Intervista con il dr. med. Jean-Luc Baierlé, Presidente della Federazione svizzera dei programmi di screening del cancro del seno

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1 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con il dr. med. Jean-Luc Baierlé, Presidente della Federazione svizzera dei programmi di screening del cancro del seno Quali sono gli elementi a favore della creazione di programmi di screening sistematico del cancro del seno in tutta la Svizzera? Il cancro del seno è il tipo di cancro più frequente nelle donne. Con 5100 nuovi casi l anno e 1350 decessi, è troppo frequente e provoca troppi decessi per essere ignorato. I programmi di screening sistematico di cancro del seno che si rivolgono a tutte le donne dai 50 ai 70 anni presentano garanzie di qualità poiché i criteri sono chiaramente definiti e le lastre vengono studiate perlomeno da due radiologi. I programmi hanno inoltre il vantaggio di essere equi, dato che tengono conto di tutte le donne di una determinata categoria. Tutte ricevono un invio a sottoporsi ad un controllo, anche quelle che non si presentano regolarmente ai controlli o che non dispongono di sufficienti informazioni. Vi sono insomma numerosi vantaggi a sostenere una misura di tipo collettivo piuttosto che rimettersi alla responsabilità individuale. Le esperienze raccolte nei Paesi limitrofi, che hanno introdotto un programma nazionale lo dimostrano. Inoltre, le donne residenti in Svizzera tedesca non sono meno colpite dalla malattia rispetto a quelle che vivono nella Svizzera romanda. Dunque meritano anche esse di avere tutte accesso ad un programma di screening sistematico. Infine, i costi sono minimi, sia per le donne per le quali la prestazione è rimborsata al di fuori della franchigia, con una sola partecipazione del 10% a loro carico oppure persino del tutto gratuitamente in diversi programmi, sia per gli assicuratori malattia, considerando che lo screening sistematico è meno costoso. Perché una Federazione svizzera presenta programmi di screening del cancro del seno? Quali sono i suoi scopi a breve, medio e lungo termine? I responsabili dei programmi di screening sistematico esistenti hanno avvertito la necessità di rendere più sistematici determinati compiti, allo scopo di evitare i doppioni, di aumentare la loro efficacia e di favorire la creazione di programmi in tutta la Svizzera. In seguito alle analisi abbiamo costatato che determinati compiti potevano essere centralizzati. Innanzi tutto si tratta dell informazione e della comunicazione, della formazione, dell accreditamento, del sistema informatico, della valutazione consolidata delle mammografie effettuate in tutti i programmi e l armonizzazione del controllo tecnico delle installazioni. Il miglioramento della comunicazione dovrebbe contribuire ad un aumento della partecipazione. Altri compiti vengono effettuati di preferenza a livello locale, per esempio l aggiornamento dei registri delle donne, i loro inviti sistematici ogni due anni, l organizzazione dello screening tramite mammografia in quanto tale, nonché i compiti amministrativi e di coordinamento. La decisione di prolungare il rimborso delle mammografie di screening da parte dell assicurazione malattia oltre il 2009 è pendente. In questo quadro quali sono le prospettive per il futuro dei programmi di screening sistematico del cancro del seno? Il partenariato fra i Cantoni e gli assicuratori malattia, che garantiscono il finanziamento dei programmi di screening di cancro del seno, deve essere mantenuto oltre il 2009, poiché le nostre previsioni vanno

2 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Barbara Bolliger, oncologa presso il Centro tumori e prevenzione ZeTuP a San Gallo Allo ZeTuP la prevenzione ha un ruolo centrale. Come giudica, dal suo punto di vista, le possibilità e le opportunità di uno screening mammografico? Per il cancro del seno, purtroppo, non esiste la prevenzione primaria. Dunque non è possibile influenzare con sicurezza in modo positivo i rischi di sviluppare un tumore modificando le proprie abitudini di vita. Così non ci rimane che il riconoscimento precoce. A tale proposito la mammografia è l unico metodo sicuro riproducibile e anche pagabile. In qualità di oncologa, mi auguro che in futuro potremo individuare i tumori in uno stadio precoce, in modo che si possa rinunciare a terapie meno aggressive e ottenere un numero maggiore di guarigioni. Cosa cambierà nell oncologia se a San Gallo nel 2009 (si spera) la prima donna verrà invitata ad uno screening. Ogni donna, anche una donna che non presenta disturbi al seno, a partire dai 50 