CEREALI. Scheda di settore

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1 CEREALI Scheda di settore

2 SCHEDA DI SETTORE CEREALI 1. LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA 2. LA FASE AGRICOLA 3. LA PRODUZIONE INDUSTRIALE 4. PREZZI E COSTI 5. LA DOMANDA INTERNA 6. GLI SCAMBI COMMERCIALI 7. LO SCENARIO MONDIALE 8. ANALISI SWOT 2

3 1. LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA L incidenza del settore cereali su agricoltura e industria I numeri del settore cerealicolo Gli attori della filiera I flussi di prodotto La dipendenza delle industrie dalle materie prime importate

4 RILEVANZA DEL SETTORE L incidenza del settore cerealicolo su agricoltura e industria FASE AGRICOLA Il valore della produzione ai prezzi di base del totale cereali ammonta a milioni di euro pari al 15% delle coltivazioni agricole; nello specifico, le produzioni cerealicole più rilevanti sono frumento tenero, frumento duro, mais e orzo che nel complesso rappresentano l 82% del valore totale del comparto cerealicolo. FASE DELLA TRASFORMAZIONE fatturato industria molitoria: milioni di euro; fatturato industria pastaria: milioni di euro; fatturato industria mangimistica: milioni di euro. 15,5% 2,6% 3,6% 4,6% 89,2% 84,5% cereali altre coltivazioni agricole molitoria pastaria mangimistica altri settori Fonte: Ismea su dati Istat, Italmopa, Aidepi, Assalzoo 4

5 I NUMERI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO struttura Unità di misura az.agricole 1 frumento duro (n) superficie investita (000 ha) molini a frumento duro (n) 125 n.d. n.d. addetti industria molitoria 2 (n) n.d. n.d. imprese industria pastaria (n) addetti industria pastaria (n) offerta produzione granella di frumento duro (000 t) produzione sfarinati di frumento duro (000 t) fatturato industria molini a frumento duro (mln ) n.d produzione pasta (000 t) fatturato industria pastaria (mln ) scambi con l'estero granella di frumento duro 3 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) pasta di semola 4 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) domanda 5 consumo nazionale (000 t) consumo pro-capite di pasta di semola (kg) 24,9 23,5 23,5 mercato indice dei prezzi all'origine frumento duro (100=2010) 163,9 168,4 118,3 1) Censimento generale agricoltura, SPA ) dato riferito ai molini a frumento duro e a frumento tenero. 3) NC8: , ) NC8: , , ) dato Aidepi Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Aidepi 5

6 I NUMERI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO TENERO Unità di misura struttura az.agricole 1 frumento tenero (n) superficie investita (000 ha) molini a frumento tenero (n) addetti industria molitoria 2 (n) offerta produzione granella di frumento tenero (000 t) produzione sfarinati di frumento tenero (000 t) fatturato industria molini a frumento tenero (mln ) n.d produzione prodotti da forno (000 t) fatturato industria dei prodotti da forno (mln ) scambi con l'estero granella di frumento tenero 3 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) prodotti della panetteria e biscotteria 4 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) domanda 5 consumo apparente dei prodotti da forno (000 t) consumo pro-capite dei prodotti da forno (kg) 16,1 15,8 16,4 mercato indice dei prezzi all'origine frumento tenero (100=2010) 110,7 104,6 92,6 1) Censimento generale agricoltura, SPA ) dato riferito ai molini a frumento duro e a frumento tenero. 3) NC8: , ) NC8: ) dato Aidepi Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Aidepi 6

7 I NUMERI DELLA FILIERA MAIS E ORZO Unità di misura struttura az.agricole 1 mais (n) superficie investita mais (000 ha) az.agricole 1 orzo (n) superficie investita orzo (000 ha) imprese industria mangimistica (n) addetti industria mangimistica (n) offerta produzione mais (000 t) produzione orzo (000 t) produzione mangimi composti (000 t) fatturato industria mangimistica (mln ) scambi con l'estero granella di mais 2 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) granella di orzo 3 import (mln ) export (mln ) saldo (mln ) mercato indice dei prezzi all'origine mais (100=2010) 102,9 91,9 102,1 indice dei prezzi all'origine orzo (100=2010) 112,1 107,6 97,8 1) Censimento generale agricoltura, SPA ) NC8: ) NC8: 1003 Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Assalzoo 7

