,4% (53 soggetti) del campione non ritiene le smart drugs una droga. Dai dati risulta quindi un alto livello di conoscenza di alcune sostanze, quali cannabis, ecstasy e cocaiana, anche rispetto alle persone che le consumano; per altre invece, ad esempio eroina, anfetamine, crack e lsd, si rileva un alta notorietà della sostanza ma un livello più basso di conoscenza di persone che ne fanno uso. Inoltre si sottolinea che un numero importante di persone non considera droghe alcune sostanze come i funghi allucinogeni, gli inalanti, il metadone e le smart drugs.

13 non la conosco non è una droga è una droga non conosco persone che ne fanno uso conosco persone che ne fanno uso % % % % % marijuana/hashish,9 14,4 84,8 16,1 83,9 cocaina 1,2 5,8 93,1 46,5 53,5 ecstasy 2 6,3 91,7 55,2 44,8 eroina/oppiacei 2,3 6, ,6 23,4 amfetamine 4,1 15,4 8, funghi allucinogeni 8,4 13,9 77,7 57,8 42,2 crack 9,5 7,5 82,9 82,8 17,2 lsd 13,3 7,5 79,2 72,4 27,6 inalanti 15,2 27,2 57,6 87,9 12,1 popper 16,9 9,6 73,5 6,1 39,9 metadone 32,2 18,3 49,6 93,3 6,7 ketamina 41, ,3 89,9 1,5 smart drugs 47,1 15,4 37,5 9,6 9,4 creep 54 16,8 29,2 93,2 6,8 rentospin 65,7 17,9 16,4 95,9 4,1 cfr. ricerca 22: è aumentata notevolmente la conoscenza dei funghi allucinogeni (nel 22 il 2,1% del campione non la conosceva) e delle anfetamine (12,7% nel 22). È cresciuta anche quella di marijuana/hashish (2,%), di popper (22,6%) e di lsd (16,5%) anche se in minor misura. Utilizzo (dom ) Per capire la diffusione delle sostanze stupefacenti fra i soggetti intervistati si sono poste due differenti domande. La prima faceva riferimento ad un momento non precisato del passato e chiedeva se il soggetto almeno una volta nella vita avesse fatto uso di una delle sostanze elencate, la seconda indagava invece il consumo delle stesse sostanze negli ultimi trenta giorni. Coloro che hanno dichiarato di avere consumato almeno una volta nella vita almeno una delle seguenti sostanze sono 19, corrispondenti al 54% del campione, mentre coloro che hanno dichiarato di averne fatto uso negli utlimi 3 giorni sono 86, corrispondenti al 24,4% del campione. Dai dati risulta un consumo alto di marijuana e hashish e piuttosto basso per tutte le altre sostanze: marijuana/hashish: sono le sostanze più consumate; il 5,9% del campione (179 soggetti) le ha consumate almeno una volta nella vita e rispetto all ultimo mese il 33,3% dei casi (39 soggetti) l ha

14 consumata 1 volta, il 12% (14 soggetti) 2-3 volte, l 11,1% (13 soggetti) 1-3 volte alla settimana e il 15,4% (18 soggetti) 4 o più volte la settimana; cocaina: il 9,9% (35 soggetti) del campione l ha provata almeno una volta nella vita e negli ultimi 3 giorni prevale un utilizzo saltuario: 5,8% (9 soggetti) l hanno consumata una volta al mese ed il 3,9% (6 soggetti) 2-3 volte; popper e ecstasy: per entrambe le sostanze è prevalso negli ultimi 3 giorni un consumo sporadico (1 volta al mese 4% - 6 soggetti per entrambe le sostanze) ma la sperimentazione del popper risulta essere maggiore: il 9,4% (33 soggetti) del campione ha provato almeno una volta nella vita il popper e il 6% (21 soggetti) l ecstasy; funghi allucinogeni: sono stati usati almeno una volta nella vita dal 5,1% dei rispondenti al questionario (18 soggetti); soltanto un 2% (3 soggetti) indica di averli consumati una volta nell ultimo mese; anfetamine e lsd: sono stati utilizzati almeno volta rispettivamente dal 3,4% (12 soggetti) e dal 3,1% (11 soggetti) dei casi, fra questi soltanto 2 soggetti indicano di aver consumato queste sostanze una volta nell ultimo mese; crack e smart drugs: rispettivamente il 2,6% (9 soggetti) ed il 2% (7 soggetti) del campione hanno sperimentato almeno una volta nella loro vita questa sostanze; fra questi soltanto 2 soggetti indicano un consumo nell ultimo mese. Per quanto concerne le altre sostanze i consumi dichiarati sono bassi, come mostrano le due tabelle di seguito riportate.

