Quali sono gli effetti del percorso di formazione PON
|
|
- Nicolina Silvestri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Quali sono gli effetti del percorso di formazione PON Valutazione di una innovazione didattica mediante esperimento controllato Ottobre 2009 UNIONE EUROPEA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA INVALSI
2 Contenuti La struttura della presentazione Perché valutare le ricadute di PON sugli studenti? Che cos è e cosa misura PON M@tabel? Quali strumenti vengono utilizzati? Per ulteriori informazioni:
3 Perché valutare le ricadute di PON sugli studenti? 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 PA Bolzano I dati più recenti segnalano che sono troppo pochi gli studenti ricchi di competenze in matematica Campania Basilicata Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia OCSE = 32,4% Italia = 19,6% Sicilia Liguria Lombardia Piemonte PA Trento Sardegna Puglia Veneto Percentuale degli studenti di 15 anni con competenze in matematica tali da risolvere problemi complessi (superiore al terzo livello) Fonte: OCSE-PISA 2006
4 Perché valutare le ricadute di PON sugli studenti? 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0-25,0 PA Bolzano Campania Basilicata e troppi quelli poveri di competenze Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Sicilia Liguria Lombardia Piemonte PA Trento Sardegna Puglia Veneto Italia=13,5% Percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze in matematica (inferiori al primo livello) Fonte: OCSE-PISA 2006 OCSE=7,7%
5 Perché valutare le ricadute di PON sugli studenti? Obiettivi di servizio nel Mezzogiorno per il periodo Il PON Istruzione è finanziato all interno del Quadro Strategico Nazionale Ratio: investimento sull istruzione in quanto fattore essenziale per contribuire allo sviluppo, alla crescita della produttività, reddito individuale e collettivo e alla mobilità sociale. Gli interventi finanziati nel periodo si pongono tre obiettivi principali: -Ridurre % di abbandoni prematuri (max 10%) - Ridurre % 15-enni con scarse competenze in lettura (max 20%) - Riducendo % 15-enni con scarse competenze in matematica (max 21%) è sempre più importante capire cosa funziona
6 percorso di formazione e innovazione didattica Matematica. Apprendimenti di Base con e-learning Le caratteristiche di PON M@tabel Formazione attualmente rivolta agli insegnanti delle Regioni PON Scarso rendimento in matematica (PISA) INVALSI Problema risolvibile con nuove modalità di insegnamento centrate sull applicazione delle nozioni a casi concreti Disegno progettuale Valuta l efficacia dell intervento Formazione degli insegnanti Miglior atteggiamento e rendimento degli studenti in matematica Nuova didattica in classe da parte degli insegnanti
7 Il contenuto del programma Le caratteristiche di PON Le unità didattiche l intensità del trattamento Almeno 18 ore complessive di trattamento in 6 settimane nell anno scolastico. Tutor con ruolo attivo di promozione e controllo. Invito ad usare la piattaforma anche dal secondo anno comunicazione assidua. in poi e La collaborazione a scuola l intensità del trattamento 2 Invito nel bando a far partecipare tutti gli insegnanti di matematica della scuola, concretamente applicato poi nella decisione di osservare solo scuole in cui i partecipanti saranno due o più. Il monitoraggio più mirato Rafforzamento del monitoraggio: non solo il diario di bordo e i dati di log della piattaforma, difficilmente utilizzabili, ma anche questionari rivolti agli insegnanti e ai tutor nei quali si raccolgono informazioni utili su cosa viene fatto davvero.
8 Le domande e il significato del termine valutazione La metodologia adottata Cosa ne pensano gli insegnanti? Cambiano le loro modalità di insegnamento e alcuni atteggiamenti? In che misura incide sulle competenze in matematica e sugli atteggiamenti degli studenti?
