Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento"

Transcript

1 Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento Chiara Bazzica, DVM, PhD - Marta Cercone, DVM, PhD - Sara Nannarone, DVM, PhD Rodolfo Gialletti, DVM - Fabrizio Passamonti, DVM, PhD - Marco Pepe, DVM, PhD Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia, Dip. di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria - Via S. Costanzo, Perugia RIASSUNTO L artrite settica nel puledro è una patologia frequente e grave, che può comprometterne in alcuni casi la stessa sopravvivenza. Si sviluppa in genere in associazione ad altre condizioni patologiche che consentono una diffusione per via ematogena di batteri e la loro conseguente localizzazione a livello articolare. L esito dipende strettamente dalla rapidità con cui si riesce ad effettuare una diagnosi e ad impostare un opportuna terapia, dal tipo di terapia, dalla gravità della condizione e dal grado di compromissione sistemica del soggetto. Diverse sono le strategie di trattamento attuabili, ma quelle che prevedono l esecuzione di lavaggi articolari e somministrazioni locali di antibiotici specifici sembrano avere maggior successo. INTRODUZIONE L artrite settica è una delle condizioni patologiche più serie che possono coinvolgere le articolazioni del cavallo potendo comprometterne, in base alla gravità della forma, non solo il futuro atletico, ma anche la stessa sopravvivenza. Il controllo dell infezione, prima che possano insorgere danni irreversibili, è estremamente importante per migliorare la prognosi (Schneider et al., 1992). La sepsi articolare è una conseguenza comune in corso di batteriemia e/o setticemia nei soggetti giovani. I batteri possono invadere una cavità articolare nel puledro per via ematogena, per contiguità, in seguito a cause traumatiche o iatrogene. La contaminazione di un articolazione per via ematogena è l evento più comune, soprattutto nelle prime settimane di vita, ed esita in un infezione delle strutture sinoviali (articolazioni, guaine tendinee, borse) e/o dell osso (Hardy, 2006). Nella maggior parte dei casi, le infezioni articolari di tipo ematogeno derivano da concomitanti infezioni ombelicali (onfaloflebiti, onfaloarteriti, onfaliti, urachiti), anche se in bibliografia un importanza sovrapponibile è data ad affezioni a carico dell apparato gastroenterico e respiratorio (Firth, 1983). L instaurarsi dell infezione è condizionato da molteplici fattori quali meccanismi di difesa dell ospite e virulenza dei microrganismi coinvolti, oltre che fattori articolari locali (Annear et al., 2011). Il fallimento nel trasferimento dell immunità passiva madre-puledro (FPT) è considerato il maggior fattore di rischio per l instaurarsi di una setticemia nel neonato e per lo sviluppo di focolai periferici di infezione per via ematogena, con un rischio da 1,7 a 1,9 maggiore di insorgenza di artrite o osteomielite settica (Mc Coy et al., 1998) (Figura 1). Nell iter diagnostico di un artrite settica riveste un ruolo fondamentale la centesi articolare e la conseguente valutazione quali-quantitativa del fluido sinoviale, oltre che la coltura del liquido sinoviale. Occorre però che l esito della conta cellulare venga opportunamente associato ai rilievi clinici. Infatti, nel caso in cui siano presenti abbondanti depositi di fibrina in articolazione, una conta cellulare inferiore a cell/µl, non esclude con certezza la presenza di un evento settico (Butt, 2002; Hardy, 2006). Valori proteici superiori a 2,5-3 g/dl si riscontrano comunemente in liquidi sinoviali prelevati da articolazioni con flogosi settica (Hance, 1998; Butt, 2002; Hardy, 2006). Nel contesto dell esame clinico di un puledro con sospetta artrite settica, è sempre utile effettuare un esame radiografico della regione coinvolta in quanto la presenza di una concomitante osteomielite può peg- Articolo ricevuto dal Comitato di Redazione il 28/05/2012 ed accettato per la pubblicazione dopo revisione il 30/06/2012. Ippologia, Anno 23, n. 2, Giugno

