MERCATO ITALIANO GRANO TENERO. Obiettivo ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009)

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1 Obiettivo in collaborazione con MERCATO ITALIANO GRANO TENERO mercati comunitari. La coltura in Italia è in ritardo di circa una settimana - dieci giorni. Si crea la necessità di ulteriori acquisti sul vecchio raccolto del quale ormai la disponibilità di merce nazionale è praticamente esaurita. I prezzi nominali del grano nazionale sul pronto sono pari a euro/t per i grani rossi e 155 euro/t per i bianchi; il grano francese via camion vale 155 euro/t arrivo e quello tedesco euro/t. Per il nuovo raccolto da segnalare qualche affare di grano estero alla trebbiatura con un prezzo pari a fra 145 euro/t e 150 euro/t arrivo via camion, mentre il grano foraggero sui porti è aumentato di prezzo per via del dollaro con valori fra 150 euro/t e 155 euro/t partenza porto fino alla fine dell anno. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009)

2 GRANO DURO Il mercato nazionale è sempre bloccato con pochissimi scambi. Qualche partita di bassa qualità continua a essere acquistata nel Centro-Nord da mangimisti a prezzi concorrenziali nei confronti del grano tenero foraggero (140 euro/t partenza). Le eccessive piogge delle ultime settimane destano preoccupazioni sull andamento della coltura nelle regioni del centro Italia; il problema nasce sia dall allagamento di diversi appezzamenti di terreno sia dall impossibilità di effettuare i trattamenti antiparassitari. I prezzi per consumo molitorio continuano a essere fra 145 euro/t e 160 euro/t partenza. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano duro (2009) MAIS E SOIA Il mercato del mais è in una fase di relativa tranquillità. Con i nuovi raccolti estivi alle porte e in una situazione dove la domanda per uso zootecnico continua a essere scarsa, i prezzi fanno fatica ad aumentare nonostante l offerta di prodotto nazionale ed estero sia molto limitata. Il mercato sembra essere bloccato sia per le posizioni del vecchio sia del nuovo raccolto con prezzi che sulla nuova campagna hanno addirittura perso qualcosa. Aleggia su questo comparto la preoccupazione che la crisi finanziaria di questo periodo possa incidere pesantemente sia sui produttori zootecnici sia nei consumi: a questo proposito rimane preoccupante la crisi di redditività soprattutto nel comparto dei suini, situazione che ormai si protrae da molto tempo. Le precipitazioni delle ultime settimane hanno ostacolato in diverse zone le operazioni di semina che non sono a oggi ancora terminate. L ipotesi più ragionevole è comunque che il seminativo in Italia cali di circa il 10% rispetto al I prezzi partenza sul pronto sono pari a 146 euro/t in Friuli, euro/t in Veneto e euro/t in Emilia; i pochi affari di prodotto estero vanno da 157 euro/t a 160 euro/t arrivo via camion. Per la nuova campagna si parla di prezzi partenza in Veneto a euro/t per ottobre-dicembre e euro/t per gennaio-giugno in un mercato molto poco attivo. L apprezzamento del dollaro e le difficoltà logistiche delle ultime settimane continuano a sostenere il seme di soia con valori oltre 155 euro/t sul pronto e 320 euro/t partenza sul nuovo raccolto.

3 MERCATO ESTERO GRANO TENERO Europa. L indebolimento dell euro delle scorse settimane (-6% dall inizio della crisi finanziaria tuttora in corso) ha favorito le esportazioni di grano comunitario; nella passata settimana le licenze concesse hanno raggiunto tonnellate portando il totale della corrente campagna a 15,4 milioni. A questo punto l obiettivo di esportare 17,5-18 milioni di t entro giugno 2010 è molto vicino e lo stock finale della campagna sarà probabilmente da rivedere al ribasso. In questi giorni i prezzi del grano francese, circa 160 dollaro/t Fob, sono i più competitivi sul mercato internazionale. Il sostegno ai prezzi comunitari deriva anche dall andamento climatico, con qualche preoccupazione sulle scarse precipitazioni nel centro della Francia ed eccessiva umidità e basse temperature in altre zone dell Ue; nei Paesi scandinavi i danni da gelo invernale sono inoltre maggiori del previsto. A questo riguardo Strategie Grains ipotizza un leggero calo nelle dimensioni del prossimo raccolto comunitario (da 134,2 a 133 milioni di tonnellate). I prezzi sono aumentati con valori sul Matif in Francia a 134 euro/t, in Germania a euro/t partenza e Ungheria a 103 euro/t. Mondo. Le stime USDA di Maggio hanno confermato l ampia disponibilità di grano nel mondo per la campagna in corso e prossimamente si prospetta ancora più pesante: lo stock della campagna in corso è stato ridotto a 193,37 milioni di t, ma quello della prossima campagna viene indicato a ben 198,09 milioni di t. Negli Usa, nonostante la produzione sia per il prossimo raccolto a 55,61 milioni di t (60,31 milioni di t campagna in corso), lo stock finale è previsto che aumenti a 27,13 milioni di t (25,84 milioni di t campagna in corso), mentre nei paesi del Mar Nero lo stock finale cala da 23 a 20 milioni di t e nell Ue aumenta da 17,65 a 18,22 milioni di t. L Algeria ha acquistato t di grano di origine opzionale con buone possibilità di merce francese. Lo stato delle colture dei paesi del Mar Nero è attualmente soddisfacente per quanto via sia a breve la necessità di qualche precipitazione. I prezzi in dollaro/t Fob sono pari a 187 dagli Usa, 246 dall Argentina, 160 dall Ucraina e 173 dalla Russia. GRANO DURO Europa. La produzione di grano duro per la prossima campagna è ora prevista a 8,4 milioni di t contro gli 8,1 milioni della campagna precedente. In Francia la superficie coltivata è confermata in aumento del 17%, rispetto alla campagna precedente, mentre in Spagna la produzione dovrebbe essere in calo di circa il 35% (da 1,35 a 0,95 milioni di t) per via delle eccessive piogge nelle zone di produzione. Per i prezzi non vi sono novità con valori nominali in Francia fra 152 euro/t e 160 euro/t partenza Mondo. Il prezzo Fob Canada è pari a 218 dollaro/t.

