Il superstite. Primo Levi
|
|
- Luca Lombardi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Since then, at an uncertain hour, Dopo di allora, ad ora incerta, Quella pena ritorna, E se non trova chi lo ascolti Gli brucia in petto il cuore.. Il superstite. Primo Levi MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
2 MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
3 È un processo permette di comprendere ---cosa l altro ci vuole dire -ciò che l altro è Coinvolge mente e cuore e richiede : concentrazione,volontà,impegno cultura equilibrio disponibilità affettiva ed empatia (capacità di amare) MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
4 Empatia Comprensione e amore non possono essere separati altrimenti è solo un processo razionale e le porte della vera comprensione rimangano sbarrate MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
5 L EMPATIA l empatia mette innanzitutto in contatto con la ricchezza infinita di altri accanto a noi L.Boella... e nel reciproco riconoscimento avviene una nuova nascita per entrambi. Edith Stein MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
6 Ascoltare attivamente significa immaginare noi stessi nella situazione vissuta dall altro MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
7 Il dialogo presuppone l ascolto Non c è dialogo senza il nostro impegno a comprendere quanto l altro ci vuole comunicare; MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
8 L ascolto attivo esige Accettazione (non è negazione del dissenso) Coinvolgimento Partecipazione Riconoscimento MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
9 L ascolto è un atto volontario che oltrepassa le parole. Per ascolto non intendiamo tacere per permettere all altro di parlare; L ascolto non si affida al semplice registrare ciò che l altro dice; MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
10 Non è curiosità fine a se stessa MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
11 Talora però le nostre inibizioni possono diventare una barriera per l ascolto dell altro MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
12 ATTENZIONE Le barriere possono dipendere da blocchi emotivi che mettono fuori campo la comprensione MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
13 Se temiamo il giudizio dell altro, o una svalutazione non riusciamo ad ascoltare Perché siamo impegnati a rinforzare la nostra maschera Non ascoltiamo se vogliamo vincere MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
14 I monologhi possono rivelare ansia paura, angoscia nevrotica, insicurezza MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
15 L ascolto autentico presuppone due fondamentali modalità: 1 - ASCOLTO CRITICO 2 - ASCOLTO EMPATICO MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
16 L ascolto autentico è un giusto mix tra i due tipi di ascolto L ascolto autentico non privilegia un tipo di ascolto sull altro in quanto entrambi hanno una propria funzionalità MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
17 1 - ASCOLTO CRITICO Centrato sulla decodifica dei messaggi e sul costrutto logico di ciò che l altro dice individua e valuta la razionalità e la coerenza del discorso. Indaga, cerca difetti ed errori MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
18 - ASCOLTO IPERCRITICO È concentrato sui dettagli e sugli errori Misconosce le emozioni Dosi troppo alte producono senso di inadeguatezza MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
19 2 - ASCOLTO EMPATICO L ascolto empatico vuole comprendere le motivazioni ed intenzioni sottese non esplora la razionalità del discorso dell altro Ci si mette nei panni dell altro, ci si pone dal suo punto di vista per cogliere in modo intuitivo, diretto, immediato la totalità e l essenzialità del suo esserci (non in modo analitico) Dosi troppo alte costringono l altro a compiacersi della propria inadeguatezza Nasce una simbiosi che impedisce un confronto MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
20 AVERE UNA ATTENZIONE PENSANTE Di colui che sa correttamente scegliere il giusto equilibrio tra un eccesso di ascolto e una carenza di ascolto (F. Nanetti 1996) MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
