Corsi di formazione per insegnanti

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1 Ente Formatore Riconosciuto nota MIUR del 27/11/2003 Corsi di formazione per insegnanti Vengono proposte due tipologie di corso: - Modulo A: si articola in 7 incontri, della durata di 3 ore ciascuno, per un totale di 21 ore - Modulo A-B: si articola nei 7 incontri, della durata di 3 ore ciascuno, previsti dal modulo A e in ulteriori 3 incontri, della durata di tre ore ciascuno, per un totale di 30 ore. Entrambe le tipologie di corso si rivolgono ad insegnanti della scuola dell infanzia e della scuola elementare, possono essere altresì rivolti, con le opportune modifiche, ad insegnanti di scuola media, seguendo la stessa struttura. Data la natura variegata delle argomentazioni, il gruppo che si occupa dei corsi sarà costituito da più figure aventi formazione diversa. E opportuno, inoltre, che ci sia più di una persona disponibile per ambito di competenza, in modo tale da renderci intercambiabili. Infine, poiché le lezioni toccano vari aspetti, più formatori potrebbero essere contemporaneamente presenti durante ciascuna di esse. E importante che tutto il gruppo di formatori abbia chiaro il fine di ogni lezione e che tutto il corso sia condotto con una metodologia comune. La metodologia proposta vuole rendere l insegnante artefice della propria formazione, stimolando degli interrogativi a cui in primo luogo rispondono gli insegnanti stessi per poi confrontarsi con le nostre proposte. In particolare si propongono: lezioni frontali per la parte teorica; esercitazioni e lavoro di gruppo per la parte pratica. Modulo A: I Lezione: - Questionario: consegna di un questionario di entrata per valutare la conoscenza dell argomento da parte dei docenti, la composizione del gruppo e le sue aspettative al fine di calibrare bene il corso. - Definizioni: a) I Disturbi Specifici di Apprendimento: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia. Finalità: rendere consapevoli gli insegnanti che un b. con DSA: è dotato di un intelligenza che rientra nella norma; non presenta danni neurologici; non presenta deficit senso-motori; non è in una situazione di svantaggio socio culturale tale da giustificare le sue difficoltà nell apprendimento. b) Epidemiologia 1

2 c) Patogenesi ed Evoluzione d) Comorbidità Finalità: chiarire quali sono le cause riconosciute responsabili della dislessia al fine di far comprendere la natura quasi sempre congenita e la base genetica del disturbo, derivante da una particolare architettura neuropsicologica del bambino, che determina una difficoltà nell acquisizione e nella stabilizzazione nei processi di identificazione e scrittura delle parole e dei numeri. - Pratica: si invitano gli insegnanti a raccogliere dei dati per stabilire quanti sono, nelle singole classi, i bambini che presentano difficoltà scolastiche pur non essendo portatori di handicap, rispetto al numero totale degli alunni per ogni classe. II Lezione: - Analisi dei dati raccolti dalle insegnanti Finalità: condurre gli insegnanti a sviscerare le cause di un possibile problema di apprendimento, facendo includere come una possibilità primaria di tale difficoltà il disturbo specifico d apprendimento. - Prerequisiti e indicatori di rischio per i DSA: a) Fattori cognitivi b) Fattori neuropsicologici c) Fattori linguistici III Lezione: - Processi cognitivi alla base delle abilità di lettura, scrittura e calcolo: a) L analisi del compito in scrittura (copiato, dettato, autodettato, organizzazione del pensiero scritto) b) L analisi del compito in lettura: - dalla decodifica alla comprensione (lettere, sillabe, parole, frasi testo) - dalla comprensione del testo all uso della lettura per lo studio disciplinare c) L analisi del compito nel calcolo (numeri, fatti numerici, procedure aritmetiche, problem solving) - Caratteristiche del disturbo in rapporto ai diversi compiti di lettura, scrittura e calcolo: ovvero, come si può manifestare il disturbo all interno dei diversi compiti. Finalità: far conoscere i meccanismi cognitivi che sottostanno al processo di lettura e di scrittura allo scopo di comprendere sia lo sviluppo normale, sia lo sviluppo di un bambino con DSA. IV Lezione: - L organizzazione del disturbo nelle diverse fasce d età: a) La fase precoce (acquisizione del codice scritto): - Competenze metafonologiche - Competenze grafiche b) La fase avanzata (utilizzazione del codice scritto): - Competenze logico-narrative - Competenze metalinguistiche - Competenze metacognitive V Lezione: - Visione del video Come può essere così difficile? : si introduce il video spiegando come è nato, qual è il fine dell AID nel divulgarlo nelle scuole e anticipando l impatto 2

