fig traffici bidirezionali per fascia oraria per singola strada
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- Maria Teresa Piazza
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1 fig traffici bidirezionali per fascia oraria per singola strada Circa il 55% del traffico ha origine nel Comune, il 37% del traffico ha origine nei comuni della Provincia e il rimanente 8% del traffico ha origine in aree extra provinciali. Analizzando le destinazioni emerge che l 83% del traffico è diretto nel Comune, con una componente di oltre il 47% (del traffico totale) destinata nella corona urbana (Area Centrale escluso il Centro Storico), e di circa il 19% in Centro Storico (l altro circa 17% è destinato nel resto del territorio comunale). Il 15% del traffico è destinato nella Provincia e solo il 2% del traffico ha destinazioni extra provinciali La comprensione e l interpretazione dei risultati delle indagini, nonché l analisi dei fenomeni in sede storica, forniscono alcune indicazioni chiarissime circa le criticità emergenti e i temi strategici che il PGTU deve sviluppare. Il primo dato importante riguarda l entità del traffico di attraversamento del centro storico. Dall elaborazione delle indagini emerge che circa l 80% del traffico privato delle radiali Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 91
2 è di attraversamento del centro storico; questo valore resta molto elevato (61%) anche per il traffico transitante in Via Roma. Anche il traffico commerciale presenta una quota di traffico di attraversamento molto elevata. Il secondo dato significativo riguarda il sistema dei parcheggi. I dati evidenziano che a livello di bilancio complessivo l offerta di parcheggio disponibile all interno del centro storico non è adeguata. Il terzo dato che merita attenzione riguarda l incidentalità. Da un lato il numero di sinistri manifesta una linea di tendenza crescente, dall altro sono in crescita anche gli incidenti con danni gravi alle persone, e i dati di dettaglio del periodo evidenziano alcune strade e/o incroci con eccessiva predisposizione all incidentalità, come evidenziato anche dalle figure 7.6, 7.7 e 7.8 relative al Piano della viabilità della provincia. Il quarto ed ultimo dato riguarda il ruolo della bicicletta. La composizione dei flussi rilevata sulle singole direttrici evidenzia percentuali in linea con gli standard tradizionali ad eccezione della componente bicicletta, che presenta un valore che a livello nazionale è più facile ritrovare nelle realtà con una forte tradizione ciclistica. Lo stesso tipo di indagine effettuato in Via Roma ha dato esiti addirittura sorprendenti: la bicicletta rappresenta una quota di poco inferiore al 40% sul totale del traffico rilevato. A fronte di questa analisi il PGTU segnala alcune azioni da avviare per rispondere alle esigenze individuate. 1) la definizione di percorsi esterni al Centro Storico funzionali, fluidi, sicuri e ben leggibili da parte degli automobilisti, in modo da ridurre gradualmente il traffico di attraversamento del Centro Storico e da eliminare il traffico commerciale pesante dalla viabilità urbana più centrale; 2) la regolamentazione delle aree di sosta su suolo pubblico, promuovendo azioni e interventi che portino ad una rilocalizzazione della domanda di sosta in funzione del tipo e della sua durata; 3) l irrinunciabile recupero ambientale delle strade più critiche e degradate attraverso la regolamentazione dell'accesso all Area Centrale della Città, senza però penalizzare il traffico operativo; 4) il consolidamento di un trend storico fortemente decrescente dell incidentalità, con risultati da monitorare anno per anno; 5) l'incentivazione della mobilità urbana a due ruote, puntando sulla realizzazione di una adeguata rete di ciclopiste, in grado di soddisfare appieno una componente già oggi molto rilevante (oltre il 7% del traffico totale lungo le radiali, circa il 35% del traffico totale in Via Roma). Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 92
3 fig Rete viaria. Assetto funzionale attuale fig Classificazione funzionale delle strade Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 93
4 fig Proposte del Piano generale del traffico urbano Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 94