21 Chi si pone in un atteggiamento di ascolto autentico non si limita a registrare le parole dell altro ma cerca di intravedere in esse una intenzionalità spesso oscura in entrambi gli attori della comunicazione. MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
22 Riflettere su ciò che si ascolta cogliere il senso incompiuto del discorso dell altro nella sua globalità tramite un consapevole sforzo metacomunicativo MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
23 Nell ascolto attivo sono coinvolti tre processi LA RICEZIONE L ELABORAZIONE DEL MESSAGGIO LA RISPOSTA MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
24 LA RICEZIONE DEL MESSAGGIO Implica da parte di chi ascolta una concentrazione intenzionale non strutturata facilitata da una autentica disponibilita nei confronti dell altro. (F. Nanetti 1996). Importante nella ricezione del messaggio abbassare il livello della propria soggettività MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
25 L ELABORAZIONE DEL MESSAGGIO L elaborazione del messaggio avviene quando chi ascolta attribuisce uno o più significati al messaggio ricevuto. MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
26 L ascolto nella fase di elaborazione può essere distinto in sei aspetti : CONTENUTO AUTORIVELAZIONE RICHIESTA RELAZIONE ESPRESSIONE CONTESTO MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
27 1 - CONTENUTO Si tiene conto di che cosa l altro ci vuole informare e di che cosa pensa in relazione all oggetto della comunicazione tenendo conto che la vera oggettività si basa sul confronto delle rappresentazione che ognuno ha dello stesso fatto - Di che cosa sta parlando? - Di che cosa ci vuole informare? - Quali sono le sue idee ed opinioni in merito a quanto ci sta dicendo?
28 2 - RIVELAZIONE DI SE L emittente in modo consapevole o inconsapevole rivela qualcosa di sé. La carenza di autorivelazione è causa di un comunicazione difficile. Spesso cerchiamo solo -Di dimostrare la nostra superiorità -Di fare bella figura -Di essere considerati
29 2 - RIVELAZIONE DI SE La paura nevrotica del giudizio porta ad una dissimulazione : Con un formalismo eccesivo Non esprimendo mai alcuna opinione Forme linguistiche che rivelano questa paura Uso impersonale del SI o del NOI Domande di mascheramento Svalutarsi eccessivamente (per essere contraddetto) accusare
30 Nella dimensione di autopresentazione l attenzione è focalizzata nelle seguenti domande: -Che cosa l altro sta dicendo di sé, mentre comunica? -Che cosa vuole che io pensi di lui? -Vuole che io lo valuti positivamente o negativamente? -Vuole apparire una persona onesta colta
31 3 - APPELLO o RICHIESTA Nella quale si tiene conto di che cosa l altro in modo esplicito od implicito ci appella a pensare, credere, fare o non fare. Gli appelli possono essere: DIRETTI NASCOSTI PARADOSSALI Una comunicazione positiva si nutre di molti appelli diretti.
32 Gli appelli nascosti si hanno quando chi parla influenza il destinatario in modo manipolatorio per sottometterlo o per ottenere favori o privilegi. Gli appelli paradossali sono quelli che si contraddicono tra loro. C è una contraddizione nei termini Gli appelli diretti implicano l espressione chiara e spontanea di desideri ed intenzioni. Parte delle persone evitano tali appelli perché hanno paura di scoprirsi, temono di essere rifiutati, oppure cercano di non dare l impressione d imporre ciò che in realtà desiderano.
33 Nella dimensione dell appello si cerca di rispondere alle domande: -Che cosa l altro mi chiede? -Di che cosa mi vuole convincere? -Che cosa vuole ottenere da me?
34 4 - RELAZIONE come l altro percepisce la relazione in corso e come intende modificarla
35 Nella dimensione della relazione si cerca di rispondere alle domande: -In che modo l altro mi percepisce? -Che tipo di relazione ha instaurato con me? -Come vorrebbe modificarla? MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
36 5 - ESPRESSIONE sentimenti, emozioni, stati d animo che il soggetto prova ad esprimere. Molte emozioni e molti sentimenti sono visibili attraverso il corpo, che si esprime suo malgrado. Per esempio la tristezza è prima nel volto che nelle parole MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI 8 FEBBRAIO 2013
37 Nella dimensione dell espressione emerge la comunicazione non verbale si cerca di rispondere alle domande: -Che cosa l altro sente dentro di sé? -Quali stati d animo esprime? -Quali sentimenti ed emozioni?