2 FIGURA 1 - Puledro con sindrome da maladattamento neonatale, setticemia e FPT in terapia intensiva. giorare la prognosi o comunque determinare la scelta di un approccio terapeutico più o meno aggressivo (Hardy, 2006). I principi fondamentali del trattamento delle artriti settiche nel puledro sono: terapia antibiotica sistemica ad ampio spettro, lavaggio articolare o debridement chirurgico e trattamento antibiotico locale (Hardy, 2006). Il lavaggio della struttura interessata è l elemento cardine della strategia di trattamento, permettendo l allontanamento di batteri e mediatori della flogosi. Questo può essere effettuato, cercando di minimizzare l invasività della procedura, mediante impiego di molteplici aghi e soluzione sterile a pressione, per via artroscopia o facendo ricorso, in casi estremi, all artrotomia. La scelta della metodica di lavaggio è condizionata essenzialmente dalla gravità della patologia articolare (Annear et al., 2011) e, di norma, la maggior parte delle sepsi articolari richiede lavaggi multipli perché si possa apprezzare una riduzione consistente della conta cellulare dei globuli bianchi (Hance, 1998). Ai lavaggi articolari possono essere associate somministrazioni locali di antibiotici per via intra-articolare (IA) o tramite perfusioni regionali venose (PRV), in concomitanza o meno ai lavaggi; perfusioni intraossee od impianto di materiali antibiotati biocompatibili (semi di polimetil-metacrilato PMMA impregnato di gentamicina) oltre che la somministrazione continua di antibiotici (CRI - constant rate infusion) tramite cateteri intra-articolari ed elastomeri a rilascio controllato o micropompe (Hardy, 2006; Annear et al., 2011). Queste procedure risultano vantaggiose poiché la sepsi sinoviale può determinare trombosi vascolare ed ischemia sinoviale che può limitare, a seguito di somministrazione sistemica, il raggiungimento di concentrazioni di antibiotico efficaci a livello dei tessuti interessati (Butt, 2001 e 2002). Le molecole più comunemente impiegate per via IA o PRV sono la gentamicina, l amikacina, il ceftiofur e la cefazolina (Butt, 2002). Le tecniche di somministrazione IA e mediante PRV sono di norma le più comunemente impiegate rispetto alla perfusione intraossea o all impiego di impianti di PMMA, quest ultimo, peraltro, caratterizzato dalla necessità di dover rimuovere chirurgicamente l impianto una volta terminato l effetto. La via IA consente di raggiungere concentrazioni di antibiotico da 10 a 100 volte superiori rispetto alla somministrazione sistemica, mentre la PRV produce concentrazioni da 5 a 50 volte superiori oltre che nello spazio articolare anche a livello di ossa e tessuti molli periarticolari (Butt, 2001). Quindi l associazione tra somministrazione locale e sistemica di antibiotici ha un efficacia maggiore rispetto alla sola via sistemica (Butt, 2002). Un opportuna terapia antibiotica sistemica ad ampio spettro è comunque ritenuta indispensabile. In puledri giovani l antibiotico prescelto dovrà essere attivo soprattutto nei confronti di germi gramnegativi, essendo questi maggiormente coinvolti nelle sepsi articolari (Schneider et al., 1992; Annear et al., 2011). Il protocollo normalmente prescelto in primis è quello che prevede l associazione tra un β-lattamico ed un aminoglicoside, protocollo che può eventualmente essere modificato in seguito all esito dell antibiogramma. La presenza di fisite/osteomielite determina la necessità di istituire un trattamento antibiotico sistemico che permetta il raggiungimento in sede ossea di elevate concentrazioni di farmaco. La rifampicina in associazione con altri antibiotici è spesso impiegata a questo scopo (Hardy, 2006). La prognosi in un puledro con artrite settica è da considerare sempre riservata. Inoltre, questa è significativamente influenzata dalla condizione sistemica del puledro, dal numero di articolazioni interessate, dall articolazione coinvolta, dalla gravità dell infezione, dalla precocità o meno dell inizio del trattamento, dalla presenza di osteomielite (Hardy, 2006; Annear et al., 2011) (Figura 2). Da uno studio condotto da Smith et al. nel 2000, il 78% dei puledri affetti da artrite settica sopravvive fino a dimissione dalla struttura di trattamento, ma solo un terzo di essi inizia la carriera sportiva. In un altro studio condotto da Smith et al. nel 2004 è stata riscontrata una sopravvivenza a breve termine dell 84% e tra questi il 74,5% dei soggetti è stato trattato entro le prime 24 ore dall insorgenza del danno articolare. Solo il 48,3% dei dimessi in questo secondo studio clinico ha intrapreso una carriera sportiva. Sebbene, quindi, un puledro raggiunga la guarigione clinica, nella casistica valutata dagli studi citati la probabilità che quest animale possa diven- 24 Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento

3 tare un atleta è risultata significativamente inferiore rispetto a quella di coetanei sani e con tempi di debutto nella carriera agonistica comunque più lunghi (Smith et al. 2004). SCOPO DEL LAVORO Per valutare l efficacia delle diverse strategie di trattamento adottate nella nostra struttura in puledri affetti da artrite settica, è stata condotta un indagine retrospettiva della casistica nel periodo tra il 2000 ed il Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di confrontare i diversi approcci terapeutici adottati nei diversi casi e stabilire se esistono metodiche di trattamento maggiormente efficaci. MATERIALI E METODI Il presente studio è stato effettuato mediante revisione dei casi clinici pervenuti presso la nostra struttura dal Gennaio 2000 al Dicembre Nel campione sono stati inclusi 27 puledri, di età inferiore ai 6 mesi di vita, appartenenti a diverse razze, con accertata infezione articolare caratterizzata dalla presenza di almeno due dei seguenti parametri: zoppia, effusione articolare, liquido sinoviale con livelli di globuli bianchi maggiori di cell/µl e proteine totali maggiori di 2,5 gr/dl. Ciascun caso clinico è stato classificato in base a sesso, età, eventuali problemi alla nascita, arto interessato, forma mono o poliarticolare, concentrazione di globuli bianchi (WBC) e proteine totali (PT) nel liquido sinoviale al ricovero, patogenesi dell artrite settica (ematogena, non ematogena), presenza di osteomielite, numero di lavaggi articolari effettuati (nessuno, 1, 2-3, 4, > 4), tipologia di trattamento antibiotico sistemico (associazione amikacina-ceftiofur o altro), tipologia di trattamento locale (lavaggio articolare, lavaggio associato ad una o più PRV, lavaggio associato ad inoculazione IA, solo PRV, nessun trattamento locale), presenza di altre patologie concomitanti (colica, patologie dell ombelico, mancato o insufficiente trasferimento dell immunità passiva, setticemia, polmonite). Per definire il risultato di ognuno dei differenti approcci terapeutici è stato considerato l esito dei trattamenti a breve termine (dimesso o deceduto), la presenza o meno, al momento della dimissione, di zoppia e/o alterazioni osteoarticolari associate alla sepsi e l avvenuto avviamento o meno di ciascun soggetto alla carriera sportiva. L analisi dei dati è stata effettuata mediante test del Chi-quadrato. RISULTATI FIGURA 2 - Radiografie di un puledro con fisite settica. L indagine ha interessato 27 puledri, 21 maschi e 6 femmine di età inferiore ai 6 mesi di vita, 6 di razza trotter, 10 PSI, 5 sella italiana, 2 purosangue arabo, 2 TPR, 1 paint, 1 di razza sconosciuta. L età dei puledri è risultata compresa tra i 2 giorni e i 6 mesi di vita, con un età media di 52 ± 15 giorni. Solo nel 14,8% dei casi il ricovero in clinica è avvenuto entro le prime 24 ore dalla comparsa dei primi segni clinici. In totale sono risultati colpiti da artrite settica 33 arti, di cui 9 anteriori (27,3%) e 24 posteriori (72,7%). L 85,2% dei soggetti presentava coinvolgimento monoarticolare, mentre il 14,8% poliarticolare. Sono risultate interessate 33 articolazioni, di cui 13 cruro-tarsiche, 6 metacarpo/metatarso-falangee, 5 femoro-tibiali, 3 radio-carpiche/carpometacarpiche, 2 omero-radio-ulnari, 2 interfalangee distali, 1 scapolo-omerale, 1 coxo-femorale. Nell 81,5% dei casi è stata riconosciuta una patogenesi dell artrite settica di tipo ematogeno (22 puledri su 27), mentre nell 11,1% dei casi (3 su 27) è stata individuata una patogenesi di altra natura (traumatica). Nel 7,4% dei casi (2 puledri su 27) non è stato possibile individuare con certezza la patogenesi della forma in corso. Nel 51,9% dei casi (14 soggetti su 27) l artrite settica era associata a segni di osteomielite, radiograficamente già evidenti al ricovero o comparsi successivamente nel corso della degenza. Tutti i soggetti con osteomielite sono stati dimessi con sintomatologia in remissione, ma comunque non completamente scomparsa, essendo chiaramente presenti segni radiografici o una sintomatologia clinica riconducibile ad una patologia articolare ancora in atto che richie- Ippologia, Anno 23, n. 2, Giugno

