Polifamily Il service point della conciliazione.
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- Veronica Mauri
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1 POLITECNICO DI TORINO COMITATO PARI OPPORTUNITA Polifamily Il service point della conciliazione. Indagine sulle esigenze dei dipendenti in materia di servizi per la conciliazione.
2 Premessa Genere e lavoro: tentativi di conciliazione. Negli ultimi anni i concetti di flessibilità e di conciliazione non solo hanno trovato diffusione e legittimazione all interno del lessico degli studi organizzativi di genere, ma sono divenuti anche termini centrali del più ampio dibattito sulle politiche del lavoro e soprattutto punti di riferimento per le pratiche organizzative all interno del mercato del lavoro. La crescente rilevanza di questi concetti è legata alla sempre più diffusa convinzione della necessità di rendere più fluida l organizzazione del lavoro per rispondere, da un lato, ai rapidi mutamenti dell assetto economico e produttivo, e dall altro per consentire una più efficace gestione della compresenza degli individui, uomini e soprattutto donne, in differenti mondi vitali, tra cui in particolare il lavoro e la famiglia. Inoltre, nell ultimo decennio le tematiche riguardanti la presenza nel mercato del lavoro delle donne hanno assunto un ruolo centrale, grazie soprattutto alle politiche comunitarie di pari opportunità, orientate, quasi esclusivamente, a migliorare le condizioni di vita delle donne lavoratrici. Essendo la relazione tra genere e lavoro strettamente correlata alle responsabilità di cura, che vedono quasi sempre il carico sbilanciato a sfavore delle donne, si sono moltiplicate negli ultimi anni le iniziative volte a facilitare la conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita/tempi di cura. Uno degli obiettivi prioritari delle politiche comunitarie è il raggiungimento della piena occupazione e, nello specifico per quel che riguarda le donne, il Consiglio di Lisbona del marzo 2000 si è proposto di raggiungere entro il 2010 un tasso d occupazione del 60%. E chiaro che questo obiettivo non potrà essere raggiunto fin tanto che le donne saranno costrette a ragionare in termini di scelta fra responsabilità familiari e lavoro. Dalle numerose ricerche svolte sul tema e dalle diverse sperimentazioni effettuate, risulta che i contesti lavorativi dove si applicano attivamente politiche orientate alla conciliazione ottengono migliori risultati in termini di efficienza e produttività. Questi strumenti sono in grado di migliorare il clima di lavoro, dando maggior senso di appartenenza e soddisfazione. Ciò è condiviso sia dai lavoratori sia dai datori di lavoro. Ecco una definizione di conciliazione data dalla Commissione Europea: Introduzione di azioni sistemiche che prendono in considerazione le esigenze della famiglia, di congedi parentali, di soluzioni per la cura dei bambini e degli anziani, e lo sviluppo di un contesto e di un organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari per le donne e per gli uomini 1. L obiettivo della conciliazione dovrebbe essere non solo quello di armonizzare la coesistenza fra due sfere di vita (lavoro e cura), ma quello più ambizioso di migliorare la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, contribuendo a raggiungere una sostanziale parità di genere nell attribuzione delle responsabilità familiari e più in generale nell uso del tempo. 1 Commissione Europea, D.G. Occupazione e affari sociali, 100 parole per la parità,