8 PRINCIPALI ATTORI DELLE FILIERE CEREALICOLE Import granella Aziende agricole Export granella Commercianti / centri privati di raccolta Prima trasformazione Industria Molitoria Cooperative Associazioni di produttori Export sfarinati Consorzi agrari Seconda trasformazione Industria pastaria Panificazione artigianale ed industriale Industria mangimistica Industria dolciaria Allevamenti Export mangimi Export di pasta e prodotti panett./biscott. Consumo nazionale di pasta, pane e prodotti dolciari 8

9 FLUSSI DI PRODOTTO NELLA FILIERA DEL FRUMENTO (2016) Granella di frumento: 5,1 mln t di fr. duro 3,0 mln t di fr. tenero 40% 35% Commercianti privati 15% 50% Consorzi agrari/coop/op 4,1 mln t Industria mangimistica 1,3 mln t fr. tenero Import: 5,3 mln t fr. tenero 2,4 mln t fr. duro 60% 92% Industria molitoria 15,3 mln t di cui stock circa 100% Export 0,5 mln t 8% 4% Farine 4,01 mln t Produzione di sfarinati Semole 3,75 mln t D.M. (iper, super ) sfarinati per private label export sfarinati 15% 85% 5% 95% Industria dolciaria Panificazione artigian./industr. panetteria Produzione nazionale di pasta industriale 54% Export pasta 1,84 mln t 46% Consumo nazionale di Consumo nazionale di pasta 9

10 FLUSSI DI PRODOTTO NELLA FILIERA MAIS E ORZO (2016) Produzione agricola nazionale di granella: 6,9 mln t di mais 1,0 mln t di orzo si stima un autoconsumo aziendale pari a circa il 30 % 50% Import: 4,5 mln t mais 0,7 mln t orzo Commercianti privati 4,0 mln t 50% 30% 60% 100% 10% Industria mangimistica 10,3 mln t Consorzi agrari/coop/op 3,1 mln t Industria mangimistica: 1,3 mln t fr. tenero Allevamenti zootecnici 10

11 DIPENDENZA DELL INDUSTRIA DALLE MATERIE PRIME IMPORTATE Indicatori (2016) Frumento duro Frumento tenero Mais Destinazione materia prima italiana Produzione italiana di granella 5,1 mln tonnellate 3,0 mln tonnellate 6,9 mln tonnellate Export (q) 8% 1% 1% Industria italiana (q) 92% 99% 99% Impieghi industria I trasformazione (semola) (farina) (mangimi semplici) Consumo apparente di granella 7,2 mln tonnellate 8,2 mln tonnellate 11,3 mln tonnellate Materia prima nazionale (q) 66% (74% nel 2005) 36% (39% nel 2005) 61% (89% nel 2005) Materia prima estera (q) 34% (26% nel 2005) 64% (61% nel 2005) 39% (11% nel 2005) Produzione di sfarinati 3,7 mln tonnellate di semole 4,0 mln tonnellate di farine 7,91 mln tonnellate di mais per l'alimentazione animale Industria di II trasformazione (pasta) (prodotti da forno) 2 Produzione 3,3 mln tonnellate 1,1 mln tonnellate Valore della produzione 4,7 mld euro 5,3 mld euro Grado di autoapprovvigionamento (q) 218% 116% Propensione all import (q) 3% 35% Propensione all export (q) 55% 43% 1) dato ) L industria dei prodotti da forno utilizza mediamente il 15% della farina prodotto dall industria molitoria. La quota rimanente è utilizzata dall industria della panetteria, soprattutto artigianale. Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT, Italmopa, Assalzoo, Aidepi 11

12 2. LA FASE AGRICOLA La produzione di frumento La localizzazione produttiva del frumento La produzione di mais e orzo La localizzazione produttiva di mais e orzo La qualità della granella di frumento I centri di stoccaggio di cereali

13 milioni di tonnellate PRODUZIONE DI FRUMENTO 5,2 5,1 3,3 4,0 3,8 4,0 3,9 3,7 2,9 2,9 2,9 3,5 4,2 3,4 4,1 4,1 3,1 4,5 3,0 3, Frumento tenero Frumento duro Fonte: ISMEA su dati ISTAT Fermo restando le strutturali oscillazioni produttive annuali dei seminativi, dovute sia a fattori climatici sia di mercato che condizionano le semine, la produzione di frumento duro si è accresciuta, nel decennio, ad un ritmo medio annuo del 2,1% tra il 2007 e il 2016 mentre il frumento tenero ha subito una lieve flessione (TVMA -0,9%). Restringendo l osservazione all ultimo triennio, appare evidente un andamento produttivo contrapposto tra i due frumenti, con il duro in costante crescita e il tenero in flessione. Nel 2016, inoltre, grazie all aumento delle superfici (a 1,4 mln di ettari, +4% sul 2015) e soprattutto delle rese (+ 10% a 3,6 t/ha), l offerta di frumento duro ha oltrepassato la soglia dei 5 milioni di tonnellate. 13

