I controlli sanitari sulla fauna selvatica in Regione Piemonte
|
|
- Amando Carrara
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I controlli sanitari sulla fauna selvatica in Regione Piemonte Alessandro Dondo & Maria Cristina Radaelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale Sede di Torino IV Workshop Regionale Centro Congressi Regione Piemonte 16 Dicembre 2014
2 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta BACKGROUND importanza crescente malattie infettive fauna selvatica MARCATO INCREMENTO DELLA FAUNA SELVATICA A LIVELLO NAZIONALE Colonizzazione di nuovi territori Consistenze ragguardevoli in molti areali Condivisione degli habitat con gli animali domestici (recettività alle medesime patologie) Gortázar et al., 2007 ALCUNI PATOGENI SONO RESPONSABILI DI ZOONOSI NECESSARIO ACQUISIRE INFORMAZIONI SULLO STATO DI SALUTE DEGLI ANIMALI SELVATICI
3 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta Assenza di un sistema nazionale di sorveglianza sulla fauna selvatica PIEMONTE 2011 Attività di controllo riveduta da un gruppo tecnico di lavoro (IZS, del Centro di Referenza Nazionale per le Malattie degli Animali Selvatici, Regione) Revisione inclusa nella sezione animali selvatici del PRISA (Piano Regionale Integrato dei controlli di Sicurezza Alimentare)
4 PIANO SORVEGLIANZA FAUNA SELVATICA SELVATICI REGIONE PIEMONTE Direzione Sanità Pubblica Settore Sanità animale ed Igiene degli allevamenti AA.SS.LL REGIONE PIEMONTE Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte,Liguria e Valle d Aosta In collaborazione con CA, ATC, Associazioni venatorie, Parchi, C.R.A.S.
5 PIANO SORVEGLIANZA SELVATICI REGIONE PIEMONTE Il programma è svolto con la collaborazione dei Servizi Veterinari delle A.S.L. I campionamenti vengono eseguiti in collaborazione con Associazioni Cacciatori, Amministrazioni di Parchi, ecc. Gli esami di laboratorio sono svolti dai laboratori dell IZS con il supporto per la gestione dei dati dell Osservatorio Epidemiologico
6 protocolli diagnostici & complessità
7 Protocolli diagnostici Clinico Necroscopico Anatomo-patologico Parassitologici Batteriologici Sierologici Esami tossicologici Identificazione di specie animali Inoltre si effettuano Protocolli diagnostici specifici e prescrizioni terapie Consulenze tecniche all utenza
8 Diagnostica delle malattie batteriche Materiale d esame (essudati, trasudati, escreti, frammenti d organo, prelievi bioptici, liquidi organici, ecc.) Senza isolamento Microscopia ottica Studio aspetti morfologici e tintoriali Rilevazione dell Ag con anticorpi marcati Con isolamento Esame colturale su terreni: di base, arricchiti, di arricchimento, differenziali, selettivi Studio attività biochimico-metaboliche Identificazione eventuale di siero- o biotipo Sensibilità in vitro agli antibiotici Tecniche di biologia molecolare
9 Diagnostica delle malattie virali Materiale d esame (essudati, trasudati, escreti, frammenti d organo, prelievi bioptici, liquidi organici, ecc.) Senza isolamento Microscopia elettronica Ricerca di Ag virale con anticorpi marcati Sonde di acidi nucleici Con isolamento colture di cellule uova embrionate infezione sperimentale -effetto citopatico -morte embrionale -attitudine patogena -lesioni cellulari -comparsa di emoagglutinina -riproduzione malattia -emadsorbimento -arresto sviluppo embrione, emorragie, ecc. Tecniche di biologia molecolare
10 PIANO SORVEGLIANZA FAUNA SELVATICA REGIONE PIEMONTE Previsto dal DPR 607 del 17/10/96 - obiettivi principali monitorare lo stato sanitario delle popolazioni di animali selvatici valutare il rischio di trasmissione di malattie dagli animali selvatici alle specie domestiche e viceversa valutare il ruolo dei selvatici quali serbatoi di patologie infettive monitorare patologie della fauna selvatica trasmissibili all uomo