38 6 - CONTESTO Si esamina come si incastonano le cose narrate con il contesto in cui sono immerse e con la situazione interpersonale
È un processo attivo (mente e cuore) Richiede - concentrazione - volontà - disponibilità affettiva - impegno - cultura - equilibrio -empatia
È un processo attivo (mente e cuore) Richiede - concentrazione - volontà - disponibilità affettiva - impegno - cultura - equilibrio -empatia ascoltare non significa stare zitti Non significa parlare a
DettagliASCOLTO ATTIVO. Antonella Scalognini URBINO
ASCOLTO ATTIVO "Coloro che sono stati ascoltati attivamente maturano sotto il profilo emotivo, si aprono all esperienza, stanno meno sulla difensiva, diventano più accettanti e meno autoritari". (Carl
DettagliASCOLTARE: difficile quanto parlare
Modalità di ascolto ASCOLTARE: difficile quanto parlare Deriva dalla parola Ascultare che significa sentire con delicatezza e cura Ascoltare: Aver cura dell altro Cercare la verità dell altro Essere disposti
DettagliImparare ad ascoltare
Un amico, una persona veramente comprensiva, che si prenda il disturbo di ascoltarci mentre riflettiamo sul nostro problema, può cambiare completamente la nostra visione del mondo D. Elton Mayo La Comunicazione
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliCOMUNICAZIONE E RELAZIONE
COMUNICAZIONE E RELAZIONE LA COMUNICAZIONE È UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN UN CONTESTO DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO (CI SI INFLUENZA RECIPROCAMENTE). PERTANTO, GLI ATTI COMUNICATIVI HANNO SEMPRE UN OBIETTIVO,
DettagliIl senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani
Il senso del counselling in pediatria di Raffaele Arigliani Bisogni percepiti dai Pediatri: area del disagio 60 50 40 30 20 10 0 Problematiche psicorelazionali Setting Incertezze diagn.- terap. Apprendimento
DettagliANNO ACCADEMICO
ANNO ACCADEMICO 2016-2017 Pratiche filosofiche e cura di sé - 7 Curare la comunicazione Carlo E. L. Molteni www.counselingfilosofico.it cel.molteni@gmail.com Che cosa significa per me comunicare? Quale
Dettagli29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008
Indagine Censis Farmacisti e Farmacie Il ruolo del farmacista nella società italiana A cura del dott. Giuseppe Fattori In relazione alle competenze fornite dall Università, solo il 32,3% le considera adeguate
DettagliASCOLTO ATTIVO URBINO Antonella Scalognini (dai saggi del prof. Franco Nanetti)
ASCOLTO ATTIVO URBINO 13-01-2011 Antonella Scalognini (dai saggi del prof. Franco Nanetti) Spunto di riflessione Vi è mai capitato di interrompere, dare giudizi, offrire consigli non richiesti, minacciare,
DettagliDott.ssa Ombretta Franco
Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1
DettagliCome ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione
1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DESTINATO AI RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP in applicazione del D. Lgs 81/2008 DELLA COMUNICAZIONE Servizi di Prevenzione e Protezione 1/28 LA COMUNICAZIONE
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliLa comunicazione nei processi educativi. Teresa Boi
La comunicazione nei processi educativi Teresa Boi La comunicazione (dal latino communico: cum = con e munire = legare, costruire, mettere in comune, far partecipe) è un azione che prevede l'esistenza
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO La vera comunicazione nasce proprio dal Non Detto 1 assioma della comunicazione: E' impossibile non comunicare; ogni comportamento è comunicazione! Non
DettagliCOMUNICAZIONE: come renderla assertiva ed efficace
COMUNICAZIONE: come renderla assertiva ed efficace " WoMEN IN CHANGE - COMUNICAZIONE ASSERTIVA Reggio Emilia 28 Maggio 2015 Federica Broccoli www.federicabroccoli.com www.opensourcemanagement.it COMUNICAZIONE
DettagliIl rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza
Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE
Dettagli11/05/2011. La verità al malato San Camillo - 14 aprile La verità al malato. La verità al malato. La verità al malato
San Camillo - 14 aprile 2011 Fabrizio Fracchia Giovanni pensa di non sapere ciò che lui pensa che Maria pensa che lui non sa. Ma Maria pensa che Giovanni lo sa. Così Maria non sa di non sapre che Giovanni
DettagliPer comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione
COME SI ASCOLTA Nel processo di comunicazione su un rischio la capacità di ascolto rappresenta una condizione essenziale per conoscere in modo più approfondito i diversi soggetti sociali con i quali si
DettagliA SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA
A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA A SCUOLA DI ASCOLTO. LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA Relazione educativa e intelligenza emotiva La scuola è chiamata
DettagliNoi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
DettagliGestione della comunicazione emotiva
Gestione della comunicazione emotiva PAROLE CHIAVE INTELLIGENZA EMOTIVA Dal libro Intelligenza emotiva di Daniel Goleman : L empatia si basa sull autoconsapevolezza autoconsapevolezza: : quanto più aperti
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE La Comunicazione: Trasmissione di una informazione, di un messaggio da parte di un emittente Nella comunicazione si distinguono: L emittente Il mezzo Il segnale Il codice La
DettagliLa comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi w w w. o p e n s o u r c e m a n a g e m e n t. i t COSA DICE LA SCIENZA
DettagliParte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione
Psicologia della Comunicazione Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione SSML Carlo Bo a cura di Guido Ghirelli la Comunicazione come Processo di Interazione emittente ricevente ricevente
DettagliDOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani
DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore
DettagliDALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)
DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE PRASSI DELLA RELAZIONE DI AIUTO SANITARIA - rapporto immediato (non-mediato) e prolungato con il pz - intervento su
DettagliLaboratorio di allenamento emotivo
Primo incontro Come gestire la Rabbia? Martedì 28 febbraio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 La rabbia è un emozione negativa che possiamo imparare e gestire: fa parte di uno tra i più importanti esami da
DettagliTecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione
Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta
DettagliIl valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei
Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto
DettagliVissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione
Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Teresa Bertotti CBM e Università Milano Bicocca Riflessioni realizzate con Ariela Casartelli Tratto dal volume L assistente sociale e la valutazione
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliCompetenze base: listening
PROGETTO POLO QUALITA REGIONE CAMPANIA Competenze base: listening Obiettivi Capire il significato della comunicazione Individuare gli elementi fondamentali dell ascolto Descrivere i modi con i quali ascoltare
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C)
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C) ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE ANNUALE di RELIGIONE CATTOLICA (IRC) A.S. 2012/2013 L INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA
DettagliFILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli
FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli Quali sono natura ruolo e scopo della filosofia? cerchiamo una risposta a questi interrogativi nelle parole degli
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione
I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITÀ COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce
DettagliCuriosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),
DettagliTecniche di Vendita 17 Giugno 2013
Tecniche di Vendita 17 Giugno 2013 AGENDA le tecniche di vendita La tua strategia di vendita 2 Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito: www.wearelab.com www.brunobruni.it 3 BREVE RIEPILOGO Cambio
DettagliLIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e
LIVE LLO 9-10/1 0 07-8/10 EFFICACIA COMUNICATIVA Partecipa in modo efficace a scambi comunicativi semplici e chiari. Comprende in modo completo le istruzioni orali e sa rispondere alle richieste in maniera
Dettagli19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva
19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA L ESPRESSIONE EMOZIONALE = utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico,
DettagliIntroduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1
Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull
DettagliIl Potere delle parole
Scuola di Coaching e Training fondata e diretta da Roberto Ferrario nel 00 Coach certificato ICF e Master Trainer in PNL certificato da R. Dilts Il Potere delle parole Corso sulle tecniche di comunicazione
DettagliCOMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ
COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ DOTT.SSA MANUELA NEGRO SCREENING CITOLOGICO MAMMOGRAFICO COLORETTALE
DettagliIPOTESI PROGETTUALE SEZIONE ARANCIONE - INSEGNANTE MOSELE ROSANNA IL TRENO CHE PASSIONE!!!!
