Prove di efficacia dell attività fisica: analisi della letteratura
|
|
- Renzo Cocco
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Igiene generale ed applicata Prove di efficacia dell attività fisica: analisi della letteratura 1
2 Le conoscenze storiche.. Non si può mantenersi in salute basandosi soltanto sul tipo di alimentazione, ma a questa bisogna affiancare anche degli esercizi fisici Ippocrate: il regime (metà del IV sec. A.C.) 2
3 Sintesi degli effetti dell attività fisica sullo stato di salute protezione verso: le patologie cardiovascolari e l ictus cerebri le dislipidemie e l obesità l ipertensione la comparsa del diabete e nei diabetici, verso le complicanze del diabete l osteoporosi il decadimento mentale e la depressione alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella) la disabilità la disfunzione erettile 3
4 4
5 Le conoscenze attuali 5
6 Malattie cardiovascolari cardiopatia ischemica ipertensione arteriosa malattie circolatorie dell encefalo aritmie malattie dei vasi 6
7 Malattie cardiovascolari Principali esiti: infarto miocardico acuto insufficienza cardiaca congestizia morte improvvisa ictus gangrena 7
8 Fattori di rischio età avanzata, sesso maschile livelli di colesterolo LDL alti livelli di colesterolo HDL bassi pressione arteriosa alta vita sedentaria 8
9 Fattori di rischio Alimentazione scorretta (grassi, frutta e verdura, sale, zuccheri ) fumo diabete familiarità per malattie cardiovascolari obesità (addominale) stress 9
10 La prevenzione delle coronaropatie Domanda: l attività fisica riduce il rischio di incidenti cardiovascolari nella popolazione asintomatica? Risposta: la pratica di attività fisica riduce il rischio di incidenti cardiaci mortali e non. Nella popolazione fisicamente attiva - che pratica attività fisica moderata tutti i giorni o quasi - si evidenzia una riduzione del 30-50% del rischio relativo di malattie coronariche rispetto alla popolazione sedentaria, a parità di altri fattori di rischio. (Clinical Evidence Vol.4 pag.54 ) 10
11 11
12 Walking compared with vigorous exercise for the prevention of cardiovascular events in women Manson JAE, N Engl J Med 2002;347:716 Lo studio, su donne di anni in post menopausa, mette a confronto l influenza dell esercizio fisico intenso, del cammino e delle attività sedentarie sulla comparsa di eventi cardiovascolari (follow-up medio di 3.2 anni e fino a un massimo di 5.9 anni). L attività fisica è stata valutata mediante un questionario che indagava sulla frequenza e sulla durata del cammino e di numerose altre attività di diversa intensità. Ai partecipanti è stato inoltre richiesto di stimare il numero di ore giornaliere trascorse in attività sedentarie (in posizione seduta o sdraiata). 12
13 Walking compared with vigorous exercise for the prevention of cardiovascular events in women Manson JAE, N Engl J Med 2002;347:716 L esercizio è stato definito: intenso se in grado di accelerare la frequenza cardiaca ed aumentare la sudorazione (es. ginn. aerobica, jogging, tennis, gare di nuoto); moderato se non portava all esaurimento delle forze (uso della bicicletta, della cyclette, del tappeto rotante, nuoto non competitivo, danze popolari); leggero per intensità ancora più basse (come nel ballo lento, nel bowling e nel golf). 13
14 Walking compared with vigorous exercise for the prevention of cardiovascular events in women Manson JAE, N Engl J Med 2002;347:716 Risultati: sono stati documentati 345 nuovi casi di malattia coronarica e 1551 eventi cardiovascolari totali. L aumento del punteggio per l attività fisica presentava una forte associazione inversa col rischio di eventi coronarici e cardiovascolari totali (rischio relativo per eventi coronarici 1.00, 0.73, 0.69, 0.68, 0.47 nei diversi quintili, p < per il trend). La riduzione del rischio è risultata simile per il cammino e l es. fisico intenso; anche un passo rapido e un minor numero di ore in attività sedentarie sono risultati buoni predittori di un rischio più basso. 14
15 Association between childhood socioeconomic status and coronary heart disease risk Lawlor DA et al, Am J Public Health 2004;94:1386 Studio su 3444 donne di anni per verificare se vi era un associazione tra il loro stato socio-economico (SES) durante l infanzia e la presenza di malattia coronarica dopo la menopausa L associazione tra SES e coronaropatia era presente, anche se vaniva parzialmente corretta tenendo conto di fattori come il fumo (anche passivo), l attività fisica, l 0besità 15
16 Physical activity and risk of stroke in women. Hu et al, JAMA 2000;283:2961 Rischio relativo di ictus in rapporto alla velocità di cammino (Nurse s study) 1,2 1 0,8 0,6 0,4 Easy < 3,2 km/h Moderate 3,2-4,8 km/h Brisk >4,8 km/h 0,2 0 Total strokes Ischemic strokes Hemorr. Strokes
17 Exercise rehabilitation programs for the treatment of claudication pain Gardner AW et al. JAMA1995;274:975 L esercizio fisico è un intervento efficace per aumentare la distanza percorsa camminando dai soggetti affetti da claudicatio Secondo una meta-analisi di 21 programmi di attività fisica: La distanza media prima della comparsa di dolore aumentava del 179% o di 225m La distanza media prima del dolore massimo tollerato aumentava del 122% o di 397m