anni, indipendentemente dal suo assicuratore malattia e dalla sua disponibilità finanziaria, ha la possibilità di sottoporsi ad un controllo mammografico gratuito ogni 2 anni. Tale invito aiuta anche le donne timorose a sottoporsi ad un controllo. Si auspica che, nel corso degli anni, sia possibile ridurre la mortalità dovuta al cancro del seno nel Cantone San Gallo. Quali sono i vantaggi di uno screening mammografico dal suo punto di vista di oncologa? Lo screening sistematico assicura un miglioramento della qualità della mammografia. Noi confidiamo in terapie meno intensive mediante il riconoscimento precoce e più operazioni che mirino alla conservazione del seno. Infine, ciò dovrebbe anche comportare una riduzione dei costi di cura. Vi sono medici che sono contro uno screening mammografico? Se sì, perché? Certo! «Lo screening mammografico non soddisfa i criteri della medicina basata sull evidenza» è l argomento principale degli oppositori allo screening. «Vantaggi troppo esigui per costi troppo elevati» è un altro argomento. Inoltre, gli oppositori insistono a porre in primo piano la paura delle donne che devono sopportare, in seguito a diagnosi positive errate, ulteriori controlli. È un dato di fatto che lo screening non scoprirà tutti i tipi di carcinomi: vi sono donne che, nonostante lo screening, moriranno ugualmente di cancro del seno. Ciò nonostante, mediante lo screening mammografico, la mortalità dovuta al cancro del seno si ridurrà (in Olanda, per esempio, rilevante dal punto di vista statistico del 25,5 percento per donne della fascia di età 55-74), sebbene le cifre assolute non siano così elevate. In un Paese come la Svizzera non si dovrebbe togliere una tale possibilità alle donne!

3 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Ariane Favre, tecnico di radiologia, Ospedale Daler (Friburgo), fa delle mammografie di depistaggio per il Programma friburghese di depistaggio del cancro al seno Qual è il suo ruolo nei confronti delle donne che vengono a fare una mammografia nell ambito di un programma di depistaggio del cancro al seno? un intermediaria. Essenzialmente sono la persona di contatto. Il mio ruolo è duplice: accompagno le donne in un momento a volte difficile, sul piano sociale o psicologico, e faccio un gesto tecnico. Quando arrivano da me, spiego loro che il depistaggio non è soltanto un atto meccanico, ma che fa parte di una presa di coscienza dell importanza di prender cura di se stesse e della propria salute. Cerco di fare accettare loro l esame come una cosa del tutto normale, poco doloroso se fatto bene e che può veramente rendere servizio. Dopo di che passo al gesto tecnico, accompagnandolo sempre con qualche parola e creando un clima di fiducia. Alla fine dell esame, spiego loro che devono pazientare ancora un po, perché il risultato verrà comunicato loro soltanto dopo che due radiologi avranno esaminato la mammografia. In fondo, in questo processo, sono Con quali argomenti cercherebbe di convincere una donna invitata a sottoporsi al depistaggio del cancro al seno nel quadro del programma, ma che esita a parteciparvi? A 50 anni ci sono delle donne che esitano a sottoporsi al depistaggio. Alcune pensano di essere al sicuro, perché hanno fiducia nella vita o perché nella loro famiglia non ci sono mai stati dei casi di cancro al seno. Altre aspettano di aver male o di vedere qualcosa prima di agire. Altre palpano regolarmente il seno e affermano di non aver mai sentito niente. Spiego loro che a chiunque può succedere di ammalarsi di cancro al seno, non è sola una questione di ereditarietà. Aggiungo che spesso non provoca nessun dolore, che è invisibile e all inizio è impossibile sentirlo. Ma è a questo stadio che si deve depistare il cancro al seno per avere le migliori possibilità di cavarsela. Cerco anche di far capire che conviene verificare la propria situazione. Il mio scopo è quello di far prendere coscienza delle realtà, senza volerle spaventare. Quali sono gli insegnamenti che ha tratto incontrando le donne che vengono a sottoporsi al depistaggio nel quadro di un programma e che vorrebbe trasmettere? Prima che esistesse il depistaggio sistematico facevo parte di quelle donne che non sarebbero mai andate a sottoporsi ad un controllo del genere. Ma vedendo sino a che punto un tumore piccolissimo può essere diagnosticato precocemente mediante una mammografia, mi sono resa conto dell importanza di quest esame. Può assicurare una donna di essere in buona salute oppure aumentare le possibilità di intervenire ad uno stadio poco avanzato della malattia. Per questo motivo si deve assolutamente approfittare di quest opportunità.