3 Il contesto del Politecnico di Torino. In questo quadro ed esattamente con questi obiettivi si inseriscono le iniziative del Politecnico di Torino in materia di pari opportunità, che hanno visto nascere, quale primo utile strumento di conciliazione, il baby-parking Policino nell aprile 2005, a seguito della partecipazione dell Ateneo al Progetto Equal Da Donna a Donna. Il progetto Polifamily Il service point della conciliazione è un progetto articolato che si è proposto di andare incontro alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici in maniera concreta e affrontando diverse problematiche: la cura dei figli, le difficoltà legate alla maternità/paternità, la responsabilità di cura di familiari anziani, la tutela da discriminazioni, la necessità di sensibilizzare i lavoratori padri su queste tematiche. Il progetto appare perciò coerente con gli obiettivi della Legge 53/2000, che contiene le disposizioni a sostegno della maternità e della paternità e sostiene l introduzione di forme innovative di organizzazione e di servizi di conciliazione volti ad agevolare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, in un ottica di valorizzazione delle risorse femminile. Alcuni dati sul Politecnico di Torino Il Politecnico di Torino nasce come istituzione nel 1906, anche se le sue origini sono più lontane. Oggi annovera studenti distribuiti in 120 percorsi formativi (45 di I livello, 36 di II livello e 39 di III livello). Lo staff è composto da 866 docenti/ricercatori e da 828 tecnici e amministrativi (d'ora in poi chiamati T/A) per un totale di 1694 persone. Dall'analisi quantitativa sono emerse due differenti "fotografie" dell'organico: - il personale T/A risulta sostanzialmente equilibrato (463 donne, 365 uomini), anche col crescere delle categorie contrattuali (al vertice dell'amministrazione ci sono 6 donne e 3 uomini); - il personale docente mostra una netta preponderanza della componente maschile e la partecipazione femminile si concentra nei livelli di carriera più bassi (194 donne, 672 uomini). L'analisi sui figli dei dipendenti (secondo i dati disponibili) ha evidenziato che: - in totale vi sono 745 figli; - con età da 0 a 3 anni sono il 21,6% tra T/A e il 23,4% tra i docenti; - con età da 4 a 8 anni sono il 35,9% tra T/A e il 33,8% tra i docenti; - con età compresa tra i 9 e i 13 anni sono il 42,4% tra T/A e il 42,6% tra i docenti. L'analisi dei dati quantitativi non contempla i contratti atipici, gli assegnisti di ricerca e i dottorandi. Si può ragionevolmente supporre che tra costoro potrebbe crescere la percentuale di donne in prossimità della prima maternità e quella di figli con età inferiore a 3 anni. Sul fronte dei genitori anziani è emerso che questo problema tocca maggiormente il personale docente, che ha in media un'età più elevata rispetto al personale T/A. L'analisi dei dati ha mostrato che il part-time interessa l'8,5% del personale T/A, di cui il 77% sono donne. La tipologia di part time più frequente è quella pari a 30 ore settimanali. Quanto ai congedi parentali fruiti dai padri, dall'aprile 2000 (data dell'entrata in vigore della L.53/2000) a l ne sono stati concessi 13, per un totale di 547 giorni. 3
4 Perché il questionario? Per avere una fotografia più particolareggiata di quelli che erano i potenziali utenti dei servizi di conciliazione e soprattutto per indirizzare e organizzare i servizi in modo tale da essere realmente di aiuto e di supporto nella gestione del rapporto tempi di vita/tempi di lavoro, è stato elaborato nel maggio 2006 un questionario che è stato distribuito via Intranet a tutti/e i/le lavoratori/lavoratrici del Politecnico di Torino. Struttura del questionario ed alcune osservazioni Il questionario è stato strutturato in tre parti: 1. la prima contenente ventidue domande concernenti la condizione personale e familiare; 2. la seconda riguarda nello specifico le esigenze di servizi di conciliazione ed è suddivisa su tre tematiche: figli; anziani, maternità/paternità. 