CORSO PNSD - BYOD Scenari e processi didattici per l integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l uso di dispositivi individuali a scuola

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1 CORSO PNSD - BYOD Scenari e processi didattici per l integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l uso di dispositivi individuali a scuola

2 Sintesi attività Per favorire una progettualità scolastica innovativa, basata su principi di sostenibilità, replicabilità e flessibilità, e per superare i limiti dell obsolescenza dell hardware e del software nelle scuole, l azione #6 del Piano Nazionale Scuola Digitale si propone di incrementare la politica del Bring Your Own Device (Technology), l uso di dispositivi di proprietà degli studenti, in un ottica di classe digitale leggera. Il BYOD facilita e supporta la mediazione didattica: permette, infatti, lo sviluppo e l incoraggiamento di competenze di natura diversa, incentiva le intelligenze multiple, favorisce l inclusione, promuovendo le diversità che così diventano risorse e non disuguaglianze, rispetta gli stili cognitivi e le modalità sensoriali -visiva, uditiva, cinestetica.

3 BYOD e PNSD La transizione verso il digitale della scuola prevede un solido investimento per la creazione di ambienti digitali negli spazi delle scuole, promuovendo al contempo una visione di classe digitale leggera, perchè ogni aula sia quindi pronta ad ospitare metodologie didattiche che facciano uso della tecnologia. La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato. Perchè ciò sia possibile, occorre che le politiche di BYOD affrontino con decisione diversi temi, che includano la coesistenza sugli stessi dispositivi personali di occasioni sia di didattica, sia per la socialità; la sicurezza delle interazioni e l integrazione tecnica dei dispositivi personali con la dotazione degli spazi scolastici; l inclusività e i modelli di finanziamento per quelli personali. Come già avviene in altri paesi, occorre bilanciare l esigenza di assicurare un uso fluido degli ambienti d apprendimento tramite dispositivi uniformi, che garantiscano un controllato livello di sicurezza, con la possibilità di aprirsi a soluzioni flessibili, che permettano a tutti gli studenti e docenti della scuola di utilizzare un dispositivo, anche proprio.

4 Le disposizioni finora adottate (tra cui la Direttiva del Ministro del , Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ) con cui si disciplina l utilizzo di dispositivi personali durante le attività didattiche hanno affrontato spesso in modo troppo drastico la questione, generalmente chiudendo ad ogni possibilità di uso misto, senza discriminare tra il fascio di attività potenzialmente svolte nell ambiente scolastico. A tale scopo, il MIUR, in collaborazione con AGID e il Garante per la Privacy, svilupperà apposite linee guida in aggiornamento delle attuali disposizioni, per promuovere il Bring Your Own Device, con standard e pratiche chiare, identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nella pluralità di attività scolastiche, che vanno dalla compilazione del registro elettronico alla partecipazione alle attività progettuali tra studenti e docenti. Fermi restando gli investimenti sugli ambienti digitali e sul registro elettronico, specifici accordi territoriali realizzeranno sinergie di investimento per le finalità descritte sopra. Infine, tramite la sottoscrizione di Protocolli in Rete, accordi con partner privati potranno offrire un azione collaterale a sostegno dell ICT nelle istituzioni scolastiche.

5 SIAMO ATTREZZATI ALLA GESTIONE DI QUESTI DEVICE? 1.Accesso alla rete Ossia come studenti e insegnanti potranno connettersi: via cavo, via wireless o via VPN. La prima cosa da fare è progettare la rete wireless per favorire l accesso a tutti i device mobili ma a seguire vanno anche installati degli accessi via cavo per permettere la connessione di tutti i dispositivi. Infine se si vuole consentire l accesso da remoto al server della scuola (per esempio agli insegnanti può essere concesso l accesso anche da casa a test e registri) è necessario dotarsi anche di soluzioni vpn.

6 2.Sicurezza della rete Questo è sicuramente l aspetto più importante e critico in un approccio di BYOD e le modalità di gestione della sicurezza della rete vanno progettate e chiarite nel dettaglio tenendo in mente due aspetti: Ogni device deve essere collegato ad un individuo: nel momento in cui un dispositivo accede alla rete deve essere possibile sapere a chi il dispositivo appartiene, che tipo di autorizzazioni ha questo individuo, a quali aree della rete può accedere e risalire in caso di bisogno ai dati che ha scambiato I vecchi sistemi di controllo basati sugli indirizzi IP non sono più validi: bisogna dotarsi di sistemi di monitoraggio degli accessi che non si basano sugli indirizzi IP ma monitorano il peer to peer, il social sharing, l utilizzo delle app,

7 3.Controllo degli accessi alla rete Per garantire la sicurezza della rete e degli stessi utenti che la utilizzano è necessario dotarsi di un sistema di controllo degli accessi alla rete che scannerizza ogni richiesta di accesso e la valida sulla base di precisi standard che non guardano solo a user e password inseriti ma anche per esempio all antivirus installato sul dispositivo, all aggiornamento del sistema operativo, Per evitare poi che estranei possano accedere semplicemente conoscendo la password della rete internet ogni studente/insegnante deve avere la propria password associata al proprio dispositivo che non sarà valida se inserita da un altro dispositivo.

8 4.Gestione della rete Affinchè tutto funzioni nel miglior modo possibile e guasti o problemi vengano rilevati e risolti velocemente la scuola deve poter accedere in qualsiasi momento alla salute della propria rete ossia avere uno strumento che le mostri in tempo reale lo stato di utilizzo della rete: dispositivi connessi, disturbi, uso della banda, inefficienze, attacchi.

9 5. Gestione di app e device (MDM) In una scuola dove più alunni seguono la stessa lezione e quindi hanno bisogno di utilizzare gli stessi materiali deve essere pensata anche la gestione degli strumenti per la didattica a livello centralizzato per un discorso di licenze, aggiornamenti e conformità dello strumento stesso. Quindi in un approccio di BYOD la scuola deve considerare anche come gestire e rendere accessibili i materiali agli studenti/insegnanti che si registrano alla rete scolastica e devono poter vedere e usare le app abilitate al loro profilo.

10 # prima di poter comprendere un concetto occorre conoscerlo # per poterlo applicare occorre averlo compreso # prima di analizzarlo dobbiamo essere in grado di applicarlo # per poterlo sintetizzare, dobbiamo averlo prima analizzato # infine, per poterlo valutare dobbiamo essere capaci di sintetizzarlo Tassonomia di Bloom

11 Esempi di Applicativi per il BYOD valutazione trasversale e gestione della classe: Class Dojo;

12 piattaforme di blended learning, in modalità collaborativa: Kahoot - sistema di risposta in aula, basato sui dispositivi in possesso degli alunni e docenti come pc, tablet e smartphone. Introduce una didattica con le tecnologie semplice da usare da parte di chi progetta ma che aiuta i ragazzi a prendere il controllo del proprio apprendimento ed introduce la scuola al blended learning;

13 Socrative - piattaforma simile alla precedente ma di maggiore versatilità per le diverse opzioni proposte via browser o app. Consente la realizzazione di prove strutturate come questionari, test o sondaggi in fase di brainstorming iniziale, per favorire il lavoro collaborativo o per verificare il grado di apprendimento di un argomento studiato.

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