rassegna stampa RASSEGNA STAMPA 6 Ottobre 2015 IL CITTADINO Lodi Arriva ubriaco al pronto soccorso e prende a pugni i poliziotti: 4 mesi

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1 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 6 Ottobre 2015 IL CITTADINO Ospedale, il problema delle fughe va affrontato Arriva ubriaco al pronto soccorso e prende a pugni i poliziotti: 4 mesi Lettere & opinioni Ecco spiegata la fuga dall ospedale di Codogno Sant Angelo giano Riaprono le sale operatorie, ma a metà Casalpusterlengo IL GIORNO Codogno Sant Angelo giano Casalpusterlengo

2 Pagina 2 di 5 Interviene il sindaco Ospedale, il problema delle fughe va affrontato di Cri. Ver. Fuga del 50 per cento dei pazienti lodigiani dall area chirurgica? «Un tema che andrà affrontato in un confronto con le autorità sanitarie». Il sindaco Simone Uggetti interviene all indomani della pubblicazione del «Cittadino» dei dati relativi alla mobilità dei pazienti verso altri ospedali. Ad intervenire è anche la rappresentante sindacale della Uil Rosy Messina. Quest ultima sollecita l Asl «a fornire i dati sulla mobilità in modo più dettagliato e a spiegare i dati delle fughe dalle singole chirurgie, senza fare di tutte le erbe un fascio». «Senza il supporto di elementi di analisi maggiormente dettagliati - annota dal canto suo Uggetti - è difficile trarre una conclusione dai dati sul pendolarismo sanitario, ma è indubbio che numeri così significativi debbano indurre ad approfondite riflessioni, per comprendere se si tratti di un fenomeno legato a deficit specifici della rete ospedaliera del territorio o ad altri fattori, come per esempio la prossimità alle numerose eccellenze presenti nel contesto regionale lombardo. Allo stato non disponiamo di informazioni sufficienti per stabilire in quale di queste due direzioni debba essere orientato il giudizio sui dati relativi ai lodigiani che si rivolgono a strutture fuori provincia per soddisfare adeguatamente le proprie esigenze di cura e assistenza sanitaria. Non possiamo né sottovalutare né sovrastimare il senso di questa rilevazione statistica; sarebbe però sbagliato trascurarne l importanza; è necessario che l argomento venga sviluppato in un serio confronto tra gli enti locali e le autorità sanitarie, che sono sicuro troveremo disponibili ad affrontare il tema». Secondo la Messina sarebbe interessante capire «perché c è una fuga di pazienti dall area chirurgica. Perché la gente non crede nella chirurgia o per altri motivi? È l oncologia a determinare la fuga? Sarebbe molto importante - dice - che i dati, di interesse pubblico, venissero forniti dall Asl in modo completo, chiaro e veloce, per capire se la popolazione fugge per un problema di qualità, di lista d attesa o per altri motivi. Sarebbe giusto averli per capire dov è il problema». La Messina interviene anche sul dimezzamento delle sale operatorie di Sant Angelo. «La day surgery di Dario Quaranta funziona benissimo, è il top - annota -. Hanno costretto i medici che andavano a Sant Angelo ad andare a o a Codogno. Se è per una questione di remunerazione di interventi è sbagliato. La Regione dovrebbe potenziare entrambe le chirurgie, quella veloce e quella più pesante».

3 Pagina 3 di 5 Un cinquantenne di Arriva ubriaco al pronto soccorso e prende a pugni i poliziotti: 4 mesi Un cinquantenne di, che era incensurato, ha patteggiato in tribunale a 4 mesi di reclusione (ma con i doppi benefici di pena sospesa e non menzione) dietro l accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, per un episodio avvenuto la sera del 24 marzo di due anni fa al pronto soccorso dell ospedale Maggiore. L uomo aveva chiesto una visita perché accusava un malore dopo aver bevuto, e l esame del sangue aveva indicato un tasso di 2,5 grammi di alcol per litro di sangue (per un confronto, non è consentito guidare con oltre 0,5). Mentre aspettava una cura però si era spazientito, al punto che i medici avevano chiamato la polizia. L'arrivo della volante, invece di calmarlo, avrebbe causato una reazione con «calci e pugni» contro gli agenti. Portato in questura, era stato denunciato a piede libero. Il difensore Adele Burinato ha puntato a patteggiare il minimo della pena.