11 OBIETTIVI GENERALI PRECEDENTEMENTE INDICATI 1) Mantenere il dimensionamento complessivo del piano di sorveglianza 2) Migliore distribuzione territoriale dei campioni 3) Programmi in relazione alla densità di popolazione ed all analisi del rischio con il supporto dell Osservatorio Epidemiologico Regionale IZS 4) Maggiore coordinamento del territorio (ruolo del referente ASL dei selvatici come punto di riferimento dell attività di raccolta campioni) 5) Mantenere la collaborazione tra CA, ATC, Ass. venatorie, Parchi e Servizi Veterinari delle ASL e IZS 6) Invio di tutti i campioni all IZS attraverso i Servizi Veterinari
12 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta Obiettivo: monitorare presenza delle più comuni patologie disponendo di un sistema di sorveglianza che consenta di evidenziare l insorgenza di morbilità e mortalità anomale Distribuzione campioni sul territorio omogenea e rappresentativa (censimenti di popolazione) Valutazione ruolo dei selvatici come reservoir di patologie infettive Monitoraggio delle patologie trasmissibili all uomo Valutazione principali aspetti sicurezza alimentare e contaminazione ambientale SORVEGLIANZA ATTIVA E PASSIVA
13 PIANO SORVEGLIANZA SELVATICI REGIONE PIEMONTE Specie selvatiche inserite nel piano: Cinghiale Ruminanti selvatici Lagomorfi Roditori Mustelidi Carnivori Avifuana Tipologia: Animali rinvenuti morti Animali cacciati Animali vivi
14 PIANO SORVEGLIANZA SELVATICI REGIONE PIEMONTE Obiettivo generale: monitorare la presenza di patologie nella fauna selvatica nel piano sono state individuate patologie principali patologie minori
15 PIANO SORVEGLIANZA FAUNA SELVATICA REGIONE PIEMONTE Patologie principali individuate: Brucellosi Tubercolosi Rabbia Influenza aviare West-Nile Disease Tularemia Leptospirosi, Borreliosi Enterobatteri (salmonella, campylobacter, yersinia, coli 0157) PSC & MVS & Aujeszky RHDV, EBHS, mixomatosi Pseudopeste aviare Toxoplasmosi, leishmaniosi Trichinellosi Animali con sintomatologia nervosa
16 PIANO SORVEGLIANZA FAUNA SELVATICA REGIONE PIEMONTE Patologie minori individuate: Cheratocongiuntivite infettiva Paratubercolosi Pasteurellosi mammiferi Clamidiosi CAEV USUTU (malattie da vettori) Difterovaiolo aviare Colera aviare Pseudotubercolosi Parassitosi (endoparassiti, ectoparassiti) carcassa & set organi
17 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta CRITERI Soglie di prevalenza per sorveglianza attiva: 3%, controlli disposti su organi/carcassa 0,5% controlli sierologici 2,5% trichinellosi nelle volpi 1,5% Influenza Aviaria e West Nile Disease Campionamento per specie (numero animali da controllare) Individuazione matrici ottimali per diagnostica
18 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta specie e matrici
19 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta manuale d uso modalità prelievo modalità confezionamento temperature mantenimento modalità di invio laboratori e contatti descrizione metodiche/patologia
20 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta Lista ID capi (più soggetti) scheda campioni
21 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta RELAZIONE STATO AVANZAMENTO DEI LAVORI - RISULTATI -
22 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta 16 aprile luglio 2013 totale determinazioni analitiche eseguite
23 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta POSITIVITÀ Rendicontazione differenziata: animali vivi animali morti agente patogeno avifauna Cl. Botulinum 1 Campylobacter spp. 2 E.Coli 8 Orthomyxovirus (I. A.) 13 Paramyxovirus (Newcastle D.) 3 Poxvirus 1 Salmonella spp. 11 agente patogeno volpi Cimurro 1 Leishmania 10 Rogna 4 Salmonella spp. 6 Yersinia spp. 27 agente patogeno cinghiali Herpesvirus (Aujeszky) 22 Brucella 35 E.Coli 31 Virus epatite E 6 Rogna 3 Salmonella spp. 2 Myc. Avium 7 Myc. TB complex (metodica PCR) 32 Toxoplasma gondii 24 Yersinia spp. 12
