(11 luglio 2014) Fonte: SuperAbile.it EUROPA+, LA VOCE DELLA SOCIETÀ CIVILE EUROPEA
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- Federica Martino
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2 partecipazione procedimentale della fase concessori a delle associazioni di categoria già abilitate alla fase medico-legale". Tra gli obiettivi da raggiungere anche la riforma del sistema tabellare, la definizione dei livelli essenziali dei servizi da garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale, il potenziamento del ruolo delle famiglie e il loro sostegno economico al fine di favorire il mantenimento in carico. Tra gli interventi necessari anche la riforma della governance dell'inps con partecipazione all'attività di programmazione e vigilanza in materia di invalidità civile delle associazioni di categoria più rappresentative e l'estensione della normativa sull'incremento delle pensioni a favore degli invalidi civili totali di età compresa tra i 60 e i 65 anni anche quelli di età compresa tra i 18 e i 60 anni, ovvero la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall'anmic. Al governo, infine, l'anmic chiede chiarezza sulle verifiche. "Sulla lotta ai falsi invalidi e sul reiterare di questa attenzione con un progetto di verifiche straordinarie che poi si è tramutato semplicemente in una caccia alle streghe, vorremmo un po' di chiarezza - ha spiegato Rino Pagano. Vorremmo un po' di chiarezza su come verranno fatti gli accertamenti dell'invalidità civile. Vorremmo capire chi è il soggetto con cui dobbiamo interloquire. Oggi esiste un sistema che si basa su una dicotomia tra INPS e Asl per cui in alcune regioni, l'accertamento è ancora gestito dalle Asl, per poi essere sottoposto a valutazione da parte delle commissioni INPS, in altre regioni tutto l'accertamento è gestito dall'inps. Quello che chiediamo è che i criteri siano uguali dappertutto". (11 luglio 2014) EUROPA+, LA VOCE DELLA SOCIETÀ CIVILE EUROPEA È stata ufficialmente lanciata l'iniziativa Europa+ (Società Civile per il Rinnovamento della democrazia europea), un ampio network che riunisce oltre 40 organizzazioni della società civile e dei sindacati, tra cui il Forum Europeo della Disabilità, e che chiede una migliore e rinnovata democrazia nell'ue, rigenerando il progetto europeo. Attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini nella democrazia rappresentativa e partecipativa, nei cambiamenti politici e nelle riforme istituzionali. Fondata l'anno scorso, durante un periodo in cui l'europa ha dovuto affrontare sfide politiche ed economiche, Europa+ vuole essere uno spazio trasparente e inclusivo di discussione creato da e per la società civile. Il Parlamento europeo come promotore del lancio non è una coincidenza. La scorsa settimana, Europa+ ha iniziato la sua campagna per impegnarsi con i deputati in un dialogo costruttivo al fine di garantire che la società civile partecipi a pieno titolo a questa nuova legislatura; visto che il Parlamento europeo prende decisioni che incidono sulla vita quotidiana di milioni di cittadini. Con la possibilità di rispondere alle idee e alle proposte formulate, i deputati possono partecipare al dibattito con Europa +, in quelle che saranno le varie occasioni di dialogo costruttivo tra la società civile e le istituzioni europee. (14 luglio 2014)