4 Pagina 4 di 5 Lettere & opinioni Ecco spiegata la fuga dall ospedale di Giovedì primo ottobre mia moglie ottantaduenne è caduta, la diagnosi è stata rottura del femore della gamba destra. Venerdì mattina è stata preparata per essere operata, cuffia in testa, denudata, camice operatorio, niente colazione, niente pranzo, alle ore 14,30 arriva in camera un medico per darci una comunicazione che ci lascia costernati: Purtroppo non sarà operata in giornata, rimandiamo l operazione a lunedi 5 ottobre.mi si sono raddrizzati i quattro capelli che ho. Arrivo alla domanda. vi sembra corretto lasciare tre giorni e quattro notti una donna anziana con il femore rotto? Ieri sul «Cittadino» c era un articolo sul fuggi fuggi dall ospedale di, Ero incredulo ma oggi sulla mia pelle ne ho avuto la conferma. Anche se anziani siamo umani. Tarcisio Papetti

5 Pagina 5 di 5 All ospedale Delmati Riaprono le sale operatorie, ma a metà di Cri. Ver. Ha riaperto il blocco operatorio all ospedale Delmati di Sant Angelo. La pompa di calore è stata riparata. Il funzionamento della chirurgia però è sempre a regime ridotto. In una sola sala su due ieri, i medici hanno ripreso ad operare dopo una settimana di black out. Ieri hanno funzionato l ambulatorio per i piccoli interventi della chirurgia plastica e la sala ortopedica. Da qualche tempo, l Azienda ospedaliera ha deciso di potenziare gli interventi più remunerativi, presso gli ospedali di e Codogno e di dimezzare quelli che portano meno introiti nelle tasche dell Azienda ospedaliera, che vengono effettuati nella day surgery barasina. Una situazione questa creatasi per mettere mano alla carenza di risorse e al buco da un milione e 200mila euro circa creato in parte a causa della fuga del 50 per cento dei pazienti lodigiani dall area chirurgica. L ex sindaco di Sant Angelo Giuseppe Carlin è intervenuto, all indomani della pubblicazione dei dati su «Il Cittadino», insieme all ex primo cittadino Domenico Crespi. «È riconosciuto da almeno un decennio che la day surgery (o chirurgia di un giorno come io preferisco chiamarla) è una eccellenza nel panorama chirurgico dell Azienda ospedaliera - spiega Carlin -. Abbiamo professionisti medici e infermieri di altissimo livello che hanno dedicato e dedicano all utenza ben più di quanto previsto dal mansionario, tanto è che per aumentarne le capacità operative si è provveduto recentemente a costruire nuove sale operatorie e a ristrutturare il reparto annesso. Mi sarei aspettato che la day surgery di Sant Angelo ricevesse tutte le attenzioni che merita con invio di professionalità necessarie, strumenti e quant altro. Mi chiedo se tutto questo sia avvenuto». Carlin è preoccupato. «Gli utenti - dice - vedono il reparto svuotarsi a poco a poco. Sono ancora soddisfatti del Delmati? Non vorrei che, come è successo per tanti servizi, questa chirurgia di eccellenza ci venga scippata. Magari abbassano il livello operativo e numerico degli interventi per poter poi chiudere il reparto con la scusa che è scarsamente produttivo. Sarebbe una beffa ulteriore per il territorio santangiolino». Già la scorsa settimana Carlin aveva fatto notare come al Delmati, ormai trasformato in un Presidio territoriale (Pot), «siano presenti un reparto di riabilitazione respiratoria e di malattie infettive, senza il supporto di una terapia intensiva presenti, invece, a e Codogno».