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1 CORSO DlLAUIlEA IN INflRMIERlsnCA PItOGItAMMA DlINf'EIlMIERISTlCA IN SANfTA' PUBIUCA [ 'IIlV[HlIV.r,!«ooodo anno, Primo_t.. - Sede l'oiidinlal- A. A ZOU _- LI... TlCHI OII'UUDA, DISIN'UIONf, DISIN'UTAZIONII $T'I"""'o.zJONE l"lgllh( 'USOIU LI t_dlgli_oila_ -, - s.._ '.'otodol_~... So!1 hl..''''_0l0i...-_......"",.-- <r 5.../1111..,,"'... IA_DlWMlU.rnl... mm - Doli. Il.. "''''''''''''UO>fIt_ l'lgioii! DlCGU ""'MUm... -cjj"..., "...~ _d_ "'Cco=. ' =doiji_, '_11-1'fI'DI_~.. "'_III_r_ _.- _=.. GlHOAU L',Id... '"' t...- L'IOI... _ 5toIOIT_... MpoIlJ "'... od... Ilill dllo'~o... -.

2 . _~._~...,_.._~ ~ _ -...1TIl_mM A P... KW11 "CALI_ ou.u -...1TIl_fT"INI'. P"1'......uu. _IMIoTOGlNI...,- G... IiI. MAlATTIIIlHFmMA T_SUSU.U ~ GKMNO DI RIClVII«IfTO:'-" _ U.oo TUTI CONHGI.UIITI,.,..0.' "._.... (V-.oI... 0(" "O._._.-'o'lo/Jll- N;X!H;,

3 -.."._ " _"'- --_-- Il. UVAOGIO DEI,.LI: '_..... ~ dlffus IwoIdw.,... liofulmi GI","","". - 'iii5--'-'-''''''' =.---_.. QU"" MANi _.. "..-

4 Esistono tre Ij~IW di lavaggio dell&ii\o"';' :1 "I ProblEma dì tempo z 'MJllo.. ostacola call'igi_ delle mani LAVAGGIO MANI. La frrq"olg ciol "''''9!jio ciolk... dlpend&: il tipo,.. dorol./òi\tuiii., dclr."i.;.a ~ gnodo cii a>"i"";... ~... Ioto 01 <""hltto.. _cftm,a "'rin'e... dol,....,. 7 7 ',. <fohci H ",,.. ' --io~"'._... 1a jj '. ' re ',2... _o._lccn"";""i:;... NORME GENERALI..., l." c 'v- ' ",.h;. _ MQ "._r M '0.0 ' p lo,.uula looltu... 10' io. Il.... _,... _,;,; 'l";... :r,... le ".a..w... "'q,"i {"'fido.---""",,_ ~ ( LAVAGGIO SOCIALE c... il 'enooine lo, '3f' 0<_ dejk. Il 1", lo. oggi<> <OfI..,p... ttl\clg, l:uso del "'II',~ c' fol'ldolnutolo,... r wl> IpOI'"I, di _... ",+",,(.0, di... pome di,.".. i o......,... di pone di... ~,...;"",;'

5 LA V AGGIO SOCIALE _0.... _ "" L,..... ' i _, _. l..iova66io soaale - PROCEDIMENTO.,-,._ -- _-,""" "... '.... " ii i'"_ '",,- _.. ' D ' L... _- :r.:., ,-.---_...' 00- LAVAGGIO o Q!Ju'o Tipo di "-9gIo dej lo Inani ti _ ",Iri"';.,. di... ; dii!''''''''; (.. S,~. <!'-...,"':'" ", prt\'v09o.. lo C/'UCIlodi.. ".. ".._) PERCHE7, LAVAGGIO _"' _-.',..._ ",...." t, b.,o ~...,1.11. _ olori...-.~ _. ~ ti -'-'.. _- "",. '"'''_'.~I I LAVAGGIO ANTISEIIICO I PRODOTTI ANTISE i Ileo c

6 LAVAGGIO PRE- OPERATORIO o Viene eseguilo ~mo di ogni pro,.dr"" chirurgica fin <Id.11.".". il più allo,vello di d""ontallli"",i.m dalle mon;. LAVAGGIO PRE-OPERATQRIO... "" """'" Pu pr... la diffusòo.. di ge:rm; dalle liio1iii.1 ""'"P".~""o. in ""'. di roltura o pruorua di micro fon nei guanli. LAVAGGIO PRE-OPERATORIO PROCEDIMENTO.=:;-.- _ - L..t,.l'''''''_"....,...u... dopo upooi- - bi.':;',! L ltlill"". di P I '" _,..... _10 _.. _II"..... ".. "".,

