Giuliano Vigini GUIDA ALLA BIBBIA. Tutto quello che c è da sapere a portata di mano

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1 Giuliano Vigini GUIDA ALLA BIBBIA Tutto quello che c è da sapere a portata di mano

2 Ideazione e progetto editoriale: Giuliano Vigini Coordinamento: Pino Occhipinti Assistenza tecnica: Annamaria Riboldi; Silvia Costantino Le citazioni bibliche sono tratte da La Sacra Bibbia nella versione ufficiale a cura della Conferenza Episcopale Italiana 2008 Fondazione di Religione Santi Francesco d Assisi e Caterina da Siena PAOLINE Editoriale Libri FIGLIE DI SAN PAOLO, 2009 Via Francesco Albani, Milano edlibri.mi@paoline.it Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Corso Regina Margherita, Torino

3 PREMESSA DELL EDITORE Nell ambito della Bibbia Paoline, questa guida inaugura la nuova serie di strumenti e sussidi che affiancheranno periodicamente la sezione dei Testi, per offrire documentazione, analisi e informazioni utili a tutti coloro che, per studio o bisogno di approfondimento, vogliono accostarsi più organicamente e scientificamente alla lettura della Bibbia. Già si prevede, in questa linea, una nuova edizione, rivista e notevolmente ampliata, del Vocabolario del Nuovo Testamento greco-italiano, ormai esaurito, e altre opere sono programmate, con l idea di costituire un corpus di validi strumenti di consultazione. Così, mentre continua la pubblicazione della Bibbia nella nuova versione ufficiale della CEI (dopo Il Nuovo Testamento è previsto nei prossimi mesi un volume contenente tutti i libri sapienziali), inizia la sezione di sussidi biblici, di cui questa guida rappresenta la prima tappa. Non è superfluo al riguardo rilevare che, se sono numerose le opere consimili nel mercato librario, il presente volume ha tutte le caratteristiche per farsi apprezzare e per ritagliarsi un suo spazio originale: sia per la bontà dell impianto, l aggiornamento esegetico e la chiarezza espositiva, sia per l ampiezza dell apparato di indici e sussidi che, senza timore di smentite, non ha precedenti nel panorama editoriale. Le Figlie di San Paolo confidano pertanto di aver messo a disposizione, anche in questo caso come già nell edizione commentata della Bibbia, versetto per versetto, una preziosa scala di servizio, che aiuterà a raccogliere dalla Parola di Dio tutti i suoi frutti.

4 Introduzione generale alla Bibbia COME SI È FORMATA LA BIBBIA Dio si è manifestato all umanità per rivelare se stesso e il suo disegno di salvezza. Nel corso dei tempi, le parole e le azioni di Dio sono confluite, almeno in parte, in una collezione di libri riconosciuti sacri, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e, in quanto tali, sono stati consegnati alla Chiesa come deposito perenne e autorevole di fede da trasmettere agli uomini di ogni tempo. La Bibbia sostantivo singolare derivato dal latino Biblia designa appunto quelli che in greco erano chiamati i libri (ta biblia), ossia le Scritture (graphai) sacre o, semplicemente, la Scrittura (graphē). Questi libri saranno poi raccolti in un elenco ufficiale e definitivo detto canone : in ebraico qāneh, in greco kanōn, termini che, dal significato originario di canna o asta per misurare, passeranno ad indicare, in senso traslato, la regola per eccellenza, lo standard di riferimento. Tali libri, proprio in virtù del loro status canonico, erano e sono infatti assunti come normativi dalle varie confessioni religiose. Prima però di arrivare al canone che ha configurato la struttura e la sequenza definitiva dei libri all interno della Bibbia, si è avuto un processo di ricostruzione della loro genesi letteraria estremamente accidentato, fatto di numerosi passaggi, dalle tradizioni orali alle testimonianze scritte. Attraverso lo studio e il confronto delle molteplici tradizioni testuali alle quali ha dato uno straordinario apporto in tempi recenti la scoperta dei rotoli 13

