IDEE IN PIAZZA percorso partecipativo per la riqualificazione di Piazza Isolotto

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1 Tavolo 1 Sul tema della mobilità è emerso, a parte un intervento favorevole e un intervento che si riservava di giudicare la previsione solo dopo l'attuazione delle altre linee, un atteggiamento generalmente contrario alla realizzazione della linea tranviaria 5 su Via Andreotti Via delle Magnolie. Sempre in termini di mobilità è emersa la necessità di inquadrare la riqualificazione di Piazza Isolotto in un ambito più vasto. E' stata più volte ribadita la necessità di effettuare una pedonalizzazione, collegandola in alcuni casi anche ad una occasione per estendere il mercato unanimamente riconosciuto come principale funzione qualificante della Piazza. Alcuni immaginano una piazza senza soluzione di continuità dal sagrato della Chiesa fino a Via Ligustri con una finitura a raso, ovvero senza scalini e ostacoli per aprire la piazza agli anziani e per le persone con disabilità. Viene rimarcata la necessità di ridurre la cesura tra il Viale alberato lungo l'arno e la Piazza creando passaggi pedonali ben segnalati e messi in sicurezza. Ribadita la necessità di maggiore controllo (ripristino del vigile di Quartiere) ma anche la necessità di inserire puntuali servizi in grado di rendere più vivibile la Piazza e in particolare servizi igienici, un fontanello di acqua pubblica. Il recupero ad area pedonale per molti è possibile attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato: alcuni lo vorrebbero pubblico, altri di tipo pertinenziale (in grado comunque di liberare alcuni stalli), altri la ritengono una scelta controproducente o economicamente poco sostenibile preferendo quindi ritrovare il parcheggio di superficie nelle aree attigue alla piazza. Alcuni interventi (fra cui un commerciante della Piazza) ribadiscono come è impossibile pensare a eliminare completamente il parcheggio che comporterebbe la chiusura dei negozi di vicinato presenti. Un ulteriore elemento funzionale è il recupero di Piazza Isolotto come area fruibile in sicurezza dai ciclisti (viene ripresentato il progetto di ricongiungimento dei principali poli del Quartiere e in particolare dei plessi scolastici). A tal fine viene illustrata durante la serata una serie di ipotesi di intervento per il recupero della pista ciclabile di Piazza Isolotto individuate dalla Direzione Mobilità e da attuare in un tempo ristretto. Ribadita la proposta di separare fisicamente il flusso veicolare di Via della Magnolie da quello pedonale e ciclabile attraverso la realizzazione di un sottopasso veicolare su Via della Magnolie. Alcuni interventi sottolineano la necessità di migliorare il rapporto con le vicine Cascine ripensando anche ad una diversa organizzazione degli spazi davanti alla passerella. La passerella è stata oggetto di discussione, anche se è stato specificato che sarà oggetto di un prossimo intervento di risanamento resosi necessario dallo stato di degrado raggiunto dall'infrastruttura. Un suggerimento è giunto circa l'opportunità di inserire il tema della passerella all'interno del progetto, non tanto in termini di funzione (viene ribadito da molti il mantenimento della funzione di tipo pedonale e ciclabile) ma a livello di inserimento architettonico nel contesto circostante. Una funzione in grado di incrementare la vivibilità è quella di creare una area giochi per Bambini, magari aperta anche durante le ore serali, visto che quella del Viale dei Bambini viene chiusa dopo