18 Malattie cardiovascolari: come prevenirle OMS Almeno 30 minuti di attività fisica al giorno Ridurre i grassi saturi (animali) con i mono e polinsaturi (oli vegetali) Aumentare il consumo di pesce (acidi grassi omega-3) Aumentare il consumo di frutta e verdura (5 porzioni) Evitare l eccesso di sale e di zucchero Non fumare Attenzione all eccesso di peso 18
19 19
20 Diet, lifestyle and the risk of type 2 diabetes mellitus in women Hu FB et al. N Engl J Med 2001;345:790 Gli autori seguono infermiere per 16 anni rilevando i fattori di rischio Il gruppo a basso rischio (3.4%) ha un rischio relativo di diabete di 0.09 Gli autori concludono che il 91% del rischio di sviluppare diabete in questi soggetti dipende dall effetto contemporaneo di più fattori di rischio legati alla dieta, all attività fisica, al fumo, all alcol 20
21 Prevention of type 2 diabetes mellitus by changes in lifestyle among subjects with impaired glucose tolerance Tuomilehto et al,the New England Journal of Medicine, 3 May, Lo studio ha preso in esame 522 soggetti con intolleranza al glucosio suddivisi in due gruppi. Al gruppo di intervento sono stati forniti: counseling dietologico personalizzato counseling specifico ed opportunità di fare att. motoria 21
22 Prevention of type 2 diabetes mellitus by changes in lifestyle among subjects with impaired glucose tolerance Tuomilehto, Jaakko et alii,the New England Journal of Medicine, 3 May, Risultati: il gruppo di intervento ha sviluppato 27 casi di diabete il gruppo di controllo ha sviluppato 59 casi di diabete al quarto anno di studio, l incidenza cumulativa era dell 11% nel gruppo di intervento e del 23% nel gruppo di controllo. l incidenza cumulativa di diabete è risultata del 58% inferiore nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo 22
23 23
24 Reduction in the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention or metformin Diabetes prevention program research group. N.Engl J Med, vol 346, persone non diabetiche con segni di intolleranza al glucosio suddivisi in tre gruppi e seguiti per 2,8 anni al primo gruppo è stato somministrato un placebo al secondo della metformina il terzo è stato seguito con un programma di modifica degli stili di vita attraverso consigli sull alimentazione tendenti a ridurre del 7% il peso iniziale e attività fisica per un tempo settimanale complessivo di non meno di 150 minuti 24
25 Reduction in the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention or metformin Diabetes prevention program research group. N.Engl J Med, vol 346, La percentuale di soggetti divenuti diabetici è stata dell 11.0 % per i soggetti trattati con placebo, del 7,8 % per i soggetti trattati con metformina e del 4,8% per i soggetti sottoposti a intervento sugli stili di vita. L incidenza è stata ridotta del 58% attraverso la modifica degli stili di vita contro il 31% ottenuto dalla metformina. 25
26 Physical activity and risk for cardiovascular events in diabetic woman Frank, B. Hu, et alii; Annals of Internal Medicine, Studio prospettico condotto dal 1980 al 1994 su donne affette da diabete di tipo 2. I rischi relativi per eventi cardiovascolari risultano associati alle ore settimanali di attività fisica: 1.0 per meno di un ora 0,93 fra 1 e 1,9 ore 0,82 fra 2 e 3,9 ore 0,54 fra 4 e 6,9 ore 0,52 oltre 7 ore 26
27 Physical activity and risk for cardiovascular events in diabetic woman Frank, B. Hu, et alii; Annals of Internal Medicine, Le donne diabetiche che dedicano almeno 4 ore settimanali all attività fisica moderata o vigorosa hanno dimostrato di avere una riduzione di patologia cardiovascolare totale del 40% circa Stessa riduzione è osservabile per le coronaropatie e gli ictus cerebrali 27
28 28
29 La promozione della salute nei pazienti diabetici 39 Congresso Nazionale S.I.T.I. Ferrara, XI 2000 F.Schena, A. Luzi Crivellini, L.Terranova, M. Lanza, G. Raschellà, M. Valsecchi In base alla valutazione clinica e funzionale i soggetti ammessi sono stati assegnati ad uno dei due gruppi A e B con una graduazione dello sforzo richiesto. il 33% è stato inserito al livello A ed il 67% al livello B Dei 125 soggetti che si sono presentati volontari il controllo sanitario ne ha esclusi 10 per comparsa di segni di insufficienza coronarica durante l ECG da sforzo e 3 per condizioni motorie complessivamente non adeguate all attività proposta. 29
30 La promozione della salute nei pazienti diabetici 39 Congresso Nazionale S.I.T.I. Ferrara, XI 2000 F.Schena, A. Luzi Crivellini, L.Terranova, M. Lanza, G. Raschellà, M. Valsecchi Modalità di organizzazione dei corsi : I corsi sono stati organizzati in palestre pubbliche (comunali o scolastiche). La durata dei corsi è stata di circa sei mesi, con inizio a gennaio e chiusura a giugno (due lezioni a settimana di un ora). La gestione di ogni corso era affidata a diplomati ISEF con esperienza specifica nella conduzione di corsi di attività motoria per soggetti anziani. I risultati sono stati monitorati, anche con una valutazione soggettiva da parte dei partecipanti tramite un questionario. La valutazione oggettiva è stata effettuata tramite controlli dei parametri bioumorali e test da campo sulla motricità. 30
