ASCOLTO ATTIVO. Antonella Scalognini URBINO
|
|
- Veronica Bucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ASCOLTO ATTIVO "Coloro che sono stati ascoltati attivamente maturano sotto il profilo emotivo, si aprono all esperienza, stanno meno sulla difensiva, diventano più accettanti e meno autoritari". (Carl Rogers e David Russel in Un rivoluzionario silenzioso ) URBINO Antonella Scalognini
2 Spunto di riflessione Vi è mai capitato di interrompere, dare giudizi, offrire consigli non richiesti, minacciare, accusare, svalutare, deridere, generalizzare, incalzare, imporre, interpretare, di preparare un consiglio o una risposta, mentre ancora l altro sta parlando, mostrando subito il vostro repertorio di personali soluzioni continuando a credere di essere buoni ascoltatori?
3 Non c è dialogo senza il nostro impegno a comprendere quanto l altro ci vuole comunicare;
4 ASCOLTARE L'ideogramma cinese di ascoltare è composto da diversi elementi: Orecchio Occhio per "vedere" l'atteggiamento, lo sguardo del "tu", l'alterità che ci sta davanti, che non è lo specchio di me stesso, non è quello che io vorrei l'altro fosse, ma è proprio "un altro Cuore perché parodiando Il piccolo principe si vede (e si sente) bene solo col cuore Io Tu
5 In questo senso L ascolto è un atto volontario che oltrepassa le parole. Per ascolto non intendiamo tacere per permettere all altro di parlare; L ascolto attivo è un atto intenzionale che impegna la nostra attenzione a cogliere quanto l altro ci riferisce sia in modo esplicito che in modo implicito cioè Ci impegna a riflettere su ciò che si ascolta tramite un consapevole sforzo metacomunicativo (riflessione sulla comunicazione)
6 Perché l ascolto attivo promuove la cooperazione invece del conflitto. Promuove il dialogo che esprime il nostro bisogno di esserci attraverso le dimensioni fisico-energetica, emotiva, razionale e spirituale. Crea le condizioni affinché le relazioni possano alimentarsi non solo nella simpatia, ma anche nella discordanza e nella diversità.
7 Esercizio: La tartaruga di Carl Rogers: La prossima volta che avrete una discussione con una persona, fermatevi e ponete questa regola: ognuno non può esprimere la propria argomentazione se non dopo aver preliminarmente riesposto le idee e le sensazioni dell interlocutore con esattezza e con la conferma di quest ultimo. in altre parole: prima di presentare il proprio punto di vista, provate ad assimilare il quadro di riferimento del vostro interlocutore, per comprendere le sue idee e le sue sensazioni, così da essere in grado di poterle riassumere al posto suo. Difficile???
8 La sfida è anche nel non permettere ai pregiudizi di intervenire attivamente nella relazione: la sfida è dunque la comprensione Quel che si giudica non si può comprendere quando appiccicate un etichetta addosso ad una persona la comprensione si ferma. Nessun giudizio, nessun commento, nessun atteggiamento: semplicemente, si osserva, si studia, si guarda, senza il desiderio di cambiare ciò che è. Perché se si desidera cambiare ciò che è in ciò che dovrebbe essere, si cessa di comprendere. (A. de Mello, Messaggio per un aquila che si crede un pollo, Piemme, Casale Monferrato (AL), 1995).
9 La prassi
10 Nell Ascolto Attivo sono coinvolti tre processi LA RICEZIONE DEL MESSAGGIO L ELABORAZIONE DEL MESSAGGIO LA RISPOSTA AL MESSAGGIO
11 LA RICEZIONE DEL MESSAGGIO E importante nella ricezione del messaggio, facilitata da un autentica disponibilità affettiva, abbassare il livello della propria soggettività per ascoltare realmente l altro. È mettersi nell atteggiamento di ascolto per ricevere il messaggio dell altro
12 Perché l ascolto attivo promuove la cooperazione invece del conflitto. Il primo passo dell ascolto attivo o empatico o profondo o ecologico è..rallentare (eloquio, movimenti)... Solo in questa dimensione, l Altro può esprimersi con completezza e noi possiamo ricevere uscire dalla circolarità degli automatismi reattivi.
