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1 2. IL MERCATO DEL LAVORO ŀ2. Il mercato del lavoro 13

2 촠 ˎ 2. Il mercato del lavoro I dati sul mercato del lavoro La Commissione Europea ha recentemente diffuso le nuove stime 1 di crescita che mostrano un'italia in difficoltà rispetto agli altri Paesi dell'eurozona e dell'ue dove, grazie a un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, la disoccupazione calerà più del previsto. Le stime prevedono infatti un tasso all'11,8% nel 2014 e all'11,4% nel 2015 per i paesi della moneta unica, contro 12% e 11,7% previsti a febbraio, e 10,5% e 10,1% per i 28 contro 10,7% e 10,4%. Quanto al nostro Paese, invece, nel 2014 si vedrà "un nuovo picco" con il 12,8% (contro il 12,6% stimato a febbraio) e nel 2015 la disoccupazione "scenderà marginalmente" a 12,5% (a febbraio era al 12,4%). Le previsioni negative sono confermate anche da Prometeia 2 che nel Rapporto di Previsione annuale afferma: Nonostante la previsione di una ripresa della produzione industriale e del Pil, che prosegue e via via si rafforza, questi strascichi della recessione continueranno a manifestarsi e prevediamo che l occupazione non crescerà fino alla fine dell anno, portando con sé un aumento ulteriore del tasso di disoccupazione che arriverà a toccare il 13,4%. Nel presente capitolo si commenteranno alcuni dati amministrativi forniti dal Sevizio Politiche del Lavoro della Provincia di Lodi, che ha il compito di gestire tutte le problematiche afferenti il governo territoriale dei servizi per l'impiego e delle politiche occupazionali, quelli provenienti dall indagine campionaria sulle Forze Lavoro, che una volta all anno vengono comunicati anche con dettaglio provinciale e quelli della banca dati SMAIL Unioncamere Lombardia, che informa sul numero di occupati nel territorio nei settori di attività. Vi è poi un approfondimento sulla Cassa Integrazione Guadagni. Si rimanda infine alla pubblicazione annuale e alle note trimestrali dell indagine Excelsior 3 sulle previsioni di assunzione per completare il quadro di informazioni esistenti su questo importante aggregato I dati della Provincia di Lodi L Ufficio Provinciale del Lavoro comunica che all aprile 2014 il numero disoccupati è pari a , in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente e del 5% rispetto a dicembre Il dato di fine 2013 riferisce di un numero di iscritti alle liste di collocamento pari a , ripartite nell'88% in iscritti ordinari e nel 12% in iscritti alla mobilità. La serie storica evidenzia un aumento progressivo di questo indicatore che, tra 2011 e 2012, risulta incrementato del 20%. 1 Le stime sono state diffuse il 5 maggio Le stime sono state diffuse il 6 maggio L opuscolo intitolato I fabbisogni professionali e formativi in provincia di Lodi è reperibile anche dal sito della Camera di Commercio di Lodi - Informazione economica e statistica - Studi e ricerche. 14

3 Fonte: Provincia di Lodi, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Disaggregando il dato 2013 per classi di età si osserva una concentrazione maggiore nella fascia tra "25 e 40 anni", seguita da quella tra "41 e 50"; invece, riguardo al genere, predomina quello femminile. Fonte: Provincia di Lodi, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi 15

4 Nel 2013 la Provincia di Lodi 4 ha rilevato assunzioni 5, il 38% delle quali effettuate da aziende del territorio. La serie storica mostra che nell'ultimo anno considerato i valori si sono ridimensionati rispetto a quelli rilevati nel In particolare sono calate dell'11% le assunzioni totali e del 16% quelle fatte in provincia. Fonte: Provincia di Lodi, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Il confronto tra assunzioni e cessazioni fa risaltare saldi negativi in corrispondenza di tutte le annualità considerate nel grafico. Il 2013 accentua in negativo la forbice tra questi due aggregati. Fonte: Provincia di Lodi, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi 4 Maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Lavoro: statistiche del sito internet della Provincia di Lodi 5 Il numero citato fa riferimento ai contratti attivati che non coincidono necessariamente con il numero di persone assunte. 16