7 -.._-,,--- = _.. _ -=-- RACCOMANDAZIONI ' al<> di>'i$ll de"" oven lo "",,",L ""' «>rl~ O Znli 00"...,,1"';=.., il Iovaggio ckll~ o le ""9hi~ dc.. "". "",100 us... ~ «>l'h: ~ pri... di O". US<II'c le ""9h~ lint~ o."., port<lr~ _Ii

8 I RIFIUTI Qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'obbligo di disfarsi secondo 11.1 norme nazionali vigenti Smaltimento dei liquami urbani STATdC"- -~ 11._ 'I..... in... _, ' ,,- o -- 11_- Smalti mento dei rifiuti solidi DPR IV_ g,~ <101 H11HII, g$ 2~.. i ~--'" / \, Problemi derivanti dall'irrazionale accumulo di RSU Degradazione del P<'eSéiggio Sviluppo di C<itlivi odori Produzione di fumo Richiamo per mosche, topi e ratti Inquinamento delle acque superficiali ttj e profonde Produzione di aerosol miaobici Formazione di!las oocivi p Dlte.lle. Classificazione dei rifiuti speciali provenienti da strutture sanitarie COmJlOlulIglo...:.::;;:;''':.:.,.!'::':' d- -d Comp... lon..-.. d,, _ o " Le...,. ~ imej1to awiene per TERMOOISTRUZIONE 1

9 Gestione dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo ~ -~-... l 'igiene degli alimenti L'igiene degli alimenti si prefigge la conservazione delle ceratteristiche intrinseche di un alimento Il di assicurarne /'innocuir~ ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE IL LATTE '-" '-.1.., -'-- ~-... ",.'<4...,- I.,. _._. ""',"', '... 0.'" "_"_""''''" ' " 'io Il latte opponune con1"~~~ ~ ~~"'~'::; ~"~~~'; Il latte alterando I determinare BRUCELLOSI TUBERCOLOSI DISSENTERIA FEBBRE TIFQIDE Risanamento del latte / '- I T\ l" _.--' LA CARNE Acqua per 75,8% Sostanza secca per 24,2% Proteine (miosina, actina) Acidi grassi Minerali (ferro, ca1eio, sodio) vitamine 2

10 Vigilanza igienica sulle carni, Vltita ante monem Vitit. post mortllm (ricerca di larve di trichlnella spiralis, cisticerchi, larve di ton') Macelli CooHfVszione il ba,.. temperature GUSCIO <;:, TUORLO.,t> LE UOVA.- --_ti lì ALBUME LA CARNE DEI PESCI Proteine Lipldl GIvcidi V<tilmine A e O Molluschi lameli branchi (ostriche, miti~) Confezioni aigiiilate: sono ',e''njl di numerosi ~ i. ad es. quel! che jifoyoc8fio Epatite A. fetii:>ffl tiloide ~ pa...\ifoide. ~ Alimenti di origine vegetale..,.~, C e re~li (~cquil, glicidi. lipidi, proteine, < l::t materiale fibroso, viiiimine. calcio e ferro) Frutta (beta carotene. antiossidanti. vitarrune),: Verdure o ortaggi o:::::::::: fresehe <: ~ COI'lHfVaie ASPE I li lgienlsnci Contarninarione da ""h.,.oti tossici e nocivi di ofigine dli'nica e biologica Vigilanza igienica... Non commercio di prodotti evanali, Non presenza di paras!jti aninali e, Ricerca di residui Iossici dwnici (petticidil La conservazione degli alimenti -,...,... 0-,... jiiu... 3