4 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Sylvie Gafner, Breast Care Nurse e consulente presso la Linea cancro della Lega svizzera contro il cancro Come giudica le possibilità e le opportunità di uno screening mammografico? Il cancro del seno è assai diffuso fra le donne: esso colpisce oltre 5100 donne l anno. Uno screening mammografico offre a tutte le donne la possibilità di sottoporsi ad un controllo e consente un riconoscimento precoce. Il riconoscimento precoce significa migliori opportunità di una cura efficace, maggiori qualità di sopravvivenza e una migliore qualità della vita. L obbligatorietà di assunzione dello screening mammografico per gli assicuratori malattia significa anche che tutte le donne potranno approfittare di questa possibilità, indipendentemente dalla loro provenienza o situazione finanziaria. Lei riceve anche richiesta da parte di donne per le quali la mammografia in realtà è stata effettuata troppo tardi. Quali sentimenti prova in tali casi? Trovo che sia un enorme peccato per ogni donna per la quale il cancro del seno avrebbe potuto essere individuato mediante uno screening mammografico. Gli aspetti positivi di uno screening li conosciamo in base alle esperienze riscontrate nella Svizzera romanda. In tali casi, in qualità di consulente della Linea cancro e Breast Care Nurse, non mi rimane che dare spazio a tali donne per esprimere i loro sentimenti, sostenerle e consigliarle sul da farsi. Cosa consiglia alle donne che nel loro Cantone non hanno ancora effettuato uno screening mammografico? In quanto specialista, consiglio ad ogni donna di sottoporsi lo stesso ad uno screening mammografico: il 75% dei tumori riconoscibili in uno screening mammografico non sono percepibili al tatto. Il problema, tuttavia, è che tutte le donne che non possono approfittare di uno screening sistematico pagato dall assicuratore malattia, devono richiedere una prescrizione al loro medico per la mammografia; in caso contrario devono sostenere esse stesse il costo del controllo. Si tratta di una situazione assai ingiusta. Tuttavia, è molto importante che tutte le donne sappiano che esse stesse possono contribuire al riconoscimento precoce del cancro (controlli regolari dal medico, autocontrollo mensile dei seni). Quali sono, a suo giudizio, in qualità di Breast Care Nurse, gli elementi a favore di uno screening mammografico? Una mammografia è un semplice metodo non invasivo di controllo. Tramite uno screening si migliora in ogni caso la qualità della vita: o perché la diagnosi è negativa e quindi la donna può tranquillizzarsi, oppure perché, mediante un riconoscimento precoce, è possibile curare l insorgere della malattia grazie ad interventi molto minori, prima che si formano metastasi.