5 2.3 Le Forze di Lavoro dell Istat I dati Istat riferiti all indagine continuativa sulla Forze Lavoro 6 informano che in provincia di Lodi il tasso di disoccupazione 7 nel 2013 si attesta al 9%, in risalita rispetto all 8,4% del Il dato riferito a Lodi è, insieme a quello di Mantova, è il più elevato della Lombardia, dove il tasso si ferma all 8,1%, mentre il dato nazionale è stimato al 12,2%. Fonte: Indagine Forze Lavoro Istat, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi L aumento del tasso locale è da ascrivere sia all incremento di persone in cerca di occupazione 8, i disoccupati (valore posto al numeratore), che aumentano dell 11%, passando da unità a 9.625, sia alle forze di lavoro (valore del denominatore), che crescono del 3% passando da a unità. L osservazione del dato disaggregato per genere ci consente di affermare che i maschi riportano un tasso inferiore al totale e pari a 7,5%, un valore in crescita di un punto percentuale rispetto al 2012, mentre il tasso femminile al 11,1%, più alto, è in lieve riduzione (era all 11,3%). Il passaggio dal 2012 al 2013 risulta particolarmente drammatico per le fasce giovanili che vedono i loro tassi acutizzarsi rispetto alle stime dell anno precedente. In particolare a Lodi il valore riferito alla fascia da anni risulta del 38,7% (era 25,9% nel 2012), 30,8% l indicatore della Lombardia e 40,0% quello dell Italia. Nella fascia d età più ampia, anni, i dati sono un po più attenuati, ma pur sempre alti, rispettivamente pari a 20,1% (era al 15,5% nel 2012) a Lodi, 20,1% in Lombardia e 29,6% in Italia. 6 Per approfondimenti visitare il sito internet Lavoro. L indagine sulle Forze di Lavoro ha come unità di rilevazione la famiglia che risiede nel territorio. Ne consegue che le informazioni sugli occupati si riferiscono a persone che lavorano anche fuori provincia 7 Tasso disoccupazione, relativo alla fascia d età da 15 anni e più, è calcolato come rapporto tra le Persone in cerca di occupazione e Forze lavoro. Quest ultimo aggregato è rappresentato dalla somma tra gli Occupati e le Persone in cerca di occupazione è relativo alla fascia d età da 15 anni e più. 8 Le Persone in cerca di occupazione comprendono i non occupati tra 15 e oltre che hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista. 17

6 In parallelo all aumento della disoccupazione, si riscontra una crescita dell occupazione. Il tasso 9 passa da 61,8% del 2012 all attuale 62,5%, a fronte di un dato regionale in lieve crescita (dal 64,7 al 64,9%) e a un dato nazionale in calo (dal 56,8 al 55,6%). Fonte: Indagine Forze Lavoro Istat, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Il tasso locale è in crescita solo grazie alla componente femminile che, seppur con un valore più basso rispetto a quello maschile, acquisisce nel 2013 quattro punti percentuali in più, attestandosi al 53,3% dal 49,2 del 2012; quello maschile invece diminuisce dal 73,8 al 71,3% attuale. Il numero di occupati di oltre 15 anni quantificato da Istat per il nostro territorio è di unità (il 2% degli occupati lombardi), unità in più dalle stime del Un altro indicatore per certi aspetti confortante riguarda la riduzione del tasso di inattività 10 che passa dal 32,5 al 31,2% attuale. In termini assoluti il dato è quantificato dalla diminuzione delle persone inattive stimate nel 2012 alle attuali (il 2,5% della Lombardia). Nonostante la prevalenza di donne (il 63%) si osserva una riduzione del valore proprio in corrispondenza del genere femminile e un incremento nel numero riferito agli uomini. 9 Il tasso di occupazione, riferito alla fascia d età anni, è calcolato come rapporto tra quanti hanno un lavoro rispetto alla popolazione in età attiva Il tasso di inattività è riferito alla fascia d età anni. Gli inattivi sono coloro che non cercano un impiego ma sono disponibili a lavorare, sono solitamente gli scoraggiati, coloro che dichiarano di non cercare lavoro perché convinti di non trovarlo. 18

7 Fonte: Indagine Forze Lavoro Istat, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi 2.4 Gli occupati del territorio secondo l archivio SMAIL La banca dati Smail fornisce informazioni riguardo al numero di addetti presenti nel territorio. L'ultimo dato disponibile, aggiornato al giugno 2013, quantifica in il numero di addetti presenti nelle unità locali della provincia lodigiana. Si tratta del 1,72% degli occupati della Lombardia che lavorano nell 1,95% delle unità locali situate sul suolo regionale. La serie storica 11 a disposizione (dal giugno 2009 al giugno 2013) mostra un trend in calo, sia per il numero di addetti che per le unità locali con personale. Il confronto dell ultimo semestre (dicembre 2012 giugno 2013) mette in risalto un calo contenuto sia del numero di unità locali (-0,44%) che di addetti (-0,52%), mentre il confronto annuo ci consente di osservare una variazione più marcata (-1% per le unità locali e -2% per gli addetti). 11 La banca dati Smail si prefigge di monitorare i dati con cadenza trimestrale. In passato il monitoraggio era semestrale. 19

8 Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Dal punto di vista dei settori economici, si osserva un maggior numero di addetti in corrispondenza del terziario (37%), seguito dall'industria (27%), con le specificità descritte nelle tabelle sottostanti. Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi TERZIARIO Numero addetti Incidenza % sul totale Addetti Unità locali Addetti per U.L. Servizi di ristorazione ,1 6,6 3,0 Magazzinaggio e supporto ai trasporti ,7 0,9 21,1 Trasporto terrestre ,6 3,2 3,7 Servizi alla persona ,9 4,4 2,2 Servizi finanziari ,7 1,1 8,2 Produzione software e attività connesse ,9 0,9 7,0 Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Incidenza % sul totale INDUSTRIA Numero addetti Addetti Unità locali Addetti per U.L. Prodotti in metallo ,9 3 5,2 Prodotti chimici ,2 0,4 23,8 Apparecchi elettrici ,7 0,7 11,8 Macchinari ,6 1,0 8,7 Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Sulle forme giuridiche notiamo una concentrazione maggiore di addetti in corrispondenza delle Società a responsabilità limitata (30%), seguite dalle Ditte individuali (22%). 20