3 DISABILITÀ. BIONDELLI : "MENO TAVOLI TECNICI E PIÙ CONCRETEZZA" A un anno dalla Conferenza nazionale sulla disabilità, la sottosegretaria fa il punto sulle poche azioni compiute, e le tante incompiute, del Piano d azione biennale. Tre le priorità: meno burocrazia, fondo non autosufficienza e il dopo di noi. ROMA - E' trascorso un anno dalla conferenza nazionale sulla disabilità di Bologna, che doveva dare gambe al Piano d'azione biennale. A metà della strada e del tempo trascorso per l'attuazione del Piano, e ripercorrendo le "140 azioni" che l'allora ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini spronava a "mettere in sequenza e monitorare, individuando le priorità da attuare e non cambiandole in corsa", abbiamo cercato di capire qual è lo stato dell'arte, cosa si è realizzato in questi 365 giorni e cosa è in fase di realizzazione di quei punti, cosa invece è fermo e perché, quali sono le azioni prioritarie per l'attuale governo. Ne parliamo con la sottosegretaria alle Politiche sociali, integrazione e famiglia Franca Biondelli, nel ruolo dal 7 maggio 2014 come lei stessa tiene a ricordare. "Il Piano biennale è ben fatto, ma anche molto ambizioso" esordisce Biondelli. Reduce da convegni nei giorni scorsi tenutisi in Sicilia e Calabria con il mondo delle associazioni, afferma la volontà di proseguire a incontrare tutte le organizzazioni che glielo chiedono "per capire meglio le criticità" grazie al continuo confronto. Ed è un risultato la riattivazione dell'osservatorio nazionale sulla disabilità, che "era fermo". Biondelli sintetizza in tre punti le priorità e "le volontà" del governo sul fronte disabilità: innanzitutto snellire la burocrazia, "sburocratizzare, abbreviare i tempi per gli accertamenti e l'ottenimento di accompagnamento e indennità, soprattutto davanti a diagnosi certe". Seconda priorità, il Fondo nazionale non autosufficienza: "Chiederò al governo un ulteriore sforzo. Del resto si è partiti da zero, dopo il governo Prodi c'è stato un azzeramento del fondo, poi una ripresa si è avuta con Letta e ora un incremento con il governo Renzi. Il Fondo - prosegue - è ora di 350 milioni di euro che non bastano assolutamente. Ci vorrebbero più soldi, ma davvero il governo sta facendo grossi sforzi in un momento di grande difficoltà". Biondelli assicura "l'attenzione del ministro e di tutto il governo" nel "riprendere in mano le fragilità". E tra queste cita, oltre alle persone disabili e non autosufficienti, le difficoltà che in questi anni hanno gravato sulla famiglia, "costretta a fare da ammortizzatore sociale", e ricorda che si sta preparando per l'autunno la conferenza nazionale ad essa dedicata. Ribadisce "l'attenzione particolare di questo governo verso il sociale" come "non c'è stata nell'ultimo decennio". Terza priorità in merito alla disabilità è il "dopo di noi": ricorda che "in 12ma Commissione alla Camera si sta andando avanti con un disegno di legge unificato sul tema" e che il dopo di noi rappresenta "una visione sentita e ampia". A Bologna un anno fa l'ex ministro Giovannini annunciò lo stanziamento di 12 milioni per favorire l'accesso dei disabili al lavoro nel 2013 e di 22 milioni per il Che ne è di quell'annuncio? "Si è fermi", risponde Biondelli. "Abbiamo preso coscienza della bocciatura dell'unione europea sull'inserimento lavorativo dei disabili di un anno fa - dice -, noi abbiamo le leggi e poi non le applichiamo. Dobbiamo porre attenzione soprattutto alla pubblica amministrazione". Secondo Fish Lazio che sta per depositare un esposto alla Procura contro la Pa, anche all'interno degli stessi uffici della presidenza del Consiglio dei ministri sembrerebbe che non si sia in regola con le assunzioni delle persone disabili: "Dobbiamo cominciare dall'alto", è il commento della sottosegretaria Biondelli, che conclude: "Dobbiamo fare magari poche cose alla volta ma concretamente e in maniera incisiva, meno tavoli tecnici e più azioni. Se già attuassimo quei tre punti di cui parlavo, sarei non dico felice ma un pochino soddisfatta". (13 luglio 2014)
