Laboratorio A scuola di sostenibilità!

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1 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ di 7

2 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ Indice Un modello di agricoltura per una nuova società 3 L agricoltura sinergica 4 Scheda Tecnica laboratorio Agricoltura Sinergica 5 Programma 5 Argomenti trattati 5 Elenco delle Attività 5 Occorrente per la realizzazione dell orto 5 Obiettivi, Struttura e costi del laboratorio 5 Scheda Tecnica laboratorio Riciclo Creativo 6 Introduzione al laboratorio 6 Obiettivi del Laboratorio 6 Struttura del laboratorio di riciclo creativo 6 Scheda Docenti 7 Siddharta Porfirione 7 Mirco Sterbini 7 Alessandra Mancini 7 2 di 7

3 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ Un modello di agricoltura per una nuova società È ormai necessario un cambio radicale di mentalità che vada verso una visione della realtà più ecologica, sostenibile e sociale. Questa nuova idea mette necessariamente l'agricoltura naturale e biologica come il settore produttivo primario che può dare una maggiore qualificazione alle attività turistiche, enogastronomiche, culturali, formative, assistenziali, salutistiche, di artigianato artistico e di bioedilizia. Inoltre è basilare trovare progetti per la tutela del paesaggio, dell'ambiente e della biodiversità ma soprattutto per la produzione di cibo sano. Il lavoro agricolo deve tornare ad essere considerato come un'attività fondamentale per la società di alta dignità e di grande responsabilità economico sociale. La tutela del nostro territorio con tutta la sua biodiversità deve avere primaria importanza. È con questo scopo che è nata l'associazione Sinergicando, che si prefigge l'intento di produrre nei ragazzi ed in tutte quelle persone che avranno modo di conoscerci il dubbio e la conseguente capacità di guardare con occhio curioso, critico e rispettoso la NOSTRA risorsa più importante: la TERRA. L'associazione Sinergicando contribuisce nel suo piccolo, a sviluppare azioni di sostenibilità integrate con altre reti e realtà che operano a livello regionale, creando proficue collaborazioni territoriali con tutti i soggetti che operano in tale settore. Le motivazioni che hanno portato a questo progetto sono state essenzialmente tre: 1. La presenza sul territorio di spazi verdi inutilizzati; 2. Ridare vita alla cultura degli orti un tempo molto radicata; 3. La necessità di mettere un freno a questo sviluppo insostenibile portando degli esempi concreti. In particolare, si intende attivare un processo di formazione per comprendere e gestire un sistema complesso come un semplice orto, dando ai partecipanti una visione diversa, più libera, creativa dell'attività umana più antica della terra. 3 di 7

4 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ L agricoltura sinergica L agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione rivoluzionario elaborato a partire dagli anni 80 dall agronoma spagnola Emilia Hazelip ( ) adattando al clima mediterraneo i principi dell agricoltura naturale estrapolati del botanico giapponese Masanobu Fukuoka ( ). La stessa Emilia Hazelip ha definito l agricoltura sinergica come: La forma di coltivazione più naturale tra quelle conosciute, perché lavora con le dinamiche di fertilità naturali del suolo. In sostanza ciò significa che il suolo migliora e poi mantiene la sua fertilità se un certo numero di piante vengono piantate densamente in esso e se si usa la pacciamatura per imitare lo strato di foglie e compost che si forma spontaneamente in natura. Non c è alcun bisogno d ammendanti di nessun tipo, neanche di compost, fertilizzanti organici, polvere di roccia, preparati bio-dinamici etc. poiché il suolo, se trattato correttamente, si comporterà come il suolo naturale selvaggio (incolto). Coltivare un orto per alcuni è un modo per passare il tempo, per altri un mestiere, per tutti è sicuramente un'attività che dà prodotti genuini. Ma un orto è anche un laboratorio vivente dove il cielo e la terra si incontrano, dove si ripropongono bioritmi della natura che sono alla base della Vita, che evidenzia fortemente il conflitto tra una visione del mondo ecologica e ciclica contro una produttivistica e lineare. Ricominciare dal recuperare una consapevolezza più lenta e reale basata su consociazioni naturali, indipendenti dall'opera umana ma efficaci allo sviluppo di piante, ritrovare una dimensione in gran parte cancellata dall'esasperazione tecnologica della rivoluzione industriale e del consumo insensato è un'opportunità che deve essere colta. L agricoltura Sinergica si basa su 4 pilastri: Fertilizzazione continua del suolo tramite una copertura organica permanente Coltivazione di specie annuali in associazione a colture complementari, con l integrazione d alberi azoto-fissatori. Assenza d aratura o altro tipo di disturbo del suolo: il suolo si lavora da solo. Il suolo si area da solo se noi evitiamo di provocarne il compattamento. L'orto sinergico può davvero rappresentare un laboratorio dove comprendere la complessità della vita e degli esseri viventi. 4 di 7

