ROMANIA. A cura di: Ambasciata d'italia - ROMANIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane allâ estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Vantaggi offerti dal mercato e dalla posizione geografica Vantaggi dovuti alle risorse Vantaggi politici ed economici Vantaggi che risultano dai rapporti internazionali Altri Vantaggi: privatizzazioni e settore infrastrutturale. Presenza Banche Italiane. Vantaggi offerti dal mercato e dalla posizione geografica.in posizione strategica nell'unione Europea tra i Balcani Occidentali e la Federazione Russa, la Romania è attraversata da tre corridoi paneuropei: il 4, che collega l'europa da ovest ad est; il 9, che collega il nord al sud del continente e il 7, che facilita la navigazione all interno dell Europa. Con piu' di 21 milioni di abitanti, la Romania rappresenta uno dei principali mercati dell'europa centroorientale. La Romania e' una importante porta d ingresso per il mercato unico europeo(circa 500 milioni consumatori). Vantaggi dovuti alle risorse Nel Paese la forza lavoro e' qualificata (buona e' la conoscenza delle lingue straniere cosi' come la padronanza delle tecnologie/attrezzature informatiche) e i costi della manodopera sono relativamente contenuti. La Romania vanta incredibili risorse: agricole, minerarie, idriche. Notevole e' il potenziale energetico alla luce anche della presenza di gas e petrolio e delle recenti scoperte di gas e 'shale gas'. Vantaggi politici ed economici La stagione politica che il nuovo Governo, insediatosi dopo le elezioni dello scorso dicembre, ha intrapreso rappresenta un fattore di stabilita' per gli investimenti.. La Romania e' membro della NATO e del'ue.. Il Paese beneficia di Fondi strutturali e per la coesione che attraggono gli investimenti.. Opportunita' di ricorrere a derminate condizioni agli 'aiuti di stato'. Imposta fissa per le persone fisiche/giuriche del 16% sui redditi e profitti. Vantaggi che risultano dai rapporti internazionali? La Romania e' membro delle Nazioni Unite, del Consiglio dell?europa, dell'osce e di molte altre OOII, tra cui l'organizzazione Mondiale del Commercio. Altri Vantaggi: privatizzazioni e settore infrastrutturale. Presenza Banche Italiane. scambio' nel Paese.. Presenza di vie di navigazione (fluviali e marittime). E' in corso l'ammodernamento della rete infrastrutturale e dei trasporti del Paese per adeguarla agli standards UE. Vi sono potenzialita' per le imprese del settore. Le infrastrutture industriali sono sviluppate.. Sono in corso importanti privatizzazioni. Molte sono le Banche italiane e internazionali presenti nel Paese.. Presenza di 'zone di libero Ultimo aggiornamento: 09/02/2015 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica Semipresidenziale km2 Romeno Cristiano-Ortodossa RON (Leu romeno) Ultimo aggiornamento: 12/02/2013 1

4 DOVE INVESTIRE Macchinari e apparecchiature Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Costruzioni Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Macchinari e apparecchiature Uno dei settori in cui sono tradizionalmente forti le imprese italiane è quello dei macchinari e delle apparecchiature. L'Italia e' presente in Romania sia sul fronte delle macchine/attrezzature industriali, che su quello delle apparecchiature elettroniche di precisione. Grazie ad una ripresa della crescita economica nel Paese, nei prossimi anni è possibile un rialzo del settore industriale che, assieme all'agricoltura, è stato uno dei motori dell'economia romena. Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura A fronte di una scarsa dotazione infrastrutturale (sistemi d irrigazione, strutture per la conservazione e trasformazione dei prodotti), esistono numerose opportunità d inserimento nel mercato locale tanto per i prodotti italiani dell'agroalimentare quanto per macchinari e tecnologie di eccellenza. In quasi tutti i distretti della Romania vi sono opportunità agricole che per essere sviluppate necessitano di un idoneo know-how e di un adeguata strumentazione tecnica. Si segnala, inoltre, un crescente apprezzamento per la dieta mediterranea e la tradizione eno-gastronomica italiana, a vantaggio di prodotti quali pasta, olio di oliva, vino, formaggi. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) La crescita del reddito medio - procapite e il consolidarsi di una classe benestante in Romania favorisce la domanda di prodotti e beni di consumo in cui tradizionalmente il nostro Paese eccelle. Tra questi: i prodotti tessili, la pelletteria e le calzature, molti dei quali sono completati in Romania con materie prime italiane. Prospettive di crescita per tali tipologie di prodotti si rinvengono anche nella crescente concentrazione e nell'utilizzo di canali del mercato moderno (catene di negozi, ipermercati, shopping mall). Costruzioni Il potenziale di crescita della rete infrastrutturale, ancora limitata, è in grado di dischiudere nuove opportunità sia per le imprese italiane già operanti o che ambiscano a lavorare nel settore delle costruzioni e dei trasporti sia per le altre imprese dell'indotto, con riferimento, in particolare, ai materiali di costruzione e alle macchine e mezzi di trasporto da impiegare per la realizzazione di strade, autostrade, gallerie, ponti, ferrovie e stazioni ferroviarie. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) I numerosi vantaggi naturali che il territorio romeno presenta (abbondanza idrica, ampie superfici per la produzione di biocombustibili, presenza di gas, petrolio ed energia nucleare) stimoleranno l'incremento della richiesta di strumenti e tecnologie di qualità. Del resto, in passato gli schemi incentivanti (green certificates) per i produttori di 'energie pulite' hanno già portato in Romania, in poco tempo, migliaia di imprenditori italiani del settore. Inoltre, nonostante le recenti modifiche normative che hanno reso meno convenienti gli investimenti nelle rinnovabili, settori quali quelli delle biomasse, dell energia geotermale, dei biogas e della cogenerazione (ovvero della produzione combinata di energia elettrica e calore) ad alto rendimento possono risultare particolarmente attraenti. Ultimo aggiornamento: 13/11/2014 2