4 TABELLA 1 Numero lavaggi Nessuno Più di 4 Tot. soggetti Deceduti / Dimessi / 1 devano una terapia antibiotica da proseguire a casa. Per quanto riguarda i dati anamnestici, solo in 17 casi si è potuta ricostruire la storia clinica fin dalla nascita. Il 47% di questi aveva avuto problematiche perinatali, con 5 puledri deceduti prima della dimissione per cause non primariamente legate alla sola infezione articolare in corso. Clinicamente il 66,7% dei puledri in esame (18 su 27) è risultato affetto da altre patologie concomitanti alla sepsi articolare. Di questi, il 22% è deceduto prima della dimissione per cause non esclusivamente legate all infezione articolare. Dagli esami batteriologici effettuati su fluido sinoviale prelevato al momento del ricovero non è risultata una netta prevalenza di una specie batterica. La conta cellulare effettuata al momento del ricovero su liquido sinoviale ha avuto un valore medio di 65,84*10 3 ± 69,13*10 3 cell/µl per i globuli bianchi e di 3,55 ± 1,65 g/dl per le proteine totali. L approccio nei confronti della maggioranza dei pazienti è stato caratterizzato da trattamento chirurgico (lavaggio articolare) associato a terapia antibiotica locale e sistemica, tranne in 8 casi in cui non è stato effettuato alcun trattamento locale. Nei soggetti trattati con lavaggio articolare associato ad antibioticoterapia locale e sistemica, l elemento variabile è risultato il numero di lavaggi articolari effettuati e la via di somministrazione di antibiotici locali (IA o PRV). Le distribuzioni del numero di lavaggi effettuati e delle diverse tipologie di trattamento locale attuate sono riportate nelle Tabelle 1 e 2. Il trattamento antibiotico locale non è stato effettuato in maniera standard, ma di volta in volta si è deciso di procedere mediante PRV o IA in relazione alle esigenze del caso o a quanto il chirurgo ritenesse più opportuno per ciascuna specifica circostanza, sia subito dopo i lavaggi articolari sia durante la degenza. Per entrambe le tipologie di somministrazione si è comunque utilizzata amikacina o la cefalosporina, in associazione tra loro o meno. Anche il numero di PRV effettuate durante la degenza è stato variabile e condizionato dalle esigenze e dalla scelta del clinico. Solo in 4 casi su 27 si è proceduto con inoculazione IA di antibiotici durante la degenza anziché con PRV e solo in un caso è stata effettuata un associazione tra le due procedure durante il ricovero. In tutti i soggetti, fin dal momento del ricovero, è stata impostata una terapia antibiotica sistemica ad ampio spettro basata sull associazione tra amikacina (25 mg/kg IV SID) e ceftiofur (10 mg/kg IV QID). Tale terapia è stata adattata nel corso della degenza sulla base degli esiti di esame batteriologico ed antibiogramma effettuati sul liquido sinoviale prelevato, con una prevalenza, in termini di efficacia dell antibiotico rispetto al microrganismo isolato, per l associazione tra amikacina e ceftiofur. Nel complesso il campione da noi esaminato è risultato caratterizzato da una sopravvivenza dei soggetti fino a dimissione del 74,1% (20 puledri) ed una mortalità del 25,9% (7 puledri). Dei soggetti dimessi, il 15% poteva essere definito come sano, ovvero dimesso in assenza di segni clinici e/o radiografici riferibili all infezione articolare e senza necessità di proseguire un trattamento antibiotico a casa, mentre l 85% come non sano, ovvero con sintomatologia in remissione, ma non ancora completamente risolta. È stato possibile ottenere un follow-up dei dimessi solo in 14 casi su 20. Di questi il 42,9% è risultato regolarmente avviato alla carriera sportiva secondo tempi canonici per le caratteristiche di razza ed attitudine. I restanti puledri per cui è stato ottenuto un follow-up, al momento della sua esecuzione non risultavano entrati in attività perché ancora molto giovani, ovvero di età inferiore a quella minima prevista per la loro razza ed attitudine per il debutto. Le articolazioni patologiche sono state trattate con lavaggi a giorni alterni fino a quando non è stato notato un miglioramento clinico o fino a normalizzazione del numero di globuli bianchi presenti a livello di liquido sinoviale, con un numero di trattamenti oscillante da 1 a 6. Dall analisi dei dati ottenuti è risultato che effettuare più lavaggi articolari (2-3) rispetto ad uno solo o nessuno influenza in maniera statisticamente significativa la sopravvivenza dei soggetti (P=0,008), così come l associazione tra lavaggi e PRV rispetto al solo lavaggio (P=0,04) oppure un solo lavaggio rispetto a nessun tipo di trattamen- TABELLA 2 Tipo di Lavaggi + PRV Lavaggi + IA Lavaggi + PRV IA + PRV Lavaggi + IA Solo associazione (solo al lavaggio) (solo al lavaggio) in degenza in degenza in degenza lavaggi Totale soggetti Deceduti Dimessi Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento

5 to locale (né lavaggi né somministrazione di antibiotici) (P=0,03). L impiego dell associazione tra amikacina e cefalosporine per la PRV risulta incidere positivamente sulla sopravvivenza dei soggetti rispetto ad altre tipologie di antibiotico locale (P=0,03). La patogenesi di tipo ematogeno influenza negativamente la sopravvivenza a breve termine rispetto alla forma non ematogena (P=0,04). Per quanto riguarda la completa remissione della sintomatologia alla dimissione, l effettuare più lavaggi articolari (2-3 lavaggi) incide positivamente su questo fattore (P=0,006) sia rispetto all esecuzione di un unico o di nessun lavaggio che rispetto alle possibili combinazioni di trattamento locale associabili ai lavaggi stessi. L effettuare più lavaggi associati a PRV durante la degenza (eseguite anche nei giorni in cui non viene effettuato alcun lavaggio) incide positivamente sulla remissione della sintomatologia alla dimissione rispetto all effettuare unicamente PRV come forma di trattamento locale (P=0,01). Lo stesso tipo di correlazione statisticamente significativa si riscontra tra l effettuare lavaggi associati ad inoculazioni IA di antibiotico rispetto all effettuare unicamente PRV (P=0,03). Inoltre è stata riscontrata un incidenza statisticamente significativa sulla remissione dei sintomi alla dimissione dell associazione tra lavaggi e PRV rispetto al solo lavaggio articolare, in assenza di altre forme di trattamento locale (PRV o IA) (P=0,04). La presenza di patologie concomitanti è risultata correlata negativamente in maniera significativa solo con lo stato di salute alla dimissione (P=0,01) e non con la sopravvivenza a breve termine. La presenza di osteomielite è risultata correlata negativamente con lo stato dei soggetti (zoppie) alla dimissione (P=0,03), ma non con la sopravvivenza a breve termine. Per tutti gli altri parametri (sesso, età, problemi alla nascita, arto interessato, sepsi monoo poli-articolare, altre patologie concomitanti, tipologia di trattamento antibiotico sistemico) non è emersa alcuna significatività statistica (P>0,05). La diffusione ematogena dei batteri è associata alla loro localizzazione a livello di cartilagine di accrescimento, della fisi od epifisi. Questa condizione è favorita dalla ricca rete vascolare composta da anse metafisarie, vene sinusoidali e vasi epifisari e transfisari che irrorano le epifisi e la sinovia nei soggetti molto giovani. I puledri colpiti da artrite settica di origine ematogena hanno in genere un età inferiore ad un mese. In bibliografia (Hardy, 2006) sono descritte complessivamente 5 tipologie di infezione articolare, in accordo con la sede del problema primario e la localizzazione anatomica: tipo S (sinoviale), tipo E (epifisaria), tipo P (fisaria), tipo I (iatrogena), tipo T (tarsale/cuboidale). Il meccanismo ed i tempi di chiusura dei vasi che apportano sangue all articolazione, alla fisi e alla metafisi fanno sì che le diverse tipologie di artrite settica sopra menzionate si verifichino differentemente nei puledri a seconda di determinate classi di età (Hardy, 2006). Sulla base di quanto riportato in bibliografia, le articolazioni più comunemente interessate sono la femoro-patellare e la cruro-tarsica, seguite da radiocarpica/carpo-metacarpica e metacarpo/tarso-falangea ed in ultimo le articolazioni omero-radio-ulnare, scapolo-omerale e coxo-femorale (Steel et al., 1999) (Figura 3). Nonostante l eziologia multifattoriale delle patologie articolari nel cavallo, il meccanismo distruttivo operante localmente, una volta insorto il danno, sembra essere il medesimo sebbene possa presentarsi con diverse intensità (Little et al., 1995; Bertone et al., 1996) con una risposta infiammatoria presto seguita da danno a carico della cartilagine e dell osso. In tutti i puledri inclusi nello studio, i valori medi di WBC e PT a livello del liquido sinoviale, così come la percentuale di interessamento delle diverse articolazioni, sono risultati nei range tipici di riferimento riportati in bibliografia (Hance, 1998; Hardy, 2006; Butt, 2002; Taylor et al., 2010). Nella nostra popolazione, in apparente contrasto con i dati bibliografici, è stata riscontrata una percentuale nettamente maggiore di forme monoarticolari (85,2%) rispetto a forme poliarticolari CONCLUSIONI FIGURA 3 - Grave ectasia articolare in un puledro con artrite settica ed onfaloflebite settica. Ippologia, Anno 23, n. 2, Giugno