13 DIVERSI ORIZZONTI CONOSCITIVI PENSIERO EMOZIONE ENTRAMBI INCARNATI (IL CORPO) PER POTERE FARSI ESPERIENZA
14 La sfida per chi intende cimentarsi nell ascolto empatico, profondo, attivo è quella di accettare le proprie emozioni difficili Senza soffocarle Senza agirle Senza operare distrazioni Senza trasformarle in modalità iperaccudenti o dando consigli e interpretazioni non richieste (modalità passivo-aggressiva)
15 In altre parole a volte o più si ascolta solo ciò che si vuole sentire (filtro) si pensa a cosa si dirà, non concentrandosi su ciò che sta dicendo l interlocutore (prove) si riferisce tutto quanto si ascolta alla propria esperienza (identificazione) si snobba o si accantona quanto viene detto perché ritenuto di poca importanza (denigrazione) si esprime accordo per ogni cosa viene detta (accondiscendenza) si cambia troppo rapidamente argomento mostrando disinteresse (deviazione)
16 L ELABORAZIONE DEL MESSAGGIO SVELARE GLI IMPLICITI COMUNICATIVI L ascolto si deve concentrare su sei dimensioni: - IL CONTENUTO (il contenuto di ciò che mi sta dicendo) - L AUTOPRESENTAZIONE (cosa dice di sé) - L APPELLO (cosa vuole ottenere) - LA RELAZIONE (che tipo di relazione vuole stabilire con me) - L ESPRESSIONE DI SE (quali emozioni esprime) - IL CONTESTO
17 Vediamo due esempi: 1. Non riesco più a far fronte a tutti i miei impegni, sbaglio spesso gli orari degli appuntamenti. Ne avrò presi troppi, tu cosa ne dici? CONTESTO: pausa di lavoro, ad una collega CONTENUTO la difficoltà a seguire tanti impegni AUTORIVELAZIONE sono frastornata e confusa RELAZIONE simmetrica/orizzontale APPELLO desidero che tu mi ascolti e mi dimostri comprensione
18 2. Possibile che quando programmiamo le date delle riunioni ci sia sempre qualcuno di voi che ci rimane male e poi crea un clima di insoddisfazione sul lavoro? CONTESTO: posto di lavoro, durante una riunione CONTENUTO le date delle riunioni- clima di insoddisfazione???... AUTORIVELAZIONE sono arrabbiata e delusa?... RELAZIONE asimmetrica/verticale, chi parla ha potere?... APPELLO desidero più collaborazione e impegno da parte vostra?...
19 1 - CONTENUTO Si tiene conto di che cosa l altro ci vuole informare e di che cosa pensa in relazione all oggetto della comunicazione - Di che cosa sta parlando? - Di che cosa ci vuole informare? - Quali sono le sue idee ed opinioni in merito a quanto ci sta dicendo?
20 2 AUTORIVELAZIONE L emittente in modo consapevole o inconsapevole rivela qualcosa di sé, La carenza di autorivelazione è causa di un comunicazione difficile. Nella dimensione di autopresentazione l attenzione focalizzata nelle seguenti domande: -Che cosa l altro sta dicendo di sé, mentre comunica? -Che cosa vuole che io pensi di lui? -Vuole che io lo valuti positivamente o negativamente?
21 3 - APPELLO o RICHIESTA Nella quale si tiene conto di che cosa l altro in modo esplicito od implicito ci appella a pensare, credere, fare o non fare. Gli appelli possono essere: NASCOSTI PARADOSSALI DIRETTI Una comunicazione positiva si nutre di molti appelli diretti.
22 Nella dimensione dell appello si cerca di rispondere alle domande: -Che cosa l altro mi chiede? -Di che cosa mi vuole convincere? -Che cosa vuole ottenere da me?
23 4 - RELAZIONE Nella quale si tiene conto di come l altro percepisce la relazione in corso e come intende modificarla Esistono, dice Haley (1978), tre tipi fondamentali di relazioni: SIMMETRICHE (es.entrambi vogliono prevaricare) - COMPLEMENTARI (uno up e l altro down) - METACOMPLEMENTARI (l uno chiede all altro una relazione simmetrica ma la conferma paradossalmente sul piano della complementarietà ( devi essere autonoma!)
