Le invenzioni del dipendente, l innovazione tecnologico-produttiva e il diritto di proprietà industriale nelle piccole e medie imprese.

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1 Dipartimento di Diritto per l Economia Sezione di Diritto Privato dell Economia Via Bicocca degli Arcimboldi, Milano tel: fax: Le invenzioni del dipendente, l innovazione tecnologico-produttiva e il diritto di proprietà industriale nelle piccole e medie imprese. Prof. Francesco Bacchini

2 Le invenzioni del dipendente, l innovazione tecnologico-produttiva e il diritto di proprietà industriale nelle piccole e medie imprese. L invenzione e i diritti di proprietà industriale su di essa, sono argomenti di interesse privatistico suscettibili di essere studiati in diverse prospettive; in particolare il tema dell invenzione del lavoratore, oltre, naturalmente, alle questioni proprie del diritto privato e del diritto industriale, comprende in sé anche profili lavoristici essenziali. Il nuovo codice della proprietà industriale può offrire l occasione per rimeditare l argomento sullo sfondo di una impostazione pur sempre tradizionale che attribuisca posizione centrale al «diritto al brevetto». Ulteriori spunti di riflessione possono indubbiamente trarsi considerando le diverse incidenze sulla disciplina dipendenti dal possibile contenuto del contratto. Con il che si aprono le porte ad una indagine che coinvolga lo studio del carattere disponibile del diritto al brevetto e dei limiti di tale disponibilità. Le norme fondamentali attorno alle quali ruota l attività di ricerca sono almeno l art c.c., l art. 64 cod. ind. e l art. 65 cod. ind. quest ultimo in materia di invenzioni dei ricercatori. La ricerca viene, inoltre, orientata, vista la crescente importanza della proprietà industriale e, in genere, dell innovazione tecnologica nelle piccole medie imprese, a verificare se l attuale assetto normativo costituisca una risposta adeguata alle esigenze della piccola media impresa anche in relazione alle alternative eventualmente adottate da altri ordinamenti giuridici.

3 Capacità di innovazione e competizione internazionale. Una volta raggiunta la frontiera tecnologica e in presenza di nuove rivoluzioni tecnologiche epocali quali quelle dell'informazione e della comunicazione, anche per le economie europee l'innovazione alla frontiera è divenuta il più importante motore di crescita. In situazioni di crisi economica globale come quella attuale, l innovazione tecnologica rappresenta, pertanto, un indubbio vantaggio competitivo, capace di sovvertire, in positivo, le sorti delle imprese e del mercato. Purtroppo, la scarsa capacità di innovazione rende le aziende italiane ancora più deboli di fronte alla competizione internazionale ai tempi della crisi.

4 Innovazione e ricerca Innovazione e ricerca, prima ancora che con il credito d imposta (previsto nel 10% di tutti i costi sostenuti internamente per attività di ricerca e sviluppo, dalle leggi finanziarie 2006 e 2007), sono rese possibili dai ricercatori (dipendenti o meno) e, soprattutto per le PMI, dai lavoratori dipendenti anche se non specificamente ricercatori.

5 Gli addetti in ricerca e sviluppo Eppure nel 2006 gli addetti alla R&S nelle imprese (in unità equivalenti a tempo pieno) sono aumentati di ben unità rispetto all anno precedente. I ricercatori, in particolare,sono aumentati di unità (+7,4 per cento). Ai fini di una corretta interpretazione di questa dinamica, è da tenere presente che nel corso degli ultimi due anni numerose piccole e medie imprese hanno formalizzato anche grazie alla disponibilità di incentivi fiscali le loro attività di R&S che sono risultate, pertanto, maggiormente visibili anche a fini di rilevazione statistica. Ciò ha determinato un incremento assai rilevante delle attività di R&S presso le imprese con meno di 100 addetti. In particolare, per le imprese con meno di 50 addetti è stato stimato un incremento di spesa per R&S intra-muros, tra il 2005 e il 2006, del 27,1 per cento con un aumento del personale di ricerca del 60,2 per cento. Per le imprese con addetti, tali incrementi sono pari al 60 per cento per la spesa e al 90,5 per cento per il personale (dati istat 2006).