5 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Susi Gaillard, dr. h.c. e coordinatrice del gruppo di autoaiuto «Vivere come prima», colpita in prima persona dal cancro Cosa accadde quando nel 1979 le fu diagnosticato un cancro del seno e che cosa è cambiato da allora nella sua vita? Quando il medico percepì al tatto uno nodulo nel mio seno, non si ritenne che potesse trattarsi di cancro del seno, dato che, a 35 anni, ero troppo giovane. All epoca gli strumenti mammografici avevano un carattere antidiluviano e i temi «seno» e «cancro» erano del tutto tabù: venni rilasciata con una pacca sulla spalla e con l invito a pensare positivo. Da allora, fortunatamente, sono stati realizzati enormi progressi e gli strumenti sono ultramoderni ed efficaci, a condizione, naturalmente, che vengano controllati regolarmente! Mi sono sempre adoperata affinché i mammografi fossero provvisti di una «vignetta» che consenta di verificare la regolare manutenzione dell apparecchio; purtroppo non ho mai avuto successo con questa mia iniziativa. La medicina ha fatto molti progressi, ma per quanto concerne la questione dello screening mammografico persiste tuttavia una disparità di trattamento fra le donne in Svizzera. Cosa ci può dire a tale proposito? Tale disparità di trattamento è assai ingiusta: Con il ginecologo «giusto» una donna ottiene anche oggi una mammografia esente da costi, tuttavia per lo più solo se la richiede in modo attivo e, anche in questo caso, comunque non ad intervalli irregolari. Altre donne, invece, se il loro medico non ritiene necessario un tale controllo, non si sottopongono ad una mammografia o rispettivamente devono sostenere da sole i costi. Infine, finché vi sarà lo screening opportunistico, non tutte le donne potranno usufruire di una mammografia identica dal punto di vista della qualità - manca, insomma, uno standard di qualità. Oggi lavora con molte donne malate di cancro. Che cosa conta maggiormente per loro? L aspetto che conta maggiormente è un informazione buona ed esaustiva: essa, infatti, rincuora il paziente! Le donne devono sapere che cosa le aspetta e che cosa significa per loro una mammografia; inoltre devono essere informate riguardo ai vantaggi e agli svantaggi di uno screening. Nel mio lavoro mi accorgo spesso di come aleggi ancora in aria la paura che la pressione del seno per una mammografia possa essa stessa scatenare il cancro insomma, vi è molto lavoro informativo da svolgere! Quali argomenti sono quindi a favore, a suo giudizio, di uno screening mammografico? Uno screening mammografico consente una qualità migliore, procedure strutturate e maggiore sicurezza grazie al doppio controllo effettuato da specialisti. Ciò significa che a tutte le donne viene offerta la

6 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Agnes Glaus, collaboratrice scientifica ed esperta di cure presso il Centro tumori e prevenzione ZeTuP a San Gallo, membro del gruppo specialistico per un programma screening con controllo di qualità Come giudica le possibilità e le opportunità di uno screening mammografico? In quanto metodo per il riconoscimento precoce, lo screening mammografico rappresenta un enorme opportunità per le donne fra i 50 e i 69 anni. I nostri Paesi limitrofi, che registrano una percentuale di decessi del 25 percento, dimostrano chiaramente questo fatto! Inoltre le donne imparano ad apprezzare il valore del loro seno in modo del tutto diverso: proprio come ora si recano una volta all anno dall igienista dentale, in futuro si sottoporranno ogni due anni ad uno screening mammografico. Infine è un ottima opportunità per un pari trattamento di tutte le donne in Svizzera: ad uno screening vengono invitate tutte le donne di questa fascia di età, anche le meno informate oppure quelle che si trovano in una situazione finanziaria meno agiata. Come si spiega che a San Gallo è stato possibile sviluppare in un tale modo il programma di screening mammografico? Probabilmente ciò è dovuto al fatto che a San Gallo da circa due decenni esperti molto impegnati si sono adoperati all interno di gruppi politici e specialistici a favore del tema cancro del seno e riconoscimento precoce. Inoltre, a San Gallo anche alcuni congressi internazionali sul tema del cancro del seno hanno portato all attenzione non soltanto degli esperti, ma anche della popolazione l importanza di tale argomento. Che cosa cambierà quando, come si spera, nel 2009 le prime donne saranno invitate ad effettuare uno screening mammografico? Innanzi tutto mi aspetto che vi siano molte più donne per le quali vi sarà un riconoscimento precoce. In realtà una tale diagnosi è negativa, tuttavia il fatto che il riconoscimento sia appunto precoce è molto positivo: individuato nei primi stadi di sviluppo, il cancro del seno può essere trattato molto meglio e gli interventi medici sono molto meno invasivi. A lungo termine mi attendo meno donne con diagnosi gravi: Lo screening mammografico non previene l insorgere del cancro, ma aiuta ad individuarlo prima, aumentando in tal modo le possibilità di sopravvivenza. In qualità di esperta in cure presso il ZeTuP, quali elementi sono a favore di uno screening mammografico? I vantaggi sono inequivocabili. Infatti, uno screening mammografico: riduce la mortalità delle donne in età fra i 50 e i 70 anni

