PROCESSI DI PRODUZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROCESSI DI PRODUZIONE"

Transcript

1 PRODUZIONE DI ENZIMI PROCESSI DI PRODUZIONE Fino al 1950 gli enzimi sono stati prodotti soprattutto per estrazione da cellule animali o vegetali. Attualmente, ad eccezione della tripsina (e. secreto dal pancreas), chimosina (e. della mucosa gastrica), papaina (e. estratto dalla papaia) e pochi altri sono prodotti mediante processi fermentativi aerobici tramite batteri, lieviti e muffe. Volumefermentatore: m 3. Volume inoculo: 4-12% del volume del fermentatore. 1

2 Il mezzo contiene i nutrienti del microorganismo, spesso prodotti agricolicomeamido,proteinadisoiaeoliodipalma,varisali(es. fosfato di K), agenti antischiuma, a volte vitamine. Una fermentazione discontinua può consistere in una fase di crescita rapida dei microorganismi durante la quale viene prodotto poco enzima ed in una fase di crescita lenta durante la quale si ha formazione vera e propria di enzima. Molti enzimi sono prodotti fornendo gradualmente la sorgente di carbonio e/o azoto. In alcuni casi è impiegata la fermentazione continua. Concentrazionefinalenelbrododicoltura:1-50Kg/m 3. 2

3 La maggior parte degli enzimi industriali è secreta dai microorganismi: il primo stadio di recupero dell enzima è normalmente la separazione della massa biologica ed altro materiale particellare dal terreno esaurito. Nel caso di enzimi confinati entro le cellule, queste possono essere impiegate tal quali oppure disgregate mediante metodi fisici (es. in molini) e/o chimici(es. detergenti, solventi, enzimi litici). Gli enzimi possono essere estratti dalle cellule disgregate e dal materiale animale (tripsina) o vegetale (papaine) macinato mediante soluzioni acquose. L ultrafiltrazione su membrana è molto usata per separare l enzima dall acqua, sali ed altre impurezze a basso peso molecolare. 3

4 FERMENTAZIONE ALCOLICA In condizioni anaerobiche molti microorganismi formano etanolo. Es. i lieviti Saccharomycesproducono etanolo dagli esosi (C 6 H 12 O 6 ): C 6 H 12 O 6 2 C 2 H 5 OH+2CO 2 La resa in etanolo è circa 90-95% sul teorico (parte della sorgente di carbonio è utilizzata per la generazione di biomassa). L etanolo è tossico per il lievito (danneggia la membrana cellulare) ed a concentrazione dello zucchero >14% inizia la plasmolisi della cellula del lievito. Quindi è classico esempio di prodotto con effetto inibente sulla cinetica di produzione. 4

5 5

6 PRODUZIONE DI VINO Pare che il vino sia nato in tempi antichissimi in Oriente. La Bibbia racconta, nella Genesi, di come Noè, appena sceso dall arca, piantò vigne e ne ottenne vino. Viva Noè gran patriarca salvato dall'arca sapete perché ei fu l'inventore del dolce liquore del dolce liquore che allegri ci fa. 6

7 I geroglifici egizi ci danno informazioni piuttosto dettagliate sulle tecniche enologiche utilizzate dal popolo dei faraoni. Ma fu attraverso i Greci e i Fenici che il vino fece la sua comparsa in Europa, diffondendosi ampiamente soprattutto all epoca dell impero romano. I romani furono i primi a introdurre, o comunque a enfatizzare, il concetto di invecchiamento del vino, che cominciarono a conservare in barili di legno e bottiglie di vetro, a differenza dei Greci che utilizzavano invece anfore di terracotta. Nel Medioevo fu la Chiesa Cattolica ad influenzare maggiormente le tecniche enologiche e la produzione del vino. I vini più prestigiosi erano prodotti proprio da monaci, primi fra tutti i Benedettini e i Cistercensi. 7

8 Come materia prima si usa il succo (mosto) di uva fresca o leggermente appassita, contenente una miscela di glucosio e fruttosio in quantità pressoché uguali, alla concentrazione del 16-35% secondo la specie. La buccia rappresenta l involucro dell acino. Contiene prevalentemente cellulosa e tannino; costituisce il serbatoio delle sostanze coloranti ed aromatiche dell uva. Tannini: sostanze di sapore astringente, solubili in acqua, contenenti nella molecola funzioni fenoliche. 8

9 Il mosto contiene: Glucidi: glucosio, fruttosio, pentosi; Acidi organici: tartarico(prevalente), malico; Proteine Composti polifenolici Acido tartarico Acido malico 9

10 Sostanze peptiche: costituite da un polimero dell acido galatturonico esterificato con alcool metilico. Si presentano sotto forma di colloidi e se presenti in quantità sensibile ritardano la chiarificazione spontanea del vino (per accelerare la chiarificazione vengono talora impiegati enzimi pectolitici che demoliscono la molecola peptidica). 10

11 Sostanze minerali: il loro contenuto nel mosto si aggira sui 3-5 g/l. su 100 g di ceneri: K 2 O 31-36, CaO 5, MgO 4, Na 2 O 3, Fe 2 O ,P 2 O 5 8,SO 3 3,SiO 2 3,Cl0.5g. Enzimi Vitamine 11