31 La promozione della salute nei pazienti diabetici 39 Congresso Nazionale S.I.T.I. Ferrara, XI 2000 F.Schena, A. Luzi Crivellini, L.Terranova, M. Lanza, G. Raschellà, M. Valsecchi Dati bioumorali (sui 49 partecipanti del 1999) Emoglobina glicosilata: ottenuta una riduzione statisticamente significativa (p=0,01) dei valori medi della Hb glicosilata rilevata prima e dopo il corso : 7,24±1,45 versus 6,90±1,34 (% Hb totale) La colesterolemia totale media si è ridotta da 5,97±0,96 a 5,56±0,70 mmol/l, (p=0,0004). La glicosuria delle 24 h si è ridotta, in percentuale non statisticamente significativa) da 17,21±33,21 a 13,71±34,07 mmol/l. La microalbuminuria è stata dosata nel solo sottogruppo di Cologna Veneta ed ha evidenziato un aumento del valore medio a tre mesi dall inizio dei corsi (28,5±28,7 versus 39,52±30,68 mg/l) (p=0,02) ed una successiva diminuzione al termine dei sei mesi (28,5±28,7 versus 10,14±24,27 mg/l) (p=0,006) 31
32 Third report of the National Cholesterol Education Program JAMA, vol.285,n.19, May 16, 2001 Strategia preventiva nei confronti di soggetti con livelli elevati di LDL colesterolo (>160 mg/dl), causa maggiore riconosciuta di patologia coronarica. Ogni soggetto con livelli elevati di LDL deve essere trattato con una modifica del suo stile di vita (modifiche dell apporto alimentare, perdita di peso, incremento dell attività fisica) dato che questi interventi si sono dimostrati efficaci. L attività fisica regolare riduce le VLDL, aumenta le HDL e, in alcune persone, riduce le LDL. L intervento farmacologico è indicato solo se la modifica dello stile di vita, dopo sei settimane, risulta inefficace. 32
33 33
34 Obesity S.Z. Yanovzski and J. A. Yanovzski The New England Journal of Medicine, February 21, Adulti obesi possono perdere 0,5 chili per settimana riducendo l apporto calorico giornaliero di 500\1000 calorie al di sotto di quello che li mantiene nel loro peso abituale. Aggiungendo alla dieta l attività motoria il vantaggio è minimo per la perdita di peso ma importante per il mantenimento nel tempo della perdita di peso acquisita con la dieta. Soggetti che combinano la dieta con l esercizio fisico e con un trattamento comportamentale possono perdere dal 5 al 10 % del loro peso entro un intervallo di tempo che varia dai 4 ai sei mesi. 34
35 Interventi sullo stile di vita e ipertensione esercizi aerobici cammino dieta a basso contenuto di grasso dieta ricca di frutta riduzione del sale perdita di peso 35
36 Attività fisica e ipertensione Fagard RH. Med Sci Sports Exerc trials randomizzati controllati (2674 partecipants) hanno studiato gli effetti dell esercizio fisico sulla pressione arteriosa a riposo Soggetti normotesi SBP 2,6 mmhg DBP 1,8 mmhg Soggetti ipertesi SBP 7,4 mmhg DBP 5,8 mmhg Nell ipertensione di medio grado l esercizio fisico può essere l unico trattamento necessario
37 Superior Physicians and the Treatment of Hypertension Arch Intern Med, , editoriale Il trattamento dell ipertensione non è sinonimo di terapia farmacologica. Approcci non farmacologici quali la dieta e un modesto esercizio fisico possono essere molto efficaci nel ridurre la pressione in pazienti che collaborino e presentano rischi ridotti o nessun rischio e costi irrisori. La strategia non farmacologica è interessante anche perché gli effetti collaterali dei farmaci sono spesso fra le ragioni addotte per il non trattamento. 37
38 Attività fisica e ipertensione - linee guida European Society of Hypertension- European Society of Cardiology 2003 I soggetti sedentari dovrebbero effettuare regolarmente modesti livelli di esercizi aerobici (cammino, jogging o nuoto per min 3-4 volte la settimana) Va evitato l esercizio isometrico (ad es. Il sollevamento pesi) perchè può innalzare la pressione Nell ipertensione grave poco controllata, bisognerebbe evitare l esercizio fisico pesante, o rimandarlo a quando la terapia farmacologica abbia fatto effetto
39 Work, leisure-time physical activity and risk of preeclampsia and gestational hypertension Saftlas AF et al. Am J Epidemiol 2004;160:758 La preeclampsia è una rara ma grave complicanza della gravidanza che colpisce sia la madre che il bambino; si manifesta con ipertensione e alterazioni renali e costituisce la principale causa di morte della madre e del bambino nel mondo Gli autori confrontano 44 donne affette da preeclampsia e 172 con ipertensione gravidica con 2422 donne gravide normotese Il rischio di preeclampsia è risultato minore nelle donne che praticavano attività fisica (OR 0.66) o avevano lavori non sedentari (OR 0.71) Gli autori concludono che l attività fisica in gravidanza può ridurre il rischio di preeclampsia 39
40 Recreational physical activity and risk of cholecystectomy in women Leitzmann MF et al. N Engl J Med 1999;341:777 Fra i fattori di rischio della calcolosi della colecisti vanno menzionati l età, l obesità (e il repentino calo ponderale) e la familiarità In questo lavoro gli autori studiano l associazione fra attività fisica e la colecistectomia in oltre donne seguite per 10 anni (Nurses Health Study) Il rischio relativo di colecistectomia confrontando i due quintili estremi rispetto ai livelli di attività praticata è risultato di
Efficacia dell attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Marzana, 8 ottobre 2010 La promozione di corretti stili di vita in ambito psichiatrico Efficacia dell attività fisica nella prevenzione delle malattie
Dettaglila modifica terapeutica degli stili di vita Programma di intervento del Dipartimento di Prevenzione dell ULSS n.20 del Veneto
la modifica terapeutica degli stili di vita Programma di intervento del Dipartimento di Prevenzione dell ULSS n.20 del Veneto 1 Parte prima: Lo stato dell arte 14/08/02 14.50 2 Le conoscenze storiche..
