UN ANALISI COMPARATA DEL SETTORE DEI TABACCHI LAVORATI IN ITALIA. CASMEF Luiss Guido Carli Audizione presso la Camera dei Deputati 26 Novembre 2013

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1 UN ANALISI COMPARATA DEL SETTORE DEI TABACCHI LAVORATI IN ITALIA Luiss Guido Carli Audizione presso la Camera dei Deputati 26 Novembre 2013

2 PREMESSA Situazione corrente Le entrate del Governo nel 2013 saranno inferiori rispetto a quelle del 2012 e si prevede un ulteriore rilevante calo nel 2014 Possibili soluzioni Aumentare l accisa totale Aumentare l accisa specifica Aumentare l accisa minima La superiorità di una soluzione rispetto all altra dipende dal modo in cui gli interventi di natura fiscale si trasmettono ai prezzi e, conseguentemente, alla domanda Per trarre conclusioni è necessario stimare la funzione di domanda e misurarne l elasticità al prezzo 1

3 I PRINCIPALI RIFERIMENTI proporzionale minima specifica MPPC (Prezzo più frequente) Prezzo 2

4 I PRINCIPALI RIFERIMENTI minima AUMENTO ACCISA MINIMA specifica MPPC Prezzo 3

5 I PRINCIPALI RIFERIMENTI ACCISA MINIMA AL WAP (Prezzo Medio Ponderato) minima specifica MPPC WAP Prezzo 4

6 I PRINCIPALI RIFERIMENTI AUMENTO ACCISA PROPORZIONALE minima specifica MPPC Prezzo 5

7 I PRINCIPALI RIFERIMENTI AUMENTO ACCISA SPECIFICA minima specifica MPPC Prezzo 6

8 PANORAMICA DELLO STUDIO - LUISS Obiettivi Valutare le conseguenze per il mercato e per l erario di interventi sull attuale struttura della tassazione sui tabacchi lavorati sia in termini di accisa che di IVA Metodologia Elaborazione di un analisi per scenari basata sulla stima della domanda di sigarette e la conseguente misurazione della sua elasticità rispetto al prezzo Output Previsioni di domanda e di gettito fiscale per il 2013, il 2014 e il 2015 per una serie di scenari, caratterizzati da modelli di tassazione diversi per struttura o incidenza 7

9 ANALISI PER SCENARI Metodo di calcolo delle previsioni di gettito Attraverso l elasticità stimata Variazione della struttura o dell incidenza delle imposte (IVA o accise) Variazione % dei prezzi (dovuta alla semplice traslazione delle imposte) Variazione % della domanda Variazione % del gettito Le variazioni % dei prezzi sono intese come quelle necessarie al mantenimento della quota dei produttori sul prezzo Lo studio non si occupa di inferire le eventuali strategie di prezzo delle imprese attualmente sul mercato L elasticità utilizzata è quella disaggregata per i tre segmenti Premium, Mid e Low Da notare, infatti, che la stessa variazione assoluta (dei prezzi) implica diverse variazioni percentuali in base al livello di partenza 8

10 ANALISI PER SCENARI Assunzioni di base Elasticità In tutti gli scenari il valore di partenza (a inizio 2012) è 1,62 e si aggiorna nel tempo al variare dei prezzi e delle aspettative (facendo contemporaneamente ruotare e traslare la domanda) Prezzi Negli scenari/anni che contemplano cambiamenti nella struttura o nell incidenza della tassazione, si segue una logica di puro mantenimento della quota del produttore (c.d. pass-on) Negli altri scenari/anni è stato assunto un aumento medio di 10 centesimi per pacchetto da 20 sigarette dall inizio di luglio di ogni anno. Trend In tutti gli scenari si sono ipotizzati trend di base che implicano una riduzione delle quantità vendute di sigarette pari a circa il 7% nel 2013 se non si effettuano interventi Negli anni successivi si sono ipotizzate riduzioni pari al 4% Prodotti diversi dalle sigarette In tutti gli scenari e per tutti gli anni (dal 2013 al 2015) si sono considerate costanti le entrate da accise (450 mil.) e da IVA (100 mil.) provenienti da altri prodotti del tabacco diversi dalle sigarette 9

11 ANALISI PER SCENARI La situazione corrente Assunzioni(di(tassazione( e(prezzo Situazione*corrente Anno Mld(sig. Mercato(sigarette (var.(vs.(anno(prec.) Entrate(da(accisa* in(mn( Entrate(totali((accise(+(IVA)* in(mn( ,2 37,1% **********************10.254* ***************************************13.278* ,3 35,2% ************************9.833* ***************************************12.736* ,4 37,1% ************************9.359* ***************************************12.121* 10