5 Introduzione generale sono accolti con la medesima attenzione viva e partecipe, trattandosi di scritti che, per quanto significativi per qualche aspetto, non parlano alla fede e alla vita dei credenti allo stesso modo, con uguale profondità o intensità d accenti. Detto questo, non è naturalmente in gioco l ispirazione divina dei testi biblici. Al di là delle specificità, del valore e del grado di coinvolgimento di ciascuno di essi, si torna infatti alla verità di fede che essi sono Parola di Dio, in quanto costituiti da eventi fondativi, parole rivelate, atti salvifici radicati nella tradizione viva di una comunità credente, che ha suggellato nell antica alleanza il proprio impegno con Dio e l ha rinnovato nella nuova mediante la fede in Gesù, il Verbo di Dio fatto carne (Gv 1,14). I due passi classici di 2 Tm (3,16) e 2 Pt (1,20-21) sono al riguardo particolarmente espliciti nel riconoscere che tutta la Scrittura è ispirata da Dio (theopneustos) e che, proprio per questo, risulta efficace nel momento in cui la si accoglie come parola che istruisce ed edifica l intera comunità. Allo stesso modo dice l autore di 2 Pt le profezie bibliche, come il resto delle Scritture, sono riferite da uomini che, sospinti dallo Spirito Santo, annunciano la Parola di Dio, e non vanno pertanto sottoposte al giudizio soggettivo parziale e arbitrario dei singoli, bensì all interpretazione corretta e sicura della Chiesa, che possiede il dono dello Spirito che la guida. Così il cerchio si chiude. La Parola di Dio, trasmessa in diverse forme ai patriarchi, ai profeti, ai sapienti, incarnata come parola universale di salvezza (At 13,26) e di vita (Fil 2,16) in Gesù; consegnata alla predicazione degli apostoli e della Chiesa, diventa Scrittura. E la Scrittura, a sua volta, custodisce, tramanda e rende testimonianza perenne a questa Parola che continua ad agire nella storia e nei cuori. I LIBRI DEL CAMMINO DELLA FEDE Nel presentare le trame del disegno con il quale Dio realizza ciò che ha stabilito per l uomo e per l universo, la Bibbia disegna anche il cammino della fede e dell obbedienza, così come dell incredulità e della disobbedienza a Dio. 19

6 Introduzioni La fede è la risposta all amore e alla fedeltà di Dio. La fede d Israele si esprime così per bocca di Salomone: Signore, Dio d Israele, non c è un Dio come te, né lassù nei cieli, né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore (1 Re 8,23). In questa preghiera la fede si connota innanzitutto come riconoscimento della grandezza e della potenza di Dio, nel ricordo dei benefici ricevuti, ma lascia anche intravedere l adesione e il coinvolgimento con cui tutto il popolo vuole celebrare le opere del Signore, si impegna ad ascoltare la sua parola e a renderla operante nella vita. Questa è l obbedienza che nasce dalla fede. La perdita di fede con tutto ciò che essa genera di negativo sul piano religioso, morale ed etico nasce invece da una graduale irrilevanza di Dio nella vita. Ci si dimentica a poco a poco dei suoi doni, della sua parola, della sua legge, del timore che gli è dovuto. Il dramma della disobbedienza che attraversa per lunghi tratti l esperienza di fede d Israele riflette questa situazione. In un rapporto con Dio che si spezza, la ribellione, l infedeltà e l ingiustizia come spesso denunciato dai profeti diventano la norma. Così si chiude l orizzonte del futuro, mentre si apre ogni volta che la speranza rinasce nella fede e nell obbedienza a Dio. Nel NT il cammino di fede si delinea chiaramente a partire dalla fede di Gesù e in Gesù. La fede attraversa tutta la sua vita e rappresenta, nei suoi vari aspetti, anche il filo che lega insieme tutto il messaggio del NT. Essa non è un tema tra i tanti, ma la meta e la via di ogni pensare e agire, perché tutto si definisce e compendia alla luce della fede. Essa non è solo una necessità inderogabile, ma una forza inesauribile, perché tutto è possibile per chi cre de (Mc 9,23): tanto che basta un briciolo di fede per ottenere dalla potenza di Dio anche ciò che va al di là del limite umano (Mt 17,20; Mc 11,22; Lc 17,6). La fede inizia con un cammino in teriore alla ricerca di un senso e di un esperienza di verità che liberi. Lungo questo cammino di cono scenza, Dio si fa incontro e indica la direzione da prendere per dare un significato alla propria vita. Questo significato è Lui, il mistero del suo amore rivelato in Gesù, e la fede è pri ma di tutto l abbandono a questo mistero d amore: Noi abbiamo 20