7 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Nathalie Michelat, economista, Responsabile amministrativa del Centro di depistaggio del cancro al seno BEJUNE Il programma di depistaggio sistematico del cancro al seno è operativo dal maggio 2005 nel Canton Giura e dal maggio 2007 nel Cantone di Neuchâtel. Qual è la sua maggiore soddisfazione? Da quando è stato lanciato il programma di depistaggio nel canton del Giura e in quello di Neuchâtel, abbiamo riscontrato un forte tasso di partecipazione da parte del pubblico target, ovvero tra le donne di 50 anni e più. Già al primo anno di funzionamento, più del 50 % delle persone invitate ha risposto positivamente al nostro invito. Questo sembra quindi dimostrare che la realizzazione del programma di depistaggio risponde ad un aspettativa delle donne. Si deve sottolineare anche l ottima collaborazione del corpo medico dei due cantoni che assume un ruolo decisivo nell accoglienza favorevole del programma di depistaggio. E il vostro challenge più grande? In quanto programma di salute pubblica, intendiamo rivolgerci anche alle donne socioeconomicamente svantaggiate, che non sono abituate a consultare spontaneamente un medico e che magari non hanno mai fatto una mammografia di depistaggio. Per questo motivo organizziamo regolarmente delle campagne di informazione e di sensibilizzazione, in collaborazione con le leghe contro il cancro del Giura e di Neuchâtel. Come si deve procedere per permettere alle donne del Giura bernese di partecipare al programma di depistaggio? Recentemente il Dipartimento della salute pubblica del canton Berna ci ha incaricato di organizzare, nell ambito di un progetto pilota, un programma di depistaggio sistematico del cancro al seno nel Giura bernese. Stiamo attualmente discutendo con i diversi partner, in particolare con l Ospedale del Giura bernese e i suoi centri di radiologia di Moutier e di Saint-Imier, allo scopo d organizzate le modalità di funzionamento del programma. Dobbiamo realizzare anche uno schedario con gli indirizzi delle donne tra i 50 e i 70 anni, domiciliate nei tre distretti del Giura bernese. Verrà organizzata anche una campagna d informazione per annunciare il lancio del programma. Speriamo di poter effettuare le prime mammografie di depistaggio nell inverno prossimo. È un segnale per le donne che abitano altrove nel canton Berna? Speriamo evidentemente che l esperienza del programma pilota nel Giura bernese permetterà dì proporre in un secondo tempo questa prestazione all insieme delle donne del canton Berna. Quale sarà secondo lei l evoluzione del programma nei prossimi cinque anni? Secondo la decisione del Dipartimento federale dell interno del 21 novembre 2007, la regolamentazione concernente l assunzione della mammografia di depistaggio da parte dell assicurazione malattia di base è stata prolungata di due anni, ovvero sino al 31 dicembre Entro quella data dovrà essere presa

8 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista con la signora Eliane Sarasin Ricklin, ginecologa Centro per il seno di Zurigo Dal punto di vista medico, come giudica lei le possibilità e le opportunità di uno screening mammgrafico? Grazie allo screening mammografico, diversi studi internazionali randomizzati hanno evidenziato una riduzione della mortalità dovuta al cancro del seno all circa 25 percento. Questo dato viene dimostrato anche «in vivo», vale a dire al di fuori delle condizioni dello studio, in diversi Paesi nordeuropei (Gran Bretagna, Svezia e altri ancora). Oltre ad una ridotta mortalità, lo screening consente di riconoscere in uno stadio precoce lo sviluppo di un tumore, con una conseguente terapia meno faticosa e invadente (conservazione maggiore del seno, meno chemioterapie) e una migliore qualità di vita per la paziente. Perché dunque in molti Cantoni svizzeri tedeschi ci si oppone riguardo all introduzione di un programma di screening mammografico sistematico? Il dibattito nella Svizzera tedesca sui vantaggi e svantaggi dello screening mammografico si impernia troppo attorno agli aspetti medici. Ovviamente un punto importante sono gli effetti collaterali negativi di un tale programma, come i risultati positivi errati e la loro comunicazione alla paziente. Tuttavia, è un dato di fatto che lo screening mammografico opportunistico è molto diffuso in tutta la Svizzera purtroppo senza garanzie di qualità e a costi elevati. In relazione ai dibattiti si tratta dunque dell introduzione di un programma di screening e non dell introduzione di qualcosa di nuovo! L esitazione politica dipende di certo, perlomeno in parte, dai costi iniziali piuttosto elevati. Ciò, nonostante esistano dati attendibili che la prevenzione del cancro del seno organizzata comporti decisamente meno costi di una prevenzione «selvaggia» (meno risultati positivi errati, meno invasività per le donne). Inoltre si suppone che alcuni colleghi medici abbiano paura di un eventuale perdita della loro autonomia specialistica. Dal punto di vista medico, qual è la differenza tra uno screening mammografico e l odierno screening opportunistico? Uno screening mammografico organizzato si basa su una decisione di carattere politico-sanitario. Ciò significa che tutte le donne di una determinata fascia d età vengono invitate, indipendentemente dalla loro estrazione sociale e dal loro stato assicurativo, a sottoporsi regolarmente ad una mammografia. Per le donne interessate questo esame all interno del programma di screening è pressoché gratuito, poiché i costi vengono assunti dagli assicuratori malattia e dai Cantoni. Una garanzia della qualità è data. Nel caso della mammografia opportunistica, le donne e/o rispettivamente i loro medici curanti decidono autonomamente se, quando e dove sottoporsi ad una mammografia. Manca quindi una valutazione sistematica della qualità di questa mammografia. Un tale esame preventivo al di fuori del programma di screening in Svizzera non rientra nell assicurazione base e deve essere pagato dalla paziente stessa.