5 COSA VENDERE Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Costruzioni Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) La Romania detiene una gamma diversificata, ma quantitativamente ridotta, di fonti di energia primaria (petrolio, gas naturale, carbone, uranio minerale) e dispone anche di un importante potenziale di fonti rinnovabili ancora da valorizzare. Le riserve di idrocarburi sono limitate e stimate a circa 80 mil. tonnellate, mentre le riserve attuali di gas naturale sono stimate a 185 mld. di m.c. con prospettive ottimistiche determinate dalle recenti scoperte di giacimenti nel Mar Nero.Le risorse conosciute di Carbone superiore ammontano a 705 mil. tonnellate, dei quali, attualmente, sono oggetto di concessione circa 105 mil. tonnellate, mentre quelle di Lignite si aggirano a mil. tonnellate dai quali 445 mil ton. in concessione. È previsto entro il 2015 la riabilitazione e la realizzazione di nuove centrali per circa MW unità produttive di energia. Saranno chiuse le obsolete (circa MW). Ad eccezione delle Unità n. 1 e 2 della Centrale Nucleare di Cernavoda entrate in funzione rispettivamente nel 1996 e nel 2007 (realizzate in cooperazione con l ANSALDO), il parco delle centrali convenzionali è infatti obsoleto: il 35% delle centrali ha oltre 35 anni di vita, il 45% tra 25 e 35 anni ed il 20% meno di 15 anni. Inoltre, è ancora in fase di pubblico dibattito la nuova Strategia Energetica per la Romania per il periodo I principali obiettivi sono assicurare la fornitura dell energia nel contesto di una richiesta di energia sempre in crescita, assicurare la competitività economica mantenendo un prezzo sopportabile per i consumatori finali e proteggere l ambiente limitando gli effetti delle modifiche climatiche. Nonostante le recenti modifiche normative che hanno reso meno convenienti gli investimenti nelle rinnovabili,settori quali quelli delle biomasse, dell energia geotermale, dei biogas e della cogenerazione (ovvero della produzione combinata di energia elettrica e calore) ad alto rendimento possono ancora risultare attraenti. D'altra parte il Programma Operativo Infrastrutturale per il periodo e in particolare il suo Asse Prioritario 7 (Energia Pulita ed Efficienza Energetica), prevede una allocazione di quasi 245 milioni di euro per la crescita della capacità installata derivante da fonti rinnovabili di energia elettrica e termica e per la promozione dell utilizzo della cogenerazione energetica (elettrica e termica) ad alto rendimento Pertanto le aziende italiane fornitrici di materiali, servizi, impianti e sistemi per la realizzazione o la riabilitazione di siti produttivi di energia hanno la possibilità di operare in un mercato che presenta ancora margini di sviluppo. Macchinari e apparecchiature Le macchine e le attrezzature italiane sono molto apprezzate in Romania per il loro alto livello qualitativo, l affidabilità e il favorevole rapporto qualità/prezzo. L Italia è il terzo fornitore della Romania dopo la Germania e la Polonia, con una quota sull import dell 11,27% nel L interesse della Romania nei confronti di questa tipologia di prodotti è determinato dall importanza del settore metalmeccanico come fattore strategico di crescita economica del Paese. La Romania tradizionalmente dispone di un potenziale produttivo importante nel settore della lavorazione dei metalli sin dal periodo interbellico, essendo in grado di produrre materie prime e pezzi di ricambio di varie dimensioni per vari settori industriali. Il settore ha registrato uno sviluppo costante nell'ultimo decennio. Prendendo in considerazione il trend positivo degli ultimi anni, assieme ai programmi governativi di ristrutturazione del settore e la necessità di ammodernamento delle tecnologie esistenti (che in buona parte risalgono agli anni '70 90), nel breve e medio termine si prevede una crescita significativa della domanda di macchine e nuova tecnologie. Attualmente tali prodotti provengono prevalentemente dalla Germania, Polonia, Italia (terzo posto), Francia e Turchia. Prodotti alimentari Nella graduatoria dei paesi fornitori nel primo semestre del 2014, l Italia è risultata essere il quinto Paese fornitore di prodotti agricoli ed alimentari della Romania (dopo Germania, Ungheria, Polonia, e Paesi Bassi), con un valore di prodotti esportati di 133,5 milioni di euro e una quota di mercato pari al 6,1%. I principali prodotti italiani importati in Romania sono tradizionalmente quelli di più largo consumo, come i prodotti ortofrutticoli, le carni e la pasta, ai quali si sono aggiunti, dopo l entrata del Paese nell Unione Europea, altri importanti prodotti a più alto valore aggiunto come i prodotti dolciari, il caffè, l olio, i prodotti ittici, i succhi concentrati di agrumi, i vini. Il Made in Italy gode di un immagine di altissima qualità, ma i prezzi dei prodotti italiani sono ancora elevati per il reddito del consumatore medio romeno. Nicchie di mercato sono rappresentate dai ristoranti italiani (in costante aumento), dalla comunità italiana e da una fascia di acquirenti locali con maggiore potere di acquisto (calcolabile intorno all 8-10%, su una popolazione totale di 19,04 milioni di abitanti), concentrata nei maggiori centri urbani. I prodotti di largo consumo (pasta, riso, caffè, olio di oliva, prodotti ortofrutticoli, conserve vegetali, ecc.) hanno una ampia diffusione presso le catene della GDO, mentre i prodotti tipici italiani (tra cui l olio d oliva di alta qualità ed i vini tipici, regionali, ecc.) trovano un discreto spazio soprattutto nei ristoranti con cucina italiana. I negozi di alta gastronomia sono quasi inesistenti, vista la scarsa capacità di assorbimento del mercato romeno, che non ha ancora maturato una 3