11 MEZZI CHIMICI 0 " SALE - ç "" ZUCCHERO _ OLIO - :':": ACETO AFFUMICATURA MEZZI BIOLOGICI..- FERMENT.o.zIQNE; '" FERMENT.o.zIQNE; _. DEl LATTE ---- "--'"" - --, " ADCHTIVl EDUCAZIONE SANITARIA 1860 Inghilterra - ttal ia (1900).!" " l,.,,'*"'..... _ ~, 'w,'.. "._ n _...,, _ ~_. " -. I>fl.U... liti ~"""'... rr.: Spirale dell'educazione LP' I~--=:;=~I c:\ I ~~<IOUA I Legge or. 132 del 1968: trasformazione deg li ORDINAMENTI OSPEDAUERI DPR nr, 225 del 1974: rapporto tra professione infermieristica ed educazione sanitaria Legge or, 833 del 1979: nascita del SSN, tute la della salute come diritto Legge nr, 595 del 1985: norme per la programmazione sanitaria e Piano sanitario nazionale Legge nr, 502 del 1992: nuovo ordinamento dei servi;;o:i san~ari Aspetti organizzativi ed ambiti di intervento L'educazione sanitaria intesa come: INTERVENTO GLOBALE SULL'INDIVIDUo pone l'operatore al centro di un intervento polivalente SERVIZI SANITARI TERRIToRIALI: consultori, mediejna scolastica SERVIZI SANITARI ospedalieri 4

12 Ambiti di intervento Livello r'lilzionale (piani sanitari naziona~) Organi: MiniSlero della Salute Livello Inlennedio regionale (pial\o IIiIn~ario regionale) Livello locale (singole aziende sanilarie) 5

13 Interventi di profilassi indiretta Ambiente.. Eliminazione insetti vettori

14 Elenco malattie trasmesse da vettori Febbre gialla: Virus amarillico (giallo) Necrosi del fegato, Necrosi epitelio tubulare renale Prevenzione: vaccino e lotta al vettore

15 Differente eziologia RICKETTSIE BATTERICA -Tifo -Peste esantematico -Febbre -Febbre PROTOZOARI ricorrente botlonosa -Malaria -Febbre virale -Leishmaniosi -Febbre gialla,,\ QUADRI MORBOSI VARI

16 La diffusione delle malattie trasmesse da vettori è condizionata dalla presenza nell'ambiente dell'ospite invertebrato nel quale il parassita ha la possibilità di completare il proprio ciclo vitale. Catena contagionistièa complessa 2 ospiti parassita vettore

17 Leishmaniosi Protozoi del genere LEISHMANIA Parassiti dell'uomo e di animali domestici e selvatici I Febbre Epatosplenomegalia Anemia Disprotidemia. Quadro cutaneo Quadro viscerale Imeteorismo, diarrea) I Prevenzione: zanzariere/bonifica ambientale

18 Malaria Sporozoi (genere PLASMODIUM) Vettore: zanzare anopholes Fattori favorenti: umidità - temperatura - acque stagnanti EPISODIO SiMILINFLUENZALE ACCESSI FEBBRILI EPATOSPLENOMEGALIA RonURA DI MILZA PREVENZIONE: 3 tipi di vaccino

19 Virosi ematogene Le virosi ematogene rappresentano uno dei principale problemi di salute pubblica. Si trasmettono da uomo ad uomo tramite emoderivati, sangue e fluidi corporei DIFFUSIONE -... CONTAGIO DIREno MEDIANTE VEICOLI

20 .~ Catena contagionistica delle virosi ematogene UOMO Unico ospite HBV: gg HCV: 2 settloltre 6 mesi HIV: pochi mesi TRASMISSIONE PERCUTANEA TRASMISSIONE INDIRETTA Sangue ed emoderivati: Trasfusioni Terapie Interventi chirurgici Droghe inietlive TRASMISSIONE MUCOCUTANEA TRASMISSIONE DIRETTA (contagio sessuale) TRASMISSIONE VERTICALE ~ b.-

21 Epatite B Virus HBV piccolo, caratterizzato dall'antigene HBs Modalità di trasmissione: Insetti ematofagi Passaggio transplacentare Latte materno Astenia Ittero a volte Aumento transaminasi Epatite va incontro a riacutizzazione --

22 Il virus HBV è eliminato mediante la sterilizzazione o bollitura per 15 minuti Il virus è molto resistente nell'ambiente

23 Evoluzione dell'infezione da virus HBV EPATITE ~ ACUTA GUARIGIONE INFEZIONE SUBCLINICA EPA;ITE FULMINANTE ~ I INFEZIONE HBV j PORTATORE SANO DI HBsAg CIRROSI _.-- EPATITE CRONICA ~ EPATOCARCINOMA

