LE CADUTE. Strategie da adottare per prevenire il rischio di cadute: di Marina Simoncelli. Fano, 5 novembre 2015
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1 LE CADUTE Strategie da adottare per prevenire il rischio di cadute: di Marina Simoncelli Fano, 5 novembre 2015
2 Fattori di rischio Modificato da: Dialogo sui farmaci n. 1, 2005 Fattori di rischio Cause (Intrinseci) Correlati all invecchiamento (Intriseci) Problemi di andatura, equilibrio e mobilità (Intriseci) blackout (Estrinseci) uso di farmaci (Estrinseci) Individuali (Estrinseci) Fattori ambientali - domicilio problemi di postura, equilibrio, forza muscolare; indebolimento visivo; deficit cognitivo; ansia, depressione; paura di cadere; altre patologie concomitanti; sedentarietà problemi articolari; abuso di alcol; Parkinson; problemi cardiovascolari ipoglicemia, ipotensione ortostatica, aritmie, epilessia, ostruzione della carotide psicofarmaci (antidepressivi, neurolettici, benzodiazepine), ipotensivi, antiaritmici uso inappropriato di vestiario e calzature impiego di deambulatore, bastone/stampella per camm. scarsa illuminazione notturna, scale, superfici scivolose, tappeti, fili volanti, ripostigli posizionati in alto, assenza di appigli e/o corrimano 2
3 Fattori di rischio estrinseci di caduta Possibili interventi ambientali al domicilio Installazione di maniglie in prossimità della doccia o della vasca da bagno Uso di tappeti anti-scivolo nella doccia o nella vasca da bagno Uso di strisce anti-scivolo Potenziamento dell illuminazione artificiale Installazione del corrimano sulle scale Posizionamento di scaffali o ripostigli in zone raggiungibili senza scale Se necessario installare alza-water Eliminazione di tappeti Eliminazione di prolunghe per corrente o telefono 3 Modificato da: Dialogo sui farmaci n. 1, 2005 PNLG 2008
4 Come intervenire Visite domiciliari Valutazione degli aspetti strutturali ed impiantistici Interventi informativo/educativi Fornitura dei dispositivi di sicurezza Modifiche ambientali 4 PNLG 2008
5 Quale la figura professionale PNLG 2008 Formare operatori sanitari e socio-sanitari all acquisizione di competenze di base per la verifica della sicurezza dell ambiente domestico e degli aspetti socio-assistenziali correlati. operatori dei distretti sanitari e/o del dipartimento di Continuità assistenziale operatori della riabilitazione (Terapista occupazionale)... Assistenti Familiari; Caregiver... operatori dei dipartimenti di prevenzione 5
6 Altri interventi individuali: AUSILI Sono accorgimenti, apparecchiature, soluzioni, ecc..., che oltre al recupero dei deficit funzionali, favoriscono la partecipazione La persona disabile ha diritto a ricevere gratuitamente le protesi e gli ausili tecnici di cui ha bisogno e poi l'informazione e l'assistenza necessaria al loro uso (artt. 7, 8 e 34 della legge 104\92 ( L'elenco degli ausili erogabili dal SSN è contenuto nel D.M. Sanità n. 332 del , pubblicato in G.U. n. 277 del
7 Prevenzione di caduta AUSILI La deambulazione dei pazienti con equilibrio instabile deve essere assistita da care-givers o ausili (The Nursing Clinics of North America 2004, 39/3: ) AUSILI PER LA MOBILITA PERSONALE Ausili per la deambulazione: carrello deambulatore/ bastone o stampella o carrozzina maggior rischio di caduta!!!; Deambulatore: fornisce un'ottima stabilità laterale, una protezione parziale per le cadute all'indietro e per le cadute in avanti, deve essere provvisto di freni adeguati 7
8 Prevenzione di caduta AUSILI Bastone : serve per ridurre il dolore articolare Deve essere portato dal lato sano; deve avere impugnatura ergonomica e puntali in gomma deve essere della lunghezza appropriata.. Regolazione dell impugnatura all altezza del grande trocantere con il gomito in lieve flessione Quadripode Tripode 8
9 Prevenzione di caduta AUSILI Impugnatura anatomica Bastone pieghevole Stampella con appoggio antibrachiale Bastone con seggiolino 9
10 Prevenzione di caduta AUSILI ORTESI PER LA DEAMBULAZIONE Plantari/calzature appropriate (su misura): irregolarità della cute (calli, ulcere etcc), dismorfismi del piede, gravi reumoartropatie; Tutori gamba-piede,ginocchio: patologie neurologiche, ortopediche. 10
11 Prevenzione di caduta AUSILI Domotica - (Domus + Informatica) Scienza relativamente giovane tesa ad automatizzare e integrare varie funzioni domestiche -Case intelligenti- Controllo temperature (riscaldamento, condiziona-mento e apertura corretta porte e finestre); Allarme salute degli abitanti (rilevamento di cadute, di assenza prolungata dal letto durante la notte, ) 11
12 Efficacia degli interventi L. Gillespie, BMJ 2004;328:676 (editoriale) 2 metanalisi recenti passano in rassegna i diversi interventi di prevenzione delle cadute. Conclusioni comuni: Sono efficaci interventi multifattoriali che combinano la valutazione dei fattori di rischio e le conseguenti modificazioni ambientali, anche se non è possibile dire quali componenti dell intervento multifattoriale siano più efficaci. Anche i programmi di esercizio fisico che combinano esercizi di forza e di equilibrio e il cammino sono efficaci. Non sembrano essere efficaci: le sole modifiche ambientali programmi di gruppo non mirati ai soggetti ad alto rischio 12
13 Significativi fattori di rischio di caduta correlati all invecchiamento - Intrinseci Problemi di sedentarietà Alterazioni della mobilità *riduzione dell escursione articolare per degenerazione osteo-art. * riduzione della forza sia per riduzione della massa per processi di atrofia (soprattutto fibre di tipo II), che per aumento delle strutture non contrattili Deficit dell equilibrio (Deficit delle funzioni sensoriali, disturbi dell apparato locomotore, alterazione delle vie e centri nervosi deputati al controllo motorio) 13 PNLG 2008
14 Significativi fattori di rischio di caduta correlati all invecchiamento - Intrinseci Disturbi della deambulazione Modificazione del passo: più corto, leggermente allagato, ridotta escursione agli arti inferiori con minore flessione del ginocchio, minore elevazione del tallone all inizio della oscillazione e minore flessione dorsale nella fase finale dell oscillazione del passo; Alterazioni delle fasi temporali del passo, tempo più lungo in fase di appoggio e più breve in fase di oscillazione) Ital J Rehab Med-MR 2006; 20:29-30 PNLG
15 Problemi di sedentarietà nell anziano sano o con disabilità minimali Esercizio fisico Necessariamente Possibilmente Graduale Adatto all età Costante Autogestibile Moderato-(Leggero) Un attività fisica moderata comprende quelle attività che possono essere sostenute in modo agevole per almeno 60 minuti (per esempio, camminare, pedalare lentamente in bicicletta..) 15
16 Talk test talk_test Attività leggera: è possibile svolgerla cantando o chiacchierando animatamente Attività moderata: è possibile svolgerla parlando Attività intensa: non è più possibile conversare per l accelerazione del respiro 16
17 Livelli di attività raccomandati Almeno 30 minuti di attività fisica moderata per la maggior parte dei giorni della settimana (45-60 minuti per evitare il sovrappeso) Cammino: passi al giorno Sotto questa soglia non vi sarebbe un effetto protettivo, mentre un aumento dei tempi o dell intensità dovrebbe garantire un effetto protettivo maggiore * I 30 minuti non devono per forza essere effettuati tutti in una volta * Il cammino deve avere una intensità sufficiente ad aumentare moderatamente la frequenza cardiaca, per un periodo di 10 minuti o più
18 Come iniziare a camminare Misurare per alcuni giorni il numero dei passi effettuati Partire dal valore più alto: per due settimane mantenere come obiettivo lo stesso numero Poi aggiungere altri 500 passi per altre due settimane e così via fino a raggiungere i passi Procedere anche più lentamente se si preferisce Il nuovo comportamento diventa stabile dopo alcuni mesi Se si interrompe per qualche motivo (malattia, motivi di 18
19 Attività prevalentamente aerobiche Tipo di attività Resistenza aerobica Forza Mobilità articolare Equilibrio e coordinazione Cammino /- Escursionismo /- + Podismo /- +/- Bicicletta Mountain bike Cyclette Nuoto Ballo Pesca
20 Yoga Sensibilità del piede Affinamento coordinativo Rilassamento Controllo respirazione 20
21 Attività per l equilibrio: Tai chi La pratica regolare del Tai Chi, antica arte marziale cinese che consiste in una serie di movimenti gentili, lenti e continui, migliora o conserva l'equilibrio, la stabilità di postura e la flessibilità, con una conseguente riduzione delle cadute negli anziani. Hyun Choi J et al. Journal of Advanced Nursing (2005) Gruppo di pazienti anziani istituzionalizzato assegnato al Tai ha mostrato una riduzione del rischio di cadute dopo quattro mesi dall inizio del programma. Inoltre il Tai Chi ha dimostrato una significativa riduzione delle cadute tra coloro che non avevano riportato pregresse fratture da caduta Wolf et al (2003) 21
22 Effetti dell A F > socializzazione < ansia, depressione < psicofarmaci > equilibrio, > forza < rischio di istituzionalizzazione > autoefficacia < cadute < osteoporosi > sicurezza nel cammino, <paura di cadere < patologie di altro tipo (cardiopatie, obesità ecc.) < fratture 22
23 Anziano con disabilità lieve-moderata anche in presenza di problemi di forza, controllo posturale e cammino è possibile intervenire considerata la notevole plasticità di dette prestazioni motorie purchè adeguatamente stimolate Ital J Rehab Med-MR 2006; 20:
24 Efficacia degli interventi Clemson L et al. J Am Geriatr Soc 2004 Gillespie LD et al. Cochrane Database Syst Rev 2003 Cochrane,2003: Metanalisi su 60 trials di prevenzione delle cadute Programmi di esercizio individualizzati e mirati a migliorare, la forza, la deambulazione, l equilibrio, gli spostamenti e la salita delle scale (esercizi di resistenza, equilibrio, flessibilità, forza) prescritti a domicilio da personale sanitario appositamente addestrato, diretti ai soggetti ad alto rischio Riduzione significativa dell incidenza di ulteriori cadute 24
25 Signore fa che io sia del mio tempo e non della mia età A. PRONZATO 25
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