9 La metodologia adottata: uno studio randomizzato Siamo nella situazione ideale, in cui la valutazione viene pensata ex ante. Questo si è tradotto in una razionalizzazione della logica dell intervento e di orientamento alla raccolta dei dati necessari per la valutazione. La metodologia adottata Gli studi randomizzati vengono utilizzati in campo educativo in tutto il mondo per capire come funzionano programmi, progetti, interventi, politiche. Il modello analitico di uno studio randomizzato si basa su due pilastri: 1. suddivisione dei candidati al trattamento in due gruppi: trattati e controlli; 2. assegnazione casuale dei candidati ai due gruppi. Le differenze post trattamento tra i due gruppi sono considerabili come effetto del trattamento.
10 La metodologia adottata: uno studio randomizzato Lo studio randomizzato riguarda le scuole / i docenti della secondaria di primo grado (nodo critico nel percorso scolastico) La metodologia adottata Le scuole coinvolte sono state divise mediante sorteggio in due gruppi: scuole che partecipano da subito (A.S. 2009/10) scuole che partecipano a partire dall anno prossimo (A.S. 2010/11). L estrazione mediante sorteggio è necessaria per creare due gruppi di scuole e insegnanti statisticamente equivalenti: non essendovi differenze di partenza tra i due gruppi, l eventuale differenza negli apprendimenti osservata dopo un anno può essere plausibilmente attribuita alla sperimentazione del piano PON M@t.abel+
11 Come si confrontano i due gruppi per stimare gli effetti di PON M@tabel? La metodologia adottata Esposizione immediata a m@t.abel+ Esposizione dilazionata a m@t.abel+ 2009/ / / / / /12 1 coorte 3 media 3 media 2 coorte 2 media 3 media 2 media 3 media 3 coorte 1 media 2 media 3 media 1 media 2 media 3 media 4 coorte 1 media 2 media 1 media 2 media 5 coorte 1 media 1 media Legenda Esposto a m@t.abel+ Non ancora esposto a m@t.abel+ stima degli effetti di un anno di coinvolgimento in M@tabel punteggi medi nei test degli studenti delle scuole sorteggiate per implementare M@t.abel+ il primo anno Confronto tra: e punteggi medi ottenuti dagli studenti delle scuole sorteggiate per implementare M@t.abel+ l anno successivo
12 Le principali minacce alla solidità dell esperimento - mancata partecipazione ai corsi di un gran numero di insegnanti; La metodologia adottata - abbandono dei corsi da parte di un gran numero di insegnanti; - rifiuto a partecipare alle rilevazioni da parte degli insegnanti; - mancata applicazione dei principi della formazione (ad esempio la sperimentazione in classe) da parte degli insegnanti nella classe indicata come parte del campione o applicazione solo parziale (occorre almeno sapere cosa è stato fatto, a quel punto).
13 Perché raccogliere tanti dati oltre ai risultati delle prove di apprendimento sugli studenti? Raccolta di informazioni su contesto, scuola, insegnanti e studenti La metodologia adottata con tre obiettivi: 1.testare la fortuna avuta con la randomizzazione; 2.aumentare la precisione delle stime; 3.Ipotizzare e testare (parzialmente) meccanismi esplicativi degli effetti.
14 14 Per ulteriori informazioni
15 15
16 Calendario delle attività Calendario di massima dei prossimi appuntamenti con la valutazione Autunno 2009 breve raccolta di dati presso le scuole sul contesto e per individuare in quali classi insegnano i docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 prima rilevazione sui docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 (questionario da compilare prima dell avvio delle sperimentazioni in classe) Maggio 2010 rilevazioni sugli studenti delle classi del campione sopraindividuato tramite prove del SNV / INVALSI (prima, seconda e terza media) completamento del percorso PON M@t.abel 2009/2010 con diario di bordo e questionario finale (rivolto a docenti e a tutor) seconda rilevazione sui docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 (questionario da compilare) eventuali interviste in profondità a tutor e insegnanti
17 Le domande e il significato del termine valutazione La metodologia adottata Cosa ne pensano gli insegnanti? Cambiano le loro modalità di insegnamento e alcuni atteggiamenti? In che misura incide sulle competenze in matematica e sugli atteggiamenti degli studenti?.. NON si valutano le scuole, NON si valutano gli insegnanti, NON si valutano i tutor, NON valutano gli studenti. Si valuta la proposta formativa Mat@bel+ (e con diversi se )
18 Le domande e il significato del termine valutazione Cosa ne pensano gli insegnanti? Cambiano le loro modalità di insegnamento e alcuni atteggiamenti? La metodologia adottata In che misura incide sulle competenze in matematica e sugli atteggiamenti degli studenti? L apprendimento/competenza in matematica Prove INVALSI rilevate su un campione di classi: per la prima media, prove del SNV, per la seconda e terza media, prove collegate (sempre mediante scale di Rash) L atteggiamento verso la matematica (e la scuola) Il numero di assenze (rilevate presso le segreterie scolastiche) Il rendimento scolastico complessivo (rilevate presso le segreterie scolastiche e/o MIUR) Il gradimento della matematica (questionari specifici) Etc.