12 La preparazione del mosto inizia con la pigiatura(comprimendo o sbattendo i grappoli per provocare la rottura degli acini). 12

13 La pigiatura può essere lenta o veloce, energica o leggera e già conferisce al vino differenti caratteristiche. La pigiatura viene eseguita eliminando contemporaneamente i raspi (diraspatura). Con la diraspaturasi toglie dal vino quel sapore amarognolo, detto appunto gusto di raspo. Gli acini vengono schiacciati in apposite macchine dette pigiatrici. Per le uve destinate alla vinificazione in bianco (senza bucce) si utilizzano torchi. Dalla pigiatura si ottiene circa un quintale di mostoper 125 kg di uva; che poi viene messo a fermentare nei tini. Se necessario la composizione chimica del mosto viene corretta (zucchero, acidità, colore ed estratti) per ottenere un risultato migliore. 13

14 I vini bianchi si differenziano dai vini rossi per quanto riguarda le caratteristiche e lo svolgimento del processo di vinificazione, cioè quel processo che consente all uva di trasformarsi in vino. Nella vinificazione in rosso abbiamo il contatto tra vinacce (le bucce dell uva) e mostoin trasformazione (processo di macerazione), questo non accade nella vinificazione in bianco. Quindi si possono produrre vini bianchi anche utilizzando uve rosse: basta effettuare la sgrondatura, che consiste nell eliminazione delle bucce, le quali contengono la maggior parte delle sostanze pigmentanti. Di solito i mosti vengono decantati e filtrati per ottenere un vino che sia il più possibile limpido e fine. La vinificazione in bianco è resa particolarmente delicata dal fatto che bisogna evitare il contatto con l aria: questo potrebbe infatti causare ossidazione e peggiorare notevolmente le caratteristiche organolettiche del vino. 14

15 La vinificazioneè realizzata o con lieviti selvatici presenti sulla buccia (saccharomycesapiculatuse S. ellipsoideus) o con inoculi di colture selezionate dagli stessi lieviti, utilizzando normalmente in questo caso mosti pastorizzati. La fermentazione si compone di due fasi: 1 prima fase, aerobia, per far accrescere il lievito, che consiste nell ossigenare il mosto per rimescolamento(follatura). 2 seconda fase (anaerobia) che è la vera e propria fermentazione. 15

16 Le operazioni sono condotte in modo discontinuo in tini aperti, e richiedono temperature di C e tempi di 5-20 giorni. Raggiunta una gradazione alcolica di 6-8 (l alcool deprime l attività biologica dei lieviti), il liquido è trasferito in botti dove avviene una fermentazione secondaria, lenta, che dura 2-3 mesi. Infine si lascia invecchiare, anche per anni, per favorire una serie di complesse trasformazioni che portano alla precipitazione di materiale solido (fecce), costituito prevalentemente da bitartrato potassico, tartrato di calcio, proteine coagulate con tannino e sostanze peptiche (eteropolisaccaridi) ed alla formazione di diversi prodotti secondari (aldeidi, esteri, chetoni, ecc.) che contribuiscono all aroma ed al sapore del prodotto finito. 16

17 Pastorizzazione e refrigerazione del vino Alla pastorizzazione si ricorre non solo per accelerare il processo di invecchiamento, ma anche e soprattutto per allontanare i pericoli delle alterazioni batteriche dei vini. Il riscaldamento del vino alla temperatura di pastorizzazione (65 C per 15 min) determina la coagulazione delle sostanze proteiche che sono causa frequente di intorpidimenti, specie nei vini poco alcolici. 17

18 La refrigerazione dei vini a temperatura vicina a quella di congelamento (da -2 a -1 C) provoca la precipitazione del bitartrato potassico e rende più completa la precipitazione delle proteine che si sono coagulate durante la pastorizzazione, insolubilizza un po di materia colorante e, quando la refrigerazione è preceduta dall areazione (che converte gli ioni ferrosi in ferrici) contribuisce all eliminazione parziale del ferro. Per l efficacia del trattamento è necessario refrigerare il vino per 7-8 giorni. Segue la filtrazione. 18

19 PRODUZIONE DI BIRRA Si prepara per fermentazione alcolica dell estratto acquoso ottenuto dall orzo germogliato, usando il luppolo come sostanza aromatizzante(la parte impiegata del luppolo è dai fiori femmina secchi contenenti la luppolina, sostanza che impartisce alla birra il sapore amarognolo). Il processo produttivo consiste nelle seguenti fasi principali: 1. Preparazione del malto(maltizzazione) Dopo lavaggio accurato, l orzo viene sottoposto alla macerazione e alla germinazione. La macerazione ha lo scopo di far assorbire al grano l acqua necessaria alla germinazione(45-50%), rigonfiandolo. La macerazione, condotta in vasche o in larghi cilindri a fondo conico,durada2a5giorni. 19

