5 Lezione PROCESSO EDILIZIO
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1 Docente: Arch. Maria Azzalin Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale 5 Lezione PROCESSO EDILIZIO PROGRAMMAZIONE
2 COSA È IL PROCESSO EDILIZIO? NORME E PROCEDURE Èuna successione organica e coordinata di fasi svolte da più soggetti secondo precise regole e procedure, destinate a conseguire un obiettivo prefissato. E COME SI CONNOTA? I fattori del Processo Edilizio. Il sistema edilizio Le finalità del Processo Edilizio. Obiettivo qualità Le fasi del Processo Edilizio. Nodi critici e figure coinvolte Gli strumenti di attuazione e controllo del Processo Edilizio
3 UNA LEGGE LA LEGGE 163/06 Codice De Lise Si configura come regolamentazione generale in materia di lavori pubblici. ART. 2: L attività amministrativa in materia di opere e lavori pubblici deve garantirne la qualità e uniformarsi a criteri di efficienza e di efficacia -D.Lgs 109/94 legge quadro sui lavori pubblici -Diritto Comunitario (direttive di settore)
4 OBIETTIVI - FASI OPERATORI NORME E PROCEDURE Il processo edilizio può essere inteso come sequenza logica di fasi, ciascuna delle quali finalizzata a specifici obiettivi: obiettivi fasi del processo operatori "INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI PROGRAMMAZIONE COMMITTENZA PROCESSO ATTUATIVO LORO "DEFINIZIONE" IN TERMINI EDILIZI PROGETTAZIONE PROGETTISTA COSTRUZIONE DEL BENE EDILIZIO REALIZZAZIONE IMPRESA PRODUTTORI PROCESSO GESTIONALE UTILIZZAZIONE DEL BENE EDILIZIO GESTIONE UTENZA
5 NORME E PROCEDURE COSA È LA PROGRAMMAZIONE? Èl insieme delle attività preparatorie - programmatorie dell intervento, i cui aspetti essenziali sono: - la definizione delle esigenze - valutazione delle risorse disponibili e allocabili nel tempo. Al centro dell attività di programmazione vi è la raccolta e l elaborazione delle informazioni DUE AMBITI DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI PROGRAMMAZIONE TRIENNALE PROGRAMMAZIONE EDILIZIA DPP DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
6 PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI: NORME E PROCEDURE Attività attraverso la quale i soggetti attuatori Committenza possono programmare nel tempo una sequenza di interventi PROGRAMMAZIONE TRIENNALE Ciò a partire dalla determinazione della domanda potenziale e verificando la reale opportunità di intervento in relazione: - al fabbisogno effettivo - alle disponibilità finanziarie - alla fattibilità rispetto ai vincoli esterni Per ciascuno degli interventi viene nominato un responsabile RUP RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
7 PROGRAMMAZIONE: QUALI OBIETTIVI? QUALI FASI? QUALI OPERATORI Programmazione Triennale Project Financing Progetto Preliminare Nomina RUP Redazione DPP Validazione e Qualificazione Progetto Appalto General Contractor La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ha il compito di provvedere alla: PROGRAMMAZIONE TRIENNALE dei LAVORI PUBBLICI In merito a ciò nomina: Il RUP RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO per la redazione del DPP DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE Contemporaneamente alla Programmazione Triennale viene attivata la fase di PROJECT FINANCING
8 PROGRAMMAZIONE: QUALI OBIETTIVI? QUALI FASI? QUALI OPERATORI Programmazione Triennale Project Financing Progetto Preliminare Nomina RUP Redazione DPP Validazione e Qualificazione Progetto Appalto General Contractor LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE : Si basa su ipotesi e approfondimenti a livello di Preliminare e fattibilità Richiede la definizione qualitativa e quantitativa della disponibilità finanziaria Prevede aggiornamenti annuali IL DPP: DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE È espressione della volontà della Pubblica Amministrazione È documento tecnico che prefigura tutti i momenti del processo edilizio: CRITERI GUIDA Ha carattere programmatorio e non definitorio di dati funzionali alla realizzazione È strumento preliminare e di verifica della fattibilità Tecnicoeconomica e amministrativa
9 PROGRAMMAZIONE: QUALI OBIETTIVI? QUALI FASI? QUALI OPERATORI Programmazione Triennale Project Financing LA VALIDAZIONE Progetto Preliminare Nomina RUP Redazione DPP Validazione e Qualificazione Progetto Appalto È Atto propedeutico all approvazione del Progetto È Tecnica - Economica - Amministrativa Si basa sulla capacità di gestione delle conoscenze di ciò che attiene sia alle procedure (Autorizzazioni) che alla fase realizzativa (Impresa) È verifica di congruenza sia tra i diversi elaborati che tra tipologia d intervento e entità dell importo ai fini dell appalto General Contractor
