CATEGORIE DEI PRODOTTI VITIVINICOLI INFORMAZIONI PRELIMINARI:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CATEGORIE DEI PRODOTTI VITIVINICOLI INFORMAZIONI PRELIMINARI:"

Transcript

1 CATEGORIE DEI PRODOTTI VITIVINICOLI INFORMAZIONI PRELIMINARI: 1) Zone viticole Italiane L allegato IX del Reg. 479/2008 riporta l indicazione delle zone viticole comunitarie. Di seguito si riporta quella relativa all Italia. E una suddivisione a scopi amministrativi. La zona viticola C I comprende: in Italia, le superfici vitate nella regione Valle d Aosta e nelle province di Sondrio, Bolzano, Trento e Belluno; La zona viticola C II comprende: in Italia, le superfici vitate nelle regioni seguenti: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia (esclusa la provincia di Sondrio), Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto (esclusa la provincia di Belluno), comprese le isole appartenenti a tali regioni, come l isola d Elba e le altre isole dell arcipelago toscano, le isole dell arcipelago ponziano, Capri e Ischia; La zona C III b) comprende: in Italia, le superfici vitate nelle regioni seguenti: Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia, comprese le isole appartenenti a dette regioni, come l isola di Pantelleria, le isole Eolie, Egadi e Pelagie. 1

2 2) Definizioni riguardanti il titolo alcolometrico Titolo alcolometrico volumico effettivo: il numero di parti in volume di alcole puro alla temperatura di 20 C contenute in 100 parti in volum e di prodotto alla medesima temperatura. Titolo alcolometrico volumico potenziale: il numero di parti in volume di alcole puro alla temperatura di 20 C che possono essere prodotte con la fermentazione totale degli zuccheri contenuti in 100 parti in volume di prodotto alla medesima temperatura. Titolo alcolometrico volumico totale: la somma dei titoli alcolometrici volumici effettivo e potenziale. Titolo alcolometrico volumico naturale: il titolo alcolometrico volumico totale del prodotto prima di qualsiasi arricchimento. Dal sito LE CATEGORIE DEI PRODOTTI VITIVINICOLI Le categorie di prodotti vitivinicoli soggette alle norme dell OCM vino, escludendo le bevande spiritose che hanno una normativa ad hoc, sono le seguenti. Vengono definite all allegato IV del Reg.(CE) 479/2008. Se ne riportano alcune. 2

3 1. Vino 2. Vino nuovo ancora in fermentazione 3. Vino liquoroso 4. Vino spumante 5. Vino spumante di qualità 6. Vino spumante di qualità del tipo aromatico 7. Vino spumante gassificato 8. Vino frizzante 9. Vino frizzante gassificato 10. Mosto di uve 11. Mosto di uve parzialmente fermentato 12. Mosto di uve parzialmente fermentato ottenuto con uve appassite 13. Mosto di uve concentrato 14. Mosto di uve concentrato rettificato 15. Vino ottenuto da uve appassite 16. Vino di uve stramature 17. Aceto di vino. Vino Il vino è il prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o no, o di mosti di uve. Il vino: titolo alcolometrico a) dopo le eventuali operazioni di arricchimento ha un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 9 % vol per zone viticole Italiane; b) se a denominazione di origine protetta o a indicazione geografica protetta, viene stabilito dal disciplinare di produzione del vino a DOP o IGP. c) ha un titolo alcolometrico totale non superiore a 15 % vol. A titolo di deroga: - il limite massimo del titolo alcolometrico totale può raggiungere 20 % vol per i vini provenienti da alcune superfici viticole della Comunità e prodotti senza alcun arricchimento, (ci vuole una decisione Comunitaria) - il limite massimo del titolo alcolometrico totale può superare 15 % vol per i vini a denominazione di origine protetta prodotti senza alcun arricchimento; acidità totale fatte salve eventuali deroghe ha un acidità totale espressa in acido tartarico non inferiore a 3,5 g/l, ossia 46,6 milliequivalenti per litro. Vino nuovo ancora in fermentazione Il vino nuovo ancora in fermentazione è il prodotto la cui fermentazione alcolica non è ancora terminata e che non è ancora separato dalle fecce. Le definizioni relative ai vini spumanti, frizzanti sono riportate di seguito nella tabella che comprende anche le pratiche enologiche per tali categorie. Mosto di uve concentrato Il mosto di uve concentrato è il mosto di uve non caramellizzato ottenuto mediante disidratazione parziale del mosto di uve effettuata con qualsiasi metodo autorizzato, escluso il fuoco diretto, in modo che il valore indicato alla temperatura di 20 C. dal rifrattometro, non sia inferiore a 50,9 %. Per il mosto di uve concentrato è ammesso un titolo alcolometrico effettivo pari o inferiore a 1 % vol. Mosto di uve concentrato rettificato Il mosto di uve concentrato rettificato è il prodotto liquido non caramellizzato: 3

4 a) ottenuto mediante disidratazione parziale del mosto di uve effettuata con qualsiasi metodo autorizzato, escluso il fuoco diretto, in modo che il valore indicato alla temperatura di 20 C. dal rifrattometro, non sia inferiore a 61,7 %; b) che ha subito trattamenti autorizzati di disacidificazione e di eliminazione dei componenti diversi dallo zucchero; c) che presenta le seguenti caratteristiche: Per il mosto di uve concentrato rettificato è ammesso un titolo alcolometrico effettivo pari o inferiore a 1 % vol. Il mosto concentrato rettificato più che un mosto concentrato vero e proprio è uno zucchero d'uva. Mosto di uve parzialmente fermentato Il mosto di uve parzialmente fermentato si ottiene per parziale fermentazione di mosto di uva e avente TAV effettiva superiore a 1% in volume e inferiore ai tre quinti del suo TAV totale (quello che raggiungerà a totale trasformazione degli zuccheri in alcol). 4

5 CARATTERISTICHE DEI VINI SPUMANTI E FRIZZANTI Tipologia Ottenuto dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica: Vino SPUMANTE Vino SPUMANTE di QUALITA Vino SPUMANTE di QUALITA del tipo AROMATICO Vino SPUMANTE GASSIFICATO Vino FRIZZANTE Vino FRIZZANTE GASSIFICATO di uve fresche, di mosto di uve, di vino; di uve fresche, di mosto di uve, di vino; di uve fresche, di mosto di uve, ottenuto da vino senza una denominazione di origine protetta o una indicazione geografica protetta; ottenuto dalla seconda fermentazione del vino ottenuto dalla seconda fermentazione del vino caratterizzato alla stappatura del recipiente da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione; sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione; sviluppo di anidride carbonica proveniente, in tutto o in parte, dall aggiunta di tale gas; conservato alla temperatura di 20 C in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione dovuta all anidride carbonica in soluzione non inferiore a il titolo alcolometrico totale delle partite (cuvées) destinate alla sua elaborazione non è inferiore a 5 aggiunta di sciroppo di dosaggio titolo alcolometri co effettivo del vino non inferiore a: 3 bar 8,5 % vol consentita 9,5 % vol. 3,5 bar 3 bar 9,5% vol. (dop) (zona CIII) 8,5% **) deroga Prosecco dop consentita 10% vol. titolo alcolom etrico totale del vino non inferior e a: Durata minima del processo di elaborazione, compreso l invecchiamento, iniziando dalla fermentazione che li rende spumanti - 90 giorni, - 30 giorni se la fermentazione avviene in recipienti provvisti di dispositivi agitatori. - sei mesi se la fermentazione si effettua in recipiente chiuso; - nove mesi se la fermentazione si effettua in bottiglia *) Deroga Prosecco. Può partire dal vino VIETATA 6 % vol. 10% vol. Non inferiore ad un mese 3 bar 7 % vol. Durata minima della fermentazione e permanenza vino su fecce - 90 giorni, - 30 giorni se la fermentazione avviene in recipienti provvisti di dispositivi agitatori >1 bar < 2,5 bar 9% vol. 7 % vol. 7 % vol. SI >1 bar < 2,5 bar 9% vol NO Possibilit à di prodotto a DOP SI SI SI NO