2 il pomeriggio. Una idea potrebbe essere quella di rendere fruibile le aree verdi, in particolare quella più prossima alla Chiesa per attrezzarla con giochi e attrazioni per bambini. Viene avanzata l'idea di fare un pallaio all'aperto. Il tema del recupero, della riqualificazione o l'implementazione delle zone a verde è ricorsa in molti interventi: il verde è considerato uno strumento essenziale per rendere la Piazza più vivibile specialmente nei mesi più caldi. In termini di funzioni, in continuità con la serata precedente, è stato proposto l'inserimento di nuove strutture (alcune le immaginano leggere con le dotazioni minime in termini di allacciamento elettrico altri più strutturate), in grado di favorire incontro e socializzazione sviluppando attività a livello territoriale di tipo culturale e ricreativo. Tali spazi potrebbero essere usate anche per iniziative organizzate dalle scuole, molto attive nel territorio. Altri immaginano che questi spazi aggiuntivi possano ospitare altre attività commerciali in grado di rafforzare quello esistente ritenuto poco attraente al di fuori delle ore diurne. L'eventuale struttura, declinata spesso anche come tettoia, potrebbe essere collocata in mezzo all'attuale parcheggio compreso tra i portici e la tettoia esistente, altri propongono comunque di avvicinare il mercato alla zona dei portici in modo da creare una sorta di galleria commerciale. Per il mercato è stato rimarcato più volte la necessità della estensione dell'apertura anche nel pomeriggio e la sera dopo cena ma anche di qualificarlo pensando anche dei mercati a tema valorizzando per esempio la filiera corta o altre esperienze di alta qualità già sperimentate nel passato.

3 Tavolo 2 La Piazza come spazio pubblico di un intervento urbanistico ed edilizio unitario (il Villaggio INA Casa o meglio la Città giardino): pertanto essa non può essere ripensata/riprogettata senza pensare al suo contesto. La progettazione dovrebbe essere sviluppata in moduli (facenti parte di un disegno complessivo) in modo da poterli mettere in opera senza interrompere del tutto le funzioni e la vita della piazza. La discussione si è avviata prendendo spunto dalle percentuali di destinazione dello spazio pubblico presentate poco prima in seduta plenaria: tutti convengono che oggi la superficie è destinata in modo assolutamente squilibrato verso la circolazione veicolare e la sosta, mentre occorre privilegiare la funzione sociale e di relazione. Partendo da quest ultimo elemento tutti hanno convenuto che la Piazza presenta troppe cesure: tra la chiesa e lo spazio pedonale attuale, al centro dello spazio pubblico, nel rapporto di esso con il Lungarno dei Pioppi e l ingresso alle Cascine. Questa serie di cesure vanno in qualche modo ridotte e superate. Partendo dall idea generale di un incremento sostanziale della superficie pedonalizzata (fino alla completa pedonalizzazione), i partecipanti hanno convenuto che per raggiungere questo obiettivo (mai posto in modo ideologico: pedonalizzazione si o no) va studiato analiticamente l assetto della viabilità e l assetto alternativo della sosta, senza la quale ad es. il mercato, la residenza e le altre funzioni non vivono (su questo sono state avanzate ipotesi di riassetto, ma anche da parte di molti l idea di un interramento della sosta). Un eventuale creazione di volumi interrati potrebbe essere finalizzata alla sosta, ma anche come spazio magazzino al servizio del mercato e di altre necessità. Le cesure spaziali attuali vanno studiate per capire come ridurle o superarle senza creare criticità particolari al contesto più ampio, ciò anche nel rapporto tra piazza, lungarno e Cascine, come tra chiesa e piazza. Generale è la convinzione che la piazza deve ospitare il mercato popolare, legandolo alla vocazione agricola del ns territorio (prodotti km 0, rapporto possibile con il Parco agricolo di Mantignano Ugnano, ecc.); esso ha caratterizzato l immagine della piazza e dell Isolotto. Da ciò bisogna partire per rivalutare lo stesso mercato (si a nuove strutture, pensiline in legno o altro materiale, più belle e ampie, senza con questo occupare con esse tutto lo spazio, ma in proporzione equilibrata) e il contesto commerciale e di servizi presenti in questo spazio pubblico e nelle vicinanze. La piazza non può vivere solo nelle ore del mercato, ma deve trovare una rivitalizzazione per tutto il giorno (sera compresa, almeno in estate): in tal senso sono importanti possibili piccoli chiostri (numero ridotto) nella parte della struttura del mercato, come la riqualificazione degli attuali portici ed i suoi esercizi. Nei piccoli volumi che si andrebbero a creare potrebbero essere ospitati i servizi igienici pubblici, come un fontanello di alta qualità, oltre la parte direttamente commerciale. Una parte della discussione si è concentrata sul fatto che in piazza alla funzione mercato va accompagnata quella della rappresentazione (teatro all aperto, musica, gioco popolare o altro), senza con ciò creare un arena strutturata, ma utilizzando la struttura rinnovata del mercato che dovrebbe avere la duplice funzione, come in parte avviene nell attuale pensilina. Il carattere unitario della piazza, da conseguire riducendo le cesure spaziali di cui sopra, va