DettagliProve di efficacia dell attività fisica: analisi della letteratura 31/03/04 15.11
Prove di efficacia dell attività fisica: analisi della letteratura 31/03/04 15.11 1 Le conoscenze storiche.. Non si può mantenersi in salute basandosi soltanto sul tipo di alimentazione, ma a questa bisogna
DettagliAbitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti
XV Simposio di Cardiologia della Regio Insubrica Manno - 6 marzo 2013 Abitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti Anna Maria Grandi Dipartimento di Medicina Clinica e
DettagliFattori di rischio comuni a uomini e donne
Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliAllegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo
Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo Nota: le modifiche di questo riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo sono
DettagliClinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA
Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.
Dettagli2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD
2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD DIADEMA Da alterata omeostasi glicemica a diabete nella popolazione italiana : ruolo dei modelli assistenziali Gerardo Medea Lucca 15 ottobre 2004 OBIETTIVI
Dettagli8 marzo Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere
8 marzo 2011 Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere 5 5 Prevalenza dei Fattori di Rischio in Italia (Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare) DONNE SBDP mmhg BLOOD
DettagliIL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI
IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI 2013-2016 Dott.ssa Di Vincenzo Marina Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche Ancona, 16
DettagliATTIVITA FISICA E COMPENSO METABOLICO NELL ADULTO. Donatella Gaviglio CPSE S.C. Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo ASO SANTA CROCE E CARLE
ATTIVITA FISICA E COMPENSO METABOLICO NELL ADULTO Donatella Gaviglio CPSE S.C. Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo ASO SANTA CROCE E CARLE Torino, 14 dicembre 2016 IDF 2009 Criteri Diagnostici della
DettagliPROMOZIONE DELLE ATTIVITA MOTORIE ATTRAVERSO I GRUPPI DI CAMMINO: L ESPERIENZA DELL ASL DI MANTOVA
Gabriele GIANNELLA Elisabetta BACCHI PROMOZIONE DELLE ATTIVITA MOTORIE ATTRAVERSO I GRUPPI DI CAMMINO: L ESPERIENZA DELL ASL DI MANTOVA Convegno Regionale Promozione di Stili di Vita Sani e Prevenzione
DettagliRischio cardiovascolare
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare ASP COSENZA Dati del sistema di sorveglianza PASSI 2014-2017. A cura di: Amalia Maria Carmela De Luca, Daniela Guarascio,
DettagliDiabete e sindrome metabolica l alimentazione come prevenzione: punto di vista del nutrizionista
Diabete e sindrome metabolica l alimentazione come prevenzione: punto di vista del nutrizionista Anna Demagistris Dietetica e Nutrizione Clinica A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Parco della Salute,
DettagliL ESERCIZIO FISICO NEL PAZIENTE DiabetICO ESPERIENZE DELL ULSS 13
L ESERCIZIO FISICO NEL PAZIENTE DiabetICO ESPERIENZE DELL ULSS 13 L INATTIVITÀ E LA SEDENTARIETÀ SONO CAUSA DI MALATTIA E AUMENTANO IL RISCHIO DI: Obesità; Dislipidemie e ipertensione arteriosa; MalaCa
DettagliPozzilli. Giornata mondiale della salute. Battere il diabete con la conoscenza e la ricerca
Pozzilli. Giornata mondiale della salute. Battere il diabete con la conoscenza e la ricerca Con il progetto Moli-Sani il Neuromed partecipa al grande sforzo internazionale di fotografare la situazione.
DettagliGet the core: advancing in Screening e diagnosi precoce. risk stratification and. treatment in heart failure
Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce risk stratification and dell ipertensione arteriosa treatment in heart failure Michele Senni Unità Complessa di Medicina Cardiovascolare Michele
DettagliQuali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale?
Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale? Malattie oncologiche Malattie polmonari Malattie cardiovascolari Incidenti stradali Prev cv La carta del rischio del Progetto
Dettagliscreening SINDROME METABOLICA
screening SINDROME METABOLICA La prevenzione è la migliore arma di difesa per la tua salute. Fai lo Screening Sindrome Metabolica. Affidati a Lifebrain, la rete di laboratori più grande d Italia. Il paziente
DettagliEccesso ponderale e. Andrea Corsi. 15 dicembre 2011
Eccesso ponderale e malattia diabetica Andrea Corsi 15 dicembre 2011 Avenue Emile De Mot 19 B-1000 Brussels, Belgium International Diabetes Federation telephone 32-2-538 5511 telefax 32-2-538 5114
DettagliStili di vita Prevalenza dei fattori di rischio Incidenza delle malattie Cardio Cerebro Vascolari: confronto con dati nazionali
Incontro di Aggiornamento IPERTENSIONE E DANNO D ORGANO: dalla fisiopatologia alla clinica Stili di vita Prevalenza dei fattori di rischio Incidenza delle malattie Cardio Cerebro Vascolari: confronto con
DettagliLa carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna
La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna ASL : incidenza Infarto miocardico acuto : totale 98 casi residenti 8 casi (/. ab) non residenti
DettagliPrescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG
Dott. Antonio Verginelli MMG Obiettivi generali: Imparare a conoscere e distinguere le tipologie dell attività fisica, Imparare a conoscere i reali benefici dell esercizio fisico a tutte le età, Imparare
DettagliIpertensione arteriosa Percorso
Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Sistema di Sorveglianza PASSI - Provincia Autonoma di Bolzano Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico
DettagliIl cuore delle «donne» Milano 19 Maggio Prof. Stefano Carugo Direttore UO Cardiologia AO S.Paolo Milano Università degli Studi Milano
Il cuore delle «donne» Milano 19 Maggio 2016 Prof. Stefano Carugo Direttore UO Cardiologia AO S.Paolo Milano Università degli Studi Milano Causes of Death by Gender in the European Countries Men Women
DettagliL importanza dell esercizio fisico per la salute
L importanza dell esercizio fisico per la salute Giuseppe Parodi Servizio Pubblico di Medicina dello Sport/Centro di Esercizio-Terapia A.S.L. TO1 A.S.L. TO2 2,5 milioni di anni 50 anni O.M.S. (Organizzazione
DettagliLa sorveglianza sulla popolazione adulta: le informazioni di PASSI
Alimentazione e attività fisica La sorveglianza sulla popolazione adulta: le informazioni di PASSI Angelo D Argenzio per il Gruppo Tecnico PASSI Napoli, 25 Ottobre 2009 Malattie croniche in Europa Causa
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all insorgenza dei sintomi. Relatori: Dott. A. Bonso Dott. G. Bilardo Dott. C. Piergentili 12 febbraio
DettagliIl ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita
Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita L importanza di un corretto stile di vita per il trattamento del paziente diabetico Giuseppina Floriddia Prevalenza di diabete
DettagliCORRETTA ALIMENTAZIONE
CORRETTA ALIMENTAZIONE D.ssa Dorotea Totagiancaspro Specialista in Scienza dell Alimentazione Indirizzo Nutrizione Clinica Università degli Studi di Siena Obiettivi principali Controllo glicemico Controllo
DettagliPrevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico
Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito
DettagliConvegno Medicina di Genere
Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa
DettagliFattori di Rischio Modificabili_alcol
Fattori di Rischio Modificabili_alcol Controllare il consumo di bevande alcoliche: non più di 2-3 bicchieri di vino al giorno per gli uomini e 1-2 per le donne, tenendo conto che una lattina di birra o
DettagliMedicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie
Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,
DettagliUNA ATTIVITA FISICA PER LA SALUTE CONVEGNO: ALIMENTAZIONE E ATTIVITA FISICA PER PREVENIRE LE MALATTIE MODERNE
Dr. Maurizio GOTTIN Dipartimento Prevenzione SSD Medicina Sportiva Referente attivitàfisica Asl To4 Coord. Rete Attività fisica Piemonte UNA ATTIVITA FISICA PER LA SALUTE CONVEGNO: ALIMENTAZIONE E ATTIVITA
DettagliLe malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in tutto il mondo 15 milioni di morti, ovvero il 30% dei decessi totali
Malattie Cardiovascolari Una Epidemia Mondiale Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in tutto il mondo 15 milioni di morti, ovvero il 30% dei decessi totali La malattia coronarica ha
DettagliAttività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Attività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo
DettagliProgressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Attività Fisica nella AULSS 13 I dati del sistema di sorveglianza PASSI