24 Epatite Delta Virus Delta HDV è un virus difettivo capace di riprodursi solo in presenza del virus B HBV. Coinfezione: HDV insieme ad infezione HBV Superinfezione: HDV dopo HBV Trasmissione: Via parenterale apparente Via parenterale inapparente Prevenzione: indiretta con vaccinazione

25 Epatite C Simile alla B, ma quadro clinico meno severo Nuovi fenomeni: tatuaggilpiercing STORIA NATURALE ED EVOLUZIONE DELLE INFEZIONI DA HBV E HCV guarigione HBV r""- Cronicizzazione (50-75%) Epatite cronica (40%) Cirrosi (20%) Rischio epatocarcinoma Cronicizzazione (6-10%) Epalite cronica (50%) Cirrosi (25%) Rischio epatocarcinoma

26 PrediUori indipendenti della positività anticorpale Età superiore ai 45 anni Uso di siringhe di vetro Terapie dentali ~., y;; tl;;;-'" Dal 1990: screening dei marcatori di epatite virale comprende ricerca anicorpi Anti- HCV

27 Aids Sindrome di immunodeficienza acquisita Virus HIV: scarsa resistenza ambientale che colpisce giovani, adulti e bambini Trasmissione: verticale transplacentare latte materno Manifestazioni cliniche: infezioni sostenute da germi non patogeni e forme rare di tumori maligni

28 MALATTIE INFETTIVE TRASMESSE DA VETTORI Sono infezioni ad eziologia varia, presentano come elemento la trasmissione per mezzo di Antropodi: insetti ematofagi. ruolo di vettori -

29 Sintomi: febbre, cefalea, dolori ossei, alopecia, manifestazioni cutanee Prevenzione: non è disponibile vaccino, la profilassi si basa sulle normali norme di prevenzione Il periodo di latenza può durare anni Use condoms you've go! good

30 L'infezione da HIV determina: - Serie di alterazioni a carico di tutte le cellule del sistema immune - Immunodepressione globale FASI: Fase primaria Fase clinicamente silente (sieropositività) Fase terminale (malattia conclamata) j Comparsa di infezioni opportuniste o neoplasie (Sarcoma di Kaposi)

31 Isolamento inverso in clinica di infettive Assistenza domiciliare TERAPIA: farmaci anti-retrovirale (zidovudine= AZT). La terapia ha un'efficacia tanto maggiore quanto prima essa viene --. intrapresa

32 Riflessioni La lotta all'infezione HIV e all'aids è basata sulla conoscenza dei rischi di esposizione e contagio e sulle misure efficaci a prevenirli. Precauzioni per i sieropositivi: - Evitare rapporti sessuali o usare profillattico - Informare il partner - Evitare scambi di oggetti o partner - Evitare gravidanze,

33 , Malattie infettive a trasmissione sessuale o MST Le malattie sessualmente trasmissibile rappresentano un'area della Medicina in espansione Le più conosciute: Gonorrea e Sifilide

34 Gonorrea La Gonorrea è una patologia venerea, sessualmente trasmessa Malattia sociale (prostituzione / condizioni socio-economiche svantaggiate) Trasmissione diretta tramite atto sessuale Distretti interessati: mucose genitali congiuntiva articolazioni

35 Agente eziologico: NEISSERIA GONORRHOEAE (forma a chicco di caffè) Poco resistente al calore ed ai disinfettanti Sintomi: - abbondanti secrezioni di pus giallo-verdastro - dolore alla minzione (uretrite) Accertamento: esame microscopico e colturale della secrezione Il superamento dell'infezione non dà immunità Prevenzione: - metodi di contraccezione - evitare rapporti sessuali occasionai i o promlscui

36 Sifilide Malattia infettiva trasmessa per contagio sessuale Agente: TREPONEMA PALLIDUM (poca resistenza al di fuori dell'organo infettato) Trasmissione: verticale (contagio sessuale) indiretta (bicchieri) tatuaggi aghi siringhe _--,~"

37 L' epidem iolog ia generale Dal greco: EPI DEMOS= studio sulla popolazione È la branca dell'igiene che studia l'andamento di tutte le entità morbose nelle comunità

38 L'epidemiologia delle malattie infettive Le malattie vengono classificate in base a: - Distribuzione spaziale e geografica - Andamento cronologico - Distribuzione demografica - Modalità di trasmissione o cat\9na contagionistica