4 perseguito ripensando anche alla sua dotazione di verde pubblico: i due rondò di alberi presenti ad oggi costituiscono quasi un elemento separante, vanno ripensati, magari studiando come stabilire una qualche continuità tra di esse (valorizzandole) e con le presenze significative di verde circostante. E stata proposta l invariante verde pubblico poiché la piazza della città giardino sarebbe paradossale senza presenze vegetali. Naturalmente tutto ciò va attentamente studiato. La progettazione unitaria della piazza si ottiene pensando anche agli arredi da inserire (strutture ludiche e sportive per attrarre infanzia e famiglie il pomeriggio/sera), come pure ad un sistema organico di illuminazione che abbia una qualche qualità rispetto all attuale. Infine va certamente praticato l interramento dei cassonetti per il conferimento dei rifiuti (nelle diverse tipologie), al servizio della residenza e della funzione mercatale.

5 Tavolo 3 Metodo Condiviso il criterio di non pensare alla piazza nei suoi confini ma a tutto il contesto dell'isolotto storico. Assumere le funzioni della aggregazione e della socialità e la valorizzazione della storia della piazza-agorà, luogo dell'incontro e delle relazioni come criteri ordinatori. Occorre evidenziare le possibili contraddizioni per trovare le soluzioni condivise (es. piazza mercato vissuta a tutte le ore ma senza macchine). C'è chi chiede di rifare un percorso di partecipazione durante e/o a valle del concorso di idee/progettazione. Con un progetto unitario e importante candidarsi ai finanziamenti dei nuovi Fondi Strutturali UE. Obiettivi e Funzioni Operazione culturale : restituire un centro di identità simbolico e funzionale all'isolotto (per questo spostare in piazza anche funzioni pubbliche del Quartiere/Comune, di istituzioni educative e culturali). Molti puntano sulla vitalizzazione della piazza soprattutto nelle ore pomeridiane e serali e nei giorni festivi ( piazza vissuta tutto il giorno, tutti i giorni, tutte le stagioni ). L'obiettivo di aumentare le occasioni, e quindi gli spazi e tempi, per l'aggregazione e la socialità nella piazza è presente in moltissimi interventi, con particolari sottolineature della accessibilità e fruibilità per i bambini e le loro famiglie. Praticamente tutti condividono il ruolo fondamentale del mercato da valorizzare, da qualificare e possibilmente da estendere nello spazio e nel tempo, anche per la sua funzione sociale e di relazione. La Cultura è da riportare in piazza con una molteplicità di attività rivolte alle varie fasce di popolazione e con il coinvolgimento essenziale delle Scuole. La pedonalizzazione è vista da molti come uno strumento per la riqualificazione e la vivibilità dello spazio pubblico. Alcuni parlano di pedonalizzazione totale, altri parziale, in ogni caso si chiede attenzione al contesto e alcuni evidenziano la necessità di trovare soluzioni equilibrate che salvaguardino accessibilità e sosta auto per i residenti della zona. La mobilità elementare (pedonale e ciclabile) deve avere priorità assoluta, anche tramite una valorizzazione dell'asse Viale dei bambini Viale dei Pini e puntando su un collegamento più forte e diretto con la passerella delle Cascine. Il verde pubblico attrezzato (con area giochi) è una funzione importante, da qualificare, che farebbe vivere di più la piazza. Valorizzare gli spazi pubblici come quello dei portici (anche se sono di proprietà privata) e della parte di piazza antistante e puntare sulla polifunzionalità. Sviluppare/migliorare il rapporto con l'arno e con le Cascine. Soluzioni Riprogettare la mobilità elementare per tutto l'isolotto e trovare soluzioni per la sosta nell'area nel caso in cui si tolgano i posti auto esistenti nella piazza. Trovare un altro parcheggio fuori dalla piazza, uno spazio più efficiente per i camion degli ambulanti, una soluzione di qualità per i cassonetti, divieto di attraversamento ai mezzi pesanti. Non spostare il mercato ma estenderlo verso il centro della piazza valorizzando la presenza dell'ortofrutta, magari collegata al territorio (km zero), non aumentare i costi agli ambulanti facendo uno spazio chiuso da affittare perché poi aumenterebbero anche i prezzi. Zona velocità max 30km in tutto l'isolotto storico.

