Economia e gestione delle imprese

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Economia e gestione delle imprese"

Transcript

1 Economia e gestione delle imprese Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety dott. Matteo Rossi Benevento, 3 marzo 2008 Le istanze sociali e gli indirizzi strategici La gestione delle problematiche di safety incide sulla redditività e sul valore dell azienda sia attraverso la riduzione dei costi associati al verificarsi di infortuni o malattie professionali, sia nella misura in cui condiziona i rapporti con i diversi stakeholder A tal proposito è possibile classificare i diversi interlocutori aziendali in due grandi categorie: interni (principalmente i lavoratori) esterni (organizzazioni sindacali, clienti, fornitori, finanziatori, associazioni di categoria, opinione pubblica) 2 Gli stakeholder esterni: le organizzazioni sindacali I sindacati hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della maggiore sensibilità al tema della salute. Nel comportamento sindacale è possibile riconoscere due momenti fondamentali, caratterizzati da: monetizzazione del rischio rifiuto della monetizzazione 3

2 I sindacati nel periodo della monetizzazione del rischio Questo comportamento nasceva dal fatto che i rischi di infortunio e malattia professionale erano considerati inevitabili Le rivendicazioni sindacali, pertanto, si concentravano nel risarcimento dei lavoratori esposti al rischio I sindacati rinunciavano esplicitamente a richieste di miglioramento dell igiene e della sicurezza sul lavoro 4 I sindacati nel periodo del rifiuto della monetizzazione A partire dal 1968 è mutato l atteggiamento dei sindacati. In questo periodo si assiste ad una crisi della produzione di massa e ad una crisi di legittimazione dell impresa stessa In questo periodo l impegno del sindacato è stato articolato in due direzioni: in uno sforzo di sensibilizzazione dei lavoratori sui problemi relativi alla propria salute in un mutamento delle richieste a livello contrattuale I sindacati individuano quattro categorie di fattori di nocività che vanno da fattori presenti in qualsiasi tipologia di ambiente (lavorativo e non), alle caratteristiche delle mansioni 5 I fattori di nocività 6

3 Gli altri stakeholder esterni Opinione pubblica: è possibile notare un accrescimento nel tempo dell interesse verso temi di safety, ma comunque in misura minore rispetto ad altre tematiche come la tutela dell ambiente e alla qualità Clienti e finanziatori: vi sono gruppi di operatori sempre più interessati alla politica di responsabilità sociale dell impresa e tendenzialmente propensi a privilegiare aziende responsabili su questi temi Comunità locale: sempre più spesso le aziende si trovano a dover fronteggiare l ostilità della popolazione locale, dovuta alla rischiosità degli stabilimenti produttivi 7 Gli stakeholder interni 1/2 Il bisogno di sicurezza ha rappresentato, negli ultimi cinquanta anni, uno dei fattori basilari delle rivendicazioni in materia di soddisfazione dei lavoratori. Sulla esigenza di soddisfare il bisogno di sicurezza, già negli anni 60, furono elaborati alcuni modelli motivazionali (Maslow, 1964; Herzberg, 1966): Maslow individua ai livelli più bassi le condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro; Herzberg (1966) ricomprendendo le condizioni fisiche di lavoro fra i fattori igienici, fa discendere l esigenza di garantire livelli accettabili di rischio, innanzitutto quale premessa necessaria ad un positivo rapporto con i lavoratori. 8 Gli stakeholder interni 2/2 Il concetto di soddisfazione per il lavoro, tuttavia, va correlato, positivamente, con quello di motivazione: i lavoratori più soddisfatti tendono ad essere anche i più motivati. Alcuni studi (Tsui, Pearce, Porter e Tripoli, 1997; Lind & Tyler, 1988) hanno evidenziato che i lavoratori delle aziende che investono di più nella sicurezza, hanno una maggiore partecipazione affettiva all organizzazione e tendono ad essere più soddisfatti perchè percepiscono di essere importanti per l impresa. 9