6 (14,8%), nonostante la giovane età dei soggetti esaminati. Probabilmente questo dato è stato condizionato dal fatto che, nel gruppo di puledri con forma monoarticolare, soltanto il 48% dei soggetti aveva un età inferiore alle tre settimane di vita mentre il 52% aveva più di tre settimane, fascia d età in cui, come noto, l insorgenza di forme poliarticolari si riduce notevolmente (Hance, 1998). A fronte di questa distribuzione della patologia, la patogenesi delle forme articolari riscontrate è stata comunque di tipo ematogeno per l 81,5% dei casi, in accordo con quanto riportato in letteratura in casi di artrite settica in puledri di età inferiore ai 6 mesi di vita (Hance, 1998; Hardy, 2006). Il dato relativo alla fascia di età è quindi verosimilmente l elemento discriminante per una localizzazione dell evento settico a carico di una singola articolazione, anche in caso di patogenesi ematogena, rispetto alla quale ci si attenderebbe, invece, una incidenza maggiore di forme poliarticolari. Le caratteristiche della vascolarizzazione articolare e le modificazioni che essa subisce durante le prime settimane di vita, nonché il grado di maturazione delle capacità difensive sistemiche e locali dell ospite, più spiccate man mano che aumenta l età dello stesso, potrebbero essere alla base di quanto evidenziato nella nostra popolazione. Nel nostro studio è stata riscontrata una sopravvivenza a breve termine ( Patient Recovery Rate ), ovvero fino a dimissione, del 74,1%. In bibliografia la percentuale di sopravvivenza, in casi di artrite settica in puledri entro i primi sei mesi di vita, è riportata in valori dal 42-45% (Meijer et al., 2000; Butt, 2002) fino all 84,1% (Smith et al., 2004). In quest ultimo caso, però, i puledri venivano dimessi nel momento in cui i segni clinici di infezione risultavano completamente risolti e, similmente a quanto riscontrato nella nostra popolazione, solo in 8 dei 69 puledri inseriti nello studio di Smith erano presenti patologie concomitanti che potevano incidere sulla sopravvivenza a breve termine. Meijer et al. (2000) hanno invece sottolineato come il ridotto Patient Recovery Rate nel loro caso fosse dovuto alla mortalità di alcuni soggetti durante la degenza a causa di altre patologie gravi, non correlate con la sepsi articolare. La notevole differenza tra il nostro valore e alcuni dei dati bibliografici può essere spiegata prendendo quindi in considerazione la presenza e la tipologia di altre patologie concomitanti oltre all infezione articolare. Nella popolazione da noi esaminata, il 66,7% dei puledri presentava altre patologie di varia natura, ma solo in un caso erano state riscontrate una condizione di FPT e grave compromissione sistemica. Nei restanti soggetti erano presenti malattie di minor entità, che sono state gestite e risolte durante la degenza senza particolari difficoltà e ripercussioni sullo stato generale dell animale (patologie dell apparato respiratorio [17,7%], gastroenterico [11,8%], infezioni ombelicali [58,8%], altro [5,8%]). Nella nostra realtà sono stati trattati casi di artrite settica solo in puledri che non erano caratterizzati da grave compromissione sistemica e con prognosi non già riservata-infausta al ricovero. Questa selezione dei pazienti è stata dettata dalla scelta dei proprietari per cause primariamente legate all attitudine futura dei soggetti interessati, ed anche da fattori di tipo economico. Per quanto riguarda la condizione clinica dei puledri al momento della dimissione, tra tutti i dimessi dalla nostra struttura solo il 15% si poteva considerare in completa remissione, ovvero in assenza di segni clinici e/o radiografici riconducibili alla sepsi articolare. Questa ridotta percentuale può essere spiegata con il fatto che nel 51,9% del totale della popolazione erano presenti segni radiografici di osteomielite, evidenziabili fin dal momento del ricovero o comparsi successivamente durante la degenza. Una tale condizione, associata alla necessità di dimettere i soggetti spesso precocemente, facendo proseguire il trattamento antibiotico a casa, per espressa richiesta del proprietario scaturita per lo più da motivazioni di natura economica o legate alle metodiche di gestione dell allevamento, può aver contribuito a determinare un ridotto joint recovery rate (Meijer et al., 2000), inteso nella nostra indagine come stato di sanità dell articolazione al momento della dimissione. Oggetto principale dell indagine è stato valutare l efficacia delle diverse strategie di trattamento impostate di volta in volta in casi di sepsi articolare, sia rispetto alla sopravvivenza a breve termine che alle condizioni delle articolazioni interessate al momento della dimissione stessa. Dall analisi dei dati ottenuti è emerso che nella nostra casistica effettuare più lavaggi articolari e associare ai lavaggi la PRV influenza positivamente ed in maniera statisticamente significativa la sopravvivenza a breve termine dei soggetti. Questo rilievo conferma l efficacia del lavaggio nel trattamento delle infezioni articolari, per l effetto di diluizione ed allontanamento dalla sede articolare di batteri e mediatori chimici della flogosi (Butt, 2002), necessari per interrompere il circolo vizioso alla base del danno cartilagineo ad esso conseguente. L incidenza positiva dell associazione tra lavaggi e PRV sulla sopravvivenza a breve termine da noi riscontrata sottolinea l efficacia della PRV per la sua capacità di azione sia nei confronti dell articolazione in senso stretto che dei tessuti molli circostanti. L impiego dell associazione tra amikacina e cefalosporine per la PRV è risultata efficace. È inoltre emerso che la patogenesi di tipo ematogeno influenza negativamente la sopravvivenza a breve termine, probabilmente in virtù della contemporanea sussistenza di una condizione batteriemica che può rendere più complessa la gestione generale del soggetto e ridurre l efficacia dei trattamenti. Né la presenza di osteomielite, contrariamente a quanto riportato in bibliografia (Hardy, 2006), né la tipologia di trattamento antibiotico si- 28 Artrite settica nel puledro: valutazione di alcuni tra i fattori che influenzano esito e prognosi e confronto di diverse strategie di trattamento