6 sufficiente cultura alimentare per tali prodotti. Per quanto riguarda i canali distributivi, la figura predominante è quella dell importatore (generalmente esclusivista per il mercato), dotato di una rete di distribuzione sul territorio. Gli stessi importatori sono i principali fornitori anche delle catene della GDO. Per alcuni prodotti (in particolare per quelli freschi, come ad esempio per prodotti ortofrutticoli) alcune catene della GDO hanno organizzato proprie piattaforme logistiche. In Romania, nonostante la crisi economica, il numero di supermercati, ipermercati e dei negozi tipo discount sono in rapido aumento. A partire dal 2009, il numero totale dei negozi del commercio moderno si e triplicato. I più dinamici tipi di negozi sono stati gli iper e supermercati che hanno registrato aumenti di circa il 15% al anno, grazie all espansione territoriale e all attrazione di un numero più elevato di acquirenti. Le 12 catene di retail nei primi nove mesi del 2014 sono arrivati a quasi negozi (+14 in più rispetto a dicembre 2013). In tutto il paese, il commercio moderno continua a guadagnare spazio a sfavore di quello tradizionale nel 2013 detenendo una quota di mercato del 53%, con quote più elevate nelle zone urbane, arrivando a circa il 75% a Bucarest. Gli studi stimano che entro il 2015 il retail moderno potrà coprire circa il 57% del totale mercato del retail della Romania. Ultimamente gli iper e supermercati si orientano verso negozi di prossimità (più piccoli e ubicati nei centri abitati), adattando i format dei negozi più vicino ai acquirenti. I punti vendita alimentari tradizionali hanno perso quote di mercato dimezzando il numero negli ultimi 18 anni, mentre i negozi gourmet sono in numero limitato, anche se negli ultimi anni si registra qualche segnale di sviluppo. La maggior parte dei prodotti d importazione sono veicolati attraverso la GDO; i prodotti italiani, pur essendo molto apprezzati dai consumatori romeni, sono obbligati a confrontarsi con le regole e i vincoli di tale sistema distributivo, mostrando di conseguenza qualche sofferenza sul fronte dei prezzi. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) euro nel Da un indagine di Euromonitor International risulta che i romeni spendono annualmente circa 2 miliardi di euro per l abbigliamento. Si stima che il mercato della moda aumenterà costantemente nei prossimi anni per toccare i 2,9 miliardi di euro nel 2015 e i 4,2 miliardi di Una fascia di persone, in maggioranza giovani, benestanti, ben istruiti che vivono nelle grandi citta presta attenzione alla marca dei prodotti, associata ad una certa qualita e immagine: il 52% degli essi preferiscono vestirsi in negozi con brand. La percentuale è molto più alta rispetto a Paesi come: Spagna, Polonia e Belgio, dove solo il 27% dei clienti scelgono il prodotto di marca. Per la maggior parte dei consumatori romeni, invece, il prezzo rimane il fattore decisivo per l acquisto. La struttura dei canali distributivi dei prodotti d abbigliamento, delle calzature e degli accessori moda è molto complessa. Un numero elevato di soggetti diversi opera nelle fasi di importazione, distribuzione o vendita all ingrosso o al dettaglio, con ruoli che in molti casi si sovrappongono. Lo stesso importatore può distribuire i suoi prodotti direttamente presso propri punti vendita, attraverso negozi indipendenti, all ingrosso o anche mediante siti di commercio elettronico. Il sistema distributivo del settore ha subito importanti cambiamenti. Si va sempre più verso una crescente concentrazione, utilizzando i canali del mercato moderno (catene di negozi, ipermercati, cash-&carry, mall). Un canale importante per la vendita al dettaglio dei prodotti della moda sono le gallerie commerciali che accompagnano solitamente le catene di ipermercati, nonché i negozi ubicati nei mall. I principali canali utilizzati per la penetrazione del mercato di prodotti d'abbigliamento sono: -esportazione indiretta tramite importatori locali, che curano in molti casi anche la distribuzione o la vendita al dettaglio (negozi singoli o catene di negozi). Tale modalità è la meno rischiosa e costosa, in quanto il rischio si riduce grazie all'esperienza del partner locale. La figura dell agente, meno presente sul mercato romeno rispetto ad altri Paesi europei, è maggiormente diffusa nel settore dei tessuti, delle calzature e della pelletteria. Sono generalmente persone fisiche autorizzate che agiscono in base ad un contratto di agenzia concluso con i produttori. -esportazione diretta, tramite distributori romeni o personale dipendente di filiali locali di grandi aziende (come ad es. le catene Zara, H&M, ecc.) -franchising, che consente di aumentare velocemente il numero dei punti vendita con un impegno finanziario limitato. Il franchisee acquisisce know how, usufruisce della forza comunicazionale del brand e del posizionamento dello stesso sul mercato, mentre il franchisor vede aumentare la notorietà del marchio e radica la propria presenza sul mercato. Per quanto riguarda il mercato del franchising, in Romania mancano informazioni attendibili. Secondo le stime dell Associazione Romena del Franchising (ARF) nel 2014 esistevano circa 450 catene di franchising, mentre secondo la società di consulenza Inventure Francise Consulting, nel 2014 erano circa 330 le catene di franchising con un giro d affari di circa 1,55-1,6 miliardi di Euro (+45% rispetto al 2007). Nonostante il numero delle reti presenti sia calato del 25 %, il giro d affari nel settore e aumentato del 45 %. Secondo lo studio effettuato dalla società di consulenza, l Italia e` al terzo posto come Paese di provenienza delle reti di franchising, con il 16 % del mercato, dopo gli Stati Uniti (18%) e Francia (17 %). Le principali attività delle catene di franchising riguardano il commercio (il 45 %), i ristoranti, bar e caffetterie (il 19%), i servizi (5 %), le costruzioni e gli arredamenti (il 5 %), ecc. Nel settore della moda, la maggior parte dei negozi mono e multibrand sono ubicati a Bucarest, dove il reddito medio della 4