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Attività Fisica nella AULSS 13 I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2012-15 1 Rapporto a cura di: Antonella Dal Pra, Federica Boin, Damiano
DettagliLA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE. Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena
LA PREVENZIONE DELLE COMPLICAZIONI DEL DIABETE Massimo Bevini Medico di Medicina Generale, Azienda USL di Modena Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 Un lettura condivisa per l attuazione locale
DettagliASTI 30/06/2007 ASPETTI PARTICOLARI NEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE
ASTI 30/06/2007 ASPETTI PARTICOLARI NEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE IL RISCHIO GLOBALE DI VASCULOPATIA ATEROSCLEROTICA EVENTI CARDIOVASCOLARI PREVISTI NEL RISCHIO GLOBALE infarto miocardico morte
DettagliBORGOMANERO. 6 Maggio 2010
FITWALKING, UN PROGETTO PER LA SALUTE BORGOMANERO 6 Maggio 2010 NASCE A SALUZZO NEL 2001 Saluzzo e fratelli Damilano La Scuola del Cammino La proposta italiana L esempio Americano Gli italiani e lo sport
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliLA PREVENZIONE CARDIO VASCOLARE NELLA DONNA
LA PREVENZIONE CARDIO VASCOLARE NELLA DONNA M. Tonella LE FEMMINE NON SONO UOMINI IN MINIATURA... Marianne J. Legato è stata la prima donna a raccontare la sua battaglia per dare dignità alle differenze
DettagliPRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI
DettagliInfarto e Ictus si possono evitare? Dalla prevenzione alla diagnosi precoce. dottor Marco Diena presidente Cardioteam Foundation onlus
Infarto e Ictus si possono evitare? Dalla prevenzione alla diagnosi precoce dottor Marco Diena presidente Cardioteam Foundation onlus 1 La Realtà L infarto e l ictus sono la prima causa di morte e di invalidità
DettagliRischio cardiovascolare
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico
DettagliLa promozione dell'attività fisica nell'asl 5 "Spezzino"
La promozione dell'attività fisica nell'asl 5 "Spezzino" Quello che si sta facendo e quello che si potrebbe fare: il progetto Liguria Cammina Roberta Baldi ASL 5 Spezzino Dipartimento di Prevenzione, Epidemiologia
DettagliCAMILLO RICORDI FOOD FOR HEALTH
1 CAMILLO RICORDI FOOD FOR HEALTH 2 POSITION PAPER ALIMENTAZIONE E SALUTE L APPROCCIO METODOLOGICO 1 2 Diffusione, dinamica e impatti economicosociali delle principali patologie non trasmissibili a livello
DettagliValentina Delmonte, PhD
SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE Valentina Delmonte, PhD Personal Trainer, Docente, Ricercatrice valentina.delmonte@unimi.it Esercizio
DettagliL esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica
L esercizio fisico nel paziente con arteriopatia obliterante cronica periferica definizione L arteriopatia obliterante cronica periferica (AOCP) è una sindrome clinica legata alla riduzione della portata
DettagliClinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA
Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.
DettagliLa sorveglianza P.A.S.S.I. nella prevenzione del rischio cardiovascolare
La sorveglianza P.A.S.S.I. nella prevenzione del rischio cardiovascolare a cura di Rosanna Trivellini e Domenico Follacchio LA SORVEGLIANZA P.A.S.S.I. P.A.S.S.I. (Progressi delle aziende sanitarie per
DettagliL AF fa bene alla salute e migliora la qualità di vita
Dobbiamo diffondere il valore della vita L AF fa bene alla salute e migliora la qualità di vita Prevenzione e cura del Diabete I benefici dell attività fisica diabete dieta L attività fisica è uno dei
DettagliERRATA ALIMENTAZIONE: - sovrappeso/obesità e malattie non trasmissibili (NCD) - costi sanitari (75% connessi alle NCD) - 86% dei decessi - 77% degli a
ROMA 12 GIUGNO 2009 ALIMENTAZIONE E SALUTE ROBERTO COPPARONI MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ERRATA ALIMENTAZIONE:
DettagliCuore e Donna. Dr.ssa Chiara Leuzzi Cardiologia ASMN IRCCS. Venerdì 22 aprile
Cuore e Donna Dr.ssa Chiara Leuzzi Cardiologia ASMN IRCCS Venerdì 22 aprile La medicina di genere La comunità ha sempre guardato alla salute della donna con un approccio a bikini, considerando essenzialmente
DettagliSistema di sorveglianza Passi
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Rischio cardiovascolare periodo 2010-2013 Valle d Aosta Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono
DettagliIL PERCORSO DI AMD PER LA MEDICINA DI GENERE: dalle differenze di genere alle pari opportunità
1 Giornata Nazionale del Gruppo Donna IL PERCORSO DI AMD PER LA MEDICINA DI GENERE: dalle differenze di genere alle pari opportunità Olbia, 16 e 17 marzo 2012 Mercure Olbia Hermaea 2^ SESSIONE: Gli Annali
DettagliPerché consigliare l attività fisica al soggetto diabetico?