24 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta POSITIVITÀ agente patogeno camosci caprioli cervi daini Brucella 1 Corynebacterium pseudotuberculosis 1 E.Coli Parapoxvirus (Ectima Contagioso) 3 Mycobacterium spp. 2 Mycoplasma spp. 5 Mycobacterium avium paratuberculosis 1 Rogna 1 1 Salmonella spp. 7 Sarcocystis spp. 1 2 Streptococcus suis 1 Streptococcus spp. 1 Toxoplasma gondii 1 Yersinia spp. 1 14
25 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta agente patogeno lepri Brucella 2 E.Coli 4 Calicivirus (EBHS) 12 Listeria spp. 4 Pasteurella spp. 1 Pasteurella multocida 1 Toxoplasma gondii 2 Yersinia spp. 2 POSITIVITÀ agente patogeno chirotteri mustelidi ricci nutrie tartarughe E.Coli Leptospira spp. 2 Salmonella spp. 2
26 Commento rendicontazione work in progress periodo di riferimento è agosto fine luglio 2014
27 IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta Commenti Positività: 1.Specie batteriche isolate da animali destinati al consumo (E.Coli verocitotossici, Salmonella spp., Yersinia enterocolitica) 2. Alta prevalenza Aujeszky 3. Brucella non sempre è stata raggiunta l entità di campionamento stabilita
28 Hai già ringraziato ma fallo nuovamente..
Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica
Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica Maria Cristina Radaelli Osservatorio Epidemiologico IZS Piemonte, SOMMARIO Criteri di costituzione del Piano Documentazione Risultati BACKGROUND
DettagliLEPRE, SITUAZIONE SANITARIA IN LOMBARDIA
Giornata di studio e confronto: la lepre, ecologia, patologie e modelli gestionali che ne influenzano l andamento demografico LEPRE, SITUAZIONE SANITARIA IN LOMBARDIA Mario Chiari Sorveglianza Epidemiologica
DettagliCONTROLLO SANITARIO DEGLI ANIMALI SELVATICI
CONTROLLO SANITARIO DEGLI ANIMALI SELVATICI Il monitoraggio degli animali selvatici, delle patologie che li colpiscono e di cui possono essere vettori risulta un attività strategica per il controllo delle
DettagliIl controllo sanitario degli animali coinvolti in Interventi Assistiti (IAA) con gli animali: i protocolli dell IZS PLV Dr.
Il controllo sanitario degli animali coinvolti in Interventi Assistiti (IAA) con gli animali: i protocolli dell IZS PLV Dr. Alessandro Dondo S. C. Diagnostica Generale Sede di Torino Istituto Zooprofilattico
DettagliProgramma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare
Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Gran parte delle azioni previste dal programma
DettagliIndagini sierologiche per la ricerca di anticorpi verso Brucella suis e Yersinia enterocolitica in suini al macello
I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale Anno 2013 Teramo, 6 Giugno 2014 Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi
DettagliPIANO DI CONTROLLO SANITARIO DELLA FAUNA SELVATICA
PIANO DI CONTROLLO SANITARIO DELLA FAUNA SELVATICA Risultati dei controlli 2003-2009 2009 e obiettivi del piano regionale CINGHIALE Peste suina classica I controlli favorevoli (circa 500 controlli/anno)
DettagliIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna
IL CACCIATORE: PRODUTTORE PRIMARIO 5 OTTOBRE 2010 Monitoraggi sanitari e rischi sanitari connessi al consumo delle carni di selvaggina in Lombardia Alessandra Gaffuri Mario Chiari Istituto Zooprofilattico
DettagliRegione Emilia-Romagna. Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica Risultati Anno 2010
Regione Emilia-Romagna Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica Risultati Anno 2010 Introduzione e Obiettivi del piano Il piano regionale di monitoraggio della fauna selvatica viene svolto
DettagliPROGRAMMA CORSO. 3/4/10/11/24/25 novembre 2011
CORSO DI FORMAZIONE SULLA FAUNA SELVATICA PER MEDICI VETERINARI DI SANITA PUBBLICA FAUNA SELVATICA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA DELLE PATOLOGIE ALLA LORO GESTIONE SANITARIA In collaborazione con 3/4/10/11/24/25
DettagliDIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE
DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE La metodologia diagnostica può essere ricondotta a quattro punti fondamentali e consequenziali fra loro Anamnesi Rilievi anatomo-patologici Scelta e