6 La disciplina delle invenzioni del lavoratore subordinato In capo al lavoratore subordinato che in costanza di un rapporto di lavoro si renda autore di un'invenzione industriale possono essere riconosciuti diritti patrimoniali?

7 Rispetto alla regola generale in materia di invenzioni industriali secondo la quale il diritto di brevetto spetta all'autore, la disciplina delle invenzioni del lavoratore subordinato introduce significative differenze, distinguendo fra: la titolarità dei diritti patrimoniali derivanti dall'invenzione e spettanti al datore di lavoro, ed il diritto morale inalienabile, intrasmissibile, imprescrittibile e di carattere personalissimo di essere riconosciuto autore dell'invenzione che spetta al lavoratore.

8 La disciplina legale art c.c.: Il prestatore di lavoro ha diritto di essere riconosciuto autore dell invenzione fatta nello svolgimento del rapporto di lavoro. I diritti e gli obblighi delle parti relativi all invenzione sono regolati dalle leggi speciali. Art. 64 C.p.i. (Codice della proprietà industriale, in vigore dal in base al d. lgs n. 30) Le questioni afferenti alle invenzioni dei dipendenti sono ora regolate in modo unitario dall'art. 64 C.p.i. - rubricato Invenzioni dei dipendenti

9 Classificazione delle invenzioni le invenzioni c.d. di servizio (ora previste all'art. 64, co. 1 ), realizzate cioè nell'esecuzione o nell'adempimento di un rapporto di lavoro o di impiego in cui l'attività inventiva era prevista come oggetto del contratto o del rapporto ed a tale scopo retribuita; in tal caso i diritti patrimoniali derivanti dall'invenzione appartenevano al datore di lavoro, fatto salvo il diritto morale spettante all'inventore di esserne riconosciuto autore

10 le invenzioni c.d. d'azienda (ora previste all'art. 64, co. 2 ), realizzate nell ambito di un rapporto di lavoro che prevede sì l attività inventiva come oggetto del contratto, ma riguarda in questo caso aspetti che esulano da quanto concordato e non è quindi retribuita: il diritto all utilizzazione economica è sempre in capo al datore di lavoro, ma il lavoratore ha diritto ad un equo premio rapportato all importanza dell invenzione nonché alla mansione svolta, oltre ad avere diritto ad essere riconosciuto come autore

11 le invenzioni c.d. occasionali (ora previste all'art. 64, co. 3 ), realizzate nell ambito di un normale rapporto di lavoro che non ha come oggetto l attività inventiva, ma l invenzione stessa rientra però nel campo di attività dell impresa: il datore di lavoro in tal caso ha diritto di opzione (da esercitarsi entro tre mesi dalla data di ricevimento della comunicazione dell avvenuto deposito della domanda di brevetto) per l uso esclusivo, o non esclusivo, del brevetto, in cambio di un corrispettivo a favore dell inventore da cui dedurre le spese che il datore di lavoro ha comunque sosteuto per pervenire all invenzione stessa

12 Cessazione del rapporto In caso di cessazione del rapporto si considera comunque fatta durante l esecuzione del rapporto l invenzione per la quale sia chiesto il brevetto entro un anno da quando l inventore ha lasciato l azienda privata o l amministrazione pubblica

13 Aspetti processuali Ferma la competenza del giudice ordinario relativa all accertamento della sussistenza del diritto all equo premio, al canone o al prezzo, se non si raggiunga l accordo circa l ammontare degli stessi alla determinazione dell ammontare provvede un collegio arbitrale, composto di tre membri, nominati uno da ciascuna delle parti ed il terzo nominato dai primi due, o, in caso di disaccordo, dal Presidente della sezione specializzata del Tribunale competente dove il prestatore d opera esercita abitualmente le sue mansioni

14 Invenzioni e CCNL I contratti collettivi che disciplinano espressamente la materia delle invenzioni dei dipendenti, generalmente si limitano a rimandare alla disciplina generale codicistica.

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