IPOTESI PROGETTUALE SEZIONE ARANCIONE - INSEGNANTE MOSELE ROSANNA IL TRENO CHE PASSIONE!!!! Scuola dell Infanzia San Giovanni Bosco Belfiore Anno scolastico 2016/2017 MOTIVAZIONE L ipotesi progettuale
DettagliLa competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale.
La competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale. LA COMPETENZA COMUNICATIVA (trasversale a tutte le discipline): L alunno e competente quando e capace di comunicare in modo autonomo ed
DettagliLa relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale
La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale Scegliere una professione d aiuto La relazione d aiuto si svolge tra due soggetti: Il malato L infermiere Identità professionale
DettagliLA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM
LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM LA RELAZIONE DI AIUTO ASCOLTO OSSERVAZIONE INTERVENTO EFFICACE RISPETTO CURA LA RELAZIONE
DettagliCURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3 Corso Sacchirone, 26-10022 Carmagnola (To) E-MAIL: toic8am009@istruzione.it toic8am009@pec.istruzione.it Tel. 011 9773325 Fax 011 9727757 C.F. 94067020019 CURRICOLO DI
DettagliIl messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui
DettagliLe conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini
Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario Dott.ssa Sara Pagnini L aborto è un fallimento di antichi sentimenti inconsci di maternità Il concepimento costituisce la realizzazione e l appagamento
DettagliPARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE
INSEGNANTE: Anna Maria Croce ANNO SCOLASTICO: 2015/2016 CLASSE: unica infanzia MATERIA: I discorsi e le parole PARTE PRIMA: PROGETTAZIONE ANNUALE UDA 1 - Settembre: Accoglienza Conoscersi per diventare
DettagliDott.ssa Guendalina Di Fede Psicologa-Psicoterapeuta
Il punto cruciale è quello dell incontro di base fra genitori e insegnanti, forma concreta dell incontro fra Scuola e Società: se questo incontro fallisce, la struttura non vive Gianni Rodari, 1992 È un
DettagliMateriale di formazione ad uso esclusivo della farmacia, non destinato al consumatore. Riproduzione vietata INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO
INTELLIGENZA EMOTIVA AL LAVORO INTELLIGENZA MULTIPLE Le intelligenze descritte da Gardner sono: 1. Intelligenza Linguistico - Verbale 2. Intelligenza Logico Matematica 3. Intelligenza Visivo - Spaziale
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
DettagliCreare e Gestire una ASD vincente
CONI Point Latina Corso per Dirigenti e Operatori Sportivi delle ASD Creare e Gestire una ASD vincente L Organizzazione del Settore Tecnico - Comunicare con Successo - Strategie di Marketing SABAUDIA,
DettagliSezione : età 3 / 4 / 5 anni. Nucleo tematico: L ASCOLTO
Premessa: Nella scuola dell infanzia, soprattutto in riferimento ad argomenti così complessi, gli obiettivi che ci si pone sono a lungo termine e non vengono sviluppati in tempi rigidi e definibili, bensì
Dettaglila comprensione del testo un approccio pragmatico
la comprensione del testo un approccio pragmatico la comprensione del testo un testo è un unità comunicativa ovvero di produzione di senso può essere verbale, non verbale, misto la comprensione deve includere
DettagliAffettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?
Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché? Destinatari principali: Genitori degli alunni delle classi quinte della primaria Zanella Dott.ssa Anna Zanellato 2016 Educazione affettiva
DettagliIL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI
IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI LE EMOZIONI IN GIOCO La relazione professionale LA RELAZIONE PROFESSIONALE Non vediamo le relazioni
DettagliInformation summary: La persuasione
Information summary: La persuasione - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliProgetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliInformation summary: La gestione delle obiezioni
Information summary: La gestione delle obiezioni - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in
DettagliFRA PARLARE E COMUNICARE. Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi
FRA PARLARE E COMUNICARE Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi TIPI DI COMUNICAZIONE % VERBALE PARA-VERBALE NON VERBALE CREDENZE ECCO LE % La comunicazione parte da dentro e filtra il verbale
DettagliCome trasformare la competizione in collaborazione;
OBIETTIVI Come trasformare la competizione in collaborazione; PRESUPPOSTI La competizione è un opportunità per i dipendenti e per l azienda quando è gestita correttamente; La competizione, quando gestita
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI 1. PRODUZIONE E COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE: ASCOLTARE, COMPRENDERE, PARLARE 1.1 Ascoltare e comprendere semplici messaggi 1.2 Ascoltare
DettagliGrazie alla natura della mente siamo in grado di. e di sentire nel nostro corpo
Grazie alla natura della mente siamo in grado di intuire le intenzioni degli altri e di sentire nel nostro corpo le loro stesse sensazioni ed emozioni Lementi creano Intersoggettività che a sua volta modella
Dettaglimodo di comunicare (comportamento) più 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti)
Assertività: modo di comunicare (comportamento) più adatto alla situazione sociale Obiettivi: 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti) 2. Costruire buona immagine di sé privata
DettagliDIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA IL TESTO DESCRITTIVO Descrivere significa delineare a parole l'immagine di qualcosa. Il testo descrittivo, perciò, mostra con le parole
DettagliNavigare insieme. Un viaggio in compagnia. Un confine netto? 24/04/2015
Navigare insieme Un viaggio in compagnia Dopo esserci preparati a lungo, dopo aver compreso dove, come e aver salutato il porto, ora è giunto il tempo di capire se e con chi desideriamo viaggiare... Ogni
DettagliIl colloquio professionale nella relazione d aiutod
Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo
Dettagli1. Discussioni su argomenti di diverso tipo. 2. Uso di registri diversi per comunicare.
Traguardi di competenza ASCOLTO E PARLATO Partecipa a conversazioni e discussioni con messaggi chiari e pertinenti, usando un registro adeguato al contesto. Comprende e utilizza in maniera appropriata
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO
OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO TERZA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI SPECIFICI COMPETENZE VERIFICHE ASCOLTARE Ascoltare e comprendere comandi, istruzioni, regole. Seguire una conversazione e comprendere ciò di
DettagliL era del cliente Strumenti ed approcci per la comunicazione
L era del cliente Strumenti ed approcci per la comunicazione A cura di Paolo Vallicelli 1 Agenda Punto della situazione: Cosa cerca il cliente? Quali spinte motivazionali abbiamo? Collaborare con l assertività
DettagliLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE a cura di Benedetta Talon e Alberto Baccichetto LA COMUNICAZIONE La comunicazione interpersonale è un processo che coinvolge due o più persone che trasmettono fra loro dei
DettagliIL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI
IL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI IDEE PER EDUCARE ALL INTELLIGENZA EMOTIVA Tombolo Serate forma-ve 2016 Relatore: Federico Mucelli ALCUNE TESTIMONIANZE PER INIZIARE Mio figlio mi dice tu;o Sa più mio
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliLa comunicazione con i familiari
A.O.Monaldi 16-23 novembre2005 La comunicazione con i familiari Barbara Leone Coordinamento Prelievi d Organo Regione Campania DONAZIONE e TRAPIANTO SANITA POPOLAZIONE INFORMAZIONE IO DONO TU DONI EGLI