4 Gli approcci aziendali alla sicurezza del lavoro Come per le problematiche ambientali, anche nella gestione della sicurezza sul lavoro, le imprese possono adottare un approccio di tipo: passivo adattivo reattivo attivo 10 Tipologia di impresa Passiva Adattiva Attiva Motivazione Normativa Pressione pubblica Normativa Pressione parti interessate Opportunità competitive Responsabilità sociale Sviluppo di medio periodo L approccio alla sicurezza sul lavoro Aree di intervento Messa a norma ove indispensabil e Evasione Messa norma Tecnologie consolidate di processo Reattiva Regolamentazio Processi e Sistema di Bassa ne Sensibilità prodotti di Tecnologie comunicazione interna/esterna mercato Opinione pubblica di sicurezza Tecnologie pulite Funzione di SSL in staff Tutte le aree Mktg e R&S Trasformazioni necessarie Responsabilità tecniche a Responsabili di SSL in produzione Responsabilizza zione a tutti i livelli Specialisti nelle diverse attività chiave Livelli di sensibilità e consapevolezz a verso la SSL Nulla Bassa Alta Livello di organizzazio ne delle funzioni SSL Nullo Basso Medio Alto Rischi verso il business e la competitività di impresa Da molto alti a alti Da alti a medi Da medio a medio bassi Da bassi a molto bassi 11 L approccio adattivo si concretizza nella mera osservanza degli obblighi di legge. Gli obiettivi aziendali relativi alla sicurezza sul lavoro coincidono con i vincoli imposti dalla legge. Un tale approccio presenta, però, i seguenti limiti: inadeguatezza dei comportamenti rispetto alla continua e rapida evoluzione del quadro normativo di riferimento inadeguatezza dei comportamenti rispetto alle istanze sociali che possono precedere gli interventi di tipo normativo 12

5 L approccio reattivo può risultare estremamente onerosa poiché richiede continui interventi di tipo tecnico ed organizzativo, ma permette all impresa di rispondere prontamente alle esigenze degli stakeholder aziendali e di essere all avanguardia rispetto alla normativa di riferimento 13 Il rapporto tra la sicurezza aziendale e le finalità imprenditoriali Se si accetta l impostazione che il fine dell impresa non è la massimizzazione del profitto, ma la creazione di valore, è necessario considerare tre aspetti congiuntamente ai fini della determinazione degli obiettivi strategici: risultati economici risultati competitivi risultati sociali Il comportamento dei lavoratori, dal quale dipendono le performance aziendali, è a sua volta condizionato dalla soddisfazione dei bisogni dei lavoratori stessi, tra i quali quello di sicurezza assume una importanza rilevante. Non bisogna dimenticare che ai rischi di infortunio sono legati costi che, direttamente o indirettamente, gravano sull impresa 14 Il rapporto tra la sicurezza aziendale e la creazione del valore I costi associati alla sicurezza aziendale hanno un impatto notevole sulla determinazione del reddito di impresa. In particolare è possibile distinguere due differenti tipologie di costo: 1. il complesso di costi associati ai rischi di safety e ad eventuali infortuni e malattie 2. i costi ricadono da sostenere per la gestione della sicurezza e per realizzare gli interventi ed il controllo del rischio L impatto delle politiche di safety sui risultati aziendali dipende dalla riduzione di queste due voci di costo 15

6 La definizione del livello di rischio accettabile Nella realtà vi è l impossibilità concreta (o la mancata convenienza) ad annullare i rischi aziendali. Le politiche aziendali, pertanto, dovranno mirare non all annullamento del rischio, ma al raggiungimento di specifici obiettivi di sicurezza. Si pone, pertanto, il problema di riuscire a determinare il livello di rischio accettabile che costituisce, da un lato, l output del processo di valutazione (analisi costi-benefici) e, dall altro, il punto di partenza per la determinazione delle politiche da adottare. La determinazione del livello di rischi accettabile è, generalmente, frutto di un confronto che può assumere differenti modalità tra l impresa e gli stakeholder. 16 I criteri di accettabilità legale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base di quanto stabilito dalla legge; manageriale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base degli standard; culturale: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base dell accettazione sociale; competitivo: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base dell impatto sulla competitività aziendale; politico: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base del prezzo politico che bisogna sostenere; pubblico: il rischio viene ritenuto accettabile sulla base delle aspettative e delle richieste dell opinione pubblica. 17 Gli aspetti gestionali Le tematiche attinenti la sicurezza sul lavoro richiedono: la necessità di adottare una politica della sicurezza proattiva, volta ad anticipare l evoluzione normativa, la necessità di un approccio sistemico, che si traduca in un sistema integrato e coerente di procedure, metodologie e soluzioni, il ricorso all analisi costi-benefici, ossia alla identificazione e quantificazione dei costi legati sia agli interventi di safety, sia ai rischi residuali. 18

7 Il sistema di gestione della sicurezza deve essere integrato nel sistema di gestione aziendale. La struttura dedicata alla safety deve trovare adeguata collocazione nell ambito dell organigramma aziendale, essere coordinata con le altre funzioni e con i differenti livelli gerarchici. Analogamente l attribuzione ai diversi soggetti aziendali di compiti e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro deve necessariamente risultare coerente e integrata con le mansioni, gli obiettivi ed il sistema di valutazione definito per i singoli soggetti. 19 Gli aspetti organizzativi attribuzione di ruoli, compiti e responsabilità in materia di sicurezza, informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, creazione di una cultura aziendale della sicurezza attraverso il coinvolgimento dei dipendenti, l impegno del management nella gestione della sicurezza. 20 L applicazione delle metodologie di risk management alle problematiche di safety Il risk management prevede essenzialmente tre fasi: identificazione del rischio, valutazione del rischio, trattamento del rischio. Momento di analisi, premessa di ogni decisione. Consta di due momenti: - Processo decisionale relativo alle misure da adottare, - Implementazione 21