5 4.7 aziende a rischio di incidente rilevante Sul territorio comunale è presente una azienda a rischio di incidente rilevante ai sensi del DPR 175/88 e del DL 65/95. Si tratta dell impianto di produzione e/o deposito di gas tecnici Eurogas s.r.l. situato in via Pradazzo 22 e catalogato con il codice DD069 dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio nell'inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti ai sensi dell art. 15, comma 4 del DL 334/1999. Il Comune nel maggio 2000 ha redatto un Piano di emergenza comunale che individua la zona di sicuro impatto interna allo stabilimento (da 0 a 20 metri), la zona di impatto (da 20 metri a 70 metri) e la zona di attenzione (da 70 metri a 210 metri). Il Piano individua inoltre la viabilità d'emergenza con la localizzazione dei posti di blocco / cancelli. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 95
6 4.8 natura e biodiversità Il territorio di Castelleone presenta un valore di superficie delle aree con copertura arborea pari a 238,4 ha suddiviso in 16,9 ha a siepi e filari, 153,7 ha a arboricultura, 67,8 ha a bosco. Questi valori rendono possibile la definizione di un indice che esprima la qualità ambientale attraverso il rapporto tra la superficie di verde arborato e il numero di abitanti. Per Castelleone questo indice riporta un valore di 266,95 mq di superficie arborata per abitante contro un valore medio provinciale di 286,2. Considerando le sole superfici boscate si scende a 75,91 mq/abitante contro un valore provinciale di 101,2. Si tratta in assoluto di valori piuttosto bassi che evidenziano l assenza di ampie superfici boscate, situazione che tipicamente caratterizza gli ambienti agricoli. fig. 8.1 indice di copertura arborea per abitante in mq Piano generale di indirizzo forestale, Provincia di Cremona, febbraio 2004 Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 96
7 fig. 8.2 superficie arborata nell ambito territoriale del Soresinese-soncinasco Piano generale di indirizzo forestale, Provincia di Cremona, febbraio 2004 L indice di boscosità di Castelleone è pari a 1,63 (valore medio provinciale pari a 2,08) e l indice di copertura arborea è pari a 5,74 (valore medio provinciale pari a 5,89). Per indice di boscosità si intende il rapporto tra la superficie boscata comunale e la superficie comunale netta (ovvero superficie comunale al netto della superficie urbanizzata) Per indice di copertura arborea si intende il rapporto percentuale tra la superficie arborata comunale (filari e siepi, arboricultura e boschi) e la superficie comunale netta. Gli elementi naturali della flora e della fauna del territorio di Castelleone sono ben rappresentati nel Parco locale di interesse sovracomunale Valle del Serio Morto. Il Parco della Valle del Serio Morto si colloca nei territori comunali di Castelleone (DGR del 27/06/1996) e San Bassano (DGR del 18/09/2000), a sud del nucleo urbano di Castelleone, a cavallo del canale colatore del Serio Morto per una lunghezza di circa dieci chilometri. Tale ambito risulta ancora abbondantemente segnato dalle tracce relitte del primitivo corso fluviale che ne ha determinato la formazione, finchè non venne realizzato l attuale canale scolmatore, il cui avvento, sin dagli anni Trenta, ha mutato drasticamente i regimi idrici e l assetto paesistico del territorio. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 97
8 Il canale scolmatore finisce con l intersecare le antiche anse fluviali, qui molto serpeggianti, svolgendo una funzione fortemente drenante. Sono così state consegnate all agricoltura ampie superfici di terreno altrimenti destinate al pascolo, al bosco umido, al prato o alla palude, come avveniva in altri tempi. Le emergenze morfologiche costituite dai ciglioni netti e ben marcati che definiscono i margini, particolarmente scoscesi, ospitano per la quasi totalità della loro estensione una densa vegetazione arborea che in alcuni tratti assume una discreta consistenz, tanto da costituire boschetti che si arrampicano sugli erti ciglioni. I ripiani intermedi creano habitat particolari in quanto caratterizzati da un elevata aridità superficiale e