9 La serie storica a nostra disposizione mette in risalto che i cali cospicui hanno interessato, nel tempo, le forme giuridiche più tradizionali. Rimangono escluse da questo trend negativo le Cooperative e Altre forme. Territorio Unità locali Addetti Variazione giugno Media Addetti Incidenza % 2013/dicembre 2012 per Unità locale Unità locali Addetti Unità locali Addetti Varese ,7 7,80 7,78-0,97-0,83 Como ,3 5,65 5,15-0,74 0,73 Sondrio ,0 1,96 1,61-1,02-3,99 Milano ,2 33,79 38,26-0,23-0,29 Bergamo ,7 10,82 10,90-0,74-0,89 Brescia ,5 13,49 12,68-0,53 0,11 Pavia ,7 5,42 4,03-0,71-1,00 Cremona ,2 3,56 3,14-0,88-0,72 Mantova ,2 4,85 4,25-0,89-0,05 Lecco ,6 3,10 3,08-0,86-0,45 Lodi ,2 1,95 1,72-0,44-0,52 Monza B ,6 7,59 7,41-0,11-0,21 Lombardia ,7 100,00 100,00-0,53-0,39 Fonte: Smail, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi La Cassa Integrazione Guadagni Le ultime elaborazioni rese disponibili da Inps e riferite al periodo Gennaio-Marzo 2014 evidenziano che il monte ore autorizzato alle imprese del nostro territorio è pari a , in aumento del 117% rispetto allo stesso periodo del L incremento riguarda soprattutto la cassa In deroga (+328%) e quella Straordinaria (+141%), l Ordinaria cresce solo del 2%. Il monte ore richiesto in Lombardia è invece di e Lodi ne rappresenta solo il 2%. In regione cresce sia la cassa In deroga (+79%) che quella Straordinaria (+28%), cala invece la cassa Ordinaria (-21%). Nel 2013 lo ore di Cig autorizzate alle aziende della provincia di Lodi sono state pari a , il 38% delle quali riferibili a provvedimenti Straordinari, il 32% in Deroga e il 30% in Ordinari. Le ore autorizzate nella provincia di Lodi rappresentano 1,57% di quanto autorizzato in Lombardia, dove la ripartizione, secondo il tipo di provvedimento, risulta essere: 41% Ordinaria, 40% Straordinaria e 18% in Deroga. Rispetto al 2012, nel Lodigiano, si è realizzato un calo del 5% del numero di ore autorizzate, particolarmente accentuato per la cassa in Deroga (-22%); le ore Ordinarie sono risultate in aumento del 14%, mentre quelle Straordinarie sono rimaste stabili (+0,33%). Va ricordato che il calo di ore autorizzate non indica necessariamente un miglioramento della situazione economica, poiché può essere legato alla diminuzione di fondi disponibili. Inoltre il numero di ore autorizzate non sempre coincide con l effettivo utilizzo da parte delle aziende. 21

10 Fonte: Inps, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Fonte: Inps, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi I settori che hanno usufruito di questo strumento sono stati prevalentemente quelli del manifatturiero, al quale sono state autorizzate il 59% delle ore complessive; la percentuale riferita alla Lombardia è invece del 65%. Scandagliando il settore della trasformazione si osserva che il 10,30% di ore è stato chiesto dal comparto della Fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici (in aumento del 151% rispetto al 2012), il 10% dalla Metallurgia (in aumento del 139%), l 8% dalla Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (stabile con una variazione del -0,04%) e il 5% dalle Industrie alimentari e delle bevande (in aumento del 44%). Negli altri settori si riscontra che l 11% di ore autorizzate ha riguardato le Costruzioni, il 10% il Commercio e il 7% i Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni. 22

11 Fonte: Inps, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi Il confronto con le altre province della Lombardia mostra che l incidenza delle ore richieste dalle aziende locali non arriva al 2%, ma raggiunge quasi il 3% per la richiesta di cassa In deroga. Le province che avanzano maggiori richieste sono Milano (26%), Brescia (18%), Varese (16%) e Bergamo (15%), con comportamenti differenziati a seconda della tipologia di cassa. Fonte: Inps, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi 23

12 Nel 2013 il ricorso alla CIG è aumentato in sei province su 11 (Milano include ancora Monza Brianza). Gli aumenti più vistosi riguardano Milano per l'ordinaria e la Straordinaria e Pavia per la Straordinaria. Fonte: Inps, elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio di Lodi 24