Perché consigliare l attività fisica al soggetto diabetico? Migliora il controllo glicemico Migliora il profilo cardiovascolare Riduce l incidenza delle complicanze croniche Migliora l aspettativa di vita
DettagliLo sport come prevenzione di vita
Lo sport come prevenzione di vita La medicina dovrebbe in primo luogo essere di tipo preventivo: curare una patologia è sempre più difficile che attuare un programma di prevenzione efficace. Purtroppo
DettagliIl rischio cardiovascolare nel paziente sportivo (non agonista) con diabete di tipo 2
Modulo 6 Il rischio cardiovascolare nel paziente sportivo (non agonista) con diabete di tipo 2 Dott. Alberto Rocca Responsabile S.S. Diabetologia e Malattie Metaboliche P.O. Bassini, Cinisello Balsamo
DettagliMalattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana
Malattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana I dati delle rilevazioni multicentriche del CNESPS Luigi Palmieri, Angela Spinelli, Maria Masocco Centro Nazionale di Epidemiologia,
DettagliColesterolo: Attualità
Ridurre i fattori di rischio cardiovascolari: Missione impossibile? Colesterolo: Attualità S. Arena R. Lumare Riduzione percentuale Riduzione percentuale Riduzione della mortalità per coronaropatia negli
DettagliMa si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?
Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza
DettagliLa terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio
La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio Maurizio Cappelli Bigazzi Cattedra di Cardiologia - A.O. Monaldi II Università di Napoli Nei diabetici, le complicanze macrovascolari,
DettagliSANITA, ETICA e Valore della PREVENZIONE. Sebastiano MARRA MD, FESC
SANITA, ETICA e Valore della PREVENZIONE Sebastiano MARRA MD, FESC DARE INFORMAZIONI RENDERE CONSAPEVOLI AUMENTARE LA MATURITA SOCIALE sulla gestione della malattia ANTICIPARE la DIAGNOSI PREVENZIONE è
DettagliAttività fisica,sport e. Diabete
Attività fisica,sport e Diabete Dieta ed esercizio fisico - un ruolo chiave nella gestione terapeutica del diabete mellito di tipo 2 Dieta ed esercizio fisico Insulino- resistenza Grazie a una restrizione
DettagliFATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE
FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE Dr.ssa Federica Carfagnini Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche FATTORI DI RISCHIO Attività fisica
DettagliObesità infantile. M. Bellizzi, A. Di Palma. U.O. Pediatria Ospedale S. Chiara di Trento
Obesità infantile M. Bellizzi, A. Di Palma U.O. Pediatria Ospedale S. Chiara di Trento 20.01.2012 E importante avere una corretta alimentazione e un corretto stile di vita? L iperalimentazione e l assenza
DettagliI primi 5 tumori killer in Italia Maschi ,1% Polmone 26,7% 11,9% Stomaco-coloncolon 11,3% retto 9,8% Colon retto - prostata 7,6% 4,9% Vesc
Attività ità Sportiva e Neoplasie L impatto della Attività Fisica sulle neoplasie è un argomento di elevato interesse Sono state fatte diverse ipotesi, ma non se ne conoscono ancora gli esatti meccanismi.
DettagliPOLITICHE ITALIANE PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO
POLITICHE ITALIANE PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO XII Congresso Cure Primarie Empoli, 14-16 giugno 2012 Simona Giampaoli Istituto superiore di Sanità Roma Eventicardiovascolari cardiovascolari
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO
IPERTENSIONE ARTERIOSA E CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO www.fisiokinesiterapia.biz Definizioni e classificazione dei livelli di
DettagliI dati dei sistemi di sorveglianza su sovrappeso, alimentazione, attività fisica
La prevenzione del sovrappeso e dell obesità come strumento per la prevenzione del diabete e delle malattie croniche Genova 15 dicembre 2011 I dati dei sistemi di sorveglianza su sovrappeso, alimentazione,
DettagliPERCHE FARE SPORT DOPO I 60 ANNI. Dr.ssa Pasqualini Rita Sabato 26 novembre 2011
PERCHE FARE SPORT DOPO I 60 ANNI Dr.ssa Pasqualini Rita Sabato 26 novembre 2011 LA POPOLAZIONE STA INVECCHIANDO 2001 2010 2030 2050 + 65 AA 18,2 % 20,6 % 28,0 % 34,0 % +80 AA 4,1 % 5,9 % 9,4 % 14,2 % AUMENTA
DettagliI costi dell obesità e la costo-efficacia della chirurgia bariatrica
I costi dell obesità e la costo-efficacia della chirurgia bariatrica Paolo A Cortesi, PhD Centro di Studi e Ricerca sulla Sanità Pubblica, CESP Università Milano Bicocca Epidemiologia dell obesità: prealenza
DettagliCONVEGNO CARD TRIVENETO 2017
CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017 Il management di iniziativa di fronte alla sfida dell integrazione istituzionale, organizzativa e assistenziale Udine,13 ottobre 2017 Relazione: La sinergia tra Distretto e
DettagliMMG partecipanti. Stefano Quadrelli Antonella Silletti Pietro Speziali Andrea Verri
MMG partecipanti Roberto Casadio Giuliano Ermini Vincenzo Lafratta Carla Marzo Giampiero Mazzoni Stefano Quadrelli Antonella Silletti Pietro Speziali Andrea Verri la Tabella 1 MMG 9 Assistiti 15 anni 13471
DettagliLavoro, alimentazione, ed età: come orientarsi. Stefania Maggi CNR Istituto di Neuroscienze Invecchiamento-Padova