14 LOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI FRUMENTO La distribuzione territoriale nel % Frumento tenero 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% quota % superfici quota % produzione 29% 25% 17% 19% 16% 17% 17% 12% 13% 11% 89% 83% 100% Frumento duro 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% quota % superfici quota % produzione 25% 26% 21% 15% 8% 7% 8% 10% 11% 6% 6% 7% 73% 64% 36% 27% Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT 14

15 milioni di tonnellate PRODUZIONE DI MAIS E ORZO 9,8 9,8 8,2 8,6 9,8 7,9 8,0 9,4 7,1 6,7 1,2 1,2 1,1 1,0 1,0 0,9 0,9 0,9 1,0 1, Mais Orzo Fonte: ISMEA su dati ISTAT La produzione del mais si è fortemente contratta negli ultimi anni, ad un ritmo medio annuo del 4,2% tra il 2007 e il In quest ultimo anno, poi, i raccolti hanno raggiunto il minimo storico scendendo al di sotto dei 7 milioni di tonnellate. Tale situazione è da ascrivere ai sempre più frequenti problemi di ordine climatico e anche sanitario che, unitamente ad un mercato poco attraente, stanno penalizzando le semine. 15

16 LOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI MAIS E ORZO La distribuzione territoriale nel % Mais 90% quota % superfici 80% quota % produzione 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 26% 26% 22% 26% 23% 21% 10% 10% 8% 9% 7% 5% 93% 95% 100% Orzo 90% quota % superfici 80% quota % produzione 67% 70% 60% 55% 50% 45% 40% 33% 30% 20% 8% 12% 7% 7% 7% 6% 8% 4% 7% 7% 3% 7% 10% 10% 5% 0% Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT 16

17 LA QUALITA DELLA GRANELLA 14,0 13,0 12,0 11,0 Proteine (S.S. %) 85,0 80,0 75,0 70,0 Peso ettolitrico (Kg/hl) Frumento tenero 14,0 13,5 13,0 12,5 12,0 11,5 11,0 Proteine (S.S. %) Frumento duro Peso ettolitrico (Kg/hl) 84,0 81,0 78,0 75,0 Fonte: elaborazione ISMEA su dati CREA_QCE 17

18 numero tonnellate I CENTRI DI STOCCAGGIO DI CEREALI Aziende: 813 Centri di stoccaggio: Nord Ovest: 211 (26%) Nord Est: 229 (28%) Centro: 144 (18%) Sud e Isole: 229 (28%) Nord Ovest: 280 (24%) Nord Est: 341 (29%) Centro: 291 (25%) Sud e Isole: 275 (23%) Capacità di stoccaggio: tonnellate Nord Ovest: (19%) Nord Est: (41%) Centro: (16%) 0 Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole - Sud e Isole: (24%) aziende centri capacità stoccaggio (asse dx) Fonte: Censimento ISMEA,

19 3. LA PRODUZIONE INDUSTRIALE La localizzazione dei molini e produzione di sfarinati La localizzazione dei pastifici industriali e produzione di pasta La localizzazione dei mangimifici

20 LOCALIZZAZIONE DEI MOLINI E PRODUZIONE DI SFARINATI In Italia sono presenti 358 molini per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa t/24h 70% 60% 50% 40% quota % industrie quota % produzione Industria molitoria 39% 37% 61% 63% Frumento tenero: 233 molini ( T/24H) 30% 20% 10% 14% 12% 12% 8% 9% 6% 8% 12% Frumento duro: 125 molini ( T/24H) 0% Emilia Romagna Piemonte Lombardia Veneto Sud e isole Centro-Nord La produzione di semola di frumento duro è aumentata grazie alle maggiori richieste provenienti dai pastifici per far fronte alla crescente domanda di pasta di semola da parte dei mercati esteri (TVMA ,7%). La produzione di farina di frumento tenero, al contrario, è risultata in lieve flessione in ragione del calo dei consumi interni di pane (TVMA ,2%). Nel 2016 la produzione di entrambi i prodotti è rimasta stabile. Produzione di sfarinati di frumento (mln t) 3,9 4,0 4,0 4,0 4,0 4,0 3,9 3,8 3,8 3,9 3,8 3,7 3,7 3,7 3,5 3,4 3,5 3,5 3,5 3, Fonte: elaborazione ISMEA su dati Italmopa semole di frumento duro farine di frumento tenero 20