9 Ottobre : InfoMese Cancro del seno Intervista a Chris de Wolf, medico responsabile del programma friburghese di screening del cancro del seno, consulente specializzato nelle questioni di screening di cancro per il Cantone Ginevra, per la Lega svizzera contro il cancro, per il European Breast Cancer Network (EBCN) e per il Parlamento europeo. Che prova abbiamo a livello internazionale dell effettiva efficacia dei programmi di screening mammografico di cancro del seno? I programmi di screening sistematico contribuiscono a ridurre notevolmente la mortalità dovuta al cancro del seno. Il Paese che registra i risultati più considerevoli è l Olanda che, a 14 anni dall introduzione di un tale programma, può vantare una riduzione della mortalità del 25,5%. A confronto, l Australia raggiunge una riduzione del 24.5 % e il Canada del 24 %. I programmi hanno pure il vantaggio di favorire lo screening del cancro in uno stadio poco avanzato, con notevoli vantaggi per la cura. Di conseguenza, la qualità della vita delle donne migliora. Esse devono subire meno operazioni chirurgiche, operazioni meno importanti e meno chemioterapia. Dal 1990 al 2006, sei Paesi in Europa dispongono di un programma screening sistematico centralizzato. L esperienza ha mostrato che i programmi centralizzati ottengono una riduzione della mortalità maggiore, poiché il tasso di partecipazione delle donne è più importante (dal 75 all 85 %). In Svizzera il programma del Cantone Friburgo, con un tasso di partecipazione del 70 % si trova in una situazione simile. I programmi decentralizzati mostrano un tasso medio di partecipazione inferiore ad un quarto. Tale differenza è dovuta alla modalità di invito allo screening. Le donne ricevono un invito, ma devono prendere esse stesse appuntamento con il centro di radiologia di loro scelta. Nei programmi centralizzati, le donne ricevono una convocazione indicante il luogo in cui recarsi per il controllo mammografico. Esse sono libere di andarci oppure no. Questo sistema aumenta il tasso di partecipazione. Nonostante ciò, i programmi centralizzati registrano ugualmente una riduzione della mortalità. Quali sono le prospettive fra cinque anni in relazione all evoluzione e alla valutazione dei programmi di screening sistematico del cancro del seno in Svizzera? Il primo progetto pilota è stato avviato nel 1993 nel Cantone Vaud. Poi è stato generalizzato nel 1999, anno in cui è stato creato un programma nei Cantoni Ginevra e Vallese. Le prime esperienze raccolte hanno favorito la creazione rapida di programmi nel Cantone Friburgo, poi, di recente, nei Cantoni Giura, Neuchâtel e nella regione del Giura bernese. Il Cantone San Gallo si è anch esso espresso a favore della creazione di un tale programma nel Se il Cantone San Gallo otterrà un tasso di partecipazione accettabile nei primi due anni della sua creazione, sono persuasa che anche i Cantoni vicini adotteranno un simile programma. Secondo le mie previsioni, fra cinque anni, quattro Cantoni tedeschi avranno un programma di screening sistematico. A questo punto disporremo di dieci programmi in Svizzera.