6 Parametri più restrittivi o diversi possono essere previsti per le produzioni a DOP o IGP e sono stabiliti nei disciplinari di produzione. Dal disciplinare del Prosecco: Prosecco spumante alcol totale: 11%; Frizzante: alcol totale 10,50% vol. #) Elenco delle varietà di vite (Italiane) le cui uve possono essere utilizzate per la costituzione della partita (cuvée) dei vini spumanti di qualità del tipo aromatico e dei vini spumanti di qualità del tipo aromatico a denominazione di origine protetta Aleatico N Brachetto N Freisa N Gamay N Gewürztraminer Rs Girò N Tutte le malvasie Monica N Müller-Thurgau B Tutti i moscati Manzoni moscato Parellada B Glera Torbato *) A titolo di deroga si può ottenere vino spumante di qualità di tipo aromatico (anche a denominazione d origine protetta) utilizzando per la costituzione della cuvée: - per la produzione di vino spumante di qualità del tipo aromatico : VINO ottenuto dalla della varietà Glera b. raccolta nelle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto; - per la produzione di vino spumante di qualità del tipo aromatico a denominazione d origine protetta (DOP): VINO vini ottenuti da uve della varietà «Glera» raccolte nelle regioni delle denominazioni di origine «Prosecco», «Conegliano-Valdobbiadene Prosecco», «Colli Asolani Prosecco» e «Asolo Prosecco»; **) A titolo di deroga per la produzione di vino Prosecco a DOP «Prosecco», «Conegliano Valdobbiadene Prosecco» e «Colli Asolani Prosecco» o «Asolo Prosecco»si può partire da una cuvée derivata solo da uva Glera di grado volumico totale non inferiore a 8,5%.. 6

7 PRATICHE ENOLOGICHE L art. 27 del Reg.(CE) 479/2008 dispone che, per la produzione e conservazione nella Comunità dei prodotti vitivinicoli sopra citati, si possano utilizzare esclusivamente le pratiche enologiche autorizzate dalla Comunità. Dette pratiche sono impiegate per consentire una buona vinificazione, una buona conservazione ed un buon affinamento dei prodotti. Le pratiche principali sono le seguenti: arricchimento (innalzamento del grado alcolico) acidificazione e disacidificazione. - altre pratiche codificate e consentite ed elencate nell allegato I A del Reg.(CE) 606/2009 della Commissione. Tale allegato viene di seguito riportato solamente per informazione. - dolcificazione - pratiche relative agli spumanti Si citano infine i limiti di legge nel vino dell anidride solforosa e dell acidità volatile. Disposizioni amministrative relative all arricchimento Chi intende effettuare un arricchimento deve comunicare tale intenzione all Ispettorato Repressione Frodi mediante una richiesta contenente: - nome, cognome e indirizzo del dichiarante; - luogo nel quale si svolgerà l operazione; - data e ora di inizio dell operazione; - designazione del prodotto sottoposto all operazione; - procedimento utilizzato per tale operazione con indicazione della natura del prodotto che sarà a tal fine utilizzato. Tale dichiarazione deve pervenire all Ispettorato almeno due giorni prima della realizzazione. 7

8 Il modello di dichiarazione preventiva di arricchimento pubblicato nella G.U. 8

9 9

10 Esempio di modello di dichiarazione preventiva di arricchimento 10

11 Calcolo pratico per l arricchimento L operazione di arricchimento va registrata sul registro arricchimenti appena completata. 11

12 Limiti di arricchimento 1. Quando le condizioni climatiche di alcune zone viticole della Comunità lo richiedano, gli Stati membri interessati possono autorizzare l aumento del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve fresche, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato, del vino nuovo ancora in fermentazione e del vino. In Italia questa autorizzazione è concessa dalle Regioni. E viene di norma concessa ogni anno a tutte le Regioni. 2. L aumento del titolo alcolometrico volumico naturale ha luogo secondo le pratiche enologiche sottoelencate al capitoletto: Operazioni di arricchimento, e non può superare i seguenti limiti: 1,5 % vol. nella zona viticola C 3. Negli anni caratterizzati da condizioni climatiche eccezionalmente sfavorevoli gli Stati membri possono innalzare suddetto limite dello 0,5 % solamente su autorizzazione della Commissione. Operazioni di arricchimento 1. L aggiunta di saccarosio non è consentita nella zona viticola C per i vigneti situati in Italia, in Grecia, in Spagna, in Portogallo, a Cipro e nei dipartimenti francesi indicati nel Regolamento. E quindi vietato l uso del saccarosio per l arricchimento (aumento del grado alcolico) in Italia. 2. L aggiunta di mosto di uve concentrato o di mosto di uve concentrato rettificato non può avere l effetto di aumentare il volume iniziale delle uve fresche pigiate, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato o del vino nuovo ancora in fermentazione di oltre il 6,5 % nella zona viticola C. 3. Le operazioni di arricchimento (per aggiunta di prodotti ad elevato tenore zuccherino o per concentrazione) non possono avere l effetto di portare il titolo alcolometrico totale delle uve fresche, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato, del vino nuovo ancora in fermentazione o del vino: c) a oltre 12,5 % vol. nella zona viticola C I d) a oltre 13 % vol. nella zona viticola C II e) a oltre 13,5 % vol. nella zona viticola C III In deroga a quanto qui sopra stabilito gli Stati membri possono: - portare il titolo alcolometrico volumico totale dei prodotti per la produzione di vini a denominazione di origine a un livello che essi determineranno. ACIDIFICAZIONE E DISACIDIFICAZIONE Disposizioni amministrative relative all acidificazione e alla disacidificazione. Per quanto riguarda l acidificazione e la disacidificazione, gli operatori presentano la dichiarazione non più tardi del secondo giorno successivo a quello in cui l operazione è svolta per la prima volta nel corso di una data campagna. Tale dichiarazione è valida per tutte le operazioni della campagna. La dichiarazione è redatta per iscritto e contiene i dati seguenti: - nome, cognome e indirizzo del dichiarante; - natura dell operazione; - luogo in cui si è svolta l operazione. I dati relativi allo svolgimento di ciascuna delle operazioni di acidificazione o disacidificazione sono iscritti nel registro dei trattamenti enologici. 1. Sono operazioni che riguardano: le uve fresche, il mosto di uve, il mosto di uve parzialmente fermentato, il vino nuovo ancora in fermentazione e il vino; 2. L acidificazione dei prodotti diversi dal vino può essere effettuata soltanto entro un limite massimo, espresso in acido tartarico, di 1,50 g/l, ossia di 20 milliequivalenti per litro. 12