24 Nella dimensione della relazione si cerca di rispondere alle domande: -In che modo l altro mi percepisce? -Che tipo di relazione ha instaurato con me? -Come vorrebbe modificarla?
25 5 - ESPRESSIONE Nella quale si tiene conto dei vissuti relativi a ciò che viene detto, ossia dei sentimenti, delle emozioni, degli stati d animo che il soggetto prova ad esprimere. DOMANDE Che cosa l altro sente dentro di sé? -Quali stati d animo esprime? -Quali sentimenti ed emozioni?
26 Nell analizzare alcune caratteristiche del messaggio si può incorrere nell errore di privilegiarne una rispetto alle altre, non discriminando più accuratamente l informazione, ma distorcendola in base alla dimensione che si ha amplificato, poiché si è operata una iper-funzionalità che crea una difficoltà comunicativa.
27 Vediamole una per una, in risposta alla medesima fraseesempio: Emittente: Mi è andata male non sono riuscita a farmi sostituire e perderò la serata in teatro Iper-contenuto è l amplificazione del contenuto a scapito dei segnali emotivi; prevale un attenzione centrata sugli aspetti cognitivi e logico-razionali; è spesso una difficoltà che appartiene a persone che tendono a razionalizzare ed oggettivare qualsiasi situazione. Risposta: Che commedia fanno? Iper-autorivelazione è l amplificazione dell aspetto emotivo e/o comportamentale dell emittente, che comporta un espansione di valore sulla personalità dell altro, con conseguente svalutazione; è una difficoltà che appartiene a persone che hanno bisogno di controllare le situazioni. Risposta: Mi sembra difficile, forse sei tu che non sei sembrato abbastanza convinto della richiesta di sostituzione!
28 Iper-relazione è l amplificazione che vede nel messaggio dell altro una definizione della relazione, una implicita precisazione dei ruoli; dipende dalla preoccupazione che emerge dai messaggi non verbali, sul modo di inviare il messaggio, come se l emittente contemporaneamente chiedesse Cosa penserà di me? ; se il ricevente dà eccessiva importanza a questa accentuazione, si verifica una risposta di tipo interpretativo, entro limiti già circoscritti. Risposta Cosa vuoi che ti dica! Chiedi sempre così poco che quando lo fai magari si può pensare che non hai bisogno veramente! Iper-appello è l amplificazione di chi tende a cogliere una richiesta personale in tutto ciò che viene detto; si potrebbe attribuire la definizione di sindrome del salvatore ; produce l effetto di rendere incapace l altro di trovare soluzioni proprie, in quanto il ricevente si attiva rispetto ai bisogni dell emittente per accollarseli. Risposta: Da oggi allora ci mettiamo d accordo: quando devi andare dal capoufficio a chiedere un favore me lo dici e vengo con te!
29 LA RISPOSTA AL MESSAGGIO Il dialogo autentico si attua attraverso uno scambio di messaggi caldi e partecipati Chi ascolta non può limitarsi a ricevere ma occorre, attraverso le proprie risposte, che si adoperi per facilitare il processo di scambio di messaggi con il ricevente.
30 La risposta al messaggio viene da parte di chi ascolta al proprio interlocutore dopo che il messaggio è stato interpretato allo scopo di informarlo su qualcosa o aiutarlo a risolvere un problema o ampliare la comprensione di se stesso. È importante ricordare la differenza tra esplorazione del problema e soluzione dello stesso!!!
31 Bibliografia essenziale E. Cheli, Relazioni in armonia, Milano, Franco Angeli, J. Liss, L ascolto profondo La Meridiana ed., 2004 F. Nanetti, Counseling L arte di comunicare I segreti del corpo Empatia transpersonale, ed Pendragon Carl R. Rogers, La terapia centrata sul cliente, La Meridiana ed., 2007 P.Watzlawick et al., La Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1971.