7 stemico, sono risultati, nel nostro caso, capaci di influenzare la sopravvivenza a breve termine. Per quanto riguarda la remissione clinica al momento della dimissione, è emerso che questa è condizionata positivamente dall effettuare più lavaggi articolari. Inoltre, anche in questo caso, è l associazione tra lavaggi articolari e PRV ad avere un incidenza positiva anche rispetto all effettuare solo lavaggi o solo PRV ripetute. Lo stesso tipo di incidenza positiva è stata riscontrata per l associazione tra lavaggi articolari e trattamenti IA con antibiotici, combinazione che però non ha inciso in maniera statisticamente significativa sulla sopravvivenza a breve termine. Nel nostro studio, in contrasto con i dati reperibili in bibliografia (Smith et al., 2004, Meijer et al., 2000), la presenza di patologie concomitanti è risultata negativamente correlata solo con lo stato di salute alla dimissione (P=0,01) e non con la sopravvivenza a breve termine. La presenza di osteomielite è risultata incidere negativamente, come ci si attendeva, sullo stato di salute dei soggetti alla dimissione (P=0,03), ma non sulla sopravvivenza a breve termine. Tutti i puledri dimessi in presenza di osteomielite hanno comunque proseguito la terapia antibiotica sistemica a casa, il successo della quale è stato indagato in seguito mediante followup telefonico. Per tutti gli altri parametri (sesso, età, problemi alla nascita, arto interessato, sepsi mono o poliarticolare, patologie concomitanti, tipologia di trattamento antibiotico sistemico) non è risultata alcuna significatività statistica (P>0,05). Quello che di interessante è emerso da questo studio è l efficacia dell associazione tra lavaggi articolari multipli e PRV o IA rispetto alla sopravvivenza a breve termine, nonché l influenza positiva del lavaggio articolare di per sé, anche indipendentemente dal numero di volte in cui viene ripetuto, sulla evoluzione della sepsi articolare. Viene quindi supportata l efficacia descritta in bibliografia per i trattamenti in questione. Nel nostro studio viene inoltre confermata e sottolineata l efficacia della PRV, in particolare quando effettuata con aminoglicosidi e/o cefalosporine, nel trattamento di artriti settiche nel puledro, come importante coadiuvante del lavaggio articolare e della terapia antibiotica sistemica. Considerando le condizioni che hanno influenzato la tempistica della dimissione di ciascun soggetto e precedentemente menzionate, probabilmente l efficacia delle diverse strategie di trattamento relativamente all avvenuta remissione della sintomatologia a dimissione, è da considerarsi riferibile soltanto al nostro gruppo di studio e difficilmente rapportabile alla popolazione equina in generale. Parole chiave Artrite settica; puledro; trattamento. Septic arthritis in foal: evaluation of some factors affecting the outcome and prognosis and comparison of different approaches to the treatment Summary Septic arthritis in foals is a frequent and serious condition that can affect survival in some cases. It develops in association with other pathological conditions following hematogenous spread of bacteria and the subsequent articular localization. The outcome is strongly related to an early detection of the condition and prompt institution of the appropriate therapy, other than the type of therapy, the severity of the condition and the degree of the general impairment of the foal. Different treatment strategies are feasible, but those including joint lavages and local administration of antibiotics seem more successful. Key words Septic arthritis; foal; treatment. BIBLIOGRAFIA 1. Annear M.J., Furr M.O. et al. (2011), Septic arthritis in foals, Equine vet Educ 23(8), Bertone A.L. (1996), Infectious arthritis. In: Joint Disease in the Horse, Ed.C.W. McIlwright and G.W. Trotter, W.B. Saunders Butt T.D., Balley J.V. et al. (2001), Comparison of 2 techniques for regional antibiotic delivery to the equine forelimb: intraosseus perfusion vs. intravenous perfusion, Can Vet J 42, Butt T. (2002), Septic arthritis in horses: diagnosis and treatment, Large Animal Veterinary Rounds 2(7). 5. Firth E.C. (1983), Current concepts of infectious polyarthritis in foals, Equine vet J 15, Hance S.R. (1998), Hematogenous infections of the musculoskeletal system in foals, AAEP Proceedings 44, Hardy J. (2006), Etiology, Diagnosis ad treatment of septic arthritis, osteitis and osteomyelitis in foals, Clin Tech Equine Pract 5: McCoy J., Paradis M.R. (1998), An assessment of neonatal septic arthritis at Tufts University School of Veterinary Medicine, , Dorothy R. Havemeyer Foundation Neonatal Septicemia Worksop - Workshop II, Boston, MA - Nov Meijer M.C., Van Weeren P.R. et al. (2000), Clinical experiences of treating septic arthritis in the equine by repeated joint lavage: a series of 39 cases, J Vet Med A 47, Schneider R.K. (1998), Common bacteria encountered in septic arthritis, AAEP Proceedings 44, Smith L.J., Marr C.M. et al. (2004), What is the likelihood that Thoroughdred foals treated for septic arthritis will race? Equine vet J 36(5), Steel C.M., Hunt A.R. et al. (1999), Factors associated with prognosis for survival and athletic use in foals with septic arthritis: 93 cases ( ), J Am Vet Med Assoc 215: Taylor A.H., Marr T.S. et al. (2010), Bacterial culture of septic synovial structires of horses: does a positive bacterial culture influence prognosis? Equine vet J 42(3), Troy A.H., Mair T.S. et al. (2010), Bacterial culture of septic synovial structures of horses: does a positive bacterial culture influence prognosis?, Equine vet J 42(3), Vos N.J., Ducharme N.G, (2008), Analysis of factors influencing prognosis in foals with septic arthritis, Irish Veterinary Journal 61(2), Ippologia, Anno 23, n. 2, Giugno

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Appropriatezza p della richiesta radiologica: LA CAVIGLIA Dr. Roberto Meco Dr.Cavagna,Dr.Madia,Dr.Muratore Dipartimento di Radiologia Ospedale Infermi Rimini PATOLOGIA TRAUMATICA Sospetta frattura Radiografia

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza

Dettagli

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Clinical Practise Guidelines Against ABA approach. Da pag 20 a pag 22 Le linee guida sull autismo pubblicate nel 2000 e emesse dall ICDL Clinical Practice Guidelines Workgroup dedicano una parte del documento

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Epidemiologia generale

Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione» Epidemiologia generale Disciplina che ha come

