FAUNA SELVATICA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA DELLE PATOLOGIE ALLA LORO GESTIONE SANITARIA

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1 Padova 30 Settembre 2009 CORSO DI FORMAZIONE SULLA FAUNA SELVATICA PER MEDICI VETERINARI DI SANITA PUBBLICA FAUNA SELVATICA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA DELLE PATOLOGIE ALLA LORO GESTIONE SANITARIA Marco Martini Università degli Studi di Padova

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3 VALORE DELLA FAUNA SELVATICA Valori negativi: predazione (persone, animali da reddito/compagnia compagnia) danni alle colture danni al paesaggio incidenti stradali

4 RILEVANZA DELLE MALATTIE INFETTIVE NELLA FAUNA SELVATICA Danno alle popolazioni selvatiche (aspetti ecologici, conservazionistici, turistici ) Trasmissione selvatici domestici Trasmissione zoonosi all uomo Restrizioni commerciali

5 GESTIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NELLA FAUNA SELVATICA Prevenzione: misure rivolte a impedire l introduzione di un infezione in una popolazione Controllo: misure rivolte a ridurre l impattol Eradicazione: misure rivolte alla totale eliminazione di un infezione Laissez-faire faire: atteggiamento corretto quando la valutazione della fattibilità e/o o delle probabilità di successo di un intervento lo consiglino

6 INFEZIONE OSPITI SELVATICI SITUAZIONE IN EUROPA RILEVANZA PRINCIPALI FR AI Uccelli Diffusa Economica, zoonosica Newcastle disease Spostamento animali Uccelli Diffusa Economica Spostamento animali WNV Uccelli Focolai in Italia e in Europa orientale Rabbia Volpi, c. procioni, pipistrelli Zoonosica, economica Spostamento animali, vettori Diffusa Zoonosica Spostamento animali Cimurro Carnivori Diffusa Conservaz. Spostamento animali, contatti con cani Mixomatosi Conigli Diffusa Economica Spostamento animali, vettori MEV Conigli Diffusa Conservaz., economica EBHS Lepri Diffusa Conservaz., economica Spostamento animali, contatti con domestici Spostamento animali, contatti con allevati

7 INFEZIONE OSPITI SELVATICI SITUAZIONE IN EUROPA RILEVANZA PRINCIPALI FR PSC Cinghiali Diffusa in Europa centrale e orientale Economica Spostamento animali, contatti con suini domestici Pseudorabbia Cinghiali Diffusa Economica Spostamento animali, contatti con suini domestici PSA Cinghiali Sardegna Economica Spostamento animali, contatti con suini domestici

8 INFEZIONE OSPITI SELVATICI SITUAZIONE IN EUROPA RILEVANZA PRINCIPALI FR Brucellosi Tbc bovina Paratbc Cheratocon giuntivite Tularemia Ruminanti, cinghiali, lepri Ruminanti, mustelidi, cinghiali, carnivori Ruminanti, conigli Diffusa Diffusa Economica, zoonosica Economica, zoonosica Spostamento animali, contatti con domestici Spostamento animali, contatti con domestici Diffusa Economica Spostamento animali, contatti con domestici Caprini Diffusa Conservaz. Spostamento animali, contatti con domestici Lepri, roditori Diffusa Zoonosica Spostamento animali

9 INFEZIONE OSPITI SELVATICI SITUAZIONE IN EUROPA RILEVANZA PRINCIPALI FR Infezioni tick-borne (TBE, borreliosi, rickettsiosi, anaplasmosi) Roditori, ruminanti Diffuse Zoonosica, economica, Vettori, spostamento animali, contatti con domestici salmonellosi, carbonchio, leptospirosi, bluetongue, BVD

10 EBHS agente: calicivirus, simile a quello della RHD. Resistente nell ambiente (anche ± 3 mesi). Stipiti a diversa patogenicità Descritta in Nord-Europa all inizio anni 80, probabilmente presente da prima, ora è endemica in tutta Europa Ospiti: Lepus europaeus e L. timidus Trasmissione diretta e indiretta (ciclo oro- fecale, respiratoria). Uomo, insetti e uccelli possono essere vettori meccanici

11 EBHS Animali <2-3 mesi si possono infettare ma raramente ammalare (immunità materna e scarsa suscettibilità) L impatto sulle popolazioni selvatiche è densità- dipendente: ALTA DENSITA (> 15 lepri/km 2 Trasmissione rapida Esposizione dei giovani in età non sensibile (< 2-3 mesi) Bassa mortalità BASSA DENSITA (< 8 lepri/km 2) Trasmissione lenta Esposizione dei giovani in età sensibile (> 2-3 mesi) Alta mortalità

12 EBHS Lesioni: edema, congestione trachea con contenuto schiumoso-emorragico emorragico; fegato ingrossato, pallido, degenerato, friabile; milza ingrossata, ittero diffuso Sintomi: morte improvvisa, comportamenti anomali (altrerato riflesso di fuga, disorientamento, avvicinamento a centri abitati) Diagnosi: - virologica (ELISA, WB, PCR) - sierologica (ELISA)