Il superstite. Primo Levi
Since then, at an uncertain hour, Dopo di allora, ad ora incerta, Quella pena ritorna, E se non trova chi lo ascolti Gli brucia in petto il cuore.. Il superstite. Primo Levi MASTER DIRETTO DA FRANCO NANETTI
DettagliLe abilità di base del counseling ASCOLTO ATTIVO e RIFORMULAZIONE. D. Livadio*
Le abilità di base del counseling ASCOLTO ATTIVO e RIFORMULAZIONE D. Livadio* PUNTEGGIO DEL TEST SULLA CAPACITA D ASCOLTO da 0 a 27 = nessuna capacità di ascolto da 28 a 41 = mediocre capacità di ascolto
DettagliASCOLTO ATTIVO URBINO Antonella Scalognini (dai saggi del prof. Franco Nanetti)
ASCOLTO ATTIVO URBINO 13-01-2011 Antonella Scalognini (dai saggi del prof. Franco Nanetti) Spunto di riflessione Vi è mai capitato di interrompere, dare giudizi, offrire consigli non richiesti, minacciare,
DettagliÈ un processo attivo (mente e cuore) Richiede - concentrazione - volontà - disponibilità affettiva - impegno - cultura - equilibrio -empatia
È un processo attivo (mente e cuore) Richiede - concentrazione - volontà - disponibilità affettiva - impegno - cultura - equilibrio -empatia ascoltare non significa stare zitti Non significa parlare a
DettagliIl rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza
Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE
DettagliCOMUNICAZIONE: come renderla assertiva ed efficace
COMUNICAZIONE: come renderla assertiva ed efficace " WoMEN IN CHANGE - COMUNICAZIONE ASSERTIVA Reggio Emilia 28 Maggio 2015 Federica Broccoli www.federicabroccoli.com www.opensourcemanagement.it COMUNICAZIONE
DettagliDott.ssa Ombretta Franco
Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1
DettagliASCOLTARE: difficile quanto parlare
Modalità di ascolto ASCOLTARE: difficile quanto parlare Deriva dalla parola Ascultare che significa sentire con delicatezza e cura Ascoltare: Aver cura dell altro Cercare la verità dell altro Essere disposti
DettagliNoi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
DettagliCome ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione
1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare
DettagliFRA PARLARE E COMUNICARE. Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi
FRA PARLARE E COMUNICARE Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi TIPI DI COMUNICAZIONE % VERBALE PARA-VERBALE NON VERBALE CREDENZE ECCO LE % La comunicazione parte da dentro e filtra il verbale
DettagliIl senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani
Il senso del counselling in pediatria di Raffaele Arigliani Bisogni percepiti dai Pediatri: area del disagio 60 50 40 30 20 10 0 Problematiche psicorelazionali Setting Incertezze diagn.- terap. Apprendimento
DettagliImparare ad ascoltare
Un amico, una persona veramente comprensiva, che si prenda il disturbo di ascoltarci mentre riflettiamo sul nostro problema, può cambiare completamente la nostra visione del mondo D. Elton Mayo La Comunicazione
DettagliTecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione
Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta
DettagliLA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:
LA COMUNICAZIONE La radice etimologica della parola vuol dire mettere in comune Comunicare è: Mobilitare l energia umana verso la realizzazione di obiettivi comuni Hubert Jaoui Il processo comunicazionale
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE La Comunicazione: Trasmissione di una informazione, di un messaggio da parte di un emittente Nella comunicazione si distinguono: L emittente Il mezzo Il segnale Il codice La
DettagliCOMUNICAZIONE. Nell ambito del sistema salute si tende. sempre di più a seguire modelli di. tipo olistico
COMUNICAZIONE Nell ambito del sistema salute si tende sempre di più a seguire modelli di tipo olistico COMUNICAZIONE Il cittadino dal semplice ruolo di paziente passa a quello di cittadino-utente Con la
DettagliGenere Valori assoluti Valori percentuali. Maschi 63 37,7. Femmine ,3. Totale ,0
Centro di Ascolto Immigrazione Asilo e Tratta Diocesi di Sassari Storia CdA e cenni operativi Nasce nel 2008 Responsabile Speranza Canu Collaboratori volontari con formazione continua Apertura: Giovedì
DettagliIl colloquio professionale nella relazione d aiutod
Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DESTINATO AI RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP in applicazione del D. Lgs 81/2008 DELLA COMUNICAZIONE Servizi di Prevenzione e Protezione 1/28 LA COMUNICAZIONE
Dettagli29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008