10 PROGRAMMAZIONE: QUALI OBIETTIVI? QUALI FASI? QUALI OPERATORI Programmazione Triennale Project Financing LA QUALIFICAZIONE Progetto Preliminare Nomina RUP Redazione DPP Validazione e Qualificazione Interessa la qualità di tutte le fasi del processo non solo dei prodotti o del risultato finale È Procedurale, di Prodotto e della struttura che progetta (società di progettazione) e di quella che realizza (Impresa) Progetto Appalto General Contractor Il GENERAL CONTRACTOR: Carattere di eccezionalità con deroghe rispetto alla legge Merloni, unico obbligo il rispetto delle leggi antimafia e delle direttive CEE sui requisiti degli appaltatori
11 PROGRAMMAZIONE: QUALI OBIETTIVI? QUALI FASI? QUALI OPERATORI Il GENERAL CONTRACTOR: soggetto organizzato in grado di garantire alla pubblica amministrazione committente la progettazione e la gestione della fase realizzativa dell opera ha il compito di rispondere a due importanti esigenze: - realizzare gli interventi con processi e tecnologie innovative - affidare l opera ad un unica unità organizzativa dotata di competenze multidisciplinari, progettuali ed esecutive, necessarie alla corretta realizzazione delle opere richieste.
12 PROGRAMMAZIONE EDILIZIA: NORME E PROCEDURE Contiene l esplicitazione delle richieste dell utenza e l analisi dei dati di contesto riferite all intervento specifico. Le informazioni raccolte fanno riferimento ai requisiti: - funzionali, tecnici, relazionali dell intervento - morfologici e dimensionali in relazione ai vincoli urbanistici - economici correlati al ciclo di vita dell intervento Individuando diverse fasi di analisi e altrettanti documenti FASE DI IMPOSTAZIONE FASE DI ANALISI E DEFINIZIONE FASE DI ELABORAZIONE CONCLUSIVA Che confluiscono nel documento finale redatto dal RUP DPP DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
13 PROGRAMMAZIONE EDILIZIA: FASE DI IMPOSTAZIONE NORME E PROCEDURE definire le caratteristiche essenziali dell intervento e verificare se esistono le condizioni minime per procedere FASE DI ANALISI E DEFINIZIONE raccogliere ed analizzare le informazioni che possono influire sull intervento, giungendo alla definizione di un giudizio di fattibilità FASE DI ELABORAZIONE CONCLUSIVA fornire una guida al committente e al progettista in ordine alle esigenze da soddisfare ai modi per soddisfarle. Inoltre definire le operazioni da compiere e le procedure da avviare per l attuazione dell intervento DPP DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
14 PROGRAMMAZIONE: UN ANALISI ATTRAVERSO ALCUNI TERMINI APPALTO ESPROPRIO COMPATIBILITÀ AMBIENTALE
15 PROGRAMMAZIONE: APPALTI NORME E PROCEDURE CODICE CIVILE Art L appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione di mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un opera o di un servizio, verso un corrispettivo in denaro. LEGGE 163/06 - Codice De Lise Art. 3 comma 6 Gli appalti pubblici vengono definiti come i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi come definiti dal presente codice.
16 PROGRAMMAZIONE: APPALTI LEGGE 163/06 - Codice De Lise Art. 1 L affidamento e l esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; L affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice.
17 PROGRAMMAZIONE: APPALTI LEGGE 163/06 - Codice De Lise Art. 1 Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.
18 PROGRAMMAZIONE: APPALTI LEGGE 163/06 - Codice De Lise Le stazioni appaltanti possono utilizzare per l individuazione degli operatori economici in sede di affidamento di incarico pubblico le seguenti procedure Cfr. art. 3 (definizioni) & art. 54 (procedure) - Aperta - Ristretta - Dialogo competitivo - Negoziata - Concorso di progettazione
19 PROGRAMMAZIONE: ESPROPRI CHE COSA SONO? COME E PERCHÉ NASCONO? Strumenti per attuare le trasformazioni della città e del territorio previste dai piani e dai programmi pubblici Nascono in Europa nel XIX insieme alle prime leggi che ne regolamentano l applicazione. Esprimono un azione imposta in nome di un interesse collettivo, ma prevedono da subito compensazioni adeguate e procedure a garanzia dei proprietari colpiti
20 PROGRAMMAZIONE: ESPROPRI CHE COSA DICE LA LEGGE 1150/42? entro le zone d espansione dell aggregato urbano [ ] le aree inedificate e quelle su cui insistano costruzioni che siano in contrasto con la destinazione di zona ovvero abbiano carattere provvisorio è prevista la facoltà per i comuni dotati di PRG approvato, di espropriare. (art 18) L esproprio può essere utilizzato per costituire, in anticipo rispetto ai processi di urbanizzazione, demani di aree da urbanizzare successivamente: l atto dell esproprio viene svincolato dalla realizzazione della singola opera.