DettagliIl laboratorio pubblico per il controllo delle zoonosi e la sanità animale
ISS ORL Workshop 2007 Il laboratorio pubblico per il controllo delle zoonosi e la sanità animale A.M.F. Marino Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ZOONOSI Malattie trasmissibili dagli animali
DettagliSANITA ANIMALE & BIOSICUREZZA (e il laboratorio..!?) Alessandro Dondo SC. Diagnostica Generale - SEDE
SANITA ANIMALE & BIOSICUREZZA (e il laboratorio..!?) Alessandro Dondo SC. Diagnostica Generale - SEDE Non parleremo di..però PRISA 2015-2018 PIANO REGIONALE INTEGRATO 2017 DEI CONTROLLI DI SICUREZZA ALIMENTARE
DettagliPiano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010
C ERV Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010 Documento elaborato dal Centro Epidemiologico Regionale Veterinario. Riferimenti normativi: DECRETO DIRIGENZIALE del 15
DettagliZoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza
Fauna selvatica in Liguria: valutazione dell'attività svolta e nuove prospettive Pontedassio, (IM) 16-12-16 Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Riccardo Orusa
DettagliLA TUBERCOLOSI NEGLI ANIMALI
PROGRAMMA FORMATIVO FAD LA TUBERCOLOSI NEGLI ANIMALI Obiettivi: La tubercolosi è, a tutt oggi, un problema di notevole importanza sia per l uomo che per molte specie animali. La malattia è causata da micobatteri
DettagliPOLITICHE ED EVIDENZE TECNICO - SCIENTIFICHE PER
Indice 3 5 6 8 La nostra missione Uno sguardo sul 2010/11 A chi è rivolto il Rapporto e il Patrimonio relazionale La struttura organizzativa dell Istituto G. Caporale Politiche e risultati 15 17 18 19
DettagliRegione Emilia-Romagna. Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica - Risultati Anno 2015
Regione Emilia-Romagna Piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica - Risultati Anno 2015 Introduzione Lo stato sanitario delle popolazioni selvatiche è uno dei parametri da tenere in considerazione
DettagliDIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE
DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE L isolamento di un virus o di un batterio implica l impiego di particolari tecniche che richiedono giorni o settimane prima dell identificazione Ne consegue
DettagliWest Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00
West Nile Disease N. 13 7 Ottobre 2008 ore 17:00 Situazione epidemiologica 7 Ottobre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 20 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease (WND)
DettagliGiorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 I Lavori in Zoonosi: corso del Servizio le dimensioni
DettagliSommario MONOGRAFIA. Ruolo dei ruminanti selvatici, cinghiali e lepri come. alpino lombardo
Anno 14 numero 1 Marzo 2014 Rivista Trimestrale d Informazione Tecnico-Scientifica A cura della Sorveglianza Epidemiologica Lombardia Regione Lombardia Sanità Istituto Zooprofilattico Sperimentale della
DettagliAPPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO. Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche
APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche Latina 2 Ottobre 2009 Applicazione di di strategie Patologia in in allevamento
DettagliLA FORMAZIONE DEL CACCIATORE OGGI..
LA FORMAZIONE DEL CACCIATORE OGGI.. - Nella maggior parte dei casi, le informazioni di interesse Medico Veterinario sono scarse o del tutto insufficienti e/o occasionali - La formazione è finalizzata soprattutto
DettagliLa sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione
Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 La sorveglianza delle zoonosi: I Il Lavori Progetto
DettagliDipartimento di prevenzione
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE E SEDI CHIVASSO CIRIE' (temporaneamente BORGARO) CUORGNE' GASSINO IVREA LANZO SETTIMO Presentazione P.A.I.S.A. 20 Ivrea 8//20 DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE AMM.VI OPERATORI TEC.