20 Dopo macerazione, l orzo passa ai germinatoi dove si sviluppa la pianticella(germinazione). Con la germinazione si ha lo sviluppo e l arricchimento dei sistemi enzimatici (amilasi) nell interno del grano, parziale idrolisi dell amido e delle proteine ed infine sviluppo del sapore e dell aroma caratteristico del malto. Durante la germinazione si ha assorbimento di O 2 e sviluppo di CO 2 (perrespirazionedellapianticella,privadiclorofilla);pertanto nei germinatoi funziona un sistema di ventilazione per la somministrazione dell aria necessaria alla respirazione della pianticella. Le germinazione dura in media 6 giorni. 20

21 Terminata la germinazione, il malto verde viene trasferito in essiccatoi ad aria calda (80 C) dove il contenuto in acqua in 2-3 giorni viene ridotto al 4% circa. Oltre che ottenere una riduzione di umidità, con questo trattamento si ferma la germinazione e si favorisce lo sviluppo del colore e delle caratteristiche aromatiche del malto. Il malto essiccato viene quindi fatto passare in un crivello per eliminare i germogli. Successivamente il malto viene macinato grossolanamente e la farina(farina di malto) sottoposta ad ammostamento. Quindi: il malto è la cariosside (chicco) di un cereale, comunemente di orzo, che ha subito germinazione. 21

22 2. ammostamento Ha lo scopo di estrarre dal malto sia sostanze solubili(circa 20%), come zuccheri e sostanze azotate (peptoni, albumoidi ed enzimi), sia quelle parti di per se insolubili, come l amido ed i protidi, che vengono scisse durante l ammostamento(per azione rispettivamente della diastasi e della peptasi). L ammostamento viene realizzato sottoponendo la farina di malto, mescolata con acqua (potabile, inodore ed insapore) ed eventualmente con farina di cereali crudi (riso, avena, segale) a cicli di riscaldamento in caldaie, con temperature variabili tra 40 e 100 C, che hanno lo scopo di favorire l azione degli enzimi presenti. 22

23 3. Chiarificazione del mosto E l operazione successiva all ammostamento ed ha lo scopo di liberare il mosto da sostanze difficilmente solubili, come i protidi (proteine). La chiarificazione ha luogo in tini (con fondo forato) o in filtri, dove i residui(trebbie) vengono esauriti con acqua molto calda. 23

24 4. Cottura del mosto e luppolizzazione Questa operazione ha lo scopo di: concentrare il mosto, che è stato fortemente diluito durante la chiarificazione; disciogliere e trasformare vari costituenti del luppolo; coagulare e separare prodotti ancora contenuti nel mosto. Il mosto viene cotto in caldaia all ebollizione per h (birre leggere) o ore(birre forti). Introdotto il mosto in caldaia, si aggiunge il luppolo in una o più volte, in quantità diversa a seconda del tipo di birra( Kg/hL). L aggiunta del luppolo viene fatta per lo più in due volte, per ¾ all inizio della cottura (quando vengono meglio utilizzate le sostanze amare) e per l ultimo quarto prima della fine della cottura (ciò che facilita l assorbimento dell olio essenziale che invece nella prima aggiunta si volatilizza). 24

25 Con la cottura si estraggono dal luppolo gli acidi amari(umulone e lupulone), le resine, l olio essenziale ed i tannini (gli acidi amari e le resine sono responsabili dell amaro ed in parte della schiuma della birra). Vengono inoltre distrutti gli enzimi, in particolare l amilasi, che, finita la saccarificazione, non deve essere più presente nel mosto. Con la cottura il mosto scurisce per la formazione di melanoidine e tanto maggiormente quanto più viene prolungata la cottura (per le birre chiare si richiede perciò una cottura di durata minore). 25

26 Il punto giusto di cottura è dato dalla separazione di protidi coagulabili, che si depositano sul fondo in forma di fiocchi, mentre il liquido soprastante appare chiaro. Il luppolo si deposita dopo la cottura e viene separato. I mosti per le birre leggere hanno un contenuto in estratto di circail10%,quellidellebirrefortidal14al18%. La composizione media del mosto è: maltosio 8.80% non maltosio 4.82% sostanze azotate 0.83% ceneri0.234%. 26

27 5. Raffreddamento del mosto Separati i residui del luppolo, il mosto viene raffreddato a 5-6 C per la fermentazione bassa, a C per la fermentazione alta. 6. Fermentazione Il mosto raffreddato è inoculato con Saccharomyces cerevisiae o carlsbergensis. Nel primo caso il lievito tende a disporsi nella parte alta del fermentatore (fermentazione alta), nel secondo tende a sedimentare(fermentazione bassa). La fermentazione viene condotta in tini chiusi o in vasche. Lafermentazionealtahaluogoa10-25 Cedura2-5giorni. Lafermentazionebassahaluogoa5-10 Cedura8-14giorni. 27

28 Alla fermentazione primaria (tumultuosa) segue una stagionatura lenta in botti chiuse con valvole tarate che mantengono una pressione tale da favorire la saturazione della birraconco 2. La birra a bassa fermentazione si prepara esclusivamente con malto d orzo. Per le birre a fermentazione alta si impiegano anche altri malti(zucchero di canna e di barbabietola). 28