7 popolazione è del 40% superiore a quello della media del Paese. In questo periodo, però il consumatore romeno si confronta con le difficoltà causate dalla crisi economico-finanziaria ed ha limitato le spese destinate all acquisto di prodotti non-food. Nei primi nove mesi del 2014, i principali concorrenti dell Italia nelle categorie di prodotti tessili-abbigliamento e prodotti in pelle sono stati i seguenti : - prodotti tessili: Italia (principale fornitore con una quota del 30,2%) seguita da Germania (18,0%), Turchia (9,1%), Regno Unito (8,1%), Francia (6,5%), Cina (5,3%), Spagna (2,5%) e Ungheria ( 2,3%); - articoli di abbigliamento, compresi qu Costruzioni I materiali da costruzione italiani sono molto apprezzati sul mercato romeno e rappresentano attualmente quasi il 13% dell'import totale di materiali edili dall'ue. Le statistiche del settore mostrano che i prodotti italiani con le maggiori prospettive sul mercato romeno sono il marmo lavorato, le piastrelle ceramiche, i materiali per rivestimenti esterni ed interni, la rubinetteria, le tubazioni e la raccorderia sanitaria, i sistemi di riscaldamento e condizionamento nonché i sistemi d illuminazione. Il mercato romeno dei materiali edili Made in Italy presenta come elementi di forza l alto livello qualitativo e consolidati rapporti commerciali tra i due Paesi, favoriti dalla vicinanza geografica e dall affinità linguistica e culturale. Il principale elemento di debolezza è invece costituito dal prezzo, considerato abbastanza alto per il mercato romeno. Ottime opportunità di inserimento esistono anche per le macchine e gli impianti per la produzione dei materiali edili (es. macchine per la produzione dei mattoni, delle piastrelle, ecc.), che gli operatori del settore considerano di alta affidabilità ed elevato livello tecnico. Le previsioni per il settore edile romeno e le prospettive per il prossimo triennio indicano una moderata ripresa, spinta dal sostegno dei finanziamenti europei, dagli investimenti previsti con fondi pubblici e privati locali e dal possibile rilancio dei crediti immobiliari. I principali canali di accesso al mercato sono rappresentati dagli importatori, dai distributori di materiali edili e dagli agenti / rappresentanti per le macchine edili. Relativamente alla distribuzione al dettaglio un ruolo sempre più importante sta assumendo la grande distribuzione. In Romania si sono affermate importanti reti di vendita specializzate nella commercializzazione e la distribuzione al dettaglio di materiali per edilizia e bricolage: Dedeman (606,2 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e addetti), Arabesque (339,8 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e addetti), Praktiker (130 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e addetti), Bricostore (142,6 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e addetti), Leroy Merlin (24,5 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e 207 addetti). Un importante veicolo promozionale sono le fiere internazionali del settore come ad esempio la "CONSTRUCT EXPO" e "Casa Mea" di Bucarest. Ultimo aggiornamento: 10/02/2015 5