5 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ Programma Scheda Tecnica laboratorio Agricoltura Sinergica Creeremo un orto sinergico dal terreno nudo. Partiremo dalla progettazione e disegno dell'orto, per poi passare alla creazione del bancale con relativo impianto idraulico. Sul bancale disporremo uno strato di materia organica per coprire e proteggere la terra (pacciamatura), e selezioneremo i semi e le piante, in base alle consociazioni e i metodi suggeriti dall'agricoltura sinergica per tenere l'orto in buona salute. Argomenti trattati Agricoltura Naturale e Permacultura. Introduzione sui diversi tipi d'agricoltura: biologica, bio-dinamica, tradizionale. Realizzazione dei bancali. Impianto idraulico con irrigazione a goccia. Programmazione e realizzazione della semina. Trapianti. Piante e le loro famiglie. Disposizione sinergica degli elementi vegetali nei bancali. Tecnica della Pacciamatura. Tutori permanenti. Il suolo. Il ciclo ossigeno-etilene. Lavori necessari per tenere l'orto in buona salute e produttivo Elenco delle Attività 1. Pulizia del terreno 2. Dissodazione 3. Progettazione e realizzazione del bancale 4. Pacciamatura, trapianti e/o semina Occorrente per la realizzazione dell orto Terreno 5 m x 3 (bancale 5m x 1,20) Impianto idrico: la prossimità di impianto idrico non è fondamentale. Qualora non fosse presente provvederemo noi alla realizzazione. Accessibilità non critica per i portatori di handicap Obiettivi, Struttura e costi del laboratorio L'obiettivo generale del laboratorio è quello di avvicinare le persone ad uno stile di vita più sobrio consapevole ma soprattutto eco-sostenibile. Il corso è composto di un totale di 4 incontri: 1 incontro (1 ora) cappello introduttivo con proiezione di slide 2 incontro (2 ore) laboratorio riciclo creativo come da scheda tecnica 3 incontro (1 ora) pulizia del terreno, progettazione bancale, semenzaio, 4 incontro (1 ora) realizzazione di un bancale con impianto idrico e trapianto ortaggi Il corso è sviluppato per un numero massimo di 30 partecipanti, il costo e' di 500 più Iva. Per eventuali modifiche o richieste restiamo a completa disposizione. Il laboratorio è rivolto a tutte le tipologie di istituti; non sono richieste esperienze professionali, ma l interesse e la disponibilità per accedere in modo aperto alla prospettiva di lavoro proposta. 5 di 7

6 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ Scheda Tecnica laboratorio Riciclo Creativo Introduzione al laboratorio Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, partiamo dal postulato di Lauvoiser, per affrontare le problematiche ambientali in chiave creativa. Occorrono linguaggi differenti e visioni complete per poter approcciare un problema utilizzando differenti soluzioni per la sua risoluzione. Per capire gli equilibri naturali e rispettarli bisogna cambiare gli stili di vita, sviluppando nuovi parametri di osservazione sul mondo che ci circonda. Obiettivi del Laboratorio Il laboratorio di riciclo creativo vuole mostrare il potenziale degli oggetti, erroneamente chiamiamo rifiuti, ma che ancora possiedono una grande carica poliedrica e una capacità di espressione se osservati sotto forme diverse. Basta saper trasformare con una mente libera e creativa.. In questo modo una bottiglia di plastica, causa di devastazioni oceaniche su scala globale, si trasforma in una lampada, in un centrotavola, e in una parure di gioielli. Nello stesso modo altri rifiuti trasformati possono risultare ancora utili. Il laboratorio si propone di mostrare praticamente come trasformare i nuovi rifiuti, oggi denominati usa e getta, offrendo non solo un approccio creativo, ma sviluppando anche concetti sul consumo critico. Riuscire a guardare con occhi nuovi gli sprechi e adottare scelte eco-sostenibili è il passo successivo di uno studente consapevole. Agli innumerevoli rifiuti che concorrono a riempire i nostri secchi della spazzatura verrà data una seconda chance. I ragazzi riscopriranno la bellezza di far lavorare le loro mani per creare oggetti utili e saranno i primi a sviluppare e percepire la drammaticità di una emergenza ambientale sui rifiuti, non più materia di rimando al domani. Struttura del laboratorio di riciclo creativo Nelle due ore di laboratorio gli studenti collaboreranno per realizzare diversi oggetti, utili alla vita di tutti i giorni, utilizzando esclusivamente materiali di scarto. Il laboratorio si concluderà con una piccola mostra di vari oggetti realizzati dal docente, con i diversi rifiuti prodotti quotidianamente. 6 di 7

7 Siddharta Porfirione 349/ Mirco Sterbini 333/ Scheda Docenti Siddharta Porfirione Dopo una significativa presenza in campo lavorativo presso importanti strutture turistiche ( INTERNATIONAL VILLAGE GOLDEN FIVE-HURGHADA) e commerciali (Trony, All Events, EDOM) ricoprendo ruoli di responsabilità (vice-direzione e management) nei settori alimentari ed elettronica, decide di dedicarsi alla agricoltura sinergica. Ha ampliato i suoi orizzonti seguendo vari corsi di permacultura e sperimentando direttamente sui suoi siti quanto appreso. Mirco Sterbini Diplomato in elettronica e telecomunicazioni, scrittore, poeta e organizzatore di eventi artistici per passione, inizia il percorso lavorativo presso la Videocon montando elettro-valvole. Con l avvento di internet diviene programmatore auto didatta, frequenta corsi internazionali ITIL di gestione dei servizi ed è assunto come programmatore in Engineering Ingegneria Informatica dal 2000 al 2013 presso il cliente BNL diventando vice responsabile del Service Desk di secondo livello. A fine 2013 decide di cambiare vita e si immerge nell agricoltura sinergica cercando di apprendere dalla natura quanto ancora sconosciuto alla sua mente. Alessandra Mancini Ingegnere; ha lavorato presso l'ufficio brevetti per un lungo periodo di tempo occupandosi di flussi procedurali e migrazioni delle stesse verso piattaforme tecnologiche. Attualmente si occupa dei temi del riciclo partecipando e organizzando eventi presso la Città dell'altraeconomia a Roma. 7 di 7