3. Infine nella terza parte alcune domande aperte permettevano di dare suggerimenti, esprimere opinioni e approfondire eventuali argomenti. Nei grafici seguenti è presentata l elaborazione delle risposte ricevute alle domande principali. E importante e corretto premettere alcune considerazioni. Hanno risposto al questionario 98 persone, che rappresentano rispetto alla nostra popolazione totale il 5,8%: il campione si è autoselezionato compilando il questionario e l adesione può basarsi su una molteplicità di fattori soggettivi, tra cui si può immaginare la vicinanza e interesse personale alle problematiche trattate. In secondo luogo il questionario è stato pensato ad uso interno e col fine di individuare quella parte di popolazione che poteva essere interessata al progetto, con lo scopo di fotografare al meglio quella parte di popolazione del Politecnico di Torino. Legata a questa premessa, facciamo una precisazione sull utilizzo del genere quale categoria di analisi. Alcuni dati sono stati disaggregati per appartenenza al sesso, per evidenziare eventuali differenze (maggiore o minore attenzione a temi trattati, eventuali discrepanze) e per avere una fotografia più reale del nostro campione. Infatti, come si può notare già dal primo grafico, ben il 73% del nostro campione è composto da donne. Nonostante ciò, è chiaro delle premesse precedenti, non si può assumere che questa disaggregazione dei dati in base al sesso ci restituisca automaticamente un analisi di genere dei dati stessi 2. 2 Cfr. sul concetto di genere come categoria analitica e sul dibattito sul concetto: Piccone Stella S., Saraceno C., Introduzione. La storia di un concetto e di un dibattito, in S. Piccone Stella, C. Saraceno (a cura di), Genere. La costruzione sociale del femminile e del maschile, il Mulino, Bologna, 1996; Ruspini E. Le identità di genere, Carocci, Roma, 2003; J. W. Scott, (1986), Il genere : un utile categoria di analisi storica, in P. Di Cori (a cura di), Altre storie. La critica femminista alla storia, Bologna, CLUEB, 1996, pp
5 Prima parte: condizione personale e familiare Sesso Sesso dei rispondenti 27% 73% Fascia di età Età /25 26/35 35/50 51/65 >65 Come si può vedere la percentuale maggiore dei rispondenti è concentrata nella fascia 35/50 e subito dopo nella fascia 26/35. Ruolo all'interno del Politecnico Ruolo Atipico Assegnista Docente Ricercatore/trice Dottorando/a T/A
6 La maggior parte dei rispondenti di sesso femminile fa parte del personale tecnico-amministrativo dell Ateneo, mentre i maschi sono più uniformemente ripartiti. Stato civile Stato civile NUB/CEL CONVIV CONIUG SEPAR DIVORZ VEDOV La maggioranza è coniugata, con proporzioni simili fra donne e uomini. Numero di figli Numero di figli nessuno 1figlio 2figli 3figli 4 Figli 31% tot con f nessuno 69% Nel primo grafico vediamo le distribuzioni rispetto al numero di figli, nel secondo il dato complessivo, ovvero la percentuale di rispondenti con figli a carico. 6
7 Rispetto ai figli minori di 14 anni, ha problemi per la loro gestione quotidiana? Gestione dei figli 31% 37% No 32% Sì Nn risp La percentuale che non risponde comprende la percentuale di rispondenti che non ha figli a carico. Nella percentuale che risponde di non avere problemi (31%), se disaggreghiamo il dato vediamo che corrisponde al 36% dei maschi rispetto al 28% delle femmine. In situazioni di emergenza, chi si occupa dei suoi figli? C hi si occupa dei figli in situaz ioni di emergenza 10% 18% 40% 32% Non risp Nonni Familiare Baby-sitter Come già riscontrato in altre indagini in situazioni di emergenza i figli sono affidati per lo più ai nonni. Se ha dovuto assentarsi per maternità, ha avuto difficoltà al rientro a lavoro? 11% Rientro dalla maternità No Sì Non risp 33% 56% Le percentuali sono calcolate sul totale delle donne con figli. 7