8 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Dopo le elezioni presidenziali svoltesi a novembre 2014, il liberale Klaus Iohannis è divenuto il nuovo Presidente di Romania. Da subito il nuovo Presidente ha instaurato un dialogo istituzionale costante con l attuale Primo Ministro socialdemocratico Victor Ponta. Tuttavia, la compagine parlamentare che ha sostenuto la candidatura di Iohannis, attualmente all opposizione, non esclude la possibilità che si addivenga, in tempi brevi, ad un cambio di Governo che tenga conto della vittoria del centro destra alle presidenziali. Da parte sua, il Primo Ministro Ponta si ritiene convinto di poter arrivare alla scadenza naturale del mandato (le elezioni parlamentari sono previste per il 2016), malgrado i contrasti esplosi all interno della Sua maggioranza in conseguenza del risultato elettorale dello scorso novembre. In ogni caso, le Istituzioni romene hanno dato prova, anche in questo caso, di reggere la prova democratica delle elezioni. La Romania è, d altra parte, oramai saldamente agganciata al percorso comunitario e occidentale. Ultimo aggiornamento: 06/02/2015 RELAZIONI INTERNAZIONALI La Romania è entrata nell'alleanza Atlantica nel 2004 e nell'unione Europea nel Nell'ambito della NATO contribuisce in misura rilevante alle missioni di pace nel mondo. Sin dalla fase di preadesione la Romania ha beneficiato di finanziamenti europei. All'interno del quadro comunitario, tra gli obiettivi del Governo romeno vi sono l ingresso nello Spazio Schengen, inizialmente previsto per il marzo 2011 e successivamente posticipato, e l'ingresso nell eurozona. A testimonianza dell'importanza che attribuisce a quest'ultimo obiettivo, dal luglio 2011 la Romania ha aderito al sistema dei pagamenti in euro 'Target2'. Il Paese è soggetto al monitoraggio in ambito UE, all'interno del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, volto a registrare i progressi effettuati nel processo di adeguamento agli standard europei in materia di riforma giudiziaria e lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. La Romania è particolarmente attiva nel promuovere la cooperazione tra l UE e i Paesi rivieraschi del Mar Nero, da un lato, e tra i Paesi attraversati dal Danubio, dall'altro. Guarda, inoltre, con particolare interesse alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche e interconnessioni in genere. Per fronteggiare la crisi economica e finanziaria, la Romania ha sottoscritto nel 2009 un accordo con FMI, BM, UE, BERS e la BEI, per ottenere un prestito di circa 20 miliardi di euro, che è stato erogato tra marzo 2009 e marzo 2011 e sarà rimborsabile gradualmente fino al Nel marzo del 2011, ha firmato un nuovo accordo biennale precauzionale (da utilizzarsi solo in casi di emergenza) con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) del valore di 3,46 miliardi di euro. Ne 2012 la Romania ha concluso un nuovo accordo di tipo precauzionale con il FMI e con altre Istituzioni Finanziarie Internazionali. L intesa, la cui scadenza naturale era inizialmente prevista per marzo 2013, è stata prorogata di 3 mesi, consentendo al Governo, in carica da pochi mesi, di raggiungere gli obiettivi di politica economica concordati. Nonostante nell ambito di tale accordo la Romania abbia disposto di un credito di oltre 5 miliardi di euro, non ha utilizzato tali somme, in quanto il prestito ha avuto come finalita principale quella di sostenere la credibilità finanziaria del Paese. Nel 2014 la Romania compie tutti i criteri di adesione dell'eurozona: tasso di inflazione, tassi di interesse sulle obbligazioni, tasso di cambio stabile, deficit di bilancia al di sotto del 3% del PIL e debito pubblico al di sotto del 60% del PIL. Se questo trend positivo viene mantenuto, la Romania può raggiungere il suo obiettivo di essere un membro a tutti gli effetti dal La Romania ha raggiunto il target per 11 dei 12 indicatori previsti dalla procedura per la sorveglianza sugli squilibri macroeconomici. Ultimo aggiornamento: 05/08/2014 6