8 L analisi dei rischi di safety Due sono le criticità in questa fase: 1. l identificazione e l individuazione delle concause che possono determinare il verificarsi dell evento, 2. la difficoltà di quantificare la frequenza e la gravità dei rischi dove: R = F x M R = rischio, F = frequenza, M = magnitudo (gravità delle conseguenze) 22 Scala quali-quantitativa per la valutazione dei rischi 23 Matrice dei rischi 24

9 I risultati di una indagine empirica (1) Dall indagine è emerso che nella gran parte delle aziende intervistate la gestione della safety è demandata ad un unico responsabile, l imprenditore, senza che questi si avvalga delle competenze di altre figure professionali. Pochissime, infatti, sono le imprese che prevedono anche l individuazione di un medico competente all interno della struttura organizzativa. Imprenditore 8,70% 4,35% 13,04% 39,13% 65,22% Responsabile del servizio prevenzione Medico competente Rappresentate dei lavoratori per la sicurezza Lavoratori 25 I risultati di una indagine empirica (2) La tutela della salute dei lavoratori non viene vissuta allo stesso modo in tutte le aziende. La gran parte di esse sostiene che il rispetto della disciplina sulla SSL sia un dovere sociale e non un obbligo legislativo, poche sono quelle che intravedono nella tutela della salute dei lavoratori un obiettivo economico (26,09%). L attenzione alle istanze di sicurezza non è ancora percepita come uno strumento per l abbattimento dei costi; ancora oggi molti imprenditori non riescono a quantificare l impatto sulla redditività aziendale 26,09% 8,70% Obbligo legislativo 39,13% 56,22% Dovere sociale Opportunità strategica Obiettivo economico 26 I risultati di una indagine empirica (3) Risultati confortanti emergono dall analisi degli effetti del rispetto della legge 626/94, la disciplina maggiormente conosciuta dalle aziende. Questa, infatti, non viene vista come un obbligo da rispettare, ma come un mezzo per la riduzione dei rischi o addirittura come una opportunità per la creazione di migliori condizioni di lavoro. Molto spesso gli intervistati individuano una correlazione positiva tra la possibilità di ridurre i rischi e l opportunità di creare condizioni migliori per i lavoratori. L 86,96% delle imprese afferma di realizzare tutte le fasi di una corretta gestione della safety aziendale: valutazione del rischio, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, predisposizione dei dispositivi di protezione individuale, programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza. 27

10 I risultati di una indagine empirica (4) 4,35% Incremento dei costi 78,26% 91,30% Mezzo per la riduzione dei rischi Opportunità per migliori condizioni di lavoro 28 I risultati di una indagine empirica (5) Accade spesso che gli imprenditori non siano capaci di verbalizzare gli elementi chiave della loro strategia e questo risulta essere ancora più vero per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro. Nella gran parte dei casi non si procede (91,30%) a riunioni periodiche in materia di sicurezza: questo dimostra una difficoltà evidente di coinvolgere i lavoratori che spesso vengono lasciati all oscuro degli interventi in materia di SSL e divengono semplicemente dei soggetti passivi. La realizzazione di visite periodiche sui luoghi di lavoro, rappresenta, invece, una prassi ben consolidata nella stragrande maggioranza delle aziende intervistate (73,29%). La mancanza di strategicità in materia di sicurezza è dimostrata anche dal fatto che sono pochissime le aziende che hanno richiesto ed ottenuto una certificazione del proprio processo. E andando ad analizzare la tipologia di certificazione, i risultati sono ancora più deludenti. Nessuna delle imprese del campione, infatti, realizza una certificazione, nazionale o internazionale, specifica sulla sicurezza (OHSAS 18001, UNI 10616, UNI 10617, UNI 10672). Il 71,43% ha ottenuto una certificazione del tipo ISO 9000, il 28,57% ha ottenuto una certificazione del tipo ISO Conclusioni (6) Il comparto vitivinicolo regionale si caratterizza: per la presenza di imprese molto piccole che influisce sulla competitività e sulla valenza riconosciuta alla sicurezza; le problematiche di safety vengono realizzate molto spesso dallo stesso imprenditore, lasciando così all oscuro un po tutti i collaboratori; si tratta di imprese che pur non dichiarando esplicitamente il rispetto della disciplina come un obbligo legislativo, non riconosco strategicità alla disciplina sulla SSL; estemporaneità nella gestione della safety che si concretizza nella realizzazione di visite periodiche ai locali dove viene svolta l attività, senza realizzare degli incontri con i lavoratori per metterli al corrente delle decisioni sulla materia; molto spesso le imprese hanno una struttura organizzativa inadeguata per una gestione integrata della sicurezza; in questo quadro generale emergono, però, delle realtà che stanno cercando di adottare una visione ispirata alla qualità totale, attraverso la gestione integrata di tipo HSE. 30

Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety

Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety Approcci aziendali alla sicurezza sul lavoro Analisi dei rischi di safety dott. Matteo Rossi Le istanze sociali e gli indirizzi strategici La gestione delle problematiche di safety incide sulla redditività

Dettagli

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE Brugherio, 20 gennaio 2016 piomboleghe srl via eratostene, 1-20861 brugherio (mb) tel. 039289561 fax 039880244 info@piomboleghe.it www.piomboleghe.it cap. soc. 1.300.000,00

Dettagli

FARE RETE PER COMPETERE

FARE RETE PER COMPETERE RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,

Dettagli

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE GESTIRE IL RISCHIO... CREARE FUTURO L Enterprise Risk Management Nel corso della propria attività, ogni impresa è soggetta a minacce, interne ed

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese La gestione integrata HSE dott. Matteo Rossi Benevento, 11 febbraio 2008 Gli argomenti del corso ANALISI DELLE FUNZIONI PRIMARIE DELL IMPRESA LA GESTIONE INTEGRATA HSE

Dettagli

LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015

LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 1 ISO LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 9001:2015 I principali cambiamenti (Ing. Franco Tagliaferri TUV ITALIA) 2 3 Suggerimenti operativi per il passaggio alla nuova norma ISO 9001:2015 (dott. Pierpaolo Freddi

Dettagli

Indagine conoscitiva sul livello di. BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016

Indagine conoscitiva sul livello di. BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016 Indagine conoscitiva sul livello di BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016 a cura dello Staff Sistema Qualità e del Servizio Studi della CCIAA di Verona Indice Introduzione.

Dettagli

Politica per la qualità

Politica per la qualità Allegato al Manuale del Sistema di Gestione Integrato: Qualità, Sicurezza ed Ambiente POLITICA INTEGRATA ALL 01 MSGI Rev. 0 del 04/02/2011 Pag. 1 di 3 Politica per la qualità La Direzione, nell ottica

Dettagli

IL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PRICING DI PRODOTTO Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna LA DEFINIZIONE DEI PREZZI DI VENDITA La definizione dei prezzi di vendita costituisce una delle operazioni

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo

Dettagli

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Area Salute e Sicurezza sul Lavoro 8^ CONVENTION RSPP e ASPP Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Relazione introduttiva Il SPP, il responsabile

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

AREA C: SISTEMI INTEGRATI AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione

Dettagli

MOTIVAZIONE AL LAVORO

MOTIVAZIONE AL LAVORO MOTIVAZIONE AL LAVORO La motivazione è L insieme degli stimoli che determinano il comportamento umano; è una determinante dell essere umano attraverso la quale, avendo un bisogno, la donna/l uomo orientano

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement.

Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement. Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement. Nell ambito delle attività previste dagli adempimenti di legge relativi agli obiettivi di performance (Dlgs 150/09) ed

Dettagli

REPORT INDAGINE AMBIENTALE TRIENNIO

REPORT INDAGINE AMBIENTALE TRIENNIO http://otands.weebly.com/ REPORT INDAGINE AMBIENTALE DI RIFERIMENTO Segmento Provenienza geografica Altro 11% 5% Confezione Finissaggio e nobilitazione Tessitura Preparazione e filatura di fibre 21% 22%

Dettagli

Rifiutiamo i rischi. amo prevenzione. Le attivitàdella task force Inail Federambiente: il futuro A. Guercio. Trattiamo la prevenzione

Rifiutiamo i rischi. amo prevenzione. Le attivitàdella task force Inail Federambiente: il futuro A. Guercio. Trattiamo la prevenzione L INAIL per il sistema rifiuti : aspetti tecnici e sinergie Focus sugli inceneritori Rimini, 7 novembre 2013 Rifiutiamo i rischi Le attivitàdella task force Inail Federambiente: il futuro A. Guercio Trattiamo

Dettagli

Salute sicurezza ambiente: uno sguardo al futuro. Cairo M. tte organizzativo? Dott.ssa Denise Marenco, HR Sito di Cairo Montenotte (SV)

Salute sicurezza ambiente: uno sguardo al futuro. Cairo M. tte organizzativo? Dott.ssa Denise Marenco, HR Sito di Cairo Montenotte (SV) Salute sicurezza ambiente: uno sguardo al futuro Come aumentare il benessere organizzativo? Cairo M. tte 2009-2010 Dott.ssa Denise Marenco, HR Sito di Cairo Montenotte (SV) Una risposta: Attraverso un

Dettagli

LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE

LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE 1 La diversificazione nel tempo: il dopoguerra Lo sviluppo dall impresa moderna ha comportato una diversificazione in termini: geografici; catena del valore; gamma di prodotti.