13 3. L acidificazione dei vini può essere effettuata soltanto entro un limite massimo, espresso in acido tartarico, di 2,50 g/l, ossia di 33,3 milliequivalenti per litro. 4. La disacidificazione dei vini può essere effettuata soltanto entro un limite massimo, espresso in acido tartarico, di 1 g/l, ossia di 13,3 milliequivalenti per litro. L acidificazione e la disacidificazione di uno stesso prodotto, sono operazioni che si escludono a vicenda. ALTRI TRATTAMENTI I trattamenti autorizzati dalla normativa comunitaria sono elencati nell allegato I A del Reg. (CE) 606/2009. Di questi si riportano di seguito quelli per i quali è obbligatorio tenere registrazione sull apposito registro. Impiego di pezzi di legno di quercia I pezzi di legno di quercia sono utilizzati per la vinificazione e l affinamento del vino, tra l altro per la fermentazione delle uve fresche e dei mosti di uve e per trasmettere al vino alcuni costituenti provenienti dal legno di quercia. I pezzi di legno debbono provenire esclusivamente dalle specie di Quercus. Essi sono lasciati allo stato naturale oppure riscaldati in modo definito leggero, medio o forte, ma non devono aver subito combustione neanche in superficie e non devono essere carbonacei né friabili al tatto. Non devono aver subito trattamenti chimici, enzimatici o fisici diversi dal riscaldamento. Non devono essere addizionati con prodotti volti ad aumentare il loro potere aromatizzante naturale o i loro composti fenolici estraibili. L etichetta deve indicare l origine della o delle specie botaniche di quercia e l intensità dell eventuale riscaldamento, le condizioni di conservazione e le prescrizioni di sicurezza. Le dimensioni delle particelle di legno debbono essere tali che almeno il 95 % in peso sia trattenuto da un setaccio con maglie di 2 mm (ossia 9 mesh). I pezzi di legno di quercia non devono liberare sostanze in concentrazioni tali da comportare eventuali rischi per la salute. Il trattamento deve essere indicato nel registro. Trattamento per elettrodialisi Questo trattamento mira a ottenere la stabilizzazione tartarica del vino per quanto riguarda il tartrato acido di potassio e il tartrato di calcio (e altri sali di calcio) per estrazione di ioni in sovrasaturazione nel vino sotto l azione di un campo elettrico mediante membrane permeabili ai soli anioni o ai soli cationi. Il Regolamento specifica le caratteristiche delle membrane e le modalità di utilizzo. Il trattamento è effettuato sotto la responsabilità di un enologo o di un tecnico qualificato e deve essere indicato nel registro. Dealcolizzazione parziale del vino Questo trattamento mira a ottenere un vino parzialmente dealcolizzato per eliminazione di parte dell alcole (etanolo) del vino mediante tecniche fisiche di separazione. I vini trattati non devono presentare difetti organolettici e devono essere idonei al consumo umano diretto. 13

14 Non è consentita l eliminazione dell alcole dal vino se su uno dei prodotti vitivinicoli utilizzati nell elaborazione del vino considerato è stata eseguita una delle operazioni di arricchimento. La diminuzione del titolo alcolometrico volumico effettivo non può essere superiore a 2 % vol e il titolo alcolometrico volumico effettivo del prodotto finale deve essere conforme a quello previsto per il vino cioè 9 nella zona CIII. Il trattamento è effettuato sotto la responsabilità di un enologo o di un tecnico qualificato. Il trattamento deve essere indicato nel registro Ferrocianuro di potassio Fitato di calcio Acido DL-tartarico L impiego di ferrocianuro di potassio e l impiego di fitato di calcio, e l impiego di acido DLtartarico, sono autorizzati soltanto se tale trattamento viene effettuato sotto il controllo di un enologo o di un tecnico autorizzato dalle autorità dello Stato membro nel cui territorio il trattamento viene eseguito e a condizioni di responsabilità determinate, se del caso, dallo Stato membro interessato. Dopo il trattamento al ferrocianuro di potassio o al fitato di calcio, il vino deve contenere tracce di ferro. Le disposizioni relative al controllo dell impiego dei prodotti di cui al primo comma sono quelle adottate dagli Stati membri. Prescrizioni per il dimetildicarbonato Il dimetildicarbonato può essere aggiunto al vino con il seguente fine: garantire la stabilizzazione microbiologica del vino in bottiglia contenente zuccheri fermentescibili. L aggiunta deve essere effettuata solo poco prima dell imbottigliamento, definito come il riempimento, a fini commerciali, con il prodotto interessato di recipienti aventi una capienza non superiore a 60 litri, possono essere sottoposti a tale trattamento soltanto i vini aventi un tenore di zuccheri non inferiore a 5 g/l, il trattamento deve essere indicato nel registro 14

15 ALLEGATO I A del Reg. (CE) 606/2009 PRATICHE E TRATTAMENTI ENOLOGICI AUTORIZZATI 15

16 16

17 17

18 18

19 19

20 LIMITI RIGUARDANTI IL TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI ALLEGATO I B - Reg.(CE) 606/2009 Impiego di anidride solforosa, detta altresì biossido di zolfo, di bisolfito di potassio o di metabisolfito di potassio, detto altresì disolfito di potassio o pirosolfito di potassio per la conservazione del vino o dei mosti. E una pratica enologica della quale non è più obbligatorio tenere registrazione in quanto è stata resa obbligatoria la dicitura contiene solfiti nell etichetta del vino. I limiti di utilizzo sono quelli del contenuto di anidride solforosa nel prodotto che va in commercio 1) Il tenore totale di anidride solforosa dei vini diversi dai vini spumanti e dai vini liquorosi non può superare, al momento dell immissione al consumo umano diretto: 150 mg/l per i vini rossi; 200 mg/l per i vini bianchi e rosati. 2) Per i vini con un tenore di zuccheri, espresso dalla somma di glucosio e fruttosio, pari o superiore a 5 g/l, il tenore massimo di anidride solforosa è innalzato a: 200 mg/l per i vini rossi; 250 mg/l per i vini bianchi e rosati; 300 mg/l ed oltre per: diversi tipi di vino (sostanzialmente vini passiti, dolci..) 3) Vini spumanti: tenore massimo di anidride solforosa al momento dell immissione al consumo: 185 mg./l per tutte le categorie di vini spumanti di qualità 235 mg./l per gli altri vini spumanti. LIMITI RIGUARDANTI IL TENORE DI ACIDITA VOLATILE DEI VINI ALLEGATO I C - Reg.(CE) 606/2009 Il tenore di acidità volatile non può essere superiore a: 18 milliequivalenti/l per i mosti di uve parzialmente fermentati; 18 milliequivalenti/l per i vini bianchi e rosati 20 milliequivalenti/l per i vini rossi. Possono essere previste deroghe - per alcuni vini a denominazione di origine protetta (DOP) e per alcuni vini a indicazione geografica protetta (IGP), che abbiano subito un periodo di invecchiamento di almeno due anni, oppure che siano stati elaborati secondo metodi particolari; - per i vini con un titolo alcolometrico volumico totale pari o superiore a 13 % vol. LIMITI E CONDIZIONI PER LA DOLCIFICAZIONE DEI VINI ALLEGATO I D - Reg.(CE) 606/2009 Consiste nell aggiunta di sostanza dolcificante (mosto, mosto concentrato. In Italia non è consentita l aggiunta di zucchero) al fine di ottenere un vino dolce che è tale perché gli zuccheri non sono trasformati in alcool etilico. In ogni caso l aggiunta della sostanza dolcificante determina un aumento del grado alcolico. La dolcificazione dei vini è autorizzata solo se effettuata mediante uno o più dei prodotti seguenti: - mosto di uve concentrato rettificato. Il titolo alcolometrico volumico totale del vino di cui trattasi non può subire un aumento superiore a 4 % vol. 20