29 La birra doppio malto non esiste. E' una invenzione del legislatore italiano che -per motivi di tassazione alla produzione -ha suddiviso le birre in varie categorie (analcolica, light, normale, speciale, doppio malto) in relazione alla quantità di zuccheri contenuti nel mosto di birra. Non c è una stretta relazione diretta tra tale quantità e la gradazione alcolica, né ovviamente rispetto allo stile: possiamo avere una "doppio malto" di 4.5 gradi alc. ed una "speciale" di 6. In altri paesi ci sono suddivisioni simili: in Belgio ad esempio, la suddivisione è in Cat. S, I, II, III. La birra puro malto ha invece un senso: alcuni (molti, quasi tutti...) produttori industriali utilizzano cereali non maltaticome mais, riso, etc... Vi diranno che è per dare un gusto particolare alla birra, ma in realtà la motivazione è solamente economica: il malto d'orzo è molto più costoso del mais! In generale, tranne per alcune eccezioni di stile, la birra dovrebbe essere fatta solo con malto. 29

30 Bionda, rossa, scura si tende a suddividere le birre per colore, ma questo è molto sbagliato: il colore infatti non ci dice molto della birra che stiamo per bere, se non che una birra nera potrebbe dare un carattere "tostato" o che una rossa potrebbe avere note di caramello. Non ci comunica il grado alcolico (una "nera" Guinness ha solo 4.1, mentre una pallida ed innocua TennentsSuper ne ha 9), nèil grado di amaro o il corpo. Parlando di stili(weizen, pilsner, dubbel...) abbiamo una idea ben più precisa di quello che ci aspetta nel bicchiere. 30

31 Trappisteo di abbazianon identificano uno stile di birra. Sono solamente notazioni commerciali: le birre "trappiste" sono prodotte da monaci / religiosi con precise limitazioni (numero di laici che lavorano nella produzione, destinazione di quote degli utili in beneficenza...). Attualmente i produttori trappisti che possono fregiarsi del logo sono solo 7; sei in Belgio: Chimay, Rochefort, Westmalle, Westvleteren, Achel, Orval, ed uno in Olanda: De Koningshoeven(La Trappe). Per le "birre di abbazia non esiste una normativa precisa: sostanzialmente sono birre che per qualche motivazione (ricetta, vicinanza a monasteri, nome della birra...) hanno un qualche riferimento a vere o presunte antiche produzioni monastiche. 31

32 32

33 33

34 34

35 35

36 36

Il processo produttivo, detto birrificazione o brassaggio partendo da materiale grezzo comprende diverse fasi:

Il processo produttivo, detto birrificazione o brassaggio partendo da materiale grezzo comprende diverse fasi: Aspetti generali Il processo produttivo, detto birrificazione o brassaggio partendo da materiale grezzo comprende diverse fasi: Maltificazione Ammostatura Filtrazione (I) Cottura del mosto Fermentazione

Dettagli

OenoHow vino rosso in 10 step

OenoHow vino rosso in 10 step OenoHow vino rosso in 10 step 1Ricevimento uve Le uve devono essere: Sane (minor presenza di muffa e altri patogeni) più integre possibile (per evitare eccessi di feccia) raccolte da meno tempo possibile

Dettagli

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi I CARBOIDRATI DEL MOSTO E DEL VINO -Glucosio e fruttosio -Saccarosio -Zuccheri minori -Le sostanze pectiche -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi Prof. - Vincenzo Leo - Chimica enologica - ITA

Dettagli

BIOTECH AWARD 2011 Chimica delle Fermentazioni

BIOTECH AWARD 2011 Chimica delle Fermentazioni BIOTECH AWARD 2011 Chimica delle Fermentazioni 1. PRODUZIONE DELLA BIRRA: FASI 2. RELAZIONE STAGE BIRRERIA AMARCORD Classe VD a.s. 2010-2011 Prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica con ceppi di

Dettagli

Come intervenire in cantina sul prodotto al fine di determinare determinate caratteristiche e/o eliminarne difetti. Anna Piotti

Come intervenire in cantina sul prodotto al fine di determinare determinate caratteristiche e/o eliminarne difetti. Anna Piotti Come intervenire in cantina sul prodotto al fine di determinare determinate caratteristiche e/o eliminarne difetti Anna Piotti Partire da un uva di qualità e sana Utilizzare ragionevolmente la solforosa

Dettagli

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino Scuola secondaria di 1 grado A. Moro Mesagne Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino BRINDISI DOC Vino rosso a denominazione di origine controllata prodotto nella zona di Mesagne e Brindisi A

Dettagli

Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy

Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy ATTIVANTE SF ENZIMA PL ENZIMA PM LIEVITO AB LIEVITO SB LIEVITO SC TANNINO C TANNINO G TANNINO Q TANNINO QG GOMMA ARABICA S Attivante SF Attivante di fermentazione complesso

Dettagli

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica L arte di fare il vino Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica Un arte ma anche una sfida L industria enologica è oramai nota in tutto il mondo ma la capacità di produrre vini di qualità è

Dettagli

ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE

ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE Istituto Comprensivo Europa di Faenza - Scuola Media Europa - Classe 1ª C Docente coordinatore: Pia Molinari ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE 205 ISOLAMENTO DEL GLUTINE RELAZIONE DELL ESPERIMENTO

Dettagli

BIRRA ARTIGIANALE DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO 1. MATERIE PRIME. 2. TRATTAMENTO MATERIE PRIME. 3. MISCELAZIONE.