39 I nfezione e malattia Un'infezione si realizza con la penetrazione e la moltiplicazione del parassita all'interno dell'ospite Una malattia infettiva insorge se, dopo un'infezione sostenuta da microrganismi patogeni si determinano nell'ospite delle manifestazioni patologiche

40 Microrganismi patogeni Virus Batteri Miceti --~. Protozoi Elminti micosi Altri macroparassiti -~. (infestazioni) tenìasi

41 La catena contagionistica Interazione Agente biologico in grado di ~ arrecare danno :> I Modo in cui si trasmette ~ Ospite Malattia infettiva i tre anelli della catena contagionistica

42 - Vie di trasmissione delle i VERTICALE c::::::::> ORIZZONTALE -TRANS-PLACENTARE (prenatale) - DURANTE IL PARTO (perinatale) -ALLATTAMENTO (postnatale) ~A~R~IA~ ' DIRETTA TRANS MUCOSA (orale, =:> genitale, congiuntivale) (person to person; I c:. animale _ uomo) TRANS CUTANEA (malattie dermatologiche) ALTRE (pediculosi) INDIRETTA > VEICOLI (substrati inerti) VETTORI (insetti)

43 I portatori di infezione PORTATORE PORTATORE PORTATORE PRECOCE CONVALESCENTE CRONICO MALATTIA ) ~ Mesi/anni - INFEZIONE Ore/giorni/mesi/anni PORTATORE SANO

44 Meccanismi di difesa: l'immunità L'IMMUNITA' ~ QJ~.~ ~ C. /j ~~ 1~ Q.-~:~ 2 2 Lo stato di resistenza o di adattamento agli effetti di un dato agente capace di arrecare danno I fattori umorali e cellulari aspecifici costituiscono l'immunità congenita o aspecifica Stimolazione antigenica (microrganismi patogeni, tossine, etc) provoca: immunità acquisita o specifica

45 - Immunità alle infezioni Immunità aspecifica (congenita) Immunità specifica (acquisita) 1. Fattori umorali 2. Fagocitosi 1. Naturale a) Passiva - Connatale - Con il colostro b) Attiva - Infezioni pregresse 2. Artificiale a) Passiva - Sieroprofilassi b) Attiva - Vaccinoprofilassi

46 La profilassi delle malattie infettive È quella scienza che mira ad impedire l'insorgenza e la diffusione delle malattie infettive mediante misure di controllo nei confronti dei tre costituenti del TRIANGOLO EPIDEMIOLOGICO uomo microrganismi < ~ ambiente

47 Profilassi diretta Notifica ( o denuncia) alle Autorità competenti Isolamento e contumacia Inchiesta epidemiologica Accertamento diagnostico Disinfezione/disinfestazione/sterilizzazione Immunoprofilassi

48 Contumacia Si attua per i soggetti sani ma sospetti per aver avuto contatto con persone infette nel periodo di contagiosità e sono definiti CONTATT:,..I --..

49 I nch iesta epidem iolog ica Consiste nella raccolta di tutte le informazioni utili a definire tempi, modalità di insorgenza della malattia infettiva

50 Le malattie infettive a trasmissione aerea Le malattie respiratorie sono una delle cause maggiori di morbosità e mortalità D C.J

51 Modalità di trasmissione delle malattie infettive a diffusione aerea Uomo malato o portatore Suolo superfci Secrezioni nasofaringee Tracheali bronchiali ~~ Oggetti contaminati --_ ARIA Ospite umano Piscine feci

52 Malattie a trasmissione aerea Difterite Infezioni streptococciche Influenza Legionellosi Meningite Morbillo Parotite Pertosse Rosolia TBC Varicella Herpes Zoster

53 Antropozoonosi Gruppo di malattie degli animali che possono trasmettersi all'uomo mediante: diretto - _o da animali da compagnia - Contatto indiretto -_o da ingestione di alimenti di origine animale

54 Modalità di trasmissione Contatto,--,dc-i_re_tto-----, ~ Acqua potabile Ospite umano Animale malato o portatore mosche Carni, pollami, -="o:;-_~o~v~a e derivati SUOLO L. ACQUA POTABILE

55 Elenco antropozoonosi Brucellosi Carbonchio Leptospirosi Listeriosi Rabbia Toxoplasmosi

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