DettagliCONTROLLO SANITARIO DEGLI ANIMALI SELVATICI
CONTROLLO SANITARIO DEGLI ANIMALI SELVATICI La Regione Piemonte dispone di un piano regionale di controllo sanitario della fauna selvatica, come previsto dal DPR 67 del 17/1/96, finalizzato a garantire
Dettaglidefinizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE
SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono
Dettaglidefinizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE
SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono
Dettaglilavoro Bianchi, Brescia (Italy) Bianchi, Brescia (Italy)
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Silvia Tagliabue Indirizzo Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Reparto Batteriologia Specializzata Via Bianchi, 9 25124
DettagliDIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI
DIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI Relazione del Dirigente Responsabile dott. Paolo Boni Attività di Laboratorio
DettagliPiano di monitoraggio nazionale influenza aviaria: obiettivi e modalità operative
Piano di monitoraggio nazionale influenza aviaria: obiettivi e modalità operative Maria Lucia Mandola S.S. Lab. Specialistico diagnostica molecolare virologica e ovocoltura IZSPLVA, Torino Obiettivi
DettagliACCERTAMENTI DIAGNOSTICI PER LE MALATTIE INFETTIVE DEI VOLATILI ORNAMENTALI
e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie I s t i t u t o Z o o p r o f i l a t t i c o S p e r i m e n t a l e d e l l e V e n e z i e ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI PER LE MALATTIE INFETTIVE DEI
DettagliWest Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione.
West Nile Disease N. 45 24 Novembre 28 ore 6: Situazione epidemiologica 24 Novembre 28 I focolai confermati fino ad oggi sono 7, distribuiti in 8 province (Figura e Tabella ). Le seguenti azioni di sorveglianza
DettagliRisultati attività di monitoraggio nella fauna selvatica in Emilia Romagna
Risultati attività di monitoraggio nella fauna selvatica in Emilia Romagna QUART (Aosta) 17-18 giugno 2009 Frasnelli Matteo Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia Romagna Sezione di
DettagliIL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi
IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale
Dettaglicontrollo del rispetto delle norme sulla registrazione degli allevamenti e identificazione e rispetto delle norme di identificazione,
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25 D.lgs n 33/2013) effettuati dal Servizio di Sanità Animale TIPOLOGIE
DettagliEcologia dei parassiti nelle popolazioni di selvatici
Ecologia dei parassiti nelle popolazioni di selvatici Dott. Rudi Cassini Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Padova Corso di Formazione Fauna selvatica in Italia: dalla conoscenza
DettagliBollettino epidemiologico 2016
Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica
DettagliINICE parte prima BASI NORMATIVE. capitolo 1 Fonti normative
INICE parte prima BASI NORMATIVE capitolo 1 Fonti normative Costituzione e codice civile Diritto comunitario Leggi Altri atti aventi forza di legge Rapporto tra leggi nazionali e leggi regionali: competenza
DettagliCon il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.
ISTRUZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA PREMESSA La Regione Piemonte con Deliberazione
DettagliPATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE Daminelli P., Cosciani Cunico E., Losio M.N., Finazzi G., Bonometti E., Todeschi S., Boni
DettagliPERCORSO FORMATIVO E PROFESSIONALE
PERCORSO FORMATIVO E PROFESSIONALE - Ricercatore confermato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria (SSD VET/05 Malattie Infettive degli animali domestici), Università degli studi di Padova (Marzo 2006,
DettagliALLEGATO II DECISIONE 2008/185/CE E FUTURA ACQUISIZIONE DI QUALIFICA DI TERRITORIO UFFICIALMENTE INDENNE Verona, 27/04/2017
ALLEGATO II DECISIONE 2008/185/CE E FUTURA ACQUISIZIONE DI QUALIFICA DI TERRITORIO UFFICIALMENTE INDENNE Verona, 27/04/2017 Il Veneto è inserito nell elenco delle regioni in cui si applicano programmi
DettagliBollettino epidemiologico WND 29 luglio 2014, n. 2. West Nile Disease in Italia nel 2014
Bollettino epidemiologico WND 29 luglio 2014, n. 2 West Nile Disease in Italia nel 2014 Sommario 1 Introduzione 2 Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli di specie bersaglio
DettagliSorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale
Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca
DettagliPIEMONTE LIGURIA E VALLE D'AOSTA Dirigente - S.C. Valle d'aosta con annesso CeRMAS
INFORMAZIONI PERSONALI Nome ROBETTO SERENA Data di nascita 05/08/1975 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio I Fascia Dirigente - S.C. Valle d'aosta con annesso CeRMAS
DettagliWest Nile Disease. Situazione epidemiologica. N settembre 2008 ore 18:00
West Nile Disease N. 6 24 settembre 2008 ore 18:00 Situazione epidemiologica 24 Settembre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 16 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease
DettagliSORVEGLIANZA DELLE MALATTIE DA VETTORI IN VENETO LEBANA BONFANTI STAFF DIREZIONE SANITARIA IZSVE
MONITORAGGIO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE DA VETTORI IN VENETO LEBANA BONFANTI STAFF DIREZIONE SANITARIA IZSVE Venezia 18 ottobre 2011 Decreto del 15 settembre
DettagliAllevamento Bovino e Biosicurezza in Regione Emilia Romagna
MODENA 7 giugno 2011 Allevamento Bovino e Biosicurezza in Regione Emilia Romagna SNatalini@regione.emilia-romagna.it romagna.it Consistenza e caratteristiche del patrimonio bovino in Emilia-Romagna Stato
DettagliLA RETE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CETACEI SPIAGGIATI IN ITALIA
LA RETE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CETACEI SPIAGGIATI IN ITALIA Alessandra Pautasso - IZS del Piemonte Distribuzione geografica spiaggiamenti Liguria
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Nome Matteo Spisani Telefono Nazionalità Italiana
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Matteo Spisani Telefono 0303839015 E-mail matteo.spisani@ats-brescia.it Nazionalità Italiana Data di nascita 10.12.1976 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Da
DettagliDIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE Servizio Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: servizio.comunicazione@aslbrescia.it
DettagliFAUNA SELVATICA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA DELLE PATOLOGIE ALLA LORO GESTIONE SANITARIA
Padova 30 Settembre 2009 CORSO DI FORMAZIONE SULLA FAUNA SELVATICA PER MEDICI VETERINARI DI SANITA PUBBLICA FAUNA SELVATICA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA DELLE PATOLOGIE ALLA LORO GESTIONE SANITARIA Marco
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Peste suina africana: Le compagnie di caccia che insistono nelle zone infette del selvatico di cui all allegato 5 (facente parte integrante del presente Decreto), devono richiedere l autorizzazione alla
DettagliSorveglianza e gestione MTA in Piemonte
Malattie trasmesse da alimenti (MTA): procedure per la gestione e il controllo Torino 15.12.2017 Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte Marcello Caputo Settore Prevenzione e Veterinaria Regione Piemonte
DettagliLISTA PROVE (al 29/06/2017)
LISTA PROVE (al 29/06/2017) DESCRIZIONE_ACCERTAMENTO DESCRIZIONE_METODO SPECIE TARIFFA (UNITARIA) IVA ESCLUSA Acido Urico Enzimatico-Colorimetrico 1,00 Albumina Colorimetrico 1,00 Amilasi Cinetico 1,00
DettagliDELIBERAZIONE N. 18/16 DEL
Oggetto: Piano regionale di controllo e di sorveglianza della Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi bovina e della Brucellosi ovi-caprina, anno 2015. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
DettagliUrinocoltura : dal prelievo all antibiogramma
Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma antibiogramma Dott.ssa Franca Benini U.O.Microbiologia Centro Sevizi Laboratorio Unico Pievesestina Forlì 17 maggio 2011 Il campione microbiologico: il percorso
DettagliRELAZIONE MONITORAGGIO DELLO STATO SANITARIO DELLA FAUNA SELVATICA IN PROVINCIA DI PORDENONE
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE SEZIONE TERRITORIALE DI PORDENONE RELAZIONE MONITORAGGIO DELLO STATO SANITARIO DELLA FAUNA SELVATICA IN PROVINCIA DI PORDENONE 01.06.2010-31.05.2011
DettagliCoxiellosi o Febbre Q
Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto
DettagliToxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana.
Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Dati preliminari Daniela Gianfaldoni e Francesca Mancianti Dipartimento di Patologia
DettagliWND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna
Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna
DettagliLe malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo Sorveglianza veterinaria West Nile
Le malattie da vettore in Emilia-Romagna: Piano di Sorveglianza e controllo 2013 Sorveglianza veterinaria West Nile Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico Zanzare del genere Culex, (Aedes)
DettagliREPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015
REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 Gennaio 2016 Redazione a cura della DG Welfare-Regione Lombardia, IZLER e Centro Regionale Sangue 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2015 Il presente report
DettagliEziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
Scuola di Specializzazione di atologia suina Situazione attuale della Malattia di Aujeszky Salone polifunzionale S. Giovanni Moretta (TO) 23 ovembre 2007 Eziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
DettagliLe patologie abortive
Le patologie abortive nei caprini e negli ovini: Generalità 60-70% degli aborti dei piccoli ruminanti sono infettivi L eziologia è più spesso batterica o parassitaria raramente virale Principali aborti
DettagliFabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.
Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell
DettagliUn Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche
Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche L Istituto Zooprofilattico Sperimentale Si occupa di diagnostica
DettagliCosto Diretto Costo Costo. Prova Sierologica
Prova Sierologica Tecnica Costo Diretto Costo Costo Personale Materiale Ammortamento Totale indiretto industriale Actinobacillus pleuropneumoniae: anticorpi ELISA (kit Bommeli) 0,45 2,12 0,01 2,59 2,81
DettagliFauna selvatica e zoonosi: aggiornamenti su aspetti epidemiologici ed indagini di laboratorio
Fauna selvatica e zoonosi: aggiornamenti su aspetti epidemiologici ed indagini di laboratorio Strumenti epidemiologici e statistici applicabili alle malattie della fauna selvatica Dr. Giuseppe Ru Dr. Pierpaolo
DettagliPiani di sorveglianza nella filiera avicola e revisione dell anagrafe zootecnica. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario
Piani di sorveglianza nella filiera avicola e revisione dell anagrafe zootecnica Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario P.F. Veterinaria e Sicurezza alimentare Servizio Salute Regione
DettagliSCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA
SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale
DettagliSensibilità e specificità dei sistemi di sorveglianza
Scuola di Perfezionamento in Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare Orvieto /Principi di epidemiologia e sorveglianza / 20 25 marzo 2011 Sensibilità e specificità dei sistemi
Dettaglida protozoi criptosporidiosi, leishmaniosi, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, tripanosomosi.
in base all agente eziologico Batteriche: borreliosi di Lyme, brucellosi, carbonchio, clamidiosi, febbre bottonosa, febbre Q, leptospirosi, listeriosi, salmonellosi, tbc, tularemia... Virali: coriomeningite
DettagliRuolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi
Ruolo del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ilaria Ciabatti Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza
Dettagliindividuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio
DIAGNOSI (διαγνωσισ = distinguere) individuazione della causa di una patologia Diagnosi su base clinica e/o anatomo-patologica sospetto o orientamento diagnostico Diagnosi di laboratorio (diagnosi eziologica)
DettagliDIPARTIMENTO DI SANITA E BENESSERE ANIMALE REPARTO DI BATTERIOLOGIA SPECIALIZZATA. Relazione del Dirigente Responsabile dott.
DIPARTIMENTO DI SANITA E BENESSERE ANIMALE REPARTO DI BATTERIOLOGIA SPECIALIZZATA Relazione del Dirigente Responsabile dott. Silvia Tagliabue ATTIVITÀ DI SERVIZIO CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE PER LA LEPTOSPIROSI
DettagliSorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA
DettagliSCHEDA INSEGNAMENTO MICROBIOLOGIA APPLICATA E VIROLOGIA
SCHEDA INSEGNAMENTO MICROBIOLOGIA APPLICATA E VIROLOGIA Corso di Laurea magistrale Curriculum Biosanitario Denominazione insegnamento: applicata e Virologia Numero di Crediti: 6 Anno: II Semestre: I Docente
DettagliAREA DELLE ATTIVITA DI SERVIZIO REPARTO DI PRODUZIONE VACCINI E REAGENTI. Relazione del Dirigente Responsabile dott.