8 La percentuale che risponde sì è del 33%. Il fatto che ben l'11% non risponda alla domanda, potrebbe segnalare la difficoltà a parlare dell'argomento. Ha mai goduto di congedi parentali? Congedi parentali non risp non sapevo esistessero no sì Hanno goduto di congedi parentali più donne che uomini (30,43% rispetto al 12%) e non sono a conoscenza dell'esistenza dei congedi gli uomini in una percentuale leggermente superiore rispetto alle donne (12% rispetto al 10%) Responsabilità di cura: Ci sono in casa persone che richiedono cure particolari? Lei ha comunque la responsabilità diretta di cura di persone che non vivono con lei, ma che hanno problemi di autosufficienza o necessitano di cure particolari? Responsabilità di cura 1% 35% 64% Sì No Non risp 8
9 Responsabilità di cura per sesso Il primo grafico corrisponde alla somma dei dati ottenuti dalle due domande riguardanti le responsabilità di cura verso familiari anziani, malati, disabili. La percentuale è del 35%. Di questa percentuale, come si può vedere dal secondo grafico, il 69,70% sono donne, il 30,30% uomini. Chi si occupa di queste persone? Chi se ne occupa? 22% 28% 6% 25% Io Coniuge Familiare 19% Ass. esterna Non risp La maggior parte del peso della cura ricade sulle spalle della famiglia: ad occuparse può essere infatti lo stesso rispondente, piuttosto che il proprio coniuge o un familiare. Solo il 22% esternalizza la responsabilità di cura. E' soddisfatto del tempo che dedica alla sua attività lavorativa? Soddisfazione tempo lavorativo Non risp Si No
10 E' soddisfatto del tempo che dedica alla casa e alla famiglia? Soddisfazione tempo per la famiglia Non risp Sì No E' soddisfatto del tempo che dedica a se stesso/a? Soddisfazione tempo per se stessi Non risp Sì No In generale le domande sulla soddisfazione riguardo all'uso del tempo, vedono la maggioranze delle risposte negative da parte delle donne. Ciò è soprattutto evidente per quel che riguarda il tempo da dedicare a se stesse. 10
11 Seconda parte: I servizi di conciliazione Supporto nella gestione dei figli Quali servizi riterrebbe utili alle sue necessità e vorrebbe che il Politecnico attivasse? Supporto gestione figli Asilo nido Scuola materna 15% 2% 5% 21% baby-sitter per emergenze accompagnamento info-point 15% 19% altro 23% non risp Il baby-sitting per emergenze è molto richiesto (23%), così come l'asilo nido e la scuola materna (per un totale del 40%). Ciò viene ripreso in molti questionari nei suggerimenti finali (soprattutto dai genitori che hanno usufruito o usufruiscono del baby-parking Policino e che lamentano i limiti di un baby-parking rispetto ad un asilo) Quali pensa possano essere i vantaggi di vedersi offerti questi servizi dal Politecnico? Vantaggi supporto gestione dei figli 7% 4% 13% 33% sapere a chi appoggiarsi limitare perdita tempo personale qualificato servizio gratuito 21% 22% altro non risp Sapere a chi appoggiarsi (33%) e limitare la perdita di tempo (22%) sono i vantaggi più segnalati, insieme alla certezza di affidare i bambini a personale qualificato. 11
12 Servizi di supporto nella gestione degli anziani Quali servizi riterrebbe utili alle sue necessità e vorrebbe che il Politecnico attivasse? Supporto gestione anziani 1% 17% 22% Assistenza Commissioni Accompagnamento 20% 16% 24% info-point altro non risp Nella maggior parte dei questionari sono stati indicati più di un servizio e infatti le percentuali si distribuiscono quasi equamente sui diversi servizi (assistenza domiciliare, info-point sulle opportunità di assistenza nel comune, disbrigo commissioni, accompagnamento) Quali pensa possano essere i vantaggi di vedersi offerti questi servizi dal Politecnico? Vantaggi supporto gestione anziani 17% 2% 32% 11% 21% 17% sapere a chi appoggiarsi limitare perdita di tempo personale qualificato servizio gratuito altro non risp Le risposte sono più o meno equivalenti a quelle riguardanti i servizi per i figli. Si ritiene informato/a riguardo ai suoi diritti in materia di permessi e congedi per maternità e paternità e per il diritto alla cura nonché alla formazione? Percezione informazione sui propri diritti Sì NN ABB NO NR 12