15 Ha mai preso, almeno una volta in vita sua, qualcuna fra le seguenti sostanze? si % marijuana/hashish 179 5,9% cocaina 35 9,9% popper 33 9,4% ecstasy 21 6,% funghi allucinogeni 18 5,1% amfetamine 12 3,4% lsd 11 3,1% crack 9 2,6% smart drugs 7 2,% inalanti 4 1,1% ketamina 3,9% creep 2,6% rentospin 1,3% metadone 1,3% eroina,% Negli ultimi 3 giorni con quale frequenza ha fatto uso di qualcuna di queste sostanze? mai 1 o meno volte al 1-3 volte alla 4 o più volte la 2-3 volte al mese mese settimana settimana n.ass. % n.ass. % n.ass. % n.ass. % n.ass. % marijuana/hashish 33 28, , , 13 11, ,4 cocaina , 9 5,8 6 3,9 1,6 1,6 ecstasy ,7 6 4, 2 1,3,, popper , 6 4, 1,7 2 1,3, funghi allucinogeni ,4 3 2, 1,7,, amfetamine 15 98,7 2 1,3,,, crack ,5 2 1,3 2 1,3,, smart drugs , 2 1,3, 1,7, lsd ,7 2 1,3 1,7 2 1,3, inalanti ,7 1,7,, 1,7 rentospin ,3 1,7,,, metadone ,3 1,7,,, ketamina 15 99,3 1,7,,, eroina 15 1,,,,, creep ,3, 1,7,,

16 cfr. ricerca 22: se si confrontano, con i dati del 22, le risposte relative alla sperimentazione fatta almeno una volta nella vita delle sostanze, sembra essere aumentato il consumo di marijuana/hashish (nel 22 31,8%), cocaina (5,6%), ecstasy (2%), popper (5,3%), funghi allucinogeni (2,5%) e crack (,8%). Per quanto riguarda invece il consumo negli utlimi 3 giorni si riscontra un aumento soltanto per marijuana/hashish (consumata negli ultimi 3 giorni: 22 46,1%, 24 71,8%). Età di inizio (dom. 32) Come si può osservare dal grafico l età di inizio dei consumi si aggira intorno ai 16/17 anni; è più vicina ai 16 anni per marijuana/hashish e smart drugs; più spostata verso i 17 anni per le altre sostanze. Riportiamo di seguito alcuni dei dati più significativi: marijuana/hashish: il 22% ha iniziato a 15 anni, il 21,4% a 17 anni ed il 19,1% a 18 anni; cocaina: 2,7% ha iniziato a 16 anni, il 31% a 17 ed il 31% a 18 anni; popper: il 19,4 % dei soggetti ha iniziato a 16 anni, il 41,9% a 17 ed il 22,6% a 18 anni marijuana popper cocaina smart drugs lsd amfetamine crack ecstasy funghi allucinogeni rentospin metadone ketamina inalanti altro creep eroina