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10 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Come confermato recentemente dalle previsioni economiche di primavera della Direzione Generale Affari Economici e Finanziari della UE ( DG -ECFIN) gli indicatori macroeconomici della Romania sono positivi. Il PIL e' cresciuto nel 2014 del 2,8 %, spinto soprattutto dai consumi privati e si prevede che la crescita rimanga consistente anche nel Secondo o dati dell'ufficio Nazionale di Statistica della Romania (INS) il tasso di disoccupazione a dic 2014, calcolato in base ai criteri dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, è stato pari al 6,4%, in riduzione dello 0,6 % rispetto al corrispondente mese del 2013 (dati destagionalizzati). Il numero dei disoccupati, pari a 604 mila, risulta in diminuzione rispetto sia al mese precedente (617 mila) che al mese di dic 2013 (649 mila). Il tasso medio annuo di disoccupazione è stato nel 2014 del 6,8%.A dic 2014 i dati pubblicati dell'ins indicano un tasso medio annuo d inflazione dell'1,4% (tasso armonizzato calcolato utilizzando la variazione media dei prezzi nel 2014 rispetto alla variazione media dei dodici mesi precedenti).il tasso tendenziale d inflazione a dicembre 2014 è stato dello 0,83%. Gli incrementi più elevati rispetto a dicembre 2013 nel settore alimentare sono stati riscontrati per il miele (+8,18%), le uova (+6,14%), i fagioli e altri legumi(+5,09%), altri ortaggi e conserve (+4,55%) e grappa (+2,67%). Per quanto riguarda i prodotti non alimentari gli aumenti più significativi si sono verificati per tabacco e sigarette (+7,25%), altri servizi (+5,69%), servizi postali (+5,49%) e cure mediche (+4,98%).A gennaio 2015 lo stipendio minimo lordo garantito e cresciuto di circa 17 euro rispetto allo scorso anno (da 900 lei a 975 lei), e si prevede un ulteriore aumento dal 1 luglio 2015 da 975 a 1050 lei al mese (235 euro circa) e dal 2016 a lei.l innalzamento dei salari minimi, ancorché contenuto, ha rappresentato un operazione fortemente voluta dal Governo Ponta, che aspira anche ad un innalzamento del tasso di assorbimento dei fondi europei e a dotare il Paese di infrastrutture che siano in linea con gli standard europei, al fine di attrarre nuovi investimenti. Le Autorità romene sono, al riguardo, impegnate a riformare settori strategici quali le infrastrutture e l energia e a portare avanti, in questo contesto, un ambiziosa agenda di privatizzazioni (da ultimo quelle relative a Elettrica e, prima ancora, alla fine dello scorso anno, di Romgaz) anche se la maggior parte dei tentativi finora esperiti non ha avuto esito positivo (così è stato per CFR Marfa, Oltchim e CupruMin). Il perseguimento delle riforme strutturali, inclusa la sanità, e la necessità di proseguire nel cammino del consolidamento fiscale sono state, del resto, le principali richieste avanzate negli anni dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali a Bucarest. Da ultimo, nel 2013, il Paese ha siglato un (nuovo) accordo precauzionale con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e con la Banca Mondiale e un accordo con la Commissione Europea della durata biennale, per un importo complessivo di 4 mld di euro.secondo i dati pubblicati dalla Banca Nazionale della Romania (BNR), gli investimenti diretti esteri al 31 dic 2014 hanno raggiunto un valore complessivo di 2,426 mld di euro rispetto ai 2713 mi di euro al 31 dic 2013, con un calo del 10,6%. Dei flussi in entrata di IDE al 31 dicembre 2014, i crediti intra-gruppo hanno avuto un valore negativo di -155 mil di euro.si segnala che Bucarest aspira ad adottare nei prossimi anni, possibilmente nel 2019, l Euro. Ultimo aggiornamento: 11/05/2015 POLITICA ECONOMICA La Banca Nazionale della Romania (BNR) ha continuato il ciclo di allentamento monetario, abbassando, a partire dal 1 ottobre 2014, il tasso d interesse al 3,0% ed ha ulteriormente ridotto i coefficienti di riserva obbligatoria in moneta nazionale anche per incoraggiare i crediti in tale valuta. La relativa debolezza della moneta nazionale non sembra, comunque, scalfire le previsioni economiche positive per l anno La Commissione Europea (CE) e il Fondo Internazionale Monetario (FMI), infatti, stimano per l anno corrente un ulteriore crescita del 2,1%, mentre l Agenzia di Rating Standard&Poor s ha rivisto positivamente la prospettiva di rating della Romania riguardante gli obblighi a breve e lungo termine in moneta estera e locale. Tale Agenzia ha precisato che tale giudizio positivo (il primo, per la Romania, negli ultimi 5 anni) è dovuto principalmente alla politica del budget e alla riduzione del deficit di conto corrente. Secondo Standard&Poor s, la forte apertura della Romania all export, il sostegno del FMI, la riforma del settore finanziario e la ristrutturazione delle società pubbliche potranno portare ad una crescita del rating del Paese. Anche per il 2014, comunque, il quadro di sviluppo economico del Paese resta fortemente condizionato dalla capacità del Governo di accrescere il tasso di assorbimento dei fondi europei. A tale proposito il Governo si è prefissato un tasso dell 80% per il periodo , tasso che, alla luce dei precedenti risultati, appare piuttosto ottimistico. Ultimo aggiornamento: 14/10/2014 8