21 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI La programmazione dell attività edilizia degli enti pubblici mutua i suoi presupposti dalla programmazione dell uso del territorio e quindi dallo strumento urbanistico che la governa: il piano IL PIANO DEVE GARANTIRE LA COERENZA NELLO SPAZIO
22 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI TRE LIVELLI DI PIANIFICAZIONE ex legge 1150/1942 livello comunale PRG - piano regolatore generale comunale PPE - piano particolareggiato d esecuzione livello intercomunale PIC - piano regolatore intercomunale livello territoriale PTC - piano territoriale di coordinamento
23 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI QUALI GLI OBIETTIVI GENERALI DI UN PIANO REGOLATORE? Programmare l uso del territorio Regolare le trasformazioni fisiche e funzionali Valorizzare la rendita immobiliare (fondiaria ed edilizia) Evitare, o ridurre, il caos derivante dallo spontaneismo
24 NORME E PROCEDURE PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI COME IL PR REGOLA E GOVERNA LA TRASFORMAZIONE? con i piani urbanistici determina quali e quante aree sono potenzialmente edificabili con la realizzazione delle opere di urbanizzazione, con l'inserimento delle aree nei programmi urbanistici e con il rilascio delle concessioni edilizie, rende le aree concretamente edificabili con la quantità e la qualità delle opere di urbanizzazione e dei servizi, con la determinazione delle qualità edilizie e urbanistiche delle varie parti degli insediamenti (altezze, distacchi, densità ecc. ) accresce o diminuisce l'appetibilità relativa delle varie aree edificabili
25 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI DI QUALI STRUMENTI SI SERVE PER LA TRASFORMAZIONE? Due elementi principali: - II disegno di massima delle infrastrutture per il trasporto -la zonizzazione La zonizzazione è la suddivisione della città in zone caratterizzate da diverse destinazioni d uso e diverse quantità e tipologie di edificazione Gli indici fanno riferimento: -- dimensione minima e massima del lotto edificabile -- rapporto di copertura (tra la superficie copribile e quella del lotto) -- indice di fabbricabilità (rapporto tra cubatura e superficie) -- altezza degli edifici (geometrica o sostanziale) -- distanze(dai confini, dalle strade ecc.)
26 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI IL CONTENUTO DEL PTC - zone da riservare a speciali destinazioni ed a quelle assoggettate a speciali vincoli o limitazioni di legge; - località da scegliere come sedi di nuovi nuclei edilizi od impianti di particolare natura ed importanza; - rete delle principali linee di comunicazione stradali, ferroviarie, elettriche, navigabili esistenti e in programma.
27 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI STRUMENTI PER LA TRASFORMAZIONE IL PRG È ATTUATO: - per intervento diretto - concessione edilizia - con il tramite di un piano particolareggiato d esecuzione (Ppe) IL Ppe consiste nella progettazione di dettaglio di determinate e circoscritte porzioni di territorio.
28 NORME E PROCEDURE PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI IL CONTENUTO DEL Ppe - le masse e le altezze delle costruzioni lungo le principali strade e piazze; - gli spazi riservati ad opere od impianti di interesse pubblico; - gli edifici destinati a demolizione o ricostruzione ovvero soggetti a restauro o a bonifica edilizia; - le suddivisioni degli isolati in lotti fabbricabili secondo la tipologia indicata nel piano; - gli elenchi catastali delle proprietà da espropriare o da vincolare; - la profondità delle zone laterali a opere pubbliche la cui occupazione serva ad integrare le finalità delle opere stesse ed a soddisfare prevedibili esigenze future.