21 La dolcificazione dei vini è autorizzata soltanto nella fase della produzione e del commercio all ingrosso. Il trattamento deve essere eseguito rispettando le seguenti disposizioni amministrative specifiche: le persone fisiche o giuridiche che procedono alla dolcificazione presentano una dichiarazione all ICQRF competente per il territorio in cui avrà luogo l operazione; le dichiarazioni devono essere fatte per iscritto e devono pervenire almeno 48 ore prima del giorno previsto per l operazione; tuttavia, quando un impresa effettui correntemente o in modo continuativo operazioni di dolcificazione, può essere presentata all autorità competente una dichiarazione valida per più operazioni o per un determinato periodo. Tale dichiarazione dovrà contenere i seguenti dati: - il volume e i titoli alcolometrici totale ed effettivo del vino di cui trattasi; - il volume e i titoli alcolometrici totale ed effettivo del mosto di uve concentrato rettificato di cui è prevista l aggiunta; - i titoli alcolometrici totale ed effettivo che il vino presenterà dopo la dolcificazione. Si ricorda che l impresa è tenuta a registrare sul registro di carico e scarico tutte le operazioni di dolcificazione e sul registro di carico e scarico dei prodotti sorvegliati, i quantitativi di mosto di uve concentrato rettificato detenuti ed utilizzati per effettuare la pratica enologica. PRATICHE ENOLOGICHE AUTORIZZATE E RESTRIZIONI RELATIVE AI VINI SPUMANTI, AI VINI SPUMANTI DI QUALITÀ E AI VINI SPUMANTI DI QUALITÀ DEL TIPO AROMATICO ALLEGATO II - Reg.(CE) 606/2009 Cenni sulla tecnica di produzione dei vini spumanti Nella preparazione dello spumante si parte dalla cuvée cioè dal mosto, dal vino o da una miscela di entrambi. Normalmente più varietà d uva costituiscono la cuvée di partenza che può essere costituita anche da vini di annate diverse. a) Il metodo classico è il sistema più importante per la produzione dei vini spumanti e con il quale si ottengono generalmente i migliori risultati in termini di eleganza, complessità organolettica e finezza. Questo sistema - detto anche metodo tradizionale, méthode Champenoise, méthode traditionnelle o méthode classique, è prevalentemente utilizzato con vini prodotti da uve non aromatiche e in modo particolare con Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Meunier e Pinot Bianco. Il metodo classico consiste essenzialmente nel favorire una seconda fermentazione del vino che si svolge all'interno di una bottiglia, un processo che prende il nome di rifermentazione in bottiglia. Un particolare aspetto di questa tecnica è costituito appunto dalla bottiglia che accompagna il vino dalla sua rifermentazione fino al momento del consumo. In altre parole la bottiglia che contiene uno spumante metodo classico è esattamente la stessa in cui quello spumante è stato prodotto. Alla cuvée si aggiunge una miscela - detta liqueur de tirage o liquore di tiraggio o sciroppo zuccherino - composta dallo stesso vino base, zucchero di canna, lieviti selezionati e altre sostanze. A questo punto le bottiglie vengono conservate orizzontalmente in cantina ad una temperatura costante di circa 10 e in questa fase inizia la fe rmentazione all'interno della bottiglia ad opera dei lieviti. Inizia in questo modo la propria rifermentazione del vino detta anche prise de mousse - o presa di spuma. In questa fase l'anidride carbonica, non potendo uscire dalla bottiglia, rimane intrappolata al suo interno creando quindi l'effervescenza. La rifermentazione ha una durata di circa uno o due mesi e al suo termine il grado alcolico del vino sarà aumentato di circa 1,2-1,3. Durante la rifermentazione le bottiglie vengono periodicamente ruotate in modo da evitare l'incrostazione dei lieviti sulla parete della bottiglia. Quando è terminata la rifermentazione le bottiglie vengono lasciate maturare in cantina in genere per 15 mesi per gli spumanti non millesimati e di 30 mesi per quelli millesimati (che riportano l anno cioè sono costituiti solo da vini dell annata indicata), tuttavia i migliori spumanti 21

22 metodo classico rimangono in questa condizione anche per dieci anni e spesso anche di più. Quando il produttore decide di concludere il tempo di affinamento sui lieviti, è necessario rimuovere il sedimento di lieviti dalla bottiglia in modo da ottenere un vino limpido e presentabile. A questo punto è necessario eliminare il sedimento in modo da rendere il vino limpido e presentabile, una fase che prende il nome didégorgement, o sboccatura. La bottiglia viene quindi capovolta e aperta, la pressione spinge fuori il sedimento. A questo punto si aggiunge la cosiddetta liqueur d'expédition - liqueur de dosage o sciroppo di dosaggio - che ha la funzione sia di rabboccare la bottiglia, sia di definire il grado di dolcezza del vino. Questa miscela è in genere composta da una miscela di riserve di vini, zucchero di canna e altri ingredienti segreti, tipicamente brandy o altre acqueviti. L'esatta composizione della liqueur d'expédition è gelosamente custodita da ogni produttore e rappresenta - di fatto - l'impronta stilistica del vino. Dopo avere aggiunto la liqueur d'expédition, la bottiglia viene tappata con un sughero cilindrico il cui diametro è di circa due volte quello di un sughero normale e che poi prenderà la tipica forma a fungo e dopo qualche mese è pronta per il mercato. b) metodo Martinotti Charmat. Questo metodo è detto anche spumantizzazione in autoclave e in Francese Cuvée Close. Il metodo è particolarmente adatto per i vini prodotti da uve aromatiche - come Moscato Bianco, Brachetto - in quanto favorisce il mantenimento degli aromi freschi e fruttati delle uve. Viene utilizzato anche per la produzione del Prosecco. Rispetto al metodo classico consente di produrre spumanti in due o tre mesi, tuttavia con un risultato qualitativamente inferiore. La cuvée di partenza viene addizionata dello sciroppo zuccherino (mosto, vino, zucchero e lieviti) quindi trasferita in un contenitore ermetico - detto autoclave - dove il vino inizia a rifermentare. Al termine della rifermentazione il vino viene filtrato e chiarificato, quindi imbottigliato con eventuale aggiunta dello sciroppo di dosaggio. Tutte queste procedure si svolgono in condizioni isobariche, cioè alla stessa pressione esistente nell'autoclave in modo da non perdere anidride carbonica e effervescenza. Il metodo Charmat o Martinotti ha una durata di circa due o tre mesi. La qualità di questi spumanti in termini di perlage è decisamente inferiore ai metodo classico - una caratteristica facilmente riconoscibile dalla maggiore dimensione delle bollicine - e anche la complessità aromatica di questi vini è inferiore. Definizioni: Ai fini della normativa comunitaria si intende per: cuvée o partita: il mosto d uve, il vino, il risultato della miscela di mosti di uve con caratteristiche diverse, il risultato della miscela di vini con caratteristiche diverse, il risultato della miscela di mosti e di vini con caratteristiche diverse per: sciroppo zuccherino (liqueur de tirage):il prodotto destinato a essere aggiunto alla partita (cuvée) per provocare la presa di spuma. La normativa comunitaria definisce poi quali prodotti possano costituire lo sciroppo zuccherino dei Vini spumanti, Vini spumanti di qualità e Vini spumanti di qualità a DOP. Queste categorie di vino differiscono infatti anche per la tipologia dei prodotti ammessi a costituire lo sciroppo zuccherino. I prodotti che possono costituire lo sciroppo zuccherino sono: saccarosio, mosto di uve o mosto di uve parzialmente fermentato, mosto di uve concentrato o concentrato e rettificato, vino a DOP o non a DOP. per sciroppo di dosaggio (liqueur d expédition):il prodotto destinato a essere aggiunto ai vini spumanti per conferire loro caratteristiche gustative particolari. 22

23 Per i Vini spumanti, Vini spumanti di qualità e Vini spumanti di qualità a DOP lo sciroppo di dosaggio può essere composto solo da: - saccarosio, - mosto di uve, - mosto di uve parzialmente fermentato, - mosto di uve concentrato, - mosto di uve concentrato rettificato, - vino, - una miscela di questi prodotti, eventualmente addizionati di distillato di vino. Arricchimento della partita (o cuvée): Fatto salvo l arricchimento dei singoli componenti della partita (cuvée) autorizzato a norma del regolamento (CE) n. 479/2008,è vietato qualsiasi arricchimento della partita (cuvée) medesima. Tuttavia, ogni Stato membro può autorizzare l arricchimento della partita (cuvée) nei luoghi di elaborazione dei vini spumanti per le regioni e le varietà di vite per le quali ciò sia giustificato dal punto di vista tecnico, purché: - nessun componente della partita (cuvée) sia già stato arricchito; - detti componenti provengano esclusivamente da uve raccolte nel suo territorio; - l operazione di arricchimento sia effettuata in una sola volta; - non sia superato il limite di 1,5 % vol per la partita (cuvée) costituita da componenti provenienti dalla zona viticola C; - il metodo utilizzato consista nell aggiunta di saccarosio, mosto di uve concentrato o di mosto di uve concentrato rettificato. Aggiunta di sciroppo zuccherino e di sciroppo di dosaggio. L aggiunta di sciroppo zuccherino e l aggiunta di sciroppo di dosaggio non sono considerate un arricchimento né una dolcificazione. - L aggiunta di sciroppo zuccherino non può provocare un aumento del titolo alcolometrico volumico totale della partita (cuvée) superiore a 1,5 % vol. Tale aumento è misurato calcolando la differenza tra il titolo alcolometrico volumico totale della partita (cuvée) e il titolo alcolometrico volumico totale del vino spumante prima dell eventuale aggiunta dello sciroppo di dosaggio. - L aggiunta di sciroppo di dosaggio è effettuata in modo da non aumentare di oltre 0,5 % vol il titolo alcolometrico volumico effettivo del vino spumante. Dolcificazione della partita È vietata la dolcificazione della partita (cuvée) e dei suoi componenti. Le operazioni di spumantizzazione devono essere comunicate alla Repressione Frodi almeno 5 giorni prima della loro effettuazione mediante il modello sottostante. 23

