Politica Economica Istituzioni Efficienza
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- Bonifacio Tommasi
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1 Politica Economica Istituzioni Efficienza 14 Concorrenza e innovazioni La concorrenza aumenta le innovazioni? Modelli tradizionali due effetti: Effetto rimpiazzo (Arrow, 1962). L incumbent se innova rimpiazza il proprio profitto con nuovo profitto. L entrante, da profitto zero, passa a profitto positivo l entrante ha più incentivo ad investire in innovazioni Effetto dissipazione della rendita: se l incumbent lascia vincere l entrante perde il profitto che sta guadagnando; al contrario l entrante non perde nulla maggiore stimolo ad innovare da parte dell incumbent. Complessivamente: effetto incerto 1
2 Modelli di crescita endogena La concorrenza ha un effetto negativo sulle entrata e sulle innovazioni. In tutti qs modelli un aumento della concorrenza ha un effetto negativo sulla crescita della produttività perché riduce le rendite monopolistiche che remunerano l attività di innovazione. Modelli neo shumpeteriani l incentivo dipende dalla differenza tra i profitti pre e post innovazione si guarda al profitto incrementale dell innovazione Il ruolo della concorrenza sull entrata/uscita Ancor di più della concorrenza tra le imprese esistenti, l approccio schumpeteriano implica che l entrata di nuove imprese (e in generale del turnover di imprese = tasso di entrata + tasso di uscita) ha un effetto positivo sulla crescita della produttività nell economia e anche sulla produttività delle imprese esistenti. L entrata o la minaccia di entrata genera effetti diversi sulle imprese esistenti: 1. Stimola l innovazione da parte delle imprese esistenti che si trovano sulla frontiera; queste imprese infatti, al fine di contrastare l effetto dell entrata e la perdita del loro potere monopolista innovano loro stesse escape entry (effetto analogo all escape competition effect) 2. Per le imprese lontano dalla frontiera, al contrario, la minaccia di entrata ha un effetto di scoraggiamento sulla attività di innovazione (analogo all effetto appropriabilità) perché la loro scelta di innovare non disincentiva l entrata, L analisi successiva dimostra questo risultato 2
3 Sia il profitto Π e p la probabilità di entrata. Il profitto è funzione positiva della produttività A: Πit = δa it Primo caso: in t=0 incumbent è sulla frontiera. t=1 se innova contrasta l entrata e rimane leader sulla frontiera se non innova l entrata avviene con probabilità p profitto se innova = δat profitto atteso se non innova e non si verifica entrata = δat 1 profitto atteso se si verifica entrata = 0 profitti netti attesi dell' innovazione = δat [(1 p) δa + p 0] δa ( γ 1+ p) t 1 t 1 I profitti netti attesi dell innovazione dipendono positivamente dalla probabilità di entrata Sia il profitto Π e p la probabilità di entrata. Πit = δa it Secondo caso: in t=0 incumbent non è sulla frontiera. t=1 se avviene l entrata il profitto è nullo in ogni caso perché il valore della sua innovazione sarà distrutto dall eventuale entrata; un profitto è possibile solo se non si verifica l entrata. profitto se innova enon si verifica entrata profitto se non innnova e non si verifica profitto se si verifica entrata = 0 profitti netti attesi dell' innovazione = (1 p) = δait entrata = δait 1 ( δa δa ) + p 0 δa ( γ 1)(1 p) it 1 it 1 I profitti netti attesi dell innovazione dipendono negativamente dalla probabilità di entrata it 3
4 La teoria, quindi, dà luogo alle seguenti previsioni: 1. L entrata e la minaccia di entrata aumentano l innovazione e la crescita della produttività tra imprese già presenti nel mercato in settori o paesi che si trovano inizialmente vicino alla frontiera tecnologica, poiché in questo caso prevale l effetto di fuga dall entrata; 2. L entrata e la minaccia di entrata riducono l innovazione e la crescita della produttività tra diverse imprese già presenti nel mercato/ in settori o paesi che si trovano molto lontani dalla frontiera, poiché in questo caso domina l effetto di scoraggiamento; 3. L entrata e la minaccia di entrata aumentano la crescita media della produttività tra imprese già presenti nel mercato se la minaccia ha oltrepassato una certa soglia ma riducono la crescita media della produttività tra le imprese al disotto di tale soglia. Infatti man mano che la probabilità p, quale indice della minaccia, si avvicina all unità quasi tutte le incumbent si troveranno alla frontiera, avendo innovato nell ultimo periodo oppure essendo entrate nell ultimo periodo, e le imprese vicine alla frontiera agiscono in risposta a un ulteriore aumento di p innovando con maggiore frequenza. 