7 Introduzione generale conosciuto e creduto l amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell amore rimane in Dio e Dio rimane in lui (1 Gv 4,16). Con il dono della grazia e sotto la guida dello Spirito, chi crede entra nell intimo di questa relazione finale con Dio e da lì arriva a capire il contenuto e l orizzonte della fede come fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede (Eb 11,1). Ma non si può avere questa fede nel Padre sen za avere prima la fede nel Figlio che egli ha mandato nel mondo (Gv 12,44) per compiere le sue opere (Gv 6,28-29). La salvezza e la giu stizia che vengono da Dio passa no, infatti, dall atto di fede che Dio si è manifestato in Gesù; che Gesù, il Verbo fatto carne (Gv 1,14), ci ha amati e ha dato se stesso per noi (Gal 2,20), e infine che si è giusti ficati solo mediante la fede in Ge sù (cfr., ad esempio, Gal 2,16.20; 3,26). A partire dal fondamentale ri conoscimento che Gesù è il Signore, morto e risorto (Rm 4,24; 10,10), la fede esce dal chiuso di un adesione puramente intellet tuale per diventare sequela, predicazione e testimonianza. Sequela come rinuncia agli affetti, ai beni e alle sicurezze di questo mondo per affidare interamente la propria vita a Dio, secondo l e sempio e gli insegnamenti di Ge sù. Predicazione come annun cio di Cristo della sua morte e della sua risurrezione e come chiamata alla fede in lui, via, verità e vita (Gv 14,6). Testimonianza co me coraggio di portare la croce e di perseverare nelle prove, mettendo come sigillo sopra ogni parola e ogni gesto la carità che tutto edifica (1 Cor 13,1-13). Questa è l opera della fede che agisce. Se per la giustificazione iniziale non servono le opere della legge, perché basta la legge della fede (Rm 3,28; Gal 2,16), per il giudizio finale le opere sono ne cessarie (Gc 2,22): anzi, esse rap presentano lo sviluppo naturale della fede (Gc 2,18.26), che senza le opere sarebbe come morta (Gc 2,17). La fede non può dunque con sistere soltanto nel professare e proclamare delle verità, ma deve calarsi nella vita e tradursi in tutti quei gesti di carità e di bene (Rm 2,6; 2 Cor 5,10; Gal 5, ; 6,7-10) che rappresentano l identità stessa dell agire cristiano. In realtà, se già è difficile credere così difficile che perfino i discepoli di Gesù vengono spes so rimproverati per la loro poca 21