24 24

25 Acidificazione e disacidificazione Oltre alle eventuali acidificazioni o disacidificazioni effettuate sui suoi componenti la partita (cuvée) può essere sottoposta ad acidificazione o a disacidificazione. L acidificazione e la disacidificazione della partita (cuvée) si escludono reciprocamente. L acidificazione può essere effettuata soltanto entro un limite massimo, espresso in acido tartarico, di 1,50 g/l, ossia di 20 milliequivalenti/l. Negli anni caratterizzati da condizioni climatiche eccezionali, il limite massimo di 1,50 g/l, ossia 20 milliequivalenti/l,può essere portato a 2,50 g/l, ossia 34 milliequivalenti/l, purché l acidità naturale dei prodotti, espressa in acido tartarico, non sia inferiore a 3 g/l, ossia 40 milliequivalenti/l. Anidride carbonica contenuta nei vini spumanti L anidride carbonica contenuta nei vini spumanti può provenire soltanto dalla fermentazione alcolica della partita (cuvée) da cui sono ottenuti i vini in questione. A meno che non si tratti della fermentazione destinata a trasformare uve, mosto di uve o mosto di uve parzialmente fermentato direttamente in vino spumante, questa fermentazione (cioè la seconda fermentazione) può risultare solo dall aggiunta dello sciroppo zuccherino. Essa può aver luogo esclusivamente in bottiglie o in recipienti chiusi. Titolo alcolometrico I vini spumanti, i vini spumanti di qualità ed i Vini spumanti di qualità a DOP differiscono poi anche per il titolo alcolometrico volumico effettivo come sotto indicato. 25

26 La seguente tabella presenta una sintesi di quanto riportato nei regolamenti comunitari relativamente alle definizioni di vini spumanti, spumanti di qualità e spumanti di qualità del tipo aromatico ed alle pratiche enologiche autorizzate per tali prodotti. Il Prosecco è un vino che rientra nelle categorie spumante, spumante di qualità di tipo aromatico e frizzante. Nella tabella sottostante sono riportati i valori di alcuni parametri ripresi dai disciplinari dei vini DOP cui si riferisce la precedente tabella. Le norme contenute nei disciplinari sono in linea e completano quanto stabilito dalla normativa comunitaria TIPOLOGIA DI VINO PARAMETRI DOC PROSECCO DOCG CONEGLIANO VALDOBBIADENE - PROSECCO PROSECCO resa q./ha % % - (130+20% menzione RIVE) (120+20% sottozonacartizze) PROSECCO gradazione PROSECCO SPUMANTE PROSECCO SPUMANTE SUPERIORE PROSECCO FRIZZANTE PROSECCO, SPUMANTE, SPUMANTE SUPERIORE, FRIZZANTE PROSECCO, SPUMANTE, SPUMANTE SUPERIORE, FRIZZANTE PROSECCO, SPUMANTE, SPUMANTE naturale uve gradazione naturale uve gradazione naturale uve 26 DOCG COLLI ASOLANI O ASOLO - PROSECCO % 9,5% 9,5% 9,5% 9,0% XXXXXXXX XXXXXXXXXXX 9,0% 9,5% (menzione RIVE) 9,5% (sottozona CARTIZZE) XXXXXXX 9,5% gradazione 9,0% 9,0% 9,5% naturale uve resa max. uva/vino 70% 70% 70% declassamento del supero di resa con resa declassamento intera partita con resa >70% <80% >70% <75% >70% <75% >80% >75% >75%

27 SUPERIORE, FRIZZANTE PROSECCO PROSECCO SPUMANTE PROSECCO SPUMANTE SUPERIORE PROSECCO FRIZZANTE gradazione vino al consumo alcool totale 10,5 10,5% 10,5% 11% XXXXXXXX 11% (11,5% superiore di CARTIZZE) 11% 10,5% 10,5% 10,5% 27

Disposizioni sulla elaborazione, confezionamento, designazione e presentazione dei vini frizzanti.

Disposizioni sulla elaborazione, confezionamento, designazione e presentazione dei vini frizzanti. D.M. 29 luglio 2004. Disposizioni sulla elaborazione, confezionamento, designazione e presentazione dei vini frizzanti. (pubbl. in Gazz. Uff. n. 238 del 9 ottobre 2004). IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Dettagli

Produzione Titolo alcolometrico volumico Vino uva t/ettaro naturale minimo % vol.

Produzione Titolo alcolometrico volumico Vino uva t/ettaro naturale minimo % vol. Riconoscimento della denominazione di origine controllata dei vini Moscato di Pantelleria, Passito di Pantelleria e Pantelleria - D.P.R. 11 agosto 1971 1,2 Art. 1. Denominazione e vini. La denominazione

Dettagli

Etichettatura. Sezione 3 Etichettatura e presentazione nel settore vitivinicolo

Etichettatura. Sezione 3 Etichettatura e presentazione nel settore vitivinicolo Sezione 3 Etichettatura e presentazione nel settore vitivinicolo Articolo 117 reg. 1308/13 Definizione Ai fini della presente sezione si intende per: a) etichettatura, i termini, le diciture, i marchi

Dettagli

Vini da dessert: dalla Vigna al Bicchiere di Romano Satolli Oristano, 19 giugno 2007

Vini da dessert: dalla Vigna al Bicchiere di Romano Satolli Oristano, 19 giugno 2007 Vini da dessert: dalla Vigna al Bicchiere di Romano Satolli Oristano, 19 giugno 2007 Il Dessert è una portata, solitamente ma non sempre dolce, che viene tipicamente servita alla fine del pasto. La parola

Dettagli

SEMINARIO 5 e 6: I REGISTRI e DOCUMENTI DI TRASPORTO

SEMINARIO 5 e 6: I REGISTRI e DOCUMENTI DI TRASPORTO SEMINARIO 5 e 6: I REGISTRI e DOCUMENTI DI TRASPORTO La funzione delle registrazioni consiste: da un lato fornire informazioni sulla consistenza e qualità delle produzioni enologiche, dall altro assicurare

Dettagli

Etichettatura Indicazione del tenore di zucchero

Etichettatura Indicazione del tenore di zucchero Etichettatura Articolo 58 Indicazione del tenore di zucchero 1. I termini elencati nell allegato XIV, parte A, del presente regolamento, che indicano il tenore di zucchero, figurano sull etichettatura

Dettagli

I Registri del settore vitivinicolo: La telematizzazione 24 Giugno 2015 Riccardo Minelli

I Registri del settore vitivinicolo: La telematizzazione 24 Giugno 2015 Riccardo Minelli I Registri del settore vitivinicolo: La telematizzazione 24 Giugno 2015 Riccardo Minelli I Registri del settore vitivinicolo Le modalità di tenuta La normativa di riferimento OGGI Modalità cartacea Reg.

Dettagli

NUOVA NORMATIVA SULL ETICHETTATURA DEL VINO

NUOVA NORMATIVA SULL ETICHETTATURA DEL VINO NUOVA NORMATIVA SULL ETICHETTATURA DEL VINO L etichetta è certamente la carta d identità di un prodotto che tutela sia il produttore che il consumatore e, accanto ad una generale disciplina applicabile

Dettagli

Aggiornamento normativo Vendemmia 2015

Aggiornamento normativo Vendemmia 2015 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Aggiornamento normativo Vendemmia 2015 Treviso 26 agosto 2015 1 . DISCIPLINARI DI PRODUZIONE VINI DOC IN CORSO DI MODIFICA PRESSO IL MIPAAF NEL

Dettagli

vino e qualità in Lombardia

vino e qualità in Lombardia vino e qualità in Lombardia L Unione Nazionale Consumatori della Lombardia con il presente opuscolo intende dare informazioni al consumatore sui marchi di qualità dei vini, sui vini di qualità della Lombardia

Dettagli

I VInI speciali sono.