BIRRA ARTIGIANALE DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO 1. MATERIE PRIME. 2. TRATTAMENTO MATERIE PRIME. 3. MISCELAZIONE. BIRRA ARTIGIANALE DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO 1. MATERIE PRIME. 2. TRATTAMENTO MATERIE PRIME. 3. MISCELAZIONE. 4. CONVERSIONE (SACCARIFICAZIONE). 5. ESTRAZIONE (FILTRAZIONE). 6. BOLLITURA - LUPPOLATURA.

Dettagli

ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it

ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it Az. Vitivinicola ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it L azienda vitivinicola Eligio Magri nasce negli anni ottanta grazie all impegno e alla tenacia

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono:

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: IL CAFFE Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: COFFEA ARABICA (più pregiata) : da origine a caffè meno amaro di quello ottenuto dalla

Dettagli

Le birre di Natale e le birre invernali. Bar Hamilton, 15 febbraio 2011

Le birre di Natale e le birre invernali. Bar Hamilton, 15 febbraio 2011 Le birre di Natale e le birre invernali Bar Hamilton, 15 febbraio 2011 Il programma della serata Due chiacchiere sulla birra ed i suoi componenti accompagnate da un boccale di Leffe rossa e pizzette Il

Dettagli

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE Classe 1^A Grafico Questo documento è solo una presentazione e non deve ritenersi completo se non è accompagnato dalla lezione in classe. Prof. Zarini Marta CLASSIFICAZIONE

Dettagli

donna che schiaccia il grano - terracotta egiziana della sesta dinastia

donna che schiaccia il grano - terracotta egiziana della sesta dinastia Origine del pane Secondo la tradizione il pane è stato inventato in Egitto. Gli egiziani erano già in uso di frantumare i chicchi e produrre la farina, ma un giorno... Il Nilo in piena raggiunse i sacchi

Dettagli

Cod. EM6U4. Prove di stabilità dei Vini

Cod. EM6U4. Prove di stabilità dei Vini Cod. EM6U4 Prove di stabilità dei Vini Test di tenuta all aria Operazione: Prelevare 1 bicchiere di vino da testare; lasciare all aria per 12 24 ore; Vino limpido, quasi invariato, senza depositi; giudizio:

Dettagli

CHIMICA ORGANICA. Gli alcoli

CHIMICA ORGANICA. Gli alcoli 1 E1-ALCOLI CIMICA OGANICA ALCOLI Formula generale Desinenza -olo Gli alcoli Gli alcoli sono, dopo gli idrocarburi, i composti organici più comuni, che è possibile considerare come derivati dagli alcani

Dettagli

PRODUZIONE DELLA BIRRA Materie prime E Processo produttivo. Malti e processo di maltazione

PRODUZIONE DELLA BIRRA Materie prime E Processo produttivo. Malti e processo di maltazione PRODUZIONE DELLA BIRRA Materie prime E Processo produttivo Malti e processo di maltazione Acqua Malti e processo di maltazione L'orzo è la sorgente più comune per gli zuccheri fermentabili utili alla birra.

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012

RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012 RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012 PRATICHE ENOLOGICHE SPECIFICHE PER I VINI AROMATIZZATI, LE BEVANDE A BASE DI PRODOTTI VITIVINICOLI E LE BEVANDE A BASE DI VINO L'ASSEMBLEA GENERALE CONSIDERATA la risoluzione

Dettagli

CAPITOLO 6 I PROCESSI PRODUTTIVI IBRIDI

CAPITOLO 6 I PROCESSI PRODUTTIVI IBRIDI CAPITOLO 6 I PROCESSI PRODUTTIVI IBRIDI Descrizione generale Il processo produttivo della societa Schlitz a Winston- Salem (North Carolina) Lo stabilimento produce circa 465 milioni di litri di birra all

Dettagli

TIPO DI VINO: NOME / ETICHETTA: CLASSIFICAZIONE: COMUNE DI PROVENIENZA:

TIPO DI VINO: NOME / ETICHETTA: CLASSIFICAZIONE: COMUNE DI PROVENIENZA: Verdè TIPO DI VINO: Bianco frizzante NOME / ETICHETTA: Verdè CLASSIFICAZIONE: IGT Collina del Milanese COMUNE DI PROVENIENZA: San Colombano, Miradolo Terme, Graffignana Valbissera, Marzano, Trianon, Livelloni

Dettagli

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado ESPERIENZA: LE SOLUZIONI 3 bicchierini di plastica trasparenti sale zucchero Riempiamo

Dettagli

RISOLUZIONE ECO 3/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE

RISOLUZIONE ECO 3/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE L ASSEMBLEA GENERALE, su proposta della Commissione III «Economia», sulla base dei lavori

Dettagli

Bruno Pistoni consulente enogastronomico

Bruno Pistoni consulente enogastronomico DA MOSTO A VINO La vinificazione vera e propria inizia con la trasformazione del mosto in vino, ma è frequente parlare di vinificazione già al momento della vendemmia. Questa viene fatta quando i grappoli

Dettagli

SCHEMA DI DEGuStAZIONE

SCHEMA DI DEGuStAZIONE LA BIRRA PARLIAMONE Una bionda, una rossa, o una scura? No, non parliamo di donne, ma semplicemente di birra: ovvero, di quella bevanda alcolica amata da giovani e meno giovani, e sempre più bevuta anche

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA La materia La materia MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA Il mondo che ci circonda è costituito da materia. La chimica studia le proprietà della materia e i suoi cambiamenti.