8 Introduzioni fede (Mt 6,30; 8,26; 14,31; 16,8; 17,20; Lc 12,28), ancora più dif ficile è vivere la fede. Che comporta l essere costantemente in Cri sto, camminare in Cristo, essere una cosa sola con Cristo, per manifestare, come singoli e come popolo di Dio, ciò che ren de la fede credibile: la santità della vita, la fraternità dell amore, l u nità della comunione. Così la fede diventa operosa (1 Ts 1,3; 2,13) e, con la carità e la speranza, forma una nuova unità (1 Ts 1,3; 5,8): l una genera l altra; l una è attiva nell altra, mentre in sieme accompagnano i credenti verso la risurrezione dell ultimo giorno e la beatitudine del regno promesso, aiutandoli a tenere sempre fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la por ta a compimento (Eb 12,2). 22 LA LETTURA DELLA BIBBIA Si è già visto all inizio che la Bibbia non è nata come un libro unico, definitivo e completo in ogni sua parte. Per l AT la sua composizione si è addirittura protratta per molti secoli, a differenza del NT, per il quale è bastato un periodo piuttosto breve (circa cinquant anni). Nel corso del tempo, alcuni libri hanno avuto, per la loro autorevolezza, più influenza di altri; alcuni passi di singoli libri (come i Sal o Is) sono stati utilizzati e citati in abbondanza, mentre altri sono rimasti, per motivi diversi, più trascurati o completamente nell ombra. I singoli libri, inoltre, presentano difficoltà di comprensione e interpretazione molto differenti. Già quando un testo è antico, lontano dal mondo, dalla cultura, dalla sensibilità e dall esperienza di oggi, si fa più fatica a capirlo, ma, mentre per alcuni libri può comunque bastare un semplice approccio, per molti altri il livello di attenzione e penetrazione dev essere invece più alto. Perché una pluralità di elementi e problemi esige che si scavi in profondità, avendo anche adeguati strumenti di analisi a supporto, senza i quali il testo rimane oscuro o non chiarito nella sua pienezza di significato. Può apparire ovvio, ma non lo è, che si debba quindi affrontare la Bibbia nel modo giusto, per comprenderla e gustarla fino

9 Introduzione generale in fondo. Comprendere ciò che si legge può essere innanzitutto una questione lessicale e linguistica: si tratta infatti, per prima cosa, di capire le parole, afferrarne il senso generale o specifico, contestualizzarle, ossia collocare un brano, una frase, un termine nell ambito (religioso, culturale, storico, geografico, ecc.) che è loro proprio, per meglio definirli o precisarli. Non meno importante è la questione letteraria, dato che se si accosta una composizione poetica o un racconto storico, un vangelo o una lettera paolina, un libro sapienziale o l Apocalisse, una parabola o un miracolo, la lettura e la valutazione devono tener conto di queste diversità di genere e delle loro rispettive funzioni. Quando poi si tratta di scritti che non hanno un unico autore, ma più autori, gruppi o comunità, che hanno conosciuto un lungo processo di elaborazione prima di arrivare alla loro forma definitiva, e che pertanto rispecchiano più stadi, interventi e stili di scrittura, la comprensione si pone evidentemente anche a livello di intenzioni e prospettive, oltreché di unità, interdipendenza o discontinuità tra le varie parti. Comprendere, infine, il messaggio del testo significa pensare alla sua prima comunità di riferimento, ai suoi iniziali lettori, ma vuol dire anche cercare di cogliere ciò che il testo, così come si presenta, comunica alla riflessione religiosa ed etica dei credenti di oggi. Senza, naturalmente, amplificazioni o forzature indebite; senza trovare ad ogni costo soluzioni o applicazioni che non ci sono. Questo sforzo complessivo di comprensione del testo racchiude implicitamente in sé anche la volontà di ricercare nella Bibbia tutti quei fili che, al di là degli aspetti particolari, legano l insieme nell unità e nella coerenza interna della medesima visione di fede. Un interpretazione fedele e completa ha il compito di indicare, attraverso il senso letterale e il senso teologico, anche questo orizzonte più ampio entro il quale la parola riceve una pienezza di verità che la illumina. È così che il testo può sprigionare tutta la sua ricchezza e la sua forza creatrice diventando una parola dinamica, che si trasforma in incontro e rapporto personale con il Dio vivente. Questo significa che la lettura non è rimasta su un piano puramente intellettuale e di ascolto passivo, ma è scesa nell intimo per dare continuità e fecondità agli insegnamenti e agli stimoli ricevuti. 23