I VInI speciali sono. Vini speciali Vini speciali I VInI speciali sono. I vini liquorosi sono ottenuti da mosto d uva parzialmente fermentato, o da uve un po appassite. Per i vini liquorosi si tiene conto anche del grado alcolico

Dettagli

Presentazione del libro Vini spumanti e frizzanti

Presentazione del libro Vini spumanti e frizzanti Lo stato dell arte sull uso lieviti dei selezionati in enologia Giovedì 28 Marzo 2013 Sala biblioteca c/o sede ASTRA S.r.l. Via Tebano 45 Faenza (RA) Presentazione del libro Vini spumanti e frizzanti Lorena

Dettagli

1) Soggetti obbligati alla compilazione e presentazione della dichiarazione di giacenza.

1) Soggetti obbligati alla compilazione e presentazione della dichiarazione di giacenza. NOTE ESPLICATIVE PER LA COMPILAZIONE DELLE DICHIARAZIONI DI GIACENZA DEI VINI E/O MOSTI. AVVERTENZE GENERALI Nella dichiarazione di giacenza sono indicati i volumi di vini e/o mosti detenuti dal dichiarante

Dettagli

Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti già ammessi nella trasformazione dei prodotti bio

Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti già ammessi nella trasformazione dei prodotti bio Sostanza GRUPPO RISTRETTO Uso Accettabile? si/no, con limitazioni ulteriori? ORWINE ITALIA Uso Accettabile? si/no, con limitazioni ulteriori? Reg (CE) di attuazione del 479/08 (bozza) Additivi e coadiuvanti

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012

RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012 RISOLUZIONE OIV-OENO 439-2012 PRATICHE ENOLOGICHE SPECIFICHE PER I VINI AROMATIZZATI, LE BEVANDE A BASE DI PRODOTTI VITIVINICOLI E LE BEVANDE A BASE DI VINO L'ASSEMBLEA GENERALE CONSIDERATA la risoluzione

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI AD INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA «EMILIA» O «DELL'EMILIA»

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI AD INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA «EMILIA» O «DELL'EMILIA» DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI AD INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA «EMILIA» O «DELL'EMILIA» Art. 1. La indicazione geografica tipica «Emilia» o «dell'emilia» accompagnata o meno dalle specificazioni

Dettagli

Colli!Euganei! Denominazione!di!origine!Controllata. Colli!Euganei!Fior!d Arancio Denominazione!di!origine!controllata!e!garantita!

Colli!Euganei! Denominazione!di!origine!Controllata. Colli!Euganei!Fior!d Arancio Denominazione!di!origine!controllata!e!garantita! Colli!Euganei! Denominazione!di!origine!Controllata Colli!Euganei!Fior!d Arancio Denominazione!di!origine!controllata!e!garantita! ETICHETTATURA!E! PRESENTAZIONE Normativa!di!riferimento Regolamento! CE!

Dettagli

Prefettura di Avellino

Prefettura di Avellino Prot.n.1881/Serv. Amm.ne Gen.le Avellino 15/7/2005 AI SIGG. SINDACI E COMMISSARI PREFETTIZI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA LORO SEDI ALLA COLDIRETTI VIA IANNACCHINI A V E L L I N O e.p.c. AL MINISTERO PER

Dettagli

Torino, lì 21 ottobre 2013. Alle imprese interessate. Loro Sedi. Oggetto: O.C.M. Vitivinicolo Misura investimenti Prossima Apertura bando 2013-2014.

Torino, lì 21 ottobre 2013. Alle imprese interessate. Loro Sedi. Oggetto: O.C.M. Vitivinicolo Misura investimenti Prossima Apertura bando 2013-2014. Corso Francia 329 10142 Torino Tel. 011 4343026 011 4345493 Fax 011 4349456 Confcooperative Piemonte Fedagri Corso Francia 329 10142 Torino www.piemonte.confcooperative.it/federazioni.htm www.gestcooper.itfederagro@gestcooper.it

Dettagli

La produzione di uva e di vino Anno 2005

La produzione di uva e di vino Anno 2005 La produzione di uva e di vino Anno 2005 31 Gennaio 2006 L Istat diffonde i principali risultati 1 della produzione di uva e di vino in Italia, con riferimento all anno 2005. Essi derivano da stime effettuate

Dettagli

NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEI VINI. DARIO PANELLI UFFICIO VITIVINICOLO PROVINCIALE Febbraio 2011 dario.panelli@coldiretti.

NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEI VINI. DARIO PANELLI UFFICIO VITIVINICOLO PROVINCIALE Febbraio 2011 dario.panelli@coldiretti. NUOVE REGOLE IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEI VINI DARIO PANELLI UFFICIO VITIVINICOLO PROVINCIALE Febbraio 2011 dario.panelli@coldiretti.it Dal 1 agosto 2009 è entrata in vigore la nuova classificazione

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Decreto n. 5389 del 1 agosto 2011 Attuazione dell articolo 17 del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, concernente la definizione, la designazione,

Dettagli

Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari.

Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Circ. 12 marzo 2001, n. 166 (G.U. 20 marzo 2001 n.66) Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Con circolare n. 165 del 31 marzo 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Vidimazione dei registri dei prodotti vitivinicoli in applicazione delle norme di cui agli articoli 12 e 17 del regolamento CEE n. 2238/93 (2) (3).

Vidimazione dei registri dei prodotti vitivinicoli in applicazione delle norme di cui agli articoli 12 e 17 del regolamento CEE n. 2238/93 (2) (3). Seite 1 von 8 Leggi d'italia Ministero delle politiche agricole e forestali D.M. 22-11-1999 Vidimazione dei registri dei prodotti vitivinicoli in applicazione delle norme di cui agli articoli 12 e 17 del

Dettagli

INDICAZIONI TECNICHE Vendemmia 2015 La denominazione Prosecco in sintesi:

INDICAZIONI TECNICHE Vendemmia 2015 La denominazione Prosecco in sintesi: CONSORZIO DI TUTELA DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA PROSECCO INDICAZIONI TECNICHE Vendemmia 2015 La denominazione Prosecco in sintesi: PREMESSA (PORRE MOLTA ATTENZIONE AL CONCETTO): in riferimento

Dettagli

Via Erizzo, 215-31049 Valdobbiadene - Treviso - Italy - tel. 0423 983411 - www.bellussi.com

Via Erizzo, 215-31049 Valdobbiadene - Treviso - Italy - tel. 0423 983411 - www.bellussi.com Via Erizzo, 215-31049 Valdobbiadene - Treviso - Italy - tel. 0423 983411 - www.bellussi.com il Territorio: Valdobbiadene Valdobbiadene è - insieme a Conegliano - l area storica di produzione del Prosecco,

Dettagli

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi I CARBOIDRATI DEL MOSTO E DEL VINO -Glucosio e fruttosio -Saccarosio -Zuccheri minori -Le sostanze pectiche -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi Prof. - Vincenzo Leo - Chimica enologica - ITA

Dettagli

TIPO DI VINO: NOME / ETICHETTA: CLASSIFICAZIONE: COMUNE DI PROVENIENZA:

TIPO DI VINO: NOME / ETICHETTA: CLASSIFICAZIONE: COMUNE DI PROVENIENZA: Verdè TIPO DI VINO: Bianco frizzante NOME / ETICHETTA: Verdè CLASSIFICAZIONE: IGT Collina del Milanese COMUNE DI PROVENIENZA: San Colombano, Miradolo Terme, Graffignana Valbissera, Marzano, Trianon, Livelloni

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 293/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.11.2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa a talune misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia

Dettagli

Ordinanza concernente la viticoltura e l importazione di vino

Ordinanza concernente la viticoltura e l importazione di vino Ordinanza concernente la viticoltura e l importazione di vino (Ordinanza sul vino) Modifica del 23 ottobre 2013 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 14 novembre 2007 1 sul vino è modificata