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MERONI, CONSIGLIO, CAVALLOTTO. Riconoscimento dell osteopatia come professione sanitaria primaria

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MERONI, CONSIGLIO, CAVALLOTTO. Riconoscimento dell osteopatia come professione sanitaria primaria Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4952 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GRIMOLDI, MERONI, CONSIGLIO, CAVALLOTTO Riconoscimento dell osteopatia come professione sanitaria

Dettagli

Statistica. Esercitazione 15. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Statistica. Esercitazione 15. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice Esercitazione 15 Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () 1 / 18 L importanza del gruppo di controllo In tutti i casi in cui si voglia studiare l effetto di un certo

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche Codice colore in Pronto Soccorso: Valutazione della corretta attribuzione da parte dell infermiere di triage M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche T. Campanelli, Coordinatore

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello - IRPEF detrazione - spese sanitarie conservazione cellule staminali - art 15 - DPR 22 dicembre 1986, n.

OGGETTO: Istanza di interpello - IRPEF detrazione - spese sanitarie conservazione cellule staminali - art 15 - DPR 22 dicembre 1986, n. RISOLUZIONE N. 155/E Roma, 12 giugno 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello - IRPEF detrazione - spese sanitarie conservazione cellule staminali - art 15 - DPR 22

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

TECAR E ONDE D URTO COME TERAPIE ALTERNATIVE NEL TRATTAMENTO DI UN CASO DI ARTROSINOVITE COMPLICATA DA FORMAZIONI OSTEOPERIOSTALI

TECAR E ONDE D URTO COME TERAPIE ALTERNATIVE NEL TRATTAMENTO DI UN CASO DI ARTROSINOVITE COMPLICATA DA FORMAZIONI OSTEOPERIOSTALI INTRODUZIONE ARTROSINOVITE SETTICA: processo infettivo delle articolazioni spesso determinante una rapida distruzione e proliferazione della capsula e delle cartilagini articolari. Le vie,attraverso le

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 480 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI PROGETTO ASCOT COD. : ASCOT-31-PC-01 VERS. : 1.00.00 DATA : 1.03.2002 CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI AGGIORNAMENTI

Dettagli

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SIDROMI CORRELATE EMILIA-ROMAGA, 1 GEAIO 2010-31 DICEMBRE 2012 Segnalazioni di MCJ el periodo 2010-2012 sono pervenute al Sevizio Sanità pubblica

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

I loro clienti si dedicano maggiormente alle slot e ai gratta&vinci, come mostrato nel grafico sottostante:

I loro clienti si dedicano maggiormente alle slot e ai gratta&vinci, come mostrato nel grafico sottostante: REPORT GIOCO D AZZARDO Come MOVIMENTO NO SLOT in questi mesi abbiamo somministrato ai gestori dei locali, bar, tabacchi e sale slot un questionario per cercare di capire il fenomeno dell azzardo nella

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

OSTEOMIELITE. EPIDEMIOLOGIA: Incidenza nettamente diminuita dopo l introduzione degli antibiotici (1940)

OSTEOMIELITE. EPIDEMIOLOGIA: Incidenza nettamente diminuita dopo l introduzione degli antibiotici (1940) OSTEOMIELITE DEFINIZIONE: Proceso infettivo che interessa l osso causato da germi patogeni che si localizzano nella parte midollare dell osso e che si può propagare ai tessuti vicini (articolazioni) OSTEOMIELITE

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY 62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel. 0737.404001 Fax 0737.404002 vincenzo.cuteri@unicam.it www.cuteri.eu Matelica, 2 febbraio 2012 VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO

Dettagli

Periotest è un misuratore per uso in odontoiatria con il seguente spettro di applicazioni:

Periotest è un misuratore per uso in odontoiatria con il seguente spettro di applicazioni: PERIOTEST Lo strumento di misurazione dentale per l implantologia e l odontoiatria esigente CHI È MEDIZINTECHNIK GULDEN Nel 1997 la ditta Medizintechnik Gulden ha acquisito da Siemens AG i diritti esclusivi

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI?

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Dott. Lorenzo Bettoni Sito web: www.lorenzobettoni.it E-mail: info@lorenzobettoni.it COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Per reazione avversa a farmaci si intende qualsiasi risposta non desiderata

Dettagli

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte

Dettagli

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano

Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia "Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.

Dettagli

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia

Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una

l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una Le misure di frequenza delle malattie possono descrivere: l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una determinata popolazione il verificarsi di nuovi casi A questo scopo si

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania Che cos è il TAS? Il TAS rappresenta la concentrazione nel siero

Dettagli

Segnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare?

Segnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare? La Farmacovigilanza. Perché, quando e come segnalare le Reazioni Avverse da Farmaci Segnaliamo le sospette reazioni avverse! Come fare? Dr. Michele Conti Regione Lazio Farmacista collaboratore di Farmacovigilanza

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie; Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,

Dettagli

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto Alessandro Sale Valutazione dell efficacia della Back School in soggetti affetti da rachialgia cronica In

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli