La domanda d assistenza dell anziano dimesso dall ospedale. Teresa Compagnone, Giuseppe Liotta, Maria Grazia Proietti
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1 La domanda d assistenza dell anziano dimesso dall ospedale Teresa Compagnone, Giuseppe Liotta, Maria Grazia Proietti
2 Background La dimissione dopo un ricovero in ospedale costituisce un passaggio assistenziale spesso difficile per il paziente anziano e per i suoi familiari La domanda di assistenza non si esaurisce infatti alla conclusione del ricovero ma prosegue con l obiettivo di trovare un equilibrio socio-sanitario che permetta la migliore qualità di vita possibile Il percorso assistenziale sembra invece a volte interrompersi bruscamente al momento della dimissione
3 Background-2 Il continuum assistenziale, invocato dal Progetto Obiettivo Salute degli Anziani (POSA) approvato dal Parlamento nel 1992, costituisce ancora oggi un obiettivo da raggiungere, spesso una sfida non sempre vinta, specie nel passaggio tra ospedale e territorio Nel POSA la definizione della domanda di assistenza nel paziente anziano è affidata alla metodologia della valutazione multidimensionale, tuttavia al momento della dimissione tale valutazione è del tutto assente. La lettera di dimissione costituisce spesso l unico documento prodotto dall ospedale per definire lo stato di salute del paziente
4 Obiettivo il presente studio si propone di esplorare l utilità della valutazione multidimensionale al momento della dimissione come elemento centrale per la definizione del successivo percorso assistenziale
5 Metodologia Studio trasversale Campo di indagine: pazienti ultrasessantacinquenni dimessi da un reparto ospedaliero Strumento: il questionario di Valutazione Funzionale Geriatrica (VFG) L analisi dei dati è stata condotta con SPSS 19.0
6 Metodologia (2) Il questionario di Valutazione Funzionale Geriatrica Il questionario di Valutazione Funzionale Geriatrica (VFG) è uno sviluppo del GRAUER Functional Rating Scale modificato da Palombi e coll., (Dip.to Sanità Pubblica Univ. Tor Vergata) Il questionario iniziale è stato validato in Canada nel 1975 (Grauer H, Birnbom F, J.Am.Ger.Soc., 1975, 23: ) La versione italiana del questionario è stata validata nel 2005 (Scarcella P, Liotta G, Marazzi MC, Carbini R, Palombi L. Arch Gerontol Geriatr Mar-Apr;40(2):147-56) La somministrazione richiede minuti In caso di impossibilità a rispondere del/la paziente il questionario può essere somministrato ad un parente/amico/accompagnatore
7 Metodologia (3) Struttura del questionario VFG Area delle informazioni demografico-sociali Area fisico-mentale (1 domanda per sezione con tre possibili risposte) Vista, udito, mobilità, funzione respiratoria e cardiovascolare, dieta, patologie presenti, Disorientamento, psicosi delirante, perdita di memoria, energia e motivazione, capacità di giudizio, allucinazioni Area socio-economica e funzionale Capacità funzionali (7 domande), sostegno da parte della collettività (5), vivibilità dell abitazione (1), parenti e amici (3), situazione economica (1), ADL/IADL (14)
8 Metodologia (4) Il punteggio del questionario VFG Il punteggio Totale può variare da -108 a +101 Indicazioni associate al punteggio <10: il paziente necessita urgentemente di servizi di assistenza alla persona siano essi al domicilio o in regime di istituzionalizzazione 10-50: il paziente non ha bisogno urgente di servizi di assistenza ma necessita di monitoraggio attivo a causa di specifiche aree di fragilità >50 il paziente non ha bisogno di servizi di assistenza né di monitoraggio fatto salva la periodica rivalutazione dell autosufficienza
9 Metodologia (5) Gli intervistatori sono stati addestrati all uso dello strumento dal personale del Laboratorio di Epidemiologia dell Università Tor Vergata, Roma La somministrazione dei questionari è avvenuta nel periodo dicembre marzo 2012
10 La domanda d assistenza dell anziano dimesso dall ospedale I rilevatori: Angelone Loredana, Brunelli Maurizio, Cannovo Maria, Carnevale Marinella, Cicala Carmelo, Colasanti Daniela, Diodato Anna Rita, Forte Daniela, Fraticelli Luciana, Giorgi Fabio, Graziano Lorenza, Guardiani Nadia, Iaquinta Francesco, Inforti Antonella, Landi Lidia, Martelli Sara, Napoli Cinzia, Nobis Beata, Onofri Claudia, Patarini Barbara, Pazzaglini Anna Rita, Pettenuzzo Eleonora, Popa Nicoleta, Punziano Antonella, Rubino Maria Michelina, Sacco Antonio Fabio, Scarioli Teresita, Soldà Laura, Venditti Giovanna
11 Aree geografiche Città N. Questionari Albano 20 Civitavecchia 40 Genzano 20 Subiaco 10 Isernia 17 Napoli 14 Cosenza 90 Roma 147 TOTALE 358 Lazio (90) Città Meridionali (121) Roma (147)
12 Risultati Sesso Età media N DS Femmine ±7.9 Maschi ±7.2 Totale ±7.6
13 Profili di convivenza
14 Punteggio finale
15 Punteggio finale per area geografica
16 % Punteggio finale per profili di convivenza
17 Analisi delle corrispondenze multiple (il valore «3» corrisponde alla condizione peggiore ed «1» alla migliore per ogni variabile eccetto per il punteggio finale e la convivenza che sono descritte)
18 Conclusioni La valutazione multidimensionale al momento della dimissione del paziente anziano consente di verificare le caratteristiche della domanda assistenziale al termine del ricovero L impostazione di un adeguato piano assistenziale post-ricovero ospedaliero è premessa necessaria per ottimizzare il percorso di cura e favorire il raggiungimento di migliori risultati di salute limitando, ad esempio, il fenomeno dei ricoveri ripetuti La metodologia proposta permette inoltre il coinvolgimento delle famiglie nelle decisioni relative al proprio congiunto. Il legame tra ospedale e territorio si esprime non solo nella limitazione dei cosiddetti ricoveri impropri ma anche nell evitare di scaricare sul paziente e sulla famiglie problematiche assistenziali che semplicemente non sono state valutate e possono rivelarsi non gestibili dalle famiglie stesse
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