13 La percentuale di chi non si ritiene o non si ritiene abbastanza informato sui propri diritti è del 67%, che corrisponde all'incirca alla percentuale di coloro che riterrebbero utile l'apertura di uno sportello informativo, come si può vedere dal grafico successivo. Ritiene utile l'apertura di uno sportello sul suo luogo di lavoro dove ottenere informazioni relative alle normative in materia di pari opportunità e di conciliazione e riguardo ai servizi offerti dal Politecnico? Utilità info point 20% 2% 9% 69% SI NO FORSE NR Riterrebbe utile in caso di periodi di assenza (per maternità, paternità, ecc) poter essere supportata/o in modo che la fase di interruzione del lavoro non le crei disagi (ad es. difficoltà di reinserimento, di mantenimento dei contatti, ecc.)? Utilità percorso di supporto maternità/paternità 28% 10% 14% 48% SI NO FORSE NR Il 48% riterrebbe utile essere supportata/o in periodi di assenza. Anche qui la percentuale elevata dei forse (28%) e delle non risposte (10%) potrebbe far pensare che si tratti di un argomento più difficile da affrontare, meno immediato. 13
14 Quali delle seguenti modalità di accompagnamento le sembrano più utili? Servizi di supporto alla maternità/paternità 10% 1% 12% 38% info sulla normativa legame col posto di lavoro counseling affiancamento al rientro altro 17% 22% non risp Ritorna la necessità di avere informazioni sui propri diritti, sulla normativa in vigore, ecc. (38%), insieme ad altri strumenti (mantenimento del legame col posto di lavoro (22%), counseling (17%), affiancamento al rientro (10%)). Quali sarebbero i vantaggi secondo lei di un percorso di supporto per i dipendenti in fase di maternità/paternità? Vantaggi servizio di supporto 17% 27% 0% 9% 26% 21% Ottenere informazioni Evitare disagi al rientro Diffusione cultura della conciliazione Vantaggi per l'azienda Altro Anche i questo caso i vantaggi individuati sono molteplici, primo fra tutti "contribuire alla diffusione di una cultura della conciliazione sul luogo di lavoro e quindi ad un clima più sereno ed alla valorizzazione della maternità e paternità" (27%). 14
15 Cenni conclusivi L indagine ha permesso di focalizzarsi su alcune questioni. La prima è la maggior attenzione delle donne a questi temi, dovuta probabilmente ad una maggior comprensione dei problemi relativi alla doppia presenza e alla conciliazione. Ne deriva la necessità di promuovere i servizi che verranno attivati con un occhio di riguardo alle esigenze specifiche delle donne e al contempo la necessità di sensibilizzare gli uomini. Le percentuali che riguardano la responsabilità di cura di anziani, malati e disabili (35%) o quelle che ci danno un indizio su eventuali situazioni di disagio che si creino al rientro dalla maternità (il 33% delle donne con figli ha detto di avere avuto difficoltà al rientro a lavoro) non sono però trascurabili. E evidente che siano argomenti di più difficile approccio e che saranno probabilmente di più difficile soluzione. Mentre il fatto che le aziende possano mettere a disposizione baby-parking o asili nidi è oramai questione conosciuta, altri approcci al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici, sono forse meno noti e a volte possono essere guardati con sospetto. Per questo sarà necessario porre una particolare attenzione proprio nell organizzazione di questi servizi. Infine i commenti e i suggerimenti riportati nell ultima sezione del questionario evidenziano l apprezzamento per le iniziative del Comitato Pari Opportunità e il desiderio che queste siano ampliate. Stesura questionario ed elaborazione dei dati a cura di Chiara Inaudi. 15
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