13 RHD Rispetto a EBHS ha una diffusione più ampia: Europa, Asia, Oceania, America centrale Ospiti: conigli selvatici e domestici (Oryctolagus cuniculus) Morbilità e mortalità più elevati che per la EBHS. Suscettibili tutti i conigli, sintomi clinici e mortalità solo in animali > 40 gg

14 TULAREMIA Agente: Francisella tularensis, Gram -, 4 subspecie (tularensis, holarctica, mediaasiatica, novicida) resistente nell ambiente a T < 13 C, nell acqua acqua, nelle carcasse animali, al congelamento Ospiti: molte specie di lagomorfi (che possono manifestare sintomi) e roditori (alcune specie eliminano per tempi prolungati l agente l con l urina), e molti altri mammiferi, artropodi (nelle zecche trasmissione transovarica e transstadiale).

15 TULAREMIA Zoonosi. L uomo si infetta per via transcutanea o transcongiuntivale tramite contatto diretto con animali morti o con materiale contaminato, per via alimentare (acqua contaminata o carne poco cotta), per via respiratoria, tramite morso di vettori ematofagi infetti (zecche, mosche, zanzare) e può sviluppare forme cutanee, oculari, orofaringeali, linfoadenopatie ulcerative, polmonari

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19 CHERATOCONGIUNTIVITE INFETTIVA Agente: Mycoplasma conjunctivae, endemico in ovi-caprini allevati, responsabile di epidemie in popolazioni di camosci, stambecchi e mufloni alpine e pirenaiche e di thar in NZ Altamente contagiosa, trasmessa per contatto diretto e da vettori (mosche) Congiuntivite mono- o bilaterale, che può evolevere in forma mucupurulenta, cheratite, ulcerazioni e perforazioni corneali

20 Rupicapra pyrenaica Hemitragus jemlahicus

21 CHERATOCONGIUNTIVITE INFETTIVA Decorso spesso benigno, con guarigione spontanea dei capi malati e autoestinzione delle epidemie. Episodi con mortalità elevata: Gran Paradiso ( ); Val d Aosta d (1998); Val Pellice/Val Germanasca (2003) Diagnosi clinica, diretta (PCR); indiretta (ELISA per Ab)

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24 BRUCELLOSI Brucella abortus: isolata sporadicamente da camosci nelle Alpi occidentali. L infezione non sembra in grado di mantenersi nelle ns popolazioni selvatiche. Costituisce un problema in altre aree (bisonti e cervi in USA; bufali in Africa meridionale) Brucella melitensis: isolata sporadicamente da camosci e stambecchi nelle alpi occidentali Brucella suis: biovar 2 circola in cinghiali in Europa, biovar 2 sporadicamente isolato da lepri, biovar 4 circola in popolazioni di renna, caribou e alce in regioni artiche

25 TUBERCOLOSI Ospiti in grado di fungere da serbatoi: bisonte (Bison bison) bufalo (Syncerus caffer) cervo a coda bianca (Odocoileus virginianus) lechwe (Kobus leche) opossum (Trichosurus vulpecula) tasso (Meles meles) cervo (Cervus elaphus) in condizioni di elevata densità

26 TUBERCOLOSI Mycobacterium bovis isolato dal cinghiale in diverse aree in Italia. Dubbi sulla sua capacità di mantenere l infezionel infezione. L ipotesi è suffragata in alcune aree (Spagna) da: identità genotipica tra isolati da cinghiale e da ungulati selvatici e domestici (cervi, capre, bovini, suini); elevata prevalenza in popolazioni prive di contatti con altre specie domestiche o selvatiche; lesioni a livello polmonare che permettono eliminazione per via respiratoria; lesioni generalizzate, soprattutto in soggetti giovani

27 PESTE SUINA CLASSICA SD SS SD SS SD SS SD SS SD SS SD SS Bulgaria Croazia Francia Germania Romania Slovakia Svizzera 7 Ungheria TOTALE

28 PESTE SUINA CLASSICA Sardegna ( ) anche suino domestico Toscana, Maremma ( ) Toscana, Lunigiana ( ) Appennino Piacenza (1995) Varese ( )

29 PESTE SUINA CLASSICA Contatti con capi infetti allevati (Maremma) Ripopolamento illegale con capi infetti (Lunigiana, Varese) Simpatria con maiali infetti allo stato brado (Sardegna)

30 PESTE SUINA AFRICANA Tuttora presente in Sardegna (3 focolai nel 2009; 6 nel 2008, 31 nel 2007), sostenuta da maiali domestici allevati allo stato brado Dal 2005 presente, al di fuori del continente africano, in Georgia, Armenia e Repubbliche meridionali della Russia (Cecenia, Abkhazia, Dagestan)

31 MALATTIA DI AUJESZKY Riconosciuta endemica in popolazioni di cinghiali in diversi paesi Europei, anche dove l infezione è stata eradicata da suino domestico Il cinghiale è in grado di fungere da serbatoio L infezione decorre per lo più senza evidenti sintomi

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