11 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) 131,4 131,8 142, Variazione del PIL reale (%) 2,2 0,7 3,5 2,8 2,8 3 Popolazione (mln) 21,38 21,33 19,04 19,93 19,83 19,73 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) , , ,85 Disoccupazione (%) 7,4 7 7,3 6,78 6,73 6,7 Debito pubblico (% PIL) 40, ,1 40,38 40,55 39,95 Inflazione (%) 5,8 3,4 4,3 1,08 1,3 2,4 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 17,2-0,5 4,5 5 6,8 7,2 Fonte: Elaborazioni ICE su dati IMF. Per il PIL e variazione sono stati utilizzati dati della Commissione Nazionale di Prognosi. Ultimo aggiornamento: 21/04/2015 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 9

12 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln ,2 mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) nd nd GERMANIA 9.200,3 nd nd nd nd ITALIA 5.698,7 nd nd nd nd FRANCIA 3.357,8 nd nd Italia Position:nd nd Italia Position: ,7 Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,2 Prodotti delle miniere e delle cave ,3 Prodotti alimentari Bevande 87 99,8 Tabacco ,8 Prodotti tessili ,2 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili ,4 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio ,8 Carta e prodotti in carta ,4 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati nd 4,4 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ,3 Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici ,1 Articoli in gomma e materie plastiche ,2 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,9 Prodotti della metallurgia ,2 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,5 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,7 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche ,7 Macchinari e apparecchiature ,5 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,6 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) ,5 Mobili ,8 Prodotti delle altre industrie manufatturiere ,6 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività ,6 10

13 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln ,1 mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) nd nd GERMANIA ,7 nd nd nd nd ITALIA 6.071,4 nd nd nd nd UNGHERIA 4.553,7 nd nd Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: ,4 Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,6 Prodotti delle miniere e delle cave ,6 Prodotti alimentari ,5 Bevande ,5 Tabacco ,1 Prodotti tessili ,3 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) ,2 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili ,3 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio ,6 Carta e prodotti in carta ,1 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati nd 6 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ,2 Prodotti chimici ,6 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici ,2 Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,9 Prodotti della metallurgia ,4 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,7 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche ,3 Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,4 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) ,8 Mobili ,8 Prodotti delle altre industrie manufatturiere ,2 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 68 16,6 Altri prodotti e attività ,4 11

14 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Saldo dei Servizi (mln. ) Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) Saldo delle partite correnti (mln. ) Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati della Banca Nazionale della Romania. Ultimo aggiornamento: 17/10/

15 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 0,8 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) KAZAKHSTAN 334 AFGHANISTAN nd CIPRO 161 AFGHANISTAN nd BOSNIA ED ERZEGOVINA 102 AFGHANISTAN nd Italia Position:6 29 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. ) Prodotti delle miniere e delle cave 337 Manufatturiero 59 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1 Prodotti tessili e abbigliamento 22 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Chimica e prodotti chimici -1 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 3 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 11 Macchinari e apparecchiature 9 Altre industrie manufatturiere 19 Costruzioni 13 Servizi 532 Servizi di informazione e comunicazione 88 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 107 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 2 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 304 Trasporto e magazzinaggio 3 Attività finanziarie e assicurative 75 Attività immobiliari 8 Attività professionali, scientifiche e tecniche 50 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento

16 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 40,4 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI PAESI BASSI PAESI BASSI AUSTRIA AUSTRIA GERMANIA GERMANIA Italia Position: Italia Position: Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili e abbigliamento 643 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Chimica e prodotti chimici 773 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 446 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 989 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 356 Macchinari e apparecchiature 994 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Altre industrie manufatturiere Costruzioni Servizi Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 361 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio 785 Servizi di alloggio e ristorazione 431 Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività amministrative e di servizi di supporto 604 Istruzione 51 Sanità e assistenza sociale 154 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 43 Altre attività di servizi

17 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (mln e var. %) -24 mln. mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) UNGHERIA 12 MOLDOVA 5 AFGHANISTAN 3 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. )) Prodotti delle miniere e delle cave -33 Manufatturiero Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1 Prodotti tessili e abbigliamento 3 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Mobili 6 Macchinari e apparecchiature 2 Altre industrie manufatturiere -10 Costruzioni 3 Servizi 8 Servizi di informazione e comunicazione -7 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli -2 Trasporto e magazzinaggio -1 Attività finanziarie e assicurative 3 Attività professionali, scientifiche e tecniche

18 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 1,4 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI AUSTRIA 680 PAESI BASSI 979 FRANCIA 391 AUSTRIA 954 GERMANIA 382 GERMANIA 474 Italia Position:7 71 Italia Position:8 99 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 122 Prodotti delle miniere e delle cave 383 Manufatturiero 480 Costruzioni Prodotti alimentari, bevande e tabacco 207 Prodotti tessili e abbigliamento 52 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio -120 Chimica e prodotti chimici 76 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici -59 Gomma, plastica e prodotti in queste materie -36 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature -137 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 23 Macchinari e apparecchiature 50 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 306 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Altre industrie manufatturiere 83 Servizi 311 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 484 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 34 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli -30 Trasporto e magazzinaggio 63 Servizi di alloggio e ristorazione -57 Attività finanziarie e assicurative 292 Attività professionali, scientifiche e tecniche 17 Attività amministrative e di servizi di supporto 13 Istruzione -5 Sanità e assistenza sociale 54 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 27 Altre attività di servizi