4. L entrata (e quindi il turnover), in generale, va ad aumentare la crescita nel breve periodo, Vari lavori empirici che confermo le predizioni del modello schumpeteriano Aghion et el. (2005) si studiano gli effetti della minaccia di ingresso sulla crescita TFP di imprese manifatturiere UK utilizzando dati panel con oltre osservazioni annuali di imprese, in 166 diversi settori a quattro digit, nel periodo che va dal 1980 al L equazione stimata è la seguente: dove Y ijt è la crescita TFP nell impresa i, settore j, nell anno t, mentre η e τ sono gli effetti fissi di impresa e settore e gli effetti annuali, ed E jt è il tasso di ingresso del settore, misurato dalla variazione della quota di occupazione UK in stabilimenti di proprietà straniera. 4
5 Nota alla tabella. Le stime dono di due tipi: OLS e IV. Le prime ipotizzando che le variabili esplicative, tra cui la proxy dell entrata, siano esogene. Nell ipotesi che l entrata stessa dipenda dalla crescita della TFP, le stime non sono corrette. Per tener conto di questa endogenità si utilizza, quale variabile strumentale per l entrata, la variazione della regolamentazione europea (per settori) dovuta all introduzione dell Atto Unico Europeo. Le stime IV mostrano che tralasciare questa endogenità porta ad una sottostima dell effetto dell entrata sulla crescita della TFP. 5
6 Vari lavori empirici che confermo le predizioni del modello schumpeteriano. In ABGHP (2005) si dà evidenza diretta del fatto che la fuga dalla concorrenza è più forte per i settori che sono vicini alla frontiera tecnologica (misurata dalla produttività del lavoro nell industria US rispetto alla corrispondente industria UK). In particolare, quando si aggiunge il termine di interazione E jt x D jt all equazione, il suo coefficiente risulta significativamente negativo in maniera forte in tutte le stime. Un aumento di una deviazione standard della variabile di ingresso rispetto alla media del campione, fa diminuire il numero stimato di brevetti del 10,8% in un settore lontano dalla frontiera (al novantesimo percentile di Djt) e farebbe aumentare il numero stimato del 42,6% in un settore vicino alla frontiera (al decimo percentile). La figura successiva (tratta dalla stesso lavoro) illustra il risultato e mostra la crescita della produttività totale dei fattori nelle imprese incumbent al crescere del tasso di entrata di imprese estere. La crescita della TFP delle incumbent più vicine alla frontiera tecnologica reagisce positivamente a un aumento dell ingresso estero mentre è vero il contrario per le imprese che sono lontane dalla frontiera. In Europa, l effetto positivo sulla crescita della produttività delle incumbent generato dalla minaccia di ingresso dovrebbe quindi essere di gran lunga superiore ora, rispetto a quanto poteva esserlo nell immediato dopoguerra; Importanti quindi anche dal punto di vista empirico le implicazioni che le politiche sulla concorrenza possono avere sull ingresso di nuove imprese e quindi sulla crescita della produttività europea. 6
7 Un risultato analogo si ottiene utilizzando la crescita dei brevetti come variabile dipendente. L aumento di 1 deviazione standard del tasso di entrata aumenta il numero di brevetti del 12% nelle industrie vicine alla frontiera e diminuisce del 3.5% il numero di brevetti nelle industrie lontane dalla frontiera. 7
8 Altri modelli guardano alla diffusione tecnologica (K. Spillovers) Imitazione che produce effetti tanto maggiori quanto maggiore è la distanza dalla frontiera. Modello di Nicoletti e Scarpetta: PMR incoraggiano l adozione di nuove tecnologie per i paesi lontani dalla frontiera. Difficile spiegazione teorica Approccio di NS: il legame tra efficienza e produttività viene studiato analizzando la seguente relazione: regolamentazione dei marcati (PRM) produttività Per produttività si intende- nel seguito- la produttività totale dei fattori (PTF o MFP) vedi definizione L approccio è macroeconomico. In che modo le PRM influenzano MFP? 1. Direttamente 2. Indirettamente: la regolamentazione modifica (secondo i loro risultati: rallenta) l effetto di spinta della crescita della produttività dovuto al gap tecnologico. gap tecnologico = differenza tra il livello della produttività del paese iesimo nel settore jesimo e il livello della produttività della frontiera tecnologica nell anno e nel settore di interesse. Ci si aspetta che maggiore il gap (negativo), maggiore lo stimolo alla crescita della produttività verso il livello del paese leader. Frontiera tecnologica: è il massimo valore della produttività rispetto alla media. E definita per ogni anno e per ogni settore. Paese leader = paese in cui è più elevata la crescita della produttività per settore e per anno, cioè il paese sulla frontiera tecnologica. 8
9 Equazione di base (senza PMR) ( ln MFP ) σ ( gap tecnologico) β ( capitale umano) ln MFP = δ + leader La crescita della MFP dipende dalla crescita nel paese leader, dall entità del gap tecnologico, dal capitale umano (definito come media ponderata della forza lavoro per titoli di studio) Tabella 5 Risultati dell equazione di base Risultati: La crescita della produttività del paese leader non è significativa nell aggregato (col 1) ma solo per i servizi (col 4) Maggiore è il gap tecnologico (negativo) maggiore l effetto positivo sulla crescita della produttività (col1) L effetto del gap tecnologico è maggiore per i servizi (col 4) Per verificare gli effetti delle PMR l equazione di base viene estesa nel seguente modo: ( ln MFP ) σ ( gap tecnologico) + β ( capitale umano) + γ PMR + α ( PMR gap tec) ln MFP = δ leader Tabella 6: Si utilizzano indicatori delle regolamentazioni al 1998 e l indicatore delle privatizzazioni. (che varia nel tempo) Risultati: I primi tre sono i medesimi trovati nella regressione di base 1. la crescita della produttività nel paese leader ha effetto positivo limitatamente ai servizi; 2. minore è il livello della produttività rispetto alla frontiera (gap tecnologico) maggiore l effetto positivo sulla crescita della produttività; 3. tale effetto è maggiore nei servizi; Inoltre: 9
10 Tabella 6: Si utilizzano indicatori delle regolamentazioni al 1998 e l indicatore delle privatizzazioni. (che varia nel tempo) 1. Le privatizzazioni nel complesso aumentano la crescita della MFP 2. La regolamentazione (controllo statale e barriere all imprenditoria) non ha effetto diretto sul MFP 3. La regolamentazione interagita con il gap tecnologico (effetto indiretto) è significativa: la regolamentazione riduce l effetto catch-up generato dal gap tecnologico (col. 4 e col. 5) 4. Indice della regolamentazione, variabile nel tempo (dato dal prodotto tra l indice PMR e l indicatore, variabile nel tempo, relativo alle barriere all entrata disponibile solo per i servizi nell ipotesi che questo sia un indicatore anche per la de-regolamentazione nel complesso dell economia): al crescere della regolamentazione si riduce la crescita della produttività La mancata crescita causata dalla regolamentazione è particolarmente grave nei paesi lontani dalla frontiera tecnologica; la regolamentazione può disincentivare il cambiamento organizzativo e tecnologico e ridurre la diffusione di spillover tecnologico se l entrata nei mercati è limitata Stima dei possibili guadagni di produttività dalle deregolamentazioni Secondo i parametri stimati da NS, il raggiungimento di una dimensione media del peso statale per tutti i paesi OECD indurrebbe un aumento della PTF annuale di 0.7 p.p. in alcuni paesi europei in cui il peso statale è ancora elevato (Italia, Finlandia, Grecia, Austria, Francia) la liberalizzazione dell entrata nei servizi potrebbe avere due effetti, diretto e indiretto: aumenterebbe la PTF di p.p. all anno in paesi in ritardo (Italia, Portogallo, Grecia) indirettamente aumenterebbe la velocità di crescita verso la frontiera tecnologica aumentando la produttività annuale ancora di p.p. 10
11 PRINCIPALI CONCLUSIONI DI NS Minori barriere all entrata e minore controllo statale rendono più veloce il processo di catching-up dei settori verso la frontiera ne discende che i paesi che sono in ritardo sia rispetto alla frontiera che nella de-regolamentazione sono quelli che potrebbero trarre il maggior vantaggio dalla stessa. Il processo di privatizzazione ha un effetto positivo sulla MFP. 11
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