LA CLAMIDIOSI AVIARE

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1 LA CLAMIDIOSI AVIARE

2 Infezione dei volatili sostenuta da Chlamydophila psittaci Batteri parassiti endocellulari Sensibili agli antibiotici Psittacosi Infezione da C. psittaci nei volatili psittacidi e da questi trasmessa all uomo Ornitosi Infezione da C. psittaci nelle altre specie diverse dagli psittacidi e da queste trasmessa all uomo anche se con sintomatologia più leggera

3 CHLAMYDIA O CHLAMYDOPHILA? Ordine Famiglia Genere Specie OSPITI Mammiferi Volatili Gatti Cavie Mammiferi Uomo Uomo Suini Topo Criceto nuova classificazione vecchia classificazione

4 Caratteristiche delle chlamydie/chlamydophile Batteri intracellulari obbligati Gram-negativi Presenza di una doppia membrana trilaminare Catione divalente LPS Small CRP Membrana esterna Strato P Membrana interna

5 DIFFERENZE TRA LE DIVERSE CLASSI DI PATOGENI Virus Rickettsia Chlamydia Mycoplasma Batteri Acido nucleico DNA o RNA DNA/RNA DNA/RNA DNA/RNA DNA/RNA Fissione Binaria Enzimi metabolismo energetico Ribosomi Replicazione extra-cell Dimensioni nm 1 m 300 nm 250 nm 0,7-10 m

6 Corpo Elementare (CE) Cellula ospite nucleo Trasformazione da CE a CI Replicazione del Corpo Iniziale (CI) e CE e CI Trasformazione da CI a CE Lisi cellulare

7 CARATTERISTICHE DELLE PARTICELLE CHLAMYDIALI Caratteristiche Corpo Elementare Corpo Iniziale Dimensioni nm nm Parete batterica + - Antigeni sierotipo-specifici + - Resistenza extracellulare + - Replicazione - + Attività metabolica - + DNA nucleoide disperso Infettività + - Induzione fagocitosi + - Inibizione della fusione con il lisosoma + -

8 Ciclo di sviluppo delle chlamydie Corpo Elementare (CE) Cellula epiteliale Nucleo Corpo incluso ORE Corpo Iniziale (CI)

9 Principali proteine delle chlamydie Proteine ricche in cisteina POMP (90 Kda) Induce anticorpi protettivi MOMP (40 KDa) 60% delle proteine di superficie Induce anticorpi protettivi 60 KDa KDa Heat Shock Proteins Assenti nei corpi iniziali Importanti nell immunità dell uomo Vaccini

10 SPECIE COLPITE Più di 100 specie colpite Psittacidi (pappagalli, pappagallini, parrocchetti) Piccioni, gabbiani, procellarie, colombi Meno frequente in canarini e cardellini

11 SINTOMI NEI VOLATILI La forma clinica della malattia può variare in relazione a: Virulenza del ceppo batterico e dose infettante Specie volatile Età dei soggetti Eventi stressanti (trasporto, malattie intercorrenti, sovraffollamento, raffreddamenti, riproduzione) Alcuni animali possono eliminare il patogeno senza mostrare sintomi evidenti

12 SINTOMI NEI VOLATILI Periodo di incubazione: 3gg fino a diverse settimane Letargia Anoressia Penne arruffate Scolo nasale e ociulare sieroso o mucopurulento Diarrea con urati grigi o giallo-grigiastri Disidratazione e morte

13 TRASMISSIONE L agente patogeno viene eliminato attraverso le feci, e gli essudati respiratori (bocca e naso) Le piume possono essere contaminate dai secreti infetti Nelle feci essiccate può sopravvivere per mesi

14 TRASMISSIONE ANIMALE-UOMO Contatto e manipolazione di volatili infetti Inalazione e ingestione di feci essiccate, secreti respiratori di animali infetti Anche un breve contatto può essere sufficiente a sviluppare la malattia Trasmissione uomo-uomo suggerita ma non dimostrata Categorie a rischio: veterinari, ufficiali sanitari, operatori dell industria aviaria (allevamenti, macelli), allevatori e commercianti di uccelli da gabbia, guardie di parchi zoologici

15 SINTOMI NELL UOMO Periodo di incubazione: 5-14 gg Mortalità < 1% Febbre persistente Brividi Cefalea Mialgia Polmonite con tosse secca non produttiva Nelle forme più gravi endocardite, miocardite, epatite, artrite, cheratocongiuntivite e encefalite

16 DIAGNOSI UOMO Ricerca degli anticorpi da campioni di siero Ricerca del patogeno da campioni di sangue, sputo, liquido pleurico da prelevare prima del trattamento antibiotico VOLATILI Ricerca degli anticorpi da campioni di siero Ricerca del patogeno da polmoni, milza e fegato o tamponi cloacali negli animali vivi

17 TRATTAMENTO Tetracicline somministrate per via orale o endovena nei casi più gravi per almeno gg Remissione dei sintomi dopo h Negli animali trattamento più difficile Tetracicline per almeno 45 gg Eliminazione dell infezione non sempre assicurata

18 PREVENZIONE E CONTROLLO Attenzione ai volatili con sintomi evidenti di malattia Indossare indumenti protettivi, guanti, cappellini, mascherine con filtri respiratori Usare disinfettanti efficaci (sali quaternari di ammonio, alcool isopropilico, Lysoform, clofenoli)

19 PREVENZIONE E CONTROLLO Isolare e trattare gli animali infetti o sospetti Pulire e disinfettare le gabbie e i contenitori del cibo e dell acqua frequentemente Usare lettiera che riduca la formazione di polvere (giornali) Ridurre occasioni di stress per i volatili

20 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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