3 emotivo che crea. Si ferma il video ogni qual volta gli insegnanti lo richiedano per avere delle spiegazioni. Si fa in modo che siano gli insegnanti del corso a promuoverlo a tutto l istituto. - Riflessioni sui vissuti del bambino con DSA: conseguenze psicologiche del disturbo e importanza della scuola nel determinare il benessere del bambino. VI Lezione: - L individuazione precoce: si invitano gli insegnanti ad analizzare alcune storie scolastiche e a individuare, per specifiche classi, i segnali predittivi, lavorando in gruppo. - Strategie operative: a) Progrmmazione di interventi di monitoraggio e prevenzione nella scuola dell infanzia e nelle prime classi di scuola elementare b) Lavori in gruppo per pianificare interventi contestualizzati: si invitano gli insegnanti a costruire lezioni di materie specifiche tenendo conto della presenza in classe di bambini con dislessia, dando loro varie aree di intervento: ambiente; apprendimento della scrittura; apprendimento della lettura; come valutare. c) Presentazione di percorsi disciplinari e di programmi di intervento per il potenziamento delle abilità strategiche e del metodo di studio (abilità di studio, memoria e metacognizione, attenzione e metacognizione, ecc.). d) Proposte per una didattica a favore dei bambini dislessici: progettazione e stesura di curricoli formativi per gli alunni in difficoltà (I e II ciclo delle scuole elementari, scuole medie VII Lezione: - Il rapporto Scuola-Servizi: un percorso tra riabilitazione e scuola a) segnalazione e diagnosi: cosa chiedere a un centro diagnostico b) la presa in carico nei servizi: il progetto riabilitativo c) la condivisione del progetto terapeutico ed educativo (PEI) - Questionario finale sul corso: al fine che sia formatori sia insegnanti si rendano conto delle maggiori conoscenze-competenze acquisite negli incontri. Modulo A-B: I Lezione: - Questionario: consegna di un questionario di entrata per valutare la conoscenza dell argomento da parte dei docenti, la composizione del gruppo e le sue aspettative al fine di calibrare bene il corso. - Definizioni: a) I Disturbi Specifici di Apprendimento: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia. Finalità: rendere consapevoli gli insegnanti che un b. con DSA: è dotato di un intelligenza che rientra nella norma; non presenta danni neurologici; non presenta deficit senso-motori; 3

4 non è in una situazione di svantaggio socio culturale tale da giustificare le sue difficoltà nell apprendimento. b) Epidemiologia c) Patogenesi ed Evoluzione d) Comorbidità Finalità: chiarire quali sono le cause riconosciute responsabili della dislessia al fine di far comprendere la natura quasi sempre congenita e la base genetica del disturbo, derivante da una particolare architettura neuropsicologica del bambino, che determina una difficoltà nell acquisizione e nella stabilizzazione nei processi di identificazione e scrittura delle parole e dei numeri. - Pratica: si invitano gli insegnanti a raccogliere dei dati per stabilire quanti sono, nelle singole classi, i bambini che presentano difficoltà scolastiche pur non essendo portatori di handicap, rispetto al numero totale degli alunni per ogni classe. II Lezione: - Analisi dei dati raccolti dalle insegnanti Finalità: condurre gli insegnanti a sviscerare le cause di un possibile problema di apprendimento, facendo includere come una possibilità primaria di tale difficoltà il disturbo specifico d apprendimento. - Prerequisiti e indicatori di rischio per i DSA: a) Fattori cognitivi b) Fattori neuropsicologici c) Fattori linguistici III Lezione: - Processi cognitivi alla base delle abilità di lettura, scrittura e calcolo: a) L analisi del compito in scrittura (copiato, dettato, autodettato, organizzazione del pensiero scritto) b) L analisi del compito in lettura: - dalla decodifica alla comprensione (lettere, sillabe, parole, frasi testo) - dalla comprensione del testo all uso della lettura per lo studio disciplinare c) L analisi del compito nel calcolo (numeri, fatti numerici, procedure aritmetiche, problem solving) - Caratteristiche del disturbo in rapporto ai diversi compiti di lettura, scrittura e calcolo: ovvero, come si può manifestare il disturbo all interno dei diversi compiti. Finalità: far conoscere i meccanismi cognitivi che sottostanno al processo di lettura e di scrittura allo scopo di comprendere sia lo sviluppo normale, sia lo sviluppo di un bambino con DSA. IV Lezione: - L organizzazione del disturbo nelle diverse fasce d età: a) La fase precoce (acquisizione del codice scritto): - Competenze metafonologiche - Competenze grafiche b) La fase avanzata (utilizzazione del codice scritto): - Competenze logico-narrative - Competenze metalinguistiche - Competenze metacognitive 4