Dettagli

Estrazione del DNA. 1. Introduzione

Estrazione del DNA. 1. Introduzione Estrazione del DNA 1. Introduzione L obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, una volta separata dall involucro cellulare in cui è contenuta all interno della

Dettagli

BATTERI LATTICI NELLA PRODUZIONE VINICOLA. Dr.ssa Marialuisa Callegari Università Cattolica del Sacro Cuore

BATTERI LATTICI NELLA PRODUZIONE VINICOLA. Dr.ssa Marialuisa Callegari Università Cattolica del Sacro Cuore BATTERI LATTICI NELLA PRODUZIONE VINICOLA Fermentazione alcolica Saccharomyces cerevisiae è il lievito responsabile della fermentazione alcolica che corrisponde alla prima reale trasformazione del materiale

Dettagli

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola.

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. La formula empirica e una formula in cui il rappporto tra gli atomi e il piu semplice possibil Acqua Ammoniaca

Dettagli

La vera Storia dell acino Pierino

La vera Storia dell acino Pierino L acino Pierino vive su una pianta di VITE insieme a tutti i suoi fratelli. E il RASPO che li tiene tutti uniti a formare un GRAPPOLO D UVA. Pierino è un frutto polposo e succoso. Provate ad assaggiare

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

IoBirro. Birra fatta in casa con SIMATIC. www.iobirro.it. Siemens AG 2010. All Rights Reserved. Industry Sector

IoBirro. Birra fatta in casa con SIMATIC. www.iobirro.it. Siemens AG 2010. All Rights Reserved. Industry Sector Birra fatta in casa con SIMATIC L hobby dell homebrewing, cioè della produzione casalinga di birra, è in ampia diffusione grazie alla relativa semplicità del processo, a numerose guide dedicate e a kit

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 PRODUZIONI ALIMENTARI Processo Produzione di bevande Sequenza di processo Produzione di bevande Area

Dettagli

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

La percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione.

La percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione. La concentrazione delle soluzioni Le soluzioni sono costituite da quantità molto variabili dei loro componenti: se vogliamo fornire una indicazione precisa circa la loro composizione, è importante conoscere

Dettagli

Si filtra il materiale per lasciar passare l'acido nucleico e trattenere i residui cellulari.

Si filtra il materiale per lasciar passare l'acido nucleico e trattenere i residui cellulari. Titolo : Estrazione del DNA dal kiwi PROCEDURA Una delle prime operazioni da compiere è quella di frammentare il frutto in modo da separare il più possibile le cellule fra loro per esporle all'azione del

Dettagli

Per produrre 46 litri di Birra, O.G. 1064 - Alcool 6,5% F. G. 1015

Per produrre 46 litri di Birra, O.G. 1064 - Alcool 6,5% F. G. 1015 LAGER LIEVITO SECCO E LIQUIDO Per produrre 46 litri di Birra, O.G. 1064 - Alcool 6,5% F. G. 1015 Ingredienti: - Kg. 4,792 di malto in grani tipo Pilsner - Kg. 1,000 di malto in grani tipo Cara munich -

Dettagli

Antica dal 2013. Repubblica Ceca

Antica dal 2013. Repubblica Ceca Repubblica Ceca Premium Regent 4.00 Birra bionda luppolata, nobile, mediamente amara, piacevole al gusto. Una vera lager, tipica birra della Boemia del Sud che soddisferà anche il consumatore più esigente.

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

Mi450 - Fotometro. per la determinazione del COLORE e dei FENOLI TOTALI nel vino

Mi450 - Fotometro. per la determinazione del COLORE e dei FENOLI TOTALI nel vino Mi450 - Fotometro per la determinazione del COLORE e dei FENOLI TOTALI nel vino L Mi450 è un fotometro di facile utilizzo per la determinazione del colore e dei fenoli totali nel vino. La determinazione

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Caratteristiche delle acque naturali

Caratteristiche delle acque naturali Caratteristiche delle acque naturali Acque meteoriche: contengono in soluzione i gas costituenti l atmosfera; non contengono generalmente sostanze solide ed organiche; risorsa quantitativamente marginale

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

ALLferm Red Saccharomyces Cerevisiae r.f. Cerevisiae

ALLferm Red Saccharomyces Cerevisiae r.f. Cerevisiae ALLferm Red Saccharomyces Cerevisiae r.f. Cerevisiae Eccellente per la produzione di vini rossi giovani Ceppo particolarmente idoneo alla produzione di vini novelli pronti, freschi e fruttati. Libera sostanze

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?