19 Come funziona Le caratteristiche di PON La formazione è blended e strutturata in quattro fasi: 1. incontri introduttivi in presenza con il tutor; 2. incontri on line e scelta delle unità didattiche; 3. sperimentazione in classe di 4 attività didattiche, con assistenza on-line del tutor e compilazione di un diario di bordo; 4. incontro finale, consegna del diario di bordo e del questionario finale da parte degli insegnanti.
20 Le caratteristiche di PON Alcune caratteristiche di rafforzate dal PON Istruzione Le unità didattiche 28 unità rivolte alla scuola secondaria di primo grado costituite da una parte introduttiva rivolta al docente, una sorta di sceneggiatura che dettaglia le attività da fare in classe, i relativi documenti di supporto scaricabili, indicazioni metodologiche e spunti di approfondimento disciplinare, suggerimenti su attività addizionali, elementi di prova di verifica per valutare l effettiva comprensione da parte degli studenti, una biblio/sitografia. L approccio alla base delle unità enfatizza la componente applicativa degli insegnamenti di matematica (come OCSE-PISA). Gli insegnanti sono chiamati a testare le unità e a redigere un diario di bordo indicando difficoltà e punti di forza del lavoro svolto. La collaborazione on line e a scuola La discussione on line, con la classe virtuale e con il tutor è centrale e verte proprio su difficoltà incontrate e modi con cui si sono superate.
21 Calendario delle attività Calendario di massima dei prossimi appuntamenti con la valutazione Autunno 2009 breve raccolta di dati presso le scuole sul contesto e per individuare in quali classi insegnano i docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 comunicazione ai tutor delle classi in cui suggerire che venga effettuata la sperimentazione in classe delle 4 attività (solo per i docenti di PON M@t.abel 2009/2010 ) prima rilevazione sui docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 (questionario da compilare prima dell avvio delle sperimentazioni in classe) Maggio 2010 rilevazioni sugli studenti delle classi del campione sopraindividuato tramite prove del SNV / INVALSI (prima, seconda e terza media) completamento del percorso PON M@t.abel 2009/2010 con diario di bordo e questionario finale (rivolto a docenti e a tutor) seconda rilevazione sui docenti PON M@t.abel 2009/2010 e 2010/2011 (questionario da compilare) eventuali interviste in profondità a tutor e insegnanti
22 I confronti per ottenere la stima dell effetto di due anni: effetto esperienza La metodologia adottata Esposizione immediata a m@t.abel+ Esposizione dilazionata a m@t.abel+ 2009/ / / / / /12 1 coorte 3 media 2 coorte 2 media 3 media 2 media 3 coorte 1 media 2 media Assunto: poter utilizzare una coorte precedente come sostituto del gruppo di controllo mancante. L eventuale effetto coorte può essere corretto osservando il seguente: Esposizione immediata a m@t.abel+ Esposizione dilazionata a m@t.abel+ 2009/ / / / / /12 1 coorte 3 media 2 coorte 2 media 3 media 3 coorte 2 media. Può essere eventualmente esteso al terzo anno