12 ANALISI PER SCENARI Casi con modifica delle accise Assunzioni(di(tassazione( e(prezzo Anno Mld(sig. Mercato(sigarette (var.(vs.(anno(prec.) Entrate(da(accisa in(mn( Entrate(totali((accise(+(IVA) in(mn( ,5 :8,0% ))))))))))))))))))))))10.265) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))13.288) Incremento)accisa)totale ,9 :9,1% ))))))))))))))))))))))))9.818) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))12.692) ,0 :7,4% ))))))))))))))))))))))))9.309) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))12.032) ,5 :7,9% ))))))))))))))))))))))10.224) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))13.241) Incremento)componente)specifica ,5 :8,3% ))))))))))))))))))))))))9.769) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))12.637) ,7 :8,7% ))))))))))))))))))))))))9.248) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))11.952) ,0 :8,6% ))))))))))))))))))))))10.168) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))13.173) )minima)al)wap ,8 :8,6% ))))))))))))))))))))))))9.713) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))12.574) ,5 :8,1% ))))))))))))))))))))))))9.181) )))))))))))))))))))))))))))))))))))))))11.873) Nonostante tutti gli interventi sulle accise risultino essere peggiorativi nel biennio rispetto alla situazione corrente, è possibile stilare un ordine di preferenza: 1. Incremento accisa totale: milioni di Euro 2. Incremento componente specifica: milioni di Euro 3. minima al WAP: milioni di Euro 11

13 BACKUP 12

14 STIMA ECONOMETRICA Equazione di partenza logq t = β 0 + β 1 logq t 1 + β 2 P t + u t Metodo di stima Q t = Quantità di sigarette domandate Q t-1 = Quantità di sigarette domandate nel mese precedente P t = Prezzo delle sigarette Prima fase: Si identifica l equazione da stimare sulla base dell evidenza empirica a disposizione Seconda fase: Si stimano i coefficienti dell equazione identificata e si interpretano economicamente Terza fase: Si misura l elasticità di breve e lungo periodo e il tempo di assorbimento degli shock La scelta di inserire la quantità domandata nel mese precedente permette di valutare gli effetti di trascinamento e di distinguere tra elasticità di breve e di lungo periodo (si veda la prossima chart) I dati utilizzati sono mensili e l intervallo temporale considerato è quello che va dal 2009 al 2013 (un analisi di robustezza dei risultati è stata effettuate sia su intervalli più ampi sia più stretti) Altre variabili esplicative sono state inserite di volta in volta per testare la robustezza delle stime e valutare effetti diversi da quelli di prezzo 13

15 ELASTICITA DI BREVE E LUNGO PERIODO Velocità di aggiustamento Elasticità di breve periodo Elasticità di lungo periodo Misura l effetto immediato (cioè, nel mese successivo) di una variazione percentuale del prezzo E : ε DS = β 2 P E l intervallo di tempo che deve trascorrere per il passaggio dal breve al lungo periodo La stimiamo utilizzando un impulse-response function, che definisce il numero di mesi necessari per l aggiustamento Misura la variazione percentuale della domanda indotta da una variazione percentuale dei prezzi a regime E : ε DL = ε DS 1 β 1 L elasticità di breve periodo e quella di lungo periodo possono assumere valori molto diversi tra loro Se l aggiustamento è rapido, si può considerare come riferimento per le simulazioni solo l elasticità di lungo periodo (di solito più elevata) senza incorrere in errori 14

16 MERCATO AGGREGATO Intervallo temporale: Numero di osservazioni: 50 logq t = logQ t P t Interpretazione dei coefficienti I regressori spiegano più dell 80% (R 2 =0.8) della domanda I segni dei coefficienti sono quelli attesi Tutti i coefficienti sono statisticamente significativi (ovvero, diversi da zero con una probabilità superiore al 95%) Calcolo dell elasticità L elasticità di breve periodo è pari a 0,77 L elasticità di lungo periodo è pari a 1.62 Analisi di robustezza La stima suddivisa per anno ha evidenziato un trend crescente dell elasticità che è aumentata in modo consistente negli ultimi anni La magnitudine del coefficiente relativo alla domanda del periodo precedente è andata parallelamente decrescendo negli ultimi anni 15

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