UN GRUPPO PARTICOLARE: LA FOLLA

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1 V 112 UN GRUPPO PARTICOLARE: LA FOLLA Una forma elementare di gruppo: la folla 113 Gruppi estesi per dimensione hanno attratto l attenzione degli studiosi. Storia e cronaca forniscono casi esemplari. Folla Insieme numericamente consistente di individui presenti nello stesso luogo in un determinato momento. Massa Maggioranza della popolazione considerata come insieme omogeneo, prescindibile dalle sue differenze interne. Folla sembra essere la concretizzazione delle masse sulla scena della storia (Geremek, 1980) Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

2 Una forma elementare di gruppo: la Folla 114 Seconda metà 800 fermenti sociali estesi interessarono parte dell Europa (industrializzazione, rivolte, incremento demografico). In Psichiatria prime analisi su suggestione, dissociazione della personalità e ipnosi. Ancora una volta la questione chiave riguarda il ruolo dell individuo nel gruppo Fonti della non indipendenza 115 Diversi fattori rendono le misure non indipendenti nei gruppi: Effetti di composizione del gruppo: selezione non casuale dei membri Destino comune: un gruppo di osservazioni con cause comuni influenza reciproca: influenza diretta o indiretta dei membri del gruppo Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

3 La folla secondo Le Bon 116 Folla, nella concezione di Le Bon (1895), induce anonimato, contagio e suggestionabilità. Sono fattori endemici e costitutivi della folla. Effetti sono estesi e violenti. Anonimato Contagio Suggestionabilità Comportamenti individuali: Irrazionali De-identificazione Mente di Gruppo La folla secondo Le Bon 117 La mente di gruppo : Gli individui che compongono la folla acquistano una sorta di anima collettiva per il solo fatto di appartenere alla folla. Folla assicura impunità e mancanza di controllo sociale attraverso l anonimato. Le persone diventano uguali attraverso il contagio, l annullamento della personalità cosciente e l emergere dell inconscio. Nella folla le persone accettano acriticamente gli ordini per effetto della suggestione. Individuo si perde nella folla. Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

4 La folla secondo Le Bon 118 Folla intellettualmente inferiori rispetto agli individui che le compongono. Le folle non sono influenzabili con i ragionamenti: Nella storia l apparenza ha sempre avuto un ruolo molto più importante della realtà. L irreale predomina sul reale. 119 La folla per Tarde (1901) Respinge definizione di Le Bon: Nella folla si conservano le differenze individuali: La comunione di idee e passioni lascia libero gioco alle differenze individuali Nella folla gli individui si imitano (Legge dell imitazione), influenzandosi continuamente e reciprocamente. Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

5 La psicologia delle folle per Freud 120 Folla diminuisce razionalità e senso di appartenenza, e appare sentimento di potenza e omogeneità di comportamenti (Psicologia delle Masse, 1921) Ma, rispetto a Le Bon, le pulsioni sono le stesse di quelle individuali e L aggregazione si fonda su legami affettivi tra gli individui e con i capi. Deindividuazione secondo Zimbardo 121 Zimbardo (1969) ha sottoposto a verifica sperimentale le ipotesi di Le Bon applicando un semplice modello: Anonimato Diffusione della responsabilità Ampiezza del gruppo Deindividuazione Comportamenti: Irrazionali Impulsivi Regressivi Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

6 Deindividuazione secondo Zimbardo 122 Esperimento sull apprendimento. Partecipanti fornivano scosse elettriche a discenti. In condizione di anonimato fornivano scosse di durata maggiore Risultati simili emergono in studi nella sulla comunicazione mediata da computer (CMC) dove emergono fenomeni di flaming. Deindividuazione rivista 123 Diener (1979) e poi Johnson e Downing (1979) dimostrano come in condizione di deindividuazione possano emergere comportamenti diversi dalla semplice aggressività. In condizione di anonimato le persone seguono le norme locali (indossando camice da infermiere diminuiscono scariche elettriche). Nella folla il comportamento è regolato internamente da valori o abitudini e più influenzato dal contesto. Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

7 Deindividuazione rivista Il modello di Zimbardo rivisto: Anonimato Aumento attivazione Coesione Direzione attenzione all esterno Comportamenti: Irrazionali Impulsivi Regressivi SOLO SE PRESENTI NELLE NORME DEL GRUPPO Deindividuazione per la teoria dell Identità Sociale Secondo Reicher (1984) perdono una parte dell identità personale ed acquisiscono una nuova identità in quanto membri del gruppo l Identità sociale. Prof. Livi - Psicologia dei Gruppi

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