4 MAIS E SOIA Il tempo secco ha favorito finora le operazioni di semina nei Paesi occidentali dell Ue mentre l eccessiva piovosità ha dato problemi oltre che in Italia anche in Austria, Ungheria e Romania. Salvo variazioni dell ultima ora l ettarato complessivo nell Ue dovrebbe essere invariato rispetto all anno scorso, mentre per la produzione si stima un leggero aumento (da 57,2 a 58,5 milioni di t). Per quanto riguarda il mercato la situazione è abbastanza stabile: il Matif in Francia si è attestato intorno a 146 euro/t, mentre i prezzi Fob dalla Francia sono intorno 152 euro/t sia sull Atlantico che sul Mediterraneo; in Ungheria il mercato è intorno 128 euro/t partenza. Mondo. Il tempo favorevole ha consentito il completamento delle semine negli Usa, mentre in Cina il cattivo tempo le sta rallentando. Fonti argentine segnalano un raccolto di mais di 21,7 milioni di t con ancora 4-4,5 milioni di t disponibili per l esportazione. Le stime Usda di maggio indicano una produzione di mais per la prossima campagna al livello record di 339 milioni di t (335 milioni della campagna precedente) con uno stock finale a 46,19 milioni di t (44,16 precedente). La produzione mondiale è prevista in aumento da 808 a 835 milioni di t così come lo stock finale che passa da 147 a 154,21 milioni di t. I dati USDA e l apprezzamento del dollaro hanno determinato un leggero calo sul Cbot (360 cent/bushel) mentre i valori Fob in dollaro/t sono pari a 167,3 negli i Usa, 173,9 in Argentina, 151 in Sudafrica e 183 sul Mar Nero.

5 VARIE GRANO CONTAMINATO A PROCESSO Un evento per taluni aspetti epocale, la decisione della Confederazione italiana agricoltori di Puglia di costituirsi parte civile nel processo sul grano all ocratossina in corso al Tribunale di Trani, che vede imputato un noto importatore e trasformatore pugliese di grano. Era il 23 settembre del 2005 quando nel porto di Bari la Procura di Trani appose i sigilli al grano duro, circa quintali, che era arrivato a bordo della nave «Loch Alyn», battente bandiera Hong Kong: si trattava di grano contaminato e pericoloso per la salute pubblica per la presenza oltre i limiti consentiti dalla legge di ocratossine. Il presidente della Cia Puglia Antonio Barile ha dichiarato che il processo apre uno squarcio orrendo su quella che da anni la Cia Puglia definisce l economia dell inganno. Il grano duro pugliese è in ginocchio da alcuni anni proprio per i bassi prezzi che i molini e i pastai pagano agli agricoltori, utilizzando le importazioni di grano estero di pessima qualità per fare dumping, ha dichiarato Barile: con tali importazioni si deprezza infatti l off erta interna aumentando la disponibilità di grano duro sul mercato in modo artificioso. Questa situazione porta a quantificare in diverse centinaia di milioni di euro la perdita di reddito agricolo, tant è che la Puglia, regione che deteneva il primato produttivo di grano duro in Italia con una superfi cie oltre ettari, è scesa a meno di Vediamo un po nel dettaglio: il prezzo del grano duro nel 1985 era pari a delle vecchie lire (27-28 euro) a quintale, oggi invece è pari a 15,50-16 euro, con una diminuzione di oltre 12 euro a quintale nonostante l esponenziale aumento del costo dei fattori e dei mezzi produttivi. Per questi motivi la Cia Puglia si è costituita parte civile chiedendo il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, in quanto l organizzazione di categoria vede notevolmente compromesse le attività di tutela e affermazione dei valori che attengono all agricoltura, al lavoro, alla libera iniziativa imprenditoriale e all ambiente rurale. MARCHE: STATO DI CRISI PER I CEREALI La Provincia di Pesaro-Urbino ha chiesto lo stato di crisi per il settore cerealicolo. L iniziativa è venuta dal presidente Matteo Ricci, il quale ha rivolto un appello alla Regione Marche affi nché vengano valutate delle iniziative per dare risposte concrete al momento di diffi coltà che il comparto sta attraversando. L Amministrazione pesarese ha puntato il dito, in particolare, sul perdurare delle basse quotazioni del frumento e degli altri cereali. Nel caso del grano, a fronte di un prezzo di circa 15 euro al quintale i costi di produzione a carico degli agricoltori si aggirano sui Una situazione che rischia di ridurre le semine nella provincia o costringere le imprese a produrre in perdita. «Il protrarsi nel tempo di quotazioni ampiamente sotto il costo reale di produzione ha sottolineato Ricci in una lettera indirizzata al governatore Gian Mario Spacca e all assessore Paolo Petrini sta compromettendo l esistenza della grande maggioranza delle imprese agricole locali».