6 Dare la possibilità e il suggerimento ai privati di chiudere i portici per fare negozi più grandi e dare possibilità di mettere i tavolini dei bar o dehor davanti a loro sulla piazza. Estensione della piazza a viale dei Bambini e dei Pini, che diventi un unicum per la mobilità elementare e la fruizione per famiglie/bambini. Creare spazi funzionali (più di come è e lo è stata la pensilina) per fare molteplici attività che coinvolgano scuole, associazioni socio-culturali, biblioteca, parrocchie, comunità, Quartiere, centri anziani. Per dedicare la piazza alla socialità e all'aggregazione occorre fare scelte coraggiose: pedonalizzazione totale, togliere del tutto le macchine e trovare park alternativi (alcuni dicono sotterraneo, prevalentemente pertinenziale). Puntare su navette bus di quartiere e accordi con associazioni per accompagnamento anziani. Pedonalizzazione parziale (facendo un piano unico dalla chiesa al secondo gruppo di alberi e dai portici alla via delle Magnolie) con attrezzature per incontrarsi (panchine non in linea) e far giocare i bambini. Sviluppare mercato (apertura pomeridiana) e attività commerciali (organizzazione di eventi serali collettivi) e mettere uno o più chioschi (cocomeraio, bar gelati, anche spostando quelli alla passerella) che possano svolgere esercizio pubblico di sera con tavoli all'aperto. Migliorare illuminazione per poterla vivere di sera. Attrezzare uno spazio (piccolo anfiteatro, locali anche al chiuso) per poter fare concerti/teatro/spettacoli (con relativi impianti). Non stravolgere la viabilità Magnolie-Andreotti-Torcicoda che è importante per il quartiere. Fare sottopasso per dividere i flussi a motore da quelli pedo-ciclabili tra via delle Magnolie e asse Bambini-Pini. Mettere mercato al centro della piazza e pedonale tutto intorno (con sistema per camion operatori mercatali sotterraneo). Accessoriare/infrastrutturare il mercato che diventa anche uno spazio multifunzionale efficiente e di qualità (es. galleria chiusa o semichiusa). Mettere Fontana/Vasca perchè l'acqua è vita (oltre a un Fontanello di qualità). Servizi igienici pubblici. Parcheggio sotterraneo per residenti (da acquistare o affittare). Spostare i posti auto ai margini della piazza, a pettine, stringere strada carrabile (sensi unici), ampliare sagrato che insieme al centro della piazza diventa tutta un'area pedonale. Mettere il mercato a nord, sull'attuale parcheggio lastricato, in diretta connessione con il lungarno e con la passerella. Ampliare lo spazio dello sbarco della passerella e fare un'ansa che costringe autovetture a rallentare senza semaforo. Collegamento con Cascine da valorizzare togliendo la barriera del lungarno/semaforo/autoveloci che aumenta la distanza (eventuale sottopasso per auto). Ripensare il verde in mezzo alla piazza, qualificare/valorizzare il verde, anche togliendo l'attuale e riposizionandolo per dare più unità/organicità. Pedonale ok, tranvia no. Forte rete ciclabile Isolotto-Cascine-Argingrosso.

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