Dettagli

Allegato 2 dell'ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche Elenco delle pratiche e dei trattamenti enologici consentiti e loro limiti e condizioni

Allegato 2 dell'ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche Elenco delle pratiche e dei trattamenti enologici consentiti e loro limiti e condizioni Allegato 2 dell'ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche Elenco delle pratiche e dei trattamenti enologici consentiti e loro limiti e condizioni Versione 1 Stato al... PRATICHE E TRATTAMENTI ENOLOGICI

Dettagli

LE NUOVE REGOLE IN MATERIA DI CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEI VINI

LE NUOVE REGOLE IN MATERIA DI CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEI VINI LE NUOVE REGOLE IN MATERIA DI CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEI VINI REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE TECNICA DI DINTEC OTTOBRE 2009 PREMESSA La normativa in materia di classificazione ed etichettatura

Dettagli

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino Scuola secondaria di 1 grado A. Moro Mesagne Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino BRINDISI DOC Vino rosso a denominazione di origine controllata prodotto nella zona di Mesagne e Brindisi A

Dettagli

Vino (categoria di prodotto)

Vino (categoria di prodotto) DESIGNAZIONE VINI (ex tavola) NON A DOP/IGT SCHEMI DI ETICHETTE Vino (categoria di prodotto) imbottigliato da Bianchi Mario, Casteggio, stabilimento di Voghera Italia o Prodotto d Italia o Vino d Italia

Dettagli

PROGETTI DI RISOLUZIONI PROVVISORIE

PROGETTI DI RISOLUZIONI PROVVISORIE Internationale Organisation für Rebe und Wein International Organisation of Vine and Wine Organización Internacional de la Viña y el Vino Organisation Internationale de la Vigne et du Vin Organizzazione

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 924/2013 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 924/2013 DELLA COMMISSIONE L 254/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 26.9.2013 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 924/2013 DELLA COMMISSIONE del 25 settembre 2013 recante apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari

Dettagli

INDICAZIONI GEOGRAFICHE E. Relazione presentata in occasione del Salone della PROPRIETA INDUSTRIALE 2013 www.senaf.it

INDICAZIONI GEOGRAFICHE E. Relazione presentata in occasione del Salone della PROPRIETA INDUSTRIALE 2013 www.senaf.it INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MARCHI COLLETTIVI : AMBITI DI PROTEZIONE E RAPPORTI RECIPROCI Avv. Nicoletta Amadei COS E UN MARCHIO Art. 7. dlgs.30/2005 Oggetto della registrazione 1. Possono costituire oggetto

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Decreto n. 7407 del 4 agosto 2010 Modifiche all articolo 5 del decreto ministeriale 27 novembre 2008, n. 5396, concernente Disposizioni di attuazione dei regolamenti (CE) n. 479/2008 del Consiglio e n.

Dettagli

Enol. Vittorio Portinari. ELEMENTI DI LEGISLAZIONE VITIVINICOLA: LE NORME PER L ETICHETTATURA e LA TRACCIABILITA DEI VINI

Enol. Vittorio Portinari. ELEMENTI DI LEGISLAZIONE VITIVINICOLA: LE NORME PER L ETICHETTATURA e LA TRACCIABILITA DEI VINI Enol. Vittorio Portinari ELEMENTI DI LEGISLAZIONE VITIVINICOLA: LE NORME PER L ETICHETTATURA e LA TRACCIABILITA DEI VINI La nuova classificazione dei vini VINO SENZA DO e IG VINI VINI VARIETALI VINO

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA)

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) 10/022/CR6d/C7 Accordo di collaborazione (ex art. 15 Legge 7 agosto 1990, n

Dettagli

Accordo sull esportazione di vini italiani in Svizzera

Accordo sull esportazione di vini italiani in Svizzera Traduzione 1 Accordo sull esportazione di vini italiani in Svizzera 0.946.294.541.4 Conchiuso il 25 aprile 1961 Approvato dal Consiglio federale il 1 agosto 1961 Entrato in vigore il 1 marzo 1962 In applicazione

Dettagli

Sede Operativa: Via G. Papini n. 18 40128 Bologna (Bo) Tel. + 39 051 4172311 fax + 39 051 326006

Sede Operativa: Via G. Papini n. 18 40128 Bologna (Bo) Tel. + 39 051 4172311 fax + 39 051 326006 Alle Imprese Associate del Settore Alimentazione e Pubblici Esercizi Oggetto: etichettatura alimenti ed indicazione alergeni La piena applicazione del Regolamento (CE) 25 ottobre 2011, n. 1169 ha comportato

Dettagli

4a Lezione-schede I VINI SPUMANTI - BOLLICINE

4a Lezione-schede I VINI SPUMANTI - BOLLICINE SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DEGLI SPUMANTI METODO CLASSICO Per le Bollicine l approccio all analisi organolettica e sensoriale parte innanzitutto dalla coltivazione delle uve necessarie per la produzione

Dettagli

Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0

Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0 Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0 SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE... 7 3 PROGETTI GARANZIA GIOVANI... 7 4 PROGETTI BANDO

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

VALORITALIA. Torrazza Coste 16/04/2015. Claudio Salaris Christian Magliola

VALORITALIA. Torrazza Coste 16/04/2015. Claudio Salaris Christian Magliola VALORITALIA Società per la Certificazione delle Qualità e delle Produzioni Vitivinicole Italiane S.r.l. Torrazza Coste 16/04/2015 Claudio Salaris Christian Magliola COS È L AGRICOLTURA BIOLOGICA La produzione

Dettagli

Gazzetta ufficiale n. L 193 del 24/07/2009 pag. 0001-0059

Gazzetta ufficiale n. L 193 del 24/07/2009 pag. 0001-0059 Regolamento (CE) n. 606/2009 della Commissione, del 10 luglio 2009, recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli,

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Decreto Ministeriale 14 ottobre 2010 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA GAVI O CORTESE DI GAVI. (G.U.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A) pagina 1 di 9 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A) Titolo: criteri, condizioni e procedure tecnico-amministrative per il conferimento del riconoscimento

Dettagli

RISOLUZIONE ECO 3/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE

RISOLUZIONE ECO 3/2004 LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE LIVELLO DI BASE RICHIESTO PER IL CONFERIMENTO DI DIPLOMA AI PROFESSIONISTI COINVOLTI NELLE PRATICHE ENOLOGICHE L ASSEMBLEA GENERALE, su proposta della Commissione III «Economia», sulla base dei lavori

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it

ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it Az. Vitivinicola ELIGIO MAGRI Torre de Roveri - (Bergamo) - Italia info@eligiomagri.it www.eligiomagri.it L azienda vitivinicola Eligio Magri nasce negli anni ottanta grazie all impegno e alla tenacia

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

OenoHow vino rosso in 10 step

OenoHow vino rosso in 10 step OenoHow vino rosso in 10 step 1Ricevimento uve Le uve devono essere: Sane (minor presenza di muffa e altri patogeni) più integre possibile (per evitare eccessi di feccia) raccolte da meno tempo possibile

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

D I S C I P L I N A R E PROPOSTA DI MODIFICA

D I S C I P L I N A R E PROPOSTA DI MODIFICA Denom. Vini Costa d Amalfi Riconoscimento della denominazione di origine controllata dei vini «Costa d Amalfi». ATTUALE Articolo 1 La denominazione di origine controllata > è riservata

Dettagli

VISTO il regolamento (CE) del Consiglio n. 1493/99 del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

VISTO il regolamento (CE) del Consiglio n. 1493/99 del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo; MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Decreto 14 settembre 2001 Applicazione Reg. (CE) n. 1623/2000. Modalità per il rispetto dell'obbligo dei produttori vinicoli di consegnare le fecce e le vinacce

Dettagli

Confetture, gelatine, marmellate e crema di marroni

Confetture, gelatine, marmellate e crema di marroni Confetture, gelatine, marmellate e crema di marroni L etichettatura delle confetture, delle gelatine e delle marmellate, nonché della crema di marroni, è disciplinata, per gli aspetti generali, dal D.lgs.

Dettagli

Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy

Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy Gruppo L.E.T. Poggibonsi (Si), Italy ATTIVANTE SF ENZIMA PL ENZIMA PM LIEVITO AB LIEVITO SB LIEVITO SC TANNINO C TANNINO G TANNINO Q TANNINO QG GOMMA ARABICA S Attivante SF Attivante di fermentazione complesso

Dettagli

Etichettatura degli additivi

Etichettatura degli additivi LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO Etichettatura degli additivi Laura Bersani Novara 7 dicembre 2011 laura.bersani@lab-to.camcom.it Miglioratori alimentari (food improvement agents package) Reg

Dettagli

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO 21 maggio 2004 Modifica del decreto 31 luglio 2003 concernente l'istituzione e la tenuta dell'albo degli imbottigliatori dei vini DOCG, DOC e IGT

Dettagli

FAQ (Risposte alle domande più frequenti) AGGIORNAMENTO AL 16/06/2015

FAQ (Risposte alle domande più frequenti) AGGIORNAMENTO AL 16/06/2015 Modalità di redazione dell elenco anagrafe delle Opere incompiute di cui all art.44-bis del DL 6/12/2011 n.201, convertito con modificazioni dalla legge 22/12/2011 n.214, ed in riferimento al Decreto 13

Dettagli

Ab Agricoltura e ambiente

Ab Agricoltura e ambiente 03 Ab Agricoltura e ambiente 1 01 Agricoltura La denuncia delle uve docg (Denominazione d Origine Controllata e Garantita), doc (Denominazione d Origine Controllata), e igt (Indicazione Geografica Tipica)

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

21 a edizione. Concorso Enologico Internazionale Verona, 26 30 marzo 2014

21 a edizione. Concorso Enologico Internazionale Verona, 26 30 marzo 2014 21 a edizione Concorso Enologico Internazionale Verona, 26 30 marzo 2014 1 Dalle Aziende a Veronafiere: l iter dei campioni I vini iscritti devono essere inviati a Veronafiere che provvederà a catalogarli,

Dettagli

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari.

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari. Avviso agli enti. Presentazione di progetti di servizio civile nazionale per complessivi 6.426 volontari (parag. 3.3 del Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione

Dettagli

VINI BIANCHI SPUMANTI. ITALIAVINI S.A.S. di A.TERRENO & C. Via Mazzini, 8 13836 Cossato (BI) mail: info@italiavini.net www.italiavini.

VINI BIANCHI SPUMANTI. ITALIAVINI S.A.S. di A.TERRENO & C. Via Mazzini, 8 13836 Cossato (BI) mail: info@italiavini.net www.italiavini. VINI BIANCHI SPUMANTI ITALIAVINI S.A.S. di A.TERRENO & C. Via Mazzini, 8 13836 Cossato (BI) mail: info@italiavini.net www.italiavini.net Asti DOCG Spumante Si presenta come il più tipico e piacevole spumante

Dettagli

Servizi di prevenzione incendi e di vigilanza antincendi svolti dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Servizi di prevenzione incendi e di vigilanza antincendi svolti dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Cod. ISTAT INT 00051 AREA: Ambiente e territorio Settore di interesse: Ambiente Servizi di prevenzione incendi e di vigilanza antincendi svolti dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Titolare: Dipartimento

Dettagli

QUADRO RIEPILOGATIVO SULLA REGOLAMENTAZIONER REGIONALE DELL APPRENDISTATO DI PRIMO LIVELLO

QUADRO RIEPILOGATIVO SULLA REGOLAMENTAZIONER REGIONALE DELL APPRENDISTATO DI PRIMO LIVELLO REGIONI REGOLAMENTAZIONE ORE E MODALITA APPRENDISTATO APPRENDISTATO Lazio no Valle D Aosta no Friuli Venezia Giulia si 500 ore annue per tre anni per apprendisti fra i 15 e 18 anni 400 ore annue per tre

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Allegato 1 Sezione I - Modalità di tenuta del registro di cui all art. 7. Vidimazione 1. Il registro è tenuto: a) manualmente ed è costituito da non oltre 200 fogli fissi o da schede contabili mobili da

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

Tenuta la Falcona si estende per trenta ettari sulle colline moreniche di Valeggio sul Mincio, tra Verona e il Lago di Garda. Un territorio ricco di

Tenuta la Falcona si estende per trenta ettari sulle colline moreniche di Valeggio sul Mincio, tra Verona e il Lago di Garda. Un territorio ricco di Tenuta la Falcona si estende per trenta ettari sulle colline moreniche di Valeggio sul Mincio, tra Verona e il Lago di Garda. Un territorio ricco di storia dove, passeggiando tra le vigne, si possono ancora

Dettagli

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica L arte di fare il vino Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica Un arte ma anche una sfida L industria enologica è oramai nota in tutto il mondo ma la capacità di produrre vini di qualità è

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER IL VINO A VELLETRI

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER IL VINO A VELLETRI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PER IL VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA VELLETRI Progetto Agricoltura Qualità ARSIAL 1 Art. 1. La denominazione di origine controllata «Velletri» è riservata ai vini

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 606/2009 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 606/2009 DELLA COMMISSIONE 24.7.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 193/1 I (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (CE) N. 606/2009 DELLA COMMISSIONE

Dettagli

SURVEY SUI RISTORANTI ITALIANI

SURVEY SUI RISTORANTI ITALIANI SURVEY SUI RISTORANTI ITALIANI criteri di scelta e posizionamento dei vini del Trentino Luglio 2014 UNIVERSO DI RIFERIMENTO: ristoranti/trattorie/wine bar presenti nelle principali guide italiane (Michelin,

Dettagli

LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE

LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE Fabio Grillo Spina Dipartimento dell Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Via Quintino Sella,

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 SPECIFICA N. 1

Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 SPECIFICA N. 1 Inserimento Prenotazione Booking On-Line. NUOVE INFORMAZIONI ADR 2015 Adeguamento alle Normative in vigore in materia di Trasporto di merci Pericolose e Rifiuti vigore dal 1/7/2015. Di seguito le novità

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO A 5 STAGIONE 2016

NORME DI ATTUAZIONE CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO A 5 STAGIONE 2016 NORME DI ATTUAZIONE CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO A STAGIONE 2016 Art. 1 (indizione) E indetto per la stagione 2016 il VIII^ Campionato Italiano di calcio per le seguenti divisioni: Agonistica Promozionale

Dettagli

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi:

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi: Newsletter del MARZO 2013 In sintesi: Entrata in vigore del regolamento CE 453/2010 CE E CLP _ Sostanze Chimiche_ Entrata in vigore regolamento CE 305/2011 CPR_ Prodotti da Costruzione_ Entrata in vigore

Dettagli

Disciplinare Tecnico di Produzione

Disciplinare Tecnico di Produzione Disciplinare Tecnico di Produzione Disciplinare Tecnico di Produzione di ArtiGelato Gelato Artigianale Tradizionale Garantito Tipo di prodotto Gelato artigianale. Denominazione del prodotto ARTIGELATO

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo

Dettagli

Risoluzione n. 375/E

Risoluzione n. 375/E Risoluzione n. 375/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Settore Fiscalità Indiretta ed Internazionale Roma, 28 novembre 2002 Oggetto: Applicazione dello speciale meccanismo del reverse charge di

Dettagli

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo

Dettagli

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice. ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.it NOI SIAMO CIO CHE MANGIAMO FEUERBACH Etichettatura: [ ]l'insieme

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

ISTRUZIONE PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO MVV INDICAZIONI DA RIPORTARE SUL DOCUMENTO

ISTRUZIONE PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO MVV INDICAZIONI DA RIPORTARE SUL DOCUMENTO ISTRUZIONE PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO MVV INDICAZIONI DA RIPORTARE SUL DOCUMENTO Ogni indicazione deve essere apposta in modo da risultare leggibile, anche nel documento allegato al messaggio di

Dettagli