21 LOCALIZZAZIONE DEI PASTIFICI INDUSTRIALI E PRODUZIONE DI PASTA 60% 50% 40% 30% 20% 10% Industria pastaria quota % industrie quota % produzione 18% 19% 12% 11% 13% 13% 8% 8% 8% 7% 50% 48% 50% 52% In Italia sono presenti 120 pastifici industriali (produzione di pasta secca) per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa t/24h. 0% Lombardia Emilia Romagna Abruzzo Campania Sicilia Sud e isole Centro- Nord Produzione di paste alimentari (mln t) La produzione di paste alimentari di frumento duro è aumentata negli ultimi anni grazie alle buone performance sui mercati esteri che assorbono più della metà dell offerta nazionale (TVMA ,2%). 3,2 3,2 3,2 3,3 3,3 3,3 3,4 3,4 3,3 3,3 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Aidepi

22 LOCALIZZAZIONE DEI MANGIMIFICI In Italia sono presenti 429 mangimifici per una potenzialità produttiva complessiva pari a circa t/h 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 30% 21% Emilia Romagna quota % industrie quota % produzione 17% 18% Industria mangimistica 14% 8% 8% 9% 13% 18% 87% 82% Lombardia Veneto Piemonte Sud e isole Centro-Nord Fonte: elaborazione ISMEA su dati Assalzoo 22

23 4. PREZZI E COSTI I prezzi all origine della granella I costi di produzione del frumento Gli indici dei prezzi e dei costi

24 PREZZI ALL ORIGINE DELLA GRANELLA Il mercato italiano dei cereali dipende fortemente dalle dinamiche internazionali e ha una natura di «derivazione» in conseguenza degli elevati quantitativi importati Frumento tenero (euro/t) Frumento duro (euro/t) Panificabile francese Northern Spring USA Frumento tenero fino nazionale Frumento duro non comunitario Frumento duro Fino nazionale Mais (euro/t) Negli ultimi tre anni l offerta e le scorte mondiali di frumento e mais hanno raggiunto livelli record determinando una flessione dei listini all origine. Nel 2017, al contrario, le indicazioni sono per una flessione delle variabili di mercato che, conseguentemente, stanno determinando una rivalutazione dei prezzi della granella. Mais comunitario Mais ibrido nazionale Fonte: ISMEA 24

25 INDICI DEI PREZZI E DEI COSTI Frumento tenero (Indice base 2010 = 100) Frumento duro (Indice base 2010 = 100) Indice prezzi Indice costi Indice prezzi Indice costi Mais (Indice base 2010 = 100) Indice prezzi Indice costi Fonte: ISMEA 25

26 5. LA DOMANDA INTERNA

27 ACQUISTI DOMESTICI DI PASTA DI SEMOLA E DI PANE Volume Quota% 2016 Var.% 2016/15 Var.% I sem 17/ I sem 16 Pasta totale 100,0-2,6-1,2 Pasta ripiena 6,8-1,0 0,9 Pasta all'uovo 6,7-2,9-1,1 Pasta di semola 86,5-2,7-1,4 Sostituti del pane - 1,1 1,4 Pane - -4,7-3,3 Valore Quota% 2016 Var.% 2016/15 Var.% I sem 17/ I sem 16 Pasta totale 100,0-2,8-2,1 Pasta ripiena 24,8-0,7-0,5 Pasta all'uovo 13,5-3,1-2,0 Pasta di semola 61,7-3,5-2,8 Sostituti del pane - 1,7 1,8 Pane - -2,4-1,0 I consumi sul mercato interno rappresentano uno degli aspetti più critici della filiera italiana del frumento. Il cambiamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita hanno inciso in maniera determinante sui consumi domestici, riflettendosi in una lenta ma costante riduzione degli acquisti delle famiglie italiane per pasta e pane, mentre, all opposto, si segnala una tendenza decisamente positiva dei prodotti sostituti del pane. Fonte: Elaborazione ISMEA su dati NIELSEN (Market Track per pasta e per sostituti del pane; Consumer Panel per il pane) 27