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI ANNO 2011 LINEE GUIDA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI

Dettagli

Gestione delle carriere: ricerca, selezione, coaching e training delle persone

Gestione delle carriere: ricerca, selezione, coaching e training delle persone Gestione delle carriere: ricerca, selezione, coaching e training delle persone Docente: Prof.ssa Elena Tosca 24 febbraio 2016 Obiettivi e contenuti Obiettivi Fornire metodi e strumenti finalizzati all

Dettagli

Management delle risorse umane

Management delle risorse umane Gestione delle carriere: ricerca, selezione, coaching e training delle persone Docente: Prof.ssa Elena Tosca 27 settembre / 4-13 ottobre 2016 Management delle risorse umane Obiettivi e contenuti M anagem

Dettagli

Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro ENVIRONMENT & SUSTAINABILITY Marine Energy Business Assurance Transport & Infrastructures IFIs, Banks and Investors INNOVATION chi siamo RINA SERVICES S.p.A. è la

Dettagli

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema

Dettagli

IL RICORSO AL FACTORING

IL RICORSO AL FACTORING IL RICORSO AL NELLE IMPRESE ITALIANE MOTIVAZIONI, PERCEZIONI ED EFFETTI SULLA GESTIONE E SUI BILANCI Diego Tavecchia ASSIFACT Convegno Finanziare la Ripresa - Un nuovo rapporto tra PMI e banche Lunedì

Dettagli

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo

Dettagli

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016 La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive Roma, 9 Giugno 2016 Abbiamo intervistato un campione di 408 titolari e manager di imprese italiane con fatturato

Dettagli

Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro

Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro Capitale sociale: 30.000,00 i.v. www.yarix.com - info@yarix.com - Azienda con certificazione ISO 9001:2008 Certificato

Dettagli

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001 SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA: ISO 18001 La necessità di sviluppare un sistema di gestione della sicurezza (SGS) per garantire la corretta applicazione delle misure atte a garantire la salute e sicurezza

Dettagli

Corso di Sicurezza Industriale. COSTI e PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA

Corso di Sicurezza Industriale. COSTI e PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO Industriale COSTI e PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA Fabio De Felice University of Cassino Department of Industrial Engineering e-mail: defelice@unicas.it telefono: 0776-2994350

Dettagli

Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi

Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi Performance organizzativa e attività procedimentale Roma 22 marzo 2016 Dott. Vincenzo Tedesco Direttore Amministrativo IMT Scuola Alti Studi PERFORMANCE Contributo (risultato e modalità di raggiungimento)

Dettagli

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno

Dettagli

Azienda speciale Consorzio Desio-Brianza Metodologia di graduazione delle posizioni organizzative

Azienda speciale Consorzio Desio-Brianza Metodologia di graduazione delle posizioni organizzative Azienda speciale Consorzio Desio-Brianza Metodologia di graduazione delle posizioni organizzative Approvata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 10 luglio 2013 1 1. PREMESSA Il presente documento

Dettagli

LO STUDIO PROFESSIONALE E LA SOCIETA DI CONSULENZA COME MICROIMPRESE E LE SOCIETA DI SCOPO AD INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PROFESSIONALI

LO STUDIO PROFESSIONALE E LA SOCIETA DI CONSULENZA COME MICROIMPRESE E LE SOCIETA DI SCOPO AD INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PROFESSIONALI S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LO STUDIO PROFESSIONALE E LA SOCIETA DI CONSULENZA COME MICROIMPRESE E LE SOCIETA DI SCOPO AD INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PROFESSIONALI Alessandra Damiani Managing Partner

Dettagli

La funzione manageriale ed il modello delle competenze

La funzione manageriale ed il modello delle competenze Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui

Dettagli

Ufficio d ambito territoriale ottimale

Ufficio d ambito territoriale ottimale Ufficio d ambito territoriale ottimale Monza e Brianza Metodologia di graduazione delle posizioni dirigenziali 1 1. PREMESSA Il presente documento descrive una metodologia per graduare le posizioni dirigenziali

Dettagli

RISULTATI SURVEY LA GESTIONE DEL RISCHIO COME PRESUPPOSTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI LUNGO TERMINE

RISULTATI SURVEY LA GESTIONE DEL RISCHIO COME PRESUPPOSTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI LUNGO TERMINE RISULTATI SURVEY LA GESTIONE DEL RISCHIO COME PRESUPPOSTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI LUNGO TERMINE LA SURVEY La Survey sulla Gestione del Rischio, come strumento per il conseguimento