23 Dimensione del campione e potenza del disegno (minimum detectable effect) Dimensione campionaria e potenza del disegno Il moltiplicatore è pari a 2,5 per i parametri standard nei disegni sperimentali multilivello (livello di confidenza al 95% per potenza 80%). Nel caso in cui si riescono a seguire 100 scuole (K): 50% trattate e 50% controlli (P) tenendo conto di eventuali cadute tra gli insegnanti originariamente iscritti; dato che vi sono tra le scuole iscritte una media di 4 docenti (J), con una classe per docenti e una media di 19 studenti per classe (stima prudenziale - N) Proporzione della varianza dell abilità: scuole=0,090; classi=0,125; studenti=0,785. (fonte: Prova nazionale INVALSI 2008 sugli studenti di terza media) Varianza spiegata dai predittori raccolti (R 2 ): -> stima pessimistica (10%) MDES 0,208 -> stima ottimistica (40%) MDES 0,2 La soglia standard per questo tipo di esperimenti è 0,20. Si tratta di un effetto grosso dal punto di vista dei processi scolastici: M@tabel può davvero arrivare a questa soglia? Un effetto positivo e non significativo non vorrebbe dire che non funziona
24 Un primo effetto della valutazione di Un primo effetto della valutazione di Siamo nella situazione ideale, in cui la valutazione viene pensata ex ante. Questo si è tradotto in una razionalizzazione della logica dell intervento e di orientamento alla raccolta dei dati necessari per la valutazione. Le unità didattiche l intensità del trattamento Almeno 18 ore complessive di trattamento in 6 settimane nell anno scolastico. Tutor con ruolo attivo di promozione e controllo. Invito ad usare la piattaforma anche dal secondo anno in poi e comunicazione assidua. La collaborazione a scuola l intensità del trattamento 2 Invito nel bando a far partecipare tutti gli insegnanti di matematica della scuola, concretamente applicato poi nella decisione di osservare solo scuole in cui i partecipanti saranno due o più. Il monitoraggio più mirato Rafforzamento del monitoraggio: non solo il diario di bordo e i dati di log della piattaforma, difficilmente utilizzabili, ma anche questionari rivolti agli insegnanti e ai tutor nei quali si raccolgono informazioni utili su cosa viene fatto davvero.
Il Referente per la Valutazione come Osservatore Esperto nel Progetto
Il Referente per la Valutazione come Osservatore Esperto nel Progetto Valutazione.M@tabel La logica della formazione e le caratteristiche del progetto PON Valutazione.M@t.abel+ Maggio 2011 UNIONE EUROPEA
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliPQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica
PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze
DettagliStefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.
Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa
DettagliFORMAZIONE in ingresso per i neoassunti docenti 2014/2015: sperimentare un modello innovativo per l anno di prova
FORMAZIONE in ingresso per i neoassunti docenti 2014/2015: sperimentare un modello innovativo per l anno di prova a cura della DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE SCOLASTICO Outline I punti di forza I
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliBando Cl@ssi 2.0 Scuole statali secondarie di secondo grado
Prot. n 3334 del 6 settembre 2010 Bando Cl@ssi 2.0 Scuole statali secondarie di secondo grado Il Piano Nazionale Scuola Digitale, della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi
DettagliIL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliLA FISICA IN LABORATORIO
Istituto Calasanzio anno 2015-2016 LA FISICA IN LABORATORIO Progetto sulle attività sperimentali per la scuola primaria e secondaria IN COSA CONSISTE IL METODO SCIENTIFICO Nell educazione scientifica è
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell
DettagliVSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliVSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliPercorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)
Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe
DettagliEgregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.
Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio
DettagliPresentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano
Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e
DettagliProgetto Competenze di base. Descrizione delle attività
Progetto Competenze di base Descrizione delle attività Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro Alessia Mattei Antonella Mastrogiovanni Vincenzo D Orazio Frascati, 25 settembre 2009 Progetto Competenze di base
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliRAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015
RAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015 IL RAV Il RAV (di seguito nominato Report) rappresenta la prima esperienza di autovalutazione dell Ist. Comprensivo
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della
DettagliLa struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
DettagliAOODPPR - Registro Ufficiale - Prot. n.276 del 20/01/2015
AOODPPR - Registro Ufficiale - Prot. n.276 del 20/01/2015 Avviso progetto Smart Future : fornitura, a partire dall anno scolastico 2014/2015, di tecnologie digitali a 54 classi di scuola primaria e di
DettagliBando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione
Bando di concorso INNOVADIDATTICA Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione In relazione alle linee guida trasmesse alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo
DettagliLE PRIORITÀ E GLI STRUMENTI DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LA STRUTTURA DEL RAV Tivoli, 10 marzo 2015
LE PRIORITÀ E GLI STRUMENTI DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LA STRUTTURA DEL RAV Tivoli, 10 marzo 2015 LA STRUTTURA DEL RAV 1 Contesto e risorse 2 3 4 5 Esiti Processi Il Processo di Autovalutazione
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
DettagliPIANO PON M@T.abel - Corsi brevi
b PIANO PON M@T.abel - Corsi brevi Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione generale per gli Affari Internazionali Ufficio IV Programmazione
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA Scuola, si chiudono con successo le iscrizioni on line: 1,557.601 milioni di domande registrate, il 99,3% Quasi
DettagliProgetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014. Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi
Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S 2013-2014 Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi QUESTIONARIO DI GRADIMENTO PER LE INSEGNANTI Al fine di ottenere una valutazione del livello di gradimento delle insegnanti
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
DettagliLa compilazione del RAV sezioni 4 e 5. Tivoli 14 aprile 2015
La compilazione del RAV sezioni 4 e 5 Tivoli 14 aprile 2015 di che parliamo oggi come è fatto il RAV la raccolta dati dall auto-analisi all auto-valutazione dall auto-valutazione al piano di miglioramento
DettagliUfficio IV. CIRCOLARE n.16 Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176 Roma, 3 febbraio 2012. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
CIRCOLARE n.16 Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176 Roma, 3 febbraio 2012 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Capo del Dipartimento per l Istruzione SEDE Ai Direttori Generali
DettagliIL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE. La valutazione come opportunità per il processo di miglioramento delle scuole
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE La valutazione come opportunità per il processo di miglioramento delle scuole Roma: 26 maggio 2015 Agenda
DettagliStruttura e modalità di compilazione del RAV
Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato
DettagliDirezione Formazione Professionale Lavoro
Direzione Formazione Professionale Lavoro DIRETTIVA BIENNALE "RAFFORZAMENTO LAUREE PROF. DI I LIVELLO - MODELLI Pagina 1 MODELLO A (Azioni C1.1.2 1 - C3.2.1 - E1.7.1A) SCHEDA DESCRITTIVA ITER FORMATIVO
DettagliIl progetto. Di che cosa si tratta? Contesto culturale Obiettivi Destinatari. Come si svolge la formazione? Come è articolata l offerta formativa?
Il progetto Il progetto Di che cosa si tratta? Contesto culturale Obiettivi Destinatari 1 2 Come si svolge la formazione? Come è articolata l offerta formativa? 5 4 Chi ha progettato il corso? 3 Perché
DettagliMinistero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico
ALLEGATO TECNICO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO 12 MARZ0 2009 tra il Ministero dell istruzione, e le Organizzazioni sindacali firmatarie del ccnl del personale del comparto scuola, sottoscritto
DettagliIl modello formativo dei progetti PON docenti
Il modello formativo dei progetti PON docenti Scuola- Presidio Comunità Tutor Blended Collaborazione Laboratorio Peer- Educa5on Competenze Sperimentazione Personalizzazione Ricerca- azione Innovazione
DettagliValutare gli apprendimenti per promuovere la qualità dell istruzione. Francesca Storai - Indire
Valutare gli apprendimenti per promuovere la qualità dell istruzione Francesca Storai - Indire 17 e 18 novembre 2014 Centro Congressi Frentani - Roma Nel 2009 iniziammo da qui. * * Media PISA OCSE in matematica