29 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI NON È SUFFICIENTE LA COERENZA NELLO SPAZIO L attuazione disordinata e casuale delle previsioni del piano provocava disfunzioni, disagio, disordine: case senza strade e fognature, fabbriche senza accessi, servizi obbligati a inseguire espansioni disordinate OCCORRE GARANTIRE ANCHE LA COERENZA NEL TEMPO
30 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI IL PROGRAMMA POLIENNALE DI ATTUAZIONE ha tre obiettivi: localizzare, temporalizzare e coordinare tra loro gli interventi sul territorio raccordare la pianificazione del territorio alla programmazione economico-finanziaria del comune garantire l attuazione del programma formulato attraverso la forzosa edificazione delle aree delimitate
31 NORME E PROCEDURE PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE: ALCUNE RIFLESSIONI IL PIANO STRATEGICO è strumento programmatico che assume in se i contenuti di un programma politico e del relativo modello di sviluppo spaziale locale Esso deve: -- localizzare, temporalizzare e coordinare tra loro gli interventi -- stabilire delle priorità nello spazio e nel tempo -- scegliere alcuni problemi spaziali ritenuti prioritari e ricondurre ad essi le altre questioni -- saper riportare soluzioni e problemi ad un quadro di insieme valutando vincoli e opportunità, vantaggi e svantaggi
32 PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE La questione dell ambiente coinvolge con forza sia l ambito della pianificazione che quello della progettazione producendo nuovi strumenti e trasformando quelli tradizionali Il valore dell ambiente: solo da qualche tempo ne riconosciamo la reale consistenza Tutte le risorse sono limitate, anche quelle apparentemente inesauribili: una consapevolezza troppo recente Ad oggi si è compreso il valor d uso dell ambiente, ma non si riesce ancora ad attribuirgli un valore economico
33 PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE Il territorio è una componente importante dell ambiente. Le trasformazioni e le utilizzazioni cui è soggetto modificano incessantemente le sue caratteristiche. La pianificazione del territorio è quindi una componente centrale di un processo di uso sostenibile del territorio e delle sue risorse OBIETTIVI GENERALI DA PERSEGUIRE: INNESCARE UN PROCESSO CHE SUBORDINI PROGRAMMAZIONE, PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE ALLA VALUTAZIONE PREVENTIVA DELLE RICADUTE AMBIENTALI
34 PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE COS È L IMPATTO AMBIENTALE? creazione di nuove condizioni ambientali o alterazione di quelle preesistenti, favorevoli o sfavorevoli, causate o indotte da interventi realizzati nell ambiente, intendendo per quest ultimo non solo le risorse fondamentali. ma anche l insieme delle attività umane che sono svolte nel comprensorio in esame.
35 PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE COS È LA VIA? procedura tecnico-amministrativa volta alla formulazione di un giudizio di ammissibilità sugli effetti che una determinata azione avrà sull ambiente inteso come l insieme delle attività umane e delle risorse naturali QUALI GLI SCOPI E I VANTAGGI? Miglioramento della qualità dell ambiente e della vita attraverso: la valutazione preventiva degli effetti ambientali che potrebbe provocare un determinato intervento; la progettazione tempestiva di interventi di prevenzione per quanto riguarda gli effetti negativi.
36 PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE VIA E VAS VIA Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura legata a situazioni ed interventi puntuali VAS Valutazione Ambientale Strategica introduce procedure di valutazione ambientale nella pianificazione Riferimenti normativi: Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente
37 NORME E PROCEDURE PROGRAMMAZIONE: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE Riferimenti normativi: Normativa europea Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente Normativa Italiana Attualmente si presentano due livelli di procedura V.I.A.: A livello nazionale: per opere a rilevante impatto e/o di interesse nazionale, l Autorità competente è il Ministero dell Ambiente; A livello regionale: per opere/interventi di minore rilevanza, l Autorità competente è rappresentata dalle Regioni e dalle Province Autonome. Legge 349/86 obbligo di presentazione progetti al Ministero dell Ambiente e a quello dei BB.CC. E AA. DPCM 377/88 categorie di opere soggette a valutazione di impatto ambientale DPCM 27-12/88 norme tecniche per la redazione studio di impatto ambientale
38 Docente: Arch. Maria Azzalin Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale 5 CONSEGNA 1- GLOSSARIO TERMINOLOGICO. DARE LE DEFINIZIONI DI: PROGRAMMAZIONE TRIENNALE RUP VALIDAZIONE DPP 2 - DEFINIRE LE SEGUENTI VOCI E INDIVIDUARE ALCUNE DELLE RELAZIONI CHE LE CONNETTONO SOA QUALIFICAZIONE PREDISPORRE BREVE PRESENTAZIONE IN POWER POINT (2 SLIDE MAX 3) PER CIASCUNO DEI 2 PUNTI
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