17 Denaro speso (dom. 36) La domanda aveva lo scopo di indagare quanti soldi sono stati spesi nel corso dell ultimo mese per le sostanze stupefacenti presenti in elenco. La maggior parte dei soggetti intervistati ha dichiarato di non avere speso soldi, dato che sembra contrastare con quello rilevato sui consumi. Il 7,2% del campione indica invece di aver speso fino a 25. Le altre categorie sono rappresentate da percentuali molto basse ma si nota che alcuni soggetti indicano valori molto alti, fino a nulla fino a 25 fino a 5 fino a 15 fino a 3 fino a 5 più di 5 Motivi per consumare sostanze (dom. 34) Le persone intervistate hanno dichiarato di consumare sostanze stupefacenti con le seguenti motivazioni: curiosità (81,8%); sballare (55,9%); provare sensazioni diverse (54,7%). Inoltre una parte di coloro che consumano cocaina dichiara di averla utilizzata per dimenticare i problemi (1,2%) e per aumentare le capacità (1,2%). Quest ultima motivazione è indicata anche da coloro che fanno uso di anfetamine (15,4%) e crack (14,3%). Infine una parte di coloro che consumano carck (28,6%), lsd (16,7%) e anfetamine (15,4%) segnalano anche la motivazione non aveva niente da fare. Per le altre sostanze è difficile descrivere i risultati in quanto il numero di soggetti che rispondono alla domanda è troppo esiguo.

18 hashish/ marijuana curiosità per sballare per provare sensazioni diverse per non rimanere escluso dal gruppo per dimenticare i problemi non aveva niente da fare per cura per affrontare una prova difficile per aumentare le capacità % % % % % % % % % % n.ass 32,7 19,2 22,2 6,4 5,3 3,8 1,1,8 8,6 266 altro n. sogg cocaina 28,6 12,2 2,4 6,1 1, ,1 1,2 4,1 49 ecstasy 37,5 41,7 12,5 4,2 4,2 24 popper 37,8 24,3 24,3 5,4 5,4 2,7 37 funghi allucinogeni 28,6 28,6 28,6 4,8 4,8 4,8 21 amfetamine 38,5 7,7 7,7 15,4 7,7 15,4 7,7 13 lsd 16,7 33,3 25, 16,7 8,3 12 crack 14,3 28,6 14,3 28,6 14,3 7 smart drugs inalanti ketamina 5, 5, 2 eroina 1 1 metadone 1 1 creep 1, 1 rentospin 1 1 cfr. ricerca 22: sembra essere diminuita la percentuale di coloro che consumano per dimenticare i problemi (22 16,7%, 24 11,2%).

19 ATTEGGIAMENTI E OPINIONI Reperibilità delle sostanze (dom. 37) L accesso alle sostanze sembra limitato ad una minoranza del campione in quanto una grande percentuale di intervistati dice che non saprebbe come reperire la maggior parte delle sostanze. Un discorso a parte va fatto per marijuana/hashish in quanto il 75% degli intervistati afferma che potrebbe procurarla (facilmente 64,8% soggetti - e 11,1% - 39 soggetti - con qualche difficoltà). La cocaina e l ecstasy stanno diventando sostanze sempre più accessibili alla popolazione giovanile; si confermano, infatti, le elevate percentuali rilevate già nella due scorse edizioni della ricerca: per la cocaina il 31,5% degli intervistati (111 casi) afferma che potrebbe procurarla senza difficoltà e il 18,5% con difficoltà (65 casi). Lo stesso può essere osservato per l ecstasy (25% facilmente 88 soggetti - e 24,7% con difficoltà 87 soggetti). Altre sostanze per le quali sembra esserci una discreta facilità di accesso sono i funghi allucinogeni e le amfetamine No Si con difficoltà Si facilmente marijuana cocaina ecstasy popper funghi allucinogeni amfetamine crack lsd inalanti eroina smart drugs metadone ketamina cfr. ricerca 22: l accessibilità di cocaina ai giovani sta aumentando nel tempo: gli intervistati che dichiarano di procurarsela facilmente nel 22 rappresentavano il 21,3% del campione, in questa ricerca il 31,5%. Motivi per non consumare sostanze (dom. 38) Rispetto al consumo di sostanze sembra utile chiedere non solo perché consumare ma anche perché non farlo.