Dettagli1) Il Programma Operativo Nazionale 2007-2013 Competenze per lo Sviluppo
Pagina1 Allegato A Monitoraggio delle formazioni docenti PON 2010/2011 e richieste specifiche per la valutazione e il monitoraggio delle azioni PON DIDATEC corso base e corso avanzato 1) Il Programma Operativo
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura
DettagliPROGETTO STUD. I. O. STUDENTI IN ORIENTAMENTO
PROGETTO STUD. I. O. STUDENTI IN ORIENTAMENTO 1 Esistono difficoltà di accesso degli studenti all Università rilevate dagli esiti dei test di ingresso. 2 A ciò si aggiunge il ritardo negli studi universitari
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliGli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica
Gli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica Audizione di Gian Paolo Barbetta Responsabile Osservatorio e Valutazione della Fondazione Cariplo gianpaolobarbetta@fondazionecariplo.it
DettagliSOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3
1 SOMMARIO Destinatario pag. 3 Normativa di riferimento pag. 3 Finalità del progetto pag. 3 Obiettivi generali pag. 3 Obiettivi educative e didattici pag. 3 Obiettivi specifici di apprendimento pag. 4
DettagliSERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE RILEVAZIONE APPRENDIMENTI a.s. 2009/10 classi II e V primaria e. I secondaria di primo grado
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE RILEVAZIONE APPRENDIMENTI a.s. 2009/10 classi II e V primaria e I secondaria di primo grado INVALSI Roma, 29.10.2009 Il mandato Direttive 74/08 e 76/09: La direttiva 76
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia
Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione
DettagliISTITUTO STATALE D ARTE LICEO ARTISTICO STATALE G. de Chirico
ISTITUTO STATALE D ARTE LICEO ARTISTICO STATALE G. de Chirico DIS. SCOL. N.37 C. S. NASDO4000B C. F. 82008380634 VIA V. VENETO 514 80058 TORRE ANNUNZIATA TEL.081/5362838- FAX. 081/8628941 ORDINE DI SERVIZIO
DettagliSTRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE
ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato
DettagliFAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE http://www.indire.it/indicazioni/monitoraggio/ Monitoraggio dei documenti programmatici
A che punto siamo... indicazioni per il curricolo e indicazioni nazionali Monitoraggio dei documenti programmatici Formulario A PARTE GENERALE Formulario A - PARTE GENERALE - Pagina n 1 /11 Il piano dell
DettagliGaranzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi
Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente
DettagliLE DOTAZIONI MULTIMEDIALI PER LA DIDATTICA NELLE SCUOLE A.S. 2013/14
LE DOTAZIONI MULTIMEDIALI PER LA DIDATTICA NELLE SCUOLE A.S. 2013/14 (Gennaio 2014) La presente pubblicazione fa riferimento ai dati aggiornati al 20 dicembre 2013. I dati elaborati e qui pubblicati sono
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliProgramma Gioventù in Azione 2007-2013
Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in FVG Udine, 30 gennaio 2012 L indagine
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliCRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI
CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta
DettagliMovimentazione a fini non commerciali di animali da compagnia: un confronto competente tra i professionisti del settore.
Corso ECM blended Movimentazione a fini non commerciali di animali da compagnia: un confronto competente tra i professionisti del settore. Responsabili Scientifici: Luigi Presutti - Ministero della Salute,
DettagliPROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA
PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
Dettagliproposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado
proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado Il percorso si articola su moduli che intendono rafforzare le competenze di base ed investire sulle competenze
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa
DettagliDOL Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle Nuove Tecnologie
DOL Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle Nuove Tecnologie Report di inizio anno A cura dello staff di HOC-LAB, DEI Novembre 2010 Iscrizioni a.a. 2010/2011 Nell anno accademico 2010/2011
DettagliIstituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " - Teano. Disciplina : Economia Aziendale
Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore " U. Foscolo " - Teano Disciplina : Economia Aziendale ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Classe seconda/sez. AT Prof. Basilone Alfonso COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliScheda tecnica SOSTENIAMOCI: INDAGINE STATISTICA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE A.S. 2014-2015
1 Scheda tecnica SOSTENIAMOCI: INDAGINE STATISTICA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE A.S. 2014-2015 1 Indice INFORMAZIONI GENERALI... 3 Soggetti coinvolti... 3 Il contributo dei soggetti coinvolti... 3 IL PROGETTO...