Indagine Censis Farmacisti e Farmacie Il ruolo del farmacista nella società italiana A cura del dott. Giuseppe Fattori In relazione alle competenze fornite dall Università, solo il 32,3% le considera adeguate
DettagliCOMUNICAZIONE E RELAZIONE
COMUNICAZIONE E RELAZIONE LA COMUNICAZIONE È UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN UN CONTESTO DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO (CI SI INFLUENZA RECIPROCAMENTE). PERTANTO, GLI ATTI COMUNICATIVI HANNO SEMPRE UN OBIETTIVO,
DettagliL ascolto attivo e l intelligenza emotiva. David Papini
L ascolto attivo e l intelligenza emotiva David Papini Parole chiave Emozioni I Linguaggio I Ascolto empatico I Ascolto empatico II Intelligenza emotiva II Relazione II Riconoscimento III Presenza III
DettagliLeggiamo nell introduzione della proposta del Ministero: ciascun docente è chiamato a rivestire un ruolo di leadership, deve saper riconoscere e
Leggiamo nell introduzione della proposta del Ministero: ciascun docente è chiamato a rivestire un ruolo di leadership, deve saper riconoscere e valutare diversità dei punti di vista creando i presupposti
DettagliLa pragmatica della Comunicazione
La pragmatica della Comunicazione Scuola di Palo Alto Watzlawick Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all
DettagliPNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula
SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula Pier Angelo Cantù Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel La PNL E lo studio della
DettagliIl valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei
Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto
DettagliLa comunicazione nei processi educativi. Teresa Boi
La comunicazione nei processi educativi Teresa Boi La comunicazione (dal latino communico: cum = con e munire = legare, costruire, mettere in comune, far partecipe) è un azione che prevede l'esistenza
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO La vera comunicazione nasce proprio dal Non Detto 1 assioma della comunicazione: E' impossibile non comunicare; ogni comportamento è comunicazione! Non
DettagliPer comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione
COME SI ASCOLTA Nel processo di comunicazione su un rischio la capacità di ascolto rappresenta una condizione essenziale per conoscere in modo più approfondito i diversi soggetti sociali con i quali si
DettagliComunicare con se stessi per comunicare con l altro: l abilità dell autoconsapevolezza
Comunicare con se stessi per comunicare con l altro: l abilità dell autoconsapevolezza Anna Maria Luzi Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate Relazione professionale E una relazione
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 4 3/5/2016 LA COMUNICAZIONE NEL CONTESTO CLINICO
DettagliANNO ACCADEMICO
ANNO ACCADEMICO 2016-2017 Pratiche filosofiche e cura di sé - 7 Curare la comunicazione Carlo E. L. Molteni www.counselingfilosofico.it cel.molteni@gmail.com Che cosa significa per me comunicare? Quale
DettagliVIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. L importanza della relazione
VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI L importanza della relazione PER RIFLETTERE: Ogni studente suona il suo strumento, non c è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare
DettagliLa competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale.
La competenza Comunicativa nell ottica di un Curricolo verticale. LA COMPETENZA COMUNICATIVA (trasversale a tutte le discipline): L alunno e competente quando e capace di comunicare in modo autonomo ed
DettagliLa relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale
La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale Scegliere una professione d aiuto La relazione d aiuto si svolge tra due soggetti: Il malato L infermiere Identità professionale
DettagliSESSIONE 3 Allegato 3 IL COLLOQUIO DI LAVORO
SESSIONE 3 Allegato 3 IL COLLOQUIO DI LAVORO Incontro fissato Due o più attori (ruoli) Presenza reale o virtuale di uno o entrambi Uno guida il processo Conversazione / comunicazione: - linguaggio verbale
DettagliGestione della classe e problematiche relazionali
Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,
DettagliPROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE
Fondazione Besso di Roma PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Riconoscere e potenziare il proprio stile comunicativo e relazionale; caratteristiche e applicazione di alcune strategie comunicative e relazionali