5 V Lezione: - Visione del video Come può essere così difficile? : si introduce il video spiegando come è nato, qual è il fine dell AID nel divulgarlo nelle scuole e anticipando l impatto emotivo che crea. Si ferma il video ogni qual volta gli insegnanti lo richiedano per avere delle spiegazioni. Si fa in modo che siano gli insegnanti del corso a promuoverlo a tutto l istituto. - Riflessioni sui vissuti del bambino con DSA: conseguenze psicologiche del disturbo e importanza della scuola nel determinare il benessere del bambino. VI Lezione: - I prerequisiti: 1. Presentazione delle prove per la valutazione dei prerequisiti per l apprendimento della lettura e scrittura: - Abilità fonologiche e metafonologiche - Abilità motorie e prassiche 2. Presentazione delle prove per la valutazione delle abilità di calcolo a livello prescolare (CAL-PRE) - Somministrazione delle prove, interpretazione dei risultati e discussione dei casi clinici. VII Lezione: - L individuazione a scuola: 1. Presentazione delle prove Q1 per la scuola elementare / media 2. Presentazione delle prove standardizzate per la valutazione della lettura nelle componenti di correttezza, rapidità e comprensione 3. Presentazione delle prove per la valutazione delle abilità di calcolo a livello scolare (ABCA) 4. Presentazione delle prove per la valutazione della scrittura - Somministrazione delle prove, interpretazione dei risultati e discussione dei casi clinici. VIII Lezione: - L individuazione precoce: si invitano gli insegnanti ad analizzare alcune storie scolastiche e a individuare, per specifiche classi, i segnali predittivi, lavorando in gruppo. - Strategie operative I: a) Progrmmazione di interventi di monitoraggio e prevenzione nella scuola dell infanzia e nelle prime classi di scuola elementare b) Lavori in gruppo per pianificare interventi contestualizzati: si invitano gli insegnanti a costruire lezioni di materie specifiche tenendo conto della presenza in classe di bambini con dislessia, dando loro varie aree di intervento: ambiente; apprendimento della scrittura; apprendimento della lettura; come valutare. IX Lezione: - Strategie operative II: a) Presentazione di percorsi disciplinari e di programmi di intervento per il potenziamento delle abilità strategiche e del metodo di studio (abilità di studio, memoria e metacognizione, attenzione e metacognizione, ecc.). b) Proposte per una didattica a favore dei bambini dislessici: progettazione e stesura di curricoli formativi per gli alunni in difficoltà (I e II ciclo delle scuole elementari, scuole medie. 5

6 X Lezione: - Il rapporto Scuola-Servizi: un percorso tra riabilitazione e scuola a) segnalazione e diagnosi: cosa chiedere a un centro diagnostico b) la presa in carico nei servizi: il progetto riabilitativo c) la condivisione del progetto terapeutico ed educativo (PEI) - Questionario finale sul corso: al fine che sia formatori sia insegnanti si rendano conto delle maggiori conoscenze-competenze acquisite negli incontri. Costi: Docenza Coordinamento, progettazione e produzione dei materiali (25%) TOTALE Il modulo di 21 ore avrà un costo complessivo di a fattura Il modulo da 30 ore avrà un costo complessivo di a fattura Le spese di viaggio andranno rimborsate a costo chilometrico ai docenti orarie orarie orarie I docenti saranno tecnici dell AID sezione di Roma. Direttore del Corso Dr. Roberto Iozzino, Responsabile Centro Trattamento Dislessia, Disturbi Cognitivi e del Linguaggio, ASL RM/A, Via S. Martino della Battaglia Roma Tel. 06/ Fax 06/ Equipe di formatori dell AID, sezione di Roma: Dr.ssa Micaela Angelini Psicologa Ospedale Ped. Bambino Gesù Dr.ssa Cinzia Bianconi Pedagogista Scuola Logopedista Flavia Crescenzi Logopedista ASL RM/D Dr. Valerio Corsi Psicologo SPEDUS Dr.ssa Luisa Cusimano Psicologa Centro Trattamento Dislessia Dr.ssa Pamela Kvilekval Educatrice Speciale Responsabile SPEDUS Dr.ssa Luisa Lopez Neurofisiologa Villaggio Litta, Grottaferrata Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa Audiomedical Dr.ssa Bruna Mazzoncini Psicologa Università La Sapienza Prof.ssa Gianna Menetti Insegnante Scuola Dr.ssa Luigia Milani Psicologa Ospedale Ped. Bambino Gesù Dr.ssa Francesca Montanari Psicologa Centro Trattamento Dislessia Dr.ssa Lucilla Musatti Psicologa Scuola Dr.ssa Francesca Nardi Pedagogista Clinica Libera Professionista Dr.ssa Roberta Penge Neuropsichiatra Infantile Università La Sapienza Dr.ssa Benedetta Palla Psicologa Centro Trattamento Dislessia Dr.ssa Maria Letizia Piredda Logopedista Università La Sapienza Dr.ssa Simonetta Rossi Psicopedagogista Scuola Il Presidente AID Roma Dr. Roberto Iozzino 6

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