AREA DELLE ATTIVITA DI SERVIZIO REPARTO DI PRODUZIONE VACCINI E REAGENTI Relazione del Dirigente Responsabile dott. LOMBARDI GUERINO ATTIVITÀ DI SERVIZIO VACCINI STABULOGENI Il livello di produzione di
DettagliAc anti Neospora spp Esame biochimico su sieri animali
Denominazione della prova Matrice Analita Ricerca di anticorpi anti Herpes virus specifico per la discriminazione delle infezioni da Bovine Herpes Virus 1 e Bubaline Herpes virus 1 Diagnosi sierologica
DettagliArea A Sanità Animale
Il patrimonio zootecnico Numero di capi anni 2007 2012* Area A Sanità Animale ANNO BOVINI BUFALINI SUINI OVICAPRINI EQUINI 2007 97.824 210 406.843 5.995 4.012 2008 96.447 194 357.643 6.500 4.024 2009 93.874
DettagliProtocollo operativo di controllo d colombi in ambiente urbano: ruolo dei Servizi Veterinari
Protocollo operativo di controllo d colombi in ambiente urbano: Dott. Stefania Mancini USL Umbria 1 Protocollo operativo di controllo dei colombi in ambiente AMBIENTE URBANO favorevole a colonizzazione
DettagliIl piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri
Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari Paolo Calistri West Nile Disease La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva ad eziologia virale,
DettagliIl monitoraggio sanitario
Bologna, 14 Aprile 2011 Il monitoraggio sanitario Giuseppe Merialdi IZSLER-Bologna Perchè monitorare? Perché monitorare? Negli ultimi anni si è verificata una tendenza ad utilizzare animali quanto mai
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 5 del 14 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5
DettagliIl latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio?
Il latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio? tutti i prodotti alimentari non sottoposti a trattamento sono più a rischio dei prodotti trattati la qualità igienico
DettagliTABELLA 1 TARIFFARIO "SANITA' ANIMALE" ANIMALI DA REDDITO METODO DI PROVA DENOMINAZIONE PROVA TECNICA DI ANALISI. TARIFFA IZSPB proposta
TABELLA 1 TARIFFARIO "SANITA' ANIMALE" ANIMALI DA REDDITO CODICE PT/SIE/024* Emosiero equino Immunofluorescenza indiretta per la ricerca di Babesia caballi in emosieri di cavallo IFI 7,18 PT/SIE/026* Emosiero
DettagliPiano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive
Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna
DettagliEsami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002
Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni
DettagliIl ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza
Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 16 Luglio 2009 Progetto Emergenza: Prepariamoci alla Pandemia LA RETE
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
DettagliTutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL
La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità
DettagliIL CAMPIONAMENTO DELLE MALATTIE VIRALI NOTIFICABILI NELLA REGIONE PIEMONTE
IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta IL CAMPIONAMENTO DELLE MALATTIE VIRALI NOTIFICABILI NELLA REGIONE PIEMONTE Dott.ssa Marzia Righetti S.S. Laboratorio Specialistico
DettagliZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA
Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona
DettagliMALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO
MALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO Negli allevamenti suinicoli piemontesi nel corso del 2009 non si sono registrati particolari eventi o gravi episodi di malattie infettive soggette a denuncia. Tuttavia,
DettagliBlue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE
Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia
DettagliOggetto : Determinazione n. G12150 del Ti agosto 2014 "Macellazione d'urgenza - Aggiornamento Procedure Operative." PRECISAZIONE CAMPIONAMENTO
REGIONE i ^ *&,4 I...... A.rea Sanità Veterinaria Prot.n GR//750U /I I/IO Roma, lì O 9 DIC. 014 Coordinatori Servizio Veterinario Ausi del Lazio Istituto Zooprofìlattico Sperimentale Lazio e Toscana -
Dettagli