4 OSSERVATORIO NAZIONALE DISABILITÀ, IL 29 LUGLIO IL PRIMO INCONTRO Torna a riunirsi l'organo istituito presso il ministero, dopo la scadenza del primo mandato triennale e l'approvazione della proroga. Tra le "new entry" Cittadinanzattiva, Lega del filo d'oro e Agid. Inail da inviato permanente a membro effettivo. ROMA - Si riunirà il 29 luglio l'osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, che ha sede presso il ministero del Lavoro. la riunione sarà la prima dopo la scadenza del mandato triennale, alla fine dell'anno scorso, e la proroga per ulteriori tre anni. "Abbiamo atteso le indicazioni di associazioni, ministeri ed enti e ora siamo pronti a ripartire - riferisce Alfredo Ferrante, direttore della divisione Politiche per le persone con disabilità presso il ministero. Non sono previste grandi novità nella composizione del gruppo: "restano i 40 membri effettivi, quasi la metà afferenti al mondo disabilità: per la precisione, 14 fanno parte delle grandi federazioni Fish e Fand e altre significative associazioni, oltre a due rappresentanti del Forum del Terzo settore e tutti i ministeri, gli enti e gli istituti che, a vario titolo, gravitano intorno al tema della disabilità". Ci sono poi otto invitati permanenti, tra cui Inail, ma anche "tre nuove entrate interessanti: Agid (Agenzia digitale italiana per l'europa) e Cittadinanzattiva e la Lega del Filo d'oro". Per quanto riguarda Inail in particolare, è previsto che da invitato permanente diventi membro effettivo: "Nella precedente conformazione - spiega Ferrante - dato il numero limitato di posti previsti per i membri effettivi, la presenza di Inps e Inpdap rese necessario inserire Inail tra gli invitati permanenti. Ora, con l'accorpamento dei due istituti, è stata avviata la procedura per spostare Inail tra i membri effettivi, dotandola quindi di diritto di voto. Va detto però - precisa Ferrante - che le decisioni all'interno dell'osservatorio si prendono generalmente per consenso e mai si è arrivati alla votazione: lo spirito è quello della partecipazione e condivisione delle decisioni, con lo smussamento delle differenze e l'esaltazione delle posizioni comuni". Per quanto riguarda i temi del prossimo incontro, "ci saranno sicuramente tutti gli adempimenti formali che occorrono in una riunione d'insediamento. Si partirà comunque dal Programma d'azione, adottato a fine anno con decreto del presidente della Repubblica. Qualcosa è stato già fatto, in base a quel piano: abbiamo messo in piedi, come ministero, diverse iniziative sperimentali sulla vita indipendente, di cui la scorsa settimana abbiamo discusso con regini e federazioni. Il piano però è ampio: l'osservatorio servirà quindi innanzitutto a mettere a punto e individuare le priorità, ascoltando ministeri, enti ma soprattutto federazioni e associazioni, per articolare le prossime iniziative. A questa prima convocazione, seguirà sicuramente, credo subito dopo l'estate, una riunione più operativa del comitato tecnico-scientifico, che metterà a punto un programma sulla base delle indicazioni ricevute". (27 luglio 2014)
5 Categorie protette. Dote di 22 mil. Bonus per assumere lavoratori disabili Il 12 maggio con il decreto direttoriale n. 155 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sbloccato le risorse di cui all'art. 13 della legge 68/99 (circa 22 mil di euro da ripartire tra le Regioni). I contributi, che dovranno essere riconosciuti dai servizi provinciali competenti sul territorio, sono rivolti a quei datori di lavoro i quali, al fine di favorire l'inserimento di lavoratori disabili, abbiano avviato convenzioni di cui all'art.11 della legge 68 aventi ad oggetto la determinazione di un programma mirante all'occupazione. In particolare, i bonus sono attribuiti alle assunzioni a tempo indeterminato stipulate nei 12 mesi precedenti all'emanazione del decreto di riparto e variano a seconda della riduzione della capacità lavorativa del soggetto disabile assunto e delle minorazioni ascritte allo stesso. Dipartimento Immigrazione, Disabilità e Politiche Giovanili
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