20 La motivazione che raccoglie più consensi è perché sto bene anche senza (62% - 21 persone), seguita dalla risposta perché è dannoso per la salute (47,8% casi) che rivela una buona conoscenza dei danni che le sostanze possono arrecare all organismo. Le risposte perché non mi piace (37,7% soggetti) e perché non ne avevo voglia (32,7% - 16 casi) dimostrano quanto la motivazione individuale sottostia al consumo di sostanze. Per il 28,1% (91 persone) hanno importanza motivazioni di tipo morale. Tenendo presente che questa ricerca è stata condotta all interno delle scuole guida assume rilevanza la bassa percentuale ottenuta dalla motivazione perché dovevo guidare (solo il 3,4% - 11 soggetti) Sto bene anche senza Non mi piace Motivi morali Per paura di perdere il controllo Dovevo guidare E' dannoso alla salute Non ne avevo voglia Mi piace avere la mente lucida Il giorno dopo dovevo andare a scuola/lavoro Altro cfr. ricerca 22: rispetto al 22 si è abbassata la percentuale di coloro che indicano la motivazione perchè devo guidare (nel 22 6,3%), dato abbastanza allarmante. Uso di sostanze e rischio per la salute (dom. 39) Per quanto riguarda la percezione del rischio dell uso continuativo delle droghe elencate, la distribuzione delle frequenze è analoga per tutte le sostanze (eccezion fatta per marijuana/hashish): meno del 6% dei soggetti ritengono nullo il rischio legato al consumo, più del 5% delle persone lo considerano grande e le restanti si distribuiscono tra minimo e moderato. E utile segnalare alcune specificità legate alle singole sostanze: l'eroina si attesta come la sostanza più rischiosa in assoluto (71,9%); l'altra sostanza cui si attribuisce un rischio grande nel consumo è la cocaina (64,5%);

21 anche l'ecstasy si attesta come sostanza il cui rischio per la salute è grande (63,1%); la marijuana/hashish viene percepita come sostanza moderatamente rischiosa dal 32,1% dei soggetti e minimamente dal 29,3% dei casi; un alta percentuale di persone che non sanno quale sia il rischio della ketamina (17,6%) e del metadone (15,6%), probabilmente a causa della scarsa conoscenza di queste sostanze Nullo Minimo Moderato Grande eroina cocaina ecstasy crack lsd amfetamine inalanti metadone popper ketamina rentospin creep funghi allucinogeni smart drugs marijuana cfr. ricerca 22: la percentuale di intervistati che considera grande il rischio dell uso di crack è diminuito rispetto alla precedente edizione: 22 73,1%, 24 58,8%. Cose successe sotto l effetto di sostanze (dom. 4) È stata introdotta una domanda per valutare con che frequenza accadono una serie di avvenimenti sotto l effetto di alcol o di droghe o farmaci. La maggior parte delle persone dichiara che non le è accaduta nessuna delle cose in elenco. Ad un analisi più approfondita, è possibile innanzitutto osservare che tali accadimenti sono riportati con maggior frequenza sotto l effetto di alcol; questo sottolinea l influenza sul comportamento ed il rischio connesso all uso di questa sostanza, spesso considerata come innocua o poco pericolosa. L avvenimento più frequente sotto effetto di alcol è guidare con il 18,8% delle risposte (66 soggetti), seguito dall essere ricoverato in ospedale o al pronto soccorso (1,2% - 36 soggetti) e dal fare incidenti o ferirsi (1,2% - 36 soggetti). E da notare inoltre la forte crescita di questi dati rispetto a quelli dell edizione precedente. Merita attenzione anche il dato relativo ai rapporti sessuali a rischio (6% degli intervistati 21 soggetti).