DettagliIncontro Gruppo RAV lettura dati INVALSI. Liceo Scientifico «A. Volta», 19 maggio 2015
Incontro Gruppo RAV lettura dati INVALSI Liceo Scientifico «A. Volta», 19 maggio 2015 Rilevazione degli apprendimenti- Popolazione di riferimento I livelli scolari coinvolti : classi II e V della scuola
DettagliEU-StORe Indagine sulla qualità delle risorse didattiche aperte
EU-StORe Indagine sulla qualità delle risorse didattiche aperte Versione 1.0 Gentile Rispondente, Siamo molto lieti che abbia deciso di dedicare il suo tempo alla compilazione di questo questionario, relativo
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: UN MONDO A FORMA DI TE SETTORE e Area di Intervento: Settore: ASSISTENZA Area di intervento 06: Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO: L obiettivo
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Ufficio II MIURAOODGOS prot. n. 10140
DettagliScuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma
Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliDocenti registrati Docenti da anagrafe EDS 58355 Docenti comunicati dai tutor 1518 Totale 59873
MIUR DATI DI RIEPILOGO Docenti registrati Numero Docenti da anagrafe EDS 58355 Docenti comunicati dai tutor 1518 Totale 59873 N.B. Docenti in formazione associati dai tutor nelle classi virtuali n. 44734
DettagliLa competenza finanziaria nella ricerca PISA. BOLZANO 6 novembre 2014
1 La competenza finanziaria nella ricerca PISA BOLZANO 6 novembre 2014 Rossella Garuti rossella.garuti@provincia.bz.it Servizio provinciale di valutazione Quadro di Riferimento per la financial literacy
DettagliProposte di attività con le scuole
In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte
DettagliDISCIPLINA ECONOMIA E MATEMATICA FINANZIARA A.S. 2012/2013
DISCIPLINA ECONOMIA E MATEMATICA FINANZIARA A.S. 2012/2013 individuale del docente Delia Garegnani per la classe quarta geometri 1) PREREQUISITI Contenuti del diritto del terzo anno. 2) SITUAZIONE DI PARTENZA
DettagliSTRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.
STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre
DettagliATTIVITA DI DOCUMENTAZIONE L.285/97
ATTIVITA DI DOCUMENTAZIONE L.285/97 1) Banca dati dei progetti annualità 2012 2) Analisi dei piani di zona delle città riservatarie e dei piani regionali socio-sanitari 2012 STATO d IMPLEMENTAZIONE della
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliProgetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012
Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento
DettagliSCUOLA MULTIMEDIALE DI PROTEZIONE CIVILE. Progetto educativo per la diffusione della cultura di Protezione Civile
SCUOLA MULTIMEDIALE DI PROTEZIONE CIVILE Progetto educativo per la diffusione della cultura di Protezione Civile Cultura di Protezione Civile Cultura di Protezione Civile è cultura della sicurezza, della
DettagliRealizzazione di una chat su protocollo HTTP
Università di Pisa Università di Pisa Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Feo
DettagliIl Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008
Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliAnno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Relazioni Internazionali. Classe: terza. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione.
Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Relazioni Internazionali Classe: terza Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Secondo biennio Competenze disciplinari: 1. Identificare e applicare le metodologie
DettagliStudenti partecipanti per Rete
Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo
DettagliPROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI
PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI Progetto realizzato con il contributo di Regione Liguria Assessorato alla formazione, istruzione, scuola e università La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani
DettagliLa Fase 2 del Progetto Valutazione e Miglioramento
Progetto Valutazione e Miglioramento Strumenti per valutare le scuole Seminario con gli osservatori 21 25 marzo 2011 Radisson Blu Hotel Roma La Fase 2 del Progetto Valutazione e Miglioramento Il Progetto
DettagliATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliProgetto Cantieri aperti per la scuola di base
Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.
DettagliProgrammazione Annuale LICEO ECONOMICO
Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO Classe 3 STRUTTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE I QUADRIMESTRE - MODULO N. 1 STRUMENTI E MODELLI CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE Sottomodulo 1 : STRUMENTI E MODELLI: FUNZIONI,
Dettagli