Dettagli

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza presentazione aziendale Chi siamo Zetaform è un Ente di formazione, orientamento e consulenza aziendale che opera sul territorio locale e nazionale:

Dettagli

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti

Dettagli

Modelli e metodologie per l analisi strategica

Modelli e metodologie per l analisi strategica Modelli e metodologie per l analisi strategica Realizzazione del progetto e controllo strategico Vicenza, A.A. 2011-2012 Schema ANALISI VISION PROGETTO STRATEGICO STRATEGIC DESIGN REALIZZAZIONE E CONTROLLO

Dettagli

Una prospettiva innovativa sul lavoro

Una prospettiva innovativa sul lavoro La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato

Dettagli

LA SANITÀ GIUSTA TRA PUBBLICO E PRIVATO

LA SANITÀ GIUSTA TRA PUBBLICO E PRIVATO LA SANITÀ GIUSTA TRA PUBBLICO E PRIVATO EXECUTIVE SUMMARY Roma 04 aprile 2017 Sommario PREMESSE E OBIETTIVI... 3 IL SISTEMA SANITARIO OGGI... 4 SANITÀ GIUSTA... 7 EVASIONE FISCALE... 10 SECONDO PILASTRO...

Dettagli

Marketing e sostenibilità dell impresa

Marketing e sostenibilità dell impresa Marketing e sostenibilità dell impresa Obiettivi conoscitivi Analizzare gli effetti che l economia post-moderna e il marketing hanno indotto sui sistemi economici, ambientali e sociali Individuare le dimensioni

Dettagli

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative

Dettagli

Analisi, revisione e implementazione di un modello organizzativo in Qualità nello Studio Legale

Analisi, revisione e implementazione di un modello organizzativo in Qualità nello Studio Legale Analisi, revisione e implementazione di un modello organizzativo in Qualità nello Studio Legale Alessandra Damiani Managing Partner di Barbieri & Associati Commercialisti Consulente per l Organizzazione

Dettagli

Modelli di Organizzazione e Gestione della Sicurezza. F. Benedetti INAIL CONTARP Centrale

Modelli di Organizzazione e Gestione della Sicurezza. F. Benedetti INAIL CONTARP Centrale Modelli di Organizzazione e Gestione della Sicurezza. F. Benedetti INAIL CONTARP Centrale INDUSTRY AND SERVICES 1976 1986 1996 2000 CER-INAIL 2000 In Italia secondo i dati INAIL n. di infortuni > 3 gg.

Dettagli

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova

Dettagli

Mission: Hoyer: Safety is the first of our priorities

Mission: Hoyer: Safety is the first of our priorities Vision: Realizzare tutti i progetti scientifici (e personali) in cui ci impegnamo in condizioni di assoluta sicurezza, piena salute e massimo benessere. 1 Mission: Garantire la sicurezza e tutelare la

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale L organizzazione aziendale Verifica di unità didattica di economia aziendale per la classe quarta ITE di Giuliana Airaghi Masina Completamento Completa il brano scegliendo le espressioni corrette fra quelle

Dettagli

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore

Dettagli

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Parte decima

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Parte decima rof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese arte decima Operatività e dinamica evolutiva del sistema 1 Argomenti 1. La Flessibilità 2. L elasticità 3. La leva operativa 4. La leva di contribuzione

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TIROCINIO O STAGE

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TIROCINIO O STAGE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TIROCINIO O STAGE Francesca Benedetti Ufficio scolastico di Varese Simucenter IFS Lombardia Il contesto normativo D.G.R. Lombardia n. 825/2013 I tirocini sono regolati da una convenzione

Dettagli

Lunedì 5 Novembre a cura di Federico Barcherini (Managing Partner COVECO Srl) Consulenza e Formazione all impresa e ai suoi uomini

Lunedì 5 Novembre a cura di Federico Barcherini (Managing Partner COVECO Srl) Consulenza e Formazione all impresa e ai suoi uomini Il Bilancio Sociale: strumento di accredito per il mercato e di ottimizzazione delle risorse aziendali. Le agevolazioni regionali e le opportunità europee Lunedì 5 Novembre 2012 a cura di Federico Barcherini

Dettagli

SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1)

SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1) SGA 14001 ed. 2015 il processo di Risk-Analisys (R1) Simone F. Genovese UNI EN ISO 14001 le principali novità dell ed. 2015 Cambio nella sequenza delle sezioni (integrazione) Introduzione del concetto

Dettagli

Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della

Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della 202020 www.fondazioneistud.it Programma di Ricerca realizzato con la collaborazione del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici Contesto