22 Per quanto concerne i fatti accaduti sotto l effetto di sostanze stupefacenti non si rilevano dati significativi; la maggior parte delle risposte riguarda le voci danni a cose (1,7%) e perdita di soldi (1,4%) Si sotto effetto di alcol Si sotto effetto di droghe guidare essere ricoverato incidenti perdita soldi danni a cose danni a persone guai con polizia zuffe,risse litigi, discussioni vittima di rapina/furti rapporti sessuali rischio cfr. ricerca 22: sono molto aumentate le percentuali di guida (nel 22 5,3%), di ricoveri in ospedale (3,8%) e di incidenti (1,8%) sotto effetto di alcol. Sono invece diminuite quelle dei litigi e discussioni (22 13,7%, 24 3,7%) e delle risse e delle zuffe (22 7,4%, 24 5,7%). Persone cui darebbe ascolto (dom. 41) La figura maggiormente indicata è quella dell amico esperto (53,9%), seguita dal medico (51,7%), dai genitori (44,3%) e dai fratelli o sorelle (3%). Ottengono un certo numero di scelte anche lo psicologo (21,7%) e l allenatore sportivo (2,4%). Educatori, altri familiari e l assistente sociale ottengono scelte intorno al 1%, il farmacista e gli insegnanti percentuali leggermente inferiori. L insegnante/istruttore di autoscuola viene indicato dal 7,4% del campione mentre il prete soltanto dal 5,9%. Nel complesso, sembra che le figure alle quali poter parlare di questi temi siano individuate soprattutto fra gli interlocutori più vicini e legati da un rapporto di tipo affettivo o familiare, oppure ancora da persone caratterizzate da un ruolo sanitario.

23 delegato sindacale altro prete istr. sc. guida insegnante farmacista assistente sociale altro familiare educatori allenatore sportivo psicologo fratello/sorella genitori medico amico esperto cfr. ricerca 22: sono diminute notevolmente le percentuali di coloro che indicano il farmacista (22 18,5%, 24 8,7%), l assistente sociale (22 17,5%, 24 9,3%) e il prete (22 intorno al 1%, 24 5,9%) come persone a cui darebbero ascolto rispetto a queste tematiche. Luoghi dove trovare materiale informativo (dom. 42) La scuola viene indicata come luogo principale dove gli intervistati vorrebbero trovare materiale informativo (64,7%), il che conferma come tale luogo possa essere veicolo di informazione e prevenzione su temi che riguardano il benessere e la salute. Anche il dato relativo alle discoteche e ai locali notturni (46,9%) è importante, in quanto indica tali luoghi come possibili ambienti da utilizzare per la diffusione di una corretta informazione. Sono indicati dal 43,9% delle persone intervistate gli studi medici. Seguono i servizi pubblici sanitari (ambulatori ecc.) (42,6%), le farmacie (34%), le società sportive (29,8%), i servizi pubblici non sanitari (comune ecc.) (28,8%). Ottengono un discreto numero di scelte anche ambienti meno tradizionalmente preventivi, come le stazioni ferroviarie e metropolitane (19,9%), le scuole guida (18,4%). Si riscontrano invece percentuali più basse per gli oratori (16,6%), i luoghi di lavoro (15,3%) e i luoghi di passaggio come supermercati o centri commerciali (14,1%).

24 sup./ centri commerciali luoghi di lavoro oratori scuole guida ferrovie e metropolitana serv. pubbl. non sanitari società sportive farmacie serv. pubblici sanitari studi medici discoteche scuola cfr. ricerca 22: la discoteca e i locali notturni sono considerati maggiormente adeguati (nel 22 erano in quinta posizione, ora vengono considerati il luogo maggiormente adatto dopo la scuola). Sono invece diminuite le percentuali delle farmacie (nel 22 51,9%) e dei centri commerciali (nel 22 25,4%).

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