risultano spesso occupati da medicai. Nel contempo le anse del corso d acqua originario accolgono una ricca vegetazione acquatica palustre e di ripa. Il patrimonio vegetazionale è interessante, specie dove l instaurarsi di ambienti umidi ha determinato lo sviluppo di alneti, anche di discreta estensione. Agli alneti, caratterizzati prevalentemente dalla presenza di salice bianco, platano comune e pioppo grigio, si affiancano pioppeti e robinieti. Per quanto riguarda la fauna, tra i mammiferi si riscontra la presenza del coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), della lepre (Lepus europaeus), della donnola (Mustela nivalis), della faina (Martes foina) e del tasso (Meles meles). L avifauna si presenta particolarmente ricca con l allodola, il cardellino, il fringuello, l allocco, la capinera, il fagiano, l usignolo, il picchio e altre specie. Per ciò che riguarda l erpentofauna si ricordano la rana di Lataste, la rana esculenta, la raganella italiana, il ramarro e il biacco. All interno del Parco merita particolare attenzione il Bosco didattico Stazione di ecologia applicata e Centro Studi Naturalistici Monticelli cascina Stella sorto nel 1997 su un area di cava di sabbia e ghiaia dismessa da oltre un ventennio. Il Bosco didattico è inserito nella Stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura, costituita dalla Provincia di Cremona e dalla Regione Lombardia allo scopo di proteggere le specie vegetali della Pianura Padana. L'area verde occupa complessivamente una superficie di 25 ettari con oltre un chilometro di camminamenti che guidano gli ospiti alla scoperta di un piccolo catalogo vivente della vegetazione e della flora, soprattutto di quella arboreo-arbustiva, tipiche della provincia di Cremona e quindi della Pianura Padana. All'interno dell'area del Bosco didattico si trova la Cascina Stella, una tipica cascina cremonese già in gran parte ristrutturata dalla Provincia e destinata a divenire sede espositiva. La Cascina Stella accoglie un Centro per la cura e la riabilitazione della fauna selvatica in difficoltà gestito dal WWF; il Centro non è visitabile, ma il pubblico può assistere alla liberazione degli animali guariti durante l'apertura domenicale del Bosco Nato su iniziativa della Provincia di Cremona, il Bosco Didattico si propone come polo educativo per le scuole che, in ogni momento dell'anno, possono fruire del bosco come campo di ricerca e di verifica di quanto appreso in aula. Il bosco ospita la maggior parte delle specie arboree e arbustive esistenti nell'area centropadana, oltre a numerose specie erbacee, le quali accolgono una ricca varietà faunistica. Nei vivai Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 98
9 della Stazione Ambientale di Castelleone è attivo un programma specifico di propagazione di pioppi autoctoni della specie populus alba e populus nigra, produzione unica in Italia. Nell'area del Bosco Didattico si svolgono lezioni naturalistiche supportate da segnaletica e animate da percorsi che propongono le zone più importanti del parco, attuate nelle forme più adeguate ai singoli gradi di scolarità, a partire dalle scuole materne fino alle medie superiori. In linea generale i programmi didattici vertono sulla conoscenza della vita nel bosco e nello stagno, secondo le stagioni, con il riconoscimento dei singoli abitanti, vegetali e animali. Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 99
10 5. valutazione del Documento di Piano 5.1 analisi di coerenza esterna Si procede all analisi della coerenza delle azioni di piano con gli obiettivi strategici del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. A questo fine si utilzzano i 15 criteri prioritari di riferimento riportati nell Appendice D del PTCP per verificare gli eventuali scostamenti dei contenuti del PGT dagli obiettivi fissati dal PTCP. Nel caso si riscontrassero delle incompatibilità verrà svolto un approfondimento e verranno esplicitate le motivazioni di tale risultato. Le matrici seguenti evidenziano la compatibilità alta ( ), media ( ), bassa o non compatibile ( ) non applicabile (-) Comune di Castelleone - Piano di Governo del Territorio 100
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