Dettagli

Scopo della lavorazione

Scopo della lavorazione Rinverdimento 1 Scopo della lavorazione La prima importantissima operazione in conceria è quella di rinverdire le pelli in acqua, con lo scopo di pulirle e reidratarle. Un buon rinverdimento è fondamentale

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Obiettivo: Fare osservare che alcune sostanze, mescolate all'acqua, danno luogo a soluzioni omogenee mentre altre danno miscele eterogenee. Dalla descrizione delle

Dettagli

2.2.5. Macerazione Fig. 61: Vino rosso opzioni per la lavorazione delle uve. 2.2.7. Chiarifiche e Stabilizzazioni

2.2.5. Macerazione Fig. 61: Vino rosso opzioni per la lavorazione delle uve. 2.2.7. Chiarifiche e Stabilizzazioni 2.2.3. Processo di vinificazione 2.2.4. Fermentazione 2.2.5. Macerazione Fig. 61: Vino rosso opzioni per la lavorazione delle uve La stato di salute delle uve, unitamente alla oscenza delle caratteristiche

Dettagli

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria Associazione SERAF Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento Progetto EUREKA Uno PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO

OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI PUO ESSERE DESTINATO ALL INDUSTRIA ALIMENTARE AL CONSUMO DIRETTO ALL

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti già ammessi nella trasformazione dei prodotti bio

Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti già ammessi nella trasformazione dei prodotti bio Sostanza GRUPPO RISTRETTO Uso Accettabile? si/no, con limitazioni ulteriori? ORWINE ITALIA Uso Accettabile? si/no, con limitazioni ulteriori? Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti

Dettagli

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto

Dettagli

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO Tecnoklima s.r.l. Via Della Repubblica, 1 40050 Granarolo dell'emilia (BO) P. IVA 02608511206 Telefono 0516056846-0516066593 Fax 051761367 info@tecnoklima.eu Sulla base

Dettagli

Begerow Product Line. Selettore per la scelta degli enzimi SIHAZYM

Begerow Product Line. Selettore per la scelta degli enzimi SIHAZYM Begerow Product Line Selettore per la scelta degli enzimi SIHAZYM & estrazione dei precursori dai pigiati L impiego di enzimi per il vino costituisce un procedimento semplice e delicato per molte fasi

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma)

TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) Prodotti in scatola o in vasetto (quarta gamma) CONSERVE PRODOTTI

Dettagli

Viene riportato il ciclo produttivo dello stabilimento di Busca aggiornato sulla situazione produttiva dello stabilimento per l anno 2011.

Viene riportato il ciclo produttivo dello stabilimento di Busca aggiornato sulla situazione produttiva dello stabilimento per l anno 2011. Parte seconda: Cicli produttivi 2. CICLI PRODUTTIVI E ATTIVITA PRODUTTIVE Viene riportato il ciclo produttivo dello stabilimento di Busca aggiornato sulla situazione produttiva dello stabilimento per l

Dettagli

La catalasi: un enzima in azione

La catalasi: un enzima in azione Percorso di Didattica laboratoriale La catalasi: un enzima in azione Scuola Secondaria di Secondo Grado IISS - IPSIA E. Majorana Bari Classe IV B Docente: Miralma Serio Organizzatore cognitivo: Le trasformazioni

Dettagli

Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra

Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra A. Formigoni e A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 8 InfoBiogas- Montichiari (Bs) 19-1- 2012 Obiettivi dei gestori

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DI OLIO DI OLIVA: DAL TRE FASI AL DUE FASI

L EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DI OLIO DI OLIVA: DAL TRE FASI AL DUE FASI L EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DI OLIO DI OLIVA: DAL TRE FASI AL DUE FASI La centralità del sistema estrattivo di tipo continuo risiede nell estrattore ad asse orizzontale, dove la pasta gramolata

Dettagli

notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu

notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Quali possono essere le alternative alla carne per vegetariani e non solo? Volendo seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, le proteine

Dettagli

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1 VEGETAL L P E U R S T Vegetali SEM V1 V2 V3 V8 U1 1 VEGETAL L P E U R S T SEM Quando un seme cade nel terreno può germogliare se trova le condizioni adatte. Esperienza 1: om è fatto un seme. Materiale

Dettagli

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici ,OPDWHULDOHGLGDWWLFRFKHVHJXHqVWDWRVFHOWRWUDGRWWRHDGDWWDWRGDO*UXSSRGLFKLPLFD GHOO,7,60DMRUDQDGL*UXJOLDVFR7RULQR0DUFR)DODVFD$QJHOR&LPHQLV3DROD&RVFLD /RUHGDQD$QJHOHUL$QWRQHOOD0DUWLQL'DULR*D]]ROD*UD]LD5L]]R*LXVL'L'LR

Dettagli

I G L U C I D I ASPETTI GENERALI

I G L U C I D I ASPETTI GENERALI I G L U C I D I ASPETTI GENERALI I glucidi sono i costituenti più importanti dei vegetali e le sostanze organiche più diffuse nella biosfera. Rappresentano solo l 1% del corpo umano ma hanno una notevole

Dettagli

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio Abbiamo visto che i carboidrati sono la principale fonte di energia nell'alimentazione umana. Nella nostra dieta, sono sopratutto presenti nella forma di amido, ma anche il saccarosio è presente in una

Dettagli

Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca.

Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca. IL Burro Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca. Il burro si può considerare un concentrato della frazione

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

Analisi. Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica

Analisi. Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica Tecniche analitiche: alcune vedute L ocratossina nel vino: si tratta di una sostanza tossica prodotta da particolari muffe (micotossina).

Dettagli

Pane 100% farina di grano saraceno

Pane 100% farina di grano saraceno Questa ricetta l'ho elaborata grazie ai preziosi consigli di un grande chef e amico, ovvero il titolare del Ristorante dal Sem ad Albissola Superiore Sv (http://www.ristorantedasem.it/). Uno sguardo al

Dettagli

INTENSITA'3 COLORE3PELLICOLE PERSISTANZA3AROMI INTENSITA'3 COLORE3NOCCIOLA BIOCHIMICI3DIVERSI 9,00. REGOLARITA'3FORMA Altri3chimico 7,00 6,00 5,00

INTENSITA'3 COLORE3PELLICOLE PERSISTANZA3AROMI INTENSITA'3 COLORE3NOCCIOLA BIOCHIMICI3DIVERSI 9,00. REGOLARITA'3FORMA Altri3chimico 7,00 6,00 5,00 Dott. Gian Paolo Braceschi Food Technologist Centro Studi Assaggiatori Ente Certificazione Prodotti Agroalimentari L analisi scientifica della nocciola Le peculiarità della tonda gentile di Langa Le peculiarità

Dettagli

Altri materiali biodegradabili: segatura, trucioli di legno non trattato, tovagliolini di carta bianchi

Altri materiali biodegradabili: segatura, trucioli di legno non trattato, tovagliolini di carta bianchi 1. Cos è Il compostaggio è il risultato di un nuovo modo di trattare i rifiuti organici e vegetali. È semplice: noi tutti produciamo una certa quantità di rifiuti ogni giorno. Parte dei rifiuti prodotti

Dettagli

Molti di noi ogni mattina fanno colazione con il latte insieme ad altri alimenti.

Molti di noi ogni mattina fanno colazione con il latte insieme ad altri alimenti. Molti di noi ogni mattina fanno colazione con il latte insieme ad altri alimenti. Sappiamo che sono le mucche a donarci il latte, ma come si produce il latte? Qual è il suo ciclo? Ci aiutiamo con delle

Dettagli

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto rimanda indietro arriva ai nostri occhi. Dipende da: SI PROPAGA

Dettagli

PROVE DI CHIARIFICA su mosto di uve Trebbiano di Lugana

PROVE DI CHIARIFICA su mosto di uve Trebbiano di Lugana DEGUSTAZIONE 10/03/11 PROVE DI CHIARIFICA su mosto di uve Trebbiano di Lugana Si è svolta questa prova su mosto di uve bianche (Trebbiano di Lugana) al fine di indagare come cinque diversi chiarificanti

Dettagli

DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE

DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE ANNA M. DI MARIA Determinazione del grado alcolico del vino (distillazione semplice) pallone di ebollizione da 250 ml tubo adduttore con bolla di sicurezza refrigerante

Dettagli

L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE

L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE Regione Piemonte - Direzione Sanità Pubblica L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE 1 E fondamentale imparare a gestire correttamente le diverse temperature Tenere sempre conto della pezzatura dell alimento Evitare

Dettagli

GESTIONE DEI PRODOTTI

GESTIONE DEI PRODOTTI Gestione dei prodotti biologici ed etichettatura G [ GESTIONE DEI PRODOTTI ] BIOLOGICI ED ETICHETTATURA E L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il testo principale sull etichettatura, la presentazione

Dettagli

Dipendenza della Solubilità dalla temperatura

Dipendenza della Solubilità dalla temperatura SOLUBILIZZAZIONE Simile scioglie il simile: le molecole di sostanze diverse si mescolano intimamente nelle miscele se possiedono forze intermolecolari simili (soluzioni ideali). Anche se le forze intermolecolari

Dettagli

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Caratteristiche dei vitigni e riconoscimento delle uve. - caratteristiche botaniche della specie Vitis vinifera

Caratteristiche dei vitigni e riconoscimento delle uve. - caratteristiche botaniche della specie Vitis vinifera Modulo n. 1 Caratteristiche dei vitigni e riconoscimento delle uve - caratteristiche botaniche della specie Vitis vinifera Durata in ore 20 - fasi fenologiche della vite, dalla gemma al grappolo maturo

Dettagli

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione:

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione: DUREZZA DELLE ACQUE. Quando si parla di durezza di un acqua ci si riferisce fondamentalmente alla quantità di ioni calcio e di ioni magnesio disciolti in un certo volume di tale acqua. Ad eccezione delle

Dettagli

ENOPIU S.R.L. Loc. Boglietto Via Canelli n 106 14055 Costigliole D Asti (AT) PIANO HACCP SEZIONE 1. Descrizione del processo produttivo

ENOPIU S.R.L. Loc. Boglietto Via Canelli n 106 14055 Costigliole D Asti (AT) PIANO HACCP SEZIONE 1. Descrizione del processo produttivo ENOPIU S.R.L. PIANO HACCP SEZIONE 1 Descrizione del processo produttivo La ditta si occupa di imbottiglia a domicilio con materiali forniti esclusivamente dal cliente (vino tappi etichette cartoni). Le

Dettagli