28 6. GLI SCAMBI COMMERCIALI

29 IMPORTAZIONI DI FRUMENTO TENERO Deficit strutturale della bilancia commerciale del frumento tenero, 958 milioni di euro nel Import di frumento tenero (.000 t) tvma : 0,8% Saldo della bilancia commerciale del frumento tenero (mln euro) Provenienza delle importazioni (t) Var.% 16/15 Francia ,3 Ungheria ,6 Bulgaria ,4 Austria ,3 Ucraina ,0 Stati Uniti ,1 - Germania ,2 Canada ,9 Altri paesi ,0 Mondo ,3 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT 29

30 IMPORTAZIONI DI FRUMENTO DURO Deficit strutturale della bilancia commerciale del frumento duro, 535 milioni di euro nel Import di frumento duro (.000 t) tvma : +1,1% Saldo della bilancia commerciale del frumento duro (mln euro) Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Provenienza delle importazioni (t) Canada Stati Uniti Var.% 16/15-13,2-59,0 Francia ,5 Grecia ,3 Russia ,8 Kazakistan ,9 Messico ,5 Australia ,7 Altri Paesi ,2 Mondo ,0 30

31 IMPORTAZIONI DI MAIS Deficit strutturale della bilancia commerciale del mais, 614 milioni di euro nel Import di mais (.000 t) tvma : +7,5% Saldo della bilancia commerciale del mais (mln euro) Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Provenienza delle importazioni (t) Var.% 16/15 Ucraina ,2 - Ungheria ,0 Austria ,8 Francia ,0 Romania ,9 Croazia ,9 Slovenia ,8 Russia ,5 Bulgaria ,0 Altri Paesi ,0 Totale ,4

32 ESPORTAZIONI DI PASTA DI SEMOLA Surplus strutturale della bilancia commerciale della pasta di semola, 1,86 miliardi di euro nel Export di pasta di semola (.000 t) tvma : +1,1% Saldo della bilancia commerciale della pasta di semola (mln euro) Destinazione delle esportazioni (t) Var.% 16/15 Germania ,4 Regno Unito ,0 - Francia ,2 Stati Uniti ,4 Giappone ,8 Svezia ,7 Belgio ,1 Spagna ,3 Altri Paesi ,5 Mondo ,3 Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT 32

33 ESPORTAZIONI DI PRODOTTI DA FORNO Surplus strutturale della bilancia commerciale dei prodotti da forno,1,0 miliardi di euro nel Export dei prodotti della panetteria e biscotteria (.000 t) tvma : +5,9% Saldo della bilancia commerciale dei prodotti della panetteria e biscotteria (mln euro) Fonte: Elaborazione ISMEA su dati ISTAT Destinazione delle esportazioni (t) Var.% 16/15 Francia ,0 Germania ,7 Regno - Unito ,5 Spagna ,7 Paesi Bassi ,2 - Austria ,6 Svizzera ,6 - Belgio ,2 Altri Paesi ,5 Mondo ,6 33

34 7. LO SCENARIO MONDIALE

35 PROSPETTIVE DI MEDIO-LUNGO PERIODO Frumento tvma % 2017/26 Produzione (mln t) ,9 Consumi (mln t) ,9 Stock finali (mln t) ,5 Export (mln t) ,1 Prezzo* ($/t) 195,33 200,52 208,20 232,72 248,87 2,5 Mais tvma % 2017/26 Produzione (mln t) ,2 Consumi (mln t) ,2 Stock finali (mln t) ,7 Export (mln t) ,1 Prezzo** ($/t) 157,17 156,48 164,92 183,84 196,73 2,5 * prezzo frumento n. 2 hard red winter, US f.o.b. Gulf Ports **prezzo mais n. 2 yellow corn, US f.o.b. Gulf Ports Fonte: USDA (Agricultural outlook ) 35