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliDALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)
DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE PRASSI DELLA RELAZIONE DI AIUTO SANITARIA - rapporto immediato (non-mediato) e prolungato con il pz - intervento su
DettagliIL METODO. Supponiamo che ad una festa un amico ti offenda con brutte parole: Come ti sentiresti? Probabilmente arrabbiato
IL METODO ABC Supponiamo che ad una festa un amico ti offenda con brutte parole: Come ti sentiresti? Probabilmente arrabbiato Ora fermiamoci a riflettere, e cerchiamo di esaminare bene l episodio: 1. Il
DettagliCorso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities
Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 25/10/17 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 17 No 0 Perché? Ero già a conoscenza di queste
DettagliCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1
CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Dettagli7 soluzioni per gestire clienti difficili
7 soluzioni per gestire clienti difficili Ciao E ti do il benvenuto in questo Video Articolo dal titolo 7 soluzioni per gestire clienti difficili. Alzi la mano a chi non è capitato come professionista
DettagliIl Potere delle parole
Scuola di Coaching e Training fondata e diretta da Roberto Ferrario nel 00 Coach certificato ICF e Master Trainer in PNL certificato da R. Dilts Il Potere delle parole Corso sulle tecniche di comunicazione
DettagliLo spazio di incontro con l altro: tra rischi e possibilità Dott.ssa Angela Maria Nitti
Lo spazio di incontro con l altro: tra rischi e possibilità Dott.ssa Angela Maria Nitti Ho avuto molta difficoltà a preparare la relazione per questo convegno. Uno dei motivi è legato alla mia paura di
DettagliAscoltare significa sospendere il proprio giudizio ASCOLTO ATTIVO
Ascoltare significa sospendere il proprio giudizio : ASCOLTO ATTIVO ASCOLTO ATTIVO: DUE COMPETENZE RIFORMULAZIONE DEI MESSAGGI Garantisce la ricezione corretta e promuove senso di accettazione, di interesse
DettagliCompetenze base: listening
PROGETTO POLO QUALITA REGIONE CAMPANIA Competenze base: listening Obiettivi Capire il significato della comunicazione Individuare gli elementi fondamentali dell ascolto Descrivere i modi con i quali ascoltare
DettagliTecniche di Vendita 17 Giugno 2013
Tecniche di Vendita 17 Giugno 2013 AGENDA le tecniche di vendita La tua strategia di vendita 2 Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito: www.wearelab.com www.brunobruni.it 3 BREVE RIEPILOGO Cambio
DettagliAbilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Istituto Superiore di Sanità Processo comunicativo Personali stili comunicativi Informazioni
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA GALLARATE AREA 1 TRASPORTO SANITARIO
TRASPORTO SANITARIO OBIETTIVI Saper comunicare in modo efficace per rendere il soccorso più semplice sia per il paziente che per i soccorritori LA COMUNICAZIONE IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE passaggio di
DettagliLa comunicazione efficace e l ascolto attivo
La comunicazione efficace e l ascolto attivo Io penso quel che penso, sento quel che sento, so quel che so, ma non biasimo te perché sei te stesso. Do il benvenuto a ciò che hai da offrirmi. Vediamo cosa
DettagliIL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI
IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI LE EMOZIONI IN GIOCO La relazione professionale LA RELAZIONE PROFESSIONALE Non vediamo le relazioni
DettagliL Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili -
L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - fragentili@gmail.com Il fatto che le persone siano nate con due occhi e due orecchi, ma con una sola lingua, fa pensare che dovrebbero guardare e ascoltare il doppio
DettagliEsperienze di narrazione con i figli
SIPO, 6 NOVEMBRE 2009 Esperienze di narrazione con i figli Dr.ssa Lucia Caligiani S.S.Psiconcologia Dr.ssa Isabella Lapi U.F.Salute mentale infanzia - adolescenza sud est Progetto A.L.B.A Progetto alba
DettagliLIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e
LIVE LLO 9-10/1 0 07-8/10 EFFICACIA COMUNICATIVA Partecipa in modo efficace a scambi comunicativi semplici e chiari. Comprende in modo completo le istruzioni orali e sa rispondere alle richieste in maniera
DettagliLa comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi w w w. o p e n s o u r c e m a n a g e m e n t. i t COSA DICE LA SCIENZA
DettagliCURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -
CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.