19 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità Acque geotermali m.c./ giorno Acque minerali balnearie m.c./ giorno Bosco (faggio, abete, rovere) milioni ettari 6 6,2 0 0 Carbone milioni tonnellate Gas naturale mld. mc Lignite milioni tonnellate Minerali di oro e argento milioni tonnellate Minerali di Rame milioni tonnellate Petrolio grezzo milioni tonnellate Sale milioni tonnellate

20 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea REGIME DOGANALE Barriere tariffarie: Dal 1 Gennaio 2007, in seguito all ingresso del Paese nell Unione Europea, sono stati eliminati tutti gli ostacoli alla libera circolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, in ottemperanza alla normativa comunitaria. Barriere non tariffarie Le importazioni di metalli preziosi sono soggette ad autorizzazione da parte dell Autorità Nazionale per la protezione del consumatore Direzione Metalli e Pietre Preziose (ANPC DMPPP). L ingresso, l uscita, il trasporto e la commercializzazione di metalli preziosi sul territorio romeno sono operazioni che possono essere svolte solo con l autorizzazione dell ANCP DMPPP che viene rilasciata esclusivamente a persone fisiche o giuridiche romene. Al fine di combattere l evasione fiscale, l Ordinanza di Urgenza del Governo Romeno n 54 del 23 Giugno 2010 ha introdotto l obbligo di iscrizione nel Registro degli Operatori Intracomunitari per le aziende romene che vogliono effettuare operazioni commerciali intracomunitarie. Trattamento degli imballaggi in legno: Per gli imballaggi realizzati con legname di conifere europee, non è previsto alcun obbligo, tuttavia per gli altri legnami è consigliabile consultare il servizio fitosanitario regionale. Spedizioni temporanee: Il Paese aderisce alla convenzione ATA (Admission Temporaire/Temporary Admission). È possibile esportare temporaneamente in Romania secondo le procedure del Carnet ATA che permettono l ammissione temporanea di: campioni commerciali; merci destinate a fiere, mostre e altre manifestazioni commerciali; materiale professionale; merci in transito; spedizioni postali; materiale scientifico. DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO Oltre alla dichiarazione doganale (DAU) usualmente richiesta per tutte le spedizioni, salvo quelle all interno dell Unione Europea, le spedizioni destinate alla Romania devono essere accompagnate dai seguenti documenti: fattura commerciale: in due o tre esemplari, deve riportare la descrizione del prodotto, la valuta di pagamento e l incoterm; certificato fitosanitario: per la frutta, i legumi, le sementi, viene rilasciato dal servizio fitosanitario della Regione di appartenenza; certificato sanitario: richiesto per le carni, viene rilasciato dal servizio veterinario della ASL di competenza; assicurazione di trasporto: non è richiesta; documenti di trasporto; lista dei colli (Packing list). Focus Paese: Romania numero di Novembre 2012 di International Trade di Francesca Scocco Ultimo aggiornamento: 20/04/

21 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi GCI ,1 76 4,3 59 Sub indici Requisiti di base (40 %) 4,2 90 4,3 87 4,5 77 Istituzioni (25%) 3, , ,6 88 Infrastrutture (25%) 3,2 97 3, ,7 85 Ambiente macroeconomico (25%) 4,8 58 5,1 47 5,2 46 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,5 83 5,5 84 5,5 88 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 4,1 64 4,1 63 4,3 50 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,3 59 4,4 59 4,6 58 Efficienza del mercato dei beni (17%) 3, , ,2 89 Efficienza del mercato del lavoro (17%) Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3, ,1 64 Diffusione delle tecnologie (17%) ,1 54 4,5 47 Dimensione del mercato (17%) 4,4 43 4,4 46 4,4 45 Fattori di innovazione e sofisticazione (10 %) 3, , ,5 78 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3, , ,8 90 Innovazione (50%) 2, ,3 66 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 17/11/2014 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Indice di Liberta Economica 64, , ,5 62 Ultimo aggiornamento: 17/11/

22 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 4, Sub indici Accesso al mercato (25%) 3,8 82 3,9 67 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,8 82 3,9 67 Amministrazione doganale (25%) 4,5 43 4,2 57 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,8 32 4,4 53 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,9 48 4,7 65 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) ,5 60 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,8 59 3,8 68 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,6 85 3,4 98 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,1 46 3,9 47 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 3,7 48 4,1 54 Contesto business (25%) 4, Regolamentazione (50%) 3,6 74 3,4 100 Sicurezza (50%) 5,3 41 4,7 72 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 05/03/ Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 67,7 73,2 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 05/03/2013 OSSERVAZIONI Accesso al mercato interno ed esterno (100%) Dati 2010 *Accesso al mercato interno 4,65 (valore) - 71 (Pos. su 132 paesi) *Accesso al mercato esterno 2,23 (valore) - 90 (Pos. su132 paesi) Dati 2012 *Accesso al mercato interno 4,8 (valore) - 50 (Pos. su132 paesi) *Accesso al mercato esterno 2,06 (valore) - 94 (Pos. su132 paesi) Ultimo aggiornamento: 05/03/

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