36 SCENARIO MONDIALE Dinamiche di breve periodo Nord America - Canada: leader nella produzione ed export di frumento duro. Nella campagna 2017/18 si stimano raccolti in linea con i valori medi pari a circa 5,5 milioni di tonnellate, dopo il record del 2016 (7,8 mln t). - USA: primo produttore ed esortatore di mais, con, rispettivamente, circa il 37% e il 40% del totale. Per il 2017/18 si stima un calo dell offerta (-8% a 352 mln t), dell export e anche delle scorte. Anche per il frumento tenero, con una quota pari in media all 8% del totale, si prospetta nel 2017 una flessione dei raccolti (-26% a 47 mln t)e delle scorte (- 23% a 25 mln t). Russia - Esprime circa il 10% dell offerta mondiale di frumento e il 18% dell export totale. Nel 2017/18 si stima una lieve flessione dei raccolti (-2% a 71 mln t), mentre le esportazioni vengono stimate in aumento (+7% a 30 mln t). Ucraina - Nonostante rappresenti solo il 3% dell offerta globale di mais, detiene un ruolo di rilievo nell export mondiale, con una quota del 14% circa. Nel 2017/18 si prospetta una lieve crescita dei raccolti (+ 2% a 28,5 mln t) e dell export (+0,5% a 20,5 mln t). Sud America - Brasile: dopo USA e Cina è il terzo paese produttore di mais, mentre per l export è secondo solo gli USA, con una quota pari a circa il 21% del totale. La dinamica produttiva di breve periodo evidenzia una crescita nel 2017/18 a circa 96 milioni di tonnellate. - Argentina: è il terzo paese esportatore di mais ( il 20% circa del totale) e detiene un ruolo di rilievo anche per l export di frumento (il 6% del totale). Nel 2017/18 si prospetta una crescita dei raccolti e delle esportazioni di mais, mentre per il frumento le indicazioni sono per una contrazione. Unione Europea - Esprime circa il 20% dei raccolti mondiali di frumento ed è tra i principali esportatori (circa il 18% del totale). Nel 2017/18 si stima un aumento dell offerta (+2,5% a 148 mln t) e, conseguentemente, anche delle esportazioni (+9% a 31 mln t). - Nello specifico del frumento duro, l Italia è, dopo il Canada, il secondo produttore mondiale (l 11% del totale) e il primo importatore (circa il 25% del totale). Nel 2017/18 viene stimata un calo dei raccolti (-16% a 4,2 mln t). Australia - È tra i principali esportatori mondiali di frumento tenero (l 11% circa); nel 2017 viene prospettata una flessione dei raccolti (-35% a 23 mln t) e delle esportazioni (-45% a 5 mln t). Fonte: International Grains Council (27 luglio 2017) 36

37 6. ANALISI SWOT

38 PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DELLA FILIERA Fase agricola Punti di forza - diffuso ed elevato livello della conoscenza delle tecniche di coltivazione Punti di debolezza - polverizzazione produttiva - buon livello di specializzazione territoriale - disorganizzazione dell'offerta - prossimità territoriale materia primaindustria in alcune aree del Nord - diffusione del contoterzismo professionale e di strutture cooperative organizzate per la lavorazione del terreno e la mietitrebbiatura - stoccaggio poco differenziato in funzione della qualità - prodotto non omogeneo - condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo delle micotossine - elevata variabilità quali-quantitativa dei raccolti - elevata volatilità delle quotazioni all'origine Industria di I trasformaz. Industria di II trasformaz. - tecnica produttiva consolidata con ampi margini d innovazione e differenziazione del prodotto finale - industria pastaria competitiva e ben strutturata know-how industriale e impiego di tecnologie avanzate - elevata incidenza del costo delle materie prime - basso valore aggiunto dell'attività molitoria mancanza degli strumenti per la copertura dei rischi di volatilità dei prezzi - elevati costi di produzione - eccessiva fluttuazione dell'offerta agricola sul mercato interno e difficoltà nell'approvvigionamento di granella di qualità, certificata e tracciata Prodotto/filiera - affermazione della dieta mediterranea quale modello alimentare - buon posizionamento dei derivati del frumento sui mercati internazionali - aumento dell'integrazione contrattuale tra coltivatori ed industria di 2 trasformazione tramite produzioni sotto contratto 38

39 MINACCE E OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE Minacce Opportunità - volatilità del prezzo della granella tra le campagne di commercializzazione e nell'arco della stessa annata - maggiore utilizzo dei contratti di coltivazione - entrata in vigore da febbraio 2018 del provvedimento che introduce l obbligo di indicazione di origine del frumento duro per la pasta in etichetta - sostituzione con colture a bassa intensità di capitali - realizzazione di strutture efficienti per lo stoccaggio differenziato per classi omogenee per qualità - problematiche di ordine sanitario, sempre più frequente negli ultimi anni soprattutto per il mais - sostegno agli investimenti strutturali (risorse PSR) - delocalizzazione della produzione di pasta di semola di frumento duro - implementazione della Rete Qualità Cereali per un più esteso monitoraggio qualitativo presso i centri di stoccaggio - sostituzione con colture più redditizie - crescente affermazione dei prodotti trasformati sui mercati esteri 39

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