DettagliIl monitoraggio qualitativo dei progetti finanziati dal CSV. Francesca Carosio Valentina Piaggio progettiste del CSV
Il monitoraggio qualitativo dei progetti finanziati dal CSV Francesca Carosio Valentina Piaggio progettiste del CSV per ogni unità di analisi, rappresentata da ciascuno degli 11 progetti finanziati Quali
DettagliMOTIVARE I COLLABORATORI. Dario Turrini. CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015
MOTIVARE I COLLABORATORI Dario Turrini Per CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015 La situazione Dal 1990 il principale problema delle organizzazioni è la comunicazione (soprattutto interna) Il livello della
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliLA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ
LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ Ogni aspetto della nostra società presenta delle caratteristiche comunicative Ma quali significati possiede il termine COMUNICAZIONE? Qualunque cosa si faccia
DettagliItaliano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3
Italiano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3 Obiettivo generale: IO NEL MONDO L alunno conosce a fondo l ambiente in cui vive e, narrandolo, è in grado di portare il proprio mondo emotivo dentro l esperienza
DettagliGRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO CLASSI I - II - III
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO CLASSI I - II - III Indicatori: Ascolto e parlato Lettura Scrittura Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Elementi di grammatica esplicita
DettagliASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri
U. d A.DI ITALIANO: ASCOLTARE 1 COINVOLTE ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri Prestare attenzione in situazioni comunicative orali diverse, formali e informali, in contesti conosciuti
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA
CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia Testo realistico
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 4 3/5/2016 LA COMUNICAZIONE NEL CONTESTO CLINICO
DettagliCome aiutare i nostri ragazzi nello studio pomeridiano?
Come aiutare i nostri ragazzi nello studio pomeridiano? Pappagalli? Scimmie? Uomini? Robot? "Il maestro generalmente ha a che fare con una sola sezione della mente dell alunno ; i genitori invece non solo
DettagliPER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo CLASSIFICAZIONE
Dettaglidefinizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà
DettagliSESSIONE 3 Allegato 3 IL COLLOQUIO DI LAVORO
SESSIONE 3 Allegato 3 IL COLLOQUIO DI LAVORO Incontro fissato Due o più attori (ruoli) Presenza reale o virtuale di uno o entrambi Uno guida il processo Conversazione / comunicazione: - linguaggio verbale
DettagliE vissero felici e contenti
E vissero felici e contenti Competenze prosociali Riconoscere e valorizzare le positività proprie e dell altro Relazionarsi empaticamente nei rapporti interpersonali Riconoscere e rispettare l altro e
DettagliCURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;
Dettagliha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione,
ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, io dirigo il traffico da qui; non sapete quanto è meraviglioso saper aiutare da qui. Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione, dove vivo
DettagliRelazione fra adolescente e famiglia
Appunti per: Relazione fra adolescente e famiglia A cura di Sabrina Benvenuto Genova, 13 ottobre 2015 http://www.liguria.coni.it/scuola-regionale.html Relazione fra adolescenza e famiglia Programma Relazione
DettagliANALISI DELLA DOMANDA
PSICOLOGIA CLINICA ANALISI DELLA DOMANDA GESTIONE DEL COLLOQUIO: ANALISI DELLA DOMANDA Nella gestione del colloquio è fondamentale effettuare l analisi della domanda, intesa come strumento di lavoro, una
DettagliIL RUOLO DEI GENITORI
EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde
DettagliAbilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Istituto Superiore di Sanità Processo comunicativo Personali stili comunicativi Informazioni
DettagliStrumenti di difesa nei confronti dei meccanismi persuasivi e di controllo mentale
Strumenti di difesa nei confronti dei meccanismi persuasivi e di controllo mentale coinvolgimento emotivo rispetto empatia obiettivi personali STRUMENTI DI DIFESA gestione del tempo controllo sulla relazione
Dettagli