DettagliDott.ssa Marina D Angeli Psicologa, Psicoterapeuta Tel
Dott.ssa Marina D Angeli Psicologa, Psicoterapeuta Tel 3338008051 marina.dangeli@tin.it LA COPPIA IN CRISI La crisi nella coppia produce un inaridimento della passione e dell intimità cui fa seguito la
DettagliStili comunicativi e approccio motivazionale. Sandra Bosi Responsabile Servizi Formazione e Prevenzione LILT Reggio Emilia
Stili comunicativi e approccio motivazionale Sandra Bosi Responsabile Servizi Formazione e Prevenzione LILT Reggio Emilia Caratteristiche dell approccio motivazionale: Richiede la conoscenza di una strategia
DettagliEducazione Terapeutica. Definizione
EDUCAZIONE TERAPEUTICA: il fare del Terapista Occupazionale Educazione Terapeutica Definizione Gabriella Casu «Ogni volta che incontro un paziente Io parto da zero. Letteralmente io non so nulla, nulla
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliDott.ssa Guendalina Di Fede Psicologa-Psicoterapeuta
Il punto cruciale è quello dell incontro di base fra genitori e insegnanti, forma concreta dell incontro fra Scuola e Società: se questo incontro fallisce, la struttura non vive Gianni Rodari, 1992 È un
Dettagli11/05/2011. La verità al malato San Camillo - 14 aprile La verità al malato. La verità al malato. La verità al malato
San Camillo - 14 aprile 2011 Fabrizio Fracchia Giovanni pensa di non sapere ciò che lui pensa che Maria pensa che lui non sa. Ma Maria pensa che Giovanni lo sa. Così Maria non sa di non sapre che Giovanni
DettagliStrumenti di difesa nei confronti dei meccanismi persuasivi e di controllo mentale
Strumenti di difesa nei confronti dei meccanismi persuasivi e di controllo mentale coinvolgimento emotivo rispetto empatia obiettivi personali STRUMENTI DI DIFESA gestione del tempo controllo sulla relazione
DettagliCondividete con gli altri le vostre esperienze e curate che i membri del vostro staff condividano le esperienze con ciascun altro.
Condividete con gli altri le vostre esperienze e curate che i membri del vostro staff condividano le esperienze con ciascun altro. Parlate di quello che avete provato quando vi siete sentiti in burnout.
DettagliIn I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente
In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente la bellezza di descrivere l oggetto che ci rappresenta e scoprire cosa significa per l altro il suo oggetto. x che è stato bello! Ho capito più cose
DettagliDott.ssa Elena Moltini Psicologa-Psicoterapeuta
Dott.ssa Elena Moltini Psicologa-Psicoterapeuta L AUTO MUTUO AIUTO: DEFINIZIONE momento di incontro tra persone singole, in coppie o famiglie, unite da uno stesso problema, stato di bisogno o di difficoltà
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
DettagliAccoglienza, Ascolto e Dialogo
Accoglienza, Ascolto e Dialogo CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Accoglienza È la parola che più spesso ritorna nei Centri Accoglienza e Servizi. Qui, un
Dettaglilyondellbasell.com Comunicazione efficace
Comunicazione efficace Che cosa è la comunicazione? La comunicazione è un processo a doppio senso di scambio di informazioni. Tali informazioni vengono trasmesse con le parole, il tono di voce e il linguaggio
DettagliBonus Allegato Ad Enlightment. Gianfrancesco Giuliani ENLIGHTMENT
Bonus Allegato Ad Enlightment Gianfrancesco Giuliani!1 Leggendo il bonus Pro Azione, hai scoperto che ascoltare gli altri in uno stato di maggiore presenza e consapevolezza (ascoltandoli veramente e senza
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliCreare e Gestire una ASD vincente
CONI Point Latina Corso per Dirigenti e Operatori Sportivi delle ASD Creare e Gestire una ASD vincente L Organizzazione del Settore Tecnico - Comunicare con Successo - Strategie di Marketing SABAUDIA,
Dettaglidr.ssa Lorella Gabriele
dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione
Dettagli13 Aprile 2012 Padova Italy «LA COMUNICAZIONE»
13 Aprile 2012 Padova Italy «LA COMUNICAZIONE» UNA AZIENDA ORIENTATA ALLA QUALITA DELLA VENDITA DI CONSULENZA performance formula CONOSCENZA x CAPACITÁ x MOTIVAZIONE = PERFORMANCE LA COMUNICAZIONE «COMUNICARE»
DettagliCOME TI SENTI DURANTE IL CONFLITTO? LE VOSTRE RISPOSTE
COME TI SENTI DURANTE IL CONFLITTO? LE VOSTRE RISPOSTE COME TI SENTI DURANTE IL CONFLITTO? 2 Nervosa. Urlo e dico cose di cui possibilmente mi pentirò subito dopo averle dette. Delusione e rabbia perché
DettagliINTELLIGENZA EMOTIVA IL RUOLO DELLE EMOZIONI NELLO SVILUPPO
INTELLIGENZA EMOTIVA IL RUOLO DELLE EMOZIONI NELLO SVILUPPO Perché occuparsi di educazione emotiva? In adolescenza e nella vita adulta EMOZIONI: sostanze stupefacenti naturali le uniche in grado di proteggere
DettagliLIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO
LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO PREMESSA Il progetto lettura nasce dalla convinzione che il libro e con esso il racconto ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo.
DettagliLe conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini
Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario Dott.ssa Sara Pagnini L aborto è un fallimento di antichi sentimenti inconsci di maternità Il concepimento costituisce la realizzazione e l appagamento
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 14-4-2016 -condivisione -comprensione -linguaggio
DettagliIl feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacità istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Accrescere l innovazione, l efficacia e la
DettagliKARL RAHNER DIO SI È FATTO UOMO. Breve teologia del Natale. quarta edizione. Queriniana
KARL RAHNER DIO SI È FATTO UOMO Breve teologia del Natale quarta edizione Queriniana Prefazione Queste meditazioni sul Natale non vogliono eludere una riflessione teologica. Collocandosi in una legittima
DettagliIL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)
IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) ACADEMY DERMOCOSMETICA 11 GIUGNO 2016 IL MANAGMENT DEL CLIENTE GESTIONE DELLE OBIEZIONI CHE COS E UN OBIEZIONE UN DISACCORDO O UN PUNTO
DettagliLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE a cura di Benedetta Talon e Alberto Baccichetto LA COMUNICAZIONE La comunicazione interpersonale è un processo che coinvolge due o più persone che trasmettono fra loro dei
DettagliL era del cliente Strumenti ed approcci per la comunicazione
L era del cliente Strumenti ed approcci per la comunicazione A cura di Paolo Vallicelli 1 Agenda Punto della situazione: Cosa cerca il cliente? Quali spinte motivazionali abbiamo? Collaborare con l assertività
DettagliIL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI
IL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI IDEE PER EDUCARE ALL INTELLIGENZA EMOTIVA Tombolo Serate forma-ve 2016 Relatore: Federico Mucelli ALCUNE TESTIMONIANZE PER INIZIARE Mio figlio mi dice tu;o Sa più mio
DettagliInformation summary: La persuasione
Information summary: La persuasione - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliLA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ
LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ Ogni aspetto della nostra società presenta delle caratteristiche comunicative Ma quali significati possiede il termine COMUNICAZIONE? Qualunque cosa si faccia
DettagliParte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione
Psicologia della Comunicazione Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione SSML Carlo Bo a cura di Guido Ghirelli la Comunicazione come Processo di Interazione emittente ricevente ricevente
DettagliUn progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico
Un progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico Anno scolastico 2010 / 2011 Non possiamo andare avanti così! I guai a ricreazione,
DettagliComunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità?
Comunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità? Corso per infermieri coordinatori inserito tra le riunioni di aggiornamento permanente
DettagliBullismo da dove partire? Carlo Callegaro
Bullismo da dove partire? Carlo Callegaro Ho chiuso il mio cuore in una scatola e l'ho buttata nel lago Scrivi e se lo vuoi racconta tu un episodio che hai vissuto come atto di bullismo Non tutto è bullismo
DettagliLA RELAZIONE EDUCATIVA. Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti
LA RELAZIONE EDUCATIVA Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti La relazione educativa e essenzialmente una relazione tra persone però si differenzia in quanto ha caratteristiche precise
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliRapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti
Rapporto empatico con l anziano Prof.ssa Adriana Celesti Empatia La parola deriva dal greco EMPATEIA che veniva usata per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l autore/cantore con
Dettagli