10 Introduzioni Un approccio alla Bibbia di questo tipo biblicamente sapiente nella sua conoscenza e apertura al mistero di Dio conduce alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione, ossia a una lettura orante della Scrittura. La lectio divina, nei suoi vari stadi, ha come scopo ultimo appunto questo: interiorizzare la Parola e far crescere, attraverso questo esercizio, l esperienza profonda dell amore di Dio e della sua volontà di salvezza. Con questa disposizione d animo, anche le parole antiche, già ascoltate molte volte, risuonano in modo nuovo: a volte anche sorprendentemente nuovo. Perché vengono accolte, non solo da una ragione che pensa, indaga, analizza, confronta, ma anche da un cuore umile, che docilmente si lascia afferrare e stringere nell abbraccio d amore del Dio che gli parla. Nel raccoglimento e nel silenzio ha luogo così un esperienza meditativa e contemplativa di grande dolcezza, che non si esaurisce tuttavia in un appagamento spirituale solitario, né in un intelligenza tutta personale delle cose divine, ma diventa comunione di fede con tutta la Chiesa. È in virtù di questa Parola, così compresa e vissuta, che si può testimoniare con verità e coraggio la fede nel Signore. 24

11 INDICE GENERALE Premessa dell editore pag. 7 Traslitterazione dall ebraico e dal greco» 8 INTRODUZIONI» 11 Introduzione generale alla Bibbia» 13 Introduzione all Antico Testamento» 25 Genesi» 54 Esodo» 57 Levitico» 60 Numeri» 63 Deuteronomio» 65 Giosuè» 68 Giudici» 70 Rut» 72 1 e 2 Samuele» 74 1 e 2 Re» 76 1 e 2 Cronache» 78 Esdra» 80 Neemia» 82 Tobia» 84 Giuditta» 86 Ester» 88 1 e 2 Maccabei» 90

12 Giobbe pag. 92 Salmi» 95 Proverbi» 98 Qoèlet» 101 Cantico dei Cantici» 104 Sapienza» 107 Siracide» 110 Isaia» 113 Geremia» 116 Lamentazioni» 119 Baruc» 121 Ezechiele» 123 Daniele» 125 Osea» 127 Gioele» 129 Amos» 131 Abdia» 133 Giona» 135 Michea» 137 Naum» 139 Abacuc» 141 Sofonia» 143 Aggeo» 145 Zaccaria» 147 Malachia» 149 Introduzione al Nuovo Testamento» 151 Matteo» 183 Marco» 186 Luca» 189 Giovanni» 192 Atti degli Apostoli» 195 Romani» Corinzi» Corinzi» 204 Gàlati» 207 Efesini» 210

13 Filippesi pag. 213 Colossesi» Tessalonicesi» Tessalonicesi» Timòteo» Timòteo» 228 Tito» 231 Filèmone» 234 Ebrei» 237 Giacomo» Pietro» Pietro» Giovanni» Giovanni» Giovanni» 255 Giuda» 258 Apocalisse» 261 SUSSIDI» 265 Cronologia dell Antico Testamento» 267 Cronologia del Nuovo Testamento» 273 Cronologia delle principali edizioni della Bibbia» 280 Glossario dei termini tecnici delle discipline bibliche» 288 Proposte di orientamento bibliografico» 307 INDICI» 325 Indice dei popoli (Antico Testamento)» 327 Indice dei nomi di persona e dei luoghi (Antico Testamento)» 339 Indice dei nomi di persona e dei luoghi (Nuovo Testamento)» 399 Indice dei temi principali (Antico Testamento)» 421 Indice dei temi principali (Nuovo Testamento)» 445

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