Dettagli

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE Ing. Paolo Bellotti Bologna, 20 luglio 2009 1 Sommario Perché un sistema di gestione della sicurezza? Quali modelli utilizzare Lo stato attuale

Dettagli

6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ

6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1 IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1. Premessa Il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano di Zona, così come delle

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Politica per. la Qualità, per l Ambiente e per la Responsabilità Sociale. Lecce, 26 Ottobre Curriculum

Politica per. la Qualità, per l Ambiente e per la Responsabilità Sociale. Lecce, 26 Ottobre Curriculum Curriculum Politica per la Qualità, per l Ambiente e per la Responsabilità Sociale 1 Lecce, 26 Ottobre 2016 Sommario Premessa...3 Politica per la Qualità... 4 Politica per l Ambiente...5 Politica per la

Dettagli

Crisi e diagnosi strategica

Crisi e diagnosi strategica Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope Le crisi aziendali La crisi si manifesta come riduzione durevole della performance aziendale nelle sue dimensioni economica, competitiva, e sociale.

Dettagli

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA 1 1. Introduzione alle differenze individuali 2. Valori e Credenze 3. Bisogni 4. Atteggiamenti 5. Capacità 6. Soddisfazione lavorativa

Dettagli

La Misurazione dei Processi Amministrativi

La Misurazione dei Processi Amministrativi AMMINISTRAZIONE & FINANZA Benchmarking Study La Misurazione dei Processi Amministrativi Business International Via Isonzo, 42 C 00198 Roma Tel. 06845411 Fax 0685301046 Indice Premessa 3 Introduzione 6

Dettagli

VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO

VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO Via A. La Marmora, 17 34139 - Trieste TABELLA DI EMISSIONE EMISSIONE 00 DATA CERTA IL DATORE DI LAVORO IL RSPP IL MEDICO (p.p visione ed avvenuta consultazione) RLS

Dettagli

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L.

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L. Pag. 1 di 5 DESTRI S.R.L. Destri S.r.l., consapevole dell importanza della Qualità del servizio reso ai propri clienti, del miglioramento della Sicurezza dei propri lavoratori e della protezione dell ambiente,

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE

LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE Prof. arch. Renato Laganà La progettazione operativa Insieme degli elaborati necessari per prescrivere le modalità di realizzazione delle parti dell intervento

Dettagli

Per una migliore qualità della vita

Per una migliore qualità della vita Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti QUALITY ENVIRONMENT Umberto Chiminazzo ENERGY PRODUCT

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi

Dettagli

Il Modello Coda Teoria degli Stakeholder e concetto di strategia.

Il Modello Coda Teoria degli Stakeholder e concetto di strategia. Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Alberto Ezza, Ph. D. alberto.ezza@uniss.it Il Modello

Dettagli

Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017

Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017 Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017 4 Le fasi 1. Pianificazione 1.1 Strategica 1.2 consiste nell identificazione degli obiettivi strategici,

Dettagli

Il sistema per la valutazione della performance organizzativa e individuale del personale riportati di seguito.

Il sistema per la valutazione della performance organizzativa e individuale del personale riportati di seguito. SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE SISTEMA DI VALUTAZIONE La valutazione del personale riguarda l apporto al lavoro di gruppo, nonché le capacità, le competenze e i comportamenti organizzativi

Dettagli

Protocollo d intesa tra Regione Puglia

Protocollo d intesa tra Regione Puglia Protocollo d intesa tra Regione Puglia e Oirganizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL per il sostegno all economia, all occupazione ed alla qualità della vita dei cittadini pugliesi Il giorno 9 febbraio 2010,

Dettagli

Organizzazione Aziendale

Organizzazione Aziendale Organizzazione Aziendale Capitolo 6, Motivazione, di Silvia Bagdadli Learning goal Motivazione Definizione Teorie del contenuto (cosa motiva) Teorie del processo (come influenzare la motivazione degli

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato

Dettagli

CONVEGNO MILANO 13/12/2013 Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai

CONVEGNO MILANO 13/12/2013 Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai CONVEGNO MILANO 13/12/2013 Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai Servizi preposti alla tutela della salute nei luoghi di

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della

Dettagli

Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO : presentazione di un caso reale

Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO : presentazione di un caso reale Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO 9001-2015: presentazione di un caso reale Workshop Pier Alberto Guidotti QualiWare Alberto Mari NCG Francesco Bassi Soluzioni Bologna, 6 settembre

Dettagli

MARKETING (Principi e strumenti)

MARKETING (Principi e strumenti) Corso di Laurea in Economia Aziendale Management internazionalizzazione e qualità A.A. 2017-2018 MARKETING (Principi e strumenti) Prof.ssa Silvia Ranfagni L EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI MARKETING NELL IMPRESA