Lavoro, alimentazione, ed età: come orientarsi Stefania Maggi CNR Istituto di Neuroscienze Invecchiamento-Padova L importanza di una corretta alimentazione sul luogo di lavoro Roma, 4 Novembre 2016 Condizioni
DettagliPrevenzione dello Stroke nella donna Pistoia, 12 giugno 2014
Prevenzione dello Stroke nella donna Pistoia, 12 giugno 2014 Fattori di rischio tradizionali nella donna:obesità, S.Metabolica e stili di vita Mila Straniti U.O. Medicina-Pescia Lo stroke è la 3 causa
DettagliOsservatorio Epidemiologico. Il rischio cardiovascolare PASSI
Osservatorio Epidemiologico Il rischio cardiovascolare PASSI 2008-12 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno contribuito alla realizzazione:
Dettaglisfida per il medico...e
L'obesità: una sfida per il medico...e per il chirurgo Paolo Limone Direttore S.C. Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo A.O. Ordine Mauriziano di Torino Che cos'è l'obesità? Malattia
DettagliRischio cardiovascolare nella ASL 8 di Cagliari
Rischio cardiovascolare nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Fattori di rischio analizzati Ipertesi Colesterolo
DettagliMedici per San Ciro. 1 a Edizione. Educazione e Prevenzione Cardiovascolare. Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare
Medici per San Ciro 1 a Edizione Educazione e Prevenzione Cardiovascolare Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare Dott. Paolo Corradini Coordinatore Nazionale Area Studio Ipertensione Arteriosa
DettagliLa prevenzione primaria e secondaria in Urologia
LA PREVENZIONE E UNA FORMA DI SAPIENZA! Edizione 2019 La prevenzione primaria e secondaria in Urologia Andrea Tubaro, Facoltà di Medicina e Psicologia La prevenzione Si stima che circa il 20-30% dei tumori
DettagliRelatore. L assetto Lipidico : le origini del rischio cardiovascolare. del Gruppo Donna. Valeria Manicardi Montecchio- AUSl di RE
1 Giornata Nazionale del Gruppo Donna L assetto Lipidico : le origini del rischio cardiovascolare? Relatore Valeria Manicardi Montecchio- AUSl di RE 1 Giornata Nazionale del Gruppo Donna Olbia, 16 e 17
DettagliA cura di: Dr. ssa Silvana Mazza
1 ASL CITTA DI MILANO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Via Statuto n 5-MILANO Ictus cerebrale: Linee Guida italiane di prevenzione e trattamento A cura di: Dr. ssa Silvana
DettagliAttivo 1 31 (28,5-34,7) parzialmente attivo 2 39 (36,2-42,8) sedentario 3 30 (26,4-32,3)
Attività fisica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario
DettagliLa prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolari
La prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolari Carlo Alberto Goldoni Rischio cardiovascolare Nel mondo occidentale le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte: in Italia in
DettagliPrevenzione primaria: stili di vita e alimentazione Sabina Sieri
Prevenzione primaria: stili di vita e alimentazione Sabina Sieri Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano Principali Ipotesi su Alimentazione e Cancro
DettagliIl paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere
Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta
DettagliAttività fisica ed esercizio fisico nella prevenzione e terapia del diabete. Alfonso Bellia
Attività fisica ed esercizio fisico nella prevenzione e terapia del diabete Alfonso Bellia UNIVERSITA DI ROMA TOR VERGATA Dipartimento di Medicina dei Sistemi POLICLINICO TOR VERGATA Centro di riferimento
DettagliX Giornata Mondiale contro l Ipertensione. Campagna Mondiale di sensibilizzazione per la lotta all ipertensione arteriosa.
X Giornata Mondiale contro l Ipertensione 17 Maggio 2014 Campagna Mondiale di sensibilizzazione per la lotta all ipertensione arteriosa Sotto l Alto Patronato del Presidente della Repubblica Con il patrocinio
Dettagli1 - DEFINIZIONE DELLA SINDROME METABOLICA
1 - DEFINIZIONE DELLA SINDROME METABOLICA Secondo il National Cholesterol Education Almeno tre dei seguenti criteri: Circonferenza della vita > di cm 102 negli uomini e > 88 cm nelle donne Trigliceridemia
DettagliDiabete Mellito Tipo 2 e Rischio CV: Uptodate della Gestione Clinica Albano laziale 9 giugn0 2018
Diabete Mellito Tipo 2 e Rischio CV: Uptodate della Gestione Clinica Albano laziale 9 giugn0 2018 Il sottoscritto Rinaldo Guglielmi ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo
DettagliDiabete delle donne: ecco perché è diverso da quello degli uomini Mercoledì 15 Marzo :20
Le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte. Anche nel caso delle malattie. Lo sa bene la medicina di genere che studia l influenza del sesso e del genere sulla fisiologia e sulle patologie umane.
DettagliMetabolismo ed esercizio fisico. Dott. Eugenio Cavallo Specialista in Endocrinologia Specialista in Medicina Interna
Metabolismo ed esercizio fisico Dott. Eugenio Cavallo Specialista in Endocrinologia Specialista in Medicina Interna 30 Settembre 2018 Soggetto di sesso maschile di 42 anni: Con la pancetta circonferenza
DettagliProgetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)
Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work SPISAL Ulss 20 Verona, Ulss 12 Venezia, Ulss 16 Padova LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Nel mondo, le malattie cardiovascolari
Dettagli