LE PERIZIE DI STIMA NELLA VALUTAZIONE: I PUNTI CRITICI. Prof. Michele PIZZO

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1 LE PERIZIE DI STIMA NELLA VALUTAZIONE: I PUNTI CRITICI Prof. Michele PIZZO Diretta 21 giugno 2010 LA VALUTAZIONE D AZIENDA: : I PUNTI CRITICI Struttura dell intervento Scelta del metodo Coerenza: variabili e metodi Disclosure e caveat Valutazioni assolute Valutazioni relative Casi particolari: premi, sconti, aziende in perdita, rapporti di cambio 2 1

2 SCELTA DEL METODO Coerenza dei criteri con le caratteristiche dell entità oggetto di valutazione: attività svolta; struttura patrimoniale; dinamica gestionale. 3 SCELTA DEL METODO Necessità di una pluralità di approcci. Applicazione di metodi basati su principi di analisi differenti al fine di: assicurare la coerenza dei criteri di determinazione; garantire l attendibilità dei metodi; suffragare i risultati raggiunti; individuare un range definito di valori. 4 2

3 COERENZA: VARIABILI E METODI Metodi Finanziari Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa deve essere rappresentativo del costo di tutte le risorse finanziarie utilizzate dall azienda (debito e capitale di rischio) e della loro incidenza. Il rischio è calcolato in linea con il Capital Asset Pricing Model. WACC = (D/D+E)*Kd + (E/D+E)*Ke 5 COERENZA: VARIABILI E METODI Metodi Reddituali Il tasso di attualizzazione dei redditi prospettici deve esprimere un costo opportunità, il rendimento normale offerto da investimenti a titolo di capitale di proprietà effettuati in aziende caratterizzate dal medesimo profilo di rischio. 6 3

4 COERENZA: VARIABILI E METODI Metodi Misti Reddituali-Patrimoniali Il tasso di attualizzazione dei redditi differenziali deve esprimere la misura del puro impiego del capitale investito in condizioni di assenza di rischio (free risk rate) o riflettere anche il rischio specifico di perdita dei redditi differenziali. 7 COERENZA TRA LE VARIABILI Utilizzo di criteri omogenei di individuazione delle variabili: deflazionamento; durata delle proiezioni con i tassi individuati; valori di K e di R; calcolo WACC nel tempo. 8 4

5 DISCLOSURE E CAVEAT Necessità di definire la cornice di riferimento della valutazione e, di riflesso, i profili di responsabilità. individuazione della data di riferimento; definizione delle finalità della valutazione; segnalazione delle eventuali anomalie; assenza di giudizi circa l accuratezza dei dati di input; mancata verifica della completezza delle informazioni ricevute. 9 VALUTAZIONI ASSOLUTE Metodi Reddituali soggettività nell individuazione dei presumibili redditi futuri; correlazione della stima del reddito a regime; opinabilità dell ampiezza del riferimento temporale; coerenza con le altre variabili del tasso di attualizzazione. 10 5

6 VALUTAZIONI ASSOLUTE Metodi Misti Reddituali-Patrimoniali W M K a soggettività nella individuazione del reddito medio atteso; coerenza delle ipotesi di stima di K con quelle di R; opinabilità della durata dei redditi differenziali; coerenza con le altre variabili del tasso di attualizzazione; necessità di un analisi di Benchmark ai fini della corretta individuazione del rendimento normale del settore n ( R i'' K) i' 11 VALUTAZIONI ASSOLUTE Metodi Finanziari n W= FCFk/ (1+ WACC)n +HV NF k=1 soggettività nella stima dei flussi di cassa operativi; correlazione della stima del terminal value; opinabiltà dell orizzonte di proiezione esplicita; coerenza con le altre variabili del tasso di attualizzazione; corretta individuazione della posizione finanziaria netta (ampiezza e criteri di determinazione). 12 6

7 VALUTAZIONI RELATIVE Metodo dei multipli nesso di causalità fra le variabili di performance e prezzo di mercato minimizzazione delle distorsioni inapplicabilità per le imprese in fase di start-up transazioni comparabili utilizzo come metodi di controllo 13 CASI PARTICOLARI sconti di minoranza premi di maggioranza aziende in perdita rapporti di cambio 14 7

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