Dettagli

Comunicazione d'impresa

Comunicazione d'impresa Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere (LIN-AZ) Comunicazione d'impresa Anno Accademico 20112-2013 Prof. Fabio Forlani Per contatti: fabio.forlani@uniurb.it

Dettagli

In altri termini cos è

In altri termini cos è Qualità Qualità?... Treviso, 20 ottobre 2012 Scuola di formazione delle AVIS del Triveneto Slide n. 2 Qualità è.. In altri termini cos è L insieme delle caratteristiche di un prodotto / servizio che lo

Dettagli

REGOLAMENTO GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER LA SICUREZZA (GLAS) REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO. rev Data

REGOLAMENTO GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER LA SICUREZZA (GLAS) REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO. rev Data REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE! Via S. Lorenzo, 101 01100 VITERBO O761-339608 FAX 0761-226472 e.mail: dir.spp@asl.vt.it GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER

Dettagli

Risorse umane e Diversity Management nelle PMI

Risorse umane e Diversity Management nelle PMI Risorse umane e Diversity Management nelle PMI Gestione delle risorse umane Matrice nord americana Evoluzione negli ultimi 10 anni: Operativo Teorico Dott.ssa Maria Zifaro 2 Gestione delle risorse umane

Dettagli

Performance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria. 5 Convegno Nazionale. Federico Lega, Università Bocconi

Performance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria. 5 Convegno Nazionale. Federico Lega, Università Bocconi Performance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria Federico Lega, Università Bocconi 5 Convegno Nazionale Milano, 23 maggio 2016 1 Agenda Il punto di partenza: il cruscotto

Dettagli

Profilo Professionale

Profilo Professionale Profilo Professionale Operatore Ufficio Contenzioso Roma 24 giugno 2014 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità Assicura la difesa

Dettagli

Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari?

Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari? MONO PLURI Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari? Sindacato Nazionale SERVIZIO CLIENTI Agenti di assicurazione Roberto Oddo (Componente Esecutivo Nazionale Sna, Responsabile area formazione)

Dettagli

Lewitt Associati. Soluzioni per lo sviluppo d impresa. Divisione Riduzione Costi

Lewitt Associati. Soluzioni per lo sviluppo d impresa. Divisione Riduzione Costi Lewitt Associati Soluzioni per lo sviluppo d impresa Divisione Riduzione Costi MISSION Lewitt aiuta i propri Clienti nell identificazione, progettazione e realizzazione di interventi utili al loro sviluppo

Dettagli

La valutazione delle Competenze. Giampaolo Vannutelli

La valutazione delle Competenze. Giampaolo Vannutelli La valutazione delle Competenze Giampaolo Vannutelli Sessione dedicata al tema della valutazione delle competenze Obiettivi Definire il concetto di «Competenza» Riflettere sul senso e sulle finalità di

Dettagli

La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking

La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking LA GESTIONE DEL RISCHIO NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI COME STRUMENTO PER TEMPI E COSTI CERTI La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking Arch. Nicola Gigante Roma, 3 marzo 2016 1 Il percorso verso

Dettagli

LO STAKEHOLDER ENGAGEMENT

LO STAKEHOLDER ENGAGEMENT LO STAKEHOLDER ENGAGEMENT Cosa occorre fare per essere concretamente un'impresa sostenibile? Il Rapporto di Sostenibilità 2015 É focalizzato sui temi di maggior rilevanza per il core business e per gli

Dettagli

Corso per Progettisti dei Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 32 ORE

Corso per Progettisti dei Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 32 ORE Corso per Progettisti dei Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 32 ORE Responsabile del progetto formativo: Dott. Ing. Antonio Razionale Tutor: Dott. Ing. Massimo

Dettagli

Leadership e Meritocrazia nelle Aziende Italiane

Leadership e Meritocrazia nelle Aziende Italiane Leadership e Meritocrazia nelle Aziende Italiane Studio condotto da Great Place to Work, il Forum della Meritocrazia e l Associazione Italiana per la Direzione del Personale Leadership e Competitività

Dettagli

Osservatorio sulla Green Economy

Osservatorio sulla Green Economy Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI AL PRODOTTO (POEMS): UN MODELLO PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI AL PRODOTTO (POEMS): UN MODELLO PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE Valorizzazione dei prodotti agroalimentari in un ottica del ciclo di vita Metodi e strumenti semplificati per le imprese Università G. d Annunzio Pescara, 29 marzo 2011 SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI

Dettagli

INDAGINE SUL FENOMENO DELLO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE IN ITALIA

INDAGINE SUL FENOMENO DELLO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE IN ITALIA INDAGINE SUL FENOMENO DELLO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE IN ITALIA Roma, giugno 2007 Il fenomeno dello sfruttamento dei minori in ambito lavorativo non è, purtroppo prerogativa solo dei Paesi in via

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli