La geolocalizzazione delle opportunità

Transcript

1 3 giugno 2013 La geolocalizzazione delle opportunità di Giubileo Francesco Spesso, i monitoraggi sul mercato del lavoro locale forniscono informazioni generiche e non abbastanza dettagliate per offrire quel valore aggiunto necessario ai decisori politici, dirigenti pubblici o attori privati per prendere decisioni adeguate ed efficaci. Eppure oggi l attore pubblico è in grado di conoscere, rispetto al passato, le tendenze e le dinamiche del mercato del lavoro, elaborando i flussi di dati amministrativi in suo possesso. In tal senso, è possibile conoscere dove si concentrano le nuove opportunità di lavoro, dove si concentrano i disoccupati e dove questi trovano lavoro. Lo strumento proposto all interno di questo articolo, in linea con le raccomandazione della Commissione europea (European Commission (2009), The Role of the Public Employment Services related to Flexicurity, in The European Labour Markets VC/2007/0927, March 2009, Cap. 3, Bruxelles in aggiornato a settembre 2012), intende permettere all attore pubblico di diventare un fornitore avanzato di informazioni, un centro nevralgico dove decisori politici, parti sociali e Servizi pubblici per l impiego (SPI) possono trovare informazioni fondamentali per comprendere il mercato del lavoro locale e sviluppare assieme future progettazioni territoriali. Potenzialità e problemi dell analisi delle fonti amministrative Proprio la disponibilità di database che raccolgono i dati di flusso, permette la realizzazione di applicazioni di modelli di geolocalizzazione complessi. In quanto, per realizzare le mappe non è sufficiente disporre di un campione rappresentativo, ma occorre possedere informazioni su tutta la popolazione di riferimento del determinato fenomeno che si intende studiare. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, tale disponibilità si è avuta solo recentemente, in seguito all implementazione del Decreto interministeriale del 30 ottobre 2007, che ha reso obbligatorio l invio delle comunicazioni dei nuovi rapporti di lavoro per via telematica allo stesso ministero. Il Sistema Informatico per le Comunicazioni obbligatorie (COB) del Ministero del lavoro, costituisce il punto di raccolta per l invio on-line delle comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro, da parte di tutti i soggetti obbligati e abilitati. A questi si aggiungono i dati trasmessi dai Centri per l impiego sui soggetti che si dichiarano immediatamente Disponibili al lavoro (DID). In quanto fonti amministrative (i cui dati quindi sono frutto dell attività quotidiana delle strutture della Pubblica Amministrazione), le DID e le COB forniscono informazioni sull intera vita lavorativa degli individui registrati. Infatti, i dati a disposizione, una volta costruita un opportuna serie storica degli stessi consentono di tracciare, per l intero periodo di osservazione, la storia della persona associando a ciascun periodo dati di stato. Il limite di tali informazioni consiste nel fatto che sono in grado di cogliere solo una parte delle forze lavoro presenti nel territorio. Infatti, tutti quei lavoratori assunti nei periodi precedenti alla finestra temporale osservata non fanno parte dell oggetto di analisi. Inoltre, l unione degli archivi amministrativi lascia scoperti due ambiti: 1

2 esperienze lavorative extra territoriali (in assenza di accordi internazionali); le attività che non richiedono una comunicazione obbligatoria né l iscrizione al Registro Imprese, ovvero le esperienze di praticantato professionale (legato all accesso agli ordini professionali) e le attività autonome non di tipo imprenditoriale. Al momento in Italia l unico database in grado di fornire un quadro completo del mercato del lavoro è l archivio amministrativo dell Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) che tuttavia ad oggi non è possibile analizzare. Lo strumento della mappa di densità Rispetto agli approcci statistici classici bisogna effettuare una geolocalizzazione dei dati, considerando gli eventi come le occorrenze spaziali del fenomeno considerato (ovvero i punti sono le persone avviate). Mappa 2 Rappresentazione della geolocalizzazione dei dati Fonte: Elaborazione dati Osservatorio della provincia di Milano (gennaio dicembre 2010) La tecnica di Density Analysis più nota, che consente l identificazione delle aree a maggior concentrazione di eventi, è la Kernel density (KDE). In generale, a differenze delle classiche mappe territoriali (note come vettoriali), utilizzando un modello di Kernel density, è possibile individuare nel dettaglio le aree dove è maggiore la concentrazione del fenomeno oggetto di studio, in modo da offrire quel valore aggiunto necessario ai policy makers per prendere decisioni adeguate ed ai disoccupati per trovare più facilmente un lavoro. Infatti, attraverso lo strumenti è possibile ottenere una mappa del tesoro nella quale sono indicate in maniera dettagliata, le aree dove è maggiore la concentrazione di determinati fenomeni oggetto di studio, come i disoccupati o i nomi delle aziende che assumono di più (Mappa 3 Esempio di mappa di densità). 2

3 Mappa 3 Esempio mappa di densità dei principali settori economici Fonte: Elaborazione dati Osservatorio della provincia di Milano (gennaio dicembre 2011). In tal senso, prendendo ad esempio i DID residenti in Brianza (Mappa 4), la mappa è in grado di far emergere dall analisi alcuni livelli di concentrazione in aree che si collocano in prossimità di comuni diversi (per intenderci un quartiere che si trova tra Monza e il comune di Lissone). A questo si aggiunge, che grazie proprio all incrocio tra DID e COB, non solo è possibile sapere dove sono i disoccupati (soprattutto di lungo periodo), ma è anche possibile conoscere in una prospettiva longitudinale, il luogo di lavoro di coloro che dodici mesi dopo hanno trovato lavoro (mappa 5). Mappa 4 Livello di concentrazione dei Disponibili al lavoro 2009 in Brianza Fonte: Nostre elaborazioni. 3

4 Mappa 5 Luogo di lavoro dei DID 2009 residenti in Brianza dopo 12 mesi. Fonte: Elaborazione dati Sistemi informativi della Regione Lombardia. In generale, utilizzando un modello di KDE, è possibile individuare nel dettaglio le aree dove è maggiore la concentrazione del fenomeno oggetto di studio, in modo da offrire quel valore aggiunto necessario ai policy makers per prendere decisioni adeguate nella fase di progettazione territoriale. Infatti, tornando all esempio dei disoccupati in Brianza, i quali si trovano in prossimità di un importante distretto industriale (Brianza del mobile), i policy makers potrebbero essere propensi a sviluppare programmi formativi orientati ai bisogni del distretto, tuttavia proprio la seconda mappa ci dice invece che il principale sbocco professionale è legato al settore dei servizi della città di Monza e del core metropolitano milanese. In altre parole, questo significa che eventuali programmi di formazione, se necessari, dovrebbero guardare le professioni più richieste nel settore dei servizi, piuttosto che le esigenze del distretto del mobile. Informazioni queste, che difficilmente potrebbero essere rappresentate con delle tabelle, grafici o dei tradizionali modelli di rappresentazione territoriali. A questo vantaggio se né aggiunge subito un altro: lo strumento delle mappe di densità può migliorare l aggiornamento del capitale sociale (ovvero i contatti con le aziende) dei Centri per l impiego, in modo da migliorare la ricerca del lavoro per i disoccupati. In particolare, dopo la dichiarazione d immediata disponibilità, lo strumento può affiancare il bilancio di competenza, in modo da fornire un possibile elenco delle aziende che hanno assunto lavoratori, che corrispondo al profilo professionale cercato dall utente in aree in prossimità della sua residenza (mappa 6). 4

5 Mappa 6 Utilità per il collocamento dei disoccupati Fonte: Nostre elaborazione. In altre parole, l obiettivo è quello di migliorare l intermediazione tra domanda e offerta di lavoro dei canali istituzionali/organizzativi (Centro per l impiego e Agenzie private del lavoro) nel collocare i soggetti svantaggiati che ad oggi risulta bassa se non inesistente. Inoltre, analogamente alle classiche indagini di marketing (le informazioni possono essere estratte dalla mappa e inserite nei comuni software di elaborazioni di calcolo), ai Servizi pubblici per l impiego verrebbe data la possibilità di localizzare le crisi aziendali presenti nel territorio, quindi conoscere in media quali sono le caratteristiche socio-anagrafiche dei soggetti colpiti, e tramite l incrocio delle fonti amministrative quali sono i loro successivi percorsi di ricollocazione, che possiamo definire come bacino di incidenza occupazionale (anche in questo caso verrebbe realizzata una tabella analoga a quella descritta precedentemente). Infine, il vantaggio principale è la semplicità di realizzazione e il costo praticamente nullo. Infatti, si tratterebbe soltanto di aumentare il capitale umano di alcune figure già presenti nei sistemi informativi dei vari Osservatori del mercato del lavoro regionale, per dare loro le competenze necessarie per realizzare le mappe